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foglio 1-2013 (web) - Società Umanitaria

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il<br />

FOGLIO<br />

dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

Periodico trimestrale della<br />

<strong>Società</strong> <strong>Umanitaria</strong><br />

fondata nel 1893<br />

Anno XIX n. 1 gennaio-marzo <strong>2013</strong><br />

Aut. Trib. MI del<br />

19/11/1994 n.611<br />

All’interno: I vincitori del XXII Concorso Musicale e del V Concorso Artistico - Le attività didattiche<br />

per i licei dedicate a Calamandrei e Wagner - Un convegno per salvaguardare la lingua italiana


il FOGLIO dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

2<br />

Aruota libera di Amos Nannini INDICE<br />

È probabile che alla<br />

maggior parte dei<br />

nostri lettori l’immagine in copertina<br />

non dica nulla, ma sicuramente fa il suo<br />

effetto.Perché in quel viso scarno,e nell’espressione<br />

austera di<br />

quel volto, c’è tutto il<br />

rigore morale che fa<br />

parte del dna di questa<br />

nostra istituzione, che<br />

si appresta a compiere<br />

un bel traguardo.<br />

Già, sono quasi passati<br />

centovent’anni da quel<br />

giugno 1893 (il riconoscimento<br />

in ente morale<br />

è del 29 giugno) e a<br />

pensarci bene mi sembra<br />

di avere le vertigini,<br />

perché in questi dodici<br />

decenni c’è tutta la storia<br />

della nostra città e<br />

di molti dei suoi protagonisti<br />

benemeriti: politici,<br />

professionisti, maestri<br />

d’arte, uomini e<br />

donne di cultura (Giovanni<br />

Broglio, Raffaello<br />

Bertieri, Angelo Cabrini,<br />

Lodovico d’Aragona,<br />

Osvaldo Gnocchi-<br />

Viani, Sabatino Lopez,<br />

Luigi Majno,Alessandro<br />

Mazzucotelli, Alessandrina<br />

Ravizza, Cesare<br />

Saldini, Alessandro<br />

Schiavi, Filippo Turati, e<br />

tanti altri), che qui hanno<br />

realizzato alcune delle iniziative<br />

più significative del ‘900, anticipando<br />

riforme sociali di notevole rilevanza.<br />

Dico e penso “qui”, a questa meravigliosa<br />

sede, ma in realtà le linee programmatiche<br />

che hanno tracciato la via<br />

da seguire sono scaturite in un altro<br />

luogo, perché l’<strong>Umanitaria</strong> nasce altrove,<br />

in un palazzo del centro, in via Manzoni<br />

9, nella casa in cui dimorava il suo<br />

fondatore, quel Prospero Moisè Loria<br />

(nella pagina a fianco, ce ne parla un<br />

nostro consigliere, Morris Ghezzi) che,<br />

dopo aver accumulato un patrimonio<br />

immenso in fortunate operazioni commerciali,<br />

non rimase insensibile alle più<br />

vive istanze sociali, al punto da conferire<br />

ogni sua ricchezza a beneficio dei<br />

lavoratori.<br />

Ovviamente bisogna rendersi conto di<br />

com’era la Milano di fine ’800: una città<br />

in forte espansione demografica, con<br />

industrie ed officine che<br />

spuntano dappertutto<br />

come funghi, sottoposta<br />

però a tensioni fortissime,<br />

con strade e<br />

marciapiedi che traboccano<br />

di forza-lavoro<br />

disoccupata,che si arrabatta<br />

alla bell’e meglio e<br />

quando riesce raggiunge<br />

a stento un salario<br />

giornaliero medio di 2<br />

lire, assorbite per tre<br />

quarti dai consumi alimentari.<br />

È in questo frangente,<br />

davanti alla massa di<br />

vagabondi, accattoni ed<br />

emigranti senza un<br />

soldo, che avanza la<br />

necessità di istituire una<br />

<strong>Società</strong> <strong>Umanitaria</strong> in<br />

grado di assistere i<br />

derelitti, “procurando<br />

loro appoggio, lavoro e<br />

istruzione”, allo stesso<br />

modo in cui – parole<br />

del Loria – “la Croce<br />

Rossa cura i feriti sul<br />

campo di battaglia, senza<br />

distinzione di razze, di<br />

culti, nè di opinioni”.<br />

È per questo motivo che<br />

questo importante anniversario<br />

intendiamo festeggiarlo senza troppi<br />

fronzoli,mantenendo vivo lo spirito e<br />

le volontà originarie, da cui scaturì la<br />

forza propulsiva di questo Ente. In qualche<br />

modo torniamo al passato con un<br />

occhio al futuro: a cominciare dal progetto<br />

di digitalizzazione di parte del<br />

patrimonio documentario della nostra<br />

Biblioteca (con un contributo della<br />

Regione Lombardia), con il riavvicinamento<br />

al quartiere Solari (tramite lo<br />

Spazio Abitare del Comune di Milano),<br />

con un nuovo volume incentrato sui<br />

primi dieci anni di vita dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

(1893-1903), che – credetemi – riserverà<br />

molte sorprese.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Il punto<br />

I vincitori dei nostri Concorsi<br />

Nazionali di Borse di Studio<br />

Notizie flash<br />

L’esempio civile di Antonio<br />

Greppi e Riccardo Bauer<br />

La parola alle sedi<br />

Roma, Alghero, Cagliari,<br />

Carbonia-Iglesias, Napoli<br />

Abitanti dei chiostri<br />

Una nuova associazione<br />

per la sindrome di Asperger<br />

Formazione per i giovani<br />

Vecchi e nuovi mestieri<br />

in difesa dell’occupazione<br />

Dopo essere stata incaricata dal Sindaco<br />

di Milano come membro del Comitato<br />

Direttivo dell’Ente Raccolta Vinciana del<br />

Castello Sforzesco, il nostro Direttore<br />

Generale è stata nominata consigliere<br />

dell’EMITfeltrinelli, ente storico della<br />

formazione. “In bocca al lupo” per il<br />

lavoro che l’attende.<br />

il<br />

FOGLIO<br />

dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

anno XIX n° 1 <strong>2013</strong><br />

TRIMESTRALE DELLA SOCIETÀ UMANITARIA<br />

FONDATA A MILANO NEL 1893<br />

Direttore responsabile<br />

Piero Amos Nannini<br />

In redazione:<br />

Claudio A. Colombo, Francesca Di Cera<br />

Maria Helena Polidoro, Daniele Vola<br />

Progetto grafico di Francesco Oppi<br />

Chiuso in redazione il 10 dicembre 2012<br />

Stampa: Iacchettistampa, Milano<br />

Tiratura: 10.000 copie<br />

Editore, direzione e amministrazione<br />

<strong>Società</strong> <strong>Umanitaria</strong><br />

Via Daverio 7 - 20122 Milano<br />

Per comunicare con la Redazione:<br />

tel. 02 5796831 - il<strong>foglio</strong>@umanitaria.it<br />

Unico concessionario per la pubblicità è:<br />

Coop. RACCOLTO<br />

Cascina Guado, 1 - 20020<br />

Robecchetto con Induno (MI)<br />

tel. 0331 875337 - raccolto@raccolto.org<br />

Progetto editoriale di Daniele Oppi<br />

Distribuzione gratuita<br />

In copertina: La statua del fondatore della <strong>Società</strong><br />

<strong>Umanitaria</strong>, il mecenate mantovano Prospero Moisè<br />

Loria. La statua è posta nel cortile dei Platani.<br />

A fianco, dall’alto, alcuni simboli che hanno<br />

contraddistinto nei decenni la storia di questo Ente,<br />

nel campo della formazione e della riqualificazione<br />

professionale: una incisione di Visco Gilardi (1905),<br />

una litografia realizzata nelle scuole d’arti<br />

e mestieri (1909), un bozzetto di Antonio Tubaro<br />

realizzato con gli studenti del corso di grafica<br />

alla Scuola del Libro (1968).<br />

4<br />

7<br />

8<br />

10<br />

11


Amarcord<br />

il FOGLIO dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

3<br />

UN MILIARDARIO<br />

DALLA PARTE DEI POVERI<br />

di Morris. L. Ghezzi<br />

In occasione dei centovent’anni dalla fondazione della <strong>Società</strong> <strong>Umanitaria</strong>, per tutto il <strong>2013</strong> abbiamo deciso di utilizzare<br />

