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che Fra Galvão passò a dirigere, viveva
un’anima eletta: Suor Elena Maria
del Sacramento. A questa devota
suora fu rivelato essere desiderio di
Dio che Fra’ Antonio de Sant’Anna
Galvão fondasse un nuovo convento
nella città di San Paolo. Caso pericoloso
e delicato! Da un lato, vi era
una proibizione formale da parte del
Marchese di Pombal di ricevere novizi
in qualunque istituzione, sotto pena
di morte; e dall’altro, la natura di
quella rivelazione sarebbe stata messa
alla prova da molti. Lo stesso Santo
rifletté a lungo, consultò i canonisti
e, soprattutto, analizzò quell’anima.
La sua conclusione fu: è effettivamente
un desiderio ispirato, fondiamo
il nuovo convento.
Fu scelto il Campo della Luce,
dove c’era già un’antica, piccola cappella
dedicata alla Madonna della
Luce, in una regione totalmente
spopolata e non lontana dal fiume
Anhembi. Cominciò, a partire da
lì, un calvario di dissapori e disgrazie
che per il Santo si traducevano in
prove visibili che era questo il disegno
di Dio. La piccola comunità che
lì passò a vivere in installazioni provvisorie,
soffrì di tutto: l’ordine che
fosse estinto il Recolhiomento, la fame
e la miseria che quasi le portarono
alla morte, la privazione dell’assistenza
di Fra’ Galvão fino a che
un giorno passò la bufera… Ma il Signore
voleva “costruire la casa sopra
la roccia” e alla radice di questa
Cullato in braccio alla
Signora Sant’Anna
Statua di Sant’Anna che appartenne
a Fra’ Galvão – Convento della
Luce, San Paolo
eroica fondazione, era necessario la
sofferenza di tutti.
Alla fine, dopo aver ottenuto le
debite licenze, Fra’ Galvão iniziò la
costruzione del bel monastero che si
mantenne nelle sue linee generali tale
e quale lo vediamo ancor oggi.
Il figlio del Capitano Maggiore di
Guaratinguetà divenne mendicante
per l’opera di Dio. Recuperò fondi
e operai per la costruzione, fece lunghi
e penosi viaggi – sempre a piedi -
, divulgando e mobilitando la popolazione
a dare il suo contributo per tale
causa così nobile. Le donazioni arrivavano,
ma non bastavano… In una
parola, fu proprio lui la pietra angolare
di questa casa di Maria Santissima
e del suo Divino Figlio, giungen-
Fra’ Antonio di Sant’Anna
Galvão nacque a Guaratinguetà
(San Paolo, Brasile)
nel 1739. Suo padre era Antonio
Galvão de França, originario
della città di Faro, in Portogallo,
e sua madre, Donna Isabella Leite
de Barros, nata a Pindamonhangaba,
proveniva dai primi colonizzatori
cinquecenteschi. Lei fu madre
di undici figli.
A 13 anni, Antonio fu inviato a
studiare nel Seminario tenuto dai
gesuiti a Vila da Cachoeira, Bahia,
a circa 130 chilometri da Salvador.
Non fosse stato per le burrasche
che già si profilavano all’orizzonte,
scatenate dal Marchese di Pombal,
suo padre lo avrebbe lasciato essere
gesuita. Il giovane Antonio finì
per entrare nei Frati Minori Scalzi,
che esercitavano il loro apostolato
nella regione di Taubaté. A 21 anni
d’età entrò nel noviziato del Convento
di San Bonaventura, nella
città di Macacu, nella Capitania di
Rio de Janeiro. Ricevette l’abito il
giorno 15 aprile del 1760. Secondo
il costume dell’Ordine in quel tempo,
abbandonò il nome di França,
passando a chiamarsi Fra’ Antonio
di Sant’Anna Galvão. Scelse il nome
di Sant’Anna in omaggio alla
patrona della sua famiglia, che era
collocata bene in vista in un bell’oratorio
nella sua casa, in un luogo
d’onore. Anche le sue tre sorelle
avevano Anna come nome.
Sua madre, cullando tra le braccia
il figlio, avrebbe più volte cantato:
“Signora Sant’Anna, culla mio
figlio, guarda che bellezza e che
meraviglia! Questo bambino non
dorme nel letto, dorme in braccio
alla Signora Sant’Anna”.
Maggio 2007 · Salvami Regina 23