la corsa in provincia iglesias alle urne - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE
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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione A.P. D.L. 24/12/2003, n. 353, conv. in L. 27/02/2004 n. 46 - Cagliari
Carbonia · Anno XXI numero 484 del 6 Maggio 2010 · Euro 1,00
CONCESSIONARIA PER IL SULCIS-IGLESIENTE
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LA CORSA IN PROVINCIA
Salvatore Cherchi
Ormai i giochi sono fatti. Intrighi
della vigilia, le ostentate
candidature da parte di certuni e
le certezze dei raggruppamenti
sono davanti agli elettori che il
30 e il 31 sceglieranno chi sarà
il nuovo Presidente della Provincia
Carbonia Iglesias. Sì,
perché il Presidente che uscirà
vincente dall’appuntamento
elettorale di fine maggio sarà un
nuovo volto rispetto al passato.
Gianni Crastus
“Casa Fenu” di Villamassargia
accoglie le opere di Amelia
Camboni, ivi nata nel 1913 e
morta a Roma nel 1985. Alla
sua morte i familiari hanno donato
alla comunità di Villamassargia
una serie di lavori, quelli
che l’artista conservava nel suo
studio romano al momento della
scomparsa. Oggi quelle sculture
hanno trovato la loro naturale
collocazione presso la “Casa Fenu”,
meraviglioso esempio di
casa campidanese dove una mirata
e attenta ristrutturazione
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Per la verità i candidati (Salvatore
Cherchi-centrosinistra, Giuseppe
Madeddu-centrodestra,
Giovannino Sedda-Irs e Gianni
Crastus -Venatori Ambiente) sono
completamente nuovi per
l’ente intermedio, finora guidato
da Pierfranco Gaviano sul quale
si è avvolto un alone di mistero
perché, dall’iniziale certezza
della sua candidatura, si è passati
al sacrificio della proposta come
consigliere provinciale. Ad
ogni buon conto, la scelta tra i
candidati appare evidente: da
una parte il peso politico amministrativo
del candidato di centrosinistra
Salvatore Cherchi e
dall’altra la novità, sorretta da
una forte coalizione di centrodestra,
di Giuseppe Madeddu. Per
gli altri due candidati, Giovannino
Sedda e Gianni Crastus potrà
esserci lo spazio di un quoziente
per l’assemblea, ma nulla più.
Certo è che in questa tenzone
elettorale mancherà l’uscente
Presidente Pierfranco Gaviano
al quale potranno anche essere
addebitate insufficienze, ma che
ha avuto il merito di aver avviato
il nuovo ente territoriale che
semmai si spera possa essere
consolidato nella nuova legislatura.
Le due maggiori macchine
hanno riportato agli antichi
splendori la tipica abitazione
delle genti sulcitane e nelle cui
ampie e illuminate sale i preziosi
cimeli dell’illustre concittadina
hanno dato vita ad un museo.
Ad inaugurare l’evento un testimonial
d’eccezione: Vittorio
Sgarbi. Il critico, concludendo la
giornata dedicata ad Amelia
Camboni, ha descritto la figura
dell’artista nell’ambito dell’arte
del Novecento. “Fino agli anni
Cinquanta la produzione artistica
da parte delle donne è sicuramente
limitata. Figure come
quelle della Camboni – ha spiegato
il professore - erano rare e
questo si percepisce anche studiando
la sua storia personale.
Quando arrivò a Roma non riusciva
a trovare uno studio. Oggi
- ha concluso il critico d’arte -
sarebbe sicuramente orgogliosa
di questo spazio espositivo semplice
e bello, migliore di certi
musei orribili che ho visitato in
Italia e all’estero”. Un altro riconoscimento
del valore di Amelia
Camboni era stato attribuito
qualche tempo fa dall’amministrazione
comunale che le dedicò
la biblioteca del paese. Ora
Villamassargia è entrata tutti gli
effetti nei circuiti museali sardi,
ulteriormente arricchita dai
grandi spazi di “Casa Fenu” che
si prestano anche per fiere, mostre
ed esposizioni di qualsivoglia
patrimonio artistico.
pagina 13
Giuseppe Madeddu
elettorali, di centrosinistra e di
centrodestra, sono già in movimento
e si dà il caso che, stando
agli umori della vigilia, non vi
sarà neppure la necessità del
ballottaggio. Anche gli argomenti
predominanti della campagna
elettorale sono abbastanza
scontati: mondo del lavoro,
servizi nel territorio, valorizzazione
delle peculiarità culturali
e ambientali.
Giovannino Sedda
VILLAMASSARGIA RICORDA AMELIA CAMBONI
Villamassargia Casa Fenu
IGLESIAS ALLE URNE
Pierluigi Carta Roberto Frongia Paolo Fogu
Cinque candidati Sindaco per
una città che sta cercando di uscire
dalla crisi del dopo miniere.
Giuliano Marongiu
Finalmente una buona notizia
sul fronte Alcoa. Nei giorni
scorsi la multinazionale ha presentato
il Piano Industriale che
“GAZZETTA DEL SULCIS IGLESIENTE”
PUBBLICITA’ ELETTORALE PER RINNOVO
CONSIGLI PROVINCIALI E COMUNALI
30-31 MAGGIO 2010
Nel rispetto della normativa di Legge, la “Edizioni Sulcis sas”, editrice
del settimanale “Gazzetta del Sulcis Iglesiente”, ha stabilito le condizioni
di pubblicazione dei messaggi politici elettorali nel corso della
campagna per le elezioni dei PRESIDENTI dei CONSIGLI PRO-
VINCIALI e dei SINDACI e CONSIGLI COMUNALI DELLA
SARDEGNA, in programma per il 30-31 Maggio 2010.
I prezzi stabiliti sono i seguenti:
Pagina intera € 600,00 più iva a colori
Mezza pagina € 400,00 più iva a colori
Quarto di pagina € 250,00 più iva a colori
Ottavo di pagina € 150,00 più iva a colori
I prezzi di cui sopra sono da intendersi ad uscita di giornale (13-20-27
Maggio). Il termine per la presentazione dei materiali resta fissato: almeno
una settimana prima dell’uscita del giornale. Le tariffe verranno
applicate a tutti i partiti o movimenti politici e ai rispettivi candidati.
IL PAGAMENTO DOVRA’AVVENIRE ANTICIPATAMENTE.
Copia del presente documento è stato inviato all’Autorità per le Garanzie
nelle Comunicazioni e depositato presso la sede della Redazione:
“Gazzetta del Sulcis Iglesiente” via Gramsci 199-Carbonia.
Richieste di preventivi possono essere fatte tramite e-mail -
gazzettadelsulcis@tiscali.it
Carbonia 27 aprile 2010
Gli uomini in corsa per il seggio
di Sindaco sono: Pierluigi Carta
(PD-IDV-Sinistra e Libertà- Il
tuo segno per Iglesias); Paolo Fogu
(UDC-PDL-Sardisti e civica);
Roberto Frongia (Riformatori-
Lista civica di una parte di PDL):
Giuliana Pintus (Lista civica);
Giuliano Marongiu (PCDI, Sinistra
Unita). E’ ancora presto per
capire quali saranno gli umori
della campagna elettorale, anche
se la vigilia della ufficializzazione
delle liste è stata abbastanza
ALCOA GUARDA AL FUTURO
Portovesme - Alcoa
MESSAGGIO ELETTORALE
EDIZIONI SULCIS sas
prevede investimenti, nei prossimi
tre anni, per complessivi
40 milioni di euro. Non si tratta
solo di una boccata d’ossigeno,
ma di una concreta inversione
di tendenza dell’azienda leader
dell’alluminio in Italia, la quale
ha deciso di riattivare le celle
ferme da tempo e di dar seguito
ad alcuni interventi impiantistici
pur di economizzare la gestione
produttiva e dei servizi
interni. Il Piano Industriale, che
movimentata per via di veti incrociati
che tutti pensano non siano
destinati a lasciare il segno.
Giuliana Pintus
dovrà essere valutato attentamente
dai lavoratori, prevede
altresì un taglio occupativo di
circa 40 unità. Quest’ultimo
programma prevede che vi sia
un taglio di una sessantina di
unità lavorative, che in parte
dovrebbero essere reintegrate
con nuove assunzioni. Complessivamente,
quindi, il taglio
d’organico diretto sarà di circa
40 unità, cui si aggiungerà anche
una razionalizzazione della
presenza di imprese d’appalto
all’interno dello stabilimento di
Portovesme. Alcoa ha accettato
queste soluzioni, basando il
proprio impegno sulla concessione
di tariffe elettriche meno
pesanti rispetto al passato. Oltre
l’impegno del Governo italiano
in tal senso, si resta in attesa anche
del benestare dell’Unione
Europea che aveva lasciato intendere
d’essere disposta a concedere
tariffe agevolate pur di
evitare il tracollo occupativo in
realtà come la Sardegna.

2 numero 484 del 6 Maggio 2010 Regione
MICRO CREDITO E FONDI DI GARANZIA
A SOSTEGNO DELLO SVILUPPO ISOLANO
Fondo di garanzia, Microcredito
e Credito di imposta. Tre strumenti
innovativi attraverso i
quali la Regione punta a creare
una barriera contro la crisi e rilanciare
lo sviluppo, dei quali si
è parlato lunedì 26 aprile nel corso
Convegno “Credito: Credito
di imposta, Microcredito, Fondo
di cogaranzia e controgaranzia”.
“Abbiamo avviato un percorso
nuovo – ha spiegato l’assessore
della Programmazione illustrando
il Credito di imposta – che attraverso
238 milioni per il fondo
di garanzia, 50 milioni per il credito
di imposta e 40 per il microcredito
permetterà alle piccole e
piccolissime imprese che costituiscono
il tessuto imprenditoriale
sardo di fronteggiare la crisi e
creare sviluppo. Per la prima
volta, in Sardegna, sperimentiamo
il credito di imposta, applicando
questo strumento alle piccole
imprese da uno a quindici
dipendenti che assumono o non
licenziano. Un’innovazione importantissima
per la nostra isola,
che consentirà sgravi fiscali sino
a 15.500 mila euro annui per chi
non licenzia o assume e che darà
nuova linfa sia per il sostegno
alle imprese e sia per le politiche
del lavoro. Lo sviluppo, per
quanto ci riguarda, deve passare
anche attraverso le facilitazioni
per l’accesso al credito e la semplificazione
delle procedure. Gli
strumenti saranno operativi già
dal prossimo mese di maggio”.
Relatori del convegno, moderato
dal consigliere regionale Simona
De Francisci “Un impegno che
a gennaio poteva sembrare una
provocazione e che in questi mesi
è diventato realtà”, ha sottolineato,
sono stati l’assessore del
Lavoro Franco Manca e il presidente
della Sfirs Antonio Tilocca.
“Nel territorio regionale
I titolari delle concessioni demaniali
con finalità turistico-ricreative,
potranno usufruire dell’autorizzazione
a esercitare la propria
attività fino al 31 dicembre
2015. La proroga, in recepimento
di quanto disposto dalla Legge
25/2010, è stata approvata
dalla Giunta regionale, su proposta
dell’assessore degli Enti locali,
Gabriele Asunis per consentire
a un comparto colpito da
profonda crisi di riattivare un
percorso di crescita economica e
per favorire il rilancio dell’intero
settore turistico balneare che, a
pochi mesi dalla stagione estiva,
ha necessità di tornare a essere
un traino per l’economia isolana.
“Con l’iniziativa – ha spiegato
manca un sistema di rete delle
piccole banche. Il Fondo Microcredito
è uno strumento che a
partire dal prossimo mese di
maggio permetterà alle imprese,
soprattutto quelle non bancabili,
di accedere al credito e ricevere
una boccata d’ossigeno in un periodo
di grave crisi economica”.
“Un risultato che segna un passo
importante verso la costruzione
di una politica regionale
del credito che sia utile e concreta.
Dato che gli strumenti, le
azioni e le risorse messi in campo
dalla Regione (238 milioni
per il fondo di garanzia, 50 milioni
per il credito di imposta e
40 milioni per il microcredito)
portano a un calo del rischio,
abbiamo chiesto al sistema bancario
di riconsiderare il costo
del denaro. Dal confronto di
queste settimane è emersa la volontà
di procedere insieme per
combattere la crisi e far crescere
le imprese sarde anche attraverso
il calo dei tassi”. Lo ha affermato
l’assessore della Programmazione,
Giorgio La Spisa, durante
il forum regionale del credito
che oggi, in seduta plenaria
nella sala anfiteatro dell’assessorato
della Pubblica Istruzione,
ha visto il confronto tra consorzi
fidi, parti sociali e banche.
L’esponente dell’esecutivo ha
accolto con favore l’intervento
del vice presidente regionale
dell’Abi, Luigi Teolis: “Non ci
sono dubbi che a un rafforzamento
delle garanzie equivale
un contenimento del costo - ha
detto - le misure messe in atto
dalla Giunta ci consentiranno di
Asunis – la Giunta ha voluto
compiere un altro passo importante
per proseguire nella sua
azione di tutela e rivitalizzazione
di un settore fortemente colpito
da una profonda crisi, puntando
allo stesso tempo al miglioramento
dei servizi all’utenza, all’aumento
dell’offerta al cittadino,
al giusto equilibrio tra utilizzo
dei litorali e conservazione
delle bellezze paesaggistiche e
ambientali”. Dopo l’atto contenente
indirizzi applicativi in materia
di concessioni demaniali e
dopo la proroga al 31 Luglio
2010 del pagamento del sovracanone
regionale, infatti, anche
questa nuova disposizione voluta
dall’Esecutivo, si inserisce nel
Così l’assessore regionale del
Lavoro, Franco Manca, durante
il suo intervento sul Microcredito.
“L’obiettivo dei tre provvedimenti
della Giunta – ha sottolineato
Manca – è quello di creare
uno strumento parallelo rispetto
al sistema bancario tradizionale,
in grado di sostenere le nostre
DENARO MENO CARO
PER IMPRESE SARDE
giocare un ruolo da protagonisti
nella crescita dell’isola”. Parole
che hanno riscosso l’apprezzamento
dei rappresentanti dei
consorzi fidi e delle parti sociali,
riprese dal presidente della Banca
di Credito Sardo Giorgio
Mazzella: “C’è una crisi da
combattere insieme, non ci sono
colpe da attribuire alle banche.
Anche perché se le banche non
concedono credito falliscono
dunque l’interesse è quello di
fare in modo che il sistema delle
imprese cresca”. Giudizi positivi
dal mondo sindacale: “La
Giunta è stata tempestiva nelle
azioni di contrasto alla crisi, ora
deve monitorare i risultati”, ha
sottolineato Giovanni Matta della
Cisl e da quello imprenditoriale.
Il presidente della Sfirs,
Antonio Tilocca, ha ribadito che
la finanziaria regionale “Sarà al
fianco delle banche e delle imprese
per arrivare ai migliori risultati”.
“Dal momento in cui è
partito l’iter per l’istituzione del
fondo – ha concluso l’assessore
della Programmazione - il percorso
amministrativo è stato celere
e oggi siamo nelle condizioni
di poter operare per le nostre
imprese in modo reale e concreto”.
PROROGA CONCESSIONI DEMANIALI
suo programma di sviluppo e valorizzazione
di un intero comparto
vitale per l’economia sarda.