questa rubrica per presentare – uno per volta – quattro personaggi del nostro passato, che seppero rendere l’<strong>Umanitaria</strong><br />

un modello di riferimento nel campo dell’assistenza ai lavoratori. I protagonisti individuati, salvo ripensamenti<br />

redazionali dell’ultima ora, sono: Luigi Majno, Augusto Osimo, Alessandrina Ravizza, tutti egualmente impegnati<br />

a “tentare in ogni campo il nuovo, di affrontare ogni più ardita incognita”. Il primo profilo, ovviamente, non poteva<br />

che essere dedicato a lui, Prospero Moisè Loria, il mecenate mantovano “di carattere piuttosto asciutto, freddo e<br />

guardingo”, che seppe immaginare forma e contenuti di un’istituzione che avrebbe fatto la storia del nostro Paese.<br />

Prospero Moisè Loria nacque a Mantova<br />

il 7 aprile 1814. L’origine ebraica<br />

della sua famiglia gli procurò, sin dall’età<br />

giovanile, numerosi disagi legati<br />

al diffuso antisemitismo, che permeava<br />

l’ambiente sociale mantovano dell’epoca.<br />

Probabilmente fu proprio a<br />

causa di tale clima intollerante che<br />

decise, all’età di trent’anni, di lasciare<br />

Mantova per trasferirsi a Trieste, ove<br />

continuò, insieme al fratello più giovane<br />

Salomon Aroon, a coltivare le proprie<br />

attività commerciali.<br />

Intorno al 1850 i due fratelli emigrarono<br />

in Egitto dove Loria riuscì a conquistare<br />

la fiducia del Vicerè, Mehemet<br />

– Alì, divenendo il fornitore esclusivo<br />

di traversine per i lavori di messa<br />

in posa delle ferrovie egiziane. Nel giro<br />

di una ventina d’anni accumulò una<br />

notevole ricchezza e rientrò in Italia,<br />

stabilendosi a Milano in via Manzoni<br />

al numero 9, ove visse con la moglie<br />

Anna Tedeschi.<br />

Di temperamento riservato e severo,<br />

nonché di costumi modesti e sobri, fu<br />

sempre alieno da qualsiasi forma di<br />

ostentazione della propria ricchezza.<br />

Ciò non gli impedì di partecipare attivamente<br />

alla vita sociale della città e di<br />

elaborare quel progetto filantropico<br />

intitolato “<strong>Società</strong> <strong>Umanitaria</strong>”. Lontano<br />

dalle lotte politiche e dagli schieramenti<br />

ideologici, fu più spettatore<br />

attento che protagonista dell’ampio<br />

[ ]<br />

Contro la sterile<br />

beneficenza,<br />

un’operosità<br />

moderna<br />

per il riscatto<br />

dei lavoratori<br />

dibattito sociale che sollecitava le istituzioni<br />

amministrative milanesi. Non<br />

casualmente, infatti, egli aveva aderito<br />

alla Libera Muratoria e ne aveva assimilato<br />

i valori di impegno sociale non<br />

fazioso, di rigorosa analisi dei fatti, di<br />

misurata partecipazione alle polemiche<br />

di parte, ma, al contempo, di fervente<br />

operosità filantropica. Questo<br />

atteggiamento fu talvolta erroneamente<br />

interpretato come utopistico. Eppure<br />

il progetto <strong>Umanitaria</strong> era coerente<br />

con i valori di operosità e di laicità, ma<br />

anche di eguaglianza e di giustizia<br />

sociale propri sia del pensiero risorgimentale<br />

mazziniano, sia dell’emergente<br />

prospettiva politica socialista.<br />

Si trattava di rompere con gli antichi<br />

concetti pietistici di carità e di assistenzialismo,<br />

intesi come elargizione<br />

dall’alto verso il basso, e di intraprendere<br />

la nuova strada della valorizzazione<br />

dell’autonomia dell’essere umano e<br />

dello stimolo delle sue capacità di<br />

“rilevarsi da sé medesimo”, come<br />

ricorda lo Statuto dell’<strong>Umanitaria</strong>.<br />

Il primo progetto, cui Loria tentò di<br />

vincolare un proprio lascito economico,<br />

fu per una “Casa di Lavoro”, che<br />

doveva occupare gli operai nei periodi<br />

di disoccupazione, ma ben presto si<br />

fece strada anche la necessità della formazione<br />

professionale, ossia dell’istruzione<br />

per l’esercizio lavorativo.<br />

Di fronte ai tentennamenti del Municipio<br />

di Milano che si dimostrò, prima,<br />

contrario e, poi, incerto sulla realizzazione<br />

del progetto, Loria ruppe ogni<br />

indugio e redasse un testamento, con il<br />

quale destinava un lascito di dieci<br />

milioni di lire dell’epoca (circa trentun<br />

milioni di euro) per la fondazione di<br />

una “<strong>Società</strong> <strong>Umanitaria</strong>”.<br />

Morì il 28 ottobre 1892 ed in coerenza<br />

con il suo sentire laico e positivista<br />

dispose che il proprio corpo fosse sottoposto<br />

ad autopsia e cremato. Le sue<br />

ceneri riposano al Monumentale di<br />

Milano.<br />

LA CURIOSITÀ<br />

Uomo di poche parole, ma acuto d’ingegno il<br />

Loria, attento ai problemi della vita quotidiana.<br />

Suo il progetto di una rete di pubbliche cassette,<br />

sparse per la città,“nelle quali i lettori di giornali,<br />

letti che avessero i fogli comperati, li avrebbero<br />

dovuti gettare in tali cassette,che dovevano venir poi<br />

giornalmente spogliate per distribuire quei giornali<br />

in modo da essere letti gratuitamente da coloro che<br />

per la lettura di giornali non possono spendere”.


il FOGLIO dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

4<br />

UN SOSTEGNO CONCRETO AI GIO<br />

Dopo l’invito del nostro Direttore<br />

Generale sullo scorso numero del<br />

Foglio a partecipare alle prove del<br />

XXII Concorso per l’attribuzione di<br />

Borse di Studio a Studenti degli Istituti<br />

di Alta Formazione Musicale, è<br />

tempo di farvi un resoconto di quanto<br />

avvenuto in quella che, ancora una<br />

volta, si è dimostrata una<br />

straordinaria avventura.<br />

Se dovessimo mutuare un<br />

termine musicale per definire<br />

ciò che è avvenuto,<br />

diremmo che la manifestazione<br />

è stata un “crescendo”.<br />

Le prove semifinali<br />

si sono svolte nella<br />

consuetudine della loro<br />

programmazione, con<br />

tutti i partecipanti apparentemente<br />

tranquilli<br />

nelle audizioni, la giuria<br />

concentrata nell’ascolto e<br />

impenetrabile nelle proprie considerazioni.<br />

Nel tardo pomeriggio del 24<br />

ottobre la tensione è iniziata a farsi<br />

sentire, i telefoni a squillare, i ragazzi<br />

hanno iniziato a gremire il Chiostro<br />

dei Pesci, interrogandosi chi tra<br />

loro sarebbero stati i 10 finalisti (su<br />

111 partecipanti): un’attesa durata<br />

sino alle otto di sera quando si è<br />

avuto il primo responso, lasciando<br />

spazio alla gioia mista a tensione di<br />

coloro che ce l’avevano fatta alla<br />

delusione di chi era rimasto escluso.<br />

Un “crescendo” divenuto quasi palpabile<br />

perché da questo momento la<br />

competizione per i finalisti è divenuta<br />

più ardua, dato l’altissimo livello<br />

dei selezionati (pienamente consapevoli<br />

della sfida in atto), prima dell’ultima<br />

seduta della Giuria – durata<br />

quasi due ore – per riuscire a decretare<br />

i tre vincitori. Due ore trascorse<br />

lentamente nella nostra segreteria<br />

invasa dai concorrenti con lo sguardo<br />

fisso sulla porta, da cui sapevano<br />

sarebbe uscito il verdetto, imploranti<br />

di un qualche segnale, concitati<br />

nella speranza di avercela fatta.<br />

Un “crescendo” che ha trovato il suo<br />

culmine sabato 27 ottobre nel Salone<br />

degli Affreschi durante la cerimonia<br />

di premiazione gremita di<br />

amici, parenti ma anche di tanto<br />

pubblico avventizio, venuto apposta<br />

per conoscere i vincitori: Alfredo<br />

Cerrito, sassofonista del Conservatorio<br />

di Brescia, il Duo flauto-pianoforte<br />

Chiara Pavan - Eugenia<br />

Canale del Conservatorio di Novara,<br />

e Paolo Tagliamento, violinista<br />

del Conservatorio di Milano.<br />

A condividere il palco, altri vincitori,<br />

quelli del V Concorso Nazionale per<br />

l’attribuzione di Borse alla Ricerca<br />

Artistica ad allievi degli Istituti pubblici<br />

di Alta Formazione Artistica<br />

delle Accademie di Belle<br />

Arti d’Italia svoltosi nel<br />

mese di giugno: il gruppo<br />

composto da Elisa Benza,<br />

Andrea Bertoletti, Sara<br />

Cereghini, Manuel D’Onofrio,<br />

Rubinia Di Stefano,<br />

Federica Maraldo,<br />

Simona Marasco dell’Accademia<br />

di Brera, Michele<br />

D’Agostino e infine<br />

Debora Garritani della<br />

medesima Accademia.<br />

Alcuni di loro a metà<br />

novembre hanno partecipato<br />

anche alla IX edizione di Inverart.<br />

Padiglione d’Arte Giovane.<br />

Premiare contestualmente i vincitori<br />

dei due concorsi ha avuto un significato<br />

ben specifico: porre l’attenzione<br />

su un impegno che da anni l’<strong>Umanitaria</strong><br />

porta avanti nel sostenere i giovani,<br />

offrendo un’opportunità di crescita<br />

artistica e professionale, e verso<br />

i quali non intende distogliere lo<br />

sguardo. Inestimabili le soddisfazioni<br />

che ogni anno sanno regalarci; a<br />

tutti loro un grazie di cuore.<br />

Francesca Di Cera<br />

GLI INCONTRI DI APPROFONDIMENTO DELLA STAGIONE<br />

Quest’anno la Stagione dei Concerti non è<br />

solo musica e si arricchisce con Il Contrappunto,<br />

un ciclo di incontri di approfondimento<br />

(fino a maggio), dedicati alla celebrazione<br />

del bicentenario dalla nascita di Verdi<br />

e Wagner, figli di un secolo, l’Ottocento,<br />

denso di avvenimenti rivoluzionari e di passioni<br />

estreme e contrastanti.<br />

Sovrapponendo parole e musiche, immagini<br />

e filmati, vicende storiche e riferimenti filosofici,<br />

i relatori coinvolti (alcuni docenti<br />

Humaniter) presenteranno le correnti culturali<br />

predominanti del secolo XIX, svelando,<br />

secondo modi e forme diverse, l’enorme<br />

influenza di Wagner e di Verdi non solo nell’ambito<br />

musicale e teatrale, ma soprattutto<br />

nei molteplici settori della vita artistica, letteraria<br />

e politica del loro tempo.<br />

Tutti gli incontri si tengono alle ore 17.00.<br />

Il programma del ciclo è disponibile anche<br />

su www.umanitaria.it, scrivendo la parola<br />

“contrappunto” nella casella “cerca nel sito”.


VANI TALENTI<br />

il FOGLIO dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

PIERO CALAMANDREI,<br />

DAI VALORI DELLA RESISTENZA<br />

ALLA COSTITUZIONE<br />

L’<strong>Umanitaria</strong> torna tra i banchi di scuola. Lo fa con una<br />

serie di incontri incentrati sul “Discorso in difesa della<br />

Costituzione” che il grande Calamandrei tenne nel Salone<br />

degli Affreschi nel lontano 1955. Il ciclo di incontri si<br />

inaugura proprio nell’anniversario di quella straordinaria<br />

conferenza, che appassionò studenti universitari e liceali.<br />

A tenere la platea, lo storico Arturo Colombo e il filosofo<br />

Salvatore Veca, insieme alla viva voce di Calamandrei,<br />

pervasa di una autentica carica civile e democratica.<br />

5<br />

PROGETTO DIDATTICO PER GLI STUDENTI<br />

<br />

<br />

Sabato 26 gennaio, ore 10.30<br />

Aula Magna del Liceo Tenca, Bastioni di Porta Nuova 16<br />

Per concordare altri incontri: info@umanitaria.it<br />

photo S. Masetti<br />

Nella pagina a fianco, il salone gremito di pubblico.<br />

In questa pagina, in alto da sinistra, i vincitori del Concorso<br />

Musicale. Con Piero Amos Nannini, Presidente dell’<strong>Umanitaria</strong>:<br />

Paolo Tagliamento, Eugenia Canale, Alfredo Cerrito e Chiara Pavan.<br />

A centro pagina, i tre musicisti durante la loro esibizione<br />

e un momento di Inverart 2012.<br />

Qui sopra, i vincitori del Concorso Artistico: Andrea Bertoletti,<br />

Debora Garritani, Rubinia Di Stefano, Michele D’Agostino, Sara<br />

Cereghini, Federica Maraldo, Simona Marasco, Manuel D’Onofrio,<br />

Elisa Benza.<br />

Servizio fotografico di Nino Romeo<br />

A PROPOSITO DI WAGNER,<br />

QUELL’OMETTO IMPUDENTE<br />

CHE HA SEGNATO UN’EPOCA<br />

Nel bicentenario della nascita di Wagner, la stagione dei<br />

concerti ospita uno spettacolo teatrale dedicato al grande<br />

compositore tedesco. “Agli occhi (e agli orecchi) di molti<br />

Wagner appare come una montagna impossibile da scalare.<br />

Wagner Cirkus parte dalla sua poetica per aprire insoliti<br />

collegamenti con i diversi ambiti espressivi della contemporaneità:<br />

dal cinema all’animazione, dall’arte figurativa<br />

al rock e alla psichedelia. La scena diventa un luogo d’incontro<br />

tra la figura di Wagner e questi diversi linguaggi<br />

espressivi: un contenitore ironico e imprevedibile<br />

proprio come il circo”.<br />

Questo il senso dello spettacolo del regista<br />

Federico Grazzini, impegnato da anni<br />

nel progetto Opera.it per avvicinare gli<br />

adolescenti all’opera lirica.<br />

Dallo spettacolo ne esce un personaggio<br />

ricco di sfaccettature; sarà anche stato<br />

(come raccontano certi biografi) “uno<br />

sfacciato, impudente, scroccone, umorale e a volte immorale<br />

ometto di Lipsia”, ma la sua genialità lo farà divenire<br />

presto “un compositore straripante di vitalità, generoso<br />

fino all’autolesionismo, curioso, impavido, pronto a dare la<br />

propria vita in nome dell’arte”. (clac)<br />

UNO SPETTACOLO PER I LICEI<br />

<br />

<br />

Lunedì 11 marzo <strong>2013</strong>, ore 10.30<br />

Salone degli Affreschi dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

Per informazioni, Daniele Vola:<br />

tel. 02-57968307 (mattina) - 02-57968371 (pomeriggio)<br />

d.vola@umanitaria.it


il FOGLIO dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

6<br />

POPOGUSTO E<br />

calendario generale trimestrale di Milano<br />

13 gennaio, ore 17.00<br />

XXVIII Stagione dei Concerti<br />

Sniedze Praulina, flauto<br />

Herta Hansena, pianoforte<br />

16 gennaio, ore 18.00<br />

Ciclo a cura di “Salute & Vita”<br />

Stili di vita e alimentazione<br />

nella salute dell’anziano<br />

Con Livio Bertoli e Elisabetta Aggradi<br />

17 gennaio, ore 16.00<br />

Il Contrappunto<br />

La Primavera dei popoli: Verdi e<br />

Wagner nel secolo delle rivoluzioni<br />

A cura di Daniele Vola<br />

19 gennaio, ore 16.30<br />

Piccole tracce<br />

Il Giardino<br />

Di e con Giorgio Gabrielli<br />

Con musica dal vivo<br />

Dai 12 mesi ai 3 anni<br />

22 gennaio, ore 15.30<br />

Libri & Caffè<br />

Tutti i colori del mondo<br />

Di Giovanni Montanaro<br />

25 gennaio, ore 15.30<br />

I Venerdì dell’Opera – Incontro di Titani<br />

La forza del destino di Giuseppe Verdi<br />

27 gennaio, ore 17.00<br />

XXVIII Stagione dei Concerti<br />

Radu Barabancea, violino<br />

Madalina Claudia Danila, pianoforte<br />

31 gennaio, ore 16.00<br />

I giovedì di Nestore<br />

Shoah: il passaggio del testimone<br />

attraverso teatro, cinema, letteratura<br />

2 febbraio, ore 21.00<br />

TeatrHum - Stagione teatrale Humaniter<br />

La magia del teatro<br />

Regia di Giulia Sonz<br />

3 febbraio, ore 10.30<br />

Piccole tracce - Laboratori creativi<br />

Burattini per tutti<br />

Con Patrizia Borromeo e Paola Bassani<br />

Dai 3 ai 6 anni<br />

DIFENDIAMO LA LINGUA ITALIANA<br />

6 febbraio, ore 17.00<br />

Conferenza di Pietro Marani<br />

Presidente Ente Raccolta Vinciana<br />

7 febbraio, ore 16.00<br />

Il Contrappunto<br />

Il Simbolismo in Europa<br />

A cura di Paolo Loca<br />

10 febbraio, ore 17.00<br />

XXVIII Stagione dei Concerti<br />

Atyopsis Duo<br />

Alexandre Souillart, sassofono<br />

Matthieu Acar, pianoforte<br />

15 febbraio, ore 18.30<br />

Personale di Valeria Venditti<br />

Fino al 19 febbraio, ore 10.00-19.00<br />

16 febbraio, ore 16.30<br />

Piccole tracce<br />

Melarancio presenta 10 parole<br />

Di e con Tiziana Ferro e Vanni Zinola<br />

Dai 12 mesi ai 3 anni<br />

16 febbraio, ore 21.00<br />

TeatrHum - Stagione teatrale Humaniter<br />

Cechoviana<br />

Letture a cura di Luisa Da Domo<br />

18 febbraio, ore 20.30<br />

Concerto benefico del Duo pianistico<br />

Massimiliano Baggio<br />

e Cristina Frosini<br />

Ingresso: euro 20,00 - a favore di A.S.A.,<br />

Associazione Sindrome di Asperger<br />

(Servizio a pag. 10)<br />

19 febbraio, ore 15.30<br />

Libri & Caffè<br />

Più alto del mare<br />

Di Francesca Melandri<br />

21 febbraio, ore 18.00<br />

Il caso Pagliacci<br />

Con Giovanna Ferrante e Mario Migliara<br />

22 febbraio, ore 15.30<br />

I Venerdì dell’Opera – Incontro di Titani<br />

Pagliacci di Ruggero Leoncavallo<br />

Nei mesi scorsi, il Rettore del Politecnico di Milano ha deciso che dal <strong>2013</strong>-2014 i corsi<br />

magistrali e dottorali saranno esclusivamente in lingua inglese. Perché escludere la lingua<br />

ufficiale della Repubblica contrastando il diritto costituzionale alla libertà nell’insegnamento?<br />

Con l’iniziativa si vuole attivare un’azione in difesa di un patrimonio di conoscenze<br />

radicate in una nazione fondatasi su una lingua,che è stata ed è fondamentale<br />

per lo sviluppo dell’Italia, dell’Europa e del multiculturalismo.<br />

L’iniziativa si svolge in occasione della Giornata mondiale di tutela della lingua<br />

madre e prevede una serie di interventi di importanti studiosi e intellettuali<br />

italiani e stranieri; un momento di riflessione sul ruolo della lingua<br />

come elemento fondamentale dell’identità nazionale.<br />

<br />

Mercoledì 20 febbraio <strong>2013</strong>, dalle ore 9.30<br />

Salone degli Affreschi, ingresso da via San Barnaba 48<br />

Mercatino<br />

enogastronomico<br />

di piccoli produttori <br />

12 e 26 gennaio<br />

9 e 23 febbraio<br />

9 e 23 marzo<br />

23 febbraio, ore 17.30<br />

c/o Salone ARCI in via Solari 40<br />

Gadda, Milano e l’<strong>Umanitaria</strong><br />

Con Ornella Selvafolta<br />

Letture di Rino Curci<br />

In collaborazione con Spazio Abitare Solari<br />

24 febbraio, ore 17.00<br />

XXVIII Stagione dei Concerti<br />

Concerto dedicato al Bicentenario<br />

della nascita di Giuseppe Verdi<br />

2 marzo, ore 9.30<br />

XXI Giornata Biblioteche Lombarde<br />

2 marzo, ore 21.00<br />

TeatrHum - Stagione teatrale Humaniter<br />

Otto donne, un mistero<br />

Regia di Felice Forcella<br />

3 e 24 marzo, ore 10.30<br />

Piccole tracce - Laboratori creativi<br />

Burattini per tutti - Dai 3 ai 6 anni<br />

8 e 15 marzo, ore 15.30 - I e II parte<br />

I Venerdì dell’Opera – Incontro di Titani<br />

Tristano e Isotta di Richard Wagner<br />

10 marzo, ore 17.00<br />

XXVIII Stagione dei Concerti<br />

Rika Masato, violino<br />

Ruta Stadalnykaite, pianoforte<br />

13 marzo, ore 18.00<br />

Ciclo a cura di “Salute & Vita”<br />

La terapia oncologica dell’anziano<br />

Con Riccardo Sandri<br />

14 marzo, ore 16.00<br />

Il Contrappunto<br />

Otello e Parsifal, due diversi destini:<br />

dissoluzione e purificazione<br />

A cura di Maria Zolfo e Daniele Pagni<br />

16 marzo, ore 16.30<br />

Piccole tracce - Dai 12 mesi ai 3 anni<br />

Teatro Mangiafucoo presenta Insù<br />

Di e con Paola Bassani e Laura Valli<br />

19 marzo, ore 15.30<br />

Libri & Caffè<br />

La libreria dell’armadillo<br />

Di Alberto Schiavoni<br />

21-22-23 marzo<br />

Il Raccolto. A cura di Arte da Mangiare<br />

24 marzo, ore 17.00<br />

XXVIII Stagione dei Concerti<br />

Concerto di Pasqua<br />

INGRESSI A PAGAMENTO<br />

Piccole Tracce<br />

Spettacoli: euro 7,00-6,00<br />

Laboratori: euro 9,00-8,00<br />

Prenotazione obbligatoria:<br />

Teatro Mangiafuoco, tel. 02 7610491<br />

<br />

Stagione dei Concerti: euro 10,00-7,00<br />

I venerdì dell’Opera: euro 3,00<br />

Il programma può subire variazioni per cause di forza maggiore.


notizieflash<br />

il FOGLIO dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

7<br />

Lo scorso ottobre cadeva un anniversario<br />

importante per l’<strong>Umanitaria</strong>, per<br />

Milano e per l’intero Paese: trent’anni fa,<br />

scomparivano, a distanza di pochi giorni,<br />

Antonio Greppi e Riccardo Bauer, due<br />

photo Pietro Baroni<br />

simboli della lotta per la Liberazione e,<br />

in seguito, protagonisti della ricostruzione<br />

materiale e della rinascita morale del<br />

capoluogo lombardo nel secondo dopoguerra.<br />

Per recuperare l’azione politica e<br />

sociale di questi due grandi personaggi<br />

dell’Italia democratica abbiamo organizzato<br />

tre incontri complementari.<br />

Il 3 ottobre, alla Fondazione Corriere<br />

della Sera, Piergaetano Marchetti, Sergio<br />

Romano, Arturo Colombo ed Enrico<br />

Decleva, davanti ad un pubblico attento<br />

e numeroso, hanno presentato la nuova<br />

LA LEZIONE CIVILE DI RICCARDO BAUER E ANTONIO GREPPI<br />

antologia di inediti Pesci in faccia, scritti<br />

da Bauer negli anni ‘50: “un atto di giusta<br />

rievocazione del pensiero di un intellettuale<br />

che fu e rimase, in una fase storica<br />

importante per la formazione della<br />

nostra giovane democrazia, fedele rappresentante<br />

della grande tradizione azionista<br />

e dell’intransigenza laica che ne fu<br />

caratteristica espressione”, ha scritto<br />

Giorgio Napolitano nel suo messaggio in<br />

ricordo di Bauer.<br />

Ed è sconcertante constatare quanto<br />

siano attuali le sferzanti critiche mosse<br />

dall’Autore alla vita politica e sociale italiana,<br />

tanto da sembrare cronaca contemporanea.<br />

Come segnala un commento<br />

pervenutoci via facebook: “un libro<br />

giusto,nel momento giusto! Peccato non<br />

ci sia una copia per ogni persona che fa<br />

politica come mestiere...”<br />

Il 15 ottobre si sono svolte altre due iniziative,<br />

una a Palazzo Marino, l’altra all’<strong>Umanitaria</strong>.<br />

Nella stupenda cornice di Sala<br />

Alessi (e anche in questa sede abbiamo<br />

registrato il “tutto esaurito”), Arturo<br />

Colombo, Alberto Martinelli e Carlo<br />

Tognoli, insieme al Vice-Sindaco Maria<br />

a cura di<br />

Claudio A. Colombo<br />

Daniele Vola<br />

Grazia Guida, hanno incontrato gli studenti<br />

di quattro istituti superiori milanesi<br />

(Tenca, Cremona,Verri e Leonardo da<br />

Vinci), per spiegare come mai e perché<br />

Riccardo Bauer e Antonio Greppi sono,<br />

photo Nino Romeo<br />

soprattutto oggi, due figure da non<br />

dimenticare: l’impegno profuso durante<br />

l’intero arco della loro vita nella difesa<br />

dei diritti dei più deboli, della libertà,<br />

della democrazia e della pace rappresenta<br />

un’alta lezione civile da diffondere<br />

come modello, soprattutto per le giovani<br />

generazioni.<br />

Un omaggio dovuto, per ribadire quanto<br />

ci manchi una politica autentica, fatta di<br />

Fatica, Responsabilità e Cuore.<br />

Daniele Vola<br />

L’ARCA DELLA BELLEZZA ITALIANA<br />

Martedi 16 ottobre, in occasione della<br />

Giornata Mondiale dell’Alimentazione,<br />

anche il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia<br />

ha voluto partecipare alla III Semina<br />

dell’Orto della Bellezza italiana,progetto<br />

di Elisabetta Invernici e Ornella Piluso.<br />

Durante il “Salone della Ricerca, Innovazione<br />

e Sicurezza Alimentare”, infatti,<br />

guidati dall’artista Topylabrys i visitatori<br />

hanno potuto partecipare all’iniziativa,<br />

seminando basilico & valori nello scafo<br />

nascente di un’Arca. Si tratta di una vera e propria imbarcazione, ispirata<br />

alla storica struttura biblica, gigantesca, larga più di tre metri e lunga<br />

poco meno di cinque, opera di Roberto Ghioni e Niccolò Pirri Ardizzone:<br />

opera destinata ad ospitare simbolicamente “tutto il bello che c’è in<br />

Italia”. Dunque un’Arca contenitore-incubatore di semi pregiati, profumi,<br />

valori, testimonianze. Un’esperienza che è anche un grido d’aiuto e una<br />

battaglia culturale contro il diluvio di cemento delle nostre metropoli,<br />

contro il mare di grigio delle nostre quotidianità. Dice Topylabrys: “è<br />

un’arca per ricominciare, un gesto olfattivo che ci riporta alla gioia dei<br />

sapori, del sole, delle tradizioni della nostra terra”. (clac)<br />

UN OMAGGIO INASPETTATO<br />

AL TEATRO DEL POPOLO<br />

A distanza di un anno dalle celebrazioni,<br />

due teatri milanesi hanno voluto ricordare<br />

l’avventura del Teatro del Popolo: l’11 settembre,<br />

il Teatro dell’Elfo e LegaCoop<br />

hanno scelto l’esperienza artistica del<br />

nostro teatro come modello di “impresa<br />

sociale”, impegnato ad “assistere, elevare<br />

ed educare le classi meno favorite dalla<br />

fortuna” attraverso spettacoli e concerti.<br />

Il 29 ottobre anche il Teatro Verdi (che<br />

faceva parte del sistema di teatri rionali<br />

messo in piedi dall’<strong>Umanitaria</strong> negli anni<br />

Venti) gli ha reso omaggio durante il concerto<br />

“Verdi Suite”, utilizzando cronache,<br />

immagini e amarcord del nostro archivio.<br />

Ringraziamo Fiorenzo Grassi, Idanna Matteotti,<br />

Giovanna Polacco e Gian Luca Massiotta,<br />

per questo omaggio inaspettato.


