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preme1.chp:Corel VENTURA - TRIESTE Books

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Ricomposizione dell’azione amministrativa del CLN regionale per il Litorale sloveno a Trieste 227<br />

Area Order N. 2). Il Proclama e la Dichiarazione propiziarono un compromesso e, nel giugno<br />

del 1945, J. [trukelj e tutto il comitato esecutivo del distretto di Gorizia accettarono le funzioni<br />

direttive del distretto loro offerte 16 . Benché fino alla fine di agosto 1945 fossero stati gli<br />

esponenti del potere popolare a gestire il distretto, l’ambito delle loro prerogative continuò<br />

inesorabilmente a restringersi. Le finanze pubbliche (l’assistenza sociale, il bilancio distrettuale,<br />

il finanziamento delle attività agricole) e le politiche del collocamento rientrarono completamente<br />

nelle prerogative del governatore, e se per un verso egli consentì lo svolgimento di un<br />

corso di tirocinio per insegnanti sloveni a Gorizia, evento del tutto impensabile a Trieste, per<br />

altro verso egli non ammise scostamenti di rilievo dalla linea politica tracciata. Furono perciò<br />

gradualmente estromessi tutti gli impiegati del distretto di Gorizia che nel maggio del 1945<br />

avevano assunto le redini dell’amministrazione pubblica, dal fisco agli ospedali.<br />

Allo scopo di esercitare un controllo più stretto sull’operato del comitato distrettuale<br />

goriziano, Simson propose l’introduzione di uno speciale comitato paritetico, composto da sette<br />

delegati sloveni e sette delegati italiani. Gli sloveni aderirono a questo progetto, comunicarono<br />

i loro nomi, contando sul fatto che ciò sarebbe valso a riconoscere il loro ruolo paritario nella<br />

conduzione della regione. La controparte italiana propose, dopo lunghe trattative, tratti dalle<br />

file antifasciste, un rappresentante degli indipendenti, due rappresentanti dei democratici<br />

cristiani, due rappresentanti del partito socialista ed un rappresentante del Partito d’Azione. I<br />

candidati italiani proposti erano tutti membri del Comitato di Liberazione Nazionale, dal quale<br />

sin dai tempi della guerra erano usciti i comunisti italiani che avevano preferito l’opzione<br />

jugoslava 17 .<br />

La prima ed unica riunione del comitato paritetico, nel corso della quale al ruolo di<br />

presidente sarebbe dovuto essere eletto, su proposta della controparte slovena, J. [trukelj, si<br />

tenne il 17 luglio 1945. Gli esponenti del CLN condizionarono la partecipazione al comitato<br />

con il rientro dei prigionieri italiani dalla Jugoslavia e con la nomina di un delegato comunista.<br />

Così facendo, la controparte italiana permise che le procedure si arenassero, sicché nell’estate<br />

del 1945 l’insediamento del comitato paritetico bi-nazionale non avvenne, nonostante l’impegno<br />

profuso dal Simson 18 . Ma alla fine del mese di luglio 1945, il governatore di Gorizia, il<br />

colonnello Simson, fu trasferito in Carinzia. Le ragioni di questo provvedimento furono<br />

molteplici e lo stesso Simson volle renderne conto, prima di congedarsi. Egli invitò quindi ad<br />

una conferenza i presidenti dei NOO circoscrizionali, il proprio successore colonnello Smuts e<br />

tutti i funzionari di settore ed amministrativi del GMA. Nella sua relazione, egli descrisse la<br />

propria attività per il periodo in cui aveva diretto il GMA nel Goriziano (12 giugno 1945 – fine<br />

luglio 1945). Egli giudicò la collaborazione fra il GMA ed il potere popolare come la condizione<br />

essenziale che aveva reso possibile il funzionamento della regione sotto il suo comando. I<br />

risultati conseguiti furono, a suo dire, tutto fuor che casuali. Sin dall’assunzione del potere,<br />

quando ancora tentennava incerto fra l’opzione repressiva e quella cooperativa, si era reso<br />

conto che avrebbe dovuto, se voleva che le cose funzionassero, rendere possibile l’affermazione<br />

di entrambe le realtà nazionali nella regione. Fu questa convinzione a dettargli la linea della<br />

collaborazione fra le due parti. Fu perciò che per il versante sloveno aveva richiesto l’aiuto della<br />

piramide delle autorità dei NOO distrettuale, circoscrizionali e locali, mentre per il versante<br />

italiano e friulano, insistette sulla conservazione del sistema dei comuni e dei sindaci. Tutto ciò<br />

si era reso, secondo l’opinione di Simson, necessario anche per l’avvenire 19 .<br />

Egli ringraziò gli esponenti del distretto di Gorizia per la collaborazione prestata, accomiatandosi<br />

con le seguenti parole: «Lascio le vostre terre da amico vostro, augurando ai vostri<br />

obiettivi di fondo un pieno successo, essendo io con tutto il cuore a fianco delle vostre giuste<br />

aspirazioni» 20 .

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