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Fatima – 90 anni Che bella Signora! Fatima diffonde una luce sovrannaturale che ha avvinto i pastorelli in forma irresistibile, e illumina il cuore dei pellegrini che accorrono in questo luogo sacro alla ricerca di consolazione. José Antonio Dominguez Chi giunge a Fatima per la comoda e sicura autostrada che fende la Serra d’Aire, perde il contatto con una realtà che da 90 anni si ripete invariabilmente, in occasione delle commemorazioni delle apparizioni: numerosi gruppi di pellegrini che percorrono a piedi i sentieri e le strade che conducono a Cova da Iria, il luogo dove la Madre di Dio è apparsa, nel 1917. È un contrasto così forte con i costumi e la mentalità consumista della nostra epoca, tutta rivolta al godimento facile della vita, che non c’è modo di ignorarlo. Che cosa attira a Fatima queste moltitudini dal volto abbronzato dal sole nelle lunghe camminate? Che cosa li porta a queste sorprendenti penitenze, in questo tempo così restio al sacrificio? Lo stupore causato dalle apparizioni Una rapida rievocazione di alcuni aspetti poco conosciuti delle apparizioni può essere chiarificatrice. Nel vedere la Santissima Vergine, il 13 maggio, la reazione dei tre bambini, Lucia, Francesco e Giacinta, nonostante la differenza di temperamento, ha avuto una caratteristica comune. Tutti rimasero colpiti, quasi si direbbe affascinati, dalla visione celestiale. Per tutto il resto della giornata non parlavano d’altro, incantati per quello che avevano visto e udito. Ma, quando il sole declinò all’orizzonte, annunciando l’ora di riunire il gregge e rientrare a casa, ritornando alla realtà di tutti i giorni, ognuno reagì a modo suo. Francesco, più riflessivo, non diceva nulla. Lucia, un po’ più grande dei suoi cugini, già pensava alla reazione dei suoi familiari e vicini, così ritenne più prudente mantenere segreto il tutto. Però Giacinta, più espansiva, non riusciva a contenere dentro di sé la gioia soprannaturale che la inondava e non smetteva di esclamare: “Oh, che Signora bella! Oh, che Signora graziosa!” Un segreto impossibile da custodire Mentre camminavano, Lucia cercava di convincere Giacinta a mantenere tutto segreto: — Sta a vedere che lo vai a dire a qualcuno… — No, non lo dico. — Neppure a tua madre. — Non racconterò niente, lo prometto. Quando Francesco e Giacinta giunsero a casa, i loro genitori non 30 Salvami Regina · Maggio 2007
erano ancora tornati dal mercato, che si svolgeva in una località vicina. Giacinta rimase vicino al portone, in attesa, e non appena vide la madre, corse ad abbracciarla e a raccontarle il grande avvenimento: — Oh, mamma, oggi, a Cova da Iria, ho visto la Madonna! La signora Olimpia non ci credette, per quanto la bambina lo ribadisse con veemenza e facesse la descrizione minuziosa e meravigliata dell’accaduto. Più tardi, quando tutta la famiglia era seduta per la cena presso il caminetto, la signora Olimpia, la cui incredulità già vacillava davanti alla ferma insistenza della figlia, chiese a Giacinta: — Raccontami un pò questa storia della Madonna alla Cova da Iria. “Una signora più brillante del sole” E l’innocente pastorella tentò di tradurre in parole quello che traboccava dal suo cuore: “Era una Signora tanto bella, tanto graziosa!... Aveva un vestito bianco, e una catenina d’ora al collo fino al petto… La testa era coperta da un manto bianco, anzi, bianchissimo, non so, quasi più bianco del latte… e la copriva fino ai piedi… Era tutto bordato di oro… Oh! Che bello!... Aveva le mani giunte, così – e la piccola si sollevava dal banco, univa le mani all’altezza del petto imitando la visione. Tra le dita aveva una corona. Oh che bella corona aveva…tutta d’oro, brillante, come le stelle della notte, e un crocefisso che riluceva… che riluceva…Oh che bella Signora! Ha parlato molto con Lucia, ma non ha mai parlato con me, né con Francesco… Io sentivo tutto quello che esse dicevano… Oh mamma, bisogna pregare il rosario tutti i giorni… La Signora ha detto questo a Lucia. E ha detto anche che ci portava tutti e tre in Cielo, Lucia, Francesco e anche me… (…) Quando Lei è entrata dentro il Cielo, sembra che le porte si siano chiuse con tanta fretta che persino i piedi sono rimasti bloccati fuori… Era tanto bello La ricca espressività fisionomica di certe statue della Madonna di Fatima, che tocca tanto profondamente i cuori, non è estranea alla meravigliosa luce sovrannaturale emanata dalle apparizioni della Madre di Dio ai tre pastorelli Statua del Cuore Immacolato di Maria, benedetta dal Papa Giovanni Paolo II, che si venera nella Casa-Madre degli Araldi, a San Paolo. il Cielo!... C’erano tante rose selvatiche….” ( 1 ) Molti anni dopo, Lucia avrebbe fatto una descrizione più ponderata di questa “bella Signora” che tanto aveva colpito Giacinta: “Una Signora, vestita tutta di bianco, più brillante del sole, che spargeva luce più chiara e intensa di un bicchiere di cristallo pieno d’acqua cristallina, attraversato dai raggi del sole più ardente. Eravamo tanto vicini, che ci trovammo racchiusi dalla luce che la attorniava, o che Lei spargeva.” ( 2 ) Avvolti dalla luce divina Fin dal primo momento, brilla a Fatima una luce soprannaturale di bellezza indicibile che scuote i piccoli pastori. Tutto quanto la “bella Signora” chiede loro, essi accettano con entusiasmo e senza titubanza: offrire sacrifici per la conversione dei peccatori, riparare l’Immacolato Cuore di Maria dalle offese subite, conservare il segreto che la Madonna ha loro raccontato, pregare il rosario tutti i giorni per la pace. Perfino la morte i bambini sono disposti ad affrontare per fare la volontà della Madonna. Nel momento esatto dell’apparizione, i pastorelli sono avvolti o penetrati da una luce emanata dalle mani verginali di Maria, che Lucia così descrive: “Ha aperto per la prima volta le mani, comunicandoci una luce P. Timothy Ring Maggio 2007 · Salvami Regina 31
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