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Le organizzazioni filo-jugoslave della zona A della Venezia Giulia 201<br />

Le organizzazioni filo-jugoslave della zona A della Venezia Giulia.<br />

I loro assetti organizzativi e la politica dei quadri<br />

di Nevenka Troha<br />

Sin dal periodo bellico, ma in particolare nel corso dei primi anni del dopoguerra, le<br />

organizzazioni che contemplavano nei propri programmi anche la rivendicazione dell’annessione<br />

di tutta la Venezia Giulia alla Jugoslavia, riuscirono ad acquisire il vasto appoggio degli<br />

sloveni come pure quello di buona parte degli italiani nei centri urbani operai di Trieste, di<br />

Monfalcone e di Muggia. Gli sloveni le avevano appoggiate mossi da motivazioni nazionali, in<br />

parte anche di classe, mentre gli italiani lo fecero per motivi di classe. Il presente saggio si<br />

propone di rispondere al quesito sugli assetti organizzativi e sulla struttura dei quadri del partito<br />

comunista locale e delle organizzazioni di massa che vi facevano capo e che avevano loro<br />

consentito di divenire, nel corso di un’aspra contesa politica, uno dei gruppi politici più<br />

consistenti nella zona A della Venezia Giulia per tutto l’arco della sua vigenza.<br />

Il Partito Comunista di Slovenia (Komunisti~na partija Slovenije - KPS), quale parte del<br />

Partito Comunista di Jugoslavia (Komunisti~na partija Jugoslavije - KPJ), ed il neo-costituito (12<br />

agosto 1945) Partito Comunista della Regione Giulia (PCRG, ossia Komunisti~na partija<br />

Julijske krajine - KPJK) erano organizzati, a differenza del PCI, sul modello del partito di quadri.<br />

I vertici del KPS rilevavano come soltanto una dirigenza rivoluzionaria poteva prevenire il<br />

rischio che il partito divenisse «una semplice appendice del gruppo parlamentare» invece di<br />

«dirigere tutte le attività dell’azione politica». Soltanto dei comunisti «formati», dei «quadri»,<br />

sarebbero stati capaci di dirigere l’azione di «un vasto movimento democratico, unitario, capace<br />

di unire le correnti politiche di sinistra». Essi dovevano soggiacere «ad una disciplina di ferro,<br />

la quale tuttavia non era cieca obbedienza», e che si rendeva possibile soltanto praticando<br />

rigorosamente il centralismo democratico, e quindi soltanto nel caso in cui nella sua azione<br />

avesse agito «una volontà unitaria, l’unità d’azione di tutti i suoi membri». Svolta la discussione<br />

all’interno del partito ed assunte le relative decisioni, i suoi membri s’impegnavano ad eseguirle<br />

incondizionatamente 1 .<br />

Nelle specifiche condizioni, quali quelle belliche e quelle del primo periodo postbellico, nelle<br />

quali si determinavano non solo i nuovi assetti dello stato jugoslavo bensì pure il tracciato dei<br />

confini jugoslavi (sloveni) occidentali, andavano soggetti ad una rigorosa gerarchia di partito<br />

nell’interesse «degli obiettivi supremi» sia i membri del partito che i suoi simpatizzanti e<br />

satelliti. I motivi di una siffatta condotta sono plasticamente rappresentati dalle parole di uno<br />

dei più prestigiosi esponenti cristiano - sociali, il sacerdote Virgil [~ek: «Stiamo vivendo<br />

un’opportunità unica per la liberazione del Litorale e per la sua unificazione alla Jugoslavia.<br />

[…] Ora o mai più! Ne va della sorte definitiva del Litorale. E se in sede di conferenza qualcosa<br />

dovesse venirci tolto, non lo si farà a scapito del governo, bensì della Jugoslavia. In ogni<br />

battaglia c’è un solo condottiero, oggi esso è il governo jugoslavo, per simpatico o meno che<br />

esso possa apparire a qualcuno. In questo frangente dobbiamo tutti stringerci attorno ad esso<br />

come un sol uomo, a prescindere dal fatto che esso sia dei nostri o meno» 2 .<br />

I comunisti sloveni erano riusciti, nel corso della guerra, a monopolizzare il movimento di<br />

liberazione ed al tempo stesso, grazie al loro programma di liberazione nazionale e di unificazione<br />

di tutti gli sloveni in un solo stato, ma in buona parte anche in virtù del loro programma

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