Garantendo ai titolari delle
concessioni la possibilità di proseguire
nella gestione dei servizi
connessi alla balneazione, la Regione
ha dato una risposta certa
e tempestiva alle incertezze palesate
dagli operatori del settore in
materia di gestione di stabilimenti
balneari legati anche agli
esercizi di ristorazione e somministrazione
di bevande, cibi precotti
e generi di monopolio, alla
conduzione di strutture ricettive
e attività ricreative e sportive, al
noleggio di imbarcazioni e natanti
in genere e alla gestione di
esercizi commerciali.
imprese. È auspicabile una rete
del microcredito in Sardegna, sul
modello di quanto stanno facendo
la Regione, la Provincia e il
Comune di Cagliari. Stiamo
mettendo in piedi un sistema virtuoso
che avrà due tipologie di
destinatari: da una parte le imprese,
certamente, e dall’altra le
donne, i soggetti svantaggiati, disoccupati
e inoccupati, giovani
imprenditori che avranno la possibilità
di essere seguiti da un tutor
nella fase di start up. I settori
prioritari d’intervento saranno il
turismo, l’ambiente, la “Information
Community Tecnology” e le
iniziative culturali per la persona.
Il prestito, a tasso zero, partirà
da un minimo di 5.000 a un
massimo di 25.000 euro e avrà
una durata massima di 60 mesi”.
LA CONSULTA PER L’EMIGRAZIONE
VARA IL PROGRAMMA PER IL 2010
La Giunta, su indicazione della
Consulta regionale per l’emigrazione,
ha approvato il Piano
triennale 2010-2012 “Linee guida
per interventi in favore dell’emigrazione”
e il Programma
annuale 2010. L’organismo consultivo
presieduto dall’assessore
del Lavoro, Franco Manca, ha
ripartito le risorse a disposizione
per l’anno in corso (4,5 milioni
di euro) non solo per garantire i
costi di gestione e funzionamento
dei circoli sparsi nel mondo,
ma anche e soprattutto per promuovere
e sostenere la capacità
progettuale degli stessi circoli.
Rispetto al passato anche recente,
il Piano segna una netta discontinuità
e appare innovativo
soprattutto nella scelta di investire
prioritariamente sulle nuove
generazioni, con attività che
mirano a rafforzare la presenza
dei giovani nelle varie iniziative,
ma sempre favorendo l’incontro
e il confronto tra generazioni.
Su richiesta dell’assessore Manca,
è stata stabilita una linea di
rigore nella gestione delle attività
dei circoli. “Dobbiamo valorizzare
le eccellenze – sottolinea
Manca – senza per questo trascurare
nessuno. Vogliamo semmai
stimolare la fantasia e la
creatività di tutti i circoli, premiando
le idee migliori e collegando
le prospettive di sviluppo
Franco Manca
socio-economico della Sardegna
con le potenzialità espresse dal
mondo dell’emigrazione: non a
caso sono previste iniziative di
diffusione e di valorizzazione
delle migliori espressioni culturali,
economiche ed ambientali
della Sardegna nella penisola e
all’estero. Questa linea di condotta
è frutto della concertazione
tra la Regione, la Consulta e
il Comitato di Presidenza”.
Sarà dedicata anche una particolare
attenzione alle situazioni di
disagio sociale: a questo specifico
capitolo di spesa sono stati
destinati 100mila euro. Altrettante
risorse serviranno a finanziare
progetti di solidarietà in favore
degli anziani.
“I circoli – precisa Manca – sono
chiamati ad esprimere un potenziale
creativo e progettuale
per interventi mirati orientati a
favorire una sana competizione
tra i circoli stessi e, di conseguenza,
una efficace ricaduta
degli interventi nelle realtà di
provenienza e in quelle di attuale
residenza”. Per questo scopo
è stata privilegiata l’erogazione
di risorse attraverso l’acquisizione
di progetti: a bando su varie
tematiche (190mila euro), per le
nuove generazioni (300mila euro
per borse di studio, stage e
summer’s school più 290mila
euro per un grande evento sportivo
internazionale da svolgersi
in Sardegna), per la promozione
economica dell’Isola (200mila
euro) e del suo patrimonio ambientale,
culturale ed artistico
(150mila euro).
Novità anche sul fronte della comunicazione,
alla quale sono
stati destinati 750mila euro. Attraverso
l’utilizzo delle nuove
tecnologie, per esempio, saranno
promosse le community virtuali
che consentiranno di abbattere
le distanze (in particolare
nei Paesi di grande estensione,
come Argentina, Canada e Australia)
e contenere i costi di gestione.
Sono inoltre allo studio
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(radio e tv web).
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Lavoro numero 484 del 6 Maggio 2010
3
LA REGIONE SARDA RICAPITALIZZA SOTACARBO
SOSTENENDO UN NUOVO PROGETTO DI RICERCA
Sotacarbo
La Sotacarbo, società nazionale
di ricerca sull’ utilizzo
pulito del carbone con sede
operativa in Carbonia, è stata
ricapitalizzata dalla Regione
che ha deliberato di destinare
la somma di 5 milioni di euro
“per la realizzazione di un
programma di sviluppo di attività
di studio e sperimentazione
sull’utilizzo ecocompatibile
del carbone e di quello
Sergio Rombi
Sulcis in particolare”.
L’atto deliberativo, in tale direzione,
è stato assunto dalla
Giunta regionale che ha rimesso
in operatività una delibera
già assunta nel 2009, ma
mai completata. Ora, dando
seguito alle disposizioni del
disegno di legge collegato alla
Finanziaria 2010, su indicazione
dell’Assessorato Industria,
è stato deciso di destinare
alla Sotacarbo le richiamate
provvidenze.
Secondo quanto asserito dall’Assessore
dell’Industria, la
Sotacarbo, società partecipata
regionale assieme all’Enea,
“avrà la possibilità di sviluppare
ricerche già avviate sull’utilizzo
“pulito” della risorsa
carbone e di quello “Sulcis”
in particolare che costituisca
un’attività propedeutica
e necessaria per l’attuazione
dei progetti di sviluppo rispettoso
dell’ambiente che rappresentano
il futuro del territorio
sulcitano, anche in attuazione
di quanto disposto
dalla legge n. 99/2009 che
prevede la realizzazione di un
progetto di innovazione tecnologica
per la produzione da
carbone “Sulcis” di energia
elettrica ad emissioni zero”.
Un finanziamento, pertanto,
che si giustifica ampiamente
con la realizzazione di un
programma di ricerche per
l’individuazione di tecnologie
non tradizionali, e specificatamente
dell’implementazione
di un programma finalizzato a
sviluppare ricerche sull’utilizzo
“pulito” della risorsa carbone
e di quello “Sulcis” in
particolare, anche nella prospettiva
di sfruttamento esteso
del bacino carbonifero del
Sulcis. Da qui la sollecitazione
dell’Assessore dell’Industria
che ha rappresentato ai
colleghi di Giunta l’esigenza
che per tali finalità la Regione
eroghi le provvidenze necessarie.
COSACEM DI PORTOVESME HA INCONTRATO
LA COMMISSIONE INDUSTRIA DELLA REGIONE
Giovedì 29/04/2010, nel Palazzo
della Regione Sardegna
la coSACEM è stata sentita
dalla Commissione Industria
per riferire sulla Vicenda Appalto
Sirz Energy in SARAS.
La coSACEM ha illustrato la
vicenda e la sua evoluzione
dalla scorsa estate ad oggi, ribadendo
quanto da tempo afferma
sul coinvolgimento della
SARAS riguardo all’insolvenza
della Sirz Energy. La
coSACEM ritiene che quanto
proposto in una riunione in
Prefettura dalla SARAS e
successivamente riportato dagli
organi di stampa, vale a
dire il solo riconoscimento diretto
ai lavoratori dovuto per
la legge 276/2003 di quel poco
ancora non corrisposto agli
stessi da COSACEM, non
rappresenti una soluzione al
problema.
Da tutti gli interventi succedutisi
è emersa la necessità di
salvaguardare la Società e con
essa i rimanenti quaranta posti
di lavoro. Sono stati evidenziati
fatti e avvenimenti
che trascendono da uno status
di norma negli appalti e
sui rapporti tra Committente,
Appaltatori e Subappaltatori,
aldilà delle questioni di natura
strettamente giuridica.
La Commissione ha deliberato
la emissione di un comunicato
nel merito, che verrà approvato
nella prossima seduta
della stessa per mercoledì
prossimo venturo. Il documento
verrà successivamente
formalizzato alla Presidenza
della Giunta Regionale affinchè
prenda ogni più e opportuno
provvedimento al fine di
risolvere la vertenza.
PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS
TRA VERTENZE DI SERIE “A” E SERIE “B”
POSIZIONE MANICHEA DELLA REGIONE
Massimo Carta
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Argentaria
di Cosimo e Giovanni Cui
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CON SALA RICEVIMENTI SINO A 300 POSTI
(Matrimoni - Sala da Thé - Convegni - Riunioni di vario genere)
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ARGENTARIA - Via Tasso Goldoni - Tel. 0781.30216 - IGLESIAS
(angolo retro Ospedale CTO)
Nessuno nega che le vertenze
per il lavoro abbiano una eguale
drammaticità. Al primo posto
c’è il lavoro e il sostentamento
delle famiglie. Ma appare scontato
che anche gli stipendi siano
legati alle produzioni e laddove
esse non vi siano o stanno venendo
meno, viene a mancare
anche la certezza occupativa e
salariale. Tuttavia, come in una
barca che affonda si cerca di razionalizzare
al massimo il comportamento
dei trasportati, altrettanto
dovrebbe essere nei casi
di vertenze aperte sul fronte
lavoro. La situazione venutasi a
creare a Portovesme, dove le industrie
sono state toccate dalla
recessione internazionale (sono
quasi tutte multinazionali) ha
visto, in più di una occasione,
attenzioni politiche di differente
intensità, a seconda del nome
blasonato che appariva all’esterno
dei cancelli. Per la vertenza
Portovesme srl ci sono state critiche
da più parti, malgrado la
proprietà abbia sempre escluso
qualsiasi discorso di chiusura e
nonostante anche la cassa integrazione
abbia fatto registrare
l’unicità di applicazione con il
contratto di solidarietà. Fortunatamente
questa società, non senza
sacrifici, ha programmato per
proprio conto di auto prodursi
almeno una parte della corrente
necessaria agli impianti, proponendo
addirittura un progetto di
raddoppio delle produzioni e
assicurando la stabilità occupativa
per almeno altri vent’anni.
La vertenza Alcoa è assurta a livello
nazionale pur con tutte le
chiusure della proprietà che solo
a livello governativo ha accettato
il dialogo, con l’obiettivo di
strappare condizioni energetiche
migliori rispetto al passato. Tutto
questo ha gettato una cortina
fumogena sulle condizioni produttive
nel reparto elettrolisi,
dove sono andate spegnendosi
circa 80 celle che adesso pare
siano sottoposte a manutenzioni
straordinarie. Questo nuovo scenario,
indirizzato verso il positivo,
ha stimolato anche le maestranze
Eurallumina che per
lunghi mesi hanno preferito godersi
l’assegno integrativo assicurato
dall’azienda, piuttosto
che attivarsi per stimolare la ripresa
produttiva, come da alcuni
mesi accade nel resto del
mondo. Ora, però, anche questi
ultimi stanno sollecitando un tavolo
concertativo con la proprietà
russa perché gli impianti,
oltre un milione di tonnellate
annue di ossido d’alluminio, riprendano
la loro efficienza.
La Rusal, proprietaria di Eurallumina,
nel frattempo ha riattivato
impianti di ben inferiore
capacità produttiva e strategica
di quanto non conti lo stabilimento
di Portovesme. Anche su
questo fronte si attendono risposte,
alla luce dei risultati, quasi
scontati, delle trattative in essere
con Enel per l’acquisto del
vapore la cui produzione incide
sull’economia produttiva Eurallumina,
meno legata al consumo
diretto di energia. Queste possono
essere considerate vertenze
di serie “A”, al cui fianco, però,
ci sono vertenze di serie “B”
che alle spalle hanno comunque
lavoratori padri di famiglia. Il
più clamoroso e scandaloso è
quello della ex Ila, rimasto impantanato
negli infidi umori di
una curatela fallimentare che ha
quasi triplicato il prezzo di vendita
di quegli impianti ormai ridotti
a ferrovecchio. Praticamente
tre anni fa gli impianti
venivano quotati tra 2,5-3 milioni
di euro, oggi la curatela fallimentare
chiede oltre 9 milioni
di euro. Perché tutto questo?
Nessuno si è azzardato a capirci
qualcosa, malgrado dietro questa
maschera d’assurdità inaudita
ci siano 160 padri di famiglia
che hanno diritto d’essere tutelati
al pari di quelli di Portovesme
srl, Alcoa, Eurallumina ed
altri ancora.
Non meno grave appare la condizione
dei lavoratori legati alle
imprese d’appalto che operano
nel polo industriale del Sulcis e
molti dei quali hanno ripreso la
strada, non certamente più rosea,
dell’emigrazione, il più delle
volte verso gli Emirati Arabi.
L’interrogativo d’obbligo è
quello volto a capire chi sieda in
stanza regia e chi stia pilotando
la politica volta a far uscire il
Sulcis Iglesiente fuori almeno
dall’emergenza. Nessuno più si
illude a ricercare di star meglio,
ma di portare la mesata a casa
sì.
SEDE DI CARBONIA
09013 Via Fertilia, 40 - Tel. 0781.66951 telefax 0781.670821
SEDE DI IGLESIAS
09016 Via Argentaria, 14 - Tel. 0781.31095 telefax 0781.33025
e-mail: provcarboniaiglesias@tiscali.it
Presidente: Pierfranco Gaviano
ASSESSORI:
VALDARCHI EMANUELA: assessore alle Politiche Sociali, Sanitarie e della Famiglia;
DESSI’ ANTONELLO: assessore alle Politiche della Programmazione, Attività Produttive e Bilancio;
BALLOI ANTONELLO: assessore alle Politiche dei Trasporti, Mobilità e Patrimonio;
CANDELORO NICOLA: assessore alle Politiche della Scuola, Università e Formazione Professionale;
MELONI ERMINIO: assessore alle Politiche dei Lavori pubblici e Viabilità;
MICHELETTI CINZIA: assessore alle Politiche culturali, sportive, per lo spettacolo
e per il tempo libero, con incarico di vice Presidente;
PISSARD BRUNO: assessore alle Politiche della Tutela dell’Ambiente;
VACCA GUIDO: assessore alle Politiche dell’Urbanistica e della Pianificazione territoriale.
FORNITURE ELETTRICHE

4 numero 484 del 6 Maggio 2010 Lavoro
CRESCE NEL SULCIS IGLESIENTE LA CULTURA
DEL RECUPERO E CONSERVAZIONE AMBIENTALE
Marco Massa
Ripristino Perda Bianca
Sia pure con qualche decennio
di ritardo, ma anche nel territorio
tradizionalmente classificato
come minerario, va crescendo
la cultura del recupero
e della conservazione ambientale.
E’ un discorso cui le istituzioni
locali stanno dando un
crescente interesse, mostrando
nel contempo sensibilità e volontà
politica mirata, prima di
tutto, al recupero dei siti degradati
dalla pluridecennale
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore
della Difesa dell’Ambiente, Giuliano Uras, ha
approvato la delibera di istituzione delle linee
guida per la costituzione degli “Ecosportelli
GPP provinciali”, che saranno finanziati con
uno stanziamento di 800 mila Euro. Gli Ecosportelli
GPP avranno l’obiettivo di fornire un
supporto tecnico alle otto amministrazioni provinciali,
ai Comuni e agli altri enti pubblici e,
inoltre, offrire un’informazione specialistica alle
imprese del territorio per contribuire all’attuazione
di PAPERS, il piano di acquisti pubblici
ecologici della Regione e all’Osservatorio
regionale degli Acquisti Pubblici Ecologici.
Gli acquisti pubblici ecologici GPP (Green Public
Procurement) rappresentano una modalità
d’acquisto da parte delle pubbliche amministrazioni
locali e nazionali basata su criteri ambientali,
oltre che sulla qualità e sul prezzo di prodotti
e servizi di uso corrente negli uffici pubblici,
come penne, matite, carta riciclata e altro
materiale di consumo.
La Regione Sardegna ha svolto un’azione pionieristica
di promozione all’introduzione di criteri
e azioni di eco-efficienza e sostenibilità
attività mineraria o di ricerca.
Questo aspetto è testimoniato
anche dal fatto, ed è un aspetto
di enorme rilevanza, che anche
l’imprenditorialità locale
sta affinando sistemi di recupero
ambientale, utilizzando
professionalità che dimostrano
di trovarsi all’altezza della
sfida ormai in essere.
Da anni si rivendica dal Ministero
e Assessorato regionale
Ambiente un programma di
bonifica e di recupero degli ex
siti minerari dismessi. Sia pure
a piccoli passi questi programmi
vanno ottenendo attenzione
e finanziamenti adeguati che
nel volgere di qualche lustro
potrebbero riportare il territorio
ad un sostanziale riuso produttivo.
Le stesse discariche controllate
non sono più abbancamenti
di materiali tal quali. I siti
vengono predisposti in maniera
tale da evitare le infiltrazioni
sotterranee, che altrimenti
sarebbero capaci di arrecare
nuovi inquinamenti in aggiunta
a quanto già avvenuto in
passato.
Si pensi ai bacini fanghi Eurallumina,
alla discarica controllata
di Genna Luas, ai recuperi
delle discariche sparse
nella vasta area del territorio
Sud Occidentale. Così pure all’ex
discarica di Piramide in
territorio Portoscuso di Eni
Risorse, oppure la discarica
controllata di Carbosulcis.
Ciò che merita particolare attenzione
è anche il fatto che
FINANZIAMENTO PER GLI ECOSPORTELLI
SUGLI ACQUISTI PUBBLICI ECOLOGICI
ambientale nelle procedure di acquisto di beni e
servizi e, primo caso nel panorama nazionale,
ha adottato un impegno strutturato e sostanziale
di politica GPP da parte di una amministrazione
regionale attraverso l’approvazione di PA-
PERS: il Piano per gli acquisti pubblici ecologici.
Il Piano prevede anche la promozione di
comportamenti all’interno degli uffici che favoriscano
l’uso razionale e senza sprechi di acqua
ed energia elettrica.
Le linee guida approvate consentiranno di avere
modalità operative e qualità del servizio da
parte di ciascun Ecosportello provinciale omogenee
in tutto il territorio regionale.
“La creazione degli Ecosportelli provinciali
rientra negli obiettivi previsti dal Piano di acquisti
pubblici della Regione attraverso il quale
vogliamo stimolare e promuovere la politica
degli acquisti pubblici ecologici. L’acquisto di
beni e servizi eco compatibili riduce l’impatto
ambientale dall’uso fino allo smaltimento e
rappresenta una corretta forma di civiltà”, sottolinea
l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente,
Giuliano Uras.
Portovesme “Piramide”
società come Fratelli Locci di
Iglesias si stiano qualificando
sempre più per migliorare le
tecniche di ripristino e di bonifica
dei territori dove essi vengono
coinvolti (bacino fanghi
Eurallumina, Piramide Portoscuso,
Perda Bianca Fluminimaggiore,
ecc.).
Sono sistemi che superano a
pieni voti i controlli delle varie
Agenzie ambientali e che
potrebbero tornare di grande
utilità anche nell’immediato
futuro.
Su questo fronte non va altresì
tralasciato il lavoro di recupero
che sta portando avanti Igea
presso siti minerari dismessi o
discariche che vengono ripristinate
e riportate in stato vegetativo.
In quest’ultimo periodo, sempre
sul fronte dello studio di
bonifiche, si sono aggiunti
operatori australiani, la cui finalità
e per conto di chi operino
non è dato di conoscere. Si
conosce solo che sono impegnati
in una campagna di verifiche
ambientali per poi, eventualmente,
passare alle bonifiche
e al ripristino.
Tuttavia il territorio guarda
anche alla crescita imprenditoriale
locale che, in un momento
di grande recessione, si sta
impegnando a professionalizzarsi
in tale ambito. Pare di
avvertire che la grande stagione
delle bonifiche stia per decollare
e che le imprese locali
si stanno attrezzando per essere
pronte al confronto.
Non di meno, sullo stesso
fronte, si vanno concretizzando
alcune sperimentazioni di
bonifica della falda acquifera
del territorio di Portovesme.
Com’è facile capire non si
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tratta più di sporadici tentativi,
ma di concrete operazioni con
le quali il territorio sarà chiamato
a fare i conti giorno dietro
giorno, cercando nel contempo
di recuperare il tempo
perduto nel recente passato.

Lavoro numero 484 del 6 Maggio 2010
5
MIGLIORAMENTO DELL’ASSEGNO MENSILE
LAVORATORI CON AMMORTIZZATORI SOCIALI
L’Assessorato regionale del
Lavoro, d’intesa con la Direzione
generale della Presidenza
e su input del Presidente
Ugo Cappellacci, sta attivando
- attraverso percorsi condivisi
con gli enti locali e le parti
sociali, per far fronte all’attuale
crisi economica e dare
sollievo a tutte le situazioni di
criticità nel territorio regionale
- una serie di interventi eccezionali
che consentiranno di
dare ulteriore ristoro ai lavoratori
che beneficiano degli
ammortizzatori sociali in deroga.
Gli atti di indirizzo generale
sono contenuti nell’Accordo
sottoscritto il 1° marzo
scorso dalle istituzioni regionali,
provinciali e locali e dalle
forze sociali e datoriali, in
funzione del quale il successivo
11 marzo fu sottoscritto il
“Verbale di Accordo Istituzionale”
relativo alla proroga ed
alla concessione degli ammortizzatori
sociali in deroga.
Con questo accordo è stato
istituito il Tavolo tecnico che
vede protagonisti, oltre i funzionari
dell’Assessorato del
Lavoro, i rappresentanti della
Direzione regionale del Lavoro,
della Direzione regionale
dell’Inps e di Italia Lavoro
Spa.
Il Tavolo tecnico ha il compito
di velocizzare, compatibilmente
con le procedure previste
dalla normativa nazionale,
la concessione dei trattamenti
relativi alla Cigs e delle indennità
di mobilità. Sono già
in corso da settimane gli incontri
per la trattazione congiunta
delle istanze proposte
per la proroga, ovvero la prima
concessione dei trattamenti.
È obiettivo dell’Assessorato
del Lavoro determinare le
proroghe delle concessioni di
Cigs e mobilità, correttamente
corredate dagli allegati necessari,
entro il mese di aprile.
Per consentire l’attivazione di
iniziative di politiche attive
per il lavoro, anche mediante
percorsi di reimpiego dei lavoratori
che da più tempo beneficiano
degli ammortizzatori
sociali (alcuni dei quali con
trattamenti ridotti ad appena
380 euro lordi mensili) o coinvolti
da percorsi di formazione
professionale funzionali al
rilancio produttivo delle imprese
di appartenenza, sono
stati condivisi i seguenti punti:
a) l’Assessorato del Lavoro
garantirà ai lavoratori interessati
dai percorsi un omogeneo
trattamento di integrazione del
reddito prescindendo dal territorio,
dal settore di appartenenza
e dalla qualifica di riferimento,
per arrivare a complessivi
1.000 euro lordi mensili;
b) i percorsi sono basati sul
principio di “volontarietà” da
parte di ogni singolo lavoratore,
al quale dovrà essere garantito
anche un percorso formativo
tramite i Csl (Centri
servizi per il lavoro) delle
Province e monitorato dall’Assessorato
e dalle Aziende
eventualmente titolari dell’intervento.
La fase preliminare
prevede un orientamento da
parte dei Csl provinciali, cui
farà seguito la redazione del
bilancio delle competenze.
Soltanto allora si potrà arriva-
REALTÀ EDITORIALE
APPREZZATA IN TUTTA LA SARDEGNA
re alla firma di un Patto di servizio;
c) la priorità nei percorsi sarà
riservata a coloro che si trovano
in una condizione reddituale
(es.: terze e quarte proroghe)
oltre i limiti della sopportabilità
sociale;
d) la Regione intende prestare
particolare attenzione ai lavoratori
appartenenti ad Aziende
di medie e piccole dimensioni,
che non costituiscono individualmente
una massa critica, e
che pertanto risultano meno
evidenti nel panorama mediatico
regionale;
e) l’integrazione regionale potrà
consentire lo svolgimento
di attività dei lavoratori nella
Pubblica amministrazione
(Asl, Province e Comuni),
cioè in quegli Enti che si sono
detti disponibili ad integrare a
loro volta e con fondi propri il
trattamento;
f) infine, per la prima volta è
prevista la possibilità di coinvolgere
il settore privato nell’utilizzo
di questi lavoratori,
secondo le regole comunitarie
in materia di aiuti di Stato.
Saranno impiegati fondi regionali
(circa 25 milioni di euro)
e risorse del Fondo Sociale
Europeo (alcune decine di milioni
di euro). Trattandosi di
interventi straordinari, non
possono essere visti come la
panacea per la disoccupazione.
Anzi, le politiche attive
per il lavoro messe in campo
dalla Regione, mirano proprio
a creare nuove opportunità di
occupazione.
Franco Manca
LE DONNE SI PREPARANO AI LAVORI EDILI
ESPERIMENTO IN CORSO NON SOLO IN SARDEGNA
L’agenzia regionale per il Lavoro
ha presentato a Samassi il
corso per “operatrice edile specializzata
nell’uso dei materiali
per intonaci, pitture e rifiniture”,
parte integrante di Equijob,
che vede la partecipazione di 7
paesi europei, Grecia, Spagna,
Svezia, Estonia, Germania,
Portogallo e Italia, e che ha come
scopo l’inserimento occupazione
delle donne in ambiti lavorativi
nei quali è predominante
la presenza maschile. Il
corso, che si avvale della collaborazione
di istituzioni, associazioni
e imprese del Medio
Campidano, coinvolgerà 15
donne in un percorso di formazione
teorico – pratico, al termine
del quale le partecipanti
saranno in grado di realizzare
intonaci in terra cruda e rifiniture
con materiali naturali quali la
lana e il latte.
I lavori di Samassi, coordinati
da Angela Guarino dell’Agenzia
regionale del Lavoro, hanno
preso avvio con gli interventi
del Sindaco del comune campidanese
Ennio Cabiddu, che ha
sottolineato l’importanza del
patrimonio e la cultura legata
alle costruzioni in terra cruda, e
con quello del Presidente della
Provincia del Medio Campidano
Fulvio Tocco, che ha posto
l’accento sulla rilevanza economica
delle politiche per valorizzazione
delle risorse naturali
del territorio. E’ stata quindi la
volta del direttore dell’Agenzia
regionale per il lavoro Stefano
Tunis che ha sottolineato il ruolo
propositivo e di servizio dell’Agenzia
nell’ambito delle politiche
attive per il lavoro delineate
dalla Regione, rimarcando
anche l’azione di sperimentazione
che la stessa Agenzia
promuove grazie alla capacità
di intercettare risorse europee.
A seguire la presentazione vera
e propria del progetto comunitario
curata da Emanuela Atzori,
il contributo della Consigliera
regionale di parità Luisa Marilotti
e quello della Senatrice
spagnola Juana Borrego Izquierdo,
della Federazione delle
Donne Rurali Spagnole, che
hanno illustrato ed approfondito
le difficoltà di inserimento
che registrano le donne in diversi
ambiti lavorativi, nei quali
si registra quasi esclusivamente
la presenza maschile e quindi la
filosofia del progetto comunitario,
che mira proprio a superare
questo divario.
Maddalena Achenza, docente
della Facoltà di Architettura di
Cagliari, è poi intervenuta trattando
il tema della terra cruda
tra tradizione e biosostenibilità.
In rappresentanza del partenariato
locale del progetto formativo,
è stata poi la volta di Daniela
Ducato, della Edilana, che
ha invece illustrato ai partecipanti
le caratteristiche dei materiali
naturali di produzione locali
che possono essere utilizzati
nel settore dell’edilizia.
Le conclusioni sono state affidate
al capo di gabinetto dell’Assessorato
del Lavoro Anselmo
Piras il quale, accogliendo
l’invito del direttore dell’Agenzia
Stefano Tunis, si è
detto disposto a trasferire i risultati
di Equijobs nell’ambito
della programmazione degli interventi
formativi che la Regione
si appresta ad attivare.
Il corso prenderà il via il prossimo
3 maggio e si svolgerà nei
locali della biblioteca comunale
di Samassi. Le partecipanti saranno
in totale 15 e dovranno
essere residenti nei comuni della
Sardegna, ad eccezione di
quello Cagliari. Il corso avrà
una durata di 230 ore, distribuite
nei mesi di Maggio e Giugno
2010 e suddivise in lezioni in
aula (65 ore) e attività di cantiere
(162 ore); previste, inoltre,
visite formative ad altri cantieri
edili del territorio impegnati nel
recupero di case in terra cruda.

6 numero 484 del 6 Maggio 2010 Politica
INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISABILITA’
Il 10 aprile, la Giunta Provinciale
di Carbonia-Iglesias ha stipulato
un Accordo di Programma-
Quadro, tra Ufficio Scolastico
Provinciale di Cagliari, Province
di Cagliari e del Medio Campidano,
ANCI, Aziende Sanitarie
di Cagliari, Carbonia e Sanluri,
per migliorare la qualità
dell’integrazione scolastica degli
alunni con disabilità. Si tratta
di uno strumento efficace per
ottenere il coordinamento dei
servizi scolastici, socio-assistenziali
e sanitari, necessari per
una buona qualità dell’integrazione.
Nel dicembre 2007, presso l’ufficio
scolastico provinciale, è
stato istituito il GLIP (Gruppo
di Lavoro Interistituzionale per
l’handicap), composto da un
ispettore tecnico nominato dal
Provveditore agli studi, da un
esperto della scuola, due esperti
designati dagli enti locali, due
esperti delle unità sanitarie locali,
tre esperti designati dalle associazioni
delle persone con disabilità.
Il gruppo, che ha compiti
di consulenza e proposta,
ha evidenziato la necessità di
semplificare le procedure amministrative
mediante l’approvazione
di una nuova e condivisa
modulistica che aiuti i disabili
e le loro famiglie, le scuole e
tutti gli enti che collaborano a
vario titolo, a risolvere in modo
efficace e con rapidità una serie
di problemi i tipo pratico e interpretativo.
Ha quindi deciso di
proporre, per tutte le istituzioni
e gli enti ricadenti nel territorio
delle Province di Cagliari, del
Medio Campidano e di Carbonia
Iglesias, la condivisione e la
firma dell’accordo di programma
in questione.
Tra i compiti della provincia,
anche quello di collaborare con
le altre istituzioni per attuare
percorsi di continuità orizzontale,
di garantire il servizio di trasporto
gratuito per gli alunni
con disabilità da casa a scuola,
adeguare gli edifici scolastici,
abbattere le barriere architettoniche,
fornire gli arredi necessari
per l’integrazione scolastica e
garantire la presenza di un proprio
rappresentante nei gruppi
di lavoro.
CRESCE IN SARDEGNA LA DISOCCUPAZIONE
COMUNE DI FLUMINIMAGGIORE
Provincia di Carbonia Iglesias
BANDO DI GARA
ADEGUAMENTO E OPERE DI COMPLETAMENTO
DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA
Importo complessivo dell’appalto compresi oneri per la sicurezza: €
165.901,85 (euro centosessantacinquemilanovecentouno/85) di cui a misura
€ 117.333,26 e a corpo 48.568,59; PREZZO A BASE DI GARA
al netto degli oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza € 163.401,85
(euro centosettantatremilaquattrocentouno/85) 2.e Oneri per l’attuazione
dei piani di sicurezza non soggetti a ribasso: € 2.500,00 (euro duemilaciquecento/00).
Termini ultimo e indirizzo di ricezione delle offerte e
lingua di redazione: Termine ultimo: entro le ore 12.00 del giorno 24
MAGGIO 2010 a pena d’esclusione e a esclusivo rischio del mittente.
Indirizzo di ricezione: Comune di Fluminimaggiore, via Vittorio Emanuele,
200 - 09010 Fluminimaggiore (CI).
IL RESPONSABILE DEL SETTORE
(I.D. Marco Piras)
Sicilia, Sardegna e Campania
sono le regioni con il tasso di
disoccupazione più alto d’Italia
(rispettivamente 13,9%, 13,3%
e 12,9%), mentre Trentino Alto-
Adige e Valle D’Aosta (3,2% e
4,4%) si posizionano agli ultimi
posti della classifica. E’ quanto
emerge dalla Rilevazione sulle
forze di lavoro nella media del
2009 diffusa dall’Istat. La Sicilia,
in particolare, segnala il tasso
di disoccupazione più elevato
sia per la componente maschile
sia per quella femminile, mentre
il Trentino-Alto Adige quello
più basso per entrambi i generi.
La Calabria, invece, nel confronto
col 2008 è l’unica regione
del Mezzogiorno in cui non
si registra una crescita della disoccupazione.
L’Istat evidenzia
inoltre un incremento del tasso
di disoccupazione giovanile,
passato dal 21,3% del 2008 al
25,4% nel 2009. Anche in questo
caso a livello territoriale le
regioni meridionali mostrano i
livelli più alti, soprattutto Sardegna,
Sicilia e Basilicata (con valori
pari rispettivamente al
44,7%, 38,5% e 38,3%). Il Lazio
è l’unica regione del Centronord
a presentare un tasso superiore
alla media nazionale. A livello
provinciale, i valori più
elevati del tasso di disoccupazione
totale emergono nel Mezzogiorno:
Sassari, Palermo e
Agrigento superano il 17%. Le
province del Nord segnalano invece
tassi di disoccupazione decisamente
più bassi. Nel quadro
della disoccupazione giovanile,
per i maschi il tasso più elevato
si registra in Sardegna, con un
valore cinque volte superiore a
quello del Trentino-Alto Adige.
In tre regioni del Mezzogiorno
(Basilicata, Sardegna, Sicilia) il
tasso di disoccupazione giovanile
delle donne è ben oltre il
40% e sfiora il 50% in Basilicata.
Per quanto riguarda il tasso
di occupazione, invece, a livello
regionale la stima più elevata si
registra in Emilia-Romagna,
Trentino-Alto Adige (68,5% in
entrambi i casi) e Valle d’Aosta
(67%); quella più bassa in Campania
(40,8%), Calabria
(43,1%) e Sicilia (43,5%). In
particolare, i tassi di occupazione
femminile più elevati si presentano
in Emilia-Romagna,
Trentino-Alto Adige e Valle
d’Aosta (Emilia e Trentino hanno
i tassi più alti anche per gli
uomini). In tutte le regioni meridionali
i tassi di occupazione
delle donne sono contenuti e, in
ogni caso, inferiori al dato medio
nazionale.
È un falso che il Comune sarà
commissariato nel caso di elezione
del Sindaco a Presidente
della Provincia. Con un volantino
listato a lutto, alcuni gruppi
del centro destra proclamano
che nell’ipotesi di elezione del
Sindaco a Presidente della Provincia,
il Comune sarà commissariato.
“Tale affermazione, ha
precisato il Sindaco Salvatore
Cherchi, non ha il minimo fondamento.
Il commissariamento
è, infatti, possibile solo nel caso
di dimissioni del Sindaco o della
maggioranza dei consiglieri o
per fatti gravissimi.
Esiste l’incompatibilità fra gli
incarichi di Presidente della
Provincia e di Sindaco, in forza
di una Legge Regionale. L’incompatibilità
viene risolta a norma
degli articoli 53, 68 e 69 del
Testo Unico delle leggi sugli
Sicmi
Il presidente della Provincia,
Pierfranco Gaviano, ha accolto i
cassintegrati della SICMI Montaggi
S.r.l. che, nei giorni scorsi,
si sono riuniti in assemblea straordinaria
nella sala conferenze
di via Fertilia.
I 64 lavoratori, afflitti da un anno
di cassa integrazione, proprio
alla vigilia della Festa del Lavoro,
hanno espresso al presidente
Gaviano il loro dramma per ora
insoluto, chiedendogli di farsi
interprete della loro esigenza al
PROVVIDENZE PER SCUOLE MATERNE
NON STATALI DEL SULCIS IGLESIENTE
CARBONIA
ANCHE FALSE INTERPRETAZIONI DELLA LEGGE
CONDISCONO LA CAMPAGNA ELETTORALE
La Giunta provinciale di Carbonia
Iglesias, il 10 aprile
scorso, ha approvato i criteri
di ripartizione di un finanziamento
destinato alle scuole
materne non statali del territorio.
Lo stanziamento, pari a
146mila euro, servirà a coprire
le spese per i lavori di manutenzione
e per l’acquisto di
arredi e attrezzature d’uso e
sarà attribuito alle scuole materne
che hanno inoltrato regolare
istanza.
Il contributo massimo erogabile
coprirà il 65 percento dell’ammontare
richiesto e non
potrà essere superiore a 15mila
euro, per le spese di manutenzione
locali, e 5mila, per le
spese relative all’acquisto di
arredi e attrezzature d’uso.
Il finanziamento servirà a far
fronte alla situazione di difficoltà
manifesta dalle scuole
stesse in più occasioni.
Salvatore Cherchi
Enti Locali (DLG 267/2000),
con l’opzione verso un incarico
da parte dell’interessato e la deliberazione
di decadenza fatta
dal Consiglio Comunale o Provinciale.
Le funzioni di Sindaco o Presidente
della Provincia sono svolti
Il territorio avrà presto a disposizione
un capannone per il rilascio
delle certificazioni dei materiali.
La Provincia ha, infatti,
approvato il progetto per la costruzione
dell’opera, che verrà
realizzata presso l’Istituto tecnico
Angioy di Carbonia.
La struttura sarà a disposizione
non soltanto dell’attività didattica,
ma anche delle imprese, che
potranno così richiedere ed ottenere
in loco le certificazioni sull’idoneità
e sulla conformità alla
normativa dei vari materiali utilizzati,
come calcestruzzo e ferro.
In questo modo, da un lato si
garantisce un arricchimento dell’offerta
formativa a favore degli
alunni che frequentano gli istituti
scolastici del territorio, e dall’altro
si offre un importante servizio
ai professionisti che, sino
ad ora, sono stati costretti ad
mantenimento del livello occupazionale,
attraverso un’azione
presso i vertici regionali. I lavoratori,
vittime delle gravi condizioni
di crisi economica che affligge
il Sulcis Iglesiente, denunciano
anche un’inaccettabile
e antisindacale gestione degli
dal Vicesindaco o dal Vicepresidente
della Provincia. Giunta e
Consiglio rimangono in carica
con pieni poteri sino al primo
turno elettorale utile, che in questo
caso coincide con la fine del
mandato amministrativo di Carbonia.
È quindi del tutto senza
basi giuridiche la polemica che
è in realtà puramente politica.
È del tutto invece giuridicamente
fondato, aggiunge il Sindaco
Cherchi, il commissariamento
della Provincia se non approva
il bilancio di previsione entro il
mese di aprile. Forse non scatterà,
tenuto conto dell’imminenza
delle elezioni, ma questo non
assolve la situazione di paralisi
di questo Ente, unicamente consumata
per sopravvivere a se
stessi, in una situazione di grave
crisi economica”.
LE CERTIFICAZIONI DEI MATERIALI
NUOVO SERVIZIO DELLA PROVINCIA
emigrare nel capoluogo sardo
per tali incombenze previste dalla
legge. L’opera rientra tra le
competenze provinciali inerenti
il patrimonio edilizio, scolastico
ed istituzionale dislocato nel
Sulcis Iglesiente, compresi i lavori
di conservazione, riqualificazione
ed adeguamento, e comporterà
un impegno finanziario
di 400 mila euro, interamente
coperti dal bilancio provinciale.
LAVORATORI SICMI E PROVINCIA
appalti e chiedono che, anche a
loro, venga riconosciuto il diritto
di concorrere agli appalti in
condizioni di parità e trasparenza,
nel rispetto delle condizioni
salariali e di sicurezza previste
dal contratto collettivo di lavoro.
Il capo dell’Esecutivo provinciale,
nel condividere le preoccupazioni
dei 64 cassintegrati
e delle loro famiglie, ha chiesto
un urgente incontro con il presidente
della Giunta regionale e
con la Commissione Industria,
affinché si apra un tavolo di
confronto per un’immediata soluzione
della vertenza.
OGNI GIOVEDÌ IN EDICOLA

Politica numero 484 del 6 Maggio 2010
7
CARBONIA
ANCHE IL CONSIGLIO COMUNALE
HA APPROVATO IL BILANCIO 2009
Nel pieno rispetto del termine
di legge, il Consiglio Comunale,
durante la seduta del 26
aprile, ha approvato il Bilancio
Consuntivo 2009. La maggioranza
ha votato compatta il documento
illustrato dal Sindaco,
Salvatore Cherchi, che conferma
il comune come il principale
investitore ed erogatore di
servizi del Sulcis Iglesiente.
Il Bilancio Consuntivo chiude
con un positivo avanzo di amministrazione,
il rispetto del
patto di stabilità e degli altri
parametri che presidiano la solidità
dello stesso. L’avanzo di
amministrazione disponibile,
ovvero quello che il Comune
potrà riprogrammare liberamente,
ammonta a circa
560.000 euro. Con un criterio
di massima prudenza e seguendo
una prassi consolidata, il
rendiconto accantona circa
3.600.000 euro per fronteggiare
l’eventualità che non tutti i
crediti siano effettivamente riscossi:
queste somme saranno
utilizzate solo ad incassi effettivamente
avvenuti.
Il Bilancio Consuntivo registra
riscossioni delle entrate per oltre
59.000.000 di euro e pagamenti
per oltre 54.600.000 euro.
I pagamenti di parte corrente
superano i 30.000.000 di euro.
La voce di spesa più rilevante
riguarda la spesa sociale,
per oltre 8.400.000 euro: questo
dato costituisce una netta
scelta di qualità del bilancio.
I pagamenti di parte capitale
(investimenti) ammontano a
circa 19.500.000 euro. Contestualmente
il Comune ha acquisito
e accertato nuove risorse
per investimenti, che ammontano
a oltre venti milioni e
mezzo di euro. Tenuto conto
che a valere su questa cifra è
stato pagato meno di un milione
di euro, si è creata una nuova
consistente base per proseguire
con un buon ritmo di investimenti
anche nel futuro. I
QUATTRO MILIONI PER LE SCUOLE
SUPERIORI DEL SULCIS IGLESIENTE
Minerario
Istituto Fermi Iglesias
Carbonia
La Provincia, a completamento
degli interventi già eseguiti sul
fronte dell’edilizia scolastica,
ha messo in campo una serie di
progetti che permetteranno di
riportare in stato di efficienza
alcuni edifici che ospitano le
scuole superiori del territorio.
Questi i progetti approvati per il
territorio dell’Iglesiente e del
Sulcis, con relativo investimento:
Ristrutturazione della palestra
dell’istituto “Baudi di Vesme”
di Iglesias: 572.000 euro;
Adeguamento delle aule speciali,
attrezzate ad uso didattico, e
dei servizi di accoglienza presso
l’istituto Alberghiero “Ferraris”
di Iglesias: 507.000 euro;
Adeguamento dei locali destinati
a servizi di accoglienza dell’istituto
tecnico Minerario
“Asproni” di Iglesias: 507.000
euro;
Ristrutturazione del pallone tensostatico
dell’istituto tecnico
Commerciale “Fermi” di Iglesias:
572.000 euro.
Completamento dell’impianto
sportivo dell’Istituto “Amaldi”
di Carbonia: 572.000 euro;
Riqualificazione e messa a norma
dell’istituto commerciale
“Beccaria” di Carbonia, al piano
terra e nelle aree esterne dell’edificio:
507.000 euro;
Adeguamento dei locali destinati
ai servizi di accoglienza
nell’istituto “Angioy” di Carbonia:
507.000 euro;
Ristrutturazione del Centro velico
presso l’istituto Nautico di
Carloforte: 572.000 euro;
Completamento dell’impianto
sportivo dell’Istituto “Amaldi”
di Carbonia: 572.000 euro;
Riqualificazione e messa a norma
dell’istituto commerciale
residui attivi e passivi sono stati
ridotti. I residui passivi di
parte capitale, quelli più rilevanti,
ammontano a circa
55.000.000 di euro. Questa notevole
somma rappresenta il finanziamento
di investimenti in
corso o in avvio, comunque
con stanziamenti sicuri. Nonostante
gli eccessivi vincoli all’azione
delle Amministrazioni
comunali, il Comune ha chiuso
rendiconto in maniera positiva.
I DATI E LE STATISTICHE
DEL COMUNE DI CARBONIA
Il Sole 24 ore ha pubblicato il
confronto fra i capoluoghi di
provincia relativamente ai
principali indicatori dei bilanci
consuntivi del 2008 (per
Carbonia sono stati utilizzati i
dati del 2007).
“Dal lato delle entrate proprie,
ha spiegato il Sindaco Salvatore
Cherchi, il Comune si
classifica al 101° posto con
un gettito procapite di 370 euro
all’anno. Questo dato si rileva
dalla somma dei tributi
propri e del gettito tariffario.
Il gettito tributario è pari a
298 euro procapite annuo, inferiore
di circa 100 euro rispetto
alla media nazionale.
Questo dato è indicativo di
una bassa pressione fiscale indotta
anche dalla situazione
economica; le entrate extratributarie
(servizi a tariffa) sono
particolarmente basse, appena
71 euro procapite contro una
media nazionale di 397 euro
procapite all’anno. In relazione
a questo dato sono fondamentali
le decisioni dell’Amministrazione
che mantiene
basse le tariffe per i servizi
(assistenza domiciliare, mensa
scolastica, impianti sportivi,
asili nido ecc) o eroga servizi
in forma gratuita, come per lo
scuolabus, in considerazione
della situazione delle famiglie.
La Spesa totale (spesa corrente
+ spesa capitale) del comune
è di 1515 euro procapite
contro una media nazionale di
1458 euro. Tenuto conto della
bassa pressione tributaria, la
spesa risulta finanziata essenziale
con risorse acquisite dall’esterno.
Il comune di Carbonia si classifica
al 9° posto, in Italia, per
la spesa per investimenti, con
un dato di 671 euro procapite
contro una media nazionale di
398 euro. La spesa di parte
corrente è di 844 euro procapite
(con Carbonia al 79° posto),
contro una media di
1.060 euro.
Il Comune è fra gli ultimi in
Italia per la spesa per il personale:
appena 205 euro procapite
contro i 364 euro nazionali.
Questo dato indica una
buona produttività nonostante
la significativa carenza di personale,
dovuta al blocco della
assunzioni imposto dai vincoli
del Patto di Stabilità”.
“Beccaria” di Carbonia, al piano
terra e nelle aree esterne dell’edificio:
507.000 euro;
Adeguamento dei locali destinati
ai servizi di accoglienza
nell’istituto “Angioy” di Carbonia:
507.000 euro;
Ristrutturazione del Centro velico
presso l’istituto Nautico di
Carloforte: 572.000 euro.
Per la copertura di tali interventi
di riqualificazione e adeguamento,
l’Esecutivo provinciale
ha deliberato la partecipazione
al bando regionale finalizzato al
potenziamento delle strutture
scolastiche in termini di dotazione
tecniche e di spazi per attività
extrascolastiche. La Provincia,
a fronte del finanziamento
regionale, ottenibile grazie
ai progetti presentati, si è
impegnata ad un cofinanziamento,
che si aggiunge ai numerosi
milioni di euro di fondi
di bilancio già investiti nell’edilizia
scolastica del Sulcis Iglesiente.
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LE VERIFICHE TECNICHE
NELLE SCUOLE ISOLANE
Le scuole sarde frequentate dai nostri figli sono realmente sicure? Sono
in regola con i certificati e i nulla osta rilasciati dai Vigili del Fuoco,
dispongono di impianti elettrici a norma e degli impianti antincendio
secondo la normativa vigente? Tutte le scuole sono state sottoposte a collaudo?
Un genitore può mandare tranquillamente un figlio a scuola sicuro
che un’infiltrazione d’acqua non farà cadere intonaci e controsofitti
sulla testa di bambini e ragazzi? A questi interrogativi gli amministratori
rispondono, in genere, dopo prolungati silenzi. E non dovrebbe essere
così, giacchè sono in gioco la salute e l’incolumità di alunni, professori e
personale non docente. Dovrebbero essere state ultimate da qualche mese
le verifiche tecniche, disposte dall’Assessorato Regionale della Pubblica
Istruzione, su 1864 plessi scolastici sardi. Sarebbe interessante e opportuno
che l’Assessore Maria Lucia Baire informasse genitori, studenti,
docenti e sindacati sullo stato di salute della nostra edilizia scolastica, che
al sindacato risulta compromessa per almeno il 60% dei fabbricati scolastici.
Per quanto riguarda la provincia di Cagliari all’inizio dell’anno scolastico
2008-2009 i dati della sicurezza erano da brivido: il 94% delle 75
scuole superiori secondo i criteri della legge era inagibile: praticamente
solamente 5 edifici erano in regola. Sempre secondo quella stessa indagine
della Provincia di Cagliari il 58 per cento degli edifici scolastici non
aveva il nullaosta dei vigili del fuoco, il 73 per cento non aveva effettuato
il collaudo statico, mentre il Certificato di prevenzione incendi (Cpi)
risultava un documento praticamente sconosciuto. Non molto dissimile
era la situazione degli edifici scolastici nelle altre province. La situazione
è ancora così? L’Assessore presenti i risultati delle verifiche effettuate e
un piano di interventi per restituire sicurezza a tutte le scuole della
Sardegna, dove negli ultimi mesi non sono mancati gravi segnali di pericolo:
nell’ottobre dell’anno scorso a Oristano e in questo stesso mese di
aprile 2010 a Bosa.
Il segretario regionale Cisl
Oriana Putzolu
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Vicesindaco
Marco Cuccu
Assessori
Luigi Bacchis, Giampaolo Garau, Alessio Mura,
Gianfranco Tolu, Attilio Stera
Presidente del Consiglio comunale
Erizio Pranteddu
Consiglieri
Luigi Bacchis, Stefania Cabboi, Sergio Cadoni, Mario Cera,
Marco Cuccu, Isacco Demarchi, Pietro Angelo Fonnesu,
Gianluigi Fonnesu, Gianpaolo Garau, Alessio Mura, Maria
Carmela Pilloni, Erizio Pranteddu, Attilio Stera,
Silvana Usai, Massimiliano Ventura

8
numero 484 del 6 Maggio 2010
Politica
SANT’ANTIOCO CERCA IL RILANCIO DEL PORTO
PER SVILUPPARE NUOVA ECONOMIA LOCALE
Sergio Rombi
Non basterà certamente un convegno,
ma è già qualcosa. L’argomento
trattato, nel corso di un
convegno promosso dall’Amministrazione
comunale d’intesa
con un gruppo di imprenditori
locali, è stato il futuro del porto
industriale che da alcuni lustri
non riesce ad essere al pari del
suo passato, almeno come movimento.
Pochi traffici, per lo
più per l’imbarco del sale locale
e di alcuni minerali d’argilla
bentonitica. Per il resto i movimenti
di questo scalo riguardano
lo sbarco di pece destinata ad
Alcoa Portovesme e le periodiche
movimentazioni di truppe e
mezzi militari destinati alla base
interforze di Capo Teulada. “Il
nostro obiettivo, ha sottolineato
il Sindaco Mario Marongiu, è
quello di dare al porto una connotazione
turistica, superando il
grande handicap costituito dal
cavalcavia lungo il canale che
collega l’area portuale con la laguna
dove esiste un porticciolo
per natanti da diporto, penalizzato
però dal fatto che le grandi
imbarcazioni a vela non possono
attraversare il canale perché
ha un’altezza, dal pelo dell’acqua
alla struttura stradale, di appena
quattro metri. Occorre trovare
una soluzione adeguata”.
Sulle soluzioni i pareri sembrano
due: o un sottopassaggio
stradale, oppure un ponte girevole.
Quest’ultima soluzione
presenta, comunque degli inconvenienti
sia di orari di apertura
che di manutenzione. Escludendo
pure che l’efficienza resti
sempre perfetta, perché in caso
di guasto anche il passaggio veicolare
ne verrebbe penalizzato.
L’ipotesi più realistica, forse anche
più dispendiosa, appare
quella della costruzione di un
sottopassaggio stradale, capace
di non creare alcun inconveniente
al traffico sia stradale che
da diporto lungo il canale.
“Per dare una soluzione, ha rimarcato
ancora il Sindaco Mario
Corongiu, occorre mettere
mano, per modificarlo, al piano
regolatore del porto (vecchio del
1965), altrimenti non ci potrà
essere alcun intervento”. Secondo
gli imprenditori locali Sant’Antioco
potrebbe diventare il
porto turistico del Sulcis, cerniera
tra l’entroterra e gli altri scali
turistici di Calasetta e Carloforte
e Teulada (il porto di Buggerru è
perennemente insabbiato e impraticabile).
Gli stessi esperti intervenuti
al convegno (Paolo Ritossa
docente universitario, Mario
Erriu e Pietro Cavaccini architetti
progettisti, Daniela Pettinao
esperta in marcheting) hanno
sollecitato l’avvio immediato
dell’iter burocratico, perché
Sant’Antioco non perda questa
occasione. Intanto, su incarico
Sant’Antioco - Convegno porto
dell’Amministrazione comunale,
i due architetti Erriu e Cavaccini
hanno avviato la progettazione
del nuovo Piano regolatore
del Porto. Per il docente universitario
Ritossa occorre trovare
da subito spazi sinergici per
diportisti, pescatori, traffico
commerciale, cantieristica e rimessaggio.
“Il porto, è stato sottolineato
da qualcuno, dovrà diventare
il cuore pulsante dell’economia
antiochense e del
Sulcis. Non dobbiamo farci
sfuggire l’occasione”.
CANCELLATE LE TASSE SUL TURISMO
RIPARTE IL SETTORE DELLA NAUTICA
“Un punto fermo della nostra politica è rappresentato dallo sviluppo turistico,
per questo tra i primissimi atti della Giunta c’è stata la cancellazione
delle “tasse sul turismo” imposte dal precedente governo regionale. Certamente
occorre una crescita armonica secondo quelli che sono i principi di
uno sviluppo armonico che coinvolga tutti i settori. La nautica può contribuire
allo sviluppo della Sardegna perchè il comparto in questi anni ha sviluppato
professionalità importanti”. E’ quanto ha affermato l’assessore
della Programmazione, Giorgio La Spisa, intervenendo a Porto Rotondo in
rappresentanza del presidente Cappellacci e della Giunta regionale al convegno
“Federalismo demaniale all’esame del turismo”. Dopo il saluto del
sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, che ha ricordato come il settore della
nautica sia strategico per la città, nel corso degli interventi è stata apprezzata
l’azione della Giunta e gli strumenti che si stanno mettendo in
campo per lo sviluppo turistico. “Occorre snellire la burocrazia e favorire
gli investimenti” ha sottolineato Anton Francesco Albertoni presidente dell’Ucina,
mentre Luciano Serra, presidente di Assonat, ha auspicato “la
creazione di un tavolo per risolvere le problematiche del settore, con particolare
riferimento per un equilibrio sui canoni e sulle concessioni demaniali”.
Stefano Lubrano, presidente di Confindustria nord Sardegna ha ricordato
che: “Le aziende della nautica hanno resistito nonostante la “Sardinia
Tax”, marchio di fabbrica della precedente giunta regionale che ha
spostato il turismo nautico verso la Corsica e le altre coste del Mediterraneo.
Ora occorre un sistema regionale della nautica per stare al passo con
la competitività”. “Certamente occorre fare sistema – ha proseguito La
Spisa – e la Regione è disponibile a istituire un tavolo tecnico di confronto
per coordinare le diverse iniziative e portare a Roma una proposta unitaria
in materia di federalismo demaniale. La Regione non deve gestire ma programmare
e coordinare”.
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Realtà Locale numero 484 del 6 Maggio 2010
9
La promozione del territorio
attraverso la riscoperta di antiche
pagine sociali ed economiche.
E’ quanto il Parco Geominerario
Storico Ambientale
della Sardegna, unitamente e
con la collaborazione dell’Associazione
Sportiva Dilettantistica
Cavalieri di Santa Chiara
di Iglesias intende fare, organizzando
il primo itinerario a
cavallo lungo i sentieri della
transumanza e che avrà luogo
il 7-8-9 maggio prossimi.
Si tratta di una straordinaria
occasione per riscoprire il fascino
di uno degli antichi percorsi
della transumanza in Sardegna
a diretto contatto con la
natura.
L’itinerario, che si snoda in
buona misura all’interno delle
aree del Parco lambendo alcune
importanti zone minerarie,
si concluderà a Gadoni, nell’area
della Miniera di Funtana
Raminosa.
Da Iglesias a Gadoni. Sulle
tracce degli antichi sentieri
della Transumanza
Ripercorrere a cavallo uno di
quegli antichi viaggi è
un’esperienza entusiasmante.
Da Iglesias a Gadoni a cavallo,
sulle tracce di remoti percorsi
che attraversavano i territori
di importanti siti minerari.
Una preziosa occasione per
intraprendere un inaspettato
viaggio nella storia e nella più
bella natura della Sardegna.
Un inedito percorso che si offre
tra paesaggi collinari,
struggenti e impegnativi, tradizioni
ancestrali, monumenti
naturali, siti minerari di grande
effetto e notevole valore.
Una esperienza indimenticabile
di percorso a cavallo in tre
tappe all’insegna dello sport,
della tradizione, della cultura.
La miniera di Funtana Raminosa
LA TRANSUMANZA STORICA SARDA
1^ tappa: Desulo
La partenza della transumanza
avveniva da Desulo, centro
barbaricino suddiviso nei
tre quartieri di Asuai, Issiria e
Ovolaccio. Il paese si presenta
caratterizzato da strette
stradine interne e antiche abitazioni
di scisto e legno, rallegrate
dai vivaci colori rossi
e gialli dell’abito tradizionale
femminile che ancora le anziane
di Desulo indossano.
Nel quartiere di Ovolaccio si
trova la casa, divenuta museo,
del più famoso poeta in
lingua sarda del Novecento,
Antioco Casula, conosciuto
come Montanaru, di fronte
alla quale sorge la Chiesa
della Madonna del Carmine.
I pastori di Desulo partivano
dall’Arco di Tascusì o da
quello di Guddetorgiu e proseguivano
per Genna ‘e Nuxe,
dove si trovava una sorgente
per far abbeverare il
gregge, e Punta Tragos, un
po’ fuori Aritzo, nella Serra
de su ‘e Aritzo. Dopo aver
raggiunto la Cantoniera di
Cossatzu, al bivio per Gadoni,
attraversavano la Foresta
di Ortuabis e, a volte, sostavano
in una piccola casupola.
2^ tappa: Laconi
Laconi, uno dei più importanti
centri del Sarcidano, è
disposto panoramicamente a
ridosso di una parete calcareo-dolomitica.
Nei pressi del
paese si distende il Parco Aymerich,
che si articola intorno
ai resti del castello Aymerich,
il cui primo impianto è
probabilmente da ascriversi
al 1053. Dalla Foresta di Ortuabis
i pastori seguivano i
sentieri lungo le cosiddette
Tanche dei Milanesi, muretti
a secco costruiti appositamente
per evitare gli sconfinamenti
del bestiame durante
la transumanza, fino alla località
di Santa Sofia, dove si
riposavano; ripartendo, dopo
Murtedu, deviavano dalla
IL PARCO GEOMINERARIO DELLA SARDEGNA SPONSOR
DEL PERCORSO A CAVALLO DA IGLESIAS A GADONI
LUNGO I SENTIERI DELLA ANTICA TRANSUMANZA
strada per Laconi, scendendo
a sud-ovest lungo delle zone
boschive. I pastori attraversavano
a questo punto il guado
di Bau ebbas e, lasciando
Nurallao sulla sinistra, si trovavano
in un luogo paludoso
chiamato Cea ‘e Nuragus,
proprio nelle vicinanze del
paese.
3^ tappa: Gesturi
Il transito proseguiva verso il
paese di Gesturi, la cui Giara
- altopiano basaltico con le
pareti scoscese, alto fra i 500
e i 600 metri sul livello del
mare, che domina sulle basse
colline sottostanti - merita
un’escursione di un’intera
giornata. La vegetazione è
caratterizzata da una macchia
mediterranea piuttosto bassa,
che si alterna a piccoli acquitrini,
ricchi di asfodeli. Le
passeggiate sull’altopiano sono
spesso arricchite dalla
spettacolare visione di branchi
di piccoli cavallini detti
“della
giara”.
4^ tappa: Villamar
Da Gesturi, passando per Barumini,
la transumanza continuava
prima verso Las Plassas
e raggiungeva poi l’abitato
di Villamar, paese ad economia
prevalentemente agricola,
che conosce nel suo territorio
insediamenti antichissimi
e dov’è custodito, nella
chiesa di San Giovanni Battista,
il famoso retablo di Pietro
Cavaro.
Da Villamar i pastori continuavano
il loro viaggio verso
sud attraverso le campagne
della pianura del Campidano.
Una volta giunti a Vallermosa
quindi si sceglieva dove
dirigersi: a sud, verso Siliqua,
Nuxis, Santadi, Teulada;
a ovest, verso Musei, Domusnovas,
Villamassargia, Iglesias,
Gonnesa, fino a Buggerru
e Arbus. (Regione-Sardegna
turismo)
Gadoni con l’affascinate sito
minerario di Funtana Raminosa
costituisce la meritata tappa
finale del percorso. Forse la
più antica coltivazione dell’Isola,
mostra chiare tracce di
sfruttamento sin dal periodo
preistorico, quando gli antichi
nuragici estraevano il rame
per dar vita alle loro mirabili
opere d’arte: i bronzetti.
Gli impianti dai quali per lungo
tempo si è estratto il prezioso
metallo rosso costituiscono
oggi uno straordinario
esempio di archeologia industriale.
La Transumanza
Funtana Raminosa
Transumanza significa pastorizia
trasmigrante. Un’antica e
dura necessità che consisteva
nel trasportare, transumare appunto.
Ai primi freddi le greggi
transumavano verso la pianura
più calda, accompagnate
da abili pastori depositari di
una saggezza arcaica.
Il duro viaggio avveniva sui
percorsi, labili ma ben noti
sentieri segnati dal passaggio e
dal calpestio delle greggi. Lo
spostamento durava giorni e
prevedeva soste in luoghi prestabiliti.
Pertanto i percorsi erano ad un
tempo strade e pascoli, luoghi
di insediamento per opifici,
chiese, locande e infine centri
abitati.
La transumanza è stata una vera
e propria avventura che, fino
agli anni 50 del secolo
scorso ha animato le strade e i
Iglesias conferenza percorso transumanza
L’ITINERARIO
Il percorso si svolgerà da venerdì 7 a domenica 9 Maggio.
L’inizio del percorso è fissato a Iglesias, mentre la sua conclusione
sarà presso la Miniera di Funtana Raminosa nel comune
di Gadoni.
L’itinerario consentirà di ripercorrere sentieri e tratturi utilizzati
per secoli dai pastori per la transumanza delle greggi, favorendo
la conoscenza di alcune aree del Parco Geominerario.
Sarà inoltre possibile visitare lo straordinario sito minerario
di Funtana Raminosa.
sentieri della Sardegna.
La modernizzazione e la motorizzazione
di massa ne hanno
tuttavia decretato la fine.
Oggi sopravvivono le tracce e
Le Tappe
Prima tappa. 7 maggio
Partenza ore 15.30
Iglesias – Vallermosa (19.30. cena e pernottamento).
Seconda Tappa. 8 maggio
Partenza ore 7.30
Vallermosa – Furtei (12.30 pranzo) – Nurallao (20.00 cena e
pernottamento).
Terza tappa. 9 maggio
Partenza ore 7.30
Nurallao - Funtana Raminosa, Gadoni (13.30. Pranzo e fine
escursione)
PARCO GEOMINERARIO STORICO AMBIENTALE DELLA SARDEGNA
il ricordo di quelle lunghe piste,
il cui recupero offre una
nuova possibilità di sviluppo
turistico compatibile con l’ambiente.

10 numero 484 del 6 Maggio 2010 Realtà Locale
IGLESIAS PUNTA AL POTENZIAMENTO
DEL MUSEO MINERARIO DI GENNA LUAS
Museo Genna Luas
Museo Genna Luas
Sabato 1° maggio-Festa dei
Lavoratori- in occasione dell’Anno
internazionale della
Biodiversità proclamato dalle
Nazioni Unite, l’Associazione
del Parco geominerario, con il
patrocinio del Comune di Iglesias,
ha organizzato il convegno
“I Musei naturalistici:
per il potenziamento di Genna
Luas”. Il seminario si è tenuto
presso il Museo del Lavoro
minerario, struttura voluta
dal Ministero dell’Ambiente
MESSAGGIO ELETTORALE
EDIZIONI SULCIS sas
“GAZZETTA DEL SULCIS IGLESIENTE”
PUBBLICITA’ ELETTORALE PER RINNOVO
CONSIGLI PROVINCIALI E COMUNALI
30-31 MAGGIO 2010
Nel rispetto della normativa di Legge, la “Edizioni Sulcis sas”, editrice
del settimanale “Gazzetta del Sulcis Iglesiente”, ha stabilito le
condizioni di pubblicazione dei messaggi politici elettorali nel corso
della campagna per le elezioni dei PRESIDENTI dei CONSIGLI
PROVINCIALI e dei SINDACI e CONSIGLI COMUNALI DEL-
LA SARDEGNA, in programma per il 30-31 Maggio 2010.
I prezzi stabiliti sono i seguenti:
Pagina intera € 600,00 più iva a colori
Mezza pagina € 400,00 più iva a colori
Quarto di pagina € 250,00 più iva a colori
Ottavo di pagina € 150,00 più iva a colori
I prezzi di cui sopra sono da intendersi ad uscita di giornale (13-20-
27 Maggio). Il termine per la presentazione dei materiali resta fissato:
almeno una settimana prima dell’uscita del giornale. Le tariffe
verranno applicate a tutti i partiti o movimenti politici e ai rispettivi
candidati.
IL PAGAMENTO DOVRA’AVVENIRE ANTICIPATAMENTE.
Copia del presente documento è stato inviato all’Autorità per
le Garanzie nelle Comunicazioni e depositato presso la sede
della Redazione: “Gazzetta del Sulcis Iglesiente” via Gramsci
199-Carbonia. Richieste di preventivi possono essere fatte tramite
e-mail - gazzettadelsulcis@tiscali.it
Carbonia 27 aprile 2010
e realizzata dalla Società ENI
al momento di realizzare la discarica
di rifiuti speciali industriali
che ha colmato il grande
vuoto della miniera a cielo
aperto di Genna Luas, per conservare
e tramandare il ricordo
di quella grande avventura
culturale, tecnica, produttiva e
umana che è stata quella miniera.
Il Museo è un gioiello di intelligente
e accurata progettazione
da parte del Gruppo coordinato
dal prof. Felice Di Gregorio
e dall’architetto Alfredo Ingegno,
con i reperti originali
dell’argano di pozzo Morra, i
pannelli didattici e i plastici
della miniera, con la saletta
per le conferenze e i seminari,
con le sue raccolte didattiche
all’aperto: litologiche, botaniche
e tecnologiche e gli spazi
attrezzati. Successivamente è
stato donato alla Città di Iglesias
e l’Amministrazione comunale
ne ha affidato la gestione
all’Associazione per il
Parco geominerario storico
ambientale della Sardegna,
l’Associazione culturale che si
è costituita nel 1990 e che ha
inventato, proposto e contribuito
a realizzare il Parco geominerario,
dal Convegno di
Alghero 1993 e del Centenario
1996, al riconoscimento Unesco
1998 e all’occupazione di
Villamarina 2000-01, al Coordinamento
delle Associazioni.
“C’è la possibilità, è stato evidenziato
dagli organizzatori
del seminario, che questa
struttura diventi un ulteriore
polo culturale cittadino, caratterizzato
per i suoi valori storici,
sociali, ambientalisti e naturalistici”.
Madrina dell’iniziativa
è stata l’assessore
Franca Fara. “Patrocinando
l’iniziativa, l’Amministrazione
Comunale ha voluto condividere
questa prospettiva, puntando
sull’unicità del contesto,
sintesi visibile di memoria,
identità e futuro. Il convegno
ha offerto l’opportunità di dibattere
e approfondire le varie
proposte progettuali volte a
svilupparne le potenzialità”.
PROVINCIA MEDIO CAMPIDANO
GARA D’APPALTO
LAVORI DI MANUTENZIONE STRA-
ORDINARIA DELLE OPERE DI PRO-
TEZIONE E DELLA SEGNALETICA
DELLE STRADE PROVINCIALI”
IMPORTO A BASE DI GA-
RA
Importo dei lavori a base di gara
€ 421.380,68
Importo oneri per la sicurezza
non soggetti a ribasso d’asta €
13.489,57
SOMMANO € 434.870,25 Oltre
IVA nella misura di legge
LUOGO DI ESECUZIONE
Provincia del Medio Campidano
lungo le strade provinciali e
principalmente lungo le strade
di seguito indicate:
• S.P.36:SS197 – Villanovafranca
– Limite Provincia;
• S.P.43: Segariu – Villamar;
• S.P.48: Sanluri – Furtei;
• S.P.48: Sanluri – Lunamatrona;
• S.P.49: Collinas – Lunamatrona;
• S.P.54: Serramanna –
Limite Provincia;
• S.P.55: Serramanna – Serrenti;
• S.P.56: Serrenti – Samassi; •
S.P.57: Gonnosfanadiga –
SS197;
• S.P.62: San Gavino – Sardara.
TERMINI DI PRESENTA-
ZIONE DELL?OFFERTA
L’offerta e i documenti richiesti,
tutti in lingua italiana, dovranno
pervenire, a pena di esclusione,
entro le ore 13.00 del giorno 24
Maggio 2010, al seguente indirizzo:
Provincia del Medio
Campidano -
Area Tecnica - Settore Lavori
Pubblici, Via Paganini 22,
09025 Sanluri (VS).
Il Dirigente - Responsabile
Unico del Procedimento
Ing. Pierandrea Bandinu
IGLESIAS
75 ANNI FA I FRANCESCANI
RIENTRARONO IN IGLESIAS
Iglesias - Chiesa San Francesco
I Frati Minori vennero in Città
per concessione del Papa Giovanni
XXII con la Bolla “ Ex
munere coelesti” e l’intervento
del Re Giacomo II il quale
diede disposizioni all’ Infante
Alfonso e al Capitano di Villa
di Chiesa Pietro De Libiano
a favore dei Frati di San Francesco.
La loro presenza è testimoniata
ad Iglesias dal
1324, anche se le prime attestazioni
dell’esistenza di un
vero e proprio convento cittadino
risalgono al 1328. La vita
della comunità francescana
iglesiente, fissata anche in importanti
opere architettoniche
quali la chiesa di San Francesco,
frutto di un radicale rifacimento
databile alla fine del
quattrocento, il convento e il
chiostro confinante, continuò
fino al giorno di Natale del
1866 in cui i Frati furono
espulsi in forza della Legge
del 1855 (Governo del Regno
di Sardegna) e del 1865 (Regno
d’Italia) di soppressione
degli Ordini religiosi e l’incameramento
dei loro beni (conventi,
chiese, terreni, case ).
Ricordiamo il P. Nicolò Locci,
P. Stanislao Garau e P. Venerando
Cannas, alla cui morte
la Chiesa fu occupata dal
Comune. Col Convento i Frati
persero la Chiesa e i terreni
circostanti il Convento, cioè
sette orticelli che si trovavano
dove oggi sorge la Scuola Elementare
femminile.
Il ritorno dei Frati ad Iglesias
è avvenuto 75 anni fa, esattamente
il 25 aprile 1935. Essi
erano P. Giuseppe Loddo di
Cagliari e fra Luigi Meles di
Nule. Furono ospiti del Vescovo
e poi vissero in Via Baudi
di Vesme fino al 18 novembre
1946. Oggi la Comunità, tra le
più amate della città, è composta
da P. Maurilio Atzei,
(Guadiano), P. Alfonso Madeddu,
P. Giuseppe Madau e
P. Emilio Maccioni.
PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS
GARA D’APPALTO
AFFIDAMENTO DEI LAVORI DI COMPLETAMENTO
DELL’I.P.I.A. DI CARBONIA, SEDE DI VIA DALMAZIA
IMPORTO COMPLESSIVO DELL’OPERA: € 1.300.000,00,
oltre IVA nella misura di legge, comprensivi degli oneri per la
sicurezza ammontanti ad € 70.000,00, oltre IVA nella misura di
legge, onnicomprensivi di tutti gli oneri previsti ai sensi di legge
Il termine ultimo ed inderogabile per la ricezione delle offerte è
stabilito il giorno 18 maggio 2010 alle ore 12.00.
Indirizzo: Provincia Carbonia Iglesias – Ufficio Protocollo
c.a. Dott. Gianfrancesco Ghisu - Via Mazzini n. 39, 09013
CARBONIA (CI).
Il Dirigente dell’Area Tecnica
Ing. Fulvio Bordignon
(Prov. Carbonia Iglesias)
SINDACO
0781.887811
Vice SINDACO
0781.887828
UFFICIO TURISMO
SERVIZI SOCIALI
SPORT SPETTACOLO
0781.887813
UFFICIO ASSESSORI
0781.887827
CALASETTA - Piazza Belly - Centralino - 0781.88780 www.comune.calasetta.ca.it
COMUNE DI CARLOFORTE
Sindaco: Agostino Stefanelli
Vice Sindaco: Salvatore Puggioni
Sede Comunale: Via Garibaldi, 72 - 09014 - Tel. 0781.8589200 Fax 0781.855808
Sito ufficiale del Comune (official website): www.comune.carloforte.ca.it

Realtà Locale numero 484 del 6 Maggio 2010
11
ANCORA IN MAGGIO APERTA LA MOSTRA
SULLE GRANDI DIGHE DELLA SARDEGNA
Trenta scatti per raccontare le
dighe della Sardegna, mirabili
esempi di ingegneria idraulica
che nel tempo hanno strappato
l’isola alla sua secolare siccità
regalandole nuove possibilità
di sviluppo economico e sociale.
Sarà possibile ammirarli ancora
sino al 20 maggio nella Terrazza
del Bastione di Saint Remy,
a Cagliari, nella mostra
“Dighe della Sardegna” organizzata
dall’Enas, in collaborazione
con l’assessorato regionale
dei Lavori Pubblici.
L’esposizione, inaugurata lo
scorso dicembre, è stata segnalata
dal Comune di Cagliari
come uno degli appuntamenti
imperdibili.
La mostra, composta da 32
pannelli del formato di
1,70x1,10 m, raccoglie una serie
di immagini realizzate dal
fotografo Roberto Salgo tra i
mesi di luglio e novembre
2009, accompagnate da alcuni
sintetici testi che descrivono
l’attività dell’Ente acque della
Sardegna e le caratteristiche di
ciascuna diga.
In tutto si ripercorrono 16 dei
32 sbarramenti gestiti dall’Enas,
visti in un’ottica inconsueta
che permette di coglierne
tutto il fascino. Alle tradizionali
foto di dighe viste dall’alto,
o da valle, si contrappongono
immagini che catturano i particolari:
tubi, boe, pareti massiccie
costruite con tonnellate e
tonnellate di calcestruzzo,
sprazzi di laghi, porzioni di diga
immersi nella nebbia. Opere
ingegneristiche di grande importanza
si mescolano con la
natura selvaggia della Sardegna,
dando vita a molteplici
suggestioni.
La mostra, il cui progetto grafico
è curato da Stefano Asili, e
realizzata insieme al Servizio
dighe dell’ente, ripercorre le
dighe della Sardegna seguendo
il criterio della territorialità, oltre
che della suggestione: nella
scelta degli sbarramenti si è
cioè voluto riportare qualcosa
che rappresentasse i diversi
territori dell’isola. Così, a fianco
delle due grandi dighe del
Mulargia e del Flumendosa, vi
è anche la possente Cantoniera,
nell’Oristanese. E ci sono
anche le dighe del Liscia, di
Sos Canales e di Monte di
Deu, in Gallura, dell’Alto Temo
e di Monte Lerno, nel Sassarese,
di Monte Pranu e Punta
Gennarta, nel Sulcis, sino a
quella di Pedra ‘e Othoni, a
Dorgali, sul Torrei, tra Tiana e
Tonara, del Cixerri, in provincia
di Cagliari, sul Rio Leni,
nel Medio Campidano, passando
per le dighe di Santa Vittoria,
a Mogoro, e di Is Barroccus,
nella zona di Isili.

12 numero 484 del 6 Maggio 2010 Realtà Locale
PIRRI
DIECI GIORNI DI CONVEGNI E DIBATTITI
PER UNA CULTURA DELLA NON VIOLENZA
Un convegno e dibattiti con
esperti di fama internazionale
sulle tematiche della nonviolenza.
Ancora, esposizioni, teatro
per bambini e adulti, laboratori
e workshop e degustazioni di
prodotti locali. C’è un unico filo
conduttore dietro il Progetto
Promozione sociale “Per una
cultura della nonviolenza” elaborato
da Theandric Teatro
Bonifiche
S. Giovanni Miniera - Ripristino discarica
Antonio Rombi
Nonviolento: parlare di pace e
rispetto dell’ambiente.
Proprio questi due temi, sono al
centro dell’attenzione della sei
giorni in programma dal 5 al 14
maggio all’Auditorium di Via
Generale Cantore 62 a Pirri.
Ideata dalla compagnia fondata
dall’attrice e regista Maria Virginia
Siriu, la manifestazione intende
dunque mettere l’accento
SPAZIO AGLI EMIGRATI
I FONDI DELLA PROMOZIONE DI PRODOTTI SARDI
DEVOLUTI PER SOLIDARIETA’ DA PISA ALL’ASINARA
Mariella Cortès
Gusto e promozione all’insegna
della solidarietà. Il circolo
Grazie Deledda di Pisa, capitanato
da Gianni Deias solca ancora
l’onda del sociale e del
volontariato, questa volta con
un duplice obiettivo: tendere
la mano di qua e di là del mare.
Dal 12 al 14 marzo 2010
scorso si è svolta a Pisa la
“Promozione dei prodotti
agroalimentari del Medio
Campidano”, manifestazione
che ha visto la collaborazione
tra il Circolo Grazia Deledda
di Pisa, l’Associazione Quattro
Mori di Livorno (presidente
Giorgio Canu) il Circolo
Culturale Sardo Grazia Deledda
di La Spezia (presidente
Roberta Porceddu) e la
Pro–Loco del Medio Campidano.
Il suggestivo chiostro di
San Francesco, le piazze pisane
e all’ippodromo di Rossore
hanno ospitato artigianato e
peculiarità del Campidano e,
quale ospite d’onore, il carciofo
violetto sardo che, nel paniere
delle diverse specie orticole,
rappresenta un prodotto
con ricche proprietà nutritive e
a basso apporto calorico, caratteristiche
rispondenti ad una
dieta salutistica e altri prodotti
tipici dell’Isola. L’iniziativa,
nata per promuovere i prodotti
alimentari e artigianali della
Sardegna in Toscana e per favorire
lo scambio culturale tra
le due sponde del Mediterraneo,
è stata patrocinata dalla
Provincia e il Comune di Pisa
sull’importanza della scelta
nonviolenta come opzione alla
risoluzione dei conflitti di natura
politica, sociale e personale e le
opportunità offerte da un’economia
ecosostenibile.
Suddivisa in due distinte trance
dal 5 al 7 e dal 12 al 14 maggio,
l’iniziativa si delinea come un
preciso percorso educativo dedicato
soprattutto alle nuove generazioni
per suggerire modelli alternativi
ai problemi più urgenti
del vivere contemporaneo.
La proposta di Theandric Teatro
prende il via mercoledì 5 maggio
all’Auditorium di Via Generale
Cantore, con il convegno
dal titolo “Costruire la nonviolenza:
prospettive globali e realtà
locali”. Sarà Maria Erminia
Satta, fondatrice dell’Associazione
Nord-Sud -La bottega del
Mondo e curatrice del libro
“Tessiduras de Paghe” a introdurre
gli interventi dei relatori:
Mao Valpiana, direttore della rivista
“Azione Nonviolenta” e
membro del Movimento Nonviolento,
Nanni Salio, fondatore
e presidente del Centro Studi
Sereno Regis di Torino e ricercatore
nella Facoltà di Fisica di
Torino e Carlo Bellisai, autore
del libro Animalandia”. Ci sarà
spazio anche per il dibattito sugli
argomenti affrontati: CCP
(Corpi Civili di Pace) come alternativa
alle armi nucleari, tradizionali,
alla guerra come soluzione
dei conflitti e ancora macropolitica
ed economia nonviolenta
e sviluppo sostenibile.
La serata propone anche un laboratorio
aperto a tutti i presenti,
per la realizzazione di un
arazzo in pura lana sarda condotto
da Cinzia Oliveri e Daniela
Ducato.
La prima giornata si conclude
con le mostre e lo spazio interattivo
a cura di alcune realtà
locali da tempo attive nel settore
dello sviluppo di sistemi economici
socio compatibili: “Casa
Uras” un condominio solidale
di Magomadas (OR), “Scirarindi”
il portale internet punto
di riferimento dei sostenitori
dell’alternativa sostenibile, la
“Banca del Tempo di Guspini-
Ecogas” fautori della pratica
dell’ecologia sociale e dell’economia
di relazione e senza denaro.
E ancora la mostra allestita
da “Rete Nonviolenza Sardegna”
sistema regionale di singoli
cittadini e associazioni culturali
e no profit.
Per finire i prodotti agricoli e
alimentari anche da degustare
dell’associazione dei consumatori
“Sardegna Filiera Corta”,
nata per valorizzare le produzioni
agroalimentari locali e il
rapporto diretto fra produttori e
consumatori. Il calendario prosegue
con due giorni dedicati al
teatro: si comincia giovedì 6
maggio con lo spettacolo per
bambini “Armonia” per la regia
di Maria Virginia Siriu e interpretato
sul palcoscenico da Daniele
Pettinau e Daniela Collu.
Il giorno successivo, venerdì 7,
il cartellone prevede la messa in
scena del reading con Daniela
Collu (voce) e Andrea Congia
(chitarra) intitolato “Il meraviglioso
Mago di Oz” diretto da
Regia Maria Virginia Siriu.
La seconda tranche del programma
dal 12 al 14, è tutta
dedicata ai laboratori e workshop.
Mercoledì 12 maggio è
in programma “Animalandia -
fra guerra e pace” riservato ai
bambini dai 7 ai 10 anni e condotto
da Carlo Bellisai del Teatro
dell’Oppresso.
Nella stessa giornata segue “I
Riti dell’acqua” per un pubblico
di giovani e adulti e incentrato
sulla ritualità del culto delle acque
del bacino mediterraneo e
condotto da Maria Virginia Siriu
di Theandric, protagonista anche
il giorno successivo, il giovedì
13 del workshop riservato
ai bambini “Percorso di autoeducazione
alla nonviolenza” e
anche dell’ultimo appuntamento
in calendario, venerdì 14 maggio:
“L’arte del teatro nonviolento”,
il laboratorio per adolescenti
e ragazzi.
L’intera manifestazione, interamente
gratuita, gode del patrocinio
della Regione e del Comune
di Cagliari.
con la collaborazione della
Provincia del Medio Campidano,
l’Agenzia Laore, la società
Alfea (gestisce l’ippodromo di
Pisa), la Sez. Soci unicoop di
Pisa e l’Associazione Culturale
San Francesco. Ad aprire la
kermesse è stata una conferenza
di presentazione e riflessione
sulla possibilità di avviare
scambi in cui le diverse peculiarità
artigiane e enogastronomiche
possano trovare spazio.
Tra i partecipanti, lo stesso
Gianni Deias, la Presidente del
Consiglio Comunale di Pisa
Titina Maccioni, il Presidente
della Provincia del Medio
Campidano Fulvio Tocco e il
Vice Presidente della Pro-Loco
Medio Campidano Giampaolo
Manca e Paolo Lecca,
funzionario dell’Ag. Laore che
ha chiuso i lavori. A seguire,
nel magnifico chiostro di San
Francesco, le due cene che
hanno visto il carciofo come
ingrediente principale alle
quali hanno partecipato circa
300 persone!
Il Gruppo folk “Sa Jara” di
Tuili ha gestito con successo
la parte folkloristica esibendosi
in tre piazze pisane e la domenica
all’ippodromo di San
Rossore con una grossa partecipazione
di pubblico. Ad impreziosire
ulteriormente l’iniziativa
è stata la presenza di
artigiani (ceramisti e coltellinai)
ed espositori di prodotti
tipici sardi (pasta, dolci, pane,
sottolii, salumi e formaggi)
che hanno presentato e fatto
gustare i sapori della tradizione
isolana. Un terzo del ricavato
delle cene organizzate nel
corso delle tre giornate,al netto
delle spese, è stato già devoluto
in beneficenza a favore della
mensa dei poveri di San
Francesco e di alcune famiglie
sarde in stato di disagio. I restanti
due terzi verranno invece
devoluti a favore dei lavoratori
della Vinyls di Porto
Torres che hanno occupato
l’isola dell’Asinara. «Noi ci
basiamo su una forza inestimabile,
il volontariato- ha detto
Gianni Deias soddisfatto
per l’ottima riuscita della manifestazione-.
Ed è con grande
piacere che riscontro la partecipazione
di tanti giovani, vera
garanzia per il futuro della nostra
associazione (educati, rispettosi,
volenterosi e colti)
che, ovviamente, possono contare
sul supporto dei “meno
giovani” che sono sempre
pronti al dialogo». L’iniziativa
del circolo Grazia Deledda
di Pisa è un fortissimo messaggio
che, prendendo forma
in occasione de Sa die de sa
Sardigna, rimarca ancora di
più il forte senso di fratellanza
che caratterizza i sardi e che
non viene mai meno, anche a
chilometri di distanza. Le prime
consegne dei generi alimentari
agli operai dell’ “Isola
dei Cassintegrati” sono iniziate
lunedì 26 aprile e proseguiranno
nelle settimane seguenti.
COMUNE DI VILLACIDRO
PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO
BANDO DI GARA
GESTIONE TRIENNALE DEL SERVIZIO DI
COMUNITA’ ALLOGGIO PER CITTADINI
ULTRASESSANTACINQUENNI
Valore globale del contratto, ai fini delle soglie di cui all’articolo
28, è pari ad ? 3.113.683.15 (valore che non viene considerato
come base di calcolo per la cauzione).
Capacità tecnica: (A) esperienza minima triennale nella
gestione di Comunità Alloggio per anziani; (B) per il coordinatore:
Laurea in Scienze del Servizio Sociale ed un’esperienza
minima di anni due in attività di coordinamento di Comunità Alloggio.
Le offerte vanno inviate a: Comune di Villacidro - Ufficio
Protocollo, Piazza Municipio, 1 - 09039 Villacidro entro le
ore 12 del 26 maggio 2010.
Il Resp. Servizio Socio-Assistenziale
Dr. Roberto Spanu
Per le prenotazioni
telefonare al servizio visite:
tel. 0781.491300 - fax 0781.491395
o via e-mail: segr.dir@igeaminiere.it
Redazione - Via Gramsci, 199 - Carbonia - Sede Legale - Via Dalmazia, 135 - Carbonia
Tel. 0781.675289 - Fax 0781.675289 - E-mail: gazzettadelsulcis@tiscali.it
Tel. 0781.671271 - Cell. 333.6077645 - www.gazzettadelsulcis.it

Storia e Personaggi numero 484 del 6 Maggio 2010
13
VILLAMASSARGIA RICORDA AMELIA CAMBONI
L’ARTISTA, LA SCRITTRICE, LA DONNA
Nell’accogliente cornice della
residenza padronale “Casa Fenu”,
Villamassargia ha ricordato
la concittadina Amelia Camboni,
nata nel 1913 e morta a Roma
nel 1985. Lasciato il paese
natio poco più che ventenne,
non vi tornò più conservando
tuttavia gelosamente in sé quel
patrimonio di cultura e di ricordi
popolari acquisiti negli anni
giovanili. Durante i lunghi anni
trascorsi a Roma, Amelia Camboni
ha potuto coronare il suo
sogno di diventare scultrice e di
ammirare le proprie opere nei
musei e nelle piazze di mezzo
mondo. Alla sua morte i familiari
hanno donato alla comunità
di Villamassargia una serie di
lavori, quelli che l’artista conservava
nel suo studio romano
al momento della scomparsa.
Oggi quelle sculture hanno trovato
la loro naturale collocazione
presso la “Casa Fenu”, meraviglioso
esempio di casa campidanese
dove una mirata e attenta
ristrutturazione hanno riportato
agli antichi splendori la tipica
abitazione delle genti sulcitane
e nelle cui ampie e illuminate
sale i preziosi cimeli dell’illustre
concittadina hanno dato vita
ad un museo. Ad inaugurare
l’evento un testimonial d’eccezione:
Vittorio Sgarbi. La presenza
del critico d’arte, ormai di
casa in Sardegna, ha richiamato
il pubblico delle grandi occasioni.
Ad aprire i lavori del convegno
è stata una giovane ricercatrice
di Villamassargia, Valentina
Dessì, che ha descritto il paese
negli anni Venti e Trenta, periodo
in cui la scultrice viveva
nel piccolo centro del Cixerri,
prima di trasferirsi definitivamente
a Roma. Dopo i saluti di
rito del sindaco Franco Porcu,
sono intervenuti lo storico Manlio
Brigaglia che si è soffermato
sul libro “I figliastri di Dio”; il
fratello Aldo Brigaglia che ha
parlato dell’interiorità dell’artista
commemorata. “Ha avuto
una produzione faticosa - ha
esordito Manlio Brigaglia- e il
suo travaglio personale e la sua
storia non si trasmettono nella
sua opera. Lei è sicuramente
una scultrice dell’interiorità. La
sua opera ha un grande valore
simbolico – ha proseguito il
professore- era capace di rappresentare
le condizioni di un
popolo. Per certi versi la assimilo
a Giovanni Verga”. Ha tratto
spunti dal romanzo autobiografico
dell’artista la psichiatra e
scrittrice Nereide Rudas per
parlare della personalità di
Amelia Camboni. “Era animata
sicuramente da una forte spinta
solidaristica verso i poveri e gli
emarginati di Villamassargia -
ha spiegato la psichiatra - aveva
rapporti conflittuali con la chiesa
e si ribellava all’ingiustizia”.
A chiudere la mattinata culturale
il poliedrico Vittorio Sgarbi,
con una meticolosa descrizione
della figura di Amelia Camboni
nell’ambito dell’arte del Novecento.
“Fino agli anni Cinquanta
la produzione artistica da parte
delle donne è sicuramente limitata.
Figure come quelle della
Camboni – ha spiegato il professore
- erano rare e questo si
percepisce anche studiando la
sua storia personale. Quando arrivò
a Roma non riusciva a trovare
uno studio. Oggi - ha concluso
il critico d’arte - sarebbe
sicuramente orgogliosa di questo
spazio espositivo semplice e
bello, migliore di certi musei orribili
che ho visitato in Italia e
all’estero”. Nel catalogo pubblicato
in occasione dell’inaugurazione
del museo il marito dell’artista
scomparsa, Pier Giovanni
Grasso, ricorda la moglie
“Sotto la sua maschera difensiva
- scrive - Amelia nascondeva
una sensibilità debordante e una
capacità di infinita tenerezza.
Lontana da tanto tempo dalla
Claudio Moica
sua terra, che pure amava, Amelia
sarebbe stata felice della mia
decisione di offrire in dono al
Comune di Villamassargia la
quasi totalità delle sue opere reperibili,
perché fossero sistemate
in decorosi spazi espositivi,
anche a beneficio di ospiti e visitatori
della comunità. Così
Amelia, attraverso le sue opere,
è tornata a vivere tra la sua gente”.
Un altro riconoscimento le
era stato attribuito qualche tempo
fa dall’amministrazione comunale
che le dedicò la biblioteca
del paese. Ora Villamassargia
entra a tutti gli effetti nei circuiti
museali sardi, ulteriormente
arricchita dai grandi spazi di
“Casa Fenu” che si prestano anche
per fiere, mostre ed esposizioni
di qualsivoglia patrimonio
artistico: in altri termini, una risorsa
culturale in più nel nome
di Amelia Camboni. Numerose
opere della scultrice sulcitana
sono esposte in spazi pubblici
(ad Asmara in Eritrea per citare
un esempio c’è il “Battesimo di
Cristo”), altre appartengono a
collezioni private. Le sue creazioni
sono state apprezzate da
personaggi di cultura e artisti
come Francesco Ciusa, Renato
Guttuso, Lionello Venturi e Vincenzo
Cardarelli. Un doveroso
riconoscimento della propria
comunità nei confronti di una
donna che, seppure rimastane
lontana per molti anni, ha orgogliosamente
racchiuso in sé i
valori della terra natia.
IL PARCO GEOMINERARIO STORICO AMBIENTALE DELLA SARDEGNA
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10 Rocca Di Cerere Geopark – ITALY
11 Nature Park Steirische Eisenwurzen – AUSTRIA
12 Nature Park Bergstrasse Odenwald – GERMANY
13 North Pennines AONB – ENGLAND, UK
14 Park Naturel Régional du Luberon – FRANCE
15 North West Highlands – SCOTLAND, UK
16 Geopark Swabian Albs – GERMANY
17 Geopark Harz Braunschweiger Land Ostfalen Geopark – GERMANY
18 Mecklenburg Ice Age Park – GERMANY
19 Hateg Country Dinosaurs Geopark – ROMANIA
20 Beigua Geopark - ITALY
21 Fforest Fawr Geopark – WALES, UK
22 Bohemian Paradise Geopark – CZECH REPUBLIC
23 Cabo de Gata – Nijar Nature Park – Andalucia, SPAIN
24 Naturtejo Geopark – PORTUGAL
25 Sierras Subbeticas Nature Park – Andalucia, SPAIN
26 Sobrarbe Geopark – Aragon, SPAIN
27 Gea Norvegica – NORWAY
28 Geological, Mining Park of Sardinia – ITALY
29 Papuk Geopark - CROATIA
30 Lochaber Geopark – SCOTLAND, UK
31 English Riviera Geopark – ENGLAND, UK
32 Adamello – Brenta Nature Park - ITALY

14 numero 484 del 6 Maggio 2010 Cultura
FORESTE APERTE PER CELEBRARE
CON SINERGIA AMBIENTE E TURISMO
Dopo il successo dell’anno scorso,
è tornato, con inizio dal 25
aprile scorso, “Foreste Aperte”.
Evento della Regione per far
scoprire o riscoprire ai turisti, e
ai sardi, un patrimonio ambientale
straordinario, nel pieno rispetto
della natura, guidati dall’esperienza
dell’Ente Foreste.
Quest’anno sono stati proposti
cinque itinerari nuovi sui nove
totali in tutte le otto province
sarde. Chilometri di sentieri da
percorrere tra il 25 aprile, data
inaugurale, e i primi giorni di ottobre.
Nove fine settimana per
entrare a stretto contatto con
specie faunistiche rare, luoghi
incontaminati da sempre, ammirare
panorami e assaporare aromi
dimenticati. Le escursioni
prevedono attività di educazione
ambientale per bambini, corsi di
nordic walking e fotografia naturalistica,
possibilità di effettuare
trekking a diversi gradi di difficoltà.
L’iniziativa aveva avuto il prologo,
nella sede dell’Ente foreste,
dove era stata presentata alla
stampa con l’assessore del Turismo,
Sebastiano Sannitu, dell’Ambiente,
Giuliano Uras, il
presidente dell’Ente, Salvatore
Paolo Farina e il Direttore generale,
Graziano Nudda. “Dobbiamo
iniziare a percepire il bosco
come un patrimonio anche dal
punto di vista culturale”, ha detto
Uras, “le nostre foreste producono
risorse straordinarie, si
pensi ai funghi, al tartufo, naturalmente
all’uso del legnatico.
Curare le foreste significa poi
tutelarci dagli incendi e dai dissesti
idrogeologici. Questa manifestazione
rappresenta uno
strumento di promozione e conoscenza
nonché un interessante
azione in sinergia con il turismo”.
In proposito l’assessore
Sannitu ha confermato che Foreste
Aperte rispecchia appieno
la strategia portata avanti dalla
Regione nel costruire un’altra
stagione delle vacanze valorizzando
le zone interne: “Le risorse
forestali dell’Ente”, ha continuato
il vicepresidente della Regione,
“devono essere messe a
reddito, ovvero devono essere
fatte vivere dai turisti. Gli eventi
devono quindi coinvolgere il
territorio e offrire l’opportunità
di promuovere le produzioni locali”.
Il presidente dell’Ente fo-
Foresta Iglesiente
reste, Farina, nell’illustrare ogni
singolo appuntamento ha sottolineato
che in autunno si potranno
aggiungere le tre date di Urzulei,
Bitti e Pula arrivando così
a 12 iniziative: “Nella manifestazione
sono impegnati cinquanta
dipendenti dell’Ente in
collaborazione con Safari Sardegna.
Faremo pubblicità in tutto
il territorio regionale e presenteremo
alcune sorprese, come il
percorso avventura di Monte Pisanu
che invito tutti a scoprire”.
Migliorare la conoscenza delle
foreste, educare alla tutela ambientale,
significa anche promuovere
una gestione integrata
del patrimonio naturale con finalità
turistiche e sfruttare al
meglio i prodotti del territorio.
Le foreste demaniali della Sardegna
rappresentano un bene
collettivo di straordinaria valenza,
oltreché naturalistica, anche
storica ed economica, risultato
di secolari interazioni tra l’uomo
e l’ambiente. Il paesaggio di
montagna, e con esso i boschi,
meritano una utilizzazione sostenibile
e rispettosa: solo in
questo modo anche le generazioni
future potranno fruirne.
Foreste Aperte vuole richiamare
l’attenzione anche verso l’utilizzo
innovativo e forse insolito di
uno spazio naturale ricco di possibilità.
Il messaggio centrale
dell’evento è già insito nel nome:
“aprire” per liberare risorse
ed energie disponibili spesso
dietro l’angolo. Si è iniziato il
25 aprile scorso, ma Foreste
Aperte andrà avanti fino a ottobre
prossimo.
Foresta Sulcis
WEEKEND ROMANTICO
“SAN VALENTINO TUTTO L’ANNO”
Welcome in camera
1 notte da sabato a domenica o da venerdì a sabato
Pensione completa* e late check out
Percorso Via delle Acque (Idromassaggio - Saune
Doccia emozionale - Percorso Kneipp)
E 159,00 a coppia
* Il Menu della
Cena prevede:
Antipasto
Primo
Secondo
Contorno
Acqua e vino
Il Menu del
pranzo prevede:
Antipasto
o primo
Secondo
Contorno
Acqua e vino
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Le Tour Hotel
Via Carlo Alberto Dalla Chiesa, 20 - 09016 Iglesias (CI)
Tel +39.0781.33330 Fax +39.0781.32059
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Cultura
numero 484 del 6 Maggio 2010
15
Il libro di Leonardo Motzo
“Gli intrepidi sardi della Brigata
Sassari” (Edizioni Della
Torre- Cagliari) è arrivato alla
terza edizione (1930-1980-
2007). Può sembrare strano
che le attenzioni dei lettori
possano ancora soffermarsi
sulla leggendaria “Brigata Sassari”,
impegnata nella prima
drammatica esperienza dei
fanti sardi al fronte nel corso
della Prima Guerra Mondiale.
Ma è stato lì, purtroppo, che
questi giovani hanno saputo
scrivere pagine di eroismo puro.
Teatro di quelle gesta sono
stati Bosco Cappuccio, Trincea
delle Frasche, Trincea dei
Razzi, il Carso, Monte Fior,
Casera Zebio, Bainsiza, Monte
Melago, Cima Cischietto, Col
del Rosso, il Piave, Vittorio
Veneto.
Leonardo Motzo, col suo libro
“Gli intrepidi sardi della Brigata
Sassari”, ha raccontato
quei tragici momenti, non sulla
base di testimonianze raccolte
o ricostruzioni fatte leggendo
pagine di giornali dell’epoca,
ma perché lui stesso
“comandante della Compagnia
d’assalto della “Brigata Sassari”,
ferito tre volte e decorato
quattro (due medaglie d’argento
a Monte Sief nel 1916 e sulla
Bainsiza nel 1917); un di
bronzo (nella fatale giornata
del Col del Rosso nel 1918),
una croce di guerra (al V.M.).
Leonardo Motzo è “uno che
c’era”. Un testimone diretto,
se non addirittura un protagonista,
di quella “guerra dei sardi”
presto diventata leggendaria”.
Nella prefazione del libro,
scritta dal saggista Manlio Brigaglia,
si parla di “intrepidi
sardi”, di “rapporto comunitario”,
di balentia”, di “specificità”.
Ma si parla anche de “su
Babbu mannu”, il generale
SARDEGNA IN LIBRERIA
“GLI INTREPIDI SARDI DELLA BRIGATA SASSARI”
RESOCONTO DI LEONARDO MOTZO AL FRONTE
Alessandro Carta
Carlo Sanna negli ultimi anni
della guerra.
Leonardo Motzo era nato a
Bolotana nel 1895. Arrivato
alla Brigata sin dai primi giorni
della guerra, se l’era fatta
tutta con gli “intrepidi sardi”.
Ecco perché il suo libro scorre,
pur di fronte a drammatiche
sequenze, quasi come un
documentario. Sono pagine e
testimonianze dirette, senza alcuna
mediazione, scritte col
cuore e con il rigore che si addice
ad un Comandante testimone
diretto degli eventi.
“L’opera di Motzo, scrive
Manlio Brigaglia, si colloca a
metà strada fra la memorialistica
e la storiografia militare
vera e propria: della memorialistica
non ha la commozione
obbligata dei ricordi, sebbene
l’autore sia stato anche testimone
e protagonista delle vicende
che narra; della storiografia
(per lo meno di un primo
approccio storiografico) ha
l’ambizione nel momento stesso
in cui, per scrivere questo
libro, Motzo si avvicina, primo
fra gli studiosi sardi delle
vicende della Brigata, ai documenti
conservati nell’Archivio
storico dell’Esercito, in particolare
ai Diari storici dei due
reggimenti e della Brigata,
scritti quasi giorno per giorno,
fra un combattimento e l’altro,
accompagnati spesso da quei
palpitanti, emozionanti “Allegati”
che sono, il più delle volte,
bigliettini vergati rapidamente
a matita, nel pieno stesso
della lotta, da reparto a reparto”.
Sulle colonne di “Gazzetta”, di
recente, si è parlato di altro libro
sulla Brigata Sassari. Si
trattava di “La storia delle Brigata
Sassari” di Giuseppina
Fois, sempre per le Edizioni
Della Torre di Cagliari. Anche
quello, ricco di cenni storici riferiti
alla ricostruzione delle
leggendaria Brigata. Ma il libro
di Leonardo Motzo contiene
qualcosa di più vivo. Pare
addirittura, dal susseguirsi degli
eventi sul fronte di guerra,
di avvertire il parco linguaggio
dei soldati sardi, il familiare
rapportarsi dei fanti con i loro
E’ giunto alla sua 5^ edizione
il Maggio Letterario, rassegna
culturale nata con l’intento di
promuovere sviluppare la passione
per la lettura nel Sulcis
Iglesiente. La manifestazione,
che coniuga identità, cultura e
lingua sarda, quest’anno si articola
in 5 appuntamenti che
vedranno impegnate le associazioni
culturali promotrici
(Suergiu Uniti nella Cultura,
Acli e Le Città Invisibili) ed il
comune di Calasetta in una sinergia
di lavori atti a sostenere
Durata del Servizio
mesi 30 (Trenta) Importo
complessivo dell’appalto
€ 76.700,00
(euro Settantantaseimilasettecento/00)
di cui €
1.700,00 oneri per la sicurezza
non soggetti a
ribasso.
Termine di ricezione
delle offerte: 13.05.2010
- ore 13,30;
Indirizzo: COMUNE DI
TEULADA via Cagliari
59, 09019 Teulada (CA).
IL RESPONSABILE
DEL SETTORE
Arch. ir Piero Paolo
Medda
MAGGIO LETTERARIO A CALASETTA
IDENTITA’ CULTURA E LINGUA SARDA
COMUNE
TEULADA
Provincia Cagliari
BANDO DI GARA
AFFIDAMENTO
SERVIZIO
DI PULIZIA DEGLI
STABILI COMUNALI
superiori, non sempre appartenenti
alla Brigata Sassari. Un
libro, come già detto, che pulsa
e fa immaginare cosa sia
stato quel mondiale evento in
cui i “Sassarini” si distinsero
in maniera strepitosa.
Per capire la reale dimensione
del sacrificio offerto dai soldati
sardi a quella guerra, basterebbe
visitare i vari “ossari” o
“sacrari” disseminati tra Rovereto
e Redipuglia. In quest’ultimo
sono custoditi i resti di
oltre centomila soldati morti
nella grande guerra, di cui appena
6 mila identificati.
Ebbene quanti “Sassarini” sono
sepolti come “milite ignoto”
in quei luoghi di mestizia e
di cui Leonardo Motzo è stato
testimone?
“Scrivendo il suo libro negli
anni intorno al 1930, scrive
ancora Manio Brigaglia, Leonardo
Motzo si proponeva di
uscire dalla già divulgata memorialistica
per arrivare ad
un’opera che, costruita sui documenti
storici della Brigata,
potesse restare nel tempo come
la prima, completa narrazione
degli eventi e dei sacrifici
attraverso cui erano passati i
suoi uomini e i suoi reparti, i
singoli combattenti non meno
che i battaglioni e i reggimenti”.
la cultura in un territorio segnato
dalle numerose e preoccupanti
emergenze sociali ed
economiche.
Anche il Maggio Letterario si
iscrive nell’ambito delle attività
propedeutiche alla seconda
edizione della Fiera del Libro
e l’iniziativa è supportata dai
Presidi del Libro della Sardegna
e dalla Provincia di Carbonia-Iglesias.
La serata inaugurale
è prevista l’8 Maggio alle
18.00 presso il centro velico di
Calasetta con la presentazione
delle fiabe sarde di Rosanna
Copez. Sempre nel comune
sulcitano sono stati programmati
altri due appuntamenti:
sabato 15 Maggio alle 18.00
Mariangela Sedda proporrà la
sua produzione letteraria e sabato
21 alle 18.00 sarà presentato
il libro “Le servitù militari
in Sardegna: il caso Teulada”
degli scrittori Angelo Ledda e
Guido Floris. Di particolare rilevanza
il coinvolgimento con
gli istituti scolastici del territorio:
lunedì 17 Maggio alle
11.00 il giornalista e scrittore
Giacomo Mameli incontra gli
studenti del liceo scientifico
“E.Lussu” di S.Antioco per disquisire
sul suo libro “La
ghianda è una ciliegia”. La
chiusura del Maggio Letterario
sarà affidata ad una serata dalle
note e dal respiro più internazionali:
in concomitanza con
la 4^ edizione del festival “Palabras
en el mundo” sabato 22
alle 18.00 presso la pizzeria
Rubiu di S.Antioco concerto
dei maestri di chitarra Maurizio
Maxia e Corrado Costa e
letture aperte a tutti coloro che
vorranno presentare le loro
produzioni letterarie.
SULCIS - IGLESIENTE: TURNI DEL 8 & 9 MAGGIO 2010
FARMACIE:
IGLESIAS: SANNA, via Vivaldi, tel. 0781.24621
CARBONIA: SOTGIU, viale Trento, tel. 0781.61228
CARLOFORTE: LODDO, via Garibaldi, tel. 0781.854006
SANT’ANTIOCO: BASCIU, piazza Italia, tel. 0781.83003
DOMUSNOVAS: DELL'APA, piazza Leccis, tel. 0781.70744
SANTADI: SUNDAS, via Mazzini, tel. 0781.955181
BENZINAI:
IGLESIAS: Q8-AUTELITANO, località Bindua
CARBONIA: Q8-PINNA, via Dalmazia
ESSO-MELIS, via Nazionale
IP-MAGGI, via della Vittoria
VILLAMASSARGIA: Q8-PAU, provinciale per Carbonia
GONNESA: ESSO-DEMURO, via Iglesias
SANT’ANTIOCO: AGIP-MARONGIU, lungomare Caduti di Nassiriya
CARLOFORTE: Q8-LUXORO, corso Cavour
PORTOSCUSO: TAMOIL-MARONGIU, via Giulio Cesare
SAN GIOVANNI SUERGIU: AGIP-SECHI, via Portobotte
SANTADI: TAMOIL-PORCINA, statale provinciale 1