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VITA DA RUNNER<br />
Valeria Straneo, 35 anni, di Alessandria<br />
<strong>Meglio</strong> <strong>tardi</strong>...<br />
È esplosa all’età in cui molte smettono. Per alcuni è un miracolo, altri sospettano.<br />
A chi dubita dice: «Venite a vedere quanto mi alleno» Di MICOL RAMUNDO<br />
VALERIA<br />
in pillole<br />
Luogo e data di nascita<br />
Alessandria, 5 aprile 1976<br />
Altezza e peso<br />
1,60 x 45 chili<br />
Società<br />
Runner Team 99 Volpiano<br />
Social<br />
Su Facebook: Valeria Straneo<br />
Allenatrice<br />
Beatrice Brossa<br />
Primati personali<br />
3.000 m: 9’31” - 10.000 in pista: 32’33”<br />
10.000 su strada: 32’07”<br />
21,097 km: 1:09’42” - Maratona: 2:26’33”<br />
PAROLE<br />
SUE<br />
SBALORDITA E AMAREGGIATA<br />
«Improvvisamente. Proprio così, dall’oggi<br />
al domani nel dorato mondo dei top della<br />
maratona e non solo. Ci sono finita dentro<br />
come per caso. Il giorno dopo il 2:26’ di<br />
Berlino dello scorso settembre tutti hanno<br />
iniziato a cercarmi. Io sono stata la prima a<br />
rimanerne sbalordita e ancor oggi sono un<br />
po’ frastornata al pensiero che si potrebbe<br />
cominciare a parlare di Olimpiadi. La settimana<br />
dopo quell’incredibile risultato ne<br />
ho sentite veramente di tutti i colori sul<br />
mio conto. Hanno scritto cose che mi hanno<br />
fatto sorridere ma anche arrabbiare. Ho<br />
letto, nei miei confronti, commenti poco<br />
felici e anche infamanti da parte di gente<br />
che neppure mi conosce ma che si sente<br />
ugualmente in grado di giudicare. Insomma,<br />
il mio tranquillo mondo di mamma,<br />
moglie, atleta tapasciona è stato letteralmente<br />
sconvolto. Ma non mi ci è voluto<br />
troppo tempo per ritrovare la serenità e ritornare<br />
coi piedi per terra e alla vita di tutti<br />
i giorni. L’unica cosa che posso dire a chi<br />
dubita, è di venire a vedere come e quanto<br />
mi alleno, di provare a correre con me<br />
ogni giorno, di fare fatica accanto a me, di<br />
sentirmi ansimare durante le ripetute o di<br />
verificare quanto presto mi corico, la sera,<br />
perché svuotata dalla stanchezza. Solo allora,<br />
forse, accetterei di essere giudicata».<br />
ALLENAMENTI DURISSIMI<br />
«Tentare il minimo per le Olimpiadi? Non<br />
mi sembrava realmente possibile quando<br />
la mia allenatrice me lo ha proposto per la<br />
prima volta. Così mi sono buttata e a luglio,<br />
in vacanza dal lavoro, ho cominciato con i<br />
doppi allenamenti. La maratona di Berlino<br />
è stata la maratona scelta da subito come<br />
primo obiettivo. Avevo giusto due mesi di<br />
tempo: dovevo allenarmi e basta. Mi alzavo<br />
alle 7 del mattino mentre i bimbi dormivano<br />
[A BRUCIAPELO]<br />
Tacchi o ballerine? Scarpe<br />
da ginnastica<br />
Maratona<br />
o cross? Maratona<br />
Per le news:<br />
quotidiani o pc?<br />
Il mio Mac Book!<br />
Carne o pesce?<br />
Pesce<br />
Vino o birra? Acqua<br />
Per una cena<br />
fuori? Sushi<br />
In regalo preferisci<br />
ricevere fiori o cioccolatini?<br />
Cioccolatini fondenti<br />
Mai senza cellulare o computer?<br />
Mai senza cellulare<br />
86 FEBBRAIO 2012 - RUNNERSWORLD.IT
ancora e uscivo a correre. Il secondo allenamento<br />
lo facevo all’ora di pranzo, nonostante<br />
il caldo estivo, o nel tardo pomeriggio. Ad<br />
agosto, ai 1.800 metri di Sankt Moritz ho fatto<br />
degli ottimi allenamenti. Su quei percorsi<br />
splendidi e impegnativi correvo di media<br />
165 chilometri alla settimana. Ricordo anche<br />
i 4x5.000 corsi il giorno dopo un lavoro<br />
di potenziamento: i primi due sotto i 3’30”<br />
al chilometro, il terzo poco sopra i 3’30” e<br />
l’ultimo a 3’39”, sfinita e con i muscoli delle<br />
gambe che urlavano pietà... Penso sia stato<br />
l’allenamento più faticoso della mia vita.<br />
Non ho nulla da spiegare di più riguardo<br />
quel magnifico 2:26’33” corso poi a Berlino».<br />
QUESTA È LA MIA VITA<br />
«C’è chi dice che ormai sono diventata una<br />
runner professionista. Io sorrido e penso<br />
che in fondo allora il professionismo non è<br />
poi tutta ‘sta pacchia. Sono sposata da più di<br />
_____<br />
UN BEL FENOMENO<br />
In apertura: la Straneo trionfa alla prima<br />
We Run Rome; sopra: in azzurro ai recenti<br />
Europei di cross; in basso: sotto l’1:10’<br />
alla Maratonina di Cremona<br />
[10 DOMANDE 10]<br />
1 Pulsazioni a riposo? 48<br />
2 I chilometri settimanali<br />
in fase<br />
di carico? Circa 200<br />
3 Film cult? ”Johnny<br />
Stecchino” di Roberto Benigni<br />
4 CD preferito? Ho il<br />
lettore mp3 pieno di musica,<br />
