piano del parco - Parco Naturale Adamello Brenta

4.2.13. 13) Progetto di messa in valore dei reperti, manufatti, sentieri ed aree che hanno
costituito lo scenario della Prima Guerra Mondiale.
ART. 5 - DIVIETI DI CARATTERE GENERALE
5.1. Il PdP prevede il divieto di eseguire, per tutte le destinazioni d'uso di cui agli Art.li n°
6-19 successivi, e quindi su tutto il territorio del Parco, ai sensi del comma c) dell'Art. 20 L.P.
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5.1.1. - movimenti di terra capaci di alterare sostanzialmente il profilo naturale del terreno,
fatto salvo quanto previsto all'Art. 19;
5.1.2. - opere di regimazione dei corsi d'acqua che comportino rilevanti manufatti o opere
murarie in vista, salvo casi di comprovata necessità;
5.1.3. - opere di derivazione d'acqua e modifica degli invasi dai laghi naturali per scopo
idroelettrico, salvo i casi previsti dall'Art. 20 seguente;
5.1.4. - sottrazione permanente di aree boscate che siano lesive, per ubicazione ed estensione,
delle esigenze di tutela idrogeologica e di conservazione ambientale, salvo quanto previsto
dall'Art. 19;
5.1.5. - nuove cave di qualsiasi tipo;
5.1.6. - nuove discariche e depositi di rifiuti o rottami di qualsiasi tipo;
5.1.7. - mercati ambulanti e depositi e accumuli di merci in vista all'aperto, fatte salve le
autorizzazioni in essere e le tradizionali forme di manutenzione agro-silvo-pastorale;
5.1.8. - depositi di roulottes e campers;
5.1.9. - impianti di piscicoltura;
5.1.10. - nuove strade veicolari, ivi compreso quelle forestali, ad eccezione di quelle previste
nei progetti attuativi di cui all’art.4, nei piani di assestamento e negli altri strumenti di
pianificazione forestale, salvo quanto previsto agli art.li 14 e 15;
5.1.11. - nuovi sentieri, oltre quelli riportati nella Tav. 38, con le prescrizioni di cui all'Art. 31
seguente, fatti salvi eventuali percorsi pedonali appositamente previsti e realizzati dal Parco
per finalità di osservazione naturalistica;
5.1.12. - costruzione e gestione di aree di campeggio oltre a quelle previste nel PdP nella Tav.
38;
5.1.13. - interventi edilizi ex novo, a parte quelli appositamente previsti nelle singole zone per
il recupero del patrimonio esistente, la ricostruzione sugli antichi resedi e le modifiche
necessarie al rinnovamento tecnologico degli impianti di risalita, con le indicazioni di cui
all'Art. 34 delle presenti Norme; sono ammesse costruzioni provvisorie stagionali in funzione
della gestione dei flussi viari e dei servizi del Parco, da rimuovere ad ogni fine stagione;
5.1.14. - la pavimentazione o bitumazione ex novo delle strade esistenti, a parte i casi
espressamente previsti nell'apposito progetto-norma nonchè quelli che potranno essere
previsti per specifiche esigenze entro i programmi annuali di gestione, oltre alla possibilità di
manutenzione del manto di usura per quelle già pavimentate o bitumate;
5.1.15. - la costruzione di nuovi parcheggi, oltre quelli appositamente previsti nella Tav. 38 e
quelli che potranno essere previsti per specifiche esigenze entro i Programmi Annuali di
Gestione;
5.1.16. - il sorvolo a motore ai sensi e con le deroghe della L.P. 5/96;
5.1.17. - nuovi attraversamenti di linee elettriche aeree ad alta tensione;
5.1.18. - rilevanti infrastrutture tecnologiche, anche in ampliamento di situazioni esistenti,
compresa la posa in opera di paraboloidi, antenne e impianti di trasmissione dati, al di fuori
delle aree previste nella Tav. 38;
5.1.19. - l'allestimento di qualsiasi pubblicità commerciale all'aperto, salvo limitate insegne o
cartelli indicatori di particolari servizi del parco;
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