il FOGLIO dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

8<br />

vogliamo ribadire con forza: anche di<br />

cultura si può vivere, per questo la cultura<br />

dovrà essere uno dei motori di svi-<br />

Si è conclusa la sesta edizione del luppo del nostro territorio”.<br />

Mediterraneo Film Festival, dedicato<br />

46 appassionati di cinema hanno poi<br />

ai temi del lavoro e della migrazio-<br />

composto le tre giurie del concorso<br />

ne, organizzato dal CSC di Carbonia CINEMA-LAVORO-MIGRAZIONE.<br />

Iglesias e dalla Cineteca Sarda, in collaborazione<br />

La giuria dei Circoli del Cinema, quella<br />

con gli Assessorati alla dei Cassintegrati e quella dei Ragazzi<br />

Cultura di Regione Sardegna e Provincia<br />

delle scuole medie superiori della città,<br />

Carbonia-Iglesias.<br />

si sono affiancate alla Giuria di qualità,<br />

“La manifestazione è stata un successo composta dalle registe Marina Spada,<br />

- ha commentato Stefano Obino, Direttore<br />

Fiorella Infascelli e Silvia Luzi.<br />

artistico del Festival - oltre 2500<br />

persone hanno affollato le sale di Carbonia<br />

nei cinque giorni del Festival,<br />

senza contare gli oltre 360 spettatori<br />

paganti che hanno partecipato all’anteprima<br />

di Bellas Mariposas di Salvatore<br />

Mereu (nella foto). Tante persone<br />

che si sono spinte fino alla città mineraria<br />

per vedere del cinema di qualità”.<br />

Paolo Serra, Direttore del CSC di Carbonia<br />

Iglesias ha aggiunto: “Abbiamo La Giuria di qualità ha assegnato il premio<br />

voluto contrapporre alla parola Crisi,<br />

per miglior film a Fireworks di<br />

che in questo momento sembra dominare<br />

Giacomo Abruzzese: il film “è riuscito a<br />

la scena nel nostro territorio, altre raccontare in modo poetico il presente<br />

parole d’ordine come partecipazione, della città di Taranto e l’attivismo ecologista<br />

divertimento, riflessione, inclusione,<br />

comune a tutti i popoli del<br />

comunità, incontro. E, visti i numeri, Mediterraneo”. Premio per il miglior<br />

possiamo dire di esserci riusciti. Lo di Emiliano documentario, Di Nolfoinvece, a Nomos di<br />

di Moreno Pilloni<br />

Riflettori sul lavoro (che non c’è)<br />

La parola alle sedi<br />

CAGLIARI-CARBONIA<br />

Andrea Gadaleta Caldarola, che ha<br />

vinto anche lo speciale Premio Kino,<br />

istituito già in occasione della Settimana<br />

della Critica del Festival del Cinema<br />

di Venezia. Secondo il Kino, “è stata<br />

scelta una chiave interpretativa originale<br />

e incisiva che, pur nella breve<br />

durata del documentario, riesce a sviluppare<br />

una riflessione sull’Africa che<br />

va al di là della semplice osservazione<br />

di uno stato di cose.”<br />

Il premio Kino, è andato ex aequo<br />

anche a un altro documentario, Goodbuy<br />

Roma, sull’occupazione di un<br />

palazzo su Via del Porto Fluviale a<br />

Roma: “Questo film ha avuto la capacità<br />

di raccontare con leggerezza e<br />

intensità la vita della comunità della<br />

casa occupata di Via del Porto Fluviale<br />

a Roma, guidandoci alla scoperta di<br />

una realtà da molti volutamente ignorata<br />

e osteggiata come quella delle<br />

occupazioni, dando voce agli abitanti<br />

della casa in un momento particolarmente<br />

drammatico, visto l’imminente<br />

rischio di sgombero”.<br />

Sempre ex aequo la giuria dei circoli<br />

del cinema ha premiato Tomorrow’s<br />

Land di Andrea Paco Mariani e Nicola<br />

Zambellin e I morti di Alos di Daniele<br />

Atzeni, film salito anche sul podio della<br />

giuria dei ragazzi. Infine, la giuria dei<br />

cassintegrati ha scelto Zavorra di Vincenzo<br />

Mineo.<br />

di Emiliano Di Nolfo<br />

Nuove collaborazioni per il nostro CSC<br />

Foto di scena da Regalo di Natale<br />

La parola alle sedi<br />

ALGHERO<br />

Il cinema si dimostra sempre più uno<br />

strumento efficace per interventi di tipo<br />

sociale e come supporto alla didattica. Il<br />

CSC di Alghero da qualche anno si occupa<br />

frequentemente di tematiche sociali<br />

(relazioni di coppia, adozione, affido e<br />

genitorialità, violenza di genere). L’ultima<br />

iniziativa in tal senso è stata la partecipazione<br />

alla Giornata contro la violenza<br />

sulle donne con “Uomini che odiano<br />

le (loro) donne”.<br />

In questo ambito nel 2012 è stata avviata<br />

una collaborazione con il Piano<br />

Locale Unitario dei Servizi alla<br />

Persona del Distretto di Alghero<br />

(ovvero il P.L.U.S. del capoluogo sassarese,<br />

che comprende 23 comuni della<br />

Provincia), che ha portato alla realizzazione<br />

di quattro appuntamenti, in cui<br />

un’equipe mista (composta dagli operatori<br />

dell’<strong>Umanitaria</strong> e da psicologi e<br />

assistenti sociali dell’Ufficio di Piano) ha<br />

affrontato la dipendenza da alcol e da<br />

gioco d’azzardo con l’ausilio del mezzo<br />

cinematografico. Quattro i film programmati<br />

in quattro comuni del territorio<br />

(Alghero, Bonorva, Thiesi e Ittiri):<br />

Regalo di Natale di Pupi Avati e Il passato<br />

è una terra straniera di Daniele<br />

Vicari per quanto riguarda il gioco d’azzardo,<br />

e Giorni perduti di Billy Wilder e<br />

My name is Joe di Ken Loach per l’alcolismo.<br />

Tutte le pellicole sono state<br />

discusse con il pubblico, composto da<br />

operatori del settore e utenti del servizio.<br />

Recentemente, il CSC di Alghero ha<br />

siglato anche un accordo quadro di<br />

collaborazione con il Dipartimento<br />

di Architettura di Alghero, da<br />

anni ai vertici delle classifiche delle<br />

migliori università d’Italia. La prima<br />

occasione di collaborazione è stata il<br />

blocco didattico di Sociologia Urbana<br />

del primo semestre, tenuto dal prof.<br />

Arnaldo Cecchini, anche direttore del<br />

dipartimento. Cinque proiezioni, introdotte<br />

dagli operatori del CSC, hanno<br />

supportato la didattica del blocco.<br />

L’accordo quadro ha durata quinquennale<br />

e sono già previsti altri interventi.


La parola alle sedi<br />

NAPOLI<br />

di Mario Grossi<br />

Puntuali come ogni anno, dopo la pausa natalizia, riaprono<br />

le aule della Fondazione Humaniter di Napoli. I soci<br />

sanno che ad attenderli non ci saranno solo lezioni dedicate<br />

alle materie prescelte, ma anche seminari e conferenze<br />

sui temi più interessanti del nostro tempo, dalla medicina<br />

al diritto, dallo stato dell’arte alla psicologia.<br />

Sabato 19 gennaio, presso la sala Massimo<br />

della Campa della sede di piazza Vanvitelli,<br />

alle ore 17.00, sarà inaugurata la mostra<br />

e conferenza Tra scienza e filosofia negli<br />

splendori del barocco napoletano, a<br />

cura di Maria Grazia De Ruggiero e Elio Abatino.<br />

È invece fissata per il giorno 15 febbraio<br />

alle ore 17,30, sempre in sede, la conferenza<br />

“Le erbe preziose contro i malanni invernali”,<br />

a cura delle dott.sse Laura Intrito e Maria<br />

Verna, organizzata con Progetto Obiettivo<br />

Salute dell’Istituto di Medicina Naturale.<br />

Altrettanto importanti sono le rievocazioni degli avvenimenti<br />

storici, che per il loro valore civile e sociale, non<br />

devono essere dimenticati e, anzi, devono aiutarci ad<br />

il FOGLIO dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

Etica, rispetto e conoscenza, le nostre attività<br />

addentrarci con maggiore consapevolezza nel futuro. Con<br />

questo intento, mercoledì 23 gennaio, sarà proiettato in<br />

sede il DVD-ROM Mai più la Shoah, prodotto dalla<br />

<strong>Società</strong> <strong>Umanitaria</strong> con il materiale fornito dalla Fondazione<br />

Auschwitz di Bruxelles.<br />

Momenti dedicati al sociale continuano con<br />

lo spettacolo di beneficenza del Corso di Teatro<br />

diretto da Adriana Gambardella, Ho<br />

sposato sette donne, domenica 3 febbraio,<br />

ore 17, presso la parrocchia di Santa<br />

Maria della Libera, al Vomero, e il Torneo<br />

di burraco Margherita Guarino che si<br />

svolgerà domenica 10 febbraio alle ora 16,30,<br />

il cui ricavato sarà interamente devoluto alla<br />

Casa del Sorriso che ospita i familiari dei<br />

malati lungodegenti o gli stessi malati in<br />

condizione di disagio economico.<br />

E come sempre, il Programma Sociale propone<br />

viaggi e passeggiate culturali, spettacoli e concerti<br />

per tutti i soci e i nuovi amici, che non mancheranno di<br />

farsi coinvolgere dallo spirito Humaniter.<br />

9<br />

di Elena Cordaro<br />

Tempo di gite, alla scoperta della nostra città<br />

La parola alle sedi<br />

ROMA<br />

Si sa, con l’autunno riprendono le gite<br />

e le visite guidate: le famose ottobrate<br />

romane invogliano alle passeggiate in<br />

città e alle gite fuori porta. E poi si sa,<br />

una volta prese le belle abitudini è difficile<br />

privarsi di attività piacevoli,<br />

anche quando cambiano il tempo e la<br />

stagione.<br />

Abbiamo incominciato a settembre,<br />

con la gita al Museo Etrusco di Cerveteri<br />

e al pittoresco e divertente<br />

Giardino dei Tarocchi di Capalbio.<br />

Abbiamo proseguito ad ottobre<br />

con una visita guidata in quel luogo<br />

magico che è Villa Adriana: stupefacente<br />

la magnificenza del posto, magica<br />

l’atmosfera che ancora oggi si respira!<br />

E ora che arriva l’inverno? Niente<br />

paura, ci copriremo di più e, ombrello<br />

alla mano andremo alla scoperta di<br />

Roma prima ancora che Roma nascesse.<br />

Uno dei temi che ci porteranno a<br />

visitare non solo la nostra città, ma<br />

anche i dintorni: quei luoghi dove sono<br />

le nostre origini, le nostre radici. No,<br />

non è un paradosso ma un affascinante<br />

viaggio nel tempo di quelli che compiremo<br />

insieme all’Associazione Amici<br />

dei Castelli Romani.<br />

E così andremo, insieme con il nostro<br />

docente di “Geografia sacra”, a visitare<br />

luoghi magici ricchi di simboli e misteri,<br />

ascolteremo i canti delle pietre e dei<br />

sassi, dell’acqua. Andremo a visitare i<br />

tre mondi della cosmologia antica e<br />

seguiremo i percorsi della guarigione<br />

nell’antica Roma alla ricerca dell’Anima.<br />

E andremo in visita, guidati dal Direttore<br />

in carica prof. Cappelletto alla<br />

Accademia Filarmonica Romana, nella<br />

sua prestigiosa sede alla Casina<br />

Vagnuzzi, già possedimento di Papa<br />

Giulio III in Via Flaminia, in un’oasi di<br />

verde e di serenità con i suoi giardini di<br />

piante rare a pochi metri da Porta del<br />

Popolo, un altro gioiello capitolino.<br />

E ancora rispolvereremo, con l’aiuto<br />

della nostra docente di “Epigrafia latina”,<br />

ciò che abbiamo accantonato in<br />

qualche angoletto della mente per<br />

cimentarci a leggere le epigrafi o ciò<br />

che resta di esse passeggiando per<br />

Roma.<br />

E così via, alternando passeggiate, gite,<br />

visite guidate. Per vedere e conoscere,<br />

per imparare o semplicemente per<br />

stare insieme e condividere ciò che di<br />

sorprendente ci circonda e, forse, non<br />

ce ne siamo mai accorti.