ma non ho vere preferenze<br />
5 Il motto? Vivi e lascia vivere<br />
6 Il successo più bello? Il minimo<br />
olimpico conseguito alla maratona di Berlino<br />
7 Il piatto?<br />
Melanzane alla<br />
parmigiana<br />
8 Le scarpe con cui<br />
hai corso a Berlino?<br />
Le Saucony Kinvara<br />
9 La vita è…? Tante cose e tante persone<br />
che s’intrecciano tra loro<br />
10 Lo sport insegna...? A impegnarsi,<br />
a soffrire, a lottare per un obiettivo. Senza<br />
scorciatoie e contando solo sui propri mezzi.<br />
UNA STORIA VERA<br />
«Sono affetta da una disfunzione genetica dei<br />
globuli rossi, la sferocitosi. In pratica il globulo<br />
rosso è più fragile e viene distrutto più facilmente dalla milza, che di conseguenza<br />
s’ingrossa. Convivo con questa disfunzione dalla nascita, ma non mi aveva mai dato seri<br />
problemi, a parte l’alterazione di alcuni valori ematici. Le cose si sono complicate all’inizio<br />
del 2010. Ero presa da una spossatezza infinita; faticavo anche solo a camminare, ma<br />
davo la colpa alle solite cose di sempre: lavoro, figli piccoli, notti insonni e quant’altro.<br />
Un giorno mio marito mi ha “trascinato” di forza al pronto soccorso e dopo l’esito degli<br />
esami del sangue e un’ecografia all’addome che ha rivelato una milza gigantesca, si è<br />
deciso per l’operazione immediata. È stata dura. Pensavano di poter asportare la milza<br />
per via laparoscopica ma, viste le dimensioni abnormi - 26 centimetri e quasi due chili<br />
di peso - sono stati costretti a tagliare come per un cesareo. Mi hanno asportato anche<br />
la colecisti perché avevo i calcoli, sempre causati dalla sferocitosi. Mi sono ripresa in fretta<br />
dall’operazione e a fine giugno ero già sulla linea di partenza della mezza maratona<br />
di Biella. Ho chiuso la mia prima gara post splenectomia in 1:21’, facendo una gran fatica<br />
negli ultimi chilometri. Da lì ne sono successe di cose! Ho pensato di smettere di correre,<br />
per un po’ mi sono dedicata ai trail, ho corso un campionato italiano su strada quasi<br />
senza lavori specifici alle spalle. Poi l’1:13’ alla Stramilano mi ha aperto gli occhi: ero una<br />
macchina nuova e potevo ingranare marce che fino ad allora mi erano state precluse».<br />
sette anni, ho due figli, Leonardo e Arianna,<br />
un golden retriever e un gatto. Faccio 13 allenamenti<br />
alla settimana. La mattina mi metto<br />
in moto presto, alle 7.10. Alle 7.45 sveglio i<br />
bimbi e mentre fanno colazione metto a posto<br />
la lavastoviglie o stendo la lavatrice della<br />
notte prima. Poi devo organizzarmi per gli<br />
allenamenti. Spesso tra il primo e il secondo<br />
passano proprio poche ore, perché nel pomeriggio<br />
devo essere libera dalle quattro in<br />
poi per dedicarmi ai bimbi, recuperandoli a<br />
scuola e accompagnandoli dove serve. Far<br />
quadrare tutto è piuttosto difficile, ma bisogna<br />
darsi delle priorità e chiudere un occhio<br />
se la casa non è proprio pulita e in ordine,<br />
se i vestiti non sono perfettamente stirati e<br />
se per cena magari porto in tavola una super<br />
scatoletta di tonno. La giornata finisce<br />
molto presto, perché confesso che a un certo<br />
punto le forze mi abbandonano».<br />
LASCIATEMI SOLO CORRERE<br />
«Anch’io, se fossi dall’altra parte della barricata, avrei qualche dubbio sulle mie<br />
prestazioni. Ho fatto davvero un miglioramento mostruoso in poco tempo. Parlo<br />
volentieri di quello che mi è successo prima di ottenere questi risultati, cioè della<br />
splenectomia, proprio per questo. Voglio che la gente capisca il motivo che mi ha<br />
permesso di arrivare qui. Di più non posso fare. Chi mi vuole credere mi creda, a<br />
quelli che pensano che prenda chissà quali sostanze non bado proprio più. Ho la<br />
coscienza pulita, sono tranquilla e non ho niente da nascondere. Da quando mi<br />
hanno operata non prendo, e - per fortuna - non devo prendere, alcun medicinale.<br />
Lo dico perché molti credono che dopo l’operazione io sia stataautorizzata a<br />
prendere qualsiasi tipo di farmaco,<br />
il che potrebbe anche favorire le<br />
mie prestazioni. Non è così. Faccio<br />
gli esami del sangue ogni sei<br />
settimane e poi li mando subito al<br />
medico Fidal perché è giusto che<br />
in federazione abbiano tutta la<br />
mia documentazione. Non voglio<br />
mettere in imbarazzo nessuno.<br />
Da quest’anno sono anche inserita<br />
nel gruppo di atleti sottoposti ai<br />
controlli antidoping a sorpresa.<br />
Altro non mi potete chiedere:<br />
lasciatemi solo correre».<br />
RUNNER’S WORLD - FEBBRAIO 2012<br />
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