29.11.2014 Views

preme1.chp:Corel VENTURA - TRIESTE Books

preme1.chp:Corel VENTURA - TRIESTE Books

preme1.chp:Corel VENTURA - TRIESTE Books

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Il clero sloveno nell’archidiocesi di Gorizia (1918-1954) 81<br />

segreta italiana aveva attuato in modo così oltranzista nei confronti del clero del Litorale. Tra<br />

i metodi indicati per il cosiddetto «reclutamento» e per la costrizione alla collaborazione vi<br />

sono: estorsioni in riferimento ad avvenimenti sia del periodo tra le due guerre che di quello<br />

della Seconda guerra mondiale, in merito a vicende familiari e materiali, al comportamento<br />

conseguente a violazioni della gerarchia ecclesiastica, tentativi di corruzione, tentativi di<br />

seduzione da parte di donne, insinuazioni riguardo a un’eventuale omosessualità o pedofilia,<br />

attribuzione di oggetti e letteratura moralmente discutibili, ecc. Ai sacerdoti erano imposte<br />

sanzioni pecuniarie per delitti verbali, tassazioni specifiche, venivano convocati per prendere<br />

parte a esercitazioni militari e veniva loro assegnato il cosiddetto «lavoro socialmente utile»,<br />

ecc. Tali pressioni erano andate aumentando a partire dal termine della guerra fino al 1952 ed<br />

avevano raggiunto il culmine proprio nel 1952, quando si era arrivati alla rottura dei rapporti<br />

con il Vaticano 20 .<br />

Quando uno storico esamina la documentazione relativa l’attività di Mihael Toro{ prodotta<br />

dai Servizi della Sicurezza dello Stato, ha l’impressione che il quadro complessivo sia alquanto<br />

confuso. Elemento caratteristico in questo senso era la posizione di Toro{ nel processo farsa di<br />

Tolmino, quando nel marzo 1952 diversi suoi sacerdoti furono condannati a lunghi periodi di<br />

reclusione. In quell’occasione non si era nemmeno espresso in loro difesa. Ancora più sorprendente<br />

il suo commento nella circolare successiva al processo, dove citava le leggi che gli imputati<br />

avrebbero violato, e conclude dicendo che: «chi non osserva le leggi dello stato è un pessimo<br />

cittadino» 21 .<br />

Il rapporto di un alto funzionario dell’UDV del 23 dicembre 1950 invece riporta:<br />

Toro{ è assolutamente fedele alla nostra linea e pare che le sue ambizioni siano talmente forti che<br />

dopo un prolungato periodo di preparazione sarebbe capace di continuare a mantenere l’incarico<br />

di amministratore senza sottomettersi ad eventuali provvedimenti del Vaticano che imponessero<br />

la sua destituzione. Alla luce di questo è necessario un’ulteriore consolidamento tramite i nostri<br />

agenti… 22<br />

Mai si arrivò a questo. Secondo la mia tesi, Toro{, in questa complessa posizione tra la<br />

minaccia della sua sostituzione (più precisamente di collocamento a riposo) da parte del<br />

Vaticano, e dall’altra parte le pressioni del potere, continuò a mantenere l’incarico del tutto<br />

casualmente. Dopo una relativa distensione, in Jugoslavia, dei rapporti tra Chiesa e Stato, il che<br />

significa dopo il 1953, il fatto che Toro{ avesse mantenuto la propria posizione era risultato<br />

conveniente per tutti: per il Vaticano perché non si arrivò alla frattura nemmeno nei momenti<br />

più critici, momenti in cui invece ciò era sembrato possibile, mentre il regime comunista si era<br />

accontentato dell’alto grado di controllo instaurato nei confronti della Chiesa. Nell’«Ufficio<br />

clero», così veniva chiamata la ripartizione dell’UDV competente, era possibile leggere il<br />

seguente «rapporto sulla posizione»:<br />

Il Vaticano è informato riguardo al movimento [il cosiddetto movimento di Cirillo e Metodio] in<br />

senso negativo e vigila accorto perché non avvenga una scissione del clero. Il clero in sé ha paura<br />

del Vaticano e delle sue sanzioni. Perciò si sta creando un compromesso tra i sacerdoti stessi,<br />

ritrovatisi improvvisamente tra due fuochi. Il Vaticano vorrebbe che l’organizzazione gli sia<br />

soggetta e allo stesso tempo non in opposizione con il potere. Bajt e i suoi uomini non ne sono<br />

capaci, perché troppo distanti dal Vaticano. Il vescovo [il Vescovo Vovk di Lubiana], nemmeno,<br />

perché troppo vicino al Vaticano. Perciò ha accolto alla guida e non ha proibito l’attività di coloro<br />

che sostengono il potere e sono allo stesso tempo fedeli al Vaticano. Il Vaticano, anche in questo<br />

caso, procede nel senso del «minus malum». Sembra che al momento il Vaticano sia soddisfatto 23 .

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!