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do a lavorare personalmente in quel rude ufficio. Ma…che consolazione! Dalla sua sofferenza sbocciarono innumerevoli vocazioni, che non tardarono a presentarsi, ed il Monastero della Madonna della Luce subito divenne conosciuto come “un vivaio di sante”, formate nelle luminose vie indicate dal loro fondatore. Quante grazie per la salvezza delle anime non si saranno ottenute attraverso i sacrifici offerti da queste vergini consacrate? Le “pillole” di Fra Galvão Alla tomba di Fra’ Galvão accorrono numerosi devoti a pregare o in cerca delle famose “pillole” Tra le numerose grazie ricevute con l’intercessione di Fra’ Galvão si distaccano, per la semplicità e per la meravigliosa fiducia nella Madre di Dio che racchiudono, le pillole miracolose. Questo costume così caratteristico del nostro Santo – ininterrottamente seguito da migliaia di fedeli dal tempo in cui egli era vivo fino al giorno d’oggi – testimonia, con le grazie e i fatti portentosi che opera, che non è una semplice credenza popolare. Suor Celia Cadorin spiega l’origine delle pillole. La storia ricorda che un giorno fu presentato a Fra’ Galvão un ragazzo pieno di dolori, che non riusciva a espellere alcuni calcoli renali. Il santo religioso, mosso da compassione, dopo aver pregato ebbe un’improvvisa ispirazione. Scrisse in tre fogliettini la seguente frase dell’ufficio della Santissima Vergine Maria: “Post partum Virgo inviolata permansisti: Dei Genitrix intercede pro nobis”, ossia: “Dopo il parto, o Vergine, sei rimasta intatta; Madre di Dio, intercedi per noi”. Arrotolò i foglietti in forma di pillola e diede al giovane affinché li prendesse come una medicina. Subito dopo il ragazzo espulse un grande calcolo e in tal modo guarì. Più tardi un uomo afflitto cercò Fra’ Galvão, sostenendo che sua moglie, che stava per partorire, stava molto male. Di nuovo egli si ricordò del versetto dell’ufficio della Madonna; scrisse, arrotolò e mandò le pillole alla donna. Dopo averle prese, questa partorì senza alcun problema. La notizia di questi ed altri fatti si propagò rapidamente e le richieste Gustavo Kralj dei celebri foglietti, o pillole, diventarono molto frequenti. Fra’ Galvão insegnò alle suore del Raccoglimento a fare pillole, di modo che, anche in sua assenza, le potessero dare alle persone che le venissero a chiedere alla porta del Convento. All’inizio le pillole erano richieste soprattutto dalle partorienti. Col tempo, però, cominciarono ad essere utilizzate da chi soffriva di malattie diverse, in modo particolare problemi renali, calcoli o pietre nei reni. E persino per la conversione di peccatori. Oggigiorno sono sollecitate da uomini, donne e giovani che nelle malattie – principalmente cancro – o in difficoltà d’ogni specie, invocano l’intercessione del servo di Dio e le prendono con fede. Animam suam in manibus suis semper tenens La morte colse Fra’ Galvão nella stessa serenità che conservò durante la vita e i suoi ultimi giorni furono un’espressione fedele dell’altissimo grado di santità che egli aveva raggiunto. Consegnò la sua anima a Dio il 23 dicembre del 1822, all’età di 84 anni, in una povera cella dietro la cappella del monastero da lui costruito. Se volessimo definire la vita di questo perfetto figlio di San Francesco, non troveremmo parole più adatte di quelle impresse nel suo epitaffio nel Monastero della Madonna della Luce: “ Animam suam in manibus 24 Salvami Regina · Maggio 2007

