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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DR PD - Contiene I.R. - Periodico dell’Associazione Madonna di Fatima - Maria, Stella <strong>della</strong> Nuova Evangelizzazione<br />
Numero 77<br />
Settembre 2009<br />
Approvazioni pontificie e<br />
l’onorificenza papale<br />
Salvami Regina
Reportage<br />
www.tvarautos.org.br<br />
Messe<br />
La TV Arautos è una televisione cattolica via<br />
internet che offre un’ interessante e multiforme<br />
programmazione.<br />
Sono centinaia i video a disposizione, da<br />
poter visionare in famiglia nell’orario più<br />
conveniente.<br />
È piaciuto un programma e si desidera<br />
mostrarlo ai propri amici? Con un clic si invia un<br />
messaggio che inv<strong>it</strong>a ad assistere al video.<br />
C’è una grande varietà di argomenti. Nel<br />
programma Domande e Risposte il pubblico<br />
presenta i propri dubbi sulla religione. Perché<br />
si dice che la Messa è un Sacrificio? Quali sono<br />
le parti <strong>della</strong> Messa? Che cosa sono gli arredi<br />
l<strong>it</strong>urgici? Qual è il significato <strong>della</strong> parola<br />
Eucaristia?<br />
Nel programma Lumen Ver<strong>it</strong>atis, Mons.<br />
João Scognamiglio Clá Dias spiega, in forma<br />
accessibile, i misteri <strong>della</strong> nostra Fede:<br />
Battesimo, Felic<strong>it</strong>à Eterna, Final<strong>it</strong>à dell’uomo e<br />
molte altre voci.<br />
Ci sono sempre nov<strong>it</strong>à! Ogni giorno c’è un<br />
numero maggiore di video.<br />
Vis<strong>it</strong>i il s<strong>it</strong>o una volta e sicuramente ci tornerà<br />
di nuovo!<br />
Cerimonie<br />
Notizie<br />
Documentari<br />
Interviste<br />
di più...<br />
Domande e Risposte<br />
Lumen Ver<strong>it</strong>atis<br />
V<strong>it</strong>a dei Santi<br />
Conferenze<br />
Musicale<br />
Teatri<br />
Vis<strong>it</strong>i!
SommariO<br />
Salvami<br />
Regina<br />
Periodico dell’Associazione<br />
Madonna di Fatima - Maria, Stella<br />
<strong>della</strong> Nuova Evangelizzazione<br />
Anno XI, numero 77, Settembre 2009<br />
Direttore responsabile:<br />
Zuccato Alberto<br />
Consiglio di redazione:<br />
Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane<br />
Vasconcelos A. Campos, EP,<br />
Luis Alberto Blanco Cortés, Madre<br />
Mariana Morazzani Arráiz, EP,<br />
Severiano Antonio de Oliveira<br />
Amministrazione:<br />
Via San Marco, 2A<br />
30034 Mira (VE)<br />
CCP 13805353<br />
Aut. Trib. Padova 1646 del 4/5/99<br />
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione<br />
in Abbonamento Postale - D. L.<br />
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)<br />
art. 1, comma 2, DR PD<br />
Contiene I.R.<br />
www.araldi.org<br />
www.salvamiregina.<strong>it</strong><br />
Con la collaborazione<br />
dell’Associazione<br />
Privata Internazionale di Fedeli<br />
di Dir<strong>it</strong>to Pontificio<br />
Araldi del Vangelo<br />
Viale Vaticano, 84 Sc. A, int. 5<br />
00165 Roma<br />
Tel. sede operativa<br />
a Mira (VE): 041 560 08 91<br />
Montaggio:<br />
Equipe di arti grafiche<br />
degli Araldi del Vangelo<br />
Stampa e rilegatura:<br />
Pozzoni - Ist<strong>it</strong>uto Veneto<br />
de Arti Grafiche S.p.A.<br />
Via L. Einaudi, 12<br />
36040 Brendola (VI)<br />
Gli articoli di questa <strong>rivista</strong> potranno essere<br />
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii<br />
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli<br />
firmati è di responsabil<strong>it</strong>à dei rispettivi autori.<br />
Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4<br />
Approvazioni pontificie e l’onorificenza papale<br />
(Ed<strong>it</strong>orial) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5<br />
La voce del Papa –<br />
Cristo è il<br />
“Vescovo delle anime”<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6<br />
Commento al Vangelo –<br />
Una società segnata<br />
dall’innocenza<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10<br />
Il Cardinale Rodé<br />
commemora le<br />
approvazioni pontificie<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18<br />
Parole di ringraziamento di<br />
Mons. João Scognamiglio<br />
Clá Dias, EP<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .22<br />
L’omelia del Cardinale<br />
Rodé – Guardare alla<br />
Storia con occhi celesti<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24<br />
Il Cardinale Franc Rodé<br />
benedice la Casa-Madre di<br />
Regina Virginum<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .28<br />
Araldi nel mondo<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .30<br />
Gesù ed io siamo una<br />
cosa sola<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32<br />
La Parola dei Pastori –<br />
Siamo chiamati<br />
con urgenza alla Missione<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .36<br />
È accaduto nella Chiesa e<br />
nel mondo<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .39<br />
Storia per bambini...<br />
Una prodigiosa<br />
dimenticanza<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .44<br />
I Santi di<br />
ogni giorno<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46<br />
Intervista<br />
“Parole che<br />
hanno mutato il mondo”<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .48
Scrivono i lettori<br />
Senso di Fede nella Chiesa<br />
Scrivo per ringraziare per il bellissimo<br />
numero di giugno <strong>della</strong> <strong>rivista</strong><br />
Araldi del Vangelo. Rimango<br />
sempre molto ben impressionato nel<br />
riceverla, non solamente per i suoi<br />
articoli, ma per la costante cura e attenzione<br />
date in ogni pubblicazione.<br />
Realmente, questa è un’opera di<br />
Fede e amore. Quello che più impressiona<br />
forse è il senso di Fede<br />
nella Chiesa — soave, ma allo stesso<br />
tempo solido come una roccia<br />
— che motiva ogni articolo. Questo<br />
senso è ovviamente ciò che motiva le<br />
innumerevoli giovani vocazioni che<br />
si vedono nelle foto del seminario:<br />
un faro di speranza, di cui tanto abbiamo<br />
bisogno.<br />
Don Chris F. W.<br />
Parroco <strong>della</strong> Madonna<br />
di Tutte le Nazioni<br />
Londra – Inghilterra<br />
Luce che illumina i<br />
nostri pensieri<br />
Siamo abbonati a questa <strong>rivista</strong><br />
fin dal suo primo numero. La consideriamo<br />
eccellente veicolo di comunicazione<br />
e di formazione negli ambienti<br />
cattolici, visto che apparteniamo<br />
ad un mondo in cui c’è molta informazione<br />
e poca formazione. Nella<br />
confusione delle menti in cui viviamo,<br />
la <strong>rivista</strong> Araldi del Vangelo è<br />
una luce che illumina i nostri pensieri.<br />
Il suo linguaggio gradevole, chiaro<br />
e coerente, attrae lettori di tutte<br />
le età. I suoi articoli così arricchenti<br />
sono accessibili a qualsiasi livello di<br />
educazione e cultura. Nei suoi scr<strong>it</strong>ti<br />
traspaiono il frutto di molti studi e<br />
riflessioni, sempre centrati sui principi<br />
cattolici.<br />
Dai nostri amici ascoltiamo soltanto<br />
elogi di questa magnifica <strong>rivista</strong>.<br />
Molti utilizzano i suoi articoli<br />
per la catechesi, altri per qualche<br />
esposizione scolastica e molti altri<br />
per med<strong>it</strong>are, pregare ed anche<br />
per aggiornarsi sulle notizie <strong>della</strong><br />
Chiesa. Oltre alla voce del Vicario<br />
di Cristo e degli eccellenti articoli<br />
dei Vescovi e sacerdoti, spiccano<br />
gli articoli di Mons. João S. Clá<br />
Dias. I suoi commenti al Vangelo<br />
sono sempre arricch<strong>it</strong>i da c<strong>it</strong>azioni<br />
di Dottori e Santi <strong>della</strong> Chiesa e si<br />
capisce che la sua esposizione nasce<br />
da una profonda riflessione e dens<strong>it</strong>à<br />
di pensiero. C’è qualcuno che —<br />
alla fine <strong>della</strong> lettura dei suoi santi<br />
insegnamenti — non tragga qualche<br />
lezione di v<strong>it</strong>a e vantaggio spir<strong>it</strong>uale<br />
per la sua anima?<br />
Un’altra cosa che ci richiama<br />
l’attenzione, sono i redattori di<br />
questa <strong>rivista</strong>. Pur essendo ancora<br />
così giovani, come scrivono già bene!<br />
Possiamo dedurre che la formazione<br />
che gli Araldi del Vangelo<br />
danno a questi giovani è la migliore<br />
possibile.<br />
Antônio N. e Luiza N.<br />
Bom Jesus dos Perdões – Brasile<br />
Fanno molto bene allo spir<strong>it</strong>o<br />
Desidero ringraziare sent<strong>it</strong>amente<br />
per il generoso invio <strong>della</strong><br />
<strong>rivista</strong> Araldi del Vangelo. Essa<br />
mi riempie di gioia ed è la mia più<br />
piacevole compagnia durante il periodo<br />
in cui mi soffermo per assimilare<br />
meglio le sue letture sempre<br />
interessanti, profonde e ben<br />
presentate.<br />
Fanno molto bene al mio spir<strong>it</strong>o<br />
e mi accompagnano con saggezza<br />
in questa tappa <strong>della</strong> mia v<strong>it</strong>a in<br />
cui il Signore, per mezzo <strong>della</strong> mia<br />
inferm<strong>it</strong>à, mi sollec<strong>it</strong>a a una rinuncia<br />
più profonda. Offro le mie preghiere<br />
per la cara famiglia degli Araldi<br />
del Vangelo.<br />
Suor Lucy S., FMM<br />
Casa delle Suore Inferme<br />
San Felipe – Cile<br />
La ammiro e la seguo<br />
da molto tempo<br />
Sono molto grato per il bene che<br />
fa questa <strong>rivista</strong> Araldi del Vangelo.<br />
È da molto tempo che la ammiro<br />
e seguo, quasi dal suo inizio, con il<br />
mio fratello francescano, il Cardinale<br />
Hummes. Spero di poter ricevere<br />
sempre la nostra cara, incoraggiante<br />
e bella <strong>rivista</strong>.<br />
Fra Rafael A. G.<br />
Fratern<strong>it</strong>à Francescana<br />
di Belalcázar<br />
Cordova – Spagna<br />
Un uomo tutto fatto di Fede<br />
e di amore verso Dio<br />
Leggo tutti i mesi, con avid<strong>it</strong>à e<br />
per prima cosa, il commento al Vangelo,<br />
scr<strong>it</strong>to da Mons. João Scognamiglio<br />
Clá Dias. Si vede che è un uomo<br />
impregnato di Fede e di amore<br />
verso Dio e vive quello che scrive.<br />
Qualche volta seguo alla TV Araldi le<br />
sue omelie, visto che non ho difficoltà<br />
con la lingua, poiché vivo in una<br />
c<strong>it</strong>tà al confine con il Brasile. Sono<br />
parole piene di saggezza e di Fede.<br />
Mons. João Clá è un vero pastore<br />
di anime, poiché trasmette con profond<strong>it</strong>à<br />
e contagiante entusiasmo gli<br />
insegnamenti così semplici, ma così<br />
belli, del Vangelo. Attraverso la <strong>rivista</strong>,<br />
mi informo anche del lavoro svolto<br />
dagli Araldi in tutto il mondo e prego<br />
per avere l’opportun<strong>it</strong>à di conoscere<br />
la sua meravigliosa Chiesa <strong>della</strong><br />
Vergine del Rosario, a San Paolo.<br />
Catalina S. F.<br />
Rivera – Uruguay<br />
Consigli che mi<br />
riempiono lo spir<strong>it</strong>o<br />
Desidero ringraziarvi per la vostra<br />
<strong>rivista</strong>, che ricevo ogni mese a<br />
casa e che riempie il mio spir<strong>it</strong>o con<br />
belle storie e consigli, che ho cercato<br />
di mettere in pratica, insieme ad altri<br />
fratelli.<br />
Dayse J. G. de L.<br />
Guayaquil – Ecuador<br />
4 Salvami Regina · Settembre 2009
E d<strong>it</strong>oriale<br />
Approvazioni pontificie e<br />
l’onorificenza papale<br />
Mons. João Clá<br />
saluta il Cardinale<br />
Rodé durante la<br />
messa di ringraziamento<br />
(Foto: Sérgio Miyazaki)<br />
Il Signore Gesù, dicendo che le porte dell’inferno non prevarranno contro la<br />
Chiesa (cfr. Mt 16, 18), ha promesso che non solo questa perdurerà fino alla fine<br />
dei tempi, ma anche che sarà sempre in cresc<strong>it</strong>a e Si perfezionerà continuamente<br />
per l’azione dello Spir<strong>it</strong>o Santo.<br />
La Chiesa è immortale. Essa non può essere nascosta sotto il moggio o scomparire.<br />
Sempre esisterà, sempre sarà visibile, avrà sempre manifestazioni, fulgore e vigore<br />
nuovi, perché è lo stesso Corpo Mistico di Cristo e il Tempio dello Spir<strong>it</strong>o Santo.<br />
Uno degli indizi di questa esuberanza v<strong>it</strong>ale è la grande varietà dei carismi, norme,<br />
cost<strong>it</strong>uzioni, stili, obiettivi e spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à susc<strong>it</strong>ati dal Paracl<strong>it</strong>o nel corso dei secoli,<br />
con una divers<strong>it</strong>à e una ricchezza che, lungi dal rompere l’un<strong>it</strong>à ecclesiale, la rafforzano,<br />
rinvigoriscono, guidano e anche sostengono.<br />
Bene ha sottolineato questa realtà Papa Benedetto XVI, in una celebrazione per<br />
i membri dei Movimenti ecclesiali: “Se guardiamo la storia, se guardiamo questa Assemblea<br />
qui in Piazza San Pietro, allora ci accorgiamo come Egli susc<strong>it</strong>i sempre nuovi<br />
doni, vediamo quanto differenti siano gli organi che Egli crea, e come, sempre di<br />
nuovo, Egli operi corporalmente. Tuttavia, in Lui molteplic<strong>it</strong>à e un<strong>it</strong>à vanno insieme”<br />
(Omelia durante la celebrazione dei Primi Vespri di Pentecoste, 3/6/2006).<br />
Infatti, nel plurisecolare fiorire di una miriade di famiglie religiose possiamo cogliere<br />
una delle migliori prove <strong>della</strong> generos<strong>it</strong>à con cui nostro Signore compie la<br />
promessa fatta a Pietro.<br />
Dal momento in cui San Paolo erem<strong>it</strong>a si è r<strong>it</strong>irato nel deserto, diventando il primo<br />
anacoreta del cristianesimo intorno all’anno 250, fino alle più recenti fondazioni<br />
verificatesi nel terzo millennio, gli Ist<strong>it</strong>uti di V<strong>it</strong>a Consacrata, le Società di V<strong>it</strong>a<br />
Apostolica e gli Ist<strong>it</strong>uti Secolari sono sempre stati un pilastro importante per la<br />
Chiesa e un segno <strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à. Veri serbatoi di preghiera, contemplazione e pen<strong>it</strong>enza<br />
da un lato, ded<strong>it</strong>a e rinnovata forza missionaria dall’altro.<br />
* * *<br />
Nate all’interno <strong>della</strong> grande famiglia degli Araldi del Vangelo, il Santo Padre ha<br />
riconosciuto di dir<strong>it</strong>to pontificio, due Società di V<strong>it</strong>a Apostolica: Virgo Flos Carmeli,<br />
clericale, e Regina Virginum, femminile.<br />
Paternamente, ha scelto lui la data di questa Eucaristia in modo da coincidere<br />
con il compleanno del fondatore degli Araldi del Vangelo, Mons. João Scognamiglio<br />
Clá Dias, a cui è stato portato un dono del Papa: la condecorazione Pro Ecclesia<br />
et Pontifice.<br />
Questa doppia approvazione introduce l’Associazione degli Araldi del Vangelo<br />
nel cuore del Corpo Mistico di Cristo, l’ist<strong>it</strong>uzione divina che durerà nei secoli<br />
dei secoli. Altresì li rafforza nella convinzione che quanto esiste nella Chiesa di<br />
sant<strong>it</strong>à, di autor<strong>it</strong>à, di virtù soprannaturale è subordinato, condizionato, dipendente<br />
dall’unione alla Cattedra di Pietro.<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 5
La voce del Papa<br />
Cristo è il<br />
“Vescovo delle anime”<br />
Il vero Pastore, ricorda il Santo Padre, deve non solo alimentare il suo<br />
gregge con la Parola, ma difenderlo contro i lupi e preservare l’un<strong>it</strong>à.<br />
Per questo, accentua, il Pastore ha bisogno di vivere l’esperienza <strong>della</strong><br />
Fede e diventare un modello per le sue pecore.<br />
Atutti rivolgo il mio saluto<br />
cordiale con le parole<br />
dell’Apostolo accanto alla<br />
cui tomba ci troviamo:<br />
“A voi grazia e pace in abbondanza” (1Pt<br />
1, 2). Saluto, in particolare, i Membri<br />
<strong>della</strong> Delegazione del Patriarcato ecumenico<br />
di Costantinopoli e i numerosi<br />
Metropol<strong>it</strong>i che oggi ricevono il Pallio.<br />
Nella colletta di questa giornata<br />
solenne chiediamo al Signore “che<br />
la Chiesa segua sempre l’insegnamento<br />
degli Apostoli dai quali ha ricevuto il<br />
primo annunzio <strong>della</strong> fede”. La richiesta<br />
che rivolgiamo a Dio interpella<br />
al contempo noi stessi: seguiamo noi<br />
l’insegnamenti dei grandi Apostoli<br />
fondatori? Li conosciamo veramente?<br />
Nell’Anno Paolino che si è ieri<br />
concluso abbiamo cercato di ascoltare<br />
in modo nuovo lui, il “maestro delle<br />
genti”, e di apprendere così nuovamente<br />
l’alfabeto <strong>della</strong> fede. Abbiamo<br />
cercato di riconoscere con Paolo<br />
e mediante Paolo il Cristo e di trovare<br />
così la via per la retta v<strong>it</strong>a cristiana.<br />
Pietro parla ai Pastori di<br />
tutte le generazioni<br />
Nel Canone del Nuovo Testamento,<br />
oltre alle Lettere di san Paolo, ci sono<br />
anche due Lettere sotto il nome di<br />
San Pietro.<br />
La prima di esse si conclude esplic<strong>it</strong>amente<br />
con un saluto da Roma,<br />
che però appare sotto l’apocal<strong>it</strong>tico<br />
nome di copertura di Babilonia: “Vi<br />
saluta la co-eletta che vive in Babilonia…”<br />
(5, 13). Chiamando la Chiesa<br />
di Roma la “co-eletta”, la colloca nella<br />
grande comun<strong>it</strong>à di tutte le Chiese<br />
locali – nella comun<strong>it</strong>à di tutti coloro<br />
che Dio ha adunato, affinché nella<br />
“Babilonia” del tempo di questo<br />
mondo costruiscano il suo Popolo e<br />
facciano entrare Dio nella storia. La<br />
prima Lettera di San Pietro è un saluto<br />
rivolto da Roma all’intera cristian<strong>it</strong>à<br />
di tutti i tempi. Essa ci inv<strong>it</strong>a ad<br />
ascoltare “l’insegnamento degli Apostoli”,<br />
e ci indica la via verso la v<strong>it</strong>a.<br />
Questa Lettera è un testo ricchissimo,<br />
che proviene dal cuore e tocca<br />
il cuore. Il suo centro è — come potrebbe<br />
essere diversamente? — la figura<br />
di Cristo, illustrato come Colui<br />
che soffre e ama, come Crocifisso<br />
e Risorto: “Insultato, non rispondeva<br />
con insulti, maltrattato, non minacciava<br />
vendetta… Dalle sue piaghe siete<br />
stati guar<strong>it</strong>i” (1Pt 2, 23s). Partendo<br />
dal centro che è Cristo, la Lettera cost<strong>it</strong>uisce<br />
poi anche un’introduzione ai<br />
fondamentali Sacramenti cristiani del<br />
Battesimo e dell’Eucaristia e un discorso<br />
rivolto ai sacerdoti, nel quale<br />
Pietro si qualifica come co-presb<strong>it</strong>ero<br />
con loro. Egli parla ai Pastori di tutte<br />
le generazioni come colui che personalmente<br />
è stato incaricato dal Signore<br />
di pascere le sue pecorelle e così ha<br />
ricevuto in modo particolare un mandato<br />
sacerdotale.<br />
Cristo è il prototipo di tutti i<br />
ministeri episcopali e sacerdotali<br />
Che cosa, dunque, ci dice san Pietro<br />
– proprio nell’Anno Sacerdotale –<br />
circa il comp<strong>it</strong>o del sacerdote?<br />
Innanz<strong>it</strong>utto, egli comprende il<br />
ministero sacerdotale totalmente a<br />
partire da Cristo. Chiama Cristo il<br />
“pastore e custode delle… anime” (2,<br />
25). Dove la traduzione <strong>it</strong>aliana parla<br />
di “custode”, il testo greco ha la parola<br />
episcopos (vescovo). Un po’ più<br />
avanti, Cristo viene qualificato come<br />
il Pastore supremo: archipoimen (5,<br />
4). Sorprende che Pietro chiami Cristo<br />
stesso vescovo – vescovo delle anime.<br />
Che cosa intende dire con ciò?<br />
Nella parola greca “episcopos” è<br />
contenuto il verbo “vedere”; per que-<br />
6 Salvami Regina · Settembre 2009
sto è stata tradotta con “custode” ossia<br />
“sorvegliante”. Ma certamente non<br />
s’intende una sorveglianza esterna, come<br />
s’addice forse ad una guardia carceraria.<br />
S’intende piuttosto un vedere<br />
dall’alto – un vedere a partire dall’elevatezza<br />
di Dio. Un vedere nella prospettiva<br />
di Dio è un vedere dell’amore<br />
che vuole servire l’altro, vuole aiutarlo<br />
a diventare veramente se stesso.<br />
Cristo è il “Vescovo delle anime”,<br />
ci dice Pietro. Ciò significa: Egli ci vede<br />
nella prospettiva di Dio. Guardando<br />
a partire da Dio, si ha una visione<br />
d’insieme, si vedono i pericoli come<br />
anche le speranze e le possibil<strong>it</strong>à.<br />
Nella prospettiva di Dio si vede l’essenza,<br />
si vede l’uomo interiore.<br />
Se Cristo è il vescovo delle anime,<br />
l’obiettivo è quello di ev<strong>it</strong>are che<br />
l’anima nell’uomo s’immiserisca, è di<br />
far sì che l’uomo non perda la sua essenza,<br />
la capac<strong>it</strong>à per la ver<strong>it</strong>à e per<br />
l’amore. Far sì che egli venga a conoscere<br />
Dio; che non si smarrisca in vicoli<br />
ciechi; che non si perda nell’isolamento,<br />
ma rimanga aperto per l’insieme.<br />
Gesù, il “vescovo delle anime”,<br />
è il prototipo di ogni ministero episcopale<br />
e sacerdotale. Essere vescovo,<br />
essere sacerdote significa in questa<br />
prospettiva: assumere la posizione<br />
di Cristo. Pensare, vedere ed agire<br />
a partire dalla sua posizione elevata.<br />
A partire da Lui essere a disposizione<br />
degli uomini, affinché trovino la v<strong>it</strong>a.<br />
Il Pastore deve diventare<br />
modello del gregge<br />
Così la parola “Vescovo” s’avvicina<br />
molto al termine “pastore”, anzi, i<br />
due concetti diventano interscambiabili.<br />
È comp<strong>it</strong>o del pastore pascolare<br />
e custodire il gregge e condurlo ai pascoli<br />
giusti.<br />
Pascolare il gregge vuol dire aver<br />
cura che le pecore trovino il nutrimento<br />
giusto, sia saziata la loro fame<br />
e spenta la loro sete. Fuori di metafora,<br />
questo significa: la parola di Dio<br />
è il nutrimento di cui l’uomo ha bisogno.<br />
Rendere sempre di nuovo presente<br />
la parola di Dio e dare così nutrimento<br />
agli uomini è il<br />
comp<strong>it</strong>o del retto Pastore.<br />
Ed egli deve anche<br />
saper resistere ai nemici,<br />
ai lupi. Deve precedere,<br />
indicare la via, conservare<br />
l’un<strong>it</strong>à del gregge.<br />
Pietro, nel suo discorso<br />
ai presb<strong>it</strong>eri, evidenzia<br />
ancora una cosa<br />
molto importante. Non<br />
basta parlare. I Pastori<br />
devono farsi “modelli<br />
del gregge” (5, 3). La parola<br />
di Dio viene portata<br />
dal passato nel presente,<br />
quando è vissuta.<br />
È meraviglioso vedere<br />
come nei santi la parola<br />
di Dio diventi una parola<br />
rivolta al nostro tempo.<br />
In figure come Francesco<br />
e poi di nuovo come<br />
Padre Pio e molti altri,<br />
Cristo è diventato<br />
veramente contemporaneo<br />
<strong>della</strong> loro generazione,<br />
è usc<strong>it</strong>o dal passato<br />
ed entrato nel presente.<br />
Questo significa<br />
essere Pastore – modello<br />
del gregge: vivere<br />
la Parola ora, nella grande comun<strong>it</strong>à<br />
<strong>della</strong> santa Chiesa.<br />
La Fede cristiana è una speranza<br />
che si fonda sulla razional<strong>it</strong>à<br />
Molto brevemente vorrei ancora<br />
richiamare l’attenzione su due altre<br />
affermazioni <strong>della</strong> Prima Lettera di<br />
san Pietro, riguardanti in modo speciale<br />
noi, in questo nostro tempo. C’è<br />
innanz<strong>it</strong>utto la frase oggi nuovamente<br />
scoperta, in base alla quale i teologi<br />
medievali compresero il loro comp<strong>it</strong>o,<br />
il comp<strong>it</strong>o del teologo: “Adorate<br />
il Signore, Cristo, nei vostri cuori,<br />
pronti sempre a rispondere a chiunque<br />
vi domandi ragione <strong>della</strong> speranza che<br />
è in voi” (3, 15).<br />
La fede cristiana è speranza. Apre<br />
la via verso il futuro. Ed è una speranza<br />
che possiede ragionevolezza;<br />
“Essere vescovo, essere sacerdote significa<br />
assumere la posizione di Cristo. Pensare, vedere<br />
ed agire a partire dalla sua posizione elevata”<br />
una speranza la cui ragione possiamo<br />
e dobbiamo esporre. La fede proviene<br />
dalla Ragione eterna che è entrata<br />
nel nostro mondo e ci ha mostrato<br />
il vero Dio. Va al di là <strong>della</strong> capac<strong>it</strong>à<br />
propria <strong>della</strong> nostra ragione, così<br />
come l’amore vede più <strong>della</strong> semplice<br />
intelligenza. Ma la fede parla alla<br />
ragione e nel confronto dialettico<br />
può tener testa alla ragione. Non la<br />
contraddice, ma va di pari passo con<br />
essa e, al contempo, conduce al di là<br />
di essa – introduce nella Ragione più<br />
grande di Dio.<br />
Come Pastori del nostro tempo<br />
abbiamo il comp<strong>it</strong>o di comprendere<br />
noi per primi la ragione <strong>della</strong> fede.<br />
Il comp<strong>it</strong>o di non lasciarla rimanere<br />
semplicemente una tradizione,<br />
ma di riconoscerla come risposta alle<br />
nostre domande. La fede esige la<br />
L'Osservatore Romano<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 7
nostra partecipazione razionale, che<br />
si approfondisce e si purifica in una<br />
condivisione d’amore. Fa parte dei<br />
nostri doveri come Pastori di penetrare<br />
la fede col pensiero per essere<br />
in grado di mostrare la ragione <strong>della</strong><br />
nostra speranza nella disputa del nostro<br />
tempo. Tuttavia, il pensare – pur<br />
così necessario – da solo non basta.<br />
Per il Pastore, la Fede non può<br />
rimanere teoria: deve essere v<strong>it</strong>a<br />
Nella sua catechesi battesimale ed<br />
eucaristica nel secondo cap<strong>it</strong>olo <strong>della</strong><br />
sua Lettera, Pietro allude al Salmo<br />
usato nella Chiesa antica nel contesto<br />
<strong>della</strong> comunione, cioè al versetto che<br />
dice: “Gustate e vedete com’è buono il<br />
Signore” (Sl 34 [33], 9; 1 Pt 2, 3). Solo<br />
il gustare conduce al vedere. Pensiamo<br />
ai discepoli di Emmaus: solo nella<br />
comunione conviviale con Gesù, solo<br />
nella frazione del pane si aprono i loro<br />
occhi. Solo nella comunione col Signore<br />
veramente sperimentata essi diventano<br />
vedenti. Ciò vale per tutti noi: al<br />
di là del pensare e del parlare, abbiamo<br />
bisogno dell’esperienza <strong>della</strong> fede;<br />
del rapporto v<strong>it</strong>ale con Gesù Cristo.<br />
La fede non deve rimanere teoria:<br />
deve essere v<strong>it</strong>a. Se nel Sacramento incontriamo<br />
il Signore; se nella preghiera<br />
parliamo con Lui; se nelle decisioni<br />
del quotidiano aderiamo a Cristo – allora<br />
“vediamo” sempre di più quanto<br />
Egli è buono. Allora sperimentiamo<br />
