29.11.2014 Views

preme1.chp:Corel VENTURA - TRIESTE Books

preme1.chp:Corel VENTURA - TRIESTE Books

preme1.chp:Corel VENTURA - TRIESTE Books

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Le organizzazioni filo-jugoslave della zona A della Venezia Giulia 203<br />

496 delegati di entrambe le zone. Nella relazione introduttiva, Boris Kraigher rimarcò: «La<br />

costituzione del PCRG è garante del carattere unitario e monolitico del partito comunista che<br />

in alcun caso potrà risultare una federazione, bensì vi si dovrà rispettare rigorosamente il<br />

principio del centralismo democratico, il quale soltanto può contrapporre alle mene della<br />

reazione la sicura efficacia del partito. […] Il partito comunista deve fare piazza pulita di ogni<br />

elemento che ne mini l’unità» 9 .<br />

I membri del CC del PCRG non furono eletti in chiave nazionale, bensì «in base alle loro<br />

capacità», argomento con il quale si replicò al rimprovero secondo il quale vi sarebbe stato un<br />

eccessivo numero di componenti sloveni. Furono eletti Boris Kraigher alla carica di segretario,<br />

nonché i membri Ermanno Solieri, Du{an Dimini}, Giorgio Jaksetich, Ivan Regent, Dina<br />

Zlati~, Francesco Nefat, Julij Beltram, Alessandro Destradi, Branko Babi~, Rudolf Ur{i~,<br />

Giusto Massarotto, Anton Ukmar, Vittorio Marcovich, Emilio Semilli e Jurij [estan. A seguito<br />

del suo rientro a Lubiana, Kraigher fu sostituito, il 17 luglio del 1946, da Branko Babi~ 10 .La<br />

zona B fu rappresentata nell’ufficio politico da Franc Perov{ek, cooptato nel CC del PCRG<br />

nella seduta del 16 agosto 1945. In quella stessa occasione furono eletti anche gli altri membri<br />

dell’ufficio politico, e precisamente Boris Kraigher alla carica di segretario, nonché Ermanno<br />

Solieri, Du{an Dimini} e Dino Zlati~ 11 .<br />

Il PCRG contava nel febbraio del 1946 nel distretto di Gorizia circa 1.900 membri, dei quali<br />

477 nella sola città di Gorizia 12 , mentre nell’ottobre dello stesso anno i membri erano 2.161 con<br />

693 candidati 13 . Per il distretto di Trieste si hanno solo i dati per Monfalcone, dove nel dicembre<br />

del 1946 si contarono 814 membri e 978 candidati 14 . Nel distretto di Trieste, che dal settembre<br />

del 1947 includeva l’intera zona A del TLT, si contarono, nel mese di settembre del 1947, 3.873<br />

membri e 1.155 candidati 15 .<br />

Nel dicembre del 1945 il PCI chiese che accanto a Boris Kraigher fosse eletto o nominato un<br />

secondo segretario del PCRG di nazionalità italiana. Secondo l’opinione espressa da Boris<br />

Kidri~ in una lettera a Kardelj nel dicembre del 1945, ciò avrebbe significato che all’interno del<br />

PCRG sarebbe stata legalizzata una frazione del PCI, mentre il GMA avrebbe successivamente<br />

potuto vietare il PCRG 16 . Tale richiesta non fu esaudita, perciò la direzione del PCI dette vita<br />

a Trieste, nel maggio del 1946, ad un proprio Ufficio Informazioni diretto da Giordano<br />

Pratolongo e subìto dalla controparte slovena alla stregua di un tentativo di rottura dell’unità<br />

del partito nella Venezia Giulia 17 .<br />

A seguito dei nuovi confini tracciati dal Trattato di Pace con l’Italia del 10 febbraio 1947, vi<br />

si conformarono anche gli assetti organizzativi del partito. I comunisti residenti nell’area<br />

rimasta all’Italia tornarono a militare nel PCI, quelli residenti nelle aree annesse alla Jugoslavia<br />

divennero militanti del KPS o rispettivamente del KPH, mentre per l’area destinata ad integrare<br />

il Territorio Libero di Trieste fu fondato, alla fine d’agosto del 1947, il PCTLT. Anche in esso,<br />

in una prima fase, il partito sloveno mantenne un ruolo preminente, mentre segretario ne<br />

divenne Branko Babi~, già segretario del PCRG sino a quel momento. Al tempo stesso tuttavia,<br />

l’elemento «italiano» del PCTLT si rafforzò, specie a seguito del rientro a Trieste di Vittorio<br />

Vidali nel giugno del 1947 18 .<br />

A differenza del sistema di democrazia parlamentare, quello delle democrazie popolari<br />

faceva leva sul ruolo guida del partito comunista e sulle organizzazioni frontiste, il ruolo delle<br />

quali avrebbe dovuto essere quello di organizzare le «vaste masse popolari», mentre di fatto<br />

esse si tradussero in una cinghia di trasmissione del partito ed in esecutrici della sua politica.<br />

Nel corso della guerra tale ruolo era stato interpretato dal Fronte di Liberazione del Popolo<br />

Sloveno con le sue vaste diramazioni capillari anche nel Litorale. Come già ho avuto modo di<br />

accennare, dalla fine del febbraio del 1945 agì a Trieste un comitato unitario italo - sloveno del

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!