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GATE N. ... DESTINAZIONE... Di Giancarlo Roversi Alla scoperta del Celeste Impero La magia di Shanghai OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2005 22 Cresce il numero degli europei e degli italiani che scelgono la Cina non solo per i loro viaggi d’affari ma anche per motivi turistici, per toccare con mano il fascino un po’ misterioso che il Celeste Impero ha sempre esercitato. Situata sulle sponde del fiume Huangpu, con i suoi 11 milioni di abitanti è la maggiore città della Cina. A decretarne la fortuna sono state la sua vicinanza al mare e la presenza di un grande porto frequentato da correnti di traffico provenienti da ogni parte del mondo. Il suo nome significa "verso il mare" e le sue radici risalgono alla dinastia Song. La svolta fatidica nella sua storia si ebbe nel 1842, quando, col trattato di Nanjing, che concluse la Guerra dell'Oppio fra la Cina e l'Inghilterra, venne stabilita l’apertura del porto al traffico marittimo internazionale, obbligando la città ad accogliere alcune Concessioni straniere (inglese, francese, americana), ossia aree date in affitto dal governo cinese alle quali veniva riconosciuta l’extraterritorialità amministrativa e giudiziaria.

Il carattere cosmopolita ha fatto di Shanghai il cuore dell’attività commerciale, culturale e industriale del Paese. Negli anni ’30 era il più importante centro per gli scambi commerciali con l’Europa. Il suo centro storico conserva ancora intatto il carattere occidentale degli anni trenta con i numerosi grattacieli lun- In apertura: il Bund, in una vista notturna, e la Shanghai Old Street. Di fianco: lo Yuyuan Garden. Sopra, dall’alto: il Jade Buddha e la Torre TV Oriental Pearl. Sotto: il Circo di Shanghai. go il fiume Huang Po. Di particolare interesse è la città vecchia con vicoli tortuosi costellati da antiche botteghe ricche di piacevoli sorprese. La tappa d’obbligo per chi visita Shanghai è il viale Zhongshan (Zhongshan lu), l’antico Bund, che si snoda dalla confluenza del fiume Wusong nello Huangpu fino al limite della città vecchia. La grande arteria è fiancheggiata da superbi palazzi che al tempo delle Concessioni accoglievano le sedi di banche e compagnie commerciali straniere, mentre oggi ospitano gli uffici delle corporazioni e del Municipio. Una slanciata torre, culminante con una piramide, indica lo Heping fandian (Hotel della Pace). Ma la strada più effervescente di Shanghai è la Nanjing dong, che inizia dal Bund ed è sempre affollatissima. Lungo il suo corso si trovano numerosi negozi, ristoranti, cinema, il Parco del Popolo, la Biblioteca Municipale, il Museo delle Scienze naturali e il Circo di Shanghai, famoso per i suoi spettacoli di funamboli ed equilibristi. Nella via Yan'andong meritano una visita il Museo d'Arte e di Storia e il Dashijie (Palazzo del Grande mondo). La via Huai Hai - già via del Maresciallo Joffre perchè attraversava la Concessione francese - deve la sua celebrità al passeggio delle "eleganti signore" delle migliori famiglie cittadine di un tempo. Un gran numero di negozi propongono oggi un’impressionante e variopinto repertorio di prodotti tipici, tra cui splendidi capi in seta. Da non perdere la visita ad alcuni monumenti significativi come: il Tempio del Buddha di giada (Yufosi) contenente due statue di Sakyamuni portate dalla Birmania nel 1869, il grande Museo storico-archeologico con reperti di straordinario interesse, il Chenghuangmiao (Tempio degli Dei della città) ora trasformato in un enorme bazar, il Tempio di Confucio ora Palazzo della Cultura, il Jing'an (Tempio della Serenità) di fronte all'omonimo parco, il Tempio Longhua d'epoca Qing. Senza dimenticare tanti deliziosi giardini come quello del Mandarino Yu in una caratteristica residenza signorile della Cina di una volta, il Qiuxiapu (Parco delle Nuvole purpuree d'autunno) d'epoca Ming, il Parco Longhua dove si erge una Pagoda di oltre 40 metri d’altezza risalente al 977 d.C., il Parco Hongkou che ospita la tomba dello scrittore Lu Xun (1881-1936) e il museo a lui dedicato, il Giardino Guyi tra i più antichi e più pittoreschi della città, infine il Giardino botanico che accoglie le piante più comuni e quelle più rare della flora cinese. Nel Palazzo delle Esposizioni si può ammirare il meglio della produzione industriale e artigianale cinese. Nell'atrio si trova un imponente masso di giada di due tonnellate che simboleggia la conquista dell'Everest compiuta dai cinesi dal versante tibetano. INFO Per un ventaglio completo di proposte di viaggio in Cina, voli aerei, alberghi, visite guidate si può contattare il tour operator italiano specializzato nel settore, autorizzato dal Governo cinese: CHINASIA TOUR OPERATOR Via Tullio Levi Civita, 35 – 00146 Roma Tel. +39 06 59601.499 r.a. Fax. +39 06 59601.565 Internet: www.chinasia.it E-mail: info@chinasia.it 23 OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2005

GATE N. ...<br />

DESTINAZIONE...<br />

Di Giancarlo Roversi<br />

Alla scoperta del Celeste Impero<br />

La magia<br />

di Shanghai<br />

OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2005<br />

22<br />

Cresce il numero degli europei e degli italiani che scelgono la Cina non solo per i loro viaggi<br />

d’affari ma anche per motivi turistici, per toccare con mano il fascino un po’ misterioso che<br />

il Celeste Impero ha sempre esercitato.<br />

Situata sulle sponde del fiume<br />

Huangpu, con i suoi 11 milioni<br />

di abitanti è la maggiore città<br />

della Cina. A decretarne la fortuna<br />

sono state la sua vicinanza<br />

al mare e la presenza di un<br />

grande porto frequentato da<br />

correnti di traffico provenienti<br />

da ogni parte del mondo.<br />

Il suo nome significa "verso il<br />

mare" e le sue radici risalgono<br />

alla dinastia Song. La svolta<br />

fatidica nella sua storia si<br />

ebbe nel 1842, quando, col<br />

trattato di Nanjing, che concluse<br />

la Guerra dell'Oppio fra<br />

la Cina e l'Inghilterra, venne<br />

stabilita l’apertura del porto<br />

al traffico marittimo internazionale,<br />

obbligando la città<br />

ad accogliere alcune Concessioni<br />

straniere (inglese, francese,<br />

americana), ossia aree<br />

date in affitto dal governo cinese<br />

alle quali veniva riconosciuta<br />

l’extraterritorialità<br />

amministrativa e giudiziaria.

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