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Opuscolo Informativo Ass. Superamento Handicap ... - Spazio Sociale

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OPUSCOLO INFORMATIVO<br />

dell’<strong>Ass</strong>ociazione <strong>Superamento</strong> <strong>Handicap</strong><br />

sede di San Severo<br />

Realizzato con il Progetto: “SPAZIO SOCIALE – ICT POINT”<br />

Finanziato dalla Regione Puglia – <strong>Ass</strong>essorato al Welfare<br />

nell’ambito dell’Avviso pubblico per Azioni di Sistema a favore<br />

dell’<strong>Ass</strong>ociazionismo Familiare - anno 2009 – Linea d’Intervento III<br />

Information Tecnology per l’inclusione sociale.<br />

PUGLIA<br />

SOCIALE<br />

<strong>Ass</strong>essorato alla Solidarietà<br />

della Regione Puglia


1CHI SIAMO<br />

Nell’anno 2001 iniziava ad essere fortemente sentito e discusso il<br />

problema della disabilità. Questo concetto si rifletteva anche nell’uso<br />

del termine portatore di handicap e si cercava di sostituirlo con<br />

diversamente abile.<br />

Nello stesso anno un gruppo di genitori di bambini diversamente abili<br />

che frequentavano il centro di riabilitazione di San Severo lamentavano<br />

il fatto che non vi erano posti sufficienti per tutti i richiedenti, non vi<br />

erano nuove tecnologie e gli operatori non erano aggiornati e al passo<br />

con i tempi.<br />

Dopo ripetuti incontri, i genitori decisero di creare un comitato e<br />

contattarono Rocco Braccia, il quale venne nominato referente,<br />

essendo lui stesso disabile dalla nascita con problemi agli arti inferiori,<br />

ed era da tempo in cerca di un associazione che lo potesse sostenere<br />

nei suoi diritti. Avendo uno spirito carismatico poteva guidare questo<br />

gruppo di genitori rendendosi utile sia a se stesso che agli altri. Fu<br />

creato un comitato denominato “Nucleo famiglie di bimbi con<br />

handicap psico-motori”. Lo scopo era quello di sensibilizzare e cercare<br />

altre famiglie sul territorio con lo stesso problema. Pian piano però<br />

iniziarono a chiamarci altre persone disabili e nella prima riunione tutti<br />

esternarono la stessa sofferenza per le questioni legate all’handicap,<br />

come il centro di riabilitazione, l’assistenza domiciliare, ecc.<br />

Nel frattempo i giornali iniziavano a dare attenzione a questo nuovo<br />

comitato emergente e così prendendo coraggio nasceva l’esigenza di<br />

costituirci legalmente in una realtà associativa.<br />

Dopo alcuni incontri con varie realtà associative venimmo a<br />

conoscenza dell’<strong>Ass</strong>ociazione <strong>Superamento</strong> <strong>Handicap</strong>, che sembrava<br />

quella più vicina a noi per ideologia, e che lottava per gli stessi diritti<br />

per i quali ci eravamo costituiti in comitato. Quest’associazione si era<br />

già sviluppata in altri paesi, e ci venne proposto di aprire una sede a<br />

San Severo.<br />

1


L’<strong>Ass</strong>ociazione <strong>Superamento</strong> <strong>Handicap</strong> nasce il 25 giugno del 2001<br />

da un gruppo di genitori di diversamente abili che hanno accettato<br />

l’handicap e non si rassegnano al fatto che i propri figli non possono<br />

avere delle opportunità, uniti dallo stesso amