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222 Metka Gomba~ proprio assetto statuale primeggiassero proprio gli sloveni giuliani, non va tuttavia trascurato a tal proposito che le ragioni di questo plebiscito quotidiano andavano individuate nella determinazione della popolazione locale, assillata in passato per anni dalle violenze fasciste. La costituzione del PNOO Il PNOO fu eletto il 15 settembre del 1944 in località Velike Lazne presso ^epovan. Ne divenne presidente lo scrittore France Bevk. Il Litorale sloveno fu suddiviso, sotto il profilo amministrativo, nel distretto del Litorale settentrionale, del Litorale meridionale, del Litorale centrale, del Litorale occidentale e nel distretto di Trieste. Questo organismo di potere ed amministrativo eletto, fu inteso come un anello intermedio fra la base dei NOO del Litorale e la Presidenza del Consiglio di liberazione nazionale sloveno (Slovenski narodnoosvobodilni svet) al fine di poter in tal modo dirigere e controllare la rete particolarmente fitta di NOO, capillarmente ramificata in tutto il Litorale 1 . Fu in tal senso che agì il PNOO, al punto che esso pose, con la propria azione amministrativa, gestionale, giurisdizionale ed esecutiva, le basi del nuovo potere sloveno dall’Istria alla Val Canale 2 . Il PNOO rese ragione della propria fondazione con la scrupolosa attuazione dei compiti affidatigli. I suoi organismi elettivi dispiegarono una vasta azione amministrativa, la quale si esplicò mediante il lavoro di settori, reparti, commissioni e dipartimenti. Tale sistema si ramificò anche nei NOO distrettuali, circoscrizionali e locali. Fu pure a livello di tali istanze che furono organizzate, nell’autunno del 1944, delle elezioni generali, sulla base del diritto di voto eguale ed universale, dei membri dei NOO locali, circoscrizionali e distrettuali, nonché le elezioni dei deputati alle assemblee di liberazione nazionale circoscrizionali e distrettuali. Per la prima volta nella storia ebbero diritto di voto universale anche le donne. Non si poté procedere alle elezioni prima della fine della guerra soltanto nel distretto di Trieste, sede dell’amministrazione germanica 3 . Fu colto l’obiettivo dei vertici della resistenza slovena: il territorio della Venezia Giulia fu sottoposto, prima della resa dei conti finale con il nemico, al controllo amministrativo effettivo degli organismi elettivi del potere sloveno, prevenendo in tal modo il rischio del vuoto di potere4. La base giuridica dell’azione dispiegata dai poteri popolari fu fornita dal Decreto sulle località, le circoscrizioni ed i distretti nonché sui loro NOO, che la presidenza del PNOO aveva promulgato il 22 settembre 1944, nonché dal Decreto sulle elezioni dei NOO e delle assemblee di liberazione nazionale circoscrizionali e distrettuali 5 . Il maggio ed il giugno del 1945 Dopo il 1 maggio 1945 fu definito anche il rapporto fra il PNOO ed il Governo sloveno e fu deciso che, fino alla stipula del Trattato di Pace con l’Italia, il PNOO avrebbe esercitato il potere supremo, evitando in tal modo che i ministeri sloveni s’ingerissero direttamente nella soluzione degli affari correnti nel Litorale sloveno e di Trieste 6 . Nei primi due mesi dopo il trasferimento a Trieste, avvenuto nel maggio del 1945, quando il PNOO assurse a rappresentante supremo ed unico del potere nella Regione, i suoi esponenti cercarono di imprimere all’amministrazione civile un assetto organizzativo che ricalcasse quello istituito già nel corso della guerra. Se il partito comunista rappresentava la forza politica

