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preme1.chp:Corel VENTURA - TRIESTE Books

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Organigrammi e carriere nel GMA della Venezia Giulia 115<br />

la sua esistenza in tre stagioni e nel collocare l’avvio dell’esperienza di governo militare nella<br />

zona A della Venezia Giulia alla data del 12 giugno 1945 e la sua fine al 26 ottobre 1954,<br />

discordanti risultano essere invece le opzioni scelte per delimitarne le diverse fasi. Alcuni<br />

autori, in particolare quelli che si rifanno o che rappresentano direttamente quella che potremmo<br />

definire la prima generazione di studi sulla questione giuliana (de Castro, Novak, Miceli)<br />

risultano essere fortemente ancorati ad un’ottica interpretativa che tende a mettere in luce i<br />

cambiamenti apportati alla struttura alleata dopo il Trattato di Pace di Parigi, assunto quale<br />

primo spartiacque. Si tratta di una visione che, nel porre l’accento sulla trasformazione del<br />

fondamento giuridico della presenza del GMA nella zona A, a nostro avviso rischia di rimanere<br />

inevitabilmente intrappolata in se stessa poiché pone al centro dell’attenzione le due parti<br />

interessate, l’Italia e la Jugoslavia, piuttosto che le reali motivazioni delle potenze alleate. Come<br />

scrive ad esempio Sebastiano Miceli, tutti i cambiamenti strutturali apportati all’organigramma<br />

alleato dopo il Trattato di Pace dimostrerebbero «la ferma intenzione e lo zelo delle autorità<br />

alleate di procedere speditamente alla costituzione del TLT e quindi alla rescissione completa<br />

di ogni superstite legame con lo Stato italiano» 7 .<br />

Il proficuo interesse dimostrato dai rappresentanti della seconda fase della produzione<br />

storiografica sulla questione di Trieste per le vicende della politica estera americana e inglese<br />

ha fatto sì che ciò avesse delle ricadute anche sulla periodizzazione dell’organigramma alleato<br />

nella Venezia Giulia. Tenendo conto dell’interrelazione fra il contesto della politica internazionale<br />

e quello costituito dalla realtà locale lo spartiacque tra la prima e la seconda stagione è<br />

stato posto in stretta relazione all’orientamento delineatosi nella seconda metà del 1947 per cui<br />

il controllo della zona A era diventato il fondamento della politica americana sulla questione<br />

di Trieste nel quadro della strategia del contenimento e quindi fissato alla metà del 1946<br />

(Valdevit). C’è inoltre chi l’ha fatto slittare alla Nota Tripartita del 20 marzo 1948, che<br />

impegnava gli alleati occidentali a chiudere la questione del confine orientale in modo favorevole<br />

all’Italia (Spazzali). Meno problematico è stato altresì attribuire un inizio alla terza ed<br />

ultima stagione dell’organigramma alleato che è stata all’unanimità fissata al 9 maggio 1952,<br />

data del primo Accordo di Londra che rivoluzionò nella sostanza la struttura amministrativa<br />

con l’immissione del personale italiano.<br />

Consapevoli pertanto del significato storiografico della periodizzazione in questione, di<br />

seguito passeremo in rassegna le tre stagioni della presenza alleata nella Venezia Giulia,<br />

cercando di individuarne l’evoluzione nel tempo: 1ª. (12 giugno 1945-25 giugno 1948), 2ª. (25<br />

giugno 1948-9 maggio 1952), 3ª. (9 maggio 1952-26 ottobre 1954).<br />

La tipologia del personale angloamericano<br />

Nell’ottobre 1954, tra americani e inglesi, furono circa 7.000 gli uomini che lasciarono la zona<br />

A della Venezia Giulia dopo il passaggio dei poteri tra il generale britannico Sir John Winterton<br />

e il generale italiano Edmondo De Renzi, atto finale di una lunga trattativa che sancì il<br />

ricongiungimento di Trieste all’Italia dopo quasi nove anni di amministrazione angloamericana<br />

8 . Il transito degli ufficiali alleati che si alternarono in questi nove anni fu particolarmente<br />

fluttuante oltre che di notevole portata, basti pensare che una delle disposizioni sancite dal<br />

Trattato di Pace stabiliva che le truppe stazionanti nel Territorio Libero di Trieste non<br />

dovessero superare i 5.000 uomini per ognuno dei tre eserciti (inglese, americano e, nel caso<br />

della zona B, jugoslavo) 9 . La maggior parte di loro faceva parte dei contingenti del TRUST<br />

(Trieste United States Troops) e del BETFOR (British Element Trieste Force), di fatto, solo una

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