suis sempre tenens”. Sempre ha avuto la sua anima in mano. Infatti, dopo il peccato commesso dai nostri progenitori, il genere umano ha perso quella completa armonia di tutte le sue inclinazioni, che era il dono di integrità. Ridotti alla dura prova di lottare contro se stessi più che contro qualsiasi avversità della loro esistenza, gli uomini passarono a dipendere in grado maggiore dalla grazia divina che dalle loro stesse forze, perché ormai non trovavano più nella loro natura l’antico stato di perfezione. È precisamente in questa docilità nei confronti della volontà della Provvidenza a scapito della sua personale che brillò la santità di Fra’ Galvão: flessibile al soffio dello Spirito Santo si dimenticò completamente di se stesso e rimise le sue decisioni nel Cuore del Divino Maestro. Di qui gli venne la non comune virtù della forza alla quale nessuno resisteva: era amato dal popolo, rispettato dalle autorità, obbedito dalle religiose, cercato dai bambini. Aveva proprio ragione Sant’Agostino nel dire: “È necessario che la mente sia più potente della passione, e la domini. Quanto più una virtù è nobile e sublime, tanto più essa sarà forte e invincibile. Nessuna anima viziata può dominare un’altra che sia munita di virtù”( 1 ). Nel ricevere il meritato onore degli altari, voglia Sant’Antonio di Sant’Anna Galvão continuare a prodigare tanti favori quanti quelli che già ha ottenuto per il popolo che egli ha tanto desiderato di vedere saldo nella fede. Fortunato il Brasile ad avere avuto un simile figlio! Fortunata la Chiesa per avere un tale Santo! ² 1 ) Il libero arbitrio, Paulus, San Paolo, 1995, pagg.48-49 Miracolo della canonizzazione di Fra’ Antonio di Sant’Anna Galvão Negli anni 1993 e 1994, Sandra Grossi de Almeida aveva subito tre aborti spontanei, dovuti ad una malformazione dell’utero che le rendeva impossibile condurre a termine una gravidanza. Trovandosi in questa situazione, nel maggio del 1999 rimase incinta nuovamente. Nonostante il prognostico medico parlasse di una probabile interruzione della gravidanza, che avrebbe potuto durare al massimo fino al quinto mese, la gestazione ebbe una normale evoluzione fino alla trentaduesima settimana. Trattandosi di un caso di gravissimo rischio, Sandra fu ricoverata in ospedale per essere seguita quotidianamente in un ambiente di maggior sicurezza. Si decise per il parto cesareo, da eseguirsi il giorno 11 dicembre, e questo si svolse senza nessuna complicazione. Il bambino nacque pesando 1 chilo e 995 grammi e misurando 42 centimetri. Accusando problemi respiratori, ebbe bisogno di essere intubato; ebbe, tuttavia, un quadro evolutivo molto rapido, tanto che i tubi gli furono tolti il giorno 12, di pomeriggio. Fu dimesso dall’ospedale il giorno 19. L’esito favorevole di questo caso raro fu attribuito all’intercessione del Beato Antonio di Sant’Anna Galvão. Fin dall’inizio, e durante tutta la gravidanza, egli era stato molto invocato dalla famiglia e dalla stessa Sandra che, oltre a fare continue novene, prese le “pillole di Fra Galvão” con fede e la certezza di essere aiutata da questo “uomo della pace e della carità”. I periti medici della Congregazione per le Cause dei Santi, nella sessione del 18 gennaio 2006, approvarono all’unanimità il fatto come “scientificamente inesplicabile nel suo congiunto, in base alle attuali conoscenze scientifiche”. Ed il 13 luglio il “Congresso dei Teologi” ha riconosciuto il caso come miracoloso. Sandra Grossi col figlio Enzo, la cui nascita è stata qualificata dai medici come “scientificamente inspiegabile” Divulgazione Maggio 2007 · Salvami Regina 25

