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GRAZIANO DI BATTISTA by DONNA IMPRESA MAGAZINE N.5 2007

http://www.donnaimpresa.com E’ amministratore d’ impresa, Presidente dell'Eurosportello Azienda Speciale della Camera di Commercio di Ascoli Piceno che opera dal 1989 su mandato della Commissione Europea (Direzione Generale Imprese), nonché dirigente di Associazioni di Categoria ed Assessore ai Lavori Pubblici e alla Pubblica Istruzione nel Comune di Montegranaro, città nella quale risiede e che ha anche amministrato in qualità di Sindaco fino al 1995.

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E’ amministratore d’ impresa, Presidente dell'Eurosportello Azienda Speciale della Camera di Commercio di Ascoli Piceno che opera dal 1989 su mandato della Commissione Europea (Direzione Generale Imprese), nonché dirigente di Associazioni di Categoria ed Assessore ai Lavori Pubblici e alla Pubblica Istruzione nel Comune di Montegranaro, città nella quale risiede e che ha anche amministrato in qualità di Sindaco fino al 1995.

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LE “GIOVANI ENERGIE”<br />

ALIMENTANO :<br />

L’ ARTE: UN<br />

CONCORSO CHE HA VOGLIA <strong>DI</strong><br />

COMUNICARE CON LA NUOVA<br />

GENERAZIONE<br />

di Marilena Sposetti<br />

Si è conclusa la prima edizione del concorso GEL<br />

(Giovani Energie Latenti), ideato dalla Provincia di Ascoli,<br />

con la collaborazione dei Centri di aggregazione e degli<br />

Informagiovani del territorio, come tangibile impegno<br />

verso la nuova generazione. L’intento infatti è stato<br />

quello di trovare un canale di comunicazione con i<br />

ragazzi, meno scontato di quello verbale: si sa, giovani e<br />

adulti da sempre hanno parlato due lingue diverse. E’ per<br />

questo che si è scelta l’arte come strumento di reciproca<br />

comprensione, nelle sue molteplici forme, nei suoi più<br />

svariati colori; le diverse sezioni infatti hanno spaziato<br />

dalla pittura al video, passando per la grafica e la<br />

musica. Il tema affrontato : “Un messaggio dal mondo<br />

reale: rifacendoti alle tecniche e ai linguaggi comunicativi<br />

contemporanei, proponi la tua idea” ha direttamente<br />

puntato al cuore, lo dimostrano gli argomenti emersi,<br />

forti, profondi, specchio di un sempre più crescente<br />

disagio verso la società che li circonda. Ha aperto la<br />

manifestazione l’Assessore alle Politiche Giovanili Licia<br />

Canigola, toccando subito il tema scottante della<br />

democrazia e partecipazione: quanto i giovani sono<br />

collegati a ciò che il territorio offre riguardo alle politiche<br />

formative? Il problema è che, spesso, vengono a<br />

mancare gli strumenti e, soprattutto, la fiducia; riflessione<br />

che ha subito dato slancio per nuovi propositi, come sfida<br />

per costruire un modello di vita insieme agli adulti. E’<br />

intervenuto poi il Sindaco di Spinetoli Angelo Canala,<br />

sensibile a queste dinamiche, che ha illustrato come da<br />

molto tempo l’amministrazione sia attenta ad una serie di<br />

politiche giuste verso i ragazzi; un esempio ne è dato<br />

dalla rassegna musicale a loro dedicata, la prima nel<br />

territorio e lo sportello Informagiovani sempre aperto ma,<br />

purtroppo, non ancora sufficiente a creare un rapporto<br />

maturo. Lo dimostra lo scarso coinvolgimento giovanile<br />

alla vita politica e alla difficoltà a trovarli nelle liste, dovuto<br />

forse all’inesperienza nel procacciare voti ma,<br />

soprattutto, perché manca la volontà generale di credere<br />

in loro. A questo punto la parola è stata ceduta ai<br />

sociologi, i quali hanno riportato i dati emersi dal<br />

sondaggio affrontato ad aprile da ben 191 ragazzi, dai 14<br />

ai 29 anni, abbracciando così tutto l’universo dei Centri di<br />

aggregazione giovanile e degli Informagiovani.<br />

Confermano i gusti classici: amici, musica, pc, anche se,<br />

ad emergere è principalmente la voglia di essere<br />

responsabili, pur non avendo le opportunità, non vogliono<br />

etichette ma solo essere riconosciuti per quello che<br />

valgono. Prevale da questa indagine, secondo il<br />

Presidente UAPI Confartigianato Valeriana Mariani, che<br />

“comunicare con i giovani è anche utilizzare lo stesso<br />

linguaggio: gli adulti non sono purtroppo seducenti”; è<br />

per questo che, attraverso un giusto canale di<br />

comunicazione si deve lavorare per dare una<br />

motivazione ai ragazzi. Un esempio può essere dato<br />

