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IL SEGRETO DELLA CRESCITA

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DI CINZIA TESTA E MONICA TIZZONI<br />

[LA ZONA VERDE]<br />

NIPOTI<br />

<strong>IL</strong> <strong>SEGRETO</strong><br />

<strong>DELLA</strong><br />

<strong>CRESCITA</strong><br />

L’ideale sviluppo fisico del bambino regala più<br />

Inonni del nuovo millennio devono avere<br />

un occhio di riguardo per la crescita<br />

dei loro nipoti, che è sempre un buon<br />

indice anche dello stato di salute. Infatti<br />

qualsiasi fattore negativo, come una cattiva<br />

alimentazione o uno stress psico-emotivo<br />

che agisca per un periodo sufficientemente<br />

lungo, può influenzarla fino a compromettere<br />

anche la velocità di crescita della statura.<br />

Per contro, sono molti i fattori necessari e<br />

che devono essere messi a disposizione del<br />

bambino per garantirgli un buono sviluppo.<br />

E qui i nonni possono fare molto. Oggi, infatti,<br />

nel 42% delle famiglie sono proprio loro<br />

ad avere la gestione “in toto” dei bimbi,<br />

come ha recentemente dimostrato un’indagine<br />

Censis.<br />

C’è un metodo semplice per farsi<br />

un’idea sulla crescita del proprio nipotino:<br />

quando i nonni vanno a ritirarlo all’asilo o a<br />

scuola, lo osservino rispetto ai suoi coetanei.<br />

«È importante sapere che i bambini, anche<br />

della stessa età, presentano generalmente<br />

statura e peso differenti», dice Alessandro<br />

Sartorio, primario di Endocrinologia<br />

dell’Istituto auxologico italiano di Milano e<br />

coautore del libro uscito di recente dal titolo<br />

Aiutiamoli a crescere bene. «Questa variabilità<br />

nell’altezza è del tutto normale e dipende<br />

specialmente dal fattore genetico ereditato<br />

dai genitori e cioè dalla loro statura».<br />

Se mamma e papà sono entrambi di statura<br />

medio-bassa, il bambino difficilmente sarà<br />

fra il gruppo dei più alti e il nonno non deve<br />

preoccuparsi. A patto però che la sua altezza<br />

non sia di molto inferiore a quella di<br />

bambini di statura medio-bassa, perché allora<br />

è meglio parlarne col pediatra. In ogni<br />

caso, al di là del fattore genetico, si può sempre<br />

aiutare il bambino a raggiungere il massimo<br />

della sua potenzialità di crescita.<br />

L’ALIMENTAZIONE<br />

Uno dei fattori chiave per una buona crescita<br />

è la nutrizione. «Deve essere curata in<br />

termini di quantità e di qualità degli alimenti»,<br />

continua Sartorio. «Dal punto di vista<br />

quantitativo ha influenza negativa sulla crescita<br />

sia l’eccesso che il difetto alimentare.<br />

Perché nel primo caso è causa di obesità e<br />

come conseguenza anche di sedentarietà;<br />

nel secondo di una diminuzione nella produzione<br />

dell’ormone della crescita e del fattore<br />

chiamato Igf1, che media l’azione dell’ormone<br />

della crescita. Per quanto invece riguarda<br />

la qualità, una dieta povera di proteine<br />

rallenta i ritmi di accrescimento».<br />

Come si devono regolare i nonni? Certo<br />

<br />

Nel 42%<br />

delle famiglie<br />

italiane<br />

sono i nonni<br />

a seguire giorno<br />

per giorno la vita<br />

dei loro nipoti<br />

15/20<br />

minuti<br />

di buona<br />

ginnastica<br />

stimolano<br />

a dovere<br />

l’ormone<br />

della crescita<br />

salute all’adulto. E bastano poche, semplici regole<br />

L’ANDAMENTO <strong>DELLA</strong> STATURA<br />

La velocità di crescita<br />

non è uniforme. Può essere<br />

suddivisa in tre fasi:<br />

una prima crescita rapida,<br />

che rallenta rapidamente<br />

dopo due anni di vita e che<br />

poi riprende intensamente.<br />

In generale tra la nascita<br />

e il primo anno il piccolo<br />