Ricomposizione dell’azione amministrativa del CLN regionale per il Litorale sloveno a Trieste 223 dirigente, l’Unione Antifascista Italo-Slava interpretò il proposito di una programmata convivenza fra la popolazione slovena, croata ed italiana, e mentre le organizzazioni sindacali, giovanili, femminili e combattentistiche rappresentavano la società civile, il PNOO funse con tutte le sue funzioni amministrative, gestionali e di potere, da organismo dell’amministrazione statale, dotato di potere legislativo, esecutivo e giudiziale nel Litorale sloveno. L’azione del PNOO per il Litorale sloveno (dopo la liberazione la dizione fu integrata dalla locuzione «e per Trieste») può essere divisa in tre fasi: 1) dalla sua elezione il 15 settembre 1944 alla liberazione il 1 maggio 1945; 2) dalla liberazione il 1 maggio alla firma degli accordi di Belgrado ed alla costituzione delle zone A e B della Venezia Giulia (12 giugno 1945); 3) dal 12 giugno 1945 allo scioglimento del PNOO il 23 febbraio 1947. Tale suddivisione in periodi è dettata in primo luogo dai mutamenti subiti dalla struttura e dall’azione del PNOO e dei suoi organismi, in verità non pochi nel corso dei due anni e mezzo della sua esistenza. Per la prima fase si può affermare che essa fu caratterizzata dall’instaurazione della rete dei NOO, dall’organizzazione delle elezioni, dall’istituzione dei settori, dei dipartimenti e delle commissioni amministrativi, economici, culturali, scolastici, socio-assistenziali, mediante i quali il potere popolare esercitò, ove ciò fosse stato possibile, la propria gestione, ovvero si predisponeva all’assunzione del potere nelle località nelle quali le forze d’occupazione erano riuscite a mantenere propri presidi fino alla fine della guerra. Dopo la fine della guerra, quando il PNOO assunse le redini del potere civile anche nelle città maggiori, i suoi assetti organizzativi non corrisposero più alle esigenze, perciò vi si susseguirono una serie di trasformazioni di un certo rilievo, eseguite sulla scorta di decreti che ne fissarono le direttrici di fondo dell’azione da svolgere. Con il Decreto n. 25 fu introdotta una nuova suddivisione amministrativa e territoriale che istituì tre unità amministrative maggiori, il distretto di Trieste, il distretto di Gorizia e la città autonoma di Trieste. Il distretto di Trieste fu a sua volta suddiviso in nove NOO circoscrizionali, e precisamente quelli di Devin-Nabre‘ina, Hrpelje-Kozina, Milje-Dolina, Se‘ana, Tr‘i~, Ilirska Bistrica, Koper, Piran, Postojna (vedi il glossario dei toponimi in calce al saggio, NdT). Il distretto di Gorizia fu suddiviso in diciassette NOO circoscrizionali, ossia Ajdov{~ina, Bovec, Cerkno, ^edad, ^rni~e, Gradi{~e, Grgar, Gorica, Idrija, Kanal, Kobarid, Komen, Krmin, Miren, Tar~ent, Tolmin, Trbi‘. Il Consiglio di liberazione cittadino di Trieste divenne un’unità amministrativa autonoma, dotata delle funzioni distrettuali. Esso si articolò in cinque comitati di rione e nel NOO circoscrizionale di Opicina. Seguirono poi decreti che dettarono gli assetti degli organismi economici, culturali, scolastici e le misure volte all’abrogazione della legislazione fascista e nazista, altri volti alla riforma del sistema giudiziario, avendo l’introduzione di un nuovo assetto amministrativo territoriale implicato anche una nuova ripartizione dei tribunali 7 . I decreti, le delibere e le istruzioni, dotati di potere legislativo, furono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del PNOO per il Litorale sloveno e Trieste 8 . Furono quindi eseguite le elezioni, dapprima nei NOO locali (ove non fossero già stati eletti nel corso della guerra), mediante i quali si elessero il comitato esecutivo ed i rappresentanti per il livello circoscrizionale. I rappresentanti dei NOO locali eletti, elessero a loro volta, in sede di assemblea di liberazione nazionale circoscrizionale, il comitato esecutivo circoscrizionale, i delegati al livello distrettuale nonché i membri dei tribunali popolari circoscrizionali. I delegati circoscrizionali elessero poi, in sede di assemblea circoscrizionale, il comitato esecutivo circoscrizionale, il tribunale popolare circoscrizionale nonché i delegati all’assemblea regionale. I

Ricomposizione dell’azione amministrativa del CLN regionale per il Litorale sloveno a Trieste 223<br />

dirigente, l’Unione Antifascista Italo-Slava interpretò il proposito di una programmata convivenza<br />

fra la popolazione slovena, croata ed italiana, e mentre le organizzazioni sindacali,<br />

giovanili, femminili e combattentistiche rappresentavano la società civile, il PNOO funse con<br />

tutte le sue funzioni amministrative, gestionali e di potere, da organismo dell’amministrazione<br />

statale, dotato di potere legislativo, esecutivo e giudiziale nel Litorale sloveno.<br />

