piano del parco - Parco Naturale Adamello Brenta

19.6. Le destinazioni d'uso sono definite nella Tav. 39 del PdP (che prevale per il suo
maggior dettaglio della sola zona C sulle Tav. 36, 37 e 38); in essa sono identificate con apposito
segno grafico, entro gli areali di riserve controllate, tre zottozone:
19.6.1. - le aree sciabili esistenti
19.6.2. - le aree sciabili di progetto
19.6.3. - l'area di reperimento di possibili impianti e aree sciabili di collegamento fra il Dos
del Sabion e Campiglio.
19.7. Nel caso in cui le zone circostanti a queste destinazioni d'uso costituiscano aree
cuscinetto interposte fra le aree attrezzate e le altre riserve del Parco naturale, non sono
utilizzabili per accogliere altre piste o impianti oltre quelle previste dal PdP.
19.8. sottozona aree sciabili esistenti
19.8.1. Agli impianti di trasporto a fune, manufatti di servizio, piste da sci e loro raccordi
funzionali si applicano le disposizioni normative stabilite dalla L.P. n.7/1987 e relativo
regolamento di esecuzione.
19.8.2. Nelle aree sciabili esistenti gli eventuali nuovi impianti ed attrezzature sono
sottoposti, sulla base del punto 11 delle tabelle di cui alla L.P. 28/88, alle norme correnti della
tutela del paesaggio e alle procedure di Valutazione d'Impatto Ambientale.
19.8.3. L'aggiornamento tecnico e funzionale delle infrastrutture tecnologiche ed impianti
esistenti, nonchè le modifiche di tracciato delle piste da discesa e loro raccordi funzionali
sono possibili sulla base delle seguenti prescrizioni:
19.8.3.1. - gli impianti a fune potranno essere modificati per migliorie di carattere estetico,
tecnologico e funzionale, in conformità a quanto previsto dalla legislazione provinciale e
tenuto conto delle indicazioni di settore del PdP (Tav. 39, Impianti di risalita) alle voci:
esistenti da conservare, esistenti da dismettere e demolire, di progetto;
19.8.3.2. - le piste da sci esistenti potranno essere modificate in funzione del loro migliore
inserimento nel paesaggio circostante o dell’adeguamento tecnologico e funzionale in
conformità a quanto previsto dalla legislazione provinciale e tenuto conto delle indicazioni
di settore del PdP (Tav. 39, Piste da discesa) alle voci: esistenti da conservare, esistenti da
abbandonare e da sottoporre a recupero paesaggistico-ambientale, di progetto; varianti
limitate o movimenti terra non assoggettate alla procedura di assenso preliminare di cui
all’art.4 della L.P. 21 aprile 1987 n. 7 e ss.mm. dovranno essere attentamente calibrate in
rapporto alla loro incidenza in modo da assicurare il ripristino del manto erboso;
19.8.3.3. - è comunque vietata la sottrazione permanente di aree boscate che sia lesiva, per
ubicazione ed estensione, delle esigenze di tutela idrogeologica e di conservazione
ambientale; l'apertura dei nuovi tracciati previsti dovrà pertanto assicurare sempre il
rispetto dei popolamenti forestali di alta valenza biologica;
19.8.3.4. - i bordi dei boschi attraversati dalle piste non avranno andamento rigidamente
rettilineo, ma saranno oggetto di uno studio paesaggistico tendente al loro reinserimento
nel contesto del paesaggio circostante, tenuto conto delle esigenze funzionali alla
sicurezza della pratica sportiva, di quelle di carattere idrogeologico e forestale e delle
necessità derivanti dal recupero di smottamenti e zone franose;
19.8.3.5. - le piste entro cui è stato realizzato o è previsto l'innevamento artificiale, dopo
l'esecuzione dei lavori di scavo e di copertura dei condotti, dovranno essere
opportunamente ricoperte di terra vegetale stabilizzata antierosione, rinverdite e mantenute
a prato permanente o pascolo;
19.8.3.6. - la realizzazione degli impianti di innevamento artificiale e delle relative opere
di captazione e di accumulo delle risorse idriche è disciplinata dalla vigente legislazione di
riferimento. E’ altresì fatto divieto di utilizzare additivi chimici ed organici per
l’innevamento artificiale;
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