che è cosa buona stare con Lui.<br />
Da una tale certezza vissuta deriva<br />
poi la capac<strong>it</strong>à di comunicare la fede<br />
agli altri in modo credibile. Il Curato<br />
d’Ars non era un grande pensatore.<br />
Ma egli “gustava” il Signore. Viveva<br />
con Lui fin nelle minuzie del quotidiano<br />
oltre che nelle grandi esigenze<br />
del ministero pastorale. In questo<br />
modo divenne “uno che vede”. Aveva<br />
gustato, per questo sapeva che il Signore<br />
è buono. Preghiamo il Signore,<br />
affinché ci doni questo gustare e possiamo<br />
così diventare testimoni credibili<br />
<strong>della</strong> speranza che è in noi.<br />
Senza la guarigione delle<br />
anime non può esserci<br />
salvezza per l’uman<strong>it</strong>à<br />
Alla fine vorrei far notare ancora<br />
una piccola, ma importante parola<br />
di san Pietro. Sub<strong>it</strong>o all’inizio <strong>della</strong><br />
Lettera egli ci dice che la mèta <strong>della</strong><br />
nostra fede è la salvezza delle anime<br />
fotos: L'Osservatore Romano<br />
Nella Solenn<strong>it</strong>à<br />
dei Santi<br />
Apostoli Pietro<br />
e Paolo, il Papa<br />
Benedetto XVI<br />
ha consegnato<br />
il pallio ai<br />
34 nuovi<br />
Arcivescovi, fra<br />
loro tre <strong>it</strong>aliani:<br />
Mons. Giuseppe<br />
Betori,<br />
Arcivescovo<br />
di Firenze;<br />
Salvatore<br />
Pappalardo,<br />
Arcivescovo<br />
di Siracusa<br />
e Mons.<br />
Domenico<br />
Umberto<br />
D’Ambrosio,<br />
Arcivescovo di<br />
Lecce<br />
8 Salvami Regina · Settembre 2009
C<br />
La “d<strong>it</strong>tatura del relativismo”<br />
ari fratelli e sorelle, a 150 anni dalla morte del Santo<br />
Curato d’Ars, le sfide <strong>della</strong> società odierna non<br />
sono meno impegnative, anzi forse, si sono fatte più<br />
complesse. Se allora c’era la “d<strong>it</strong>tatura del razionalismo”,<br />
all’epoca attuale si registra in molti ambienti una<br />
sorta di “d<strong>it</strong>tatura del relativismo”. Entrambe appaiono<br />
risposte inadeguate alla giusta domanda dell’uomo<br />
di usare a pieno <strong>della</strong> propria ragione come elemento<br />
distintivo e cost<strong>it</strong>utivo <strong>della</strong> propria ident<strong>it</strong>à.<br />
Il razionalismo fu inadeguato perché non tenne<br />
conto dei lim<strong>it</strong>i umani e pretese di elevare la sola ragione<br />
a misura di tutte le cose, trasformandola in una<br />
dea; il relativismo contemporaneo mortifica la ragione,<br />
perché di fatto arriva ad affermare che l’essere<br />
umano non può conoscere nulla con certezza al di là<br />
del campo scientifico pos<strong>it</strong>ivo.<br />
Oggi però, come allora, l’uomo “mendicante di significato<br />
e compimento” va alla continua ricerca di risposte<br />
esaustive alle domande di fondo che non cessa<br />
di porsi.<br />
(Brani dell’Udienza Generale del 5/8/2009)<br />
(cfr 1, 9). Nel mondo del linguaggio<br />
e del pensiero dell’attuale cristian<strong>it</strong>à<br />
questa è un’affermazione strana, per<br />
alcuni forse addir<strong>it</strong>tura scandalosa.<br />
La parola “anima” è caduta in discred<strong>it</strong>o.<br />
Si dice che questo porterebbe<br />
ad una divisione dell’uomo in spir<strong>it</strong>o<br />
e fisico, in anima e corpo, mentre<br />
in realtà egli sarebbe un’un<strong>it</strong>à indivisibile.<br />
Inoltre “la salvezza delle anime”<br />
come mèta <strong>della</strong> fede sembra indicare<br />
un cristianesimo individualistico,<br />
una perd<strong>it</strong>a di responsabil<strong>it</strong>à per<br />
il mondo nel suo insieme, nella sua<br />
corpore<strong>it</strong>à e material<strong>it</strong>à. Ma di tutto<br />
questo non si trova nulla nella Lettera<br />
di San Pietro.<br />
Lo zelo per la testimonianza in favore<br />
<strong>della</strong> speranza, la responsabil<strong>it</strong>à<br />
per gli altri caratterizzano l’intero testo.<br />
Per comprendere la parola sulla<br />
salvezza delle anime come mèta <strong>della</strong><br />
fede dobbiamo partire da un altro lato.<br />
Resta vero che l’incuria per le anime,<br />
l’immiserirsi dell’uomo interiore<br />
non distrugge soltanto il singolo, ma<br />
minaccia il destino dell’uman<strong>it</strong>à nel<br />
suo insieme. Senza risanamento delle<br />
anime, senza risanamento dell’uomo<br />
dal di dentro, non può esserci una<br />
salvezza per l’uman<strong>it</strong>à.<br />
La vera malattia delle anime San<br />
Pietro, alla nostra sorpresa, la qualifica<br />
come ignoranza – cioè come non<br />
conoscenza di Dio. Chi non conosce<br />
Dio, chi almeno non lo cerca sinceramente,<br />
resta fuori <strong>della</strong> vera v<strong>it</strong>a (cfr.<br />
1 Pt 1, 14). Ancora un’altra parola<br />
<strong>della</strong> Lettera può esserci utile per capire<br />
meglio la formula “salvezza delle<br />
anime”: “Purificate le vostre anime<br />
con l’obbedienza alla ver<strong>it</strong>à” (cfr<br />
1, 22). È l’obbedienza alla ver<strong>it</strong>à che<br />
rende pura l’anima. Ed è il convivere<br />
con la menzogna che la inquina.<br />
L’obbedienza alla ver<strong>it</strong>à comincia<br />
con le piccole ver<strong>it</strong>à del quotidiano,<br />
che spesso possono essere faticose<br />
e dolorose. Questa obbedienza si<br />
estende poi fino all’obbedienza senza<br />
riserve di fronte alla Ver<strong>it</strong>à stessa<br />
che è Cristo. Tale obbedienza ci<br />
rende non solo puri, ma soprattutto<br />
anche liberi per il servizio a Cristo<br />
e così alla salvezza del mondo,<br />
che pur sempre prende inizio dalla<br />
purificazione obbediente <strong>della</strong> propria<br />
anima mediante la ver<strong>it</strong>à. Possiamo<br />
indicare la via verso la ver<strong>it</strong>à<br />
solo se noi stessi – in obbedienza<br />
e pazienza – ci lasciamo purificare<br />
dalla ver<strong>it</strong>à.<br />
Siate Pastori giusti a<br />
esempio di Cristo<br />
Ora mi rivolgo a voi, cari Confratelli<br />
nell’episcopato, che in quest’ora riceverete<br />
dalla mia mano il Pallio. È stato<br />
intessuto con la lana di agnelli che il<br />
Papa benedice nella festa di sant’Agnese.<br />
In questo modo esso ricorda gli<br />
agnelli e le pecore di Cristo, che il Signore<br />
risorto ha affidato a Pietro con il<br />
comp<strong>it</strong>o di pascerli (cfr. Gv 21, 15-18).<br />
Ricorda il gregge di Gesù Cristo, che<br />
voi, cari Fratelli, dovete pascere in comunione<br />
con Pietro. Ci ricorda Cristo<br />
stesso, che come Buon Pastore ha preso<br />
sulle sue spalle la pecorella smarr<strong>it</strong>a,<br />
l’uman<strong>it</strong>à, per riportarla a casa. Ci ricorda<br />
il fatto che Egli, il Pastore supremo,<br />
ha voluto farsi Lui stesso Agnello,<br />
per farsi carico dal di dentro del destino<br />
di tutti noi; per portarci e risanarci<br />
dall’interno. Vogliamo pregare il Signore,<br />
affinché ci doni di essere sulle<br />
sue orme Pastori giusti, “non perché<br />
costretti, ma volentieri, come piace a Dio<br />
… con animo generoso … modelli del<br />
gregge” (1 Pt 5, 2s). Amen. <br />
(Omelia nella Messa di imposizione<br />
del pallio ai nuovi Arcivescovi,<br />
29/6/2009)<br />
Tutti i dir<strong>it</strong>ti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Ed<strong>it</strong>rice Vaticana.<br />
La <strong>versione</strong> integrale di questi documenti può essere trovata in www.vatican.va<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 9
Vetrate <strong>della</strong> Chiesa<br />
di St. Patrick, Roxbury<br />
(Stati Un<strong>it</strong>i)<br />
a Vangelo A<br />
Gustavo Kralj<br />
30<br />
“Part<strong>it</strong>i di là, attraversavano la Galilea, ma<br />
egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31 Istruiva<br />
infatti i suoi discepoli e diceva loro: ‘Il Figlio<br />
dell’uomo sta per esser consegnato nelle<br />
mani degli uomini e lo uccideranno; ma<br />
una volta ucciso, dopo tre giorni, risusc<strong>it</strong>erà’.<br />
32<br />
Essi però non comprendevano queste parole<br />
e avevano timore di chiedergli spiegazioni.<br />
33 Giunsero intanto a Cafarnao. E quando<br />
fu in casa, chiese loro: ‘Di che cosa stavate<br />
discutendo lungo la via?’. 34 Ed essi tacevano.<br />
Per la via infatti avevano discusso tra loro<br />
chi fosse il più grande. 35 Allora, sedutosi,<br />
chiamò i Dodici e disse loro: ‘Se uno vuol essere<br />
il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di<br />
tutti’. 36 E, preso un bambino, lo pose in mezzo<br />
e abbracciandolo disse loro: 37 ‘Chi accoglie<br />
uno di questi bambini nel mio nome, accoglie<br />
me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui<br />
che mi ha mandato’” (Mc 9, 30-37).<br />
10 Salvami Regina · Settembre 2009
Commento al Vangelo – XXV Domenica del Tempo Ordinario<br />
Una società<br />
segnata dall’innocenza<br />
Stando con i Suoi discepoli in Galilea, il Divino Maestro parla loro<br />
di persecuzione, morte e risurrezione, in contrapposizione all’idea di<br />
un Messia semplicemente umano, restauratore del potere temporale<br />
di Israele. Davanti a loro si apre un panorama interamente nuovo:<br />
l’umiltà, il distacco e il servizio saranno le caratteristiche di coloro<br />
che intendono eserc<strong>it</strong>are l’autor<strong>it</strong>à nello spir<strong>it</strong>o di Gesù.<br />
Mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP<br />
I – La società umana<br />
in Paradiso<br />
Una società che si sviluppasse<br />
nel Paradiso Terrestre, composta da<br />
un’uman<strong>it</strong>à in stato di giustizia originale,<br />
sarebbe regolata dalla grazia divina<br />
e favor<strong>it</strong>a da doni preternaturali<br />
e soprannaturali concessi da Dio. Qui<br />
regnerebbero la piena armonia e la totale<br />
comprensione tra tutti gli uomini,<br />
senza invidia né rival<strong>it</strong>à. Al contrario,<br />
ognuno ammirerebbe la virtù degli altri,<br />
gioendo con loro e augurando loro<br />
la maggior sant<strong>it</strong>à possibile.<br />
È accaduto, invece, che l’uomo ha<br />
peccato ed è stato scacciato dal Paradiso.<br />
Privata dei doni di cui i nostri<br />
progen<strong>it</strong>ori godevano prima, l’uman<strong>it</strong>à<br />
è stata assoggettata alla malattia,<br />
alla morte, allo squilibrio mentale e a<br />
tanti altri problemi.<br />
Più grave ancora, l’anima ha perso<br />
il dono dell’integr<strong>it</strong>à, con cui aveva<br />
dominato i desideri e mantenuto<br />
le passioni in perfetto ordine. Senza<br />
questo dono, esse sono entrate in<br />
ebollizione, obbligando l’essere umano<br />
ad una continua lotta interiore per<br />
poterle governare. L’innocenza è entrata<br />
in uno stato di belligeranza per<br />
preservarsi dal peccato.<br />
La causa più profonda<br />
delle discordie<br />
Conseguenze di questo disordine<br />
sono l’invidia e le rival<strong>it</strong>à, principali<br />
cause, a loro volta, delle risse e<br />
discordie. Insomma, come dice l’apostolo<br />
San Giacomo nella seconda<br />
lettura di questa 25ª Domenica del<br />
Tempo Ordinario, “dove c’è gelosia e<br />
spir<strong>it</strong>o di contesa, c’è disordine e ogni<br />
sorta di cattive azioni” (GC 3, 16).<br />
Infatti, è l’invidia uno dei vizi più<br />
perniciosi. Chi si lascia trasportare da<br />
essa, non conosce la felic<strong>it</strong>à. L’invidioso<br />
è sempre in continuo confronto<br />
con gli altri e quando incontra chi lo<br />
supera in qualcosa, sub<strong>it</strong>o si chiede:<br />
“Perché lui è più di me? Perché lui ha<br />
e io no?”. Questo atteggiamento rende<br />
acida e amara la sua v<strong>it</strong>a, causando<br />
ogni specie di dissapori e, talvolta,<br />
anche malessere fisico.<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 11
Gustavo Kralj<br />
Durante il percorso, il Divino Maestro istruiva i discepoli per mezzo del convivio,<br />
facendo loro conoscere quanto aveva sent<strong>it</strong>o dal Padre<br />
Vetrate <strong>della</strong> Chiesa di St. Patrick, Roxbury (Stati Un<strong>it</strong>i)<br />
Da questo “perché” — derivante<br />
in ultima analisi dall’orgoglio — derivano<br />
tutti i mali. Ben chiaramente<br />
lo puntualizza San Giacomo: “Da che<br />
cosa derivano le guerre e le l<strong>it</strong>i che sono<br />
in mezzo a voi? Non vengono forse<br />
dalle vostre passioni che combattono<br />
nelle vostre membra?” (Gc 4, 1).<br />
Quanta lotta ingaggia l’uomo<br />
di oggi, per esempio, per ottenere<br />
più soldi, più potere o più prestigio,<br />
ricorrendo molte volte a mezzi<br />
illegali o addir<strong>it</strong>tura criminosi!<br />
In quante miserie morali egli cade,<br />
per raggiungere questo obiettivo!<br />
Tuttavia, anche quando avrà accumulato<br />
un’immensa fortuna o<br />
raggiunto il massimo del potere,<br />
non sarà mai soddisfatto. Vorrà<br />
sempre di più, perché l’anima umana<br />
è insaziabile, per natura, visto<br />
che è fatta per l’infin<strong>it</strong>o, per l’assoluto,<br />
per l’eterno. 2 Per cui conclude<br />
San Giacomo: “Bramate e non riusc<strong>it</strong>e<br />
a possedere e uccidete; invidiate<br />
e non riusc<strong>it</strong>e ad ottenere, combattete<br />
e fate guerra! Non avete perché<br />
non chiedete” (Gc 4, 2).<br />
Un enorme sforzo fa l’uomo avido<br />
per ottenere qualcosa che, invece<br />
di portargli la felic<strong>it</strong>à, gli farà<br />
perdere la pace dell’anima!<br />
Per superare le<br />
passioni sregolate e<br />
recuperare l’equilibrio<br />
dell’anima perduto<br />
a causa del peccato,<br />
vi è un solo modo:<br />
abbracciare le vie<br />
<strong>della</strong> sant<strong>it</strong>à<br />
La sant<strong>it</strong>à fa recuperare<br />
l’equilibrio perduto<br />
Per superare le passioni sregolate e<br />
recuperare l’equilibrio dell’anima perduto<br />
a causa del peccato, vi è un solo<br />
modo: abbracciare le vie <strong>della</strong> sant<strong>it</strong>à.<br />
Lottando costantemente contro le<br />
proprie passioni, cercando di assoggettarle<br />
alla Legge Divina, l’uomo potrà<br />
ripristinare l’innocenza originaria<br />
e, nel contempo, le reazioni <strong>della</strong> sua<br />
anima diventeranno sempre più simili<br />
a quelle che avrebbe avuto nel Paradiso.<br />
Ciò che lì gli sarebbe stato facile,<br />
ora gli costa, in questa terra di esilio,<br />
un grande sforzo, una dura lotta interiore<br />
e molta ascesi, un<strong>it</strong>i all’indispensabile<br />
aiuto <strong>della</strong> grazia. Perché senza<br />
di questa nessun uomo è in grado di<br />
padroneggiare la tremenda ebollizione<br />
delle proprie passioni.<br />
Pertanto, il Regno di Dio prospererà<br />
in questa terra nella misura in cui ci<br />
saranno tra gli uomini anime sante, fari<br />
di virtù e di innocenza ad illuminare<br />
il cammino dell’uman<strong>it</strong>à. Sarà il Regno<br />
dell’innocenza, ad immagine dell’Innocente<br />
per eccellenza, il Nostro Signore<br />
Gesù Cristo. Avremo, quindi, la realizzazione<br />
più prossima possibile <strong>della</strong><br />
civiltà paradisiaca. È questa una delle<br />
importanti lezioni da trarre dal ricco<br />
Vangelo di questa domenica.<br />
II – Due mental<strong>it</strong>à<br />
allo scontro<br />
30<br />
“Part<strong>it</strong>i di là, attraversavano la<br />
Galilea, ma egli non voleva che<br />
alcuno lo sapesse”.<br />
Dopo esser sceso dal monte Tabor<br />
ed aver esorcizzato un bambino posseduto,<br />
davanti ad una numerosa molt<strong>it</strong>udine,<br />
Gesù è andato in Galilea.<br />
Ha voluto fare il viaggio discretamente,<br />
solo con i più vicini, perché<br />
lungo la strada “insegnava ai suoi discepoli”.<br />
3 L’evangelista lascia qui trasparire<br />
la divina pedagogia di Gesù”.<br />
Egli istruiva i discepoli durante il tra-<br />
12 Salvami Regina · Settembre 2009
g<strong>it</strong>to, per mezzo <strong>della</strong> condivisione.<br />
Non insegnava loro né la filosofia dei<br />
Greci, né la dottrina dei maestri di<br />
Israele. Aperti i segreti del suo Cuore<br />
Divino, faceva loro sapere quanto<br />
aveva ud<strong>it</strong>o dal Padre (cfr. Gv 15, 15).<br />
Gesù prepara gli Apostoli<br />
alle privazioni<br />
Del sublime episodio avvenuto sul<br />
Tabor — al quale assistettero soltanto<br />
Pietro, Giacomo e Giovanni —, nulla<br />
era trapelato. Tuttavia, gli altri Apostoli,<br />
vedendo quei tre così raggianti<br />
e pieni di luce, molto probabilmente<br />
percepivano che qualcosa di grandioso<br />
doveva essere accaduto. Senza<br />
dubbio, essi erano curiosi, forse affl<strong>it</strong>ti,<br />
di conoscere ciò che era accaduto.<br />
Forse pensavano, in base ai loro<br />
cr<strong>it</strong>eri mondani, che il Signore avesse<br />
rivelato un audace piano per la conquista<br />
del potere, quindi, fosse necessario<br />
mantenere la massima riservatezza.<br />
L’idea di restaurazione, di un<br />
regno temporale che desse agli israel<strong>it</strong>i<br />
un dominio sugli altri popoli era<br />
così radicata negli ebrei di quel tempo<br />
— quindi anche nei seguaci di Gesù<br />
—, che dopo la risurrezione c’era<br />
ancora chi Gli chiedeva: “Signore, è<br />
questo il tempo in cui ricost<strong>it</strong>uirai il regno<br />
di Israele?” (At 1, 6).<br />
Lentamente, con pazienza, il Maestro<br />
andava rettificando questa visualizzazione<br />
mondana e materialista<br />
dei Suoi discepoli. Il fatto stesso<br />
di spostarsi con loro senza che nessuno<br />
lo sapesse, corrispondeva a tale<br />
obiettivo. Gesù voleva stare da solo<br />
con gli Apostoli per formarli e prepararli<br />
alle difficili privazioni future.<br />
ci l’amarezza <strong>della</strong> prova e <strong>della</strong> persecuzione.<br />
Ora, “niente ripugnava di più ai<br />
giudei dell’idea di un Messia sofferente<br />
e v<strong>it</strong>tima”, afferma Didon. 4 Essi attendevano<br />
la gloria, il trionfo di Israele,<br />
una pace e prosper<strong>it</strong>à per secoli<br />
o addir<strong>it</strong>tura millenni ... In altre parole,<br />
aspiravano ad un’etern<strong>it</strong>à di piacere<br />
terreno.<br />
Gli Apostoli, senza dubbio, si rendevano<br />
conto che Gesù stava creando<br />
un’ist<strong>it</strong>uzione per dare continu<strong>it</strong>à alla<br />
Sua Opera. Percepivano anche che<br />
Lui li andava formando per far eserc<strong>it</strong>are,<br />
in un determinato momento, a<br />
ciascuno un ruolo importante. Continuavano,<br />
tuttavia, ad avere l’idea<br />
sbagliata di un regno terreno e la loro<br />
preoccupazione era esattamen-<br />
Gli Apostoli,<br />
senza dubbio, si<br />
rendevano conto che<br />
Gesù stava creando<br />
un’ist<strong>it</strong>uzione<br />
per dare continu<strong>it</strong>à<br />
alla Sua Opera<br />
31<br />
“Istruiva infatti i suoi discepoli<br />
e diceva loro: ‘Il Figlio<br />
dell’uomo sta per esser consegnato<br />
nelle mani degli uomini<br />
e lo uccideranno; ma una volta<br />
ucciso, dopo tre giorni, risusc<strong>it</strong>erà’”.<br />
Annunciando la sua Passione e<br />
morte, Gesù poneva davanti ai Dod<strong>it</strong>e<br />
sapere chi avrebbe occupato incarichi<br />
di rilievo in questa nuova organizzazione.<br />
Così lo sottolinea Didon nel<br />
commentare le rival<strong>it</strong>à che nascevano<br />
tra di loro: “Pietro era stato<br />
nominato in qual<strong>it</strong>à di capo, Giacomo<br />
e Giovanni sembravano godere<br />
di una certa predilezione. Ora,<br />
queste chiare preferenze risvegliavano,<br />
negli altri, una certa invidia e gelosia.<br />
[...] Da qui le dispute aspre,<br />
le rival<strong>it</strong>à, le offese, le fer<strong>it</strong>e d’amor<br />
proprio”. 5<br />
In questo clima di ambizione e di<br />
delirio di comando dei Suoi discepoli,<br />
Nostro Signore li stava pazientemente<br />
preparando a non soccombere<br />
alla terribile prova che si stava avvicinando.<br />
32<br />
“Essi però non comprendevano<br />
queste parole e avevano timore<br />
di chiedergli spiegazioni”.<br />
Non era la prima volta che il Messia<br />
annunciava la Sua Passione e Resurrezione<br />
agli Apostoli. Questi, tuttavia,<br />
erano così distanti da tali pensieri,<br />
che nemmeno Pietro, Giacomo<br />
e Giovanni, testimoni privilegiati <strong>della</strong><br />
Trasfigurazione, capirono ciò che<br />
Egli intendeva dire.<br />
Scendendo dal Monte Tabor, il Signore<br />
li aveva già messi in guardia<br />
di non dire nulla “se non dopo che il<br />
Figlio dell’uomo fosse risusc<strong>it</strong>ato dai<br />
morti. ” (Mc 9, 9). Tuttavia, ignoravano<br />
il significato di quelle parole, infatti<br />
discutevano tra loro su quello<br />
che doveva voler dire “esser risusc<strong>it</strong>ato<br />
dai morti” (Mc 9, 10).<br />
Sottolinea bene San Giovanni<br />
Crisostomo: “quanto poco i discepoli<br />
comprendevano il senso <strong>della</strong> chiara<br />
predizione <strong>della</strong> morte del Signore.<br />
Anche dopo tutti questi miracoli rivelatori,<br />
dopo questa singolare rivelazione<br />
dell’ident<strong>it</strong>à di Gesù da parte <strong>della</strong><br />
voce celeste, e dopo l’esplic<strong>it</strong>a predizione<br />
<strong>della</strong> Sua morte e Risurrezione, continuavano<br />
senza capire la cosa più importante<br />
ed erano preoccupati per la<br />
loro propria ansia”. 6<br />
Da parte sua, padre Lagrange così<br />
analizza questo passo: “I discepoli<br />
continuano ancora a<br />
non capire. Ciò che meno<br />
conveniva al Messia era<br />
la passione; ciò che si<br />
comprendeva <strong>della</strong> dottrina<br />
di Gesù era ancora<br />
la necess<strong>it</strong>à <strong>della</strong> sofferenza.<br />
Quando il Maestro<br />
parlò di questo la prima<br />
volta, Pietro protestò, ma<br />
fu fortemente ripreso (cfr<br />
Mc 8, 31); la seconda,<br />
essi cambiarono<br />
argomento<br />
(cfr. Mc 9,<br />
11); ora essi<br />
non osano neppure<br />
chiedere”. 7<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 13
Gustavo Kralj<br />
La loro mental<strong>it</strong>à si scontrava<br />
con Nostro Signore<br />
Ora, se i discepoli non capivano<br />
ciò che il Maestro diceva loro, qual<br />
è la ragione di aver paura di chiedere?<br />
Gesù li aveva sempre trattati con<br />
una gentilezza ineffabile e l’occasione<br />
non avrebbe potuto essere stata<br />
più propizia, trovandosi essi soli con<br />
il Maestro. Era così facile, soprattutto<br />
in quel momento di intim<strong>it</strong>à, chiedergli<br />
chiarimenti!<br />
Per questo vi era una profonda ragione<br />
psicologica. La prospettiva <strong>della</strong><br />
morte del loro Maestro andava contro<br />
tutti i piani di proiezione sociale, di soluzione<br />
pol<strong>it</strong>ica ed economica che essi<br />
desideravano. Significava la distruzione<br />
del castello di illusioni che gli israel<strong>it</strong>i<br />
avevano costru<strong>it</strong>o riguardo al Messia:<br />
quella di un uomo capacissimo,<br />
pieno di doni per liberare dal dominio<br />
romano il popolo eletto e proiettarlo<br />
al di sopra degli altri popoli.<br />
Gli Apostoli percepivano che la<br />
loro mental<strong>it</strong>à si scontrava con quella<br />
di Nostro Signore. Il Maestro insegnava<br />
una dottrina che essi, in cuor<br />
loro, non volevano ascoltare. La risposta<br />
di Gesù poteva rendere fin<br />
troppo chiara questa dissonanza,<br />
mettendoli nell’obbligo di cambiare<br />
mental<strong>it</strong>à, cosa che essi non volevano<br />
assolutamente.<br />
Ben osserva padre Tuya a questo<br />
propos<strong>it</strong>o: “Essi sanno che le predizioni<br />
del Maestro si compiono. Hanno un<br />
presentimento in relazione a quel programma<br />
oscuro — per Gesù e per loro<br />
— ed ev<strong>it</strong>ano di insistere su questo”. 8<br />
Gli Apostoli<br />
percepivano che la<br />
loro mental<strong>it</strong>à<br />
si scontrava<br />
con quella<br />
di Nostro Signore<br />
Annunciando la sua Passione e<br />
morte, Gesù poneva davanti ai<br />
Dodici l’amarezza <strong>della</strong> prova e<br />
<strong>della</strong> persecuzione<br />
“Gesù flagellato” – Convento dei padri<br />
domenicani, Salvador (Brasile)<br />
L’uomo, secondo quanto ci insegna<br />
la filosofia tomista, non pratica<br />
mai il male in quanto male; cerca<br />
sempre di giustificarlo, dandogli<br />
un’apparenza di bene. 9 Nello spir<strong>it</strong>o<br />
dei discepoli, due idee contradd<strong>it</strong>torie<br />
entravano in confl<strong>it</strong>to: quella<br />
dell’autentico Messia, che parlava<br />
loro di persecuzioni, morte e Risurrezione<br />
e quella di un Messia semplicemente<br />
umano, restauratore del potere<br />
temporale di Israele. Essi allora<br />
razionalizzavano per giustificare<br />
l’idea sbagliata nella quale credevano<br />
ancora. La paura di rompere le fondamenta<br />
di questa mental<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica<br />
e terrena faceva aver loro paura<br />
di chiedere.<br />
33<br />
“Poi tornarono a Cafarnao.<br />
Quando era già a casa, Gesù<br />
chiese loro: ‘Di che parlavate<br />
per strada?’. 34 Ma essi rimasero<br />
z<strong>it</strong>ti, perché durante il<br />
percorso avevano tra di loro discusso<br />
chi di loro sarebbe stato<br />
il maggiore”.<br />
Cristo sapeva perfettamente di<br />
quale argomento gli Apostoli avevano<br />
parlato lungo il percorso. Alla<br />
domanda scomoda, però, essi rimasero<br />
in silenzio, imbarazzati di dire<br />
al Maestro che il tema <strong>della</strong> loro<br />
conversazione era stato un‘egoistica<br />
disputa di primazia personale. Il<br />
loro silenzio era già un parziale riconoscimento<br />
<strong>della</strong> mancanza commessa,<br />
di cui essi avevano una certa<br />
coscienza, come afferma il Cardinale<br />
Gomá: “La loro condotta è<br />
in flagrante opposizione col sentire<br />
del Maestro, e sono confusi davanti<br />
a Lui”. 10<br />
Nello stesso senso si pronunciano<br />
i commentatori <strong>della</strong> Compagnia di<br />
Gesù: “Il silenzio dei discepoli davanti<br />
alla domanda del Maestro è molto<br />
psicologico. Si sentono, senza dubbio,<br />
coscienti che le loro aspirazioni<br />
non avrebbero incontrato l’approvazione”.<br />
11<br />
14 Salvami Regina · Settembre 2009
Un nuovo concetto di autor<strong>it</strong>à<br />
35<br />
“Allora, sedutosi, chiamò i<br />
Dodici e disse loro: ‘Se uno<br />
vuol essere il primo, sia l’ultimo<br />
di tutti e il servo di tutti’”.<br />
Il vero discepolo<br />
deve presentare<br />
senza nessuna<br />
pretesa,<br />
ammirando le<br />