suis sempre tenens”. Sempre ha avuto<br />

la sua anima in mano. Infatti, dopo il<br />

peccato commesso dai nostri progen<strong>it</strong>ori,<br />

il genere umano ha perso quella<br />

completa armonia di tutte le sue inclinazioni,<br />

che era il dono di integr<strong>it</strong>à.<br />

Ridotti alla dura prova di lottare<br />

contro se stessi più che contro qualsiasi<br />

avvers<strong>it</strong>à <strong>della</strong> loro esistenza, gli<br />

uomini passarono a dipendere in grado<br />

maggiore dalla grazia divina che<br />

dalle loro stesse forze, perché ormai<br />

non trovavano più nella loro natura<br />

l’antico stato di perfezione. È precisamente<br />

in questa docil<strong>it</strong>à nei confronti<br />

<strong>della</strong> volontà <strong>della</strong> Provvidenza<br />

a scap<strong>it</strong>o <strong>della</strong> sua personale che<br />

brillò la sant<strong>it</strong>à di Fra’ Galvão: flessibile<br />

al soffio dello Spir<strong>it</strong>o Santo si dimenticò<br />

completamente di se stesso e<br />

rimise le sue decisioni nel Cuore del<br />

Divino Maestro.<br />

Di qui gli venne la non comune<br />

virtù <strong>della</strong> forza alla quale nessuno<br />

resisteva: era amato dal popolo, rispettato<br />

dalle autor<strong>it</strong>à, obbed<strong>it</strong>o dalle<br />

religiose, cercato dai bambini. Aveva<br />

proprio ragione Sant’Agostino nel<br />

dire: “È necessario che la mente sia<br />

più potente <strong>della</strong> passione, e la domini.<br />

Quanto più una virtù è nobile e sublime,<br />

tanto più essa sarà forte e invincibile.<br />

Nessuna anima viziata può dominare<br />

un’altra che sia mun<strong>it</strong>a di virtù”(<br />

1 ).<br />

Nel ricevere il mer<strong>it</strong>ato onore degli<br />

altari, voglia Sant’Antonio di Sant’Anna<br />

Galvão continuare a prodigare<br />

tanti favori quanti quelli che già ha<br />

ottenuto per il popolo che egli ha tanto<br />

desiderato di vedere saldo nella fede.<br />

Fortunato il Brasile ad avere avuto<br />

un simile figlio! Fortunata la Chiesa<br />

per avere un tale Santo! ²<br />

1<br />

) Il libero arb<strong>it</strong>rio, Paulus, San Paolo,<br />

1995, pagg.48-49<br />

Miracolo <strong>della</strong> canonizzazione di Fra’<br />

Antonio di Sant’Anna Galvão<br />

Negli anni 1993 e 1994, Sandra Grossi de Almeida<br />

aveva sub<strong>it</strong>o tre aborti spontanei, dovuti ad<br />

una malformazione dell’utero che le rendeva<br />

impossibile condurre a termine una gravidanza.<br />

Trovandosi in questa s<strong>it</strong>uazione, nel maggio del<br />

1999 rimase incinta nuovamente. Nonostante il prognostico<br />

medico parlasse di una probabile interruzione<br />

<strong>della</strong> gravidanza, che avrebbe potuto durare al<br />

massimo fino al quinto mese, la gestazione ebbe una<br />

normale evoluzione fino alla trentaduesima settimana.<br />

Trattandosi di un caso di gravissimo rischio, Sandra fu<br />

ricoverata in ospedale per essere segu<strong>it</strong>a quotidianamente<br />

in un ambiente di maggior sicurezza.<br />

Si decise per il parto cesareo, da eseguirsi il giorno<br />

11 dicembre, e questo si svolse senza nessuna complicazione.<br />

Il bambino nacque pesando 1 chilo e 995<br />

grammi e misurando 42 centimetri. Accusando problemi<br />

respiratori, ebbe bisogno di essere intubato; ebbe,<br />

tuttavia, un quadro evolutivo molto rapido, tanto<br />

che i tubi gli furono tolti il giorno 12, di pomeriggio.<br />

Fu dimesso dall’ospedale il giorno 19.<br />

L’es<strong>it</strong>o favorevole di questo caso raro fu attribu<strong>it</strong>o<br />

all’intercessione del Beato Antonio di Sant’Anna<br />

Galvão. Fin dall’inizio, e durante tutta la gravidanza,<br />

egli era stato molto invocato dalla famiglia<br />

e dalla stessa Sandra che, oltre a fare continue novene,<br />

prese le “pillole di Fra Galvão” con fede e la<br />

certezza di essere aiutata da questo “uomo <strong>della</strong> pace<br />

e <strong>della</strong> car<strong>it</strong>à”.<br />

I per<strong>it</strong>i medici <strong>della</strong> Congregazione per le Cause<br />

dei Santi, nella sessione del 18 gennaio 2006, approvarono<br />

all’unanim<strong>it</strong>à il fatto come “scientificamente inesplicabile<br />

nel suo congiunto, in base alle attuali conoscenze<br />

scientifiche”. Ed il 13 luglio il “Congresso dei<br />

Teologi” ha riconosciuto il caso come miracoloso.<br />

Sandra Grossi col figlio Enzo, la cui<br />

nasc<strong>it</strong>a è stata qualificata dai medici come<br />

“scientificamente inspiegabile”<br />

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