29.11.2014 Views

preme1.chp:Corel VENTURA - TRIESTE Books

preme1.chp:Corel VENTURA - TRIESTE Books

preme1.chp:Corel VENTURA - TRIESTE Books

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Fede e nazione nel pensiero dei cattolici giuliani sloveni e la posizione di mons. J. Ukmar 343<br />

Fede e nazione nel pensiero dei cattolici giuliani sloveni e la posizione di<br />

monsignor Jakob Ukmar<br />

di Toma‘ Sim~i~<br />

Tentativi volti all’individuazione di fili rossi nello svolgimento storico rischiano di rivelarsi<br />

fuorvianti perché conducono spesso a semplificazioni ardue da accettare o perlomeno discutibili.<br />

Consapevole di espormi io stesso ad un rischio siffatto, voglio azzardare l’affermazione,<br />

secondo la quale è forse possibile enucleare nel cattolicesimo giuliano sloveno degli ultimi<br />

cento anni, due atteggiamenti e due linee di svolgimento principali. La prima, che affonda le<br />

proprie radici ideali nel cosiddetto cattolicesimo intransigente dell’Ottocento con Luka Jeran 1<br />

e più tardi con Anton Mahni~ e la sua «separazione degli animi» 2 , si espresse con evidenza<br />

dapprima nel movimento cristiano-sociale, prima e dopo la Grande Guerra, e successivamente<br />

nella corrente che, guidata dal politico goriziano avv. Janko Kralj 3 , si oppose, nel corso della<br />

seconda guerra mondiale, da posizioni anticomuniste, all’Osvobodilna fronta - Fronte di liberazione<br />

del popolo sloveno. Nel dopoguerra – almeno per quanto attiene all’area extra-jugoslava<br />

– fece riferimento al settimanale «Katoli{ki glas» (La voce cattolica) ed alla compagine politica<br />

della Slovenska katoli{ka skupnost - Comunità cattolica slovena, nell’ambito del Partito nazionale<br />

sloveno. Oltre al primato della fede nella vita privata e pubblica, caratterizzarono questo<br />

primo atteggiamento l’assoluta fedeltà al magistero ecclesiale ed alla gerarchia nonché, sotto il<br />

profilo nazionale, la deferenza nei riguardi della cosiddetta legalità, assieme all’indisponibilità<br />

a sacrificare la propria purezza ideologica sull’altare di un ipotetico ideale di compattezza<br />

nazionale. Nelle parole proferite il 20 giugno 1954 all’assemblea costitutiva della già richiamata<br />

Slovenska katoli{ka skupnost dal parroco di Caresana Stanko Jane‘i~, secondo le quali «essere<br />

un buono sloveno equivale ad essere un buon cattolico» 4 , è riscontrabile l’idea espressa ormai<br />

cento anni prima dal settimanale «Zgodnja Danica» (Stella mattutina), secondo la quale<br />

«l’elemento principale della nazionalità è e resta la fede» 5 .<br />

L’altro atteggiamento trae in verità origine dal cosiddetto cattolicesimo liberale ottocentesco,<br />

se non che, nelle specifiche condizioni politico-nazionali slovene, esso scaturisce soprattutto<br />

dalla disposizione d’animo che Du{an Kermavner definì, nel suo commento alla storia<br />

politico-culturale del Prijatelj, come «cattolicesimo nazionale» 6 . Siffatto atteggiamento trovò<br />

ad esempio espressione nella poesia patriottica di Simon Gregor~i~ 7 , nella politica di concordia<br />

nazionale condotta da suo cugino Anton Gregor~i~ 8 , nonché nei fervori volti all’introduzione<br />

della liturgia slava e nel cosiddetto cattolicesimo di convergenza nazionale, teso, cioè, al<br />

compattamento nazionale, praticato a Trieste e nei suoi dintorni. Nel corso della seconda<br />

guerra mondiale il suo influsso si rintraccia nelle motivazioni che indussero gli onorevoli<br />

Engelbert Besednjak 9 e Virgil [~ek 10 a schierarsi a fianco dell’Osvobodilna fronta e, a guerra<br />

terminata – per limitarmi ancora al solo territorio extra-jugoslavo – nelle posizioni assunte dal<br />

settimanale «Novi list», come pure, nell’ambito del Partito nazionale sloveno, nella corrente<br />

raccolta attorno a Besednjak stesso. Tipica di tale atteggiamento fu la scelta di orientare la<br />

propria condotta al criterio del primato del principio nazionale in quanto categoria etica, in<br />

ragione della quale esso si dichiarava disponibile, in frangenti critici, specie ove si fosse valutato<br />

che fossero in gioco interessi nazionali fondamentali, anche a recedere dal monolitismo<br />

cattolico e dall’intransigenza ideologica. Mutatis mutandis, negli appelli alla convergenza nazio-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!