qual<strong>it</strong>à degli altri<br />
zione solenne, “come giudice nel suo<br />
tribunale e per insegnare agli Apostoli,<br />
dalla sua Cattedra, qualcosa di serio<br />
e importante che mer<strong>it</strong>ava di essere<br />
detto, non in piedi e come di passaggio,<br />
ma seduto e di propos<strong>it</strong>o, con la piena<br />
avvertenza e considerazione”. 15<br />
III – Governare in<br />
funzione dell’innocenza<br />
36<br />
“E, preso un bambino, lo pose<br />
in mezzo e abbracciandolo...”.<br />
Commentano ampiamente gli esegeti<br />
questo episodio del Vangelo di<br />
San Luca in cui Gesù chiama vicino<br />
a sé un bambino, concludendo con<br />
queste parole: “Poiché chi è il più piccolo<br />
tra tutti voi, questi è grande” (Lc<br />
9, 48).<br />
I bambini sono esenti da<br />
invidia e vanagloria<br />
Si evidenzia, in generale, come<br />
Gesù si serva di questo eloquente ricorso<br />
pedagogico per far vedere ai<br />
discepoli, accecati dal desiderio di su-<br />
Il Maestro conosceva bene quelli<br />
che aveva scelto perché, come dice padre<br />
Lagrange, Egli “non si stupisce per<br />
la preoccupazione dei discepoli, né contesta<br />
il principio <strong>della</strong> gerarchia, ma insinua<br />
lo spir<strong>it</strong>o nuovo del quale deve essere<br />
animato, chi ha l’incarico <strong>della</strong> direzione.<br />
C’è certamente qui la previsione<br />
di un diverso ordine delle cose”. 12<br />
Nelle Sue parole, Gesù non condanna<br />
il desiderio di ottenere il primato,<br />
ma pone una condizione: per essere<br />
il primo, è necessario essere “l’ultimo<br />
di tutti e il servo di tutti”. Questa<br />
dichiarazione apriva una prospettiva<br />
completamente nuova agli Apostoli,<br />
che condividevano il concetto di autor<strong>it</strong>à<br />
comune e corrente in quell’epoca:<br />
chi è più forte, più capace, più intelligente,<br />
più ricco o più intelligente, costui<br />
comanda e gli altri obbediscono.<br />
Da questo punto di vista, Nostro<br />
Signore dichiara qual è la regola di<br />
governo che dovrà prevalere nell’Era<br />
Cristiana: “Il nuovo Regno che voglio<br />
instaurare non sarà come i regni <strong>della</strong><br />
terra. Quello che deve animare i Miei<br />
discepoli non è lo spir<strong>it</strong>o di ambizione,<br />
la ricerca di grandezza. Piuttosto, la<br />
prima condizione, il presupposto fondamentale,<br />
per aspirare al primo posto<br />
nel Regno messianico è l’umiltà, il disprezzo<br />
degli onori, l’indifferenza di chi<br />
si dimentica di se stesso per dedicarsi al<br />
servizio dei fratelli”. 13<br />
L’umiltà, il disprezzo degli onori,<br />
il disinteresse per se stessi e la dedizione<br />
ai fratelli: sono queste le caratteristiche<br />
di chi deve comandare<br />
in accordo con lo spir<strong>it</strong>o di Gesù. È<br />
il primato <strong>della</strong> virtù e dell’innocenza<br />
nella società. Niente è più contrario<br />
all’ira, alla gelosia e alle rival<strong>it</strong>à<br />
che tanto tormentano l’uomo dopo il<br />
peccato originale!<br />
A questo propos<strong>it</strong>o, padre Maldonado<br />
trascrive un espressivo commento<br />
del vescovo e martire San Cipriano:<br />
“Con la sua risposta, Gesù ha tagliato<br />
ogni emulazione ed ha estirpato ogni<br />
occasione e pretesto <strong>della</strong> feroce invidia.<br />
Non è lec<strong>it</strong>o al discepolo di Cristo avere<br />
tali rival<strong>it</strong>à e invidie, né può esistere<br />
tra di noi alcuna battaglia per emergere,<br />
perché abbiamo imparato che il cammino<br />
per la primazia è l’umiltà”. 14<br />
Va rilevato, infine, che Gesù “si sedette”<br />
prima di fare questa dichiarapremazia,<br />
la necess<strong>it</strong>à di essere semplici<br />
e umili. Perché, come dice San<br />
Giovanni Crisostomo, “il ragazzo è libero<br />
da invidia, vanagloria e ambizione<br />
di ogni tipo”. 16<br />
A sua volta, Beda il Venerabile<br />
mette in risalto quanto Dio tenga in<br />
alta considerazione la virtù dell’umiltà:<br />
“Per cui, o semplicemente consiglia<br />
a coloro che vogliono essere i primi a ricevere,<br />
in onore di Lui, i poveri di Cristo,<br />
o che siano come i bambini, al fine<br />
di conservare la semplic<strong>it</strong>à, senza arroganza,<br />
la car<strong>it</strong>à senza invidia e la dedizione<br />
senza ira. Il fatto di abbracciare<br />
il bambino significa che gli umili sono<br />
degni del Suo abbraccio e del Suo amore”.<br />
17<br />
Gesù mostra anche in questo episodio,<br />
come il vero discepolo non debba<br />
essere preoccupato se sarà o meno<br />
maltrattato, dimenticato, messo da<br />
parte. Deve presentare se stesso, senza<br />
nessuna pretesa, né orgoglio ma, al<br />
contrario, ammirando le qual<strong>it</strong>à degli<br />
altri. Chi agisce così sarà il primo<br />
a ricevere la misericordia di Dio. Colui<br />
che si tiene per ultimo e si considera<br />
il minore sarà chi riceve di più dalla<br />
Divina Provvidenza.<br />
Si può indovinare la profonda perpless<strong>it</strong>à<br />
dei Dodici in quel momento.<br />
Loro volevano occupare una posizione<br />
di spicco, Gesù mostra loro la necess<strong>it</strong>à<br />
di cercare l’ultimo posto.<br />
Aspiravano ad un regno<br />
messianico glorioso,<br />
Gesù gli parla <strong>della</strong><br />
Sua Passione e morte<br />
sulla Croce... Lo scontro<br />
di mental<strong>it</strong>à diventa<br />
sempre più evidente.<br />
Ma tutto viene detto con<br />
dolcezza, senza acrimonia,<br />
al momento opportuno, in<br />
modo che le divine parole<br />
del Maestro penetrino<br />
beneficamente<br />
negli<br />
spir<strong>it</strong>i. Egli<br />
manifesta<br />
qui, ancora una<br />
volta, la splen-<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 15
dida e delicata arte di correggere,<br />
che servirà da modello a tutti<br />
coloro che saranno responsabili<br />
<strong>della</strong> direzione delle anime.<br />
Gustavo Kralj<br />
Santa Maria Maddalena ha amato il Divino<br />
Maestro al punto di essere venerata come la<br />
prima delle vergini nella l<strong>it</strong>ania di tutti i Santi<br />
“Santa Maria Maddalena” di Francesco Brea - Museo<br />
Palazzo Rosso, Genova<br />
In una società<br />
marcata<br />
dall’innocenza,<br />
l’autor<strong>it</strong>à deve<br />
governare il sudd<strong>it</strong>o<br />
come chi governa<br />
un bambino<br />
poli, guidati dalla ragione, acquistino,<br />
nel nome di Cristo, la virtù che il bambino<br />
pratica guidato dalla natura. Tuttavia,<br />
perché non si credesse che Egli<br />
si riferisse solo a quel bambino, quando<br />
insegnava che Egli era onorato nei<br />
bambini, aggiunge: ‘E chi accoglie Me,<br />
non riceve Me, ma Colui che Mi ha<br />
mandato’, volendo essere considerato<br />
di grado pari a quello di Suo Padre”. 20<br />
“Chi riceve uno di questi bambini<br />
nel Mio nome, é Me che riceve”. Gesù<br />
in questo modo si mostra uguale<br />
al Padre, indicando, allo stesso tem-<br />
Gesù esterna il suo amore<br />
per chi non ha mai peccato<br />
“...e disse loro: 37 ‘Chi accoglie<br />
uno di questi bambini<br />
nel mio nome, accoglie<br />
me; chi accoglie me,<br />
non accoglie me, ma colui<br />
che mi ha mandato’”.<br />
Sebbene gli evangelisti siano<br />
molto sintetici nel raccontare<br />
questo passaggio, possiamo<br />
ben immaginare quanto nostro<br />
Signore si sia trattenuto con<br />
questo bambino, facendo bellissime<br />
osservazioni sull’infanzia.<br />
Possiamo supporre inoltre<br />
con quanto ardore abbia elogiato<br />
la loro umiltà e distacco,<br />
mettendo in risalto le virtù<br />
proprie di coloro che non hanno<br />
mai peccato.<br />
Traspare così, in questo ultimo<br />
versetto del Vangelo qui commentato,<br />
tutto l’amore di Gesù per l’innocenza,<br />
rappresentata dal bambino da<br />
lui abbracciato. Questo bambino - il<br />
futuro martire Sant’Ignazio di Antiochia,<br />
secondo quanto riferisce Eusebio<br />
di Cesarea - simboleggia la persona<br />
che si consegna a Dio, senza riserve<br />
né razionalizzazioni, con retta<br />
intenzione.<br />
Cristo è modello di innocente, come<br />
uomo, e l’Innocenza in essenza,<br />
come Dio. Egli chiama vicino a Sé<br />
quel bambino, perché, come insegna<br />
San Leone Magno, “ama l’infanzia,<br />
maestra di umiltà, norma di innocenza,<br />
modello di mansuetudine. Cristo ama<br />
l’infanzia, sulla quale vuole mo<strong>della</strong>ti i<br />
costumi degli adulti e alla quale vuole<br />
ricondotta l’età senile. Egli porta a seguire<br />
il loro umile esempio coloro che<br />
poi eleva al Regno eterno”. 19<br />
A propos<strong>it</strong>o di questo versetto,<br />
San Giovanni Crisostomo dice: “Aggiunge<br />
‘nel Mio nome’ affinché i discepo,<br />
che chi riceve l’innocente,<br />
lo custodisce e lo protegge, abbraccia<br />
in realtà lo stesso Dio.<br />
In questa prospettiva, Maldonado<br />
ricorda che San Marco<br />
“adduce questa ragione al posto<br />
<strong>della</strong> conclusione posta da San<br />
Matteo: In ver<strong>it</strong>à vi dico che se<br />
non vi convertirete e non diventerete<br />
come i bambini, non entrerete<br />
nel Regno dei Cieli. Si prova<br />
implic<strong>it</strong>amente questa conclusione<br />
con ciò che qui dice San Marco,<br />
che nessuno entrerà nel Regno<br />
di Dio se non sarà simile a<br />
Dio. Nulla di macchiato potrà<br />
entrare in quella c<strong>it</strong>tà (come scrive<br />
San Giovanni nell’Apocalisse,<br />
21, 27). Non potete essere simili<br />
a Dio se no Lo potete ricevere se<br />
non ricevete Me, che sono stato<br />
inviato dal Padre. E non mi potete<br />
ricevere, se non ricevete in Mio<br />
nome i bambini e non vi rendete<br />
simili a loro. Così, se non vi convertirete<br />
e non diventerete come i<br />
bambini, non entrerete nel Regno<br />
dei Cieli”. 21<br />
Una nuova forma di<br />
governare e relazionarsi<br />
In accordo con lo spir<strong>it</strong>o del Vangelo,<br />
poco prima dichiarato dal Divino<br />
Maestro, chi voglia avere autor<strong>it</strong>à deve<br />
esser disposto a servire. Gesù ha appena<br />
insegnato agli Apostoli questa ver<strong>it</strong>à,<br />
scontrandosi interamente con la<br />
mental<strong>it</strong>à pagana che dominava i loro<br />
spir<strong>it</strong>i, secondo la quale si devono dominare<br />
gli altri sulla base <strong>della</strong> forza.<br />
In una società marcata dall’innocenza,<br />
l’autor<strong>it</strong>à deve governare il sudd<strong>it</strong>o<br />
come chi governa un bambino. Egli<br />
non ha deliri di comando; è senza pretese,<br />
flessibile e umile; è sempre a disposizione<br />
degli altri. Essendo tenero e<br />
fragile, chiede di esser condotto con affetto<br />
e amore. Per questo, il governante<br />
deve mettersi al servizio dei suoi subordinati,<br />
creando un regime che cerchi<br />
più di attrarre che di imporre, in<br />
modo da risvegliare in loro l’entusiasmo<br />
per la pratica del bene.<br />
16 Salvami Regina · Settembre 2009
IV – Il bene più prezioso<br />
che l’uomo può ricevere<br />
Preservare l’innocenza battesimale<br />
— o recuperarla, se avesse avuto la<br />
disgrazia di perderla — deve essere<br />
la meta di ogni cristiano. Perché chi<br />
la possiede conserva nell’anima Nostro<br />
Signore Gesù Cristo, il Padre e<br />
lo Spir<strong>it</strong>o Santo.<br />
L’innocenza è il bene più prezioso<br />
che un uomo può ricevere. L’unione<br />
con la Santissima Trin<strong>it</strong>à di chi non<br />
ha mai peccato gli concede un’autor<strong>it</strong>à<br />
che né il potere, né il denaro, né<br />
le manovre diplomatiche sono in grado<br />
di fornire.<br />
Nella sua prim<strong>it</strong>iva innocenza, l’uomo<br />
è stato inerrante perché, come insegna<br />
San Tommaso: “Non sarebbe<br />
possibile, mentre perdura l’innocenza,<br />
che l’intelletto umano desse la sua acquiescenza<br />
ad un errore come se fosse<br />
vero”. 22 Allo stesso modo, l’uomo<br />
che mantiene la sua innocenza battesimale<br />
sarà infallibile nella misura in<br />
cui si lascerà guidare dalla grazia, dalle<br />
virtù infuse e dai doni dello Spir<strong>it</strong>o<br />
Dobbiamo quindi<br />
compiere ogni sforzo<br />
per mantenere la<br />
nostra anima senza<br />
peccato, anche se<br />
è necessario per<br />
questo, sacrificare<br />
la propria v<strong>it</strong>a<br />
Santo. Così dice padre Garrigou-Lagrange:<br />
“Nell’ordine <strong>della</strong> grazia, la fede<br />
infusa ci fa aderire alla parola divina<br />
e a ciò che essa esprime. [...] Mentre<br />
i sapienti dissertano a lungo e sollevano<br />
ogni tipo di ipotesi, Dio fa la sua opera<br />
in coloro che hanno il cuore puro”. 23<br />
Dobbiamo quindi compiere ogni<br />
sforzo per mantenere la nostra anima<br />
senza peccato, anche se sarà necessario<br />
per questo, sacrificare la propria<br />
v<strong>it</strong>a. E se, per disgrazia, abbiamo perso<br />
l’innocenza battesimale, dobbiamo<br />
impegnarci al massimo per recuperarla,<br />
come ha fatto Santa Maria<br />
Maddalena, con un ardente amore<br />
per Gesù. E tanto ha amato che è diventata<br />
simile all’Amato, al punto di<br />
essere venerata come la prima delle<br />
vergini nella l<strong>it</strong>ania di tutti i Santi. <br />
1<br />
“Siccome tutta l’integr<strong>it</strong>à<br />
dello stato armonico di<br />
cui abbiamo appena parlato<br />
era prodotta con la<br />
sottomissione <strong>della</strong> volontà<br />
umana a Dio, è risultata<br />
dalla sottrazione<br />
<strong>della</strong> volontà umana a<br />
questa sottomissione divina,<br />
una alterazione <strong>della</strong><br />
sottomissione perfetta<br />
delle potenze inferiori<br />
alla ragione, e del corpo<br />
all’anima. Di conseguenza,<br />
l’uomo ha sent<strong>it</strong>o<br />
nell’ appet<strong>it</strong>o sens<strong>it</strong>ivo<br />
inferiore i movimenti<br />
disordinati <strong>della</strong> lussuria,<br />
<strong>della</strong> collera e di altre<br />
passioni estranee all’ordine<br />
<strong>della</strong> ragione, e anche<br />
contrarie alla ragione,<br />
avvolgendola nelle tenebre,<br />
nella maggior parte<br />
dei casi, e sconvolgendola<br />
nelle sue facoltà”<br />
(d’AQUINO, San Tommaso,<br />
Compendio di Teologia.<br />
c.192).<br />
2<br />
Cf. d’AQUINO, San Tommaso.<br />
Summa Teologica.<br />
I-II, q. 2 e 3.<br />
3<br />
Cf. MALDONADO, SJ,<br />
Pe. Juan de. Comentarios<br />
a los cuatro Evangelios –<br />
II San Marcos y San Lucas.<br />
Madrid: BAC, 1951,<br />
pag. 146.<br />
4<br />
DIDON, Henri, OP. Jesus<br />
Cristo. Porto: Liv. Int. de<br />
Ernesto Chardron, 1895,<br />
V. 2, pag. 227.<br />
5<br />
Idem, pag. 228.<br />
6<br />
Apud ODEN, Thomas C.<br />
e HALL, Cristopher A.<br />
La Biblia comentada por<br />
los Padres de la Iglesia –<br />
Nuevo Testamento 2 San<br />
Marcos. Madrid: Ciudad<br />
Nueva, 2000, pag. 184.<br />
7<br />
LAGRANGE, OP, P. M.-J.<br />
Evangile selon Saint Marc.<br />
5. ed. Paris: Gabalda et<br />
Fils, 1929, pag. 244.<br />
8<br />
TUYA, OP, Pe. Manuel<br />
de. Biblia Comentada –<br />
II Evangelios. BAC: Madrid,<br />
1964, pag. 695.<br />
9<br />
Cf. d’AQUINO, San Tommaso.<br />
Summa Teologica.<br />
I-II q. 78, a. 1.<br />
10<br />
GOMÁ Y TOMÁS, Card.<br />
Isidro. El Evangelio explicado.<br />
Barcelona: Rafael<br />
Casulleras, 1930, V. 3,<br />
pag. 83.<br />
11<br />
La Sagrada Escr<strong>it</strong>ura. Texto<br />
y comentarios por Profesores<br />
de la Compañía<br />
de Jesus. Nuevo Testamento.–<br />
Evangelios. Madrid:<br />
BAC, 1961, Vol. 1,<br />
pag. 450.<br />
12<br />
LAGRANGE, OP, P. M.-<br />
J. Op. c<strong>it</strong>., pag. 244-245.<br />
13<br />
DEHAULT. L’Evangile<br />
expliqué, défendu, méd<strong>it</strong>é<br />
– tome troisième. Paris:<br />
Lethielleux, 1867,<br />
pag. 290.<br />
14<br />
MALDONADO. Op. c<strong>it</strong>.,<br />
pag. 151.<br />
15<br />
Idem, ibidem.<br />
16<br />
JUAN CRISÓSTO-<br />
MO, San. Homilías sobre<br />
el Evangelio de Mateo,<br />
hom. 58, 3.<br />
17<br />
BEDA, San. In Marci<br />
Evangelium Expos<strong>it</strong>io,<br />
l. 3, c. 9: PL 92, 0224.<br />
18<br />
Cf. DEHAUT, Op. c<strong>it</strong>.,<br />
pag. 290.<br />
19<br />
LEONE MAGNO, San.<br />
Sermones in præcupuis totius<br />
anni festiv<strong>it</strong>atibus ad<br />
romanam plebem hab<strong>it</strong>i.<br />
Serm. 37, c. 3: PL 54,<br />
0258.<br />
20<br />
BEDA, San. Op. c<strong>it</strong>., PL<br />
92, 0225.<br />
21<br />
MALDONADO. Op. c<strong>it</strong>.,<br />
p. 152-153.<br />
22<br />
d’AQUINO, San Tommaso.<br />
Summa Teologica. I,<br />
q. 94, a. 4.<br />
23<br />
GARRIGOU-LAGRAN-<br />
GE, OP, P. Réginald Marie.<br />
El sentido común. La<br />
filosofía del ser y las fórmulas<br />
dogmáticas.<br />
Buenos<br />
Aires: DE-<br />
DEBEC y<br />
Ediciones<br />
Desclée,<br />
De Brouwer,<br />
1945,<br />
pag. 340-344.<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 17
Sérgio Miyazaki<br />
Il Cardinale Rodé comm<br />
Una nuova era nella storia degli Araldi è stata<br />
aperta dal Cardinale Franc Rodé, venuto<br />
appos<strong>it</strong>amente da Roma per commemorare<br />
l’approvazione pontificia delle due Società<br />
di V<strong>it</strong>a Apostolica: “Virgo Flos Carmeli” e<br />
“Regina Virginum”.<br />
“G<br />
li Araldi del Vangelo hanno<br />
potuto sperimentare, in<br />
maniera indimenticabile,<br />
“quanto è buono e quanto è<br />
soave che i fratelli vivano insieme” (Sal<br />
133, 1) con il padre! Il 15 agosto, Solenn<strong>it</strong>à<br />
dell’Assunzione <strong>della</strong> Vergine<br />
Maria, è venuto appos<strong>it</strong>amente da<br />
Roma il Cardinale Franc Rodé per<br />
commemorare l’approvazione pontificia<br />
delle due Società di V<strong>it</strong>a Apostolica<br />
sorte nel seno di quest’Associazione:<br />
Virgo Flos Carmeli (clericale)<br />
e Regina Virginum (femminile).<br />
Compleanno del fondatore<br />
La data è stata scelta dal Cardinale<br />
in concom<strong>it</strong>anza del compleanno di<br />
Mons. João Scognamiglio Clá Dias,<br />
fondatore di entrambe le società, che<br />
ha avuto un’onorabile sorpresa.<br />
Il Prefetto <strong>della</strong> Congregazione<br />
per gli Ist<strong>it</strong>uti di V<strong>it</strong>a Consacrata e le<br />
Società di V<strong>it</strong>a Apostolica ha presieduto<br />
la celebrazione eucaristica festiva<br />
nella Chiesa <strong>della</strong> Madonna del<br />
Rosario, annessa al Seminario Internazionale<br />
degli Araldi, s<strong>it</strong>uato nella<br />
Grande San Paolo. Alla fine, ha<br />
consegnato a Mons. João la Medaglia<br />
Pro Ecclesia et Pontifice, concessa<br />
da Papa Benedetto XVI, il quale<br />
— ha detto Sua Eminenza — “ha voluto<br />
premiare i vostri mer<strong>it</strong>i”.<br />
Società di V<strong>it</strong>a Apostolica<br />
Le Società di V<strong>it</strong>a Apostolica sorsero<br />
nel XVI secolo. La prima approvata<br />
nella Storia <strong>della</strong> Chiesa è stata<br />
la Congregazione dell’Oratorio, fondata<br />
da San Filippo Neri, nel 1575.<br />
Egli chiese a Papa Gregorio XIII che<br />
la famiglia religiosa da lui organizzata<br />
non fosse obbligata ad assumere<br />
nessuna delle forme giuridiche anteriormente<br />
stabil<strong>it</strong>e. Nella sua Congregazione,<br />
i membri “non dovevano<br />
esser vincolati da voti o promesse, ma<br />
l’unico vincolo avrebbe dovuto essere<br />
l’amore”. 1 Come ci spiega l’Annuario<br />
Pontificio, 2 molti fondatori di famiglie<br />
religiose hanno utilizzato le forme<br />
giuridiche già esistenti. Altri, come<br />
San Filippo Neri, crearono nuove<br />
forme. Questo è il caso anche degli<br />
Araldi del Vangelo, con le due Società<br />
di V<strong>it</strong>a Apostolica approvate<br />
quest’anno: Virgo Flos Carmeli (clericale)<br />
e Regina Virginum (femminile).<br />
È la feconda attiv<strong>it</strong>à dello Spir<strong>it</strong>o<br />
Santo che arricchisce la Chiesa nel<br />
corso dei secoli con nuovi carismi. A<br />
tutto dicembre 2008, secondo l’Annuario<br />
Pontificio, erano 44 le Società<br />
di V<strong>it</strong>a Apostolica approvate (32 maschili<br />
e 12 femminili).<br />
Lo spir<strong>it</strong>o paterno di un<br />
principe <strong>della</strong> Chiesa<br />
Nella sua omelia — qui di segu<strong>it</strong>o<br />
trascr<strong>it</strong>ta — il Cardinale Rodé ha commosso<br />
il pubblico per lo spir<strong>it</strong>o paterno<br />
manifestato nei confronti degli Araldi,<br />
il cui carisma manifesta di ammirare<br />
e comprendere a fondo. Con il suo portamento<br />
dign<strong>it</strong>oso, insieme all’affabil<strong>it</strong>à<br />
nel tratto, ha affascinato quanti gli si accostavano.<br />
Un’autentica figura di principe<br />
<strong>della</strong> Chiesa e di padre e protettore<br />
dei piccoli.<br />
La solenn<strong>it</strong>à <strong>della</strong> cerimonia l<strong>it</strong>urgica,<br />
le calorose parole rivolte dal<br />
Cardinale al fondatore degli Araldi,<br />
la bellezza dei canti, lo splendore del<br />
tempio sacro, tutto ha contributo a<br />
tonificare lo spir<strong>it</strong>o cattolico dei partecipanti<br />
e a dare loro la convinzione<br />
che si sta aprendo una nuova era nella<br />
storia degli Araldi del Vangelo. <br />
1<br />
G. SCHWAIGER. La V<strong>it</strong>a Religiosa<br />
dalle origini ai nostri giorni. Milano:<br />
1997, pag. 335.<br />
2<br />
Annuario Pontificio. C<strong>it</strong>tà del Vaticano:<br />
2007, pagg. 1943-1944.<br />
18 Salvami Regina · Settembre 2009
emora le approvazioni pontificie<br />
Ivan Tefel<br />
Héctor Matos<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 19
Quaranta sacerdoti hanno concelebrato la messa presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Rodè.<br />
César Díez<br />
Sérgio Miyazaki<br />
Ivan Tefel<br />
Gustavo Kralj<br />
Il Cardinale Franc Rodè fiancheggiato da Mons. Blaž<br />
Jezeršek, suo segretario personale, e Mons. Franci Petrič,<br />
direttore del settimanale cattolico<br />
“Družina” (La Famiglia), de Lubiana (Slovenia).<br />
Alla fine, Sua Eminenza ha consegnato a<br />
Mons. João Scognamiglio Clá Dias la Medaglia<br />
“Pro Ecclesia et Pontifice”, confer<strong>it</strong>a dal<br />
Papa Benedetto XVI.<br />
20 Salvami Regina · Settembre 2009
César Díez<br />
Voi siete <strong>della</strong> stirpe<br />
degli eroi e dei santi<br />
A<br />
Calorose parole del Cardinale Franc Rodé a Mons. João<br />
Scognamiglio Clá Dias, nella consegna <strong>della</strong> medaglia<br />
“Pro Ecclesia et Pontifice”.<br />
l momento <strong>della</strong> consegna <strong>della</strong><br />
condecorazione con la quale il<br />
Santo Padre ha voluto premiare i vostri<br />
mer<strong>it</strong>i, mi vengono in mente le parole<br />
di San Bernardo, all’inizio del suo<br />
trattato De laude novae mil<strong>it</strong>iae: “È da<br />
un po’di che si diffonde la notizia che un<br />
nuovo tipo di cavalleria è apparso nel<br />
mondo”. Queste parole possono essere<br />
applicate al momento presente. Infatti,<br />
grazie a Sua Eccellenza, è sorta<br />
una nuova cavalleria non laica, ma religiosa,<br />
con un nuovo ideale di sant<strong>it</strong>à ed<br />
eroico impegno da parte <strong>della</strong> Chiesa.<br />
In questa impresa, nata<br />
dal Suo nobile cuore, possiamo dire<br />
di vedere una grazia particolare<br />
data alla Chiesa, un atto <strong>della</strong> Divina<br />
Provvidenza in vista delle necess<strong>it</strong>à<br />
del mondo oggi.<br />
L’ideale che Lei propone a quanti<br />
sono disposti a seguire Cristo nel<br />
grande movimento degli Araldi del<br />
Vangelo, con radicalismo evangelico,<br />
“combattendo senza tregua — come<br />
disse San Bernardo — una doppia<br />
battaglia, sia contro la carne e il sangue,<br />
sia contro i cattivi spir<strong>it</strong>i del mondo<br />
invisibile”.<br />
Grazie, Monsignore per il Suo nobile<br />
esempio, grazie per la Sua santa<br />
audacia , grazie per il Suo amore<br />
appassionato alla Chiesa, grazie per<br />
l’esempio splendido <strong>della</strong> Sua v<strong>it</strong>a.<br />
Lei proviene dalla stirpe degli eroi e<br />
dei santi!<br />
Héctor Matos<br />
H<br />
o conosciuto gli Araldi del Vangelo<br />
inizialmente in Slovenia,<br />
quando ero Arcivescovo di Lubiana e<br />
in segu<strong>it</strong>o, quando sono giunto a Roma,<br />
come Prefetto <strong>della</strong> Congregazione<br />
per gli Ist<strong>it</strong>uti di V<strong>it</strong>a Consacrata e<br />
le Società di V<strong>it</strong>a Apostolica.<br />
La cosa che mi ha impressionato<br />
molto è stata, per cominciare, la personal<strong>it</strong>à<br />
del fondatore e superiore generale,<br />
Mons. João Scognamiglio Clá<br />
Dias. È una persona straordinaria, di<br />
un carisma manifesto e, soprattutto, io<br />
credo, un grande organizzatore e un<br />
uomo capace di trascinarsi dietro tanti<br />
giovani.<br />
Ieri siamo stati nel centro di formazione<br />
delle ragazze, in questi giorni resto<br />
qui a Tabor, dove vivono centinaia<br />
La mia testimonianza sugli Araldi<br />
In dichiarazioni alla TV Araldi, il Cardinale Franc Rodé si è rifer<strong>it</strong>o a<br />
quest’Associazione come ad “una nuova grande famiglia religiosa nata nella<br />
Chiesa, grazie al genio di Mons. João”.<br />
di ragazzi, e vedo l’entusiasmo, la gioia<br />
di essere cristiani, la gioia di appartenere<br />
alla Chiesa e servire il Regno di<br />
Cristo. Tutto questo è parte del carisma<br />
degli Araldi del Vangelo.<br />
A Roma, una quindicina di studenti<br />
Araldi si stanno preparando ad essere,<br />
un giorno, professori qui a Tabor,<br />
nella Facoltà di Teologia.<br />
Gli Araldi del Vangelo rappresentano<br />
per me la nov<strong>it</strong>à che si è manifestata<br />
negli ultimi anni nella Chiesa:<br />
un dinamismo apostolico, un grande<br />
amore per alla Chiesa, una grande fedeltà<br />
al Papa e la Santa Sede. Qui non<br />
si tergiversa, non c’è nessuna tentazione<br />
di deviare dalla dottrina retta e sana<br />
<strong>della</strong> Chiesa e gli Araldi del Vangelo<br />
provano questo tutti i giorni. Ciò<br />
che mi impressiona è anche la disciplina.<br />
Esiste ordine, disciplina, volontà di<br />
lavorare e di fare qualcosa per Cristo<br />
e per la Chiesa.<br />
Inoltre, cosa rara nel mondo di oggi,<br />
il culto <strong>della</strong> bellezza nell’espressione<br />
più alta e più nobile del termine:<br />
la L<strong>it</strong>urgia, i canti, l’orchestra, tutto il<br />
comportamento degli Araldi del Vangelo<br />