dallo sport, come ha proposto l’Assessore alle Politiche<br />

Sociali Enrico Calvaresi, non solo in senso agonistico<br />

ma anche come strumento di aggregazione, diretto alla<br />

partecipazione di tutti, “senza offendere l’intelligenza<br />

dell’individuo”, argomento questo che ha dato subito<br />

spunto a Licia Canigola ad una futura discussione sul<br />

tema. Se si può dare un merito alla manifestazione è<br />

proprio quello dell’impegno che si è dimostrato come<br />

primo avvicinamento e ricerca di comunicazione verso<br />

l’universo giovanile e, in primis, la consapevolezza che<br />

sono gli adulti a doversi per primi educare al futuro, per<br />

trasmetterlo ai propri figli.<br />

ALBERI SENZA RA<strong>DI</strong>CI CRISI<br />

<strong>DI</strong> <strong>DI</strong>ALOGO<br />

INTERGENERAZIONALE E<br />

TEMATICHE PREOCCUPANTI<br />

NELL’ARTE GIOVANILE:<br />

PREMIAZIONE DEGLI ARTISTI<br />

DEL CONCORSO GEL<br />

di Giuliana Sestili<br />

La giornata conclusiva della prima edizione del Concorso<br />

Gel, si è aperta con la continuazione del dibattito del<br />

giorno precedente, facendo emergere il disinteresse<br />

giovanile verso la partecipazione alle istituzioni pubbliche<br />

che si può sintetizzare parlando di in un’onda del riflusso<br />

che ha causato uno scollamento totale tra la vita dei<br />

giovani e ciò che viene proposto loro.<br />

Si deve cercare di comprendere e aiutare i giovani ad un<br />

migliore rapporto con il mondo che li circonda e<br />

dall’effimero sempre più attratto. Il risultato che si viene a<br />

creare è di un aumento della diffidenza e distacco tra le<br />

generazioni. Il nodo critico della società giovanile sono<br />

le ansie e la preoccupazione del futuro ed i grandi hanno<br />

tanto da rammaricarsi perché non riescono a modificare<br />

lo stato delle cose. I giovani sanno che cosa vogliono ma<br />

non sanno di che cosa hanno realmente bisogno.<br />

Prima di procedere alla premiazione si è riflettuto sulle<br />

finalità del concorso, nel senso che non deve essere fine<br />

a se stesso ma ha l'obbligo di dare dei compensi; con ciò<br />

la proposta di raccordare le opere con la multimedialità e<br />

ancora meglio mettere insieme i vincitori per riuscire a<br />

creare un gruppo di lavoro efficiente, rilanciare il<br />

concorso con una giusta formula associata ad una rapida<br />

diffusione. È stato notato da parte della giuria che la<br />

partecipazione non è stata parte dell’ovvio ma di un<br />

profondo sentire e sono emerse le potenzialità dei<br />

giovani e sempre secondo il collegio giudicante, perché<br />

agli spettatori non sono stati comunicati i contenuti delle<br />

opere, sono affiorati temi inquietanti, lugubri come il<br />

malcontento verso un futuro privo di prospettive, la fuga<br />

da un mondo che è troppo chiuso entro i confini di un<br />

pratico sopravvivere. Il filo conduttore che li lega è di<br />

una totale sfiducia e senso di frustrazione: tutto sembra<br />

finito, non c’è più nulla da fare! La premiazione è<br />

avvenuta seguendo il criterio valutativo della tecnica e<br />

quindi con l’ intento di ricompensare coloro i quali hanno<br />

avuto la padronanza del mezzo escludendo i contenuti<br />

perché sono stati tutti straordinari, profondi emanati dalla<br />

sensibilità di noi giovani. Come partecipante inoltre avrei<br />

preferito che la scelta valutativa avesse tenuto conto dei<br />

contenuti in egual misura rispetto alla tecnica, in quanto<br />

ritengo personalmente che il prodotto artistico sia<br />

innanzitutto contenuto e messaggio di sé stesso;<br />

sarebbe stato interessante pertanto, considerare<br />

l’originalità del messaggio che di certo alcuni sarebbero<br />

stati ignari della proposizione di determinate tematiche<br />

scottanti attuali.<br />

Nasce il Coordinamento<br />

per la Cooperazione Internazionale<br />

e l’educazione alla mondialità ed<br />

alla Pace “Palazzo Monti”<br />

Licia<br />

Canigola<br />

Assessora alle Politiche Sociale<br />

e Pari Oppurtunità<br />

Provincia di Ascoli Piceno<br />

www.provincia.ap.it/polsoc<br />

“La premessa è che oggi abbiamo bisogno di qualcuno che ci educhi<br />

al futuro per una convivenza pacifica perché Il nostro modello di<br />

sviluppo e, più nel piccolo, il nostro stile di vita e di comportamento<br />

non è sostenibile con il futuro. Chi più chi meno sà che gli attuali modelli di<br />