L’azione del PNOO per il Litorale sloveno (dopo la liberazione la dizione fu integrata dalla<br />

locuzione «e per Trieste») può essere divisa in tre fasi:<br />

1) dalla sua elezione il 15 settembre 1944 alla liberazione il 1 maggio 1945;<br />

2) dalla liberazione il 1 maggio alla firma degli accordi di Belgrado ed alla costituzione delle<br />

zone A e B della Venezia Giulia (12 giugno 1945);<br />

3) dal 12 giugno 1945 allo scioglimento del PNOO il 23 febbraio 1947.<br />

Tale suddivisione in periodi è dettata in primo luogo dai mutamenti subiti dalla struttura e<br />

dall’azione del PNOO e dei suoi organismi, in verità non pochi nel corso dei due anni e mezzo<br />

della sua esistenza. Per la prima fase si può affermare che essa fu caratterizzata dall’instaurazione<br />

della rete dei NOO, dall’organizzazione delle elezioni, dall’istituzione dei settori, dei<br />

dipartimenti e delle commissioni amministrativi, economici, culturali, scolastici, socio-assistenziali,<br />

mediante i quali il potere popolare esercitò, ove ciò fosse stato possibile, la propria<br />

gestione, ovvero si predisponeva all’assunzione del potere nelle località nelle quali le forze<br />

d’occupazione erano riuscite a mantenere propri presidi fino alla fine della guerra.<br />

Dopo la fine della guerra, quando il PNOO assunse le redini del potere civile anche nelle<br />

città maggiori, i suoi assetti organizzativi non corrisposero più alle esigenze, perciò vi si<br />

susseguirono una serie di trasformazioni di un certo rilievo, eseguite sulla scorta di decreti che<br />

ne fissarono le direttrici di fondo dell’azione da svolgere.<br />

Con il Decreto n. 25 fu introdotta una nuova suddivisione amministrativa e territoriale che<br />

istituì tre unità amministrative maggiori, il distretto di Trieste, il distretto di Gorizia e la città<br />

autonoma di Trieste. Il distretto di Trieste fu a sua volta suddiviso in nove NOO circoscrizionali,<br />

e precisamente quelli di Devin-Nabre‘ina, Hrpelje-Kozina, Milje-Dolina, Se‘ana, Tr‘i~, Ilirska<br />

Bistrica, Koper, Piran, Postojna (vedi il glossario dei toponimi in calce al saggio, NdT).<br />

Il distretto di Gorizia fu suddiviso in diciassette NOO circoscrizionali, ossia Ajdov{~ina,<br />

Bovec, Cerkno, ^edad, ^rni~e, Gradi{~e, Grgar, Gorica, Idrija, Kanal, Kobarid, Komen,<br />

Krmin, Miren, Tar~ent, Tolmin, Trbi‘.<br />

Il Consiglio di liberazione cittadino di Trieste divenne un’unità amministrativa autonoma,<br />

dotata delle funzioni distrettuali. Esso si articolò in cinque comitati di rione e nel NOO<br />

circoscrizionale di Opicina.<br />

Seguirono poi decreti che dettarono gli assetti degli organismi economici, culturali, scolastici<br />

e le misure volte all’abrogazione della legislazione fascista e nazista, altri volti alla riforma del<br />

sistema giudiziario, avendo l’introduzione di un nuovo assetto amministrativo territoriale<br />

implicato anche una nuova ripartizione dei tribunali 7 .<br />

I decreti, le delibere e le istruzioni, dotati di potere legislativo, furono pubblicati sulla<br />

Gazzetta Ufficiale del PNOO per il Litorale sloveno e Trieste 8 .<br />

Furono quindi eseguite le elezioni, dapprima nei NOO locali (ove non fossero già stati eletti<br />

nel corso della guerra), mediante i quali si elessero il comitato esecutivo ed i rappresentanti per<br />

il livello circoscrizionale. I rappresentanti dei NOO locali eletti, elessero a loro volta, in sede di<br />

assemblea di liberazione nazionale circoscrizionale, il comitato esecutivo circoscrizionale, i<br />

delegati al livello distrettuale nonché i membri dei tribunali popolari circoscrizionali. I delegati<br />

circoscrizionali elessero poi, in sede di assemblea circoscrizionale, il comitato esecutivo circoscrizionale,<br />

il tribunale popolare circoscrizionale nonché i delegati all’assemblea regionale. I

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