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La parte del leone<br />
magine femminile, priva di ogni volgarità, ma ricca di<br />
sensualità e provocazione, abbiamo attivato una collaborazione<br />
con alcuni artisti, disegnatori di fumetti, per<br />
la realizzazione dei calendari d'autore FAAC. Finora<br />
hanno collaborato disegnatori del calibro di Baldazzini<br />
(Pin-up, 1999), Crepax (Valentina, 2000), Tarlazzi ( Mila,<br />
2001), Zaniboni (Eva Kant, 2002), Von Ghota (Secret<br />
Room, 2003), Hugo Pratt (Le donne di Hugo Pratt, 2004)<br />
e per il 2005, anno in cui festeggiamo il quarantesimo<br />
anniversario della FAAC, abbiamo riservato un nome<br />
importantissimo e noto in <strong>tutto</strong> il mondo: Federico Fellini.<br />
Grazie infatti alla fondazione che porta il suo nome<br />
abbiamo potuto attingere ai disegni originali che il<br />
Maestro tracciava durante la preparazione delle riprese<br />
dei suoi film, dove abbiamo trovato stupende immagini<br />
di donne le cui “qualità” vengono esasperate in chiave<br />
caricaturale. Sei di queste immagini sono state scelte<br />
per il Calendario FAAC 2005. Ci piace poter dire che è<br />
diventato un oggetto da collezione, apprezzato dai<br />
clienti e molto gradito anche dal pubblico femminile.<br />
Giancarlo Roversi<br />
40 anni di FAAC<br />
Chi come me è nato nel 1961 e ha passato gran<br />
parte della propria vita a Bologna ha il marchio<br />
FAAC nei propri occhi e nella propria mente.<br />
Passeggiando per la città agli inizi della mia carriera<br />
professionale, nel vedere le migliaia di automazioni<br />
installate, mi chiedevo da osservatore esterno e curioso<br />
come fosse stato possibile per una impresa avere<br />
con il proprio prodotto un così forte impatto nel cambiare<br />
le abitudini di molti di noi, tutti con in tasca un<br />
telecomando che ci rendeva la vita più confortevole.<br />
Alla televisione vedevo lo spot del LEONE e della<br />
FERRARI, una vera icona dei nostri tempi, entusiasmandomi<br />
al pensiero che <strong>tutto</strong> questo fosse nato a<br />
Bologna e che una innovazione così originale potesse<br />
diffondersi nel mondo.<br />
Dal punto di vista professionale provavo un mix di ammirazione<br />
ed invidia per chi aveva la fortuna di fare<br />
parte di un progetto così di successo. Poi, perché molte<br />
volte anche il nostro destino lavorativo è segnato, nel<br />
corso dell’autunno 2002 il Management FAAC decide<br />
di credere nelle mie capacità per una sfida difficile.<br />
Così, da inizio 2003, raccogliendo un patrimonio già<br />
straordinario, ho la responsabilità di gestire e consolidare<br />
la presenza commerciale FAAC in tutti quei<br />
paesi del Mondo (più di 60) ove FAAC non opera ancora<br />
direttamente con proprie strutture.<br />
Nei primi mesi in azienda, venendo da esperienze lavorative<br />
diverse ed a volte complesse, nel relazionarmi ai<br />
diversi livelli organizzativi la mia curiosità era di ricercare<br />
quali strategie, strumenti e decisioni prese nel corso<br />
degli anni avevano portato FAAC a divenire leader di<br />
mercato. Ma ancor più se ci fosse nelle persone FAAC<br />
in Italia e nel Mondo la consapevolezza di cosa vuol dire<br />
lavorare in una azienda di successo, la voglia e la determinazione<br />
di comunicare ai propri partner, distributori,<br />
clienti, utilizzatori un DNA di 40 anni di storia.<br />
Potete essere certi, questa motivazione esiste ed è<br />
forte. Ma in un mercato globale così aperto, complesso<br />
ed ad altissima tensione competitiva mantenere<br />
forte la percezione ed il posizionamento del<br />
marchio e del prodotto FAAC richiedono un impegno<br />
sempre maggiore.<br />
Molti di noi girano l’Italia, l’Europa ed il Mondo per<br />
promuovere FAAC , per spiegare la nostra leadership<br />
di prodotto, qualità, affidabilità e servizio. E la lezione<br />
che portiamo a casa ogni volta che visitiamo partner<br />
e clienti, sia vecchi che nuovi, è di non fermarci<br />
mai, se vogliamo dare un significato di eccellenza a<br />
40 ANNI DI FAAC.<br />
Dopo quasi mezzo secolo, essere il riferimento per il<br />
mondo dell’automazione nelle strategie, nei prodotti,<br />
nelle persone, nell’organizzazione deve rappresentare<br />
il vero orgoglio di questa celebrazione. Un<br />
grande obiettivo è raggiunto per chi ogni giorno ha<br />
contributo ad una storia vincente.<br />
Con un vero augurio a <strong>tutto</strong> il mondo FAAC di pensare<br />
a questo straordinario patrimonio per affrontare<br />
con inalterata passione le sfide del futuro.<br />
Massimo Mola<br />
11<br />
OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2005