produzione e di consumo stanno causando devastazioni ambientali. Che se<br />

continuiamo così non sarà garantita la capacità di rigenerazione delle risorse<br />

e di assorbimento dei rifiuti e dell’inquinamento da parte dell’ambiente<br />

naturale. Eppure, nonostante i ripetuti allarmii fatichiamo ad adottare stili di<br />

vita eco compatibili ancor più a fare percorsi di sviluppo alternativo.<br />

Il secondo problema, dal mio punto di vista più drammatico, che ha a che<br />

fare con la insostenibilità, è quello che i nostri stili di vita non sono compatibili<br />

con la necessità di garantire un livello di vita dignitoso a gran parte<br />

dell’umanità. Vi sono intere aree di mondo, interi popoli che consumano<br />

troppo poco.<br />

Al superfluo corrisponde la penuria…la povertà di molti è legata al benessere<br />

di pochi. È un aspetto drammatico non solo per le conseguenze che ha sulle<br />

persone (ogni giorno si spengono 25.000 persone di fame), ma perché fatica<br />

a divenire consapevolezza diffusa. L’ultimo aspetto che rischia di rendere<br />

insostenibile il nostro modo di vivere è senz’altro il più importante ed è la<br />

causa di un perpetrarsi di questo comportamento. Questo modello di<br />

sviluppo sostiene l’affermarsi di una mentalità che esalta la libertà<br />

dell’individuo a scapito della dimensione collettiva; fa credere che i diritti<br />

sociali siano un freno alla crescita ed alla modernità, dimenticando che la<br />

libertà può essere solo un prodotto collettivo e che una libertà disancorata<br />

dall’etica sconta la sudditanza ad un modello di consumo imposti dal<br />

mercato. Noi invece dobbiamo essere capaci di ribaltare tale logica<br />

superando il concetto che la mia libertà finisce quando comincia la tua, per<br />

dire invece che la mia libertà finisce quando finisce la tua: è in quel momento<br />

che io mi faccio carico del tuo disagio e della tua sofferenza, dei tuoi bisogni<br />

speciali”. Da tutto questo premesso nasce il progetto Coordinamento per la<br />

Cooperazione Internazionale e l’Educazione alla Mondialità ed alla Pace<br />

“Palazzo Monti” a Servigliano, di cui fanno parte Enti Locali, Associazioni<br />

onlus e organizzazioni non governative riconosciute dal M.A.E. del territorio<br />

piceno. Il fine è quello di creare una rete territoriale per la promozione e la<br />

pratica della cooperazione internazionale e l’educazione dei giovani alla<br />

mondialità, alla pace, ai diritti e alla cittadinanza attiva, responsabile e<br />

solidale. Esso esprime la volontà degli enti locali, dei soggetti sociali e delle<br />

scuole del territorio di partecipare alla sfida globale per lo sviluppo umano, la<br />

giustizia, i diritti, l’ambiente e la pace ed in particolare di contribuire,<br />

dall’ambito locale, alla costruzione di un modello di sviluppo equo sul piano<br />

sociale, economico ed ambientale, fondato sul dialogo, sul rispetto,<br />

l’uguaglianza e la solidarietà tra i popoli ed i paesi.<br />

Tra le attività contemplate dallo Statuto di Palazzo Monti c’è il monitoraggio<br />

costante delle iniziative di cooperazione internazionale in essere nel<br />

territorio, ed è previsto che tale attività venga svolta dalla segreteria del<br />

Coordinamento, che fa capo all’Associazione Noi Ragazzi del Mondo, in<br />

sinergia con il Servizio Politiche Sociali.<br />

Gli Enti che ufficialmente fanno parte di questo straordinario coordinamento,<br />

unico nel suo genere in questa regione, sono: la Provincia di Ascoli Piceno<br />

che è l’ente capofila, i Comuni di Appignano del Tronto, Cossignano,<br />

Grottammare, Montalto Marche, Montegiorgio, Offida, Spinetoli, Pagliare,<br />

Castignano, Castel di Lama, Colli del Tronto, Castorano, Porto San Giorgio,<br />

Porto Sant’Elpidio, Pedaso, Amandola e Comunanza, Servigliano e Cupra<br />

Marittima. Le Associazioni che ne fanno parte sono invece: GOTARÀ,<br />

ALOE, C.V.M. volontari per il mondo, DONNE PER LA SOLIDARIETÀ, G.S.I.<br />

Marche, G.U.S gruppo umana solidarietà, CASA DELLA MEMORIA di<br />

Servigliano, “NOI RAGAZZI DEL MONDO e DHARMA HOSPITAL<br />

”<br />

www.donnaimpresa.com<br />

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