è estremamente nobile, distinto,<br />
grande, bello!<br />
Mi sento felice di poter dare oggi<br />
la mia testimonianza sugli Araldi del<br />
Vangelo, con grande ottimismo per il<br />
futuro. È una nuova grande famiglia<br />
religiosa nata nella Chiesa, grazie al<br />
genio di Mons. João, e che sicuramente<br />
ha un grande avvenire nella Chiesa,<br />
per il bene del Regno di Dio.<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 21
Estratti delle parole di ringraziamento di Mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP<br />
Momento storico per gli Araldi<br />
Ringraziando per l’onorevole condecorazione ricevuta da Papa Benedetto XVI,<br />
come per le parole e la paterna dedizione del Cardinale Franc Rodé,<br />
Mons. João Scognamiglio Clá Dias mostra quanto questi avvenimenti<br />
marcheranno a fondo la storia degli Araldi del Vangelo.<br />
La medaglia Pro Ecclesia et Pontifice<br />
giunge per me, e per le<br />
società di v<strong>it</strong>a apostolica che<br />
abbiamo l’onore di condurre, in un<br />
momento molto opportuno. Essa ci riempie<br />
di gioia perché nel sermone di<br />
Sua Eminenza è risultato chiaro un<br />
punto molto evidente del nostro carisma,<br />
che è la devozione alla Madonna.<br />
Abbiamo un totale impegno di<br />
completa dedizione a Lei. L’omelia di<br />
Sua Eminenza non potrebbe esser più<br />
logica e piena di saggezza, per quel che<br />
riguarda questo dato fondamentale.<br />
Un Arcivescovo eroico<br />
Il Cardinale ha appena parlato<br />
dell’eroismo di altri che possiamo<br />
trovare al giorno d’oggi. Tuttavia,<br />
egli stesso è stato un grande eroe<br />
perché nato e cresciuto sotto il regime<br />
comunista, in Slovenia, ed ha sofferto<br />
persecuzioni. Ha un fratello,<br />
Andrej Rodé, che è stato martire del<br />
comunismo.<br />
Egli stesso, il Cardinale, è stato<br />
costretto ad andarsene dal paese.<br />
Quando è r<strong>it</strong>ornato, lo ha fatto come<br />
Arcivescovo di Lubiana. Lì, egli<br />
ha affrontato ogni difficoltà, lasciando<br />
la bandiera <strong>della</strong> Chiesa Cattolica<br />
Apostolica Romana, non solo innalzata,<br />
ma soprattutto piena di una luce<br />
che non aveva prima che il nostro<br />
Eminentissimo Cardinale governasse<br />
quest’Arcidiocesi.<br />
Carisma per conoscere e<br />
condurre le anime<br />
Egli ha carisma per conoscere e<br />
condurre le anime, ossia, il discernimento<br />
degli spir<strong>it</strong>i. Il carisma è un dono<br />
gratis data da Dio con lo scopo di<br />
22 Salvami Regina · Settembre 2009
César Díez<br />
beneficiare terzi. Ho osservato quanto<br />
il nostro Cardinale sia assist<strong>it</strong>o dallo<br />
Spir<strong>it</strong>o Santo, nella sua funzione di<br />
Prefetto <strong>della</strong> Congregazione per gli<br />
Ist<strong>it</strong>uti di V<strong>it</strong>a Consacrata e le Società<br />
di V<strong>it</strong>a Apostolica, e quanto egli analizzi<br />
e sappia ponderare le cose.<br />
Egli ha le formule perfette. È un<br />
uomo dal passo fermo, ma delicato,<br />
dalle mani anch’esse molto energiche,<br />
ma piene di dolcezza e sa risolvere<br />
s<strong>it</strong>uazioni con una classe unica.<br />
Una parola sulla<br />
nostra devozione al Papa<br />
Oltre a quanto detto rispetto al<br />
Cardinale, è indispensabile dedicare<br />
alcune parole alla Cattedra di Pietro,<br />
da cui mi viene questa onorevole<br />
medaglia.<br />
Io sono stato formato da un leader<br />
cattolico del Brasile, Plinio Corrêa de<br />
Oliveira, che, tra le molte altre virtù,<br />
mi ha insegnato ad amare il Papa. In<br />
un articolo nel Legionário, all’epoca<br />
organo ufficioso dell’Arcidiocesi di<br />
San Paolo, egli esternava in una forma<br />
bellissima, quello che sta nel mio<br />
cuore e in quello di tutti gli Araldi riguardo<br />
al Papa:<br />
“Tutto quanto nella Chiesa vi è di<br />
sant<strong>it</strong>à, di autor<strong>it</strong>à, di virtù soprannaturale,<br />
tutto questo — ma assolutamente<br />
tutto senza eccezione, né condizione, né<br />
restrizione — è subordinato, condizionato,<br />
dipendente dall’unione alla Cattedra<br />
di Pietro. Le ist<strong>it</strong>uzioni più sacre,<br />
le opere più venerabili, le tradizioni<br />
più sante, le persone più cospicue, tutto<br />
quanto, insomma, vi è di più genuino e<br />
che possa altamente esprimere il Cattolicesimo<br />
e ornare la Chiesa di Dio, tutto<br />
questo diventa pari a zero, sterile, degno<br />
del fuoco eterno e <strong>della</strong> collera di<br />
Dio, se separato dal Sommo Pontefice.<br />
Conosciamo la parabola <strong>della</strong> v<strong>it</strong>e e<br />
dei tralci. In questa parabola, il v<strong>it</strong>igno<br />
è il nostro Signore Gesù Cristo, i fedeli<br />
“Tutto quanto nella Chiesa vi<br />
è di sant<strong>it</strong>à, di autor<strong>it</strong>à, di virtù<br />
soprannaturale è subordinato,<br />
condizionato, dipendente dall’unione<br />
alla Cattedra di Pietro”<br />
Sergio Miyazaki<br />
“Le parole di Sua Eminenza, e<br />
tutto l’affetto dimostrato in questa<br />
occasione, marcheranno<br />
a fondo la storia degli<br />
Araldi del Vangelo”<br />
sono i tralci. Come nostro Signore Si è<br />
così indissolubilmente legato alla Cattedra<br />
Romana, possiamo dire con tutta<br />
certezza che nella parabola si intende<br />
la v<strong>it</strong>e come la Santa Sede e i tralci<br />
come le varie diocesi, parrocchie, ordini<br />
religiosi, ist<strong>it</strong>uzioni private , famiglie,<br />
nazioni e persone che cost<strong>it</strong>uiscono<br />
la Chiesa e la Cristian<strong>it</strong>à. Tutto questo<br />
sarà veramente fecondo, solo nella<br />
misura in cui sarà in intima, calorosa,<br />
incondizionata unione con la Cattedra<br />
di San Pietro”. 1<br />
L’amore a Cristo<br />
e al Papa si confondono<br />
Egli continua: “‘incondizionata’,<br />
ha detto, ed è giusto che sia così. In<br />
morale, non vi sono vincoli leg<strong>it</strong>timi.<br />
Tutto è subordinato alla grande ed essenziale<br />
condizione di servire Dio. Ma<br />
dal momento che il Santo Padre è infallibile,<br />
l’unione al suo infallibile magistero<br />
non può che essere incondizionata.<br />
“Quindi è un segno <strong>della</strong> condizione<br />
di forza spir<strong>it</strong>uale, un’estrema suscettibil<strong>it</strong>à,<br />
una vibratil<strong>it</strong>à estremamente<br />
sensibile e vivace dei credenti in tutto<br />
ciò che riguarda la sicurezza, la gloria<br />
e la tranquill<strong>it</strong>à del Romano Pontefice.<br />
Dopo l’amore di Dio, questo è<br />
il più alto degli amori che la Religione<br />
ci insegna. L’uno e l’altro<br />
amore addir<strong>it</strong>tura si confondono.<br />
Quando Santa Giovanna<br />
d’Arco è stata interrogata<br />
dai suoi persecutori che volevano ucciderla,<br />
e che per questo hanno cercato<br />
di farla cadere in un errore teologico,<br />
per mezzo di domande capziose, ha<br />
risposto: ‘Per quanto concerne Cristo e<br />
la Chiesa, per me sono una cosa sola’.<br />
Noi possiamo dire: ‘Per noi, tra il Papa<br />
e Gesù Cristo non vi è alcuna differenza’.<br />
“Tutto ciò che riguarda il Papa,<br />
concerne direttamente, intimamente,<br />
indissolubilmente, Gesù Cristo”. 2<br />
La presenza del Cardinale<br />
ci unisce ancor più al Papa<br />
Di fatto, siamo interamente un<strong>it</strong>i<br />
al Papa. Questa medaglia è simbolo<br />
di tale unione, e per me ha un grande<br />
valore.<br />
Ma più che questa condecorazione,<br />
mi fa sentire l’unione con il Santo<br />
Padre, la persona di questo Cardinale<br />
posto dalla Provvidenza sul nostro<br />
cammino. Cardinale, si sa, deriva<br />
dal latino cardo, cardinis, cioè cerniera,<br />
cardine. La porta si gira, si apre<br />
e si chiude su cerniere e “cardinale”<br />
proviene da questa immagine: i Cardinali<br />
sono le “cerniere” che legano il<br />
mondo al Papa.<br />
Pertanto, le parole di Sua Eminenza,<br />
e tutto l’affetto dimostrato in<br />
questa occasione, questa cerimonia,<br />
la medaglia Pro Ecclesia et Pontifice,<br />
marcheranno a fondo la storia degli<br />
Araldi del Vangelo, <strong>della</strong> Società Virgo<br />
Flos Carmeli, <strong>della</strong> Società Regina<br />
Virginum e di altre ist<strong>it</strong>uzioni che sorgeranno<br />
in futuro.<br />
Alla base di tutto questo sta la figura<br />
del nostro carissimo Cardinale.<br />
Il nostro cuore ha profondamente inciso,<br />
in modo indelebile, il nome di<br />
Franc Rodé! <br />
1<br />
CORRÊA DE OLIVEIRA, Plinio. A<br />
Guerra e o Corpo Místico. In: O Legionário,<br />
16/4/1944.<br />
2<br />
Ibidem.<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 23
Omelia nella Solenn<strong>it</strong>à Assunzione <strong>della</strong> Beata Vergine Maria<br />
Guardare alla Storia<br />
con occhi celesti<br />
In questo giorno dedicato a Maria, rendiamo grazie al Padre per l’approvazione<br />
pontificia delle due Società di V<strong>it</strong>a Apostolica primizie degli Araldi del Vangelo.<br />
E per il compleanno del suo fondatore, Mons. João Scognamiglio Clá Dias,<br />
strumento docile e chiaroveggente dello Spir<strong>it</strong>o Santo, per mezzo del quale la<br />
grande famiglia degli Araldi del Vangelo, è stata donata alla Chiesa universale.<br />
Cardinale Franc Rodé, CM<br />
Prefetto <strong>della</strong> Congregazione per gli Ist<strong>it</strong>uti di V<strong>it</strong>a Consacrata<br />
e le Società di V<strong>it</strong>a Apostolica<br />
Ci siamo riun<strong>it</strong>i in questa magnifica<br />
Chiesa <strong>della</strong> Madonna del<br />
Rosario per celebrare la solenn<strong>it</strong>à<br />
dell’Assunzione al cielo <strong>della</strong> Beata<br />
Vergine, la Festa <strong>della</strong> Madre, la<br />
defin<strong>it</strong>iva glorificazione di Maria, Madre<br />
di Cristo, Madre <strong>della</strong> Chiesa,<br />
Madre di tutti gli uomini, Madre tenerissima<br />
di ciascuno di noi. Sentimenti<br />
di esultanza, di stupore, di tenerezza e<br />
di devozione, ci riempiono il cuore in<br />
questo giorno, perché Rifulge la Regina,<br />
alla destra del Signore.<br />
Papa Pio XII nella Cost<strong>it</strong>uzione<br />
Apostolica Munificentissimus Deus,<br />
che pronunciava, dichiarava e definiva<br />
il dogma dell’Assunzione al Cielo<br />
<strong>della</strong> Beata Vergine Maria in anima e<br />
corpo, così scriveva: “‘Immacolata nella<br />
sua concezione, sempre Vergine nella<br />
sua divina matern<strong>it</strong>à, generosa compagna<br />
del divino Redentore, che ha ottenuto<br />
un completo trionfo sul peccato<br />
e le sue conseguenze, ha ottenuto, alla<br />
fine, come supremo coronamento dei<br />
suoi privilegi, che fosse preservata dalla<br />
corruzione del sepolcro, e che, come<br />
il suo divino Figlio, sconf<strong>it</strong>ta la morte,<br />
fosse portata in corpo e anima al Cielo,<br />
dove rifulge come Regina alla destra<br />
di suo Figlio, Re immortale dei secoli”. 1<br />
Rendiamo grazie per le due<br />
società e per il fondatore<br />
In questa giornata, interamente<br />
dedicata a Maria, abbiamo la gioia<br />
di rendere grazie al Padre di ogni<br />
misericordia per i doni di bontà che<br />
Egli ci ha prodigato con tanta pienezza:<br />
il riconoscimento di dir<strong>it</strong>to pontificio<br />
<strong>della</strong> Società di V<strong>it</strong>a Apostolica<br />
clericale Virgo Flos Carmeli e <strong>della</strong><br />
Società di V<strong>it</strong>a Apostolica femminile<br />
Regina Virginum, primizie dell’<br />
Associazione Internazionale degli<br />
Araldi del Vangelo e il compleanno<br />
del carissimo Monsignor João Scognamiglio<br />
Clá Dias, strumento docile<br />
e chiaroveggente dello Spir<strong>it</strong>o Santo,<br />
per mezzo del quale la grande famiglia<br />
degli Araldi del Vangelo, è stata<br />
donata alla Chiesa universale.<br />
A lui vanno il mio cordiale saluto,<br />
le mie più affettuose felic<strong>it</strong>azioni, la<br />
mia personale grat<strong>it</strong>udine, quella <strong>della</strong><br />
Chiesa intera e, anche, di tutti voi,<br />
che in questo momento cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e una<br />
corona di figli amatissimi, da lui generati<br />
in Fede.<br />
Rendiamo grazie, in particolare,<br />
al Signore per il suo amore di predilezione<br />
per tutte le qual<strong>it</strong>à di cui Egli<br />
lo ha graziato. Monsignor João, lei<br />
che è stato un attento ascoltatore di<br />
ciò che lo Spir<strong>it</strong>o dice alla Chiesa —<br />
in particolare a questa santa Chiesa<br />
che è in Brasile — per la sua perseveranza<br />
nel seguire l’ispirazione divina<br />
per la sua attenta e preziosa guida e<br />
24 Salvami Regina · Settembre 2009
Darío Iallorenzi<br />
“Il vostro fondatore è stato per voi come<br />
è il Signore: padre e madre! Egli vi ha<br />
accolto e fatto crescere nell’amore,<br />
nella scoperta e nel vivere la vostra<br />
vocazione specifica”<br />
per il suo paterno impegno nel piantare,<br />
irrigare e far crescere e germinare<br />
nella Chiesa questa grande famiglia<br />
degli Araldi del Vangelo, il vostro<br />
fondatore è stato per voi come<br />
è il Signore: padre e madre! Egli vi<br />
ha accolto e fatto crescere nell’amore,<br />
nella scoperta e nel vivere la vostra<br />
vocazione specifica.<br />
Mi sento particolarmente felice di<br />
essere qui con voi, di partecipare a<br />
questa festa di famiglia, e presiedere<br />
l’Eucaristia per ringraziare il Signore<br />
di tutti i suoi benefici.<br />
Maria condurrà a buon<br />
termine la nostra salvezza<br />
Oggi si celebra, infatti, la Solenn<strong>it</strong>à<br />
dell’Assunzione di Maria, la Madre<br />
di Gesù. Questa festa ci rende<br />
presente, meglio direi che ci rende<br />
attuale, la visione del “Cielo”. Oggi<br />
guardiamo al cielo con gli occhi limpidi<br />
di Maria, attraverso il suo<br />
sguardo virginale, la sua purezza<br />
sponsale, la sua impareggiabile<br />
bellezza.<br />
Contempliamo il Cielo in<br />
Maria, per renderci fedeli discepoli<br />
di suo Figlio. Noi Lo<br />
contempliamo in Colei che è<br />
stata una Donna sempre aperta<br />
alla presenza di Dio, alla sua<br />
azione nella stessa v<strong>it</strong>a e nella<br />
storia dell’uomo. Fissiamo<br />
lo sguardo in Maria: impariamo<br />
ad avere fame e sete di Dio.<br />
Questo Dio, che in primo luogo<br />
L’ha amata, L’ha resa anche capace<br />
di donarsi senza riserve al<br />
suo disegno di salvezza. Impariamo<br />
da Lei ad essere disponibili<br />
ed essere generosi nell’accettare<br />
il disegno di Dio per la<br />
nostra v<strong>it</strong>a.<br />
Preghiamo Maria di intercedere<br />
per noi affinché, come<br />
Lei, pellegrina <strong>della</strong> Fede e<br />
Vergine del cammino, possiamo<br />
mantenere la nostra unione<br />
con il Signore in tutte le circostanze,<br />
anche sotto il peso <strong>della</strong><br />
Croce (cfr LG 58).<br />
Inginocchiamoci con fede viva a<br />
med<strong>it</strong>are il mistero <strong>della</strong> Madre del<br />
Figlio di Dio, che oggi è stata portata<br />
al Cielo “La nostra Regina ci ha preceduto<br />
— cantava San Bernardo —<br />
ci ha preceduto ed è stata accolta con<br />
un tale giubilo che noi, suoi piccoli servi,<br />
seguiamo con fedeltà la nostra regina,<br />
acclamando: ‘Attraici a Te, correremo<br />
dietro all’aroma del tuo profumo.’<br />
Sul cammino, nella terra del nostro<br />
esilio, inviamo prima di noi una<br />
avvocata che, come Madre del Giudizio<br />
e di Madre misericordiosa, e porterà<br />
a buon termine, con la sua efficace<br />
preghiera, la nostra salvezza”. 2<br />
Monsignor João vi ha<br />
insegnato a guardare alla<br />
Storia con occhi celesti<br />
Maria è la Donna forte nella Fede.<br />
È la donna del silenzio, che prega e<br />
adora il disegno del Padre, che porta<br />
in braccio il mistero d’amore.<br />
Maria è la Donna di gran<br />
cuore, incapace di dire no a<br />
chi le si rivolge con cuore semplice,<br />
puro e buono, per qualsiasi necess<strong>it</strong>à<br />
e penuria. Ma non pensiamo<br />
che per Lei sia stato facile penetrare<br />
nel mistero: “Lei ha custod<strong>it</strong>o la sua<br />
promessa di fedeltà all’interno di uno<br />
spazio per incomprensibil<strong>it</strong>à — scriveva<br />
Romano Guardini. [...] Lei era il<br />
vestibolo per il santo futuro”. 3<br />
“Per questo — sottolinea Papa Benedetto<br />
XVI — può essere la Madre<br />
di ogni consolazione e di ogni aiuto,<br />
una Madre alla quale in qualsiasi necess<strong>it</strong>à<br />
chiunque può osare rivolgersi<br />
nella propria debolezza e nel proprio<br />
peccato, perché ella ha comprensione<br />
per tutto ed è per tutti la forza aperta<br />
<strong>della</strong> bontà creativa. […] Il suo cuore,<br />
mediante l’essere e il sentire insieme<br />
con Dio, si è allargato. In lei la bontà<br />
di Dio si è avvicinata molto a noi. Così<br />
Maria sta davanti a noi come segno<br />
di consolazione, di incoraggiamento,<br />
di speranza. Ella si rivolge a noi dicendo:<br />
‘Abbi il coraggio di osare con Dio!<br />
Provaci! Non aver paura di Lui! Abbi<br />
il coraggio di rischiare con la fede! Abbi<br />
il coraggio di rischiare con la bontà!<br />
Abbi il coraggio di rischiare con il cuore<br />
puro! Compromett<strong>it</strong>i con Dio, allora<br />
vedrai che proprio con ciò la tua v<strong>it</strong>a<br />
diventa ampia ed illuminata, non<br />
noiosa, ma piena di infin<strong>it</strong>e sorprese,<br />
perché la bontà infin<strong>it</strong>a di Dio non si<br />
esaurisce mai!”. 4<br />
Monsignor João ha avuto questo<br />
coraggio, il coraggio di “scommettere<br />
la propria v<strong>it</strong>a” per Cristo e per<br />
il Vangelo. Il coraggio di rischiare il<br />
tutto e per tutto, con illim<strong>it</strong>ata fiducia<br />
nel Signore <strong>della</strong> Misericordia e<br />
in sua madre Maria ed ha sperimentato<br />
nella sua persona che la bontà di<br />
Dio non si esaurisce mai, è piena di<br />
sorprese. Tali sorprese hanno gli occhi,<br />
la fronte e il cuore di ciascuno di<br />
voi, suoi figli e figlie carissimi. In questi<br />
anni, egli ha insegnato ad ognuno<br />
di voi a guardare la Storia con occhi<br />
celesti, come Maria.<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 25
La bellezza insiste<br />
oggi nell’essere riconosciuta<br />
Ognuno di noi ha il dovere di dare<br />
ai fratelli e alle sorelle, che condividono<br />
il nostro percorso, uno sguardo<br />
celeste; ha la missione di fornire<br />
una visione di speranza a questo<br />
nostro mondo che spesso guarda deplorevolmente<br />
verso il basso, rimanendo<br />
senza ideali, senza sogni e rivolto<br />
verso se stesso. Il desiderio di<br />
felic<strong>it</strong>à, la sete di giustizia, il bisogno<br />
di amore sembrano essere costantemente<br />
frustrati dall’infedeltà, dalla<br />
fragil<strong>it</strong>à, dalla mediocr<strong>it</strong>à. L’armonia<br />
e la bellezza sono profanate dalla<br />
violenza, dalla sofferenza e dalle divisioni.<br />
Contatti senza relazioni, volontà<br />
senza desideri, emozioni senza<br />
sentimenti, attese senza speranza.<br />
Le tenebre sembrano crescere oggi<br />
fino all’esasperazione.<br />
Apparentemente, il mondo di oggi<br />
ha perso ogni traccia del vero, del<br />
Bene, del Bello. Simone Weil affermava<br />
che “la bellezza sta alle cose, come<br />
la sant<strong>it</strong>à sta all’anima”. 5 Ma nel<br />
mondo di oggi, esistono troppe s<strong>it</strong>uazioni<br />
umane, spir<strong>it</strong>uali e culturali<br />
che, al contrario, sono brutte (e pertanto,<br />
il contrario di belle), sono dunque<br />
i segni <strong>della</strong> disarmonia, <strong>della</strong> lacerazione<br />
e <strong>della</strong> frattura. La bellezza<br />
di Maria, la purezza e la semplic<strong>it</strong>à<br />
del suo Magnificat, che udiamo risuonare<br />
durante la lettura del Vangelo,<br />
sembrano perduti.<br />
Forse, soprattutto ora, la Bellezza si<br />
fa presente e insiste sulla necess<strong>it</strong>à di<br />
essere riconosciuta da cuore e occhi attenti,<br />
da coloro che, ostinatamente, la<br />
cercano e soffrono per la sua assenza.<br />
Il teologo svizzero Hans Urs von<br />
Balthasar scriveva, “in un mondo senza<br />
bellezza, anche il bene ha perso il suo<br />
potere di attrazione, l’evidenza del suo<br />
dover-esser-realizzato. [...] In un mondo<br />
che non si crede più capace di affermare<br />
il bello, gli argomenti in favore<br />
<strong>della</strong> ver<strong>it</strong>à hanno esaur<strong>it</strong>o la loro forza<br />
di conclusione logica”. 6<br />
In Maria vediamo l’esempio<br />
di una uman<strong>it</strong>à nuova<br />
Che bellezza, quindi, salverà il<br />
mondo? — chiedeva il giovane moribondo<br />
al principe Myskin di Dostoevskij.<br />
7 È una sola la risposta cristiana:<br />
l’Amore è la vera bellezza che supera<br />
tutte le armonie delle forme perfette.<br />
La bellezza di Maria è la bellezza<br />
<strong>della</strong> sant<strong>it</strong>à e <strong>della</strong> grazia che, dopo<br />
Cristo, raggiungono in Lei il vertice.<br />
Giovanni Maria Vianney, il santo<br />
Curato d’Ars, che ricordiamo in particolare<br />
in questo anno sacerdotale,<br />
diceva: “Dio avrebbe potuto creare un<br />
mondo più bello, ma non avrebbe potuto<br />
dare v<strong>it</strong>a ad una creatura più bella<br />
di Maria”. È bellezza interiore, fatta<br />
di luci, di armonia, di perfetta corrispondenza<br />
tra la realtà e l’immagine<br />
che Dio aveva ideato per creare la<br />
donna. È Eva in tutto il suo splendore<br />
e la perfezione, la nuova Eva.<br />
Guardiamo a Maria. Vedremo<br />
la bellezza, la pienezza, la perfetta<br />
realizzazione <strong>della</strong> persona umana.<br />
In Lei la grazia di Cristo ci indica<br />
chi siamo. La Vergine Madre proietta<br />
sul cammino dell’uman<strong>it</strong>à una<br />
grande speranza. La figura <strong>della</strong> Beata<br />
Vergine Maria ci fa vedere che<br />
una creatura umana può raggiungere<br />
la bellezza <strong>della</strong> perfezione cristiana,<br />
aprendosi all’azione dello Spir<strong>it</strong>o<br />
Santo e collaborando con la grazia<br />
Dario Iallorenzi<br />
“Rendiamo grazie a Dio per tutte le qual<strong>it</strong>à di cui Egli ha graziato Monsignor João, per essere un attento<br />
ascoltatore di ciò che lo Spir<strong>it</strong>o dice alla Chiesa, per la sua perseveranza nel seguire l’ispirazione divina”<br />
26 Salvami Regina · Settembre 2009
di Dio. In Maria, dunque, vediamo l’<br />
esempio di un’uman<strong>it</strong>à nuova, redenta<br />
che, con la luce <strong>della</strong> sua bellezza<br />
non contaminata dal peccato, illumina<br />
il nostro cammino di v<strong>it</strong>a cristiana<br />
in mezzo a non pochi ostacoli e difficoltà.<br />
Pertanto, dobbiamo abbracciare<br />
con lo sguardo, l’intero orizzonte<br />
in cui siamo chiamati a vivere, come<br />
discepoli di Gesù Cristo: da un lato,<br />
non possiamo rimanere a contemplare<br />
il cielo, ma dall’altro, non possiamo<br />
non vedere la nostra storia, la nostra<br />
c<strong>it</strong>tà , i nostri fratelli, le nostre v<strong>it</strong>e<br />
con gli occhi pieni di Dio, con gli<br />
occhi pieni <strong>della</strong> Sua bellezza.<br />
La Vergine Assunta in cielo diventa,<br />
allora, la nostra porta privilegiata<br />
per il “santo futuro”. Lei è la pienezza<br />
dell’uman<strong>it</strong>à. Contemplando Maria e<br />
la sua bellezza, vediamo la nostra storia<br />
con occhi celesti, pieno di Dio.<br />
Supplica finale<br />
“Stella radiosa dell’Oriente, aurora<br />
che precede il sole; giorno che non conosce<br />
la notte”, 8 “dolcissima Madre e<br />
vergine Maria, che ha generato la morte<br />
<strong>della</strong> morte, la v<strong>it</strong>a dell’uomo, il perdono<br />
dei peccati, la beat<strong>it</strong>udine di tutti<br />
i giusti”, 9 siamo venuti oggi fino a Te,<br />
deponendo ai Tuoi piedi i mali che ci<br />
opprimono, sicuri di trovare nel Tuo<br />
cuore di Madre, comprensione e perdono,<br />
incoraggiamento e conforto.<br />
Ti affidiamo, o Maria, le nostre<br />
gioie e i nostri dolori, le attese e le<br />
delusioni, i progetti e le speranze.<br />
Accogli i propos<strong>it</strong>i di purezza, di altruismo,<br />
di coerenza, che custodiamo<br />
nel cuore e ottieni per le volontà fragili<br />
il dono del coraggio e <strong>della</strong> perseveranza.<br />
Ti affidiamo, o Regina Assunta in<br />
Cielo, la famiglia, piccola Chiesa nella<br />
quale si sviluppa la fede delle nuove<br />
generazioni, e tutti gli Araldi del<br />
Vangelo. Difendili dalle insidie alle<br />
quali li espone la mental<strong>it</strong>à contemporanea,<br />
molte volte estranea ai valori<br />
del Vangelo e aiutali a realizzare<br />
nell’esperienza concreta <strong>della</strong> v<strong>it</strong>a<br />
“Ti affidiamo, o Regina degli Apostoli, Monsignor João Scognamiglio Clá<br />
Dias, Tuo devoto cavaliere; concedigli un rinnovato ardore apostolico ed<br />
ogni ricchezza di benedizioni del Tuo Divino Figlio” (Sua Eminenza durante<br />
l’omelia; alla sua destra, Mons. Blaž Jezeršek, suo segretario personale)<br />
di tutti i giorni il disegno meraviglioso<br />
che Dio ha per loro.<br />
Ti affidiamo Virgo flos Carmeli e<br />
Regina Virginum, questi due germogli<br />
<strong>della</strong> vigna del Signore, che portano<br />
il Tuo nome. Tu, la Tutta Bella, la<br />
Tutta Santa, la Tutta Pia, ottieni che i<br />
Tuoi figli possano fare l’esperienza di<br />
Dio Bellezza e Amore, per essere, come<br />
Te, un riflesso vivo di Lui, in questo<br />
mondo. Ti affidiamo, o Regina degli<br />
Apostoli, Monsignor João Scognamiglio<br />
Clá Dias, Tuo devoto cavaliere;<br />
concedigli un rinnovato ardore apostolico<br />
ed ogni ricchezza di benedizioni<br />
del Tuo Divino Figlio.<br />
Ti affidiamo, infine, la Chiesa, che<br />
renda presente il mistero del Verbo<br />
incarnato, morto e risorto per la salvezza<br />
dell’ uomo. Estendi su di lei il<br />
Tuo manto e proteggila da ogni pericolo.<br />
Tu, Stella del mattino, sii sempre<br />
per lei la guida sicura. Amen. <br />
1<br />
PIO XII. Const. Ap. Munificentissus<br />
Deus qua fidei dogma defin<strong>it</strong>ur Deiparam<br />
Virginem Mariam corpore et<br />
anima fuisse ad cælestem gloriam<br />
assumptam. 1 novembre 1950: AAS<br />
42(1950), pagg. 753-771.<br />
2<br />
BERNARDO DI CHIARAVALLE.<br />
Omelia sull’Assunzione <strong>della</strong> Beata<br />
