IDEE contro la discriminazione - Save the Children Italia Onlus
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CONTRO LA<br />
idee DISCRIMINAZIONE<br />
Anche in questo caso è interessante corre<strong>la</strong>re le risposte del questionario al<strong>la</strong> domanda “chi<br />
discrimina lo fa per...” con <strong>la</strong> nazionalità, il genere e <strong>la</strong> Provincia di studio degli intervistati.<br />
Partendo anche in questo caso dal<strong>la</strong> Provincia di studio, si osserva che ancora una<br />
volta è una variabile che incide nelle risposte fornite. Nel caso del sentimento di superiorità<br />
come causa che induce a discriminare, questa affermazione raccoglie l’81% di accordo<br />
per gli intervistati di Roma, ma il 62,3% per quelli di Brescia, con uno scarto vicino ai 20<br />
punti. Più alta ancora è <strong>la</strong> differenza tra il massimo e il minimo di accordo espresso con<br />
l’affermazione che l’aver subito una <strong>discriminazione</strong> è causa per agire comportamenti a loro<br />
volta discriminanti, in questo caso a Mi<strong>la</strong>no si ha un accordo del 37% a fronte del 12%<br />
registrato a Roma, si tratta di ben 25 punti di differenza, pur se all’interno di valori percentuali<br />
di accordo molto più bassi. Differenze molto alte si hanno nelle due successive<br />
cause sondate. La non accettazione del<strong>la</strong> diversità vede un accordo massimo del 62% a<br />
Prato e un accordo minimo del 42% a Mi<strong>la</strong>no. Il bisogno di essere accettato fa registrare le<br />
differenze minori, con uno scarto di “soli” 16 punti tra l’accordo massimo di Brescia<br />
(66%) e quello minimo di Mi<strong>la</strong>no (50%). La lettura di questi dati, considerando quanto<br />
si era già scritto in precedenza, conferma che esistono delle forti differenze di atteggiamento<br />
degli intervistati in base al<strong>la</strong> Provincia di studio, legando quindi l’e<strong>la</strong>borazione di<br />
idee e opinioni al contesto di vita e sco<strong>la</strong>stico (intendendo il luogo geografico dove è<br />
situata <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>).<br />
Prendendo in considerazione il genere, questo incide meno del<strong>la</strong> differenza territoriale e<br />
ha un impatto soprattutto nel bisogno di essere accettati e nel non accettare le differenze. In<br />
ambedue le cause appena indicate lo scarto tra ragazze e ragazzi è del 10% a favore del<strong>la</strong><br />
prima (in entrambe le cause 62% di accordo espresso dalle ragazze <strong>contro</strong> un 52% dei<br />
ragazzi). Lo scarto scende a 7 punti sempre in favore delle ragazze nel caso del sentimento<br />
di superiorità (81% a 74%). Mentre il livello di accordo non è condizionato dal<strong>la</strong> differenza<br />
di genere nel caso del<strong>la</strong> motivazione legata all’aver subito una <strong>discriminazione</strong> in precedenza<br />
(sia ragazzi che ragazze esprimono un accordo intorno al 26%).<br />
L’ultima variabile presa in considerazione è <strong>la</strong> nazionalità degli intervistati. Il dato interessante<br />
è che, nel caso delle motivazioni al<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> <strong>discriminazione</strong>, l’essere cittadini italiani<br />
o stranieri, non incide in maniera rilevante nel determinarsi delle opinioni. Nel caso di<br />
tutte e quattro le possibili cause del<strong>la</strong> <strong>discriminazione</strong> gli scarti del livello di accordo sono<br />
minimi o nulli. La differenza più alta si ha per <strong>la</strong> modalità di risposta bisogno di essere accettati,<br />
con uno scarto basso pari al 4% (59% di accordo espresso dagli italiani a fronte di un<br />
55% degli stranieri). Per le altre risposte gli scarti sono tutti tra 1 e 2 punti percentuali.<br />
GRAFICO 8. “CHI DISCRIMINA LO FA PER... PENSA ALLE MOTIVAZIONI DI CHI DISCRIMINA”:<br />
PERCENTUALI DI ACCORDO DISTINTE PER NAZIONALITÀ<br />
80<br />
perCentuali di aCCordo (molto e aBBaStanza)<br />
ItAlIANI<br />
StrANIErI<br />
60<br />
40<br />
77% 76%<br />
59% 55% 56% 58%<br />
20<br />
26% 27%<br />
0<br />
Sentimento<br />
di superiorità<br />
Bisogno<br />
di essere accettato<br />
non accettazione<br />
del<strong>la</strong> diversità<br />
vittima di<br />
discriminazioni<br />
motivazioni<br />
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