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erano ancora tornati dal mercato,
che si svolgeva in una località vicina.
Giacinta rimase vicino al portone, in
attesa, e non appena vide la madre,
corse ad abbracciarla e a raccontarle
il grande avvenimento:
— Oh, mamma, oggi, a Cova da
Iria, ho visto la Madonna!
La signora Olimpia non ci credette,
per quanto la bambina lo ribadisse
con veemenza e facesse la descrizione
minuziosa e meravigliata dell’accaduto.
Più tardi, quando tutta la famiglia
era seduta per la cena presso il
caminetto, la signora Olimpia, la cui
incredulità già vacillava davanti alla
ferma insistenza della figlia, chiese a
Giacinta:
— Raccontami un pò questa storia
della Madonna alla Cova da Iria.
“Una signora più
brillante del sole”
E l’innocente pastorella tentò di
tradurre in parole quello che traboccava
dal suo cuore: “Era una Signora
tanto bella, tanto graziosa!... Aveva un
vestito bianco, e una catenina d’ora al
collo fino al petto… La testa era coperta
da un manto bianco, anzi, bianchissimo,
non so, quasi più bianco del latte…
e la copriva fino ai piedi… Era tutto
bordato di oro… Oh! Che bello!...
Aveva le mani giunte, così – e la piccola
si sollevava dal banco, univa le mani
all’altezza del petto imitando la visione.
Tra le dita aveva una corona. Oh
che bella corona aveva…tutta d’oro,
brillante, come le stelle della notte, e
un crocefisso che riluceva… che riluceva…Oh
che bella Signora! Ha parlato
molto con Lucia, ma non ha mai
parlato con me, né con Francesco…
Io sentivo tutto quello che esse dicevano…
Oh mamma, bisogna pregare
il rosario tutti i giorni… La Signora
ha detto questo a Lucia. E ha detto
anche che ci portava tutti e tre in Cielo,
Lucia, Francesco e anche me… (…)
Quando Lei è entrata dentro il Cielo,
sembra che le porte si siano chiuse con
tanta fretta che persino i piedi sono rimasti
bloccati fuori… Era tanto bello
La ricca espressività
fisionomica di certe statue
della Madonna di Fatima, che
tocca tanto profondamente
i cuori, non è estranea alla
meravigliosa luce sovrannaturale
emanata dalle apparizioni
della Madre di Dio ai tre pastorelli
Statua del Cuore Immacolato di Maria,
benedetta dal Papa Giovanni Paolo II,
che si venera nella Casa-Madre
degli Araldi, a San Paolo.
il Cielo!... C’erano tante rose selvatiche….”
( 1 )
Molti anni dopo, Lucia avrebbe
fatto una descrizione più ponderata
di questa “bella Signora” che tanto
aveva colpito Giacinta:
“Una Signora, vestita tutta di bianco,
più brillante del sole, che spargeva
luce più chiara e intensa di un bicchiere
di cristallo pieno d’acqua cristallina,
attraversato dai raggi del sole più
ardente. Eravamo tanto vicini, che ci
trovammo racchiusi dalla luce che la
attorniava, o che Lei spargeva.” ( 2 )
Avvolti dalla luce divina
Fin dal primo momento, brilla a
Fatima una luce soprannaturale di
bellezza indicibile che scuote i piccoli
pastori. Tutto quanto la “bella Signora”
chiede loro, essi accettano con
entusiasmo e senza titubanza: offrire
sacrifici per la conversione dei peccatori,
riparare l’Immacolato Cuore
di Maria dalle offese subite, conservare
il segreto che la Madonna ha loro
raccontato, pregare il rosario tutti
i giorni per la pace. Perfino la morte
i bambini sono disposti ad affrontare
per fare la volontà della Madonna.
Nel momento esatto dell’apparizione,
i pastorelli sono avvolti o penetrati
da una luce emanata dalle
mani verginali di Maria, che Lucia
così descrive: “Ha aperto per la prima
volta le mani, comunicandoci una luce
P. Timothy Ring
Maggio 2007 · Salvami Regina 31