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preme1.chp:Corel VENTURA - TRIESTE Books

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202 Nevenka Troha<br />

di trasformazioni sociali, ad acquisire fra gli sloveni, specie quelli del Litorale, una grande<br />

influenza ed un elevato prestigio. Al fine di raggiungere i propri obiettivi in relazione ai confini<br />

occidentali della Slovenia, essi dedicarono ininterrottamente, ma specie a partire dall’estate<br />

1944, un’attenzione particolare alla predisposizione delle condizioni per l’assunzione del potere<br />

nel Litorale. Ne sarebbero stati capaci soltanto i quadri migliori, per cui il Comitato Centrale<br />

del KPS nominò il 13 marzo 1945 un membro del più ristretto gruppo dirigente, ossia dell’ufficio<br />

politico del Comitato Centrale del KPS, nonché uno dei più capaci comunisti sloveni, cioè Boris<br />

Kraigher, alla carica di segretario del Comitato Regionale del KPS per il Litorale nonché a<br />

quella di segretario del Comitato Regionale dell’OF. A Kraigher furono concessi ampi poteri<br />

per disporne nell’opera d’orientamento complessivo e di direzione pratica di tutte le organizzazioni<br />

filo-jugoslave dell’area 3 . Fino al suo rientro a Lubiana, il 17 giugno 1946, quando<br />

assunse la carica di ministro degli interni della Repubblica Popolare di Slovenia, egli fu la<br />

personalità chiave del movimento di liberazione sloveno e, più tardi, dei poteri sloveni e del<br />

partito nella Regione Giulia, dall’agosto 1945 formalmente in qualità di segretario del Comitato<br />

Centrale del PC della Regione Giulia, di segretario del Comitato Centrale dell’Unione<br />

Antifascista Italo – Slava (UAIS – SIAU) e di vicepresidente del Comitato Regionale di<br />

Liberazione Nazionale per il Litorale Sloveno e Trieste (Pokrajinski narodnoosvobodilni odbor<br />

za Slovensko primorje in Trst - PNOO). Egli concordava le proprie decisioni con la dirigenza<br />

slovena, soprattutto con il CC del KPS e concretamente con Boris Kidri~, divenuto il 5 maggio<br />

1945 presidente del governo sloveno, e quindi con Lidija [entjurc. Le decisioni di maggior<br />

rilievo erano assunte dal vertice del partito sloveno soltanto dopo aver raccolto l’assenso di<br />

Edvard Kardelj, membro, all’epoca, del più ristretto vertice jugoslavo, nonché capo della<br />

delegazione jugoslava alla Conferenza di pace con l’Italia. Furono in tal modo assunti e<br />

concordati anche i programmi e l’azione del PCRG, dell’UAIS e del PNOO nonché degli<br />

organismi di potere ad esso subordinati, l’organizzazione di manifestazioni, di scioperi e di altre<br />

azioni come pure la politica delle organizzazioni filo-jugoslave nei riguardi del Governo<br />

Militare Alleato anglo-americano nonché dei partiti e delle organizzazioni italiane 4 .<br />

Sin dal periodo bellico il KPS subì la divaricante tensione fra internazionalismo e patriottismo<br />

5 . Fu proprio facendo leva sul dovere internazionalista che vincolava i comunisti italiani<br />

locali al sostegno dell’annessione allo stato (alla Jugoslavia) che stava gettando le basi del<br />

potere popolare, che il KPS riuscì, a seguito dell’arresto del gruppo dirigente della Federazione<br />

triestina del PCI nell’autunno del 1944, a far sì che da allora in poi esso «agisse incondizionatamente<br />

in base alle nostre direttive e sotto il nostro comando diretto» 6 . Benché la fusione dei<br />

due partiti non fosse stata ancora formalizzata, dalla primavera del 1945 operò a Trieste un<br />

comitato unitario italo - sloveno del partito, diretto dallo sloveno Rudi Ur{i~, nella veste di<br />

segretario politico, e dall’italiano Alessandro Destradi, in qualità di segretario organizzativo 7 .<br />

Nel corso dell’occupazione jugoslava della Venezia Giulia nel mese di maggio del 1945<br />

continuarono ad operare contemporaneamente entrambi i partiti, il PCI ed il KPS. Quando il<br />

12 giugno 1945 la Venezia Giulia fu suddivisa in due zone, amministrate rispettivamente dal<br />

governo militare anglo - americano e da quello jugoslavo, mentre giuridicamente essa rimaneva,<br />

beninteso, parte dell’Italia, vi fu costituito un partito autonomo. Tale soluzione era stata<br />

proposta dal PCI nella speranza di poter in tal modo contenere l’influenza del KPS, nonché con<br />

il contestuale proposito di vanificare, mediante la costituzione di un partito da esso autonomo,<br />

le critiche circa le sue corresponsabilità per l’azione dei comunisti italiani nella Venezia Giulia.<br />

Il 18 luglio 1945 il Comitato Centrale del KPS accolse la proposta e con essa pure la decisione<br />

di dar vita al fronte popolare unitario dell’Unione Antifascista Italo - Slava 8 .<br />

Parteciparono al congresso costitutivo del PCRG, tenutosi il 13 agosto 1945 a Trieste, ben

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