il FOGLIO dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

10<br />

Abitanti<br />

dei chiostri<br />

DUE NUOVE REALTÀ:<br />

ASSOCIAZIONE A.S.A.<br />

E CASA DEL PANE 1921<br />

Dipinto di Valeria Venditti.<br />

CONTRO LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI<br />

NASCE L’ASSOCIAZIONE SINDROME DI ASPERGER<br />

Ho conosciuto la Sindrome<br />

di Asperger per una fatalità<br />

della vita. Da allora con<br />

alcuni cari amici è nata l’idea di creare<br />

un’associazione che aiutasse i soggetti<br />

portatori della sindrome e le loro famiglie.<br />

Ma cos’è la Sindrome di Asperger? È<br />

una condizione esistenziale imparentata<br />

con l’Autismo e comunemente considerata<br />

una forma dello spettro autistico “ad<br />

alto funzionamento”.<br />

I portatori di questa sindrome (così battezzata<br />

in onore di Hans Asperger, psichiatra<br />

austriaco degli anni ’40, che per<br />

primo la osservò) sono caratterizzati da<br />

una difficoltà nelle relazioni sociali, hanno<br />

comportamenti ripetitivi e stereotipati, e<br />

attività e interessi molto ristretti.Per contro<br />

hanno spesso un’intelligenza sopra la<br />

media, che può sfociare nella genialità,<br />

diventano dei veri esperti nella loro area<br />

d’interesse, e sono persone estremamente<br />

oneste, fedeli e affidabili, con un forte<br />

senso di giustizia,completamente sprovviste<br />

di malizia e incapaci di secondi fini.<br />

La sindrome si presenta<br />

con una grande<br />

variabilità; alcuni soggetti<br />

riescono a compensare<br />

bene le proprie<br />

carenze, e si<br />

costruiscono un’esistenza<br />

indipendente<br />

anche di successo; sono ottimi professionisti,<br />

si sposano e creano una famiglia; altri<br />

invece non riescono a trovare una collocazione<br />

nella società e negli affetti, perché<br />

sono talmente in difficoltà nelle relazioni<br />

che il loro destino è il totale isolamento, e<br />

un isolamento sofferente, perché spesso<br />

le relazioni sono desiderate, e le capacità<br />

professionali non mancano.<br />

Per aiutare questi soggetti svantaggiati e i<br />

loro familiari è nata ASA, Associazione<br />

Sindrome di Asperger, che si propone di<br />

strutturare progetti concreti per dare<br />

loro un supporto. Servono interventi di<br />

consapevolezza per aiutare queste persone<br />

a meglio integrarsi in società. Servono<br />

progetti per valorizzare le loro capacità,<br />

che spesso possono essere incanalate in<br />

una professione. Servono interventi di<br />

formazione per insegnanti e psicologi,<br />

perché conoscano le particolarità della<br />

sindrome e siano preparati a modulare i<br />

loro comportamenti di conseguenza. Ma<br />

soprattutto bisogna che la sindrome sia<br />

conosciuta nella società, in modo che<br />

chiunque possa comprendere queste persone<br />

e le possa supportare nelle loro difficoltà<br />

verso un’integrazione sociale.E infine<br />

è necessario creare una rete di collaborazioni<br />

tra le realtà di volontariato per<br />

non disperdere energie e risorse.<br />

Un grazie di cuore al Presidente Amos<br />

Nannini che ha accettato con entusiasmo<br />

di diventare il nostro vice Presidente!<br />

Insieme stiamo programmando una serie<br />

di interventi concreti, a partire dal 18 febbraio,<br />

anniversario della nascita di Hans<br />

Asperger, la Giornata Mondiale della Sindrome<br />

di Asperger. Per la ricorrenza organizzeremo<br />

un convegno aperto alle altre<br />

associazioni, agli psicologi, agli insegnanti, ai<br />

volontari e ai genitori; alle 20.30 nel Salone<br />

degli Affreschi ci sarà un concerto per<br />

pianoforte a quattro mani del duo pianistico<br />

Cristina Frosini-Massimiliano Baggio,<br />

mentre nel Chiostro, la giovane artista<br />

Valeria Venditti (responsabile di ASA Giovani)<br />

terrà una mostra personale.<br />

Tutto il ricavato della Giornata andrà a<br />

favore dei progetti formativi e di inserimento<br />

lavorativo di ASA.<br />

Maria Helena Polidoro<br />

Presidente A.S.A.<br />

www.asaitalia.it<br />

PANE AL PANE<br />

È ufficiale: la Casa del Pane 1921<br />

Cooperativa Sociale è attiva. La<br />

Cooperativa si ispira ai principi della<br />

mutualità, della solidarietà, della<br />

democraticità, dell’impegno ed equilibrio<br />

delle responsabilità rispetto ai<br />

ruoli.<br />

Nata il 12 luglio 2012 e presieduta<br />

da Piero Amos Nannini, la Casa del<br />

Pane 1921 ha proceduto ad inserire<br />

nel proprio organico tre persone<br />

diversamente abili (due con contratto<br />

full time a tempo indeterminato,<br />

uno part time a tempo indeterminato),<br />

portando a termine l’inserimento<br />

di persone in condizioni di svantaggio.<br />

Due uomini operano al forno<br />

con mansioni di operatori della<br />

panificazione, una donna lavora negli<br />

uffici con compiti amministrativi,<br />

nonché di vendita al pubblico.<br />

Ultimate le operazioni burocratiche,<br />

si è passati alla vendita del pane dalle<br />

ore 11.30 alle 18.00, dal lunedì al giovedì<br />

(per iniziare) nel nuovo spaccio<br />

con ingresso da via Pace 10. Qui si<br />

vende pane di vari tipi (filoni, francesini,<br />

paste dure, ciabatte), pizze e<br />

focacce, biscotti, crostate, tutto di<br />

rigorosa produzione propria con utilizzo<br />

di materie prime di alto livello<br />

qualitativo. Sono previsti, su ordinazione,<br />

servizi per eventi, riunioni,<br />

compleanni, ricorrenze varie. (a.r.)<br />

INFO E ORDINAZIONI<br />

Tel. 02 57968379 - 02 57968360<br />

lacasadelpane1921@umanitaria.it


il FOGLIO dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

11<br />

FOGLIO dell’<strong>Umanitaria</strong><br />

DA PIÙ DI CENTO ANNI<br />

FORMIAMO<br />

NUOVE FIGURE<br />

PROFESSIONALI<br />

Il trucco è l’opera di un artista<br />

Grazie all’accordo tra Accademia trucco artistico <strong>Società</strong> <strong>Umanitaria</strong> e MBA (Making Beauty Academy), nelle sedi di Milano e di Torino<br />

(in piazza Castello 9) vengono organizzati corsi di trucco artistico caratterizzati da un approccio nuovo, personale, molto orientato<br />

alla formazione tecnica, ma tendente allo sviluppo delle capacità artistiche delle allieve; si pone grande attenzione anche agli aspetti<br />

più particolari del trucco artistico, con attività di stage e lezioni di backstage per preparare all’attività di Makeup Artist.<br />

I corsi di trucco sono aperti a tutti ma, per garantire un’elevata qualità dell’insegnamento, sono a numero chiuso. Attualmente sono<br />

attivi dieci corsi a Milano e due a Torino.<br />

CORSO ANNUALE DI TRUCCO ARTISTICO<br />

Correttivo – Fotografico Moda – Fashion – Artistico –<br />

Bodypainting – Acconciatura – Effetti Speciali.<br />

Corso completo, ideato per formare truccatori professionisti<br />

competenti e preparati per lavorare come<br />

Makeup Artist nel mondo del cinema, della moda,<br />

della televisione, dello spettacolo, della pubblicità,<br />

negli studi fotografici.<br />

INFORMAZIONI<br />

<br />

MBA, tel. 02-91630430<br />

formazionedemichele@umanitaria.it<br />

www.formazioneumanitaria.it<br />

FORMAZIONE<br />

UMANITARIA<br />

CORSI TRUCCO 1 - CORRETTIVO E ABBELLIMENTO<br />

Studio delle forme del viso - Teoria del Colore - L’Effetto Ottico - L’arcata<br />

sopraccigliare, gli occhi e la bocca - Trucco base da giorno e da sera.<br />

Corso di trucco base per apprendere il perfetto trucco Beauty.<br />

CORSI TRUCCO 2 - FOTOGRAFICO SPOSA FASHION<br />

È il naturale complemento per la crescita professionale delle allieve che<br />

hanno frequentato il Corso di Trucco 1 - Correttivo e Abbellimento.<br />

Indispensabile per chi vuole specializzarsi nel Trucco Sposa e nelle tecniche<br />

del Trucco Fotografico e della Moda.<br />

CORSI MAKE UP - AUTOMAQUILLAGE - corso base<br />

Studio del trucco personalizzato. Il corso, attraverso lo studio delle forme<br />

e dei colori, approfondisce le tecniche necessarie per valorizzare il proprio<br />

viso con il trucco correttivo.<br />

CORSO DI ACCONCIATURE RACCOLTE SPOSA<br />

Raccolti base - Acconciature fashion - Acconciature raccolte - Raccolto moda<br />

urban (coda - chignon - mezze code) - Raccolto basico sposa (naturale evoluzione<br />

dello chignon) - Acconciatura raccolta per servizi fashion per ogni<br />

esigenza, dallo spettacolo alla danza, dal teatro al cinema e alla televisione.


DICONO DI NOI<br />

Hanno collaborato a questo numero: Carmen Aquaro, Elena Cordaro, Maria Agostina Cubiddu, Gabriella De Michele, Lucia Di<br />

Gioia, Emiliano Di Nolfo, Morris L. Ghezzi, Mario Grossi, Marina Melogli, Marinella Militello, Moreno Pilloni, Ornella Piluso,<br />

Nino Romeo, Antonio Rovello, Davide Zuntini.

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