aumenta la sua lunghezza<br />

del 50%, cioè cresce circa<br />

24 centimetri e nel secondo<br />

anno aumenta di 10-12<br />

centimetri: crescita che<br />

si riduce gradualmente<br />

nel corso dell’infanzia.<br />

Nel terzo anno la crescita<br />

si riduce a circa 8<br />

centimetri, nel quarto a 7, e<br />

dal quinto fino a circa il<br />

decimo anno<br />

si attesta sul valore di 5-6<br />

centimetri all’anno.<br />

Quindi c’è lo scatto di<br />

crescita puberale: sia nei<br />

maschi che nelle femmine,<br />

la velocità di crescita<br />

subisce un’accelerazione,<br />

raggiungendo valori simili<br />

a quelli che si hanno nei<br />

bimbi di due anni.<br />

Dopo la pubertà, vi è un<br />

rallentamento, prima di<br />

arrestarsi del tutto.<br />

La durata della crescita<br />

dipende da quella della<br />

pubertà, mediamente 5 anni.<br />

Nella maggior parte dei casi<br />

perciò la crescita è completa<br />

entro 5 anni dall’inizio della<br />

pubertà o 3 anni dopo<br />

il picco di velocità di<br />

crescita. Al termine della<br />

pubertà infatti la fusione<br />

delle cartilagini di<br />

accrescimento è conclusa.<br />

Avvicinandosi all’età<br />

adulta, le cellule cartilaginee<br />

di accrescimento si<br />

riproducono sempre meno<br />

finché non cessano del tutto:<br />

questa zona diventa sottile<br />

e alla fine viene sostituita<br />

da tessuto osseo.<br />

La chiusura delle cartilagini<br />

di accrescimento avviene<br />

per l’intervento degli ormoni<br />

sessuali su un tessuto<br />

ormai insensibile all’azione<br />

dell’ormone della crescita.<br />

Tuttavia una piccola crescita<br />

residua e lenta, meno<br />

di 2 cm, può esserci<br />

ancora. È utile misurare<br />

regolarmente i bambini<br />

per avere un controllo<br />

della loro crescita.<br />

Le misurazioni devono<br />

essere molto accurate<br />

perché il più delle volte<br />

sono proprio alcuni errori<br />

di posizionamento<br />

del bambino a causare<br />

preoccupazioni. Il bambino<br />

stia in posizione eretta<br />

a piedi nudi, diritto e<br />

appoggiato a un muro.<br />

I calcagni appoggino bene<br />

a terra, le spalle e la nuca<br />

aderenti alla parete e la testa<br />

leggermente piegata in<br />

avanti. Durante la<br />

misurazione il bambino<br />

deve espirare e tenere<br />

le spalle rilassate.<br />

In questo modo il margine<br />

di errore è ridotto a circa<br />

un paio di millimetri.<br />

La statura va rilevata due<br />

volte l’anno. È consigliabile<br />

anche un controllo<br />

semestrale dal pediatra.<br />

126<br />

NOVEMBRE 2005<br />

CLUB3<br />

CLUB3<br />

127<br />

NOVEMBRE 2005


[LA ZONA VERDE]<br />

La “formula” per<br />

prevedere l’altezza<br />

di un maschio, con<br />

una approssimazione<br />

di 10 cm, sta in<br />

questo calcolo:<br />

statura del padre +<br />

statura della madre +<br />

13, quindi dividere<br />

il risultato per 2<br />

La “formula” per<br />

determinare l’altezza<br />

di una femmina, con<br />

una approssimazione<br />

di 8 cm, sta in<br />

questo calcolo:<br />

statura del padre +<br />

statura della madre -<br />

13, poi dividere<br />

il risultato per 2<br />

<br />

devono abbandonare l’abitudine, assai radicata,<br />

di utilizzare il cibo come compenso affettivo<br />

all’assenza dei genitori. È una concezione<br />

del cibo che porta a non curare la nutrizione<br />

ma ad accontentare i gusti del bambino<br />

a scapito della sua salute. Con la conseguenza<br />

che i bimbi mangiano soltanto quello<br />

che piace, il più delle volte inoltre senza neppure<br />

provare altri alimenti. «I nonni devono<br />

avere un ruolo educativo e cioè insegnare a<br />

mangiare anche<br />

quello che non piace<br />