Vergine Maria 1, 1-2.<br />
3<br />
R. GUARDINI. La Madre del Signore.<br />
Una lettera. Brescia: Morcelliana,<br />
1997 2 , pag. 29.<br />
4<br />
BENEDETTO XVI. Omelia nel quarantesimo<br />
anniversario <strong>della</strong> conclusione<br />
del Concilio Ecumenico Vaticano<br />
II, 8 dicembre 2005.<br />
5<br />
Cf. S.WEIL. Pensieri disordinati<br />
sull’amore di Dio. Vicenza, 1982, pag.<br />
44.<br />
6<br />
H. U. von BALTHASAR. Gloria. Milano:<br />
Jaca Book, 1985, V. I, pag. 10-<br />
12.<br />
7<br />
F. M. DOSTOEVSKIJ. L’Idiota.<br />
8<br />
PIETRO IL VENERABILE. Poemi,<br />
(371).<br />
9<br />
GOFFREDO DI VENDÔME. Omelia<br />
per ogni festa <strong>della</strong> beata Maria,<br />
Madre di Dio (354).<br />
Héctor Matos<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 27
Gustavo Kralj<br />
Héctor Matos<br />
Sérgio Miyazaki<br />
Sérgio Miyazaki<br />
Accompagnato da Mons. João Scognamiglio Clá Dias, fondatore dell’Ist<strong>it</strong>uzione, il Cardinale Rodé<br />
ha vis<strong>it</strong>ato le varie dipendenze prima di presiedere l’Eucaristia commemorativa nella Chiesa <strong>della</strong> Madonna del Carmine.<br />
Gustavo Kralj<br />
28 Salvami Regina · Settembre 2009
Gustavo Kralj<br />
Il Cardinale Franc Rodé benedice la<br />
Casa-Madre di Regina Virginum<br />
Per le giovani del ramo femminile<br />
degli araldi, Società di<br />
V<strong>it</strong>a Apostolica Regina Virginum,<br />
la benedizione <strong>della</strong> loro casa<br />
madre da parte del Cardinale Franc<br />
Rodé, Prefetto <strong>della</strong> Congregazione<br />
per gli Ist<strong>it</strong>uti di V<strong>it</strong>a Consacrata e<br />
Società di V<strong>it</strong>a Apostolica, lo scorso<br />
Héctor Matos<br />
14 agosto, ha posto un segno luminoso<br />
nella loro storia.<br />
Ampie istallazioni <strong>della</strong><br />
Casa-Madre<br />
S<strong>it</strong>uata a Caieiras, c<strong>it</strong>tà confinata<br />
a San Paolo del Brasile, le sue grandi<br />
e ben arredate istallazioni offrono<br />
condizioni privilegiate per un migliore<br />
sviluppo degli studi e <strong>della</strong><br />
formazione spir<strong>it</strong>uale delle centinaia<br />
di giovani, che seguono il carisma<br />
degli Araldi del Vangelo, a maggior<br />
gloria di Dio e per il bene del prossimo.<br />
Sarà il centro di irradiazione<br />
delle attiv<strong>it</strong>à <strong>della</strong> Società di V<strong>it</strong>a<br />
Apostolica Regina Virginum in oltre<br />
70 paesi dove operano gli Araldi.<br />
Il Cardinale percorre<br />
le istallazioni<br />
Il Dott. Fabio de Salles Meirelles,<br />
presidente <strong>della</strong> Federazione<br />
dell’Agricoltura di San Paolo,<br />
saluta il Cardinale Rodé<br />
Accompagnato da Mons. João<br />
Scognamiglio Clá Dias, fondatore<br />
dell’ist<strong>it</strong>uzione, il Cardinale Rodé<br />
ha vis<strong>it</strong>ato le varie dipendenze,<br />
felic<strong>it</strong>andosi con gli Araldi del Vangelo<br />
per questo ulteriore significativo<br />
passo.<br />
La superiora dell’ist<strong>it</strong>uto, M. Mariana<br />
Morazzani Arráiz, con varie religiose,<br />
ha spiegato al Cardinale la final<strong>it</strong>à<br />
di ogni sala e dei diversi aspetti<br />
<strong>della</strong> gestione dell’ist<strong>it</strong>uzione.<br />
Messa Commemorativa<br />
In segu<strong>it</strong>o, S. Eminenza ha presieduto<br />
l’Eucaristia nella Chiesa del<br />
Carmelo, annessa alla Casa-Madre,<br />
inaugurata il 21 aprile di quest’anno.<br />
Hanno concelebrato Mons. João<br />
Scognamiglio Clá Dias, fondatore<br />
<strong>della</strong> Società di V<strong>it</strong>a Apostolica Regina<br />
Virginum; Mons. Blaž Jezeršek,<br />
segretario personale del Cardinale;<br />
Mons. Franci Petrič, Direttore del<br />
settimanale cattolico “Družina” (La<br />
Famiglia) di Lubiana (Slovenia), oltre<br />
a diversi sacerdoti araldi.<br />
Più di 600 membri o aspiranti <strong>della</strong><br />
Società Regina Virginum hanno<br />
partecipato all’Eucaristia ²<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 29
N<br />
Mons. José Maria Pinheiro<br />
ordina sacerdoti e diaconi<br />
ell’ultimo 20 luglio, festa di Sant’Elia profeta, sono<br />
stati ordinati nella Chiesa <strong>della</strong> Madonna del Rosario,<br />
del seminario internazionale degli Araldi del Vangelo,<br />
14 sacerdoti e 10 diaconi appartenenti alla Società Clericale<br />
di V<strong>it</strong>a Apostolica di dir<strong>it</strong>to pontificio Virgo Flos Carmeli.<br />
La cerimonia è stata presieduta da Mons. José Maria Pinheiro,<br />
vescovo diocesano di Bragança Paulista. Hanno concelebrato<br />
Mons. Bened<strong>it</strong>o Beni dos Santos, vescovo di Lorena,<br />
Monsignor João Scognamiglio Clá Dias, EP, Superiore Generale<br />
di Virgo Flos Carmeli e più di 50 sacerdoti.<br />
Gli ordinandi, tutti membri degli Araldi del Vangelo, sono<br />
oriundi da: Argentina, Brasile, Canada, Colombia, Costarica,<br />
Spagna e Portogallo.<br />
Sérgio Miyazaki<br />
Dario Iallorenzi<br />
Ivan Tefel<br />
30 Salvami Regina · Settembre 2009
Fotos: Sergio Miyazaki / Gustavo Kralj<br />
Luglio, mese di Congressi<br />
“D<br />
ove sono due o tre riun<strong>it</strong>i nel<br />
Mio nome, Io sono in mezzo<br />
a loro” (Mt 18, 20), insegna<br />
Nostro Signore. Questa è stata l’esperienza<br />
che ha sperimentato chi ha<br />
partecipato ai due congressi promossi<br />
dagli Araldi del Vangelo nelle dipendenze<br />
del seminario di questa Associazione,<br />
nella Grande San Paolo.<br />
Congresso del Settore femminile<br />
All’VIII Congresso del Settore<br />
Femminile degli Araldi, dal 16 al 19<br />
luglio, hanno partecipato oltre 500<br />
giovani, provenienti da nove paesi.<br />
La giornata prendeva inizio con la<br />
Santa Messa nella Chiesa <strong>della</strong> Madonna<br />
del Rosario, segu<strong>it</strong>a dalla benedizione<br />
del Santissimo Sacramento.<br />
Durante tutto l’evento, il Santissimo<br />
Sacramento è rimasto esposto in<br />
adorazione permanente, anche durante<br />
la notte, attirando alla preghiera<br />
le giovani congressiste.<br />
La programmazione intorno al tema<br />
“Il peccato e la grazia” è stata interessante<br />
e varia, alternando lezioni illustrate<br />
con rappresentazioni teatrali e<br />
proiezioni di video, rosari processionali,<br />
canti e circoli di studio. La vivace riunione<br />
ha favor<strong>it</strong>o una maggiore conoscenza<br />
del carisma degli Araldi del<br />
Vangelo, consentendo, in tal modo, il<br />
discernimento <strong>della</strong> propria vocazione.<br />
Come avviene di sol<strong>it</strong>o, ci sono<br />
stati battesimi, prime comunioni e<br />
cresime. La chiusura è avvenuta con<br />
una Santa Messa solenne presieduta<br />
dal Presidente Generale degli Araldi,<br />
Mons. João S. Clá Dias, che ha<br />
espresso grande soddisfazione per il<br />
fervore delle giovani e le ha incoraggiate<br />
a perseverare nella v<strong>it</strong>a di pietà.<br />
Congresso di cooperatori<br />
Nello stesso spir<strong>it</strong>o di devozione a<br />
Gesù Eucaristico e alla Sua Santissima<br />
Madre, si è tenuto dal 24 al 26 luglio<br />
il VI Congresso Internazionale<br />
dei Cooperatori degli Araldi del Vangelo,<br />
che ha riun<strong>it</strong>o 700 partecipanti<br />
provenienti da 13 paesi.<br />
In un ambiente di mutua benevolenza<br />
ed entusiasmo, i congressisti<br />
hanno potuto approfondire la loro<br />
comprensione <strong>della</strong> morale cattolica,<br />
esposta in conferenze illustrate<br />
con spettacoli teatrali e dibattuta in<br />
animati circoli di studio. L’atto più<br />
importante di ogni giornata è stata<br />
la Santa Messa segu<strong>it</strong>a dall’Adorazione<br />
Eucaristica. Tatiana Lacerda<br />
di Montes Claros (Brasile), ha<br />
ben espresso il sentimento generale<br />
con queste parole: “Qui, nei congressi<br />
riempiamo il cuore di grazie,<br />
trasformiamo i nostri pensieri, ci riforniamo<br />
di fede e amore e riceviamo<br />
la luce per affrontare i nostri problemi<br />
quotidiani. È veramente un luogo<br />
di formazione spir<strong>it</strong>uale per ognuno<br />
di noi”.<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 31
Beata Dina Bélanger<br />
Gesù ed io siamo una<br />
cosa sola<br />
All’inizio del secolo XX, un’anima scelta da Dio amò tanto la<br />
perfezione, che si fece un tutt’uno con Colui che, essendo<br />
uno con il Padre, è perfetto come Egli stesso è.<br />
Dopo l’Incarnazione del<br />
Figlio di Dio, molte anime<br />
generose hanno cercato<br />
la sublime forma di<br />
unione con Gesù Cristo che consiste<br />
nel cercare di vivere in Lui perché<br />
Egli viva in noi (cfr. Gv 15, 4). San<br />
Paolo, l’Apostolo dei Gentili, portò<br />
questa devozione ad un grado così<br />
perfetto da poter affermare: “Io vivo,<br />
ma già non sono io, è Cristo che vive<br />
in me” (Gal 2, 20).<br />
Nel secolo XIX un avvocato di<br />
Lione, tornando da Ars, in Francia ,<br />
dopo aver sent<strong>it</strong>o soltanto un sermone<br />
di San Giovanni Maria Vianney,<br />
ha dato testimonianza dell’unione<br />
dell’umile parroco con Cristo usando<br />
espressive parole: “Ho visto Dio<br />
in un uomo!”.<br />
E all’inizio del secolo passato, un<br />
fior fiore di anima, Maria Margarida<br />
Dina Adelaide Bélanger — la prima<br />
canadese <strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà di Québec ad<br />
essere proclamata beata dalla Chiesa<br />
— cercava di descrivere la sua disposizione<br />
interiore dicendo: “Gesù ed<br />
io non siamo più due. Siamo una cosa<br />
sola: solamente Gesù. Egli fa uso delle<br />
mie facoltà, dei miei sensi, delle mie<br />
Elisabeth Veronica MacDonald<br />
membra. È Lui che pensa, agisce, prega,<br />
guarda, parla, cammina, scrive, insegna:<br />
in una parola è Lui che vive…”. 1<br />
Dina bramò intensamente questa<br />
unione. Conoscere in profond<strong>it</strong>à la<br />
Beata Dina Bélanger è, dunque, svelare<br />
nuovi aspetti di Cristo Gesù. In<br />
questo intimo convivio <strong>della</strong> creatura<br />
col Creatore, Dina sparisce ed Egli<br />
rifulge in tutta la sua gloria. Lei diventa<br />
come una lampada che diffonde<br />
discretamente e soavemente la luce<br />
di Cristo o come una vetrata che<br />
la filtra e riveste di colori adatti alla<br />
sensibil<strong>it</strong>à umana. “Il mio dovere ora,<br />
e la mia occupazione per l’etern<strong>it</strong>à, fino<br />
alla fine dei tempi, è e sarà quello<br />
di irradiare Gesù a tutte le anime, per<br />
mezzo <strong>della</strong> Santissima Vergine”.<br />
Ella è diventata una con Cristo,<br />
che Egli stesso, la chiamò affettuosamente<br />
“Mio piccolo Me stesso”.<br />
Gesù vuole la sua autobiografia<br />
Dina sarebbe passata inosservata se<br />
la sua superiora non avesse compreso i<br />
favori di Dio verso di lei. “Deve scrivere<br />
la sua v<strong>it</strong>a, mia cara sorella”, le disse.<br />
Grazie a quest’esortazione, abbiamo<br />
la sua Autobiografia, “una delle più<br />
perfette gioie <strong>della</strong> letteratura spir<strong>it</strong>uale<br />
del secolo XX”, secondo il teologo carmel<strong>it</strong>ano,<br />
don François-Marie Léthel.<br />
Per Dina, scrivere su se stessa<br />
cost<strong>it</strong>uiva un vero atto di eroismo:<br />
“Parlare continuamente di me stessa,<br />
e ripetere il pronome ‘io’, che preferirei<br />
veder abol<strong>it</strong>o per sempre…Oh!”.<br />
Ma obbedì, al punto di riempire con<br />
la sua accurata calligrafia vari quaderni<br />
che la superiora custodiva diligentemente.<br />
Una volta, il Signore Gesù le confidò:<br />
“Tu farai del bene per mezzo dei<br />
tuoi scr<strong>it</strong>ti”. E così è stato. Dina parlava<br />
con Cristo con familiar<strong>it</strong>à, e<br />
nell’annotare le Sue sacre parole non<br />
lo faceva mirando solo al proprio beneficio,<br />
ma anche a quello dei sacerdoti,<br />
dei religiosi e di tutta l’uman<strong>it</strong>à.<br />
L’infanzia di Dina Bélanger<br />
I primi anni di Dina si svolsero<br />
nell’atmosfera tranquilla di una famiglia<br />
franco-canadese di grande fede.<br />
Nacque nel distretto di Saint-Roch,<br />
<strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà di Québec e fu battezzata<br />
il giorno stesso <strong>della</strong> sua nasc<strong>it</strong>a, il<br />
30 aprile del 1897, col nome di Maria<br />
Margarida Dina Adelaide.<br />
32 Salvami Regina · Settembre 2009
Il suo unico fratello morì a tre mesi<br />
di età. A partire da quel momento,<br />
i suoi gen<strong>it</strong>ori concentrarono in<br />
lei tutto il loro affetto e attenzioni.<br />
Su questo periodo <strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a,<br />
Dina scrisse: “Che ne sarebbe stato<br />
di me se fossi stata lasciata alla<br />
mercé del mio orgoglio, <strong>della</strong> mia<br />
ostinazione, dei miei capricci e birichinate<br />
ingiustificabili?”.<br />
Serafina, sua madre, portava<br />
sempre Dina in chiesa e nelle sue<br />
vis<strong>it</strong>e ai poveri. A lei piaceva molto<br />
cantare per la figlia, cosa che portò<br />
la bambina, naturalmente dotata di<br />
senso artistico, ad avere una passione<br />
per la musica.<br />
Il padre, Ottavio, era contabile.<br />
Forse è da lui che Dina ered<strong>it</strong>ò la precisione<br />
nell’esprimersi e la forma metodica<br />
di compiere i suoi doveri.<br />
Decisioni e scopo di v<strong>it</strong>a<br />
“Gesù ed io non siamo più due.<br />
Siamo una cosa sola: solamente<br />
Gesù. Egli fa uso delle mie facoltà,<br />
dei miei sensi, delle mie membra”<br />
Dina Bélanger, a 14 anni d’età<br />
La agire liberamente nella mia v<strong>it</strong>a, per<br />
promuovere la Tua opera in me”.<br />
Lotte dell’anima e<br />
offerta come v<strong>it</strong>tima<br />
Quando arrivò il tempo degli studi,<br />
Dina entrò al Collegio Bellevue,<br />
un ist<strong>it</strong>uto religioso diretto dalle suore<br />
di Notre Dame, nel quale la sua<br />
prima orazione a Gesù fu: “Che io<br />
non Ti offenda mai neanche col minimo<br />
peccato veniale volontario, durante<br />
la mia permanenza qui”. Cominciarono<br />
le lotte che, a causa <strong>della</strong> sua indole<br />
timida e riservata, avrebbe dovuto<br />
ingaggiare per tutta la sua v<strong>it</strong>a.<br />
“Io cercavo di sorridere a tutto il mondo,<br />
ma quanto avrei prefer<strong>it</strong>o restare<br />
sola!” in occasione di una vis<strong>it</strong>a <strong>della</strong><br />
madre, le confidò questa difficoltà:<br />
“Mamma, non è uno scherzo vivere<br />
con altre persone!”.<br />
Dina racconta con tutta semplic<strong>it</strong>à<br />
che un primo venerdì del mese d’ottobre<br />
1991, mentre le studentesse si dirigevano<br />
alla cappella a fare una vis<strong>it</strong>a<br />
al Santissimo Sacramento, lei consa-<br />
Durante la sua v<strong>it</strong>a, Dina prese<br />
molte decisioni e le compì nel più eccellente<br />
dei modi. Da studentessa proclamò:<br />
“Preferisco la morte piuttosto che<br />
corrompermi”. Nel postulato, la sua<br />
meta fu: “Se si comincia, si cominci in<br />
modo perfetto”. E nella v<strong>it</strong>a religiosa<br />
mirava ad “amare e soffrire”. Come aveva<br />
fatto Teresa di Lisieux, pochi anni<br />
prima, ella prese la ferma risoluzione<br />
di essere “una santa”. Come guida in<br />
questo cammino, adattò il principio di<br />
Sant’Agostino ama et quod vis fac (ama<br />
e fa’ quello che vuoi), trasformandolo<br />
nel lemma che ha caratterizzato tutta<br />
la sua spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à: “Amare e lasciarsi<br />
condurre da Gesù e Maria”.<br />
Infatti, fu per mano <strong>della</strong> Vergine<br />
Santissima che a 13 anni si consacrò a<br />
Gesù Cristo come schiava d’amore, secondo<br />
il metodo insegnato da San Luigi<br />
Maria Grignion de Montfort.<br />
Nell’orazione iniziale <strong>della</strong> sua<br />
autobiografia, lei ringrazia Nostro<br />
Signore per quanto le ha concesso per<br />
mezzo di Sua Madre Santissima: “Senza<br />
eccezione alcuna, Tu mi hai concesso<br />
le tue grazie per mezzo di Maria, Tua e<br />
mia buona Madre, a cui voglio tanto bene!<br />
Ed è mio desiderio costante lasciarcrò<br />
la sua vergin<strong>it</strong>à a Gesù. Fu anche in<br />
quest’epoca che si offrì come v<strong>it</strong>tima<br />
di amore: “Come ho sent<strong>it</strong>o parlare di<br />
questa donazione di se stessi, nota come<br />
offerta eroica, io immediatamente<br />
mi sono offerta; mi sono abbandonata<br />
interamente alla volontà di<br />
Gesù, come sua v<strong>it</strong>tima”. Infiammata<br />
dal desiderio di consacrare<br />
la sua v<strong>it</strong>a, era certa che le sarebbe<br />
stata data la grazia del martirio<br />
dell’amore.<br />
Sempre in quell’epoca, prima<br />
di diventare religiosa, adottò una<br />
“regola di v<strong>it</strong>a” con un’ora stabil<strong>it</strong>a<br />
per le orazioni mattutine e vespertine,<br />
comunione, rosario, med<strong>it</strong>azione<br />
e confessione settimanale. Lasciò al<br />
Signore <strong>della</strong> sua anima il comp<strong>it</strong>o di<br />
guidarla in segreto.<br />
Non appena seppe dell’inizio <strong>della</strong><br />
1ª Guerra Mondiale, nel 1914, si offrì<br />
ancora una volta a Nostro Signore,<br />
anima e corpo, con spir<strong>it</strong>o di riparazione<br />
e di amore: “Fui angosciata, soprattutto,<br />
per il pericolo morale che minacciava<br />
il mondo”.<br />
Studi a Nuova York<br />
Dopo aver terminato gli studi<br />
nell’ist<strong>it</strong>uto, all’età di 16 anni, tornò a<br />
vivere a casa sua. I suoi gen<strong>it</strong>ori decisero<br />
che avrebbe dovuto continuare con<br />
lo studio <strong>della</strong> musica, che aveva iniziato<br />
da piccola. La musica la avvicinava a<br />
Dio e a Lui offriva ogni nota al piano<br />
come un atto d‘amore, cost<strong>it</strong>uendo per<br />
lei una vera preghiera, in quanto il suo<br />
cuore apparteneva solamente a Dio.<br />
Alcuni mesi più tardi, chiese al direttore<br />
spir<strong>it</strong>uale di entrare nel convento<br />
delle Suore di Notre Dame, di<br />
Villa-Maria, ma le fu consigliato di rimandare<br />
la sua decisione per il parere<br />
contrario dei gen<strong>it</strong>ori. Compiva gli<br />
obblighi sociali con dign<strong>it</strong>à, dava concerti,<br />
malgrado questi le costassero<br />
uno sforzo enorme, arrivando ad essere<br />
una pianista di una certa reputazione.<br />
Ebbe sempre un vero amore per<br />
il prossimo, ed era molto sensibile alla<br />
cortesia e al buon tratto. Ma nell’intimo<br />
pensava sempre al suo desiderio di<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 33
essere una religiosa. Le cap<strong>it</strong>ò, allora,<br />
una buona opportun<strong>it</strong>à di perfezionare,<br />
in un Conservatorio di New York, i<br />
suoi studi di piano, armonia e composizione.<br />
L’offerta la tentava: “Mi è piaciuto<br />
il progetto, perché apprezzavo appassionatamente<br />
l’arte e la bellezza. E<br />
sempre ho aspirato alla perfezione”.<br />
I suoi gen<strong>it</strong>ori erano dubbiosi, ma<br />
consigliati dalle insistenze del parroco,<br />
pensando che sarebbe stata una<br />
buona esperienza per la sua formazione,<br />
acconsentirono e, dal 1916<br />
al 1918, lei studiò negli Stati Un<strong>it</strong>i.<br />
Appartenendo al Canada francese,<br />
ebbe difficoltà a comunicare in inglese,<br />
ma trovò conforto nella musica,<br />
visto che il piano ha lo stesso suono<br />
in qualunque paese… Viveva nella<br />
residenza Madonna <strong>della</strong> Pace, diretta<br />
dalle religiose di Gesù - Maria e<br />
studiava molto al Conservatorio, sentendo<br />
una forte attrazione per l’armonia<br />
musicale, materia che le piaceva di<br />
più. Al termine di questa esperienza a<br />
New York, la sua relazione con Nostro<br />
Signore si era approfond<strong>it</strong>a e la sua<br />
coscienza permaneva senza macchia<br />
alcuna: “Ho dovuto seguire la moda e i<br />
suoi capricci per quanto riguarda i colori<br />
e i tessuti, ma ho ev<strong>it</strong>ato vigorosamente<br />
le sue esigenze stravaganti e colpose”.<br />
Via di perfezione<br />
e v<strong>it</strong>a religiosa<br />
Quando Dina r<strong>it</strong>ornò da New York,<br />
aveva 21 anni. Nei quattro anni che trascorsero<br />
fino al suo ingresso nella v<strong>it</strong>a<br />
religiosa, nel 1921, trascorsi nella casa<br />
dei gen<strong>it</strong>ori, pregò molto e passò attraverso<br />
tremende prove dell’anima.<br />
Continuò un corso di armonia per<br />
corrispondenza al Conservatorio di<br />
New York e con i concerti. Le piaceva<br />
molto la musica,ma la v<strong>it</strong>a contemplativa<br />
la incantava e questo contrasto<br />
<strong>della</strong> v<strong>it</strong>a del mondo con le sue<br />
aspirazioni la provava nell’animo. A<br />
volte poteva udire la voce di Cristo in<br />
fondo al suo cuore, ma rimaneva nel<br />
dubbio, temendo di essere v<strong>it</strong>tima di<br />
una qualche illusione; poi, però, si<br />
tranquillizzava: “Io notavo che Gesù<br />
mi parlava al cuore soltanto quando<br />
tutto era assolutamente calmo”.<br />
In un’occasione, il Signore le mostrò<br />
una via piena di spine per il<br />
quale Lui era passato, manifestando<br />
il desiderio che lei Lo<br />
seguisse. Per aiutarla, le diede Sua<br />
Madre Santissima.<br />
Quando seppe che Santa Margher<strong>it</strong>a<br />
Maria aveva fatto un voto di perfezione,<br />
Dina immediatamente prese<br />
la decisione di fare in tutte le occasioni<br />
ciò che era più perfetto, sebbene<br />
non avesse autorizzazione per obbligarsi<br />
per un voto formale. “Mi sembrava<br />
che fare qualcosa di meno perfetto<br />
sarebbe stato segnale di un amore<br />
fiacco”, scrisse.<br />
Di fronte al dubbio su quale comun<strong>it</strong>à<br />
religiosa avrebbe dovuto scegliere,<br />
lo stesso Gesù le comunicò: “Voglio<br />
che tu entri nella Congregazione delle<br />
Religiose di Gesù e Maria”. Era stata<br />
fondata in Francia, nel 1818, da Santa<br />
Claudine Thévenet, ded<strong>it</strong>a all’educazione<br />
delle giovani. Lì fu ricevuta<br />
come novizia il 15 febbraio del 1922,<br />
adottando il nome di Maria Santa Cecilia<br />
di Roma. Il 15 agosto 1923 fece la<br />
professione religiosa, ricevendo l’incombenza<br />
di insegnare l’arte musicale<br />
alle alunne <strong>della</strong> Congregazione.<br />
Grandi esperienze mistiche<br />
Prima di entrare nella piena gioia<br />
dell’unione con Cristo, agli albori<br />
<strong>della</strong> sua vocazione, aveva provato il<br />
tormento <strong>della</strong> “notte scura dell’anima”.<br />
Ma, in questo periodo di pri-<br />
Fotos: François Boulay e Darío Iallorenzi<br />
Le vie di Québec conservano ancor oggi,<br />
in certa misura, l’aspetto dell’epoca in cui è vissuta Dina Bélanger<br />
34 Salvami Regina · Settembre 2009
vazioni rafforzò la sua vocazione<br />
e ricevette diverse grazie, tra<br />
le quali quella di una rottura talmente<br />
profonda col suo passato,<br />
che si sentiva come se fosse morta<br />
e nata nuovamente.<br />
Nei primi tempi <strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a<br />
religiosa, Dina ricevette per due<br />
volte una singolare grazia d’amore:<br />
in un’esperienza mistica, “vide”<br />
Gesù portare via il suo cuore<br />
e lasciare al suo posto quello<br />
di Lui, quando ancora stava<br />
nel postulantato. Poi, già professa,<br />
“vide” un’altra volta Gesù che<br />
le mostrava il suo cuore, che Egli<br />
aveva portato con Sé e lo bruciava<br />
tutto sull’altare del Suo amore, come<br />
pure lei stessa, soffiando sulle<br />
ceneri e facendole scomparire, rimanendo<br />
Lui stesso al loro posto.<br />
Gesù la avvertì ancora che sarebbe<br />
morta il 15 agosto del 1924,<br />
esattamente un anno dopo la sua professione.<br />
Quando giunse quel giorno,<br />
lei non morì fisicamente, ma Egli le<br />
fece capire che misticamente era morta<br />
per questo mondo e la sua unione<br />
eterna con Lui era cominciata.<br />
Il 3 ottobre di quello stesso anno, le<br />
fu consent<strong>it</strong>o di fare il tanto anelato voto<br />
di perfezione. Con una bella formula,<br />
promise a Gesù di fare, in qualsiasi<br />
circostanza, tutto nel modo più perfetto,<br />
nei pensieri, desideri, parole e azioni.<br />
Si consacrò a Dio con fiducia e con<br />
piena coscienza <strong>della</strong> sua fragil<strong>it</strong>à.<br />
È Cristo che vive e parla in Dina<br />
“Il mio dovere ora, e la mia occupazione per<br />
l’etern<strong>it</strong>à, fino alla fine dei tempi, è e sarà<br />
quello di irradiare Gesù a tutte le anime, per<br />
mezzo <strong>della</strong> Santissima Vergine”<br />
Dopo questa data, essendo Dina<br />
“spar<strong>it</strong>a”, è solamente la voce di<br />
Cristo che domina la sua autobiografia.<br />
Egli le parla con una tenerezza<br />
commovente e in lei trova la maggiore<br />
ricettiv<strong>it</strong>à possibile.<br />
Un giorno, nella festa del Nome di<br />
Gesù – che considerava la sua festa,<br />
una volta che era stata sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da<br />
Cristo – scriveva: “Da mezzogiorno, il<br />
mio dolce maestro mi ha attratto a Sé<br />
con una tenerezza ineffabile…Dopo il<br />
mio esame di coscienza, ho notato che<br />
stavo godendo <strong>della</strong> presenza sensibile<br />
di Gesù. E Lui mi ha detto delicatamente:<br />
‘In onore <strong>della</strong> mia festa!’ Oh!<br />
Quanto mi piacerebbe poter rendere a<br />
parole la dolcezza di Gesù!”.<br />
Molte volte, prima di consegnarle<br />
il Suo calice o la Sua croce, affinché<br />
lei soffrisse con Lui, chiedeva il suo<br />
consenso con la Sua sol<strong>it</strong>a gentilezza:<br />
“Accetti?” In un modo che la lasciava<br />
senza parole da tanto amore:<br />
“La sofferenza del mio Cuore è il martirio<br />
dell’amore; ed è questo, mia piccola<br />
sposa, che ti sto dando”.<br />
Gesù le parlava <strong>della</strong> necess<strong>it</strong>à che i<br />
suoi sacerdoti avessero una perfetta v<strong>it</strong>a<br />
interiore: “Miei sacerdoti… Oh! Quanto<br />
vi voglio bene! Io vi chiamo ad essere altri<br />
Cristi, ad essere repliche mie. […] Offri a<br />
mio Padre, per i miei sacerdoti, lo spir<strong>it</strong>o<br />
di preghiera del Mio Cuore, il mio spir<strong>it</strong>o<br />
di preghiera, la perfetta unione del mio<br />
Cuore con Lui. Questo è ciò che manca<br />
alla maggioranza dei miei sacerdoti: spir<strong>it</strong>o<br />
di orazione e una intensa v<strong>it</strong>a interiore.<br />
[…] Troppi religiosi e anime sacerdotali<br />
non comprendono che i sacrifici che<br />
chiedo loro sono fiamme d’amore che si<br />
liberano dal mio Divino Cuore per trascinarli<br />
e santificare il loro umano cuore”.<br />
Con la penna di Dina, Gesù si manifestava<br />
all’uman<strong>it</strong>à, dimentica del<br />
suo amore: “Il Mio Cuore è talmente<br />
traboccante d’ amore per le anime<br />
che non riesce più a tenere i torrenti<br />
di grazie che Io vorrei versare sopra<br />
di loro: ma la maggioranza delle<br />
anime non vuol avere niente a che<br />
vedere col mio amore…”.<br />
“Le anime sono tristi nella misura<br />
in cui si allontanano da Dio.<br />
Il grande desiderio del Padre mio, e<br />
il mio, è di vedere tutte le anime felici,<br />
già su questa terra”.<br />
Un canto d’amore<br />
Dina morì il 4 settembre del<br />
1929, appena sette mesi prima di<br />
compiere l’“età perfetta”, in cui<br />
Cristo ha donato la Sua v<strong>it</strong>a per<br />
noi nella Croce: 33 anni. Nelle<br />
sofferenze <strong>della</strong> malattia che<br />
la portò alla morte, la tubercolosi,<br />
Gesù accettò la sua offerta come<br />
v<strong>it</strong>tima, cogliendola in così giovane<br />
età.<br />
Nei suoi ultimi scr<strong>it</strong>ti, del luglio<br />
del 1929, in un “canto d’amore”, Nostro<br />
Signore abbraccia, per mezzo di<br />
lei, l’uman<strong>it</strong>à intera:<br />
“Nessuna invocazione risponde meglio<br />
di questa all’immenso desiderio del<br />
mio Cuore Eucaristico di regnare nelle<br />
anime: ‘Cuore Eucaristico di Gesù,<br />
venga il Tuo regno, attraverso l’Immacolato<br />
Cuore di Maria’. Al mio infin<strong>it</strong>o<br />
desiderio di comunicare le mie grazie alle<br />
anime, nessuna invocazione risponde<br />
meglio di questa: ‘Cuore Eucaristico di<br />
Gesù, infiammato d’amore per noi, infiamma<br />
i nostri cuori di amore a Te’”.<br />
* * *<br />
Suor Maria Santa Cecilia di Roma<br />
è stata beatificata il 20 marzo del<br />
1993, da Giovanni Paolo II, ed i suoi<br />
resti mortali riposano nella nuova<br />
cappella <strong>della</strong> comun<strong>it</strong>à di Sillery, in<br />
Québec. <br />
1<br />
Tutte le c<strong>it</strong>azioni in corsivo, tra virgolette,<br />
sono state estratte da BE-<br />
LANGER, Dina, Autobiography.<br />
Ed<strong>it</strong>ion recise and update 3ª ed.<br />
Atelier Rouge: Québec, 1997.<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 35
La Parola dei Pastori<br />
Siamo chiamati<br />
con urgenza alla Missione<br />
“Non possiamo scoraggiarci né aver paura <strong>della</strong> società<br />
attuale né semplicemente condannarla. È necessario<br />
salvarla!”, afferma S.E. Claudio Hummes, in una lettera<br />
diretta ai sacerdoti del mondo intero, in occasione <strong>della</strong><br />
festa di San Giovanni Battista Vianney.<br />
Cardinale Claudio Hummes, OFM<br />
Prefetto <strong>della</strong> Congregazione per il Clero<br />
L’attuale cultura occidentale<br />
dominante, sempre più<br />
diffusa in tutto il mondo,<br />
attraverso i media globali<br />
e la mobil<strong>it</strong>à umana, anche nei paesi<br />
di altre culture, presenta nuove sfide,<br />
non poco impegnative, per l’evangelizzazione.<br />
Si tratta di una cultura<br />
marcata profondamente da un relativismo<br />
che rifiuta ogni affermazione<br />
di una ver<strong>it</strong>à assoluta e trascendente<br />
e, di conseguenza, distrugge anche i<br />
fondamenti <strong>della</strong> morale e si chiude<br />
alla Religione.<br />
In questo modo, si perde la passione<br />
per la ver<strong>it</strong>à, relegata a una “passione<br />
inutile”. Gesù Cristo, intanto,<br />
Si presenta come la Ver<strong>it</strong>à, il Logos<br />
universale, la Ragione che illumina<br />
e spiega tutto ciò che esiste. Il relativismo,<br />
inoltre, viene accompagnato<br />
da un soggettivismo individualista,<br />
che mette al centro di tutto il proprio<br />
ego. Infine, si giunge al nichilismo,<br />
secondo cui non c’è nulla e nessuno<br />
per il quale valga la pena investire la<br />
propria intera v<strong>it</strong>a e, pertanto, la v<strong>it</strong>a<br />
umana manca di un vero senso.<br />
La cultura dominante porta<br />
alla scristianizzazione<br />
Tuttavia, è necessario riconoscere<br />
che la attuale cultura dominante,<br />
post-moderna, porta con sé un<br />
grande e vero progresso scientifico<br />
e tecnologico, che affascina l’essere<br />
umano, principalmente i giovani.<br />
L’uso di questo progresso, purtroppo,<br />
non ha sempre come scopo principale<br />
il bene dell’uomo e di tutti gli<br />
uomini. Manca loro un umanesimo<br />
integrale, capace di dare loro il suo<br />
vero senso e final<strong>it</strong>à. Potremmo riferirci<br />
ancora ad altri aspetti di questa<br />
cultura: consumismo, libertinaggio,<br />
cultura dello spettacolo e del corpo.<br />
Non si può, tuttavia, non sottolineare<br />
che tutto questo produce un laicismo,<br />
che non vuole la Religione, fa<br />
di tutto per indebolirla o, per lo meno,<br />
relegarla alla v<strong>it</strong>a personale delle<br />
persone.<br />
Questa cultura produce una<br />
scristianizzazione, per di più visibile,<br />
nella maggioranza dei paesi<br />
cristiani, specialmente nell’Occidente.<br />
Il numero delle vocazioni sacerdotali<br />
è caduto. È diminu<strong>it</strong>o anche<br />
il numero dei presb<strong>it</strong>eri, sia per<br />
la mancanza di vocazioni, sia per<br />
l’influsso dell’ambiente culturale in<br />
cui vivono. Tali circostanze potrebbero<br />
portarci alla tentazione di un<br />
pessimismo scoraggiante, che condanna<br />
il mondo attuale, e indurci ad<br />
una r<strong>it</strong>irata difensiva, nelle trincee<br />
<strong>della</strong> resistenza.<br />
Cristo vuole salvare tutti<br />
Gesù Cristo, al contrario, afferma:<br />
“Io non sono venuto per giudicare<br />
il mondo, ma per salvarlo” (Gv 12,47).<br />
36 Salvami Regina · Settembre 2009
Non possiamo scoraggiarci né aver<br />
paura <strong>della</strong> società attuale né semplicemente<br />
condannarla. È necessario<br />
salvarla!<br />
Ogni cultura umana, anche quella<br />
attuale, può esser evangelizzata.<br />
In ogni cultura ci sono “sementi del<br />
Verbo”, come aperture per il Vangelo.<br />
Certamente, anche nella nostra<br />
attuale cultura. Senza dubbio, anche<br />
i cosiddetti “post-cristiani” potrebbero<br />
esser toccati e riaprirsi, nel caso<br />
fossero portati a un vero incontro<br />
personale e comun<strong>it</strong>ario con la persona<br />
di Gesù Cristo vivo. In tale incontro,<br />
ogni persona umana di buona<br />
volontà può, da Lui, esser raggiunta.<br />
Egli ama tutti e bussa alla<br />
porta di tutti, perché vuole salvare<br />
tutti, senza eccezione alcuna. Egli è<br />
la Via, la Ver<strong>it</strong>à e la V<strong>it</strong>a, per tutti.<br />
È l’unico mediatore tra Dio e gli uomini.<br />
Non possiamo aver paura<br />
Carissimi Presb<strong>it</strong>eri, noi, pastori, al<br />
giorno d’oggi, siamo chiamati con urgenza<br />
alla missione, sia “ad gentes”, sia<br />
nelle regioni dei paesi cristiani, dove<br />
tanti battezzati si sono allontanati dalla<br />
partecipazione nelle nostre comun<strong>it</strong>à<br />
o, addir<strong>it</strong>tura, hanno perduto la fede.<br />
Non possiamo aver paura né rimanere<br />
tranquilli in casa. Il Signore disse<br />
ai suoi discepoli: “Perché avete paura,<br />
uomini di poca fede?” (Mt 8, 26). “Non<br />
si accende una lucerna per metterla sotto<br />
il moggio, ma sopra il lucerniere perché<br />
faccia luce a tutti quelli che sono nella<br />
casa” (Mt 5, 15). “Andate in tutto il<br />
mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura”<br />
(Mc 16, 15). “Ecco, io sono con<br />
voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”<br />
(Mt 28, 20).<br />
Non getteremo il seme <strong>della</strong> Parola<br />
di Dio soltanto dalla finestra<br />
<strong>della</strong> nostra casa parrocchiale, ma<br />
usciremo al campo aperto <strong>della</strong><br />
nostra società, a cominciare dai poveri,<br />
per arrivare anche a tutti gli<br />
strati e ist<strong>it</strong>uzioni sociali. Andremo<br />
a vis<strong>it</strong>are le famiglie, tutte le persone,<br />
principalmente i battezzati che<br />
si sono allontanati. Il nostro popolo<br />
vuole sentire la vicinanza <strong>della</strong> sua<br />
Chiesa. Noi lo faremo, con gioia ed<br />
entusiasmo, certi <strong>della</strong> presenza del<br />
Signore con noi nella missione e certi<br />
che Lui batterà alla porta dei cuori<br />
ai quali Lo annunceremo.<br />
(Lettera ai Presb<strong>it</strong>eri, 1/8/2009 –<br />
Testo integrale in http://www.annussacerdotalis.org)<br />
La sant<strong>it</strong>à è sempre attuale<br />
Lasciamo risuonare nei nostri cuori, con fedeltà<br />
quasi ostinata, il sì di Maria: il suo “per tutto” e “per<br />
sempre” cost<strong>it</strong>uiscono la misura vera <strong>della</strong> nostra<br />
esistenza sacerdotale.<br />
Mons. Mauro Piacenza<br />
Segretario <strong>della</strong> Congregazione per il Clero<br />
I<br />
l Santo Curato d’Ars si staglia<br />
davanti a noi come eccelsa figura<br />
di sacerdotale sant<strong>it</strong>à,<br />
vissuta non nella particolare straordinarietà<br />
delle opere, ma nella quotidiana<br />
fedeltà nell’esercizio del ministero;<br />
divenuto modello e “faro” per<br />
la Francia d’inizio Ottocento e per la<br />
Chiesa tutta, di ogni tempo e luogo,<br />
Egli è, per ciascuno di noi, fonte di<br />
consolazione e di speranza, anche in<br />
mezzo a talune “stanchezze” che possono<br />
toccare il nostro sacerdozio.<br />
La sua totale dedizione è stimolo<br />
alla nostra gioiosa donazione a Cristo<br />
ed ai fratelli, perché il ministero sia<br />
sempre eco luminoso di quella consacrazione<br />
dalla quale deriva lo stesso<br />
mandato apostolico e, in esso, ogni<br />
fecond<strong>it</strong>à pastorale!<br />
Il suo amore a Cristo, carico anche<br />
di umanissima e sincera affezione,<br />
sia per noi incoraggiamento ad<br />
“innamorarci” sempre più profondamente<br />
del “nostro Gesù”: sia Lui<br />
lo sguardo che cerchiamo al mattino,<br />
la consolazione che ci accompagna<br />
alla sera, la memoria e la compagnia<br />
di ogni respiro <strong>della</strong> giornata.<br />
Vivere, sull’esempio di San Gio-<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 37
vanni Maria Vianney, come innamorati<br />
del Signore, significa riuscire<br />
a tenere sempre alta la tensione<br />
missionaria, divenendo progressivamente<br />
ma realmente, immagini<br />
viventi del Buon Pastore e di colui<br />
che proclama al mondo: “Ecco<br />
l’Agnello di Dio”.<br />
Il reale “rapimento” spir<strong>it</strong>uale<br />
del Curato d’Ars durante la celebrazione<br />
<strong>della</strong> Santa Messa sia<br />
per ciascuno di noi esplic<strong>it</strong>o inv<strong>it</strong>o<br />
ad avere sempre piena consapevolezza<br />
del grande dono che<br />
è stato affidato alle nostre persone:<br />
dono che ci fa cantare con<br />
sant’Ambrogio: “…E noi, elevati a<br />
tale dign<strong>it</strong>à da consacrare il corpo<br />
ed il sangue di Nostro Signore Gesù<br />
Cristo, tutto possiamo sperare dalla<br />
Tua Misericordia!”.<br />
La sua eroica dedizione al confessionale,<br />
nutr<strong>it</strong>a di reale spir<strong>it</strong>o<br />
espiatorio ed alimentata dalla consapevolezza<br />
di essere chiamato a<br />
partecipare <strong>della</strong> “sost<strong>it</strong>uzione vicaria”<br />
dell’unico Sommo Sacerdote,<br />
ci sproni a riscoprire la bellezza<br />
e la necess<strong>it</strong>à, anche per noi Sacerdoti,<br />
<strong>della</strong> celebrazione del Sacramento<br />
<strong>della</strong> Riconciliazione.<br />
Sérgio Hollmann<br />
La Parola dei Pastori<br />
Vivere, sull’esempio di San Giovanni<br />
Maria Vianney, come innamorati del<br />
Signore, significa riuscire a tenere<br />
sempre alta la tensione missionaria<br />
Affresco <strong>della</strong> Basilica di Ars-sur-Formans,<br />
Francia<br />
Esso è, ben lo sappiamo, un luogo<br />
di reale contemplazione delle opere<br />
meravigliose di Dio nelle anime<br />
che Egli delicatamente affascina,<br />
conduce e converte; privarsi di<br />
un tale “meraviglioso spettacolo”<br />
è un’irreparabile ed ingiusta privazione,<br />
oltre che per i fedeli, anche<br />
per il proprio ministero che si<br />
nutre dello stupore che nasce per<br />
ogni miracolo <strong>della</strong> libertà umana<br />
che dice “sì!” a Dio!<br />
Infine l’amore filiale e carico<br />
di commoventi attenzioni del<br />
Santo Curato d’Ars per la Beata<br />
Vergine Maria, alla quale non<br />
es<strong>it</strong>ò a consacrare se stesso e tutta<br />
la sua Parrocchia, ci sia da stimolo,<br />
in questo Anno Sacerdotale<br />
e sempre, per lasciar risuonare<br />
nel nostro cuore di padri, quasi<br />
con ostinata fedeltà, l’eccomi<br />
di Maria: il suo “per tutto” e “per<br />
sempre” cost<strong>it</strong>uiscono l’unica reale<br />
misura <strong>della</strong> nostra sacerdotale<br />
esistenza.<br />
(Tratto dalle Riflessioni dell’Arcivescovo<br />
Segretario, 4/8/2009 – Testo<br />
integro in http://www.annussacerdotalis.org)<br />
Adotti un giovane Araldo del Vangelo<br />
Attualmente 825 giovani<br />
aspiranti agli Araldi del<br />
Vangelo, aspettano il momento<br />
di entrare in uno dei Centri<br />
di Formazione Giovanile degli Araldi<br />
del Vangelo. Essi hanno bisogno<br />
di una borsa di studio che aiuti a sostenere<br />
i costi <strong>della</strong> loro formazione.<br />
Per questo, è stata lanciata la Campagna<br />
“Padrini o Madrine”. Consiste<br />
nell’”adottare” un ragazzo o una giovane<br />
aspirante, aiutando a finanziare<br />
la formazione di questi neo-Araldi.<br />
Questo è un gesto concreto a beneficio<br />
<strong>della</strong> gioventù. Nell’adottare un<br />
aspirante lei starà offrendo una solida<br />
formazione cattolica a un adolescente<br />
bisognoso.<br />
38 Salvami Regina · Settembre 2009
Nuovi diaconi <strong>della</strong><br />
Comun<strong>it</strong>à Canzone Nuova<br />
L’Arcivescovo di Palmas (Brasile)<br />
Mons. Alberto Taveira Corrêa, ha ordinato<br />
il 12 luglio cinque nuovi diaconi<br />
<strong>della</strong> Comun<strong>it</strong>à Canzone Nuova,<br />
con una cerimonia realizzata nella<br />
sede di questa ist<strong>it</strong>uzione ecclesiale,<br />
localizzata a Cachoeira Paulista.<br />
Nella sua omelia, il Vescovo ha<br />
focalizzato la missione del diacono<br />
e del sacerdote, mettendo in risalto<br />
che essi non sono ordinati per se stessi,<br />
ma per “servire la Chiesa nei poveri,<br />
nei piccoli, nella predicazione <strong>della</strong> Parola<br />
e nell’Eucaristia”.<br />
Alla fine, i neodiaconi hanno ringraziato<br />
quanti hanno fatto parte <strong>della</strong><br />
loro storia vocazionale, soprattutto<br />
il fondatore <strong>della</strong> Comun<strong>it</strong>à, Mons.<br />
Jonas Abib.<br />
Prima TV cattolica via<br />
cavo in Pakistan<br />
CNBB – Catholic TV è il nome del<br />
primo canale televisivo cattolico via<br />
cavo in Pakistan. L’iniziativa è <strong>della</strong><br />
parrocchia San Francesco di Lahore,<br />
con l’appoggio del padre cappuccino<br />
Morris Jalal, che è anche il direttore<br />
del canale.<br />
Secondo padre Jalal, l’iniziativa<br />
“può contribuire a costruire e rinforzare<br />
una società pacifica e tollerante” in<br />
Pakistan.<br />
La Catholic TV offre una programmazione<br />
ricca e articolata: film<br />
cristiani, documentari sulle attiv<strong>it</strong>à<br />
nelle parrocchie delle arcidiocesi, interviste,<br />
musica religiosa, la preghiera<br />
del Rosario, domande riguardanti<br />
www.padrebruno.altervista.org/<br />
la Bibbia e le Sante Messe Domenicali<br />
dal vivo.<br />
L’Arcivescovo di Lahore, Mons.<br />
Lawrence Saldanha, entusiasta<br />
dell’iniziativa, ha affermato: “Questo<br />
nuovo canale cattolico ha prodotto<br />
buoni risultati in tempo molto breve,<br />
nonostante i pochi mezzi, riuscendo<br />
a raggiungere non solamente i nostri<br />
parrocchiani, ma anche un pubblico<br />
più vasto”.<br />
Il Vicerettore dell’“Angelicum”<br />
è nominato consulente<br />
<strong>della</strong> Congregazione per<br />
la Dottrina <strong>della</strong> Fede<br />
Il Santo Padre ha nominato, il 23<br />
giugno scorso, il sacerdote domenicano<br />
Bruno Alessio Espos<strong>it</strong>o consulente<br />
<strong>della</strong> Congregazione per la Dottrina<br />
<strong>della</strong> Fede.<br />
Nato a Terracina nel 1959, Fra Bruno<br />
è vicerettore <strong>della</strong> Pontificia Univers<strong>it</strong>à<br />
San Tommaso d’Aquino di Roma,<br />
nonché decano <strong>della</strong> Facoltà di Dir<strong>it</strong>to<br />
Canonico <strong>della</strong> stessa Univers<strong>it</strong>à,<br />
conosciuta anche come Angelicum.<br />
Con la missione di promuovere e<br />
proteggere la dottrina e la morale in<br />
tutto il mondo cattolico, la Congregazione<br />
per la Dottrina <strong>della</strong> Fede<br />
si compone attualmente di 23 membri<br />
che sono assist<strong>it</strong>i da un collegio di<br />
33 consultori, per<strong>it</strong>i nelle diverse discipline<br />
ecclesiastiche, scelti dal Papa<br />
tra i professori delle Univers<strong>it</strong>à Pontificie<br />
romane.<br />
Nuova sede dell’Osservatorio<br />
Astronomico del Vaticano<br />
Data la necess<strong>it</strong>à di uno spazio<br />
più ampio, adatto alla conservazione<br />
<strong>della</strong> sua ricca collezione, l’Osser-<br />
diocesevr.com.br<br />
vatorio Astronomico <strong>della</strong> Santa Sede<br />
è stato trasfer<strong>it</strong>o dal Palazzo Apostolico<br />
di Castel Gandolfo alle ampie<br />
istallazioni di un antico monastero<br />
nella vicina c<strong>it</strong>tà di Albano. Oltre<br />
ad una preziosa collezione di meteor<strong>it</strong>i,<br />
l’ist<strong>it</strong>uzione possiede una biblioteca<br />
dotata di 20 mila libri, tra i quali<br />
spiccano opere di Nicolò Copernico,<br />
Galileo Galilei e Isaac Newton.<br />
L’Osservatorio Astronomico del<br />
Vaticano è una delle più antiche ist<strong>it</strong>uzioni<br />
del genere. Le sue radici rimontano<br />
al 1578, anno in cui Papa<br />
Gregorio XIII eresse la Torre dei<br />
Venti e inv<strong>it</strong>ò gli astronomi e matematici<br />
del Collegio Romano a preparare<br />
la riforma del Calendario, promulgata<br />
quattro anni dopo. Nel 1891,<br />
la Specola Vaticana — così divenne<br />
nota — fu ufficialmente rifondata dal<br />
Papa Leone XIII.<br />
Diretto attualmente dal gesu<strong>it</strong>a<br />
argentino don José Gabriel Funes,<br />
l’Osservatorio Astronomico del Vaticano<br />
organizza periodicamente incontri<br />
internazionali di specialisti,<br />
corsi estivi e attiv<strong>it</strong>à di ricerca scientifica.<br />
I suoi principali comp<strong>it</strong>i di investigazione<br />
astronomica sono realizzati<br />
presso il Monte Graham in Arizona<br />
(USA).<br />
Seimila catechisti in una<br />
Marcia a Rio de Janeiro<br />
Il Regional Leste 1 <strong>della</strong> Conferenza<br />
Nazionale dei Vescovi del Brasile<br />
(CNBB) ha promosso il 12 luglio<br />
a Rio de Janeiro, la sua Marcia Catechetica,<br />
nel contesto dell’Anno Catechetico<br />
Nazionale. Ad essa hanno<br />
partecipato più di seimila catechisti<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 39
Helena Ueno<br />
delle diocesi di questo stato brasiliano.<br />
L’evento è terminato di fronte alla<br />
Cattedrale Metropol<strong>it</strong>ana, dove l’Arcivescovo<br />
Mons. Orani Giovanni Tempesta<br />
ha presieduto la Santa Messa.<br />
Alla fine <strong>della</strong> Celebrazione, i coordinatori<br />
di catechesi di ogni diocesi<br />
hanno ricevuto la “Luce di Dio”, rappresentata<br />
da una candela e la “Parola<br />
di Dio”, rappresentata dalla Bibbia.<br />
Aperto il 19 aprile, l’Anno Catechetico<br />
Nazionale si propone di “celebrare<br />
la catechesi, fortificare le formazioni<br />
catechetiche, valorizzare la Parola<br />
di Dio e mettere in risalto il ministero<br />
del catechista”, secondo una dichiarazione<br />
di Don Andrè Gustavo de Sousa,<br />
<strong>della</strong> Pastorale Biblico-Catechetica<br />
dell’Arcidiocesi di Aparecida.<br />
Chiesa riapre le sue porte<br />
24 ore al giorno<br />
Dopo tre anni di lavori di restauro,<br />
la Chiesa <strong>della</strong> Madonna <strong>della</strong><br />
Buona Morte è stata di nuovo solennemente<br />
inaugurata il 12 luglio e<br />
rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a alle sue funzioni religiose,<br />
culturali e sociali.<br />
Il meticoloso servizio esegu<strong>it</strong>o<br />
dai tecnici nel recupero ha rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
al tempio, costru<strong>it</strong>o nel 1810, tutto<br />
lo splendore del barocco coloniale.<br />
Sono state restaurate anche statue e<br />
pezzi d’arte, tra i quali uno splendido<br />
dipinto rappresentante l’incoronazione<br />
<strong>della</strong> Santissima Vergine in Cielo.<br />
S<strong>it</strong>uata nel centro storico di San<br />
Paolo del Brasile, la chiesa restaurata<br />
rimarrà aperta 24 ore al giorno<br />
per ricevere i fedeli. “Evidentemente,<br />
non bastano porte aperte, è necessario<br />
che vi sia qualcuno che accolga<br />
ed ascolti”, ha affermato l’Arcivescovo<br />
Metropol<strong>it</strong>ano, Cardinale Odilo<br />
Scherer. Questa funzione è stata<br />
affidata a due sacerdoti che, insieme<br />
con gli integranti <strong>della</strong> Comun<strong>it</strong>à<br />
Alleanza di Misericordia, si avvicenderanno<br />
nelle orazioni, nell’accoglienza<br />
dei fedeli e attiv<strong>it</strong>à sociali.<br />
Approvati otto decreti<br />
di martirio<br />
Otto martiri del sec. XX — sei sacerdoti<br />
spagnoli, un sacerdote tedesco<br />
e un vescovo ungherese — sono a<br />
un passo dalla beatificazione. Il 3 luglio<br />
scorso, Papa Benedetto XVI ha<br />
approvato i decreti di martirio, presentati<br />
dalla Congregazione per le<br />
Cause dei Santi, relativi ai seguenti<br />
Servi di Dio:<br />
Teofilo Fernández de Legaria<br />
Goñi e quattro compagni, sacerdoti<br />
<strong>della</strong> Congregazione dei Sacri Cuori,<br />
uccisi per odio alla Fede, durante<br />
la persecuzione religiosa in Spagna,<br />
nel 1936.<br />
Giuseppe Samso i Elias, sacerdote<br />
diocesano, parroco e arciprete di<br />
Santa Maria de Mataro, assassinato<br />
per odio alla Fede nel 1936, durante<br />
la persecuzione religiosa in Spagna.<br />
Giorgio Häfner, sacerdote diocesano,<br />
ucciso nel campo nazista di<br />
concentramento di Dachau (Germania)<br />
nel 1942.<br />
Zoltán Ludovico Meszlènyi, Vescovo<br />
ausiliare di Esztergom, v<strong>it</strong>tima<br />
<strong>della</strong> persecuzione comunista in Ungheria,<br />
nel 1951.<br />
Guarigione miracolosa<br />
per intercessione del<br />
Cardinale Newman<br />
Lo scorso 3 luglio è stato approvato<br />
da Papa Benedetto XVI, il decreto<br />
<strong>della</strong> Congregazione per le Cause dei<br />
Santi che riconosce come miracolosa<br />
una guarigione ottenuta per intermediazione<br />
del Cardinale Giovanni Enrico<br />
Newman.<br />
Il diacono Jack Sullivan di Boston<br />
(USA), soffriva di un grave difetto alla<br />
colonna vertebrale, che gli impediva<br />
di camminare. Il 15 agosto del<br />
2001, pregò il Cardinale Newman,<br />
chiedendo la sua intercessione per<br />
esser guar<strong>it</strong>o da questa malattia e,<br />
poco dopo, riuscì a mettersi in piedi<br />
e uscire camminando. I medici e specialisti<br />
che hanno studiato il caso sono<br />
giunti alla conclusione che la guarigione<br />
di Sullivan è scientificamente<br />
inesplicabile.<br />
Con questo riconoscimento del<br />
miracolo, sono aperte le porte per la<br />
beatificazione del famoso Cardinale<br />
br<strong>it</strong>annico.<br />
Giovanni Enrico Newman nacque<br />
nel 1801 ed era sacerdote anglicano<br />
quando si convertì al Cattolicesimo,<br />
nel 1845. Due anni dopo, è stata ordinato<br />
sacerdote cattolico, a Roma.<br />
Divenne noto come leader del Movimento<br />
di Oxford. È il fondatore degli<br />
Oratori di San Filippo Neri in Inghilterra.<br />
Ricevette la porpora cardinalizia<br />
dalle mani di Leone XIII nel<br />
1879. Morì nel 1890.<br />
Il “Codex Sina<strong>it</strong>icus”<br />
disponibile in internet<br />
Il Codex Sina<strong>it</strong>icus, uno dei testi<br />
più antichi <strong>della</strong> Bibbia e documento<br />
di inestimabile valore per lo studio<br />
del Nuovo Testamento e <strong>della</strong> Septuaginta,<br />
già è disponibile in internet,<br />
alla pagina www.codexsina<strong>it</strong>icus.org.<br />
Scr<strong>it</strong>to tra gli anni 330 e 350<br />
dell’Era Cristiana, esso rimase nel<br />
codexsina<strong>it</strong>icus.org<br />
40 Salvami Regina · Settembre 2009
Monastero di Santa Caterina sul<br />
Monte Sinai (di qui il suo nome Sina<strong>it</strong>icus),<br />
fino al 1844, anno in cui è<br />
stato scoperto dall’archeologo tedesco<br />
Constantin von Tischendorf.<br />
Oggi si conservano più di 400 pagine<br />
del prezioso manoscr<strong>it</strong>to, ripart<strong>it</strong>e<br />
tra la Biblioteca Br<strong>it</strong>annica, la Biblioteca<br />
dell’Univers<strong>it</strong>à di Lipsia, la Biblioteca<br />
Nazionale <strong>della</strong> Russia e lo<br />
stesso Monastero di Santa Caterina.<br />
I Legionari di Cristo<br />
hanno 38 nuovi diaconi<br />
FIDES – Nella Cappella del Centro<br />
di Studi Superiori di Roma, è stata<br />
realizzata il 30 giugno la celebrazione<br />
per l’ordinazione diaconale di<br />
38 Legionari di Cristo. Il r<strong>it</strong>o è stato<br />
presieduto da Mons. Mauro Piacenza,<br />
Segretario <strong>della</strong> Congregazione<br />
per il Clero. Come concelebranti,<br />
tra gli altri, Padre Álvaro Corcuera,<br />
LC, Direttore Generale dei Legionari<br />
di Cristo e del movimento Regnum<br />
Christi e il suo Vicario Generale, Padre<br />
Luis Garza, LC.<br />
I nuovi diaconi provengono da 9<br />
paesi: Brasile, Canada, Repubblica<br />
Ceca, Spagna, Italia, Messico, Stati<br />
Un<strong>it</strong>i, Venezuela e Vietnam. Attualmente<br />
la Congregazione dei Legionari<br />
di Cristo è presente in 22 paesi,<br />
con 800 sacerdoti e 2.600 seminaristi.<br />
Conta su 127 case religiose e dirige<br />
più di 240 centri educativi.<br />
Più di duemila specie di<br />
piante endemiche<br />
Su iniziativa dell’Univers<strong>it</strong>à Statale<br />
di Feira de Santana (Brasile) e<br />
<strong>della</strong> ONG Conservazione Internazionale,<br />
è stata lanciato il 2 luglio, il<br />
libro Piante Rare del Brasile, che cataloga<br />
2.291 specie di piante che si<br />
trovano esclusivamente nel terr<strong>it</strong>orio<br />
brasiliano.<br />
L’opera è il risultato di due anni<br />
di ricerche alle quali hanno collaborato<br />
175 scienziati di 55 ist<strong>it</strong>uzioni<br />
brasiliane e internazionali.<br />
Si stima che il Brasile detenga il<br />
15% di tutta la flora mondiale.<br />
msjroscrea.ie<br />
Un abate di soli 33 anni<br />
È stata necessaria una dispensa<br />
speciale <strong>della</strong> Santa Sede per convalidare<br />
l’elezione di Mons. Richard<br />
Purcell come nuovo abate del Monastero<br />
Cistercense di Monte San<br />
Giuseppe, a Roscrea in Irlanda.<br />
Questo perché Mons. Richard<br />
non ha compiuto ancora i sette anni<br />
di v<strong>it</strong>a monacale, contati a partire<br />
dalla professione solenne dei voti,<br />
stabil<strong>it</strong>i dal Codice di Dir<strong>it</strong>to Canonico<br />
e perché ha soltanto 33 anni<br />
di età, due in meno di quanto esige<br />
la Regola del suo Ordine.<br />
Il monastero è ricorso al Cardinale<br />
Franc Rodè, Prefetto <strong>della</strong> Congregazione<br />
per gli Ist<strong>it</strong>uti di V<strong>it</strong>a<br />
Consacrata e Società di V<strong>it</strong>a Apostolica,<br />
il quale ha concesso la dispensa<br />
relativa al tempo insufficiente<br />
di v<strong>it</strong>a monacale e a Mons. Eamon<br />
F<strong>it</strong>zgeneraled, Abate Generale<br />
dei Cistercensi, che ha deciso di<br />
convalidare l’elezione, dispensando<br />
l’eletto dal lim<strong>it</strong>e minimo di età.<br />
Sacerdote salesiano<br />
condecorato in Colombia<br />
Il sacerdote salesiano Javier de<br />
Nicolo ha ricevuto il 23 luglio l’Ordine<br />
di Boyacá, la più alta distinzione<br />
concessa dal governo <strong>della</strong> Colombia.<br />
La condecorazione — consegnata<br />
dal presidente Álvaro Uribe a Bogotá<br />
— è un omaggio allo sforzo e al<br />
lavoro svolto dal religioso a favore<br />
del popolo di questo paese.<br />
“Noi colombiani ci sentiamo orgogliosi<br />
di poter contare su Don. Javier<br />
de Nicolo nei programmi di estensione<br />
del governo”, come anche “nell’am-<br />
pliamento del Sistema di Educazione<br />
Nazionale di Apprendistato”, ha dichiarato<br />
il presidente.<br />
Nel decreto di concessione <strong>della</strong><br />
condecorazione, il religioso è stato<br />
indicato come un uomo che “ha consacrato<br />
più di 50 anni <strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a<br />
apostolica all’instancabile lavoro per<br />
il benessere dei bisognosi”.<br />
Nato a Bari nel 1928, Javier de Nicolo<br />
entrò, sub<strong>it</strong>o dopo la II Guerra<br />
Mondiale, nella comun<strong>it</strong>à salesiana<br />
locale, nota per il lavoro sociale con<br />
la popolazione bisognosa. Nel 1958,<br />
attraversò l’Atlantico per studiare filosofia<br />
e teologia in Colombia, dove<br />
è stato ordinato dieci anni dopo.<br />
Lanciato il Direttorio<br />
<strong>della</strong> L<strong>it</strong>urgia – 2010<br />
La Commissione Episcopale Pastorale<br />
per la L<strong>it</strong>urgia <strong>della</strong> CNBB<br />
ha concluso l’elaborazione del Direttorio<br />
L<strong>it</strong>urgico 2010. Il testo è stato<br />
composto da don Rui Melati, parroco<br />
<strong>della</strong> Madonna <strong>della</strong> Consolazione,<br />
a San Paolo e rivisto da Mons.<br />
Matias Medeiros, del Monastero Benedettino<br />
di Rio de Janeiro.<br />
Oltre alle prescrizioni e orientamenti<br />
ufficiali per le celebrazioni l<strong>it</strong>urgiche<br />
nel corso dell’anno, il Direttorio<br />
contiene informazioni sulla<br />
CNBB, l’episcopato e date importanti<br />
delle diocesi.<br />
Sacerdote colombiano nominato<br />
Vescovo negli Stati Un<strong>it</strong>i<br />
Papa Benedetto XVI ha nominato<br />
il 27 luglio il sacerdote colombiano<br />
Luis R. Zarama, Vescovo ausiliare<br />
dell’Arcidiocesi di Atlanta<br />
(USA).<br />
Nato nel 1958, Mons. Zarama ha<br />
frequentato il corso di Filosofia e<br />
Teologia nell’Univers<strong>it</strong>à Mariana di<br />
Pasto (Colombia) e Dir<strong>it</strong>to Canonico<br />
nell’Univers<strong>it</strong>à Javeriana di Bogotá.<br />
Ha ricevuto l’ordinazione presb<strong>it</strong>erale<br />
nel 1993, nell’Arcidiocesi<br />
di Atlanta, <strong>della</strong> quale è diventato<br />
vicario generale nel 2006. Sarà ordinato<br />
Vescovo il 29 di questo mese.<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 41
La Comun<strong>it</strong>à Emmanuel<br />
ha un nuovo Moderatore<br />
I 400 delegati <strong>della</strong> Comun<strong>it</strong>à<br />
Emmanuel — che rappresentano<br />
più di 8.000 associati sparsi in 57 paesi<br />
— hanno eletto a Parigi i diciassette<br />
membri del Consiglio Internazionale<br />
il 12 luglio scorso. L’elezione<br />
è stata realizzata alla presenza del<br />
Cardinale Andrè Vingt-Trois, Arcivescovo<br />
di Parigi e assistente ecclesiastico<br />
di questa Associazione Pubblica<br />
di Dir<strong>it</strong>to Pontificio. Il Consiglio<br />
neoeletto, a sua volta, ha eletto<br />
il nuovo Moderatore, Laurent Landete.<br />
Infermiere a Bordeaux, padre di<br />
famiglia, Laurent Landete eserc<strong>it</strong>ava<br />
finora la carica di responsabile<br />
per la Comun<strong>it</strong>à in Francia.<br />
La Comun<strong>it</strong>à Emmanuel è nata a<br />
Parigi nel 1972 e conta oggi su più di<br />
8.000 membri, tra i quali 223 sacerdoti,<br />
100 seminaristi e 195 laici consacrati<br />
di ambo i sessi.<br />
S<br />
Più di 110.000 vis<strong>it</strong>ano<br />
l’esposizione a Fatima<br />
i stima che più di 110 mila<br />
persone abbiano vis<strong>it</strong>ato<br />
l’esposizione Francesco Marto:<br />
candela che Dio ha acceso, aperta<br />
nel Santuario di Fatima il 4 aprile<br />
e chiusa il 30 giugno.<br />
Durante questi quasi tre mesi,<br />
i fedeli hanno potuto contemplare<br />
oggetti legati alla famiglia del<br />
pastorello, pezzi di scultura e di<br />
p<strong>it</strong>tura, oltre a inestimabili reliquie,<br />
tutto ordinato in tre settori<br />
che ricordano Francesco da bambino<br />
ad Aljustrel, come veggente<br />
<strong>della</strong> Madonna e come Beato<br />
<strong>della</strong> Chiesa.<br />
www.fatima.pt<br />
benedictdaswa.com<br />
Il t<strong>it</strong>olo dell’Esposizione è una<br />
reminiscenza del costume che<br />
avevano Lucia, Francesco e Giacinta,<br />
di dare alla luna il nome di<br />
“candela <strong>della</strong> Madonna” e alle<br />
stelle quello di “candele degli angeli”<br />
per illuminare la notte.<br />
Un laico sudafricano<br />
sulla via degli altari<br />
Dopo cinque anni di ricerche e<br />
deposizioni di testimoni, la diocesi<br />
di Tzaneen in Africa del Sud, ha<br />
concluso la fase diocesana del processo<br />
di beatificazione di Benedict<br />
Daswa, laico cattolico assassinato<br />
nel 1990 per aver combattuto le credenze<br />
e i r<strong>it</strong>uali superstiziosi praticati<br />
nel suo paese.<br />
La relativa documentazione è stata<br />
inviata alla Congregazione per le<br />
Cause dei Santi, la quale nominerà<br />
un postulatore romano per procedere<br />
nelle fasi successive del processo.<br />
Nell’attesa, la Conferenza Episcopale<br />
Sudafricana ha deciso di pubblicare<br />
una biografia e un DVD per diffondere<br />
la v<strong>it</strong>a e l’opera del Servo di<br />
Dio “come modello e testimonianza<br />
<strong>della</strong> Fede”.<br />
Benedict si è convert<strong>it</strong>o alla religione<br />
Cattolica durante i suoi studi<br />
per diventare professore e sub<strong>it</strong>o assunse<br />
una forte posizione di opposizione<br />
alla stregoneria e all’uso di<br />
pseudorimedi e di amuleti. Per questo<br />
è stato assassinato a bastonate e<br />
a sassate, il 12 febbraio 1990, poco<br />
prima di compiere 44 anni.<br />
L’Univers<strong>it</strong>à rende omaggio<br />
all’ambasciatore br<strong>it</strong>annico<br />
presso la Santa Sede<br />
Francis Martin-Xavier Campbell,<br />
ambasciatore del Regno Un<strong>it</strong>o<br />
di Gran Bretagna e dell’Irlanda<br />
del Nord presso la Santa Sede, ha<br />
ricevuto dalla Queen’s Univers<strong>it</strong>y il<br />
Dottorato per distinzione nel servizio<br />
pubblico.<br />
Campbell è nato nel 1970. Si è formato<br />
nella Queen’s Univers<strong>it</strong>y di Belfast<br />
e ha fatto il master all’Univers<strong>it</strong>à<br />
Cattolica di Louvain in Belgio. È entrato<br />
nel servizio diplomatico a 27 anni,<br />
è stato segretario personale (2001-<br />
2003) dell’ex-primo ministro Tony<br />
Blair ed era primo segretario dell’ambasciata<br />
br<strong>it</strong>annica a Roma quando è<br />
stata nominato ambasciatore presso<br />
la Santa Sede, nel 2005.<br />
È morto il gesu<strong>it</strong>a più<br />
vecchio del mondo<br />
È morto il 19 luglio, a 104 anni,<br />
il più anziano gesu<strong>it</strong>a del mondo.<br />
Nato a Saint Louis (USA) nel<br />
1905, Don Raymond Reis entrò nella<br />
congregazione a 21 anni. Ha consegu<strong>it</strong>o<br />
il dottorato in biologia all’Univers<strong>it</strong>à<br />
di Saint Louis, nel 1940. Ha<br />
insegnato per molti anni all’Univers<strong>it</strong>à<br />
Marquette di Milwaukee e nel<br />
Rockhurst College di Kansas C<strong>it</strong>y.<br />
È stato anche ricercatore inv<strong>it</strong>ato<br />
nell’Univers<strong>it</strong>à di Milano.<br />
42 Salvami Regina · Settembre 2009
Primi passi dell’Opera<br />
in Romania<br />
Nella festa di San Josemaria<br />
Escrivá è iniziato il lavoro stabile<br />
dell’Opus Dei in Romania, con<br />
l’apertura di un nuovo Centro a Bucarest.<br />
La missione di questa nuova un<strong>it</strong>à,<br />
mo<strong>della</strong>ndosi al carisma del fondatore,<br />
sarà quella di diffondere il messaggio<br />
che il lavoro e le circostanze<br />
<strong>della</strong> v<strong>it</strong>a quotidiana sono occasione<br />
di incontro con Dio e di santificazione,<br />
di servizio agli altri e di miglioramento<br />
<strong>della</strong> società.<br />
Insulti alla Chiesa in Spagna<br />
Un gruppo anarchico auto denominatosi<br />
La Gallinaire ha rivendicato<br />
la responsabil<strong>it</strong>à degli attacchi compiuti<br />
contro la Chiesa a Barcellona,<br />
nella notte tra il 25 e il 26 luglio.<br />
Di primo mattino, le facciate di<br />
venti chiese sono state sporcate con<br />
frasi offensive e minatorie e in parecchie<br />
di queste sono state collocate catene<br />
per impedire l’entrata dei fedeli.<br />
In una nota distribu<strong>it</strong>a alla stampa<br />
il giorno 27, l’Arcidiocesi protesta<br />
contro questo attentato “alla libertà<br />
religiosa e di culto dei c<strong>it</strong>tadini”,<br />
un dir<strong>it</strong>to fondamentale riconosciuto<br />
nella Cost<strong>it</strong>uzione del paese e<br />
conclude sottolineando che “rispettare<br />
e difendere questo dir<strong>it</strong>to è elemento<br />
integrante di una società autenticamente<br />
democratica”.<br />
Cristiani persegu<strong>it</strong>ati in Nepal<br />
SHROUDSTORY<br />
“Siamo preoccupati e temiamo che<br />
attentati come quello perpetrato contro<br />
la chiesa dell’Assunzione possano<br />
ripetersi. Ma noi cristiani non abbiamo<br />
paura e non abbandoneremo il<br />
paese”, ha affermato all’agenzia Fides<br />
Don Pius Perumana, pro-vicario<br />
apostolico in Nepal.<br />
Don Pius ha aggiunto che le intimidazioni<br />
contro i cristiani aumentano<br />
ogni giorno in questo paese<br />
asiatico. Molte chiese, scuole e<br />
strutture cristiane hanno ricevuto<br />
minacce. Alcune ist<strong>it</strong>uzioni cattoliche<br />
sono state “inv<strong>it</strong>ate” a lasciare il<br />
paese entro un mese, sotto pena di<br />
attentati.<br />
Il Santo Padre andrà a venerare<br />
la Sacra Sindone a Torino<br />
La Sala Stampa del Vaticano ha<br />
confermato che Papa Benedetto XVI<br />
si recherà il prossimo anno a Torino,<br />
in occasione dell’esposizione <strong>della</strong><br />
Sacra Sindone, che si protrarrà dal 10<br />
aprile al 23 maggio.<br />
La Sacra Sindone è esposta a intervalli<br />
di circa venti anni. L’ultima<br />
volta che questa preziosa reliquia è<br />
stata concessa alla vis<strong>it</strong>azione pubblica<br />
è stata in occasione del Giubileo<br />
dell’anno 2000.<br />
Vietnam: manifestazioni<br />
di cattolici<br />
Radio Vaticano – Mezzo milione<br />
di cattolici vietnam<strong>it</strong>i sono scesi<br />
in strada nelle loro c<strong>it</strong>tà per protestare<br />
contro le violenze perpetrate<br />
dalla polizia contro centinaia di<br />
fedeli, avvenute il 20 luglio scorso<br />
nelle vicinanze delle rovine <strong>della</strong><br />
chiesa di Tam Toa.<br />
La diocesi di Vinh, 300 km a sud<br />
di Hanoi, ed altre lim<strong>it</strong>rofe hanno organizzato<br />
19 cortei per chiedere l’immediata<br />
liberazione dei fedeli che sono<br />
stati percossi e detenuti dalla po-<br />
lizia di Tam Toa. Circa 170 sacerdoti<br />
e 420 religiose hanno guidato le manifestazioni<br />
di protesta pacifica che<br />
si sono realizzate simultaneamente<br />
in diverse local<strong>it</strong>à delle province di<br />
Nghe An, Ha Tinh e Quang Binh.<br />
Gli organizzatori affermano che<br />
in alcuni luoghi si sono registrati<br />
confl<strong>it</strong>ti tra polizia e gruppi di manifestanti,<br />
ai quali le forze di sicurezza<br />
avevano intimato di non uscire<br />
in corteo per le strade. Nonostante<br />
le minacce, i fedeli hanno<br />
sfilato, dando v<strong>it</strong>a a una manifestazione<br />
che alcuni definiscono la più<br />
imponente mai avvenuta nel paese<br />
per motivi religiosi.<br />
Nomine nella Curia Pontificia<br />
Benedetto XVI ha nominato l’Arcivescovo<br />
portoghese Manuel Monteiro<br />
de Castro, nuovo segretario <strong>della</strong><br />
Congregazione per i Vescovi e il sacerdote<br />
domenicano Giuseppe Augustine<br />
Di Noia, nuovo Segretario <strong>della</strong><br />
Congregazione per il Culto Divino<br />
e la Disciplina dei Sacramenti, elevandolo<br />
alla dign<strong>it</strong>à di Arcivescovo.<br />
Originario di Santa Eufemia (vicino<br />
a Guimarães), Mons. Monteiro de<br />
Castro svolgeva dal 2000 l’incarico di<br />
Nunzio Apostolico in Spagna e Andorra.<br />
Egli ha sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o Mons. Francesco<br />
Monterise, nominato Arciprete<br />
<strong>della</strong> Basilica di San Paolo Fuori le<br />
Mura.<br />
Mons. Giuseppe Di Noia, finora<br />
sottosegretario <strong>della</strong> Congregazione<br />
per la Dottrina <strong>della</strong> Fede, è nato<br />
negli Stati Un<strong>it</strong>i nel 1943 ed ordinato<br />
sacerdote nel 1970. È membro<br />
<strong>della</strong> Pontificia Accademia di Teologia<br />
e <strong>della</strong> Pontificia Accademia di<br />
San Tommaso d’Aquino. Sost<strong>it</strong>uisce<br />
Mons. Albert Malcolm Ranj<strong>it</strong>h Patabendige<br />
Don, attualmente Arcivescovo<br />
di Colombo (Sri Lanka).<br />
Benedetto XVI ha designato anche<br />
l’Arcivescovo Carlo Maria Viganò<br />
per l’incarico di segretario generale<br />
del Governatorato dello Stato <strong>della</strong><br />
C<strong>it</strong>tà del Vaticano, come successore<br />
di Mons. Renato Boccardo.<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 43
Storia per bambini... o per adulti pieni di Fede?<br />
Una prodigiosa<br />
dimenticanza<br />
Per quale motivo la porta <strong>della</strong> stanza occupata da quel sacerdote<br />
non si apriva? E cos’era quella luce, che si intravvedeva dal buco<br />
<strong>della</strong> serratura? Il locandiere era incurios<strong>it</strong>o da tale prodigio...<br />
Erano duri i tempi delle<br />
prime missioni di evangelizzazione<br />
in America<br />
del Nord. Molti ab<strong>it</strong>anti<br />
di quelle terre non<br />
conoscevano la Religione di Cristo e<br />
gli apostoli erano in numero insufficiente<br />
per portare a tutte le anime la<br />
vera Fede. “La messe è grande, ma gli<br />
operai sono pochi” (Mt 9, 37), dice la<br />
Scr<strong>it</strong>tura. Gradualmente, con l’aiuto<br />
<strong>della</strong> grazia, la Santa Chiesa si andava<br />
stabilendo in quei vasti terr<strong>it</strong>ori,<br />
come la goccia d’olio che si sparge silenziosamente<br />
sul foglio di carta.<br />
Nell’ab<strong>it</strong>ato di Santa Maria degli<br />
Angeli, dove ormai tutti erano cattolici<br />
ferventi, eserc<strong>it</strong>ava il suo fecondo<br />
apostolato don Giorgio. Si alzava<br />
di primo mattino, passava un’ora<br />
di adorazione davanti al Santissimo<br />
Sacramento e di segu<strong>it</strong>o celebrava<br />
la Santa Messa. Trovava, così, le forze<br />
per la fatica di ogni giorno. Si occupava<br />
<strong>della</strong> catechesi dei bambini<br />
e degli adulti, dirigeva la scuola e<br />
l’ospedale locale, amministrava i sacramenti,<br />
vis<strong>it</strong>ava gli infermi di tutta<br />
la regione.<br />
Diana Carolina López López<br />
Un giorno, lo chiamarono per andare<br />
da un malato che era in gravi<br />
condizioni, ed ab<strong>it</strong>ava molto lontano.<br />
Il sole già stava tramontando, presto<br />
sarebbe stato buio. Il parroco si preparò<br />
rapidamente, prese l’Olio Santo<br />
per l’Unzione degli Infermi e preparò<br />
tutto per portare il Santo Viatico.<br />
Valerio, il sacrestano, si offrì di accompagnarlo,<br />
poiché il viaggio era<br />
lungo e pericoloso, ma il sacerdote<br />
r<strong>it</strong>enne opportuno che lui rimanesse,<br />
per prendersi cura <strong>della</strong> chiesa.<br />
Egli allora sellò il cavallo e aiutò don<br />
Giorgio a montare, già col Santissimo<br />
Sacramento in una piccola teca,<br />
appesa al collo in una deliziosa borsa.<br />
Sferzando il cavallo per accelerare<br />
la marcia, il parroco percorse velocemente<br />
parecchi chilometri. Ma...<br />
sopravvenne l’imprevisto: scoppiò<br />
un forte temporale, le nuvole nere<br />
e l’acquazzone oscurarono gli ultimi<br />
fasci di luce del sole che ancora illuminavano<br />
quella strada piena di accidenti<br />
e ostacoli. Il sacerdote si vide<br />
costretto a fermarsi in una piccola<br />
locanda, molto semplice, ma pul<strong>it</strong>a<br />
e ordinata.<br />
Curiosamente, vi si era rifugiato,<br />
costretto anch’egli dalla tempesta, un<br />
messaggero del malato, inviato per<br />
comunicargli che c’erano dei segnali<br />
di ripresa tali da non rendere urgentissima<br />
la presenza del sacerdote.<br />
Tranquillizzato da questa notizia,<br />
don Giorgio considerò questa coincidenza<br />
come un segno <strong>della</strong> Provvidenza<br />
e decise di pernottare lì, per<br />
non esporre il Santissimo Sacramento<br />
ai numerosi rischi di un viaggio durante<br />
la bufera.<br />
Occupò una stanza al secondo<br />
piano, dove allestì, nel miglior modo<br />
possibile, un piccolo armadio come<br />
tabernacolo. Vi depos<strong>it</strong>ò la Sacra<br />
Ostia, si mise in ginocchio e pregò<br />
per un po’ di tempo, poi chiuse<br />
a chiave la porta e scese in sala da<br />
pranzo, dove era già serv<strong>it</strong>a la cena.<br />
Durante una conversazione con altri<br />
osp<strong>it</strong>i, venne a sapere che il padrone<br />
dell’albergo e la sua famiglia erano<br />
pagani. Per prudenza, ev<strong>it</strong>ò tutto<br />
quanto potesse rivelare che egli portava<br />
con sé Nostro Signore Sacramentato<br />
e, terminata la cena, si r<strong>it</strong>irò senza<br />
indugio nella sua stanza-cappella,<br />
44 Salvami Regina · Settembre 2009
Ed<strong>it</strong>h Pet<strong>it</strong>clerc<br />
Il devoto sacerdote fu pervaso da una grande gioia: quella luce poteva essere soltanto frutto di un miracolo<br />
preparandosi in modo da partire<br />
presto il giorno seguente.<br />
Quando il sole spuntò, era già a<br />
cavallo, per riprendere il viaggio.<br />
Mentre andava, portò istintivamente<br />
la mano al petto per sentire la presenza<br />
del Santissimo Sacramento e<br />
si accorse che la preziosa teca non<br />
c’era! Raccomandandosi alla Santissima<br />
Vergine, girò il cavallo, spronò<br />
l’animale e ripartì a tutto galoppo.<br />
Oltrepassato il cancello <strong>della</strong> locanda,<br />
don Giorgio saltò giù e corse a<br />
cercare il locandiere:<br />
— Signore, scusi, ma qualcun altro<br />
ha occupato la stanza in cui ho pernottato?<br />
Sorpreso, gli rispose:<br />
— No, reverendo. E’ un bene che<br />
lei sia tornato, perché, da quando è<br />
part<strong>it</strong>o, abbiamo fatto di tutto per<br />
aprire la porta di quella stanza e non ci<br />
siamo riusc<strong>it</strong>i. Come ha fatto a lasciare<br />
la chiave inser<strong>it</strong>a nella serratura di<br />
modo che nessuno riesca a girarla?<br />
Impressionato, il sacerdote disse:<br />
— Nulla. Ho soltanto lasciato la<br />
chiave...<br />
— Va bene, ma oltre a non riuscire<br />
ad aprire la porta, si vede dalle fessure<br />
che la stanza è illuminata da una<br />
luce strana. Per caso ha lasciato una<br />
candela accesa dentro?<br />
Il devoto sacerdote, passato dalla<br />
terribile apprensione alla tranquill<strong>it</strong>à,<br />
fu pervaso da una grande gioia: quella<br />
luce poteva essere soltanto frutto di<br />
un miracolo. Che fossero gli Angeli<br />
del Cielo venuti a far compagnia a<br />
Gesù Sacramentato, proteggendoLo<br />
da un eventuale sacrilegio o anche da<br />
semplice irriverenza?<br />
— Andiamo. Tenterò di aprire la<br />
porta.<br />
Salì rapidamente le scale, segu<strong>it</strong>o<br />
dal locandiere, accompagnato dalla<br />
moglie, dai figli, dai servi e persino<br />
da vari osp<strong>it</strong>i, tutti desiderosi di svelare<br />
quel mistero.<br />
Una volta arrivato, don Giorgio<br />
girò la chiave e aprì la porta con tutta<br />
facil<strong>it</strong>à. Immaginate la sua emozione<br />
nel vedere che da quell’armadio<br />
— il tabernacolo da lui improvvisato<br />
— usciva una luce celestiale, mentre<br />
musiche angeliche si diffondevano<br />
nella stanza.<br />
Messosi in ginocchio, adorò, commosso<br />
all’estremo, il Re dei re che<br />
aveva voluto manifestarSi in quella<br />
maniera per attrarre più anime al<br />
Suo Sacratissimo Cuore Eucaristico.<br />
In segu<strong>it</strong>o, spiegò a tutti quello<br />
che era accaduto. Tra l’atton<strong>it</strong>o e il<br />
meravigliato, cominciarono ad inginocchiarsi<br />
uno a uno... Ora nessuno<br />
di loro dub<strong>it</strong>ava <strong>della</strong> presenza reale<br />
di Gesù nell’Eucaristia! Il locandiere<br />
chiese di ricevere il Battesimo, insieme<br />
a tutta la sua famiglia.<br />
Don Giorgio non poteva abbandonare<br />
quelle anime che il Signore stesso<br />
aveva conquistato per mezzo di un fatto<br />
così prodigioso! Passò, dunque, alcuni<br />
giorni nella locanda, insegnando loro la<br />
bellezza e le ver<strong>it</strong>à <strong>della</strong> Fede Cattolica.<br />
Durante questo tempo, la Sacra Eucaristia<br />
rimase nel suo precario tabernacolo,<br />
ricevendo l’adorazione del locandiere,<br />
<strong>della</strong> sua famiglia e di vari ab<strong>it</strong>anti<br />
<strong>della</strong> regione. Anche molti di questi<br />
si convertirono, così don Giorgio ebbe<br />
la gioia di battezzare una piccola molt<strong>it</strong>udine<br />
di nuovi figli <strong>della</strong> Santa Chiesa.<br />
Alla fine, andò a casa del malato<br />
che, una settimana prima, aveva sollec<strong>it</strong>ato<br />
la sua assistenza e lo trovò<br />
già guar<strong>it</strong>o.<br />
Il Signore volle, Egli stesso, operare<br />
prodigi a favore <strong>della</strong> sua messe! <br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 45
I Santi di ogni giorno _ _______<br />
Sergio Hollmann<br />
“Santa Eufemia”, di Francisco de<br />
Zurbarán - Museo del Prado, Madrid<br />
1. San Lupo di Sens, Vescovo<br />
(†623). Vescovo di Sens, esiliato nel<br />
Vimeu per aver affermato che il popolo<br />
deve obbedire più a Dio che ai<br />
governanti di questa terra.<br />
2. Beato Alessandro Carlo Lenfant,<br />
sacerdote martire (†1792). Gesu<strong>it</strong>a,<br />
rinomato oratore e grande devoto<br />
del Sacro Cuore di Gesù, nominato<br />
predicatore del re Luigi XVI.<br />
Ucciso durante la Rivoluzione Francese,<br />
per essersi rifiutato di giurare la<br />
Cost<strong>it</strong>uzione Civile del Clero.<br />
3. San Gregorio Magno, Papa e<br />
dottore <strong>della</strong> Chiesa (†604).<br />
Santa Febe. Devota ausiliare<br />
dell’Apostolo Paolo a Corinto in<br />
Grecia, da lui menzionata nella lettera<br />
ai Romani.<br />
4. San Bonifacio I, Papa (†422).<br />
L’inizio del suo pontificato fu segnato<br />
da tumulti con l’antipapa Eulalio.<br />
Si dedicò alla riforma <strong>della</strong> disciplina<br />
ecclesiastica e difese la primazia <strong>della</strong><br />
Sede Romana.<br />
5. Beato Guglielmo Browne, martire<br />
(†1605). Fervente laico, ucciso<br />
durante il regno di Giacomo I<br />
d’Inghilterra, perché diffondeva<br />
la Fede Cattolica a quanti incontrava.<br />
6. XXIII Domenica del Tempo<br />
Ordinario.<br />
Beato Pasquale Torres Lloret,<br />
martire (†1936). Padre di famiglia<br />
fucilato durante la Guerra Civile<br />
Spagnola per aver nascosto libri,<br />
oggetti Sacri e anche il Santissimo<br />
Sacramento.<br />
7. Santi Marco Crisini, Stefano<br />
Pongracz e Melchiorre Grodziecki,<br />
sacerdoti e martiri (†1619).<br />
Marco era sacerdote secolare, gli<br />
altri invece gesu<strong>it</strong>i. Furono torturati<br />
e uccisi a Cosice in Slovacchia,<br />
per essersi rifiutati di aderire alla Riforma<br />
protestante.<br />
8. Nativ<strong>it</strong>à <strong>della</strong> Beata Vergine<br />
Maria.<br />
Beata Serafina Sforza, religiosa<br />
(†1478). Sposa del signore di Pesaro,<br />
che le causò grandi sofferenze e, alla<br />
fine, la obbligò a r<strong>it</strong>irarsi al monastero<br />
delle clarisse dove visse il resto<br />
<strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a osservando fedelmente<br />
la Regola.<br />
9. San Pietro Claver, sacerdote<br />
(†1654).<br />
Beata Maria Eutimia Üffing, vergine<br />
(†1955). Appartenente alla<br />
Congregazione delle Religiose <strong>della</strong><br />
Misericordia, si prese cura dei fer<strong>it</strong>i<br />
durante la II Guerra Mondiale.<br />
Ardente devota del Santissimo Sacramento,<br />
passava ore inginocchiata<br />
davanti al tabernacolo.<br />
10. Sant’Autberto, Vescovo<br />
(†725). Vescovo di Avranches in<br />
Francia, fece costruire sul Monte<br />
Tombe un santuario in onore di San<br />
Michele. L’edificio, ampliato considerevolmente<br />
nel corso degli anni,<br />
è attualmente la famosa abbazia<br />
di Mont Saint-Michel.<br />
11. Santo Elia Speleota, abate<br />
(†960). A diciotto anni, si rifiutò di<br />
sposare una giovane <strong>della</strong> nobiltà e<br />
partì come pellegrino verso Roma,<br />
dove prese l’ab<strong>it</strong>o di San Basilio e<br />
condusse una v<strong>it</strong>a da pen<strong>it</strong>ente nella<br />
grotta di Melicuccà a Reggio Calabria.<br />
12. Santissimo Nome di Maria.<br />
Beato Apollinare Franco, sacerdote<br />
e martire (†1622). Religioso<br />
francescano spagnolo, partì come<br />
missionario per le Filippine e dopo<br />
per il Giappone, dove fondò molte<br />
ist<strong>it</strong>uzioni di car<strong>it</strong>à. Fu bruciato vivo<br />
durante la persecuzione.<br />
13. XXIV Domenica del Tempo<br />
Ordinario.<br />
San Giovanni Crisostomo, Vescovo<br />
e dottore <strong>della</strong> Chiesa (†407).<br />
San Maurilio, Vescovo (†453). Discepolo<br />
di San Martino di Tours, da<br />
cui fu ordinato. Eletto Vescovo di<br />
Angers in Francia, cercò di estinguere<br />
le superstizioni pagane.<br />
14. Esaltazione <strong>della</strong> Santa Croce.<br />
Sant’Alberto, Vescovo (†1215).<br />
Patriarca di Gerusalemme che, in<br />
tempi di molte dispute, seppe seminare<br />
il buon intendimento. Fu assassinato<br />
durante una processione,<br />
da un uomo a cui aveva rimproverato<br />
una cattiva condotta.<br />
15. Beata Vergine Maria Addolorata.<br />
Beato Anton Maria Schwartz, sacerdote<br />
(†1929). Fondatore <strong>della</strong><br />
Congregazione degli Operai Cristiani<br />
di San Giuseppe Calasanz, ded<strong>it</strong>i<br />
all’educazione <strong>della</strong> gioventù operaia.<br />
16. San Cornelio, Papa (†253) e<br />
San Cipriano, Vescovo (†258) martiri.<br />
46 Salvami Regina · Settembre 2009
__________________ Settembre<br />
Santa Eufemia, vergine e martire<br />
(†303). Ai tempi dell’imperatore<br />
Diocleziano, nella c<strong>it</strong>tà di B<strong>it</strong>inia, attuale<br />
Turchia, sopportò crudeli supplizi<br />
fino alla morte, per non voler<br />
apostatare.<br />
17. San Roberto Berlamino, Vescovo<br />
e dottore da Chiesa (†1621).<br />
San Lamberto, Vescovo e martire<br />
(†705). Vescovo di Maastricht in<br />
un periodo di turbolenze pol<strong>it</strong>iche, fu<br />
esiliato e visse sette anni come semplice<br />
monaco.<br />
18. Beato Giuseppe Kut, sacerdote<br />
e martire (†1942). Sacerdote polacco<br />
incarcerato e sottoposto a crudeli tormenti<br />
nel campo di concentramento di<br />
Dachau.<br />
19. San Gennaro, Vescovo e martire<br />
(†305).<br />
Santa Maria del Cervello, vergine<br />
(†1290). Chiese a San Pietro Nolasco<br />
di esser ammessa nell’ordine da lui<br />
fondato, divenendo la prima religiosa<br />
mercedaria. Instancabile<br />
nell’assistenza ai poveri ed infermi,<br />
fu conosciuta come Maria<br />
del Soccorso.<br />
20. XXV Domenica del Tempo<br />
Ordinario.<br />
Sant’Andrea Kim Taegon,<br />
sacerdote, Paolo Chong<br />
Ha-sang e compagni, martiri<br />
(†1839-1867).<br />
Santa Teresa Kim Im-i,<br />
martire (†1837). Nata a Seul<br />
da una famiglia cristiana, a 17<br />
anni consacrò la sua vergin<strong>it</strong>à<br />
a Dio e si dedicò alle opere<br />
di car<strong>it</strong>à. Durante la persecuzione<br />
in Corea, fu catturata<br />
e strangolata.<br />
21. San Matteo, Apostolo.<br />
San Cadoc, abate (†sec.<br />
VI). Figlio del re del Galles,<br />
Victor Toniolo<br />
abate di Llancarfan e fondatore di diversi<br />
monasteri.<br />
22. Beato Vincenzo Sicluna Hernandez,<br />
sacerdote e martire (†1936).<br />
Zelante sacerdote <strong>della</strong> c<strong>it</strong>tà di Navarra,<br />
che non volle abbandonare i<br />
fedeli durante le persecuzioni <strong>della</strong><br />
Guerra Civile Spagnola.<br />
23. San Pio da Pietrelcina, sacerdote<br />
(†1968).<br />
Beata Bernadina Jablonska, vergine<br />
(†1940). Figlia spir<strong>it</strong>uale di<br />
Sant’Alberto Chmielowski e cofondatrice<br />
<strong>della</strong> Congregazione delle<br />
Suore Serve dei Poveri.<br />
24. Beato Giuseppe Raimondo<br />
Ferragud Gibres, martire (†1936). Padre<br />
di famiglia fucilato durante la Guerra<br />
Civile Spagnola.<br />
“Santi Cosma e Damiano” -<br />
Chiesa di Sant’Isidoro, Madrid<br />
25. Santi Paolo e Tatta, e i loro figli,<br />
martiri (†sec. IV). Famiglia di Damasco<br />
in Siria: padre, madre e quattro<br />
figli, catturati e torturati a morte,<br />
per essere cristiani.<br />
26. Santi Cosma e Damiano, martiri<br />
(†sec. III).<br />
Beata Lucia di Caltagirone, vergine<br />
(†1400). Religiosa del Terzo Ordine<br />
Regolare Francescano, insigne per<br />
la sua fedeltà alla Regola e la sua devozione<br />
alle Cinque Piaghe di Cristo.<br />
27. XXVI Domenica del Tempo<br />
Ordinario.<br />
San Vincenzo de’ Paoli, sacerdote<br />
(†1660).<br />
San Bonfilio, Vescovo (†1115). Vescovo<br />
di Foligno, inviato in Terra Santa<br />
con i crociati. R<strong>it</strong>ornato, dieci anni<br />
dopo, si fece monaco nel monastero<br />
di Storaco, di cui era stato abate.<br />
28. San Venceslao, martire (†929).<br />
San Lorenzo Ruiz di Manila<br />
e compagni, martiri (†1633-<br />
1637). Laico filippino che seguiva<br />
i missionari domenicani<br />
a Taiwan in Giappone, dove fu<br />
martirizzato con loro.<br />
29. Santi Michele, San Gabriele<br />
e San Raffaele Arcangeli.<br />
San Maurizio, abate (†1191).<br />
Per umiltà, rinunciò alla carica<br />
di superiore nel monastero cistercense<br />
di Langonnet in Francia.<br />
Sub<strong>it</strong>o dopo fu eletto abate<br />
di Carnoët.<br />
30. San Girolamo, sacerdote e<br />
dottore <strong>della</strong> Chiesa (†420).<br />
Beata Felicia Meda, badessa<br />
(†1444). Superiora del monastero<br />
di Santa Ursula a Milano.<br />
Su richiesta <strong>della</strong> Duchessa<br />
di Pesaro, fu inviata a fondare<br />
un monastero di clarisse in<br />
questa c<strong>it</strong>tà.<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 47
Intervista esclusiva con la Dott.ssa Pnina Shor<br />
“Parole che<br />
hanno mutato il mondo”<br />
Frammenti dei celebri manoscr<strong>it</strong>ti del Mar Morto, insieme ad altri oggetti di<br />
incalcolabile valore archeologico, compongono l’esposizione “Parole che hanno<br />
mutato il mondo”, attualmente esposta nel Royal Ontario Museum, a Toronto.<br />
Per conoscere meglio questi preziosissimi documenti, intervistiamo in esclusiva<br />
la dott.ssa Pnina Shor, capo di Sezione di Artefatti del Dipartimento di Antich<strong>it</strong>à<br />
di Israele.<br />
Gustavo Adolfo Kralj<br />
Una delle scoperte archeologiche<br />
più significative<br />
del XX secolo è avvenuta<br />
60 anni fa, quando un beduino,<br />
Muhammed edh-Dhib Hassan,<br />
alla ricerca di una capra perduta, scoprì,<br />
nascosti in una caverna nel deserto,<br />
rotoli di pergamene scr<strong>it</strong>te duemila<br />
anni fa. Erano conservati in brocche<br />
e sorprendentemente ben conservati.<br />
Da quel momento, tra il 1947 e il<br />
1956, furono scoperti quasi 900 testi,<br />
la maggior parte in pergamena,<br />
una piccola parte in papiro e uno<br />
inciso in rame. Il prezioso materiale<br />
era nascosto in undici caverne nei<br />
dintorni di Wadi Qumran, vicino alle<br />
rovine dell’antico insediamento di<br />
Khirbert Qumran, a nordovest del<br />
Mar Morto, nome che più tardi venne<br />
associato ai documenti.<br />
Attestata la loro autentic<strong>it</strong>à nel<br />
1948, fu possibile determinare che<br />
la loro origine rimonta a un periodo<br />
che si estende dal terzo secolo a.C.<br />
al primo secolo dell’era cristiana.<br />
Alcuni sono scr<strong>it</strong>ti in ebraico, altri in<br />
aramaico e altri ancora in greco.<br />
Dopo decenni di ricerca, con<br />
l’utilizzo di una tecnologia sviluppata<br />
da scienziati <strong>della</strong> NASA è stato<br />
possibile recuperare il testo dei manoscr<strong>it</strong>ti,<br />
che con il tempo si stavano<br />
disintegrando. Una volta analizzato,<br />
ogni frammento è passato a far parte<br />
di un enorme rompicapo non interamente<br />
risolto fino ad oggi.<br />
L’incarico di conservare questo<br />
preziosissimo fondo tocca alla Dott.<br />
ssa Pnina Shor, capo <strong>della</strong> Sezione<br />
di Conservazione di Artefatti del<br />
Dipartimento di Antich<strong>it</strong>à di Israe-<br />
Frammento 11Q14,<br />
appartenente al Libro <strong>della</strong><br />
Guerra (fra 20 e 50 d. C.)<br />
48 Salvami Regina · Settembre 2009
le. Lei è la responsabile per i Manoscr<strong>it</strong>ti<br />
del Mar Morto e per altri oggetti<br />
in esposizione — fino al 3 gennaio<br />
del 2010 — nel Royal Ontario<br />
Museum a Toronto, Canada.<br />
Parole nelle quali milioni<br />
di persone credono<br />
All’inizio, richiama l’attenzione la<br />
scelta del t<strong>it</strong>olo dell’evento: Words<br />
that changed the World – Parole che<br />
hanno cambiato il mondo. Qual è la<br />
relazione del t<strong>it</strong>olo con i documenti<br />
del Mar Morto?<br />
Pnina Shor lo chiarisce: “A mio avviso,<br />
il t<strong>it</strong>olo corrisponde molto bene<br />
al tema dell’esposizione nel senso che<br />
qui vi sono Parole <strong>della</strong> Bibbia, e come<br />
tali, sono pronunciate per il mondo<br />
intero. Sono Parole comuni a tutti<br />
noi, nelle quali milioni di persone nel<br />
mondo credono, siano ebrei, cristiani<br />
o musulmani; pertanto, sono veramente<br />
Parole che hanno cambiato il<br />
mondo”.<br />
Dopo aver ricordato il recente<br />
viaggio di Benedetto XVI in Terra<br />
Santa, la specialista israel<strong>it</strong>a aggiunge:<br />
“Si tratta di documenti scr<strong>it</strong>ti<br />
da più di duemila anni, quando Gesù<br />
e il cristianesimo sono nati. Essi includono<br />
testi biblici, apocrifi e commenti<br />
sulla Bibbia. Parlano dell’origine<br />
comune degli ebrei e dei cristiani.<br />
È vero che non esistono tra loro copie<br />
del Nuovo Testamento,ma questo<br />
semplicemente perché il Nuovo Testamento<br />
è stato compilato dopo<br />
che i manoscr<strong>it</strong>ti sono stati nascosti<br />
nelle caverne. 1 Si possono<br />
però ravvisare in essi le origini<br />
del cristianesimo, insieme a testi<br />
biblici e altri testi giudaici. Si constata<br />
così, l’origine comune delle due<br />
religioni. Questo è in linea con quanto<br />
il Papa ha detto nella sua vis<strong>it</strong>a in Terra<br />
Santa”.<br />
Dibatt<strong>it</strong>o sulle origini<br />
— la “tesi essenia”<br />
Determinare in che epoca siano<br />
stati redatti i Manoscr<strong>it</strong>ti del Mar<br />
Morto non è tanto difficile quanto stabilire<br />
con sicurezza quali<br />
siano stati i loro autori.<br />
La cosiddetta “tesi<br />
essena”, sebbene attualmente<br />
bersaglio di molti<br />
dibatt<strong>it</strong>i, è la più ampiamente<br />
accettata nel<br />
mondo accademico. Così<br />
la descrive Aimè Fuchs<br />
(1925-2006), cattedratico<br />
nell’Ist<strong>it</strong>uto di<br />
Ricerca di Matematiche<br />
Avanzate di Strasburgo:<br />
“gli storiografi del primo<br />
secolo <strong>della</strong> nostra era,<br />
Filone di Alessandria,<br />
Caio Plinio Secondo e,<br />
soprattutto, Flavio Giuseppe<br />
hanno rifer<strong>it</strong>o che,<br />
a nordovest delle rive del Mar Morto,<br />
viveva in quell’epoca una comun<strong>it</strong>à di<br />
cenob<strong>it</strong>i chiamati esseni, che erano celibatari,<br />
vegetariani e praticavano un<br />
modo di v<strong>it</strong>a molto austero secondo<br />
le prescrizioni <strong>della</strong> Torah. Dato che<br />
i manoscr<strong>it</strong>ti sono stati trovati proprio<br />
in quei paraggi, vicino al Mar Morto,<br />
la coincidenza ha fatto sì che sorgesse<br />
la tesi [...] secondo la quale l’insieme<br />
dei manoscr<strong>it</strong>ti del Mar Morto proviene<br />
da una comun<strong>it</strong>à essena che allora<br />
si trovava nella regione di Qumram<br />
che, a causa dell’avanzamento<br />
delle truppe romane, li avrebbe nascosti<br />
nelle caverne delle vicinanze un po’<br />
prima <strong>della</strong> caduta di Gerusalemme,<br />
nel 70 d. C.”. 2<br />
Da parte sua, Pnina Shor avvisa<br />
che stabilire l’origine dei documenti<br />
è una questione molto complicata<br />
e controversa, ma indica alcuni degli<br />
argomenti che rafforzano la “tesi<br />
essena”:<br />
“I documenti sono stati originalmente<br />
identificati come provenienti<br />
da esseni dal Prof. Sukenik, 3 dopo<br />
aver letto la prima copia delle Regole<br />
<strong>della</strong> comun<strong>it</strong>à. Egli notò la chiara<br />
somiglianza con gli esseni menzionati<br />
da Flavio Giuseppe nella sua opera La<br />
guerra dei giudei.<br />
“In questo libro, Giuseppe descrive<br />
i tre rami principali del giudaismo, alla<br />
Dott.ssa. Pnina Shor: “Vi sono Parole <strong>della</strong><br />
Bibbia, e come tali, sono Parole pronunciate<br />
per il mondo intero”<br />
fine del primo secolo. Menziona i farisei,<br />
i sadducei e gli esseni. La descrizione<br />
che Giuseppe fa degli esseni e di come<br />
essi vivevano è quasi completamente<br />
simile a ciò che questo gruppo narra<br />
su se stesso.<br />
“Ma, nei manoscr<strong>it</strong>ti non c’è nessun<br />
riferimento specifico agli esseni.<br />
Il gruppo che ha scr<strong>it</strong>to i manoscr<strong>it</strong>ti<br />
si autodefinisce yahad, che in ebraico<br />
significa ‘l’insieme’, ‘la comun<strong>it</strong>à’.<br />
Quando parlano di se stessi, descrivono<br />
sempre il loro modo di vivere<br />
e le loro credenze. Essi cost<strong>it</strong>uiscono<br />
un gruppo molto devoto che<br />
ha deciso di uscire dalla v<strong>it</strong>a di Gerusalemme,<br />
perché, per loro, Gerusalemme<br />
era divenuta corrotta. Essi, o<br />
per lo meno alcuni di loro, decisero<br />
di r<strong>it</strong>irarsi”.<br />
D’altronde non è certo che i membri<br />
di questo gruppo siano stati gli<br />
autori di tutti i documenti:<br />
“I testi biblici e quelli apocrifi possono<br />
essere stati compilati o scr<strong>it</strong>ti da<br />
altri. Questo o qualsiasi altro gruppo<br />
può aver raccolto tutti i manoscr<strong>it</strong>ti e<br />
averli nascosti nelle caverne. Vi sono<br />
altre teorie che parlano del Tempio e<br />
del fatto che i manoscr<strong>it</strong>ti farebbero<br />
parte <strong>della</strong> biblioteca del Tempio. Altri<br />
affermano che si tratta di scr<strong>it</strong>ti provenienti<br />
da diversi gruppi di fedeli”, conclude<br />
Shor.<br />
Fotos: Gustavo Kralj<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 49
Frammento 4Q1, contenendo Gn, 11-21<br />
(anno 125 a 100 a.C.) e giara di terracotta<br />
trovato in una delle grotte <strong>della</strong> regione<br />
(sec. I a.C. a anno 70 d.C.)<br />
Mirabile esattezza nelle traduzioni<br />
del greco, latino ed ebraico<br />
L’esegesi biblica è una delle discipline<br />
più beneficiate dai Manoscr<strong>it</strong>ti<br />
del Mar Morto. Prendendoli come<br />
punto di riferimento, fino a che punto<br />
sono precise le ulteriori traduzioni<br />
in greco e latino dei primi tempi<br />
<strong>della</strong> Chiesa? Vi sono contraddizioni<br />
o discrepanze tra loro e i manoscr<strong>it</strong>ti<br />
del Mar Morto?<br />
Pnina Shor risponde: “Non vi sono<br />
contraddizioni, visto che stiamo parlando<br />
<strong>della</strong> trasmissione di un testo.<br />
Questa è fatta da persone e, pertanto,<br />
è normale che con il tempo vi siano<br />
differenze dovute alle modificazioni<br />
del pensiero e delle capac<strong>it</strong>à umane,<br />
potendo persino apparire un qualche<br />
errore. Ma penso che dobbiamo analizzare<br />
la questione da un altro lato.<br />
Quello che è impressionante in questo<br />
caso è che il materiale sia stato preservato<br />
nella traduzione greca. Più tardi<br />
fu tradotto in latino, per essere in segu<strong>it</strong>o<br />
tradotto nuovamente in ebraico.<br />
Quando i manoscr<strong>it</strong>ti sono stati<br />
trovati, è stato emozionante verificare<br />
l’esattezza delle traduzioni, realmente<br />
ammirevole”.<br />
Alcuni scr<strong>it</strong>ti erano<br />
finora sconosciuti<br />
Interrogata sul contenuto dei manoscr<strong>it</strong>ti,<br />
unicamente libri canonici<br />
come oggi li conosciamo o altro, Pnina<br />
Shor chiarisce: “No, i manoscr<strong>it</strong>ti<br />
contengono molto di più dei libri canonici.<br />
C’è una grande varietà di scr<strong>it</strong>ti,<br />
precedentemente sconosciuti. Questo<br />
risveglia l’interesse dei ricercatori e studiosi<br />
<strong>della</strong> materia”.<br />
Come esempio di questi testi non<br />
canonici, Pnina Shor menziona “il cosiddetto<br />
Barkhi Napshi, un salmo apocrifo<br />
che è in sintonia con le scr<strong>it</strong>ture<br />
canoniche, ma che non era conosciuto<br />
precedentemente”.<br />
“Stiamo parlando dell’esistenza di<br />
più di 900 manoscr<strong>it</strong>ti. Possiamo allora<br />
congetturare che essi contengano<br />
molti testi sconosciuti in precedenza.<br />
Questo attrae investigatori del<br />
mondo intero, di tutte le denominazioni<br />
religiose”.<br />
Tre preziosi elementi<br />
arch<strong>it</strong>ettonici<br />
del Tempio<br />
L’esposizione di<br />
Toronto non si restringe<br />
solamente ai<br />
Manoscr<strong>it</strong>ti del Mar<br />
Morto, ma anche ad altri artefatti<br />
archeologici la cui importanza<br />
è messa bene in risalto dalla<br />
specialista israeliana.<br />
“Nel passeggiare per l’esposizione,<br />
abbiamo l’impressione affascinante<br />
percorrere il deserto dalla<br />
Galilea a Gerusalemme. Tutti gli<br />
oggetti sono affascinanti — a me<br />
non piacerebbe metterli in un ordine<br />
di precedenza— ma penso che valga la<br />
pena prestare attenzione a tre elementi<br />
arch<strong>it</strong>ettonici.<br />
“Il primo è la pietra angolare del<br />
Monte del Tempio di Gerusalemme.<br />
È la pietra dove il sacerdote saliva per<br />
suonare la tromba che convocava tutti<br />
per commemorare il sabato e le altre<br />
feste. Possiamo dedurre la sua autentic<strong>it</strong>à<br />
dall’iscrizione che vi si trova, con<br />
lo stesso tipo di lettera dei manoscr<strong>it</strong>ti<br />
— pertanto, dello stesso periodo — che<br />
afferma essere questa ‘la pietra angolare<br />
dove suona la tromba’”.<br />
Il secondo elemento appartiene al<br />
Tempio Erodiano, che era diviso in<br />
vari patii. “Al patio principale, chiunque<br />
poteva avere accesso, dopo un certo<br />
punto poteveno entrare solamente i<br />
giudei, più avanti solamente gli uomini<br />
e nel Santo dei Santi, il sommo sacerdote<br />
e soltanto una volta l’anno, nel<br />
giorno <strong>della</strong> Riconciliazione, lo Yom<br />
Kippur. Il confine oltre il quale solo i<br />
giudei potevano entrare, era segnato da<br />
una pietra con un’iscrizione. Anch’essa<br />
fa parte dell’ esposizione.<br />
“Il terzo elemento di interesse sono<br />
i tre resti arch<strong>it</strong>ettonici del triplice portone<br />
dell’entrata principale del Monte<br />
del Tempio. Tutti questi oggetti sono<br />
stati scoperti durante diversi scavi nella<br />
zona.<br />
“Nessuno di noi ha conosciuto il<br />
Tempio.Lo conosciamo attraverso le<br />
Scr<strong>it</strong>ture e successivamente attraverso<br />
le nostre investigazioni. Tuttavia, qui<br />
abbiamo oggetti tangibili che lo rendono<br />
nuovamente vivo tra noi” — conclude<br />
Pnina Shor.<br />
Lungo processo verso<br />
la pubblicazione<br />
Qualunque sia l’origine dei Manoscr<strong>it</strong>ti<br />
del Mar Morto, non vi sono<br />
dubbi sul loro immenso valore e<br />
sull’urgente necess<strong>it</strong>à <strong>della</strong> loro preservazione<br />
e restauro. Questo è il<br />
campo proprio del lavoro di Pnina<br />
Shor. Ecco come spiega la sfida affrontata<br />
dal suo Dipartimento di Antich<strong>it</strong>à<br />
di Israele:<br />
“La conservazione e il restauro di<br />
manoscr<strong>it</strong>ti è un processo minuzioso,<br />
faticoso e interminabile. Conosciamo<br />
specialisti che dedicano la loro carriera<br />
accademica solamente a questo.<br />
“La prima e principale ragione è<br />
che stiamo parlando di manoscr<strong>it</strong>-<br />
50 Salvami Regina · Settembre 2009
“Quando i manoscr<strong>it</strong>ti sono stati<br />
trovati, è stato emozionante verificare<br />
l’esattezza delle traduzioni, realmente<br />
ammirevole”<br />
ti che hanno più di duemila anni. Essi<br />
sono nati e si sono preservati in caverne<br />
nel deserto. Grazie al clima, alla<br />
temperatura e alla mancanza di luce,<br />
essi si sono conservati e hanno attraversato<br />
i secoli. Quando sono stati<br />
prelevati dalle caverne, è cominciato<br />
o è continuato il deterioramento naturale<br />
ed essi si sono frammentati in<br />
un’enorme quant<strong>it</strong>à di pezzetti. Sono<br />
900 documenti divisi in migliaia e migliaia<br />
di frammenti.<br />
“Portandoli via dagli scavi, come<br />
lunghi fogli di carta, si è via via tentato<br />
di mettere insieme i pezzi, come se<br />
si trattasse di un enormegioco di incastri.<br />
A quel tempo, gli specialisti erano<br />
interessati a conoscere il contenuto<br />
dei manoscr<strong>it</strong>ti; non c’era alcuna preoccupazione<br />
sulla necess<strong>it</strong>à di conservarli<br />
e preservarli” — spiega la Dott.<br />
ssa. Shor.<br />
Così, è stato usato nastro adesivo<br />
per unire i frammenti, cosa che ha<br />
accelerato il loro deterioramento. I<br />
manoscr<strong>it</strong>ti sono molto fragili: l’80%<br />
è di pergamena organica, mentre l’altro<br />
20% è scr<strong>it</strong>to su papiri. Se non sono<br />
conservati e manipolati con la dovuta<br />
attenzione, essi si riseccano e si<br />
screpolano.<br />
Negli anni 60 e 70 gli studiosi continuarono<br />
a decifrare il contenuto dei<br />
manoscr<strong>it</strong>ti, ma è sorta la preoccupazione<br />
di conservarli, ricorrendo<br />
ai migliori metodi conosciuti<br />
all’epoca.<br />
“Alla fine degl anni 80, il Dipartimento<br />
di Antich<strong>it</strong>à di Israele<br />
è stato cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o con l’obiettivo<br />
di preservare i manoscr<strong>it</strong>ti, come<br />
pure di pubblicarne il contenuto.<br />
All’ inizio, ne sono stati pubblicati<br />
molto pochi, poiché erano<br />
pochi gli specialisti che vi lavoravano,<br />
come oggi sappiamo, sono<br />
più di 900”.<br />
Quello che il Dipartimento<br />
ha fatto, informa la Dott.ssa.<br />
Shor, è stato distribuire il materiale<br />
disponibile tra 80 specialisti<br />
del mondo intero, di diverse<br />
religioni, dando loro un<br />
decennio per pubblicare il materiale<br />
ricevuto.<br />
Conservare quello che si è<br />
preservato per duemila anni<br />
“È bene che tutta la materia sia<br />
pubblicata, ma è anche indispensabile<br />
preservare i manoscr<strong>it</strong>ti per le generazioni<br />
a venire. Questo è il comp<strong>it</strong>o del<br />
Dipartimento di Antich<strong>it</strong>à di Israele”,<br />
afferma la Dott.ssa Shor.<br />
Specialisti esperti, come i responsabili<br />
<strong>della</strong> conservazione <strong>della</strong> Library<br />
of Congress e del Getty Conservation<br />
Inst<strong>it</strong>ute si sono recati in Israele<br />
per aiutare a determinare i migliori<br />
processi da impiegare.<br />
“Il primo e principale comp<strong>it</strong>o è rimuovere<br />
i manoscr<strong>it</strong>ti dai vetri in cui<br />
sono stati posti e togliere i residui di<br />
nastro adesivo, che hanno causato il<br />
danno maggiore. È necessario lavorare<br />
placca per placca, manoscr<strong>it</strong>to<br />
per manoscr<strong>it</strong>to, frammento per frammento...”.<br />
Si tratta di un processo portato<br />
avanti con molta cura, già da18 anni.<br />
Mirando alla sua revisione e perfezionamento,<br />
il Dipartimento di<br />
Antich<strong>it</strong>à ha chiesto la collaborazione<br />
anche del Ministero <strong>della</strong> Cultura<br />
Italiano e dell’Ist<strong>it</strong>uto Centrale per<br />
la Patologia del Libro, tra gli altri.<br />
“Partiamo dal principio che se i Manoscr<strong>it</strong>ti<br />
sono stati preservati per duemila<br />
anni, è nostro dovere conservarli,<br />
per lo meno, per altri duemila” così dice<br />
Pnina Shor.<br />
Infatti, alla fin fine, sono “Parole<br />
che hanno cambiato il mondo!”. <br />
1<br />
Conviene ricordare che, nel 1972,<br />
il papirologo gesu<strong>it</strong>a spagnolo Jiè<br />
O’Callaghan Martínez identificò i<br />
versetti 52 e 53 del cap<strong>it</strong>olo sesto<br />
di San Marco nel frammento 7Q5<br />
Questi manoscr<strong>it</strong>ti, risvegliando nei<br />
circoli dei specialisti un’ enorme polemica,<br />
che perdura fino ad oggi.<br />
2<br />
FUCHS, Aimé. Les manuscr<strong>it</strong>s de la<br />
Mer Morte. Strasbourg: Inst<strong>it</strong>ut de<br />
Recherche Matématique Avancée,<br />
2000, pag. 2 – traduzione nostra.<br />
3<br />
Prof. Eleazar Lipa Sukenik (1899-<br />
1953), archelogo israeliano e professore<br />
dell’Univers<strong>it</strong>à Ebraica di Gerusalemme.<br />
Frammento dell’iscrizione, in greco,<br />
che impediva l’ingresso dei non<br />
giudei oltre al patio dei gentili, nel<br />
Tempio Erodiano (sec. I a.C.)<br />
Settembre 2009 · Salvami Regina 51
Maria e Sua madre<br />
Sant’Anna - Statua<br />
venerata nella<br />
comun<strong>it</strong>à Lumen<br />
Cæli, degli Araldi<br />
del Vangelo<br />
Lucia Vu<br />
Oggi, la L<strong>it</strong>urgia ricorda la Nativ<strong>it</strong>à <strong>della</strong><br />
Beata Vergine Maria. Questa festa,<br />
molto sent<strong>it</strong>a dalla devozione popolare,<br />
ci porta ad ammirare in Maria Bambina l’aurora<br />
purissima <strong>della</strong> Redenzione. Contempliamo<br />
una bambina come tutte le altre, e allo stesso<br />
tempo unica, la “benedetta tra le donne” (Lc<br />
1,42). Maria è l’Immacolata “figlia di Sion”, destinata<br />
a diventare la Madre del Messia.<br />
Giovanni Paolo II, Udienza dell’8/9/2004