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frendo la vita per la conversione dei
peccatori. “È stata una grazia che ci
ha segnato per sempre nella sfera del
soprannaturale” – ha affermato molti
anni dopo Suor Lucia.
I Beati Giacinta e Francesco sarebbero
morti poco dopo le apparizioni.
Suor Lucia entrò nel Carmelo
di Coimbra, dove avrebbe terminato
esemplarmente la sua esistenza, a 97
anni, illuminata ancora da questa luce
sovrannaturale. Nel suo ultimo libro,
“Come vedo il messaggio”, confessa
questo stupore interiore che ha dominato
tutta la sua vita: “Vedere lì una Signora
tanto bella, che mi dice di essere
del Cielo, ho sentito una gioia così intima
che mi ha riempito di fiducia e amore;
mi sembrava che ormai niente mi poteva
separare da questa Signora…”
Luce che dissipa le tenebre
dell’incredulità.
Le grazie straordinarie concesse
dalla Santissima Vergine ai pastorelli,
e che operarono in loro una trasformazione
tanto profonda da innalzarli
alle alte vette della santità, si può dire
che furono una prima realizzazione
del trionfo dell’Immacolato Cuore
Centenario
della nascita di
Suor Lucia
così intensa, quasi un riflesso emanato
da lei, che ci penetrava nel petto e nel
più intimo dell’anima, facendoci vedere
noi stessi in Dio, che era questa luce,
più chiaramente di quanto vediamo
nel migliore degli specchi” ( 3 ).
Questa luce, penetrata nell’intimo
delle anime dei bambini, sembra essere
stata quasi un flash della luce di
Dio, che fece loro sperimentare qualcosa
della felicità celestiale. “In essa
ci vedevamo come sommersi in Dio”
( 4 ). Questo diede loro il coraggio necessario
per affrontare tutte le avversità
e compiere la loro vocazione, of-
Il Santuario di Fatima ha commemorato con una
solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da
Mons. Antonio Marto, Vescovo di Leiria-Fatima,
il giorno 28 marzo, il centenario della nascita di Suor
Lucia, scomparsa il 13 febbraio del 2005, nel Carmelo di
Coimbra. Nell’omelia, il celebrante ha messo in evidenza
alcuni aspetti più salienti della missione che la Madonna
le ha affidato, nella seconda apparizione, il 13
giugno 1917: “Tu rimani qui ancora per qualche tempo.
Gesù vuole servirSi di te per farMi conoscere e amare”.
A Suor Lucia– ha affermato Mons. Antonio -, è toccato,
in modo speciale, di ricevere e trasmettere alla
Chiesa e al mondo intero un messaggio impressionante
dell’Altissimo attraverso Maria, Madre di Gesù: un messaggio
di monito e, al tempo stesso, di promessa di riconciliazione
e di pace. Nel momento in cui le guerre
mondiali travolgevano il secolo XX nel fuoco e nel sangue,
quando i popoli dell’Europa erano coinvolti in un
processo di annichilimento e di morte mai visto e immaginato
prima, introducendo così l’inferno nella terra,
ecco che Dio, attraverso la Madre di suo Figlio, dà segnali
della sua misericordia: invita gli uomini a non rassegnarsi
alla banalizzazione
del
male e risveglia
la speranza attraverso
una vasta
rinascita spirituale
di fervore,
orazione e conversione
profonda
dei cuori. “Di
questo Messaggio,
Suor Lucia
è stata ricevente,
trasmettitrice
Mons Antonio Marto,
Vescovo di Leiria-Fatima
e ‘memoria viva’ lungo tutto il secolo XX – come la Madonna
le aveva detto -, nella verità, nell’umiltà e nella
discrezione, contribuendo al suo approfondimento.
“Rievocarne la memoria oggi è, dunque, un invito a
riconoscere nel tempo presente, carico d’incertezze, timori
e attentati alla vita umana, il potere immenso dell’Amore
di Dio verso di noi, sicuri della certezza della
sua misericordia che salva l’umanità”.
Luís de Oliveira / Santuario di Fatima
32 Salvami Regina · Maggio 2007