ma soprattutto<br />

insegnare a provare<br />

tutto», dice Sartorio.<br />

«Pane, pizza, focaccia,<br />

pasta e patate<br />

che sono fra gli<br />

alimenti prediletti<br />

dai giovani, hanno<br />

poche sostanze utili<br />

alla crescita staturale<br />

e un maggior numero<br />

di sostanze utili<br />

alla crescita ponderale.<br />

Questo porta<br />

all’esplosione della<br />

obesità infantile<br />

coi numeri che ben<br />

sappiamo. Occorre<br />

invece un regime alimentare<br />

che sia ricco<br />

e vario e che includa<br />

carne, pesce,<br />

frutta e verdura».<br />

<strong>IL</strong> MOVIMENTO<br />

Un fattore che ha<br />

un ruolo importante<br />

nella crescita staturale<br />

e sul quale si può<br />

agire, è l’attività fisica.<br />

«Favorisce la produzione dell’ormone della<br />

crescita», continua Sartorio. «Tanto che proprio<br />

per capire se l’organismo produce questo<br />

ormone si fa un test di esercizio fisico: dopo<br />

avere effettuato un prelievo di sangue e avere<br />

analizzato la presenza dell’ormone della crescita,<br />

si fa correre il bimbo per 15 minuti, si esegue<br />

un altro prelievo e si valuta se l’ormone è<br />

stato prodotto e in quale quantità. Secondo i<br />

nostri studi gli sport che più stimolano la produzione<br />

di questo ormone sono quelli cosiddetti<br />

aerobici e cioè che comportano uno sforzo<br />

fisico medio-basso prolungato nel tempo<br />

come nuoto, corsa, bicicletta, jogging».<br />

Inoltre, in base ai risultati ottenuti da queste<br />

ricerche, per averne una buona produzione<br />

è sufficiente effettuare l’esercizio fisico<br />

per tempi ridotti e cioè per 15-20 minuti. Infatti<br />

se l’attività viene protratta per intervalli<br />

più lunghi la secrezione dell’ormone tende a<br />

ridursi. «Per aiutare la crescita sarebbe allora<br />

ideale che il bambino effettuasse venti minuti<br />

di esercizio, anche una semplice passeggiata<br />

o una corsa, ripetuti nell’arco della giornata<br />

a intervalli distanziati di 4 ore», interviene<br />

Sartorio.<br />

LE EMOZIONI<br />

L’altro fattore su cui si può agire è lo<br />

stress psicologico o emotivo. Dati alla mano,<br />

diverse ricerche hanno dimostrato infatti come<br />

i litigi e i contrasti importanti fra i genitori<br />

e le carenze affettive portino a far crescere<br />

male e più lentamente i bambini. «Anche se<br />

il meccanismo responsabile di questa influenza<br />

negativa sulla crescita non è sempre<br />

chiaro, l’interazione tra mente e corpo può<br />

portare alla soppressione della produzione e<br />

azione di alcuni ormoni e in particolare di<br />

quello della crescita», continua Sartorio.<br />

«Questo effetto negativo è però rapidamente<br />

rimosso dopo avere allontanato il bambino<br />

dall’ambiente e dagli agenti negativi».<br />

I nonni devono quindi anche loro impegnarsi<br />

a creare intorno ai nipoti un ambiente<br />

famigliare tranquillo, limando i motivi di attrito<br />

quando presenti in famiglia e dimostrando<br />

affetto e interesse per i diversi aspetti<br />

della vita del nipotino.<br />

«Quando il bambino però appare eccessivamente<br />

basso rispetto ai coetanei, è sempre<br />

meglio portarlo dal pediatra», conclude Sartorio.<br />

«Ed è consigliabile rivolgersi al medico<br />

anche nel caso in cui i nonni notino che la<br />

crescita del bambino si è fermata.<br />

Prima di farsi prendere dalla preoccupazione<br />

per un possibile rallentamento della<br />

crescita, in ogni caso, bisogna tenere presente<br />

che questa può fluttuare molto nell’arco<br />

dell’anno e che non è raro che un bambino<br />

sano possa non crescere durante un periodo<br />

di tre mesi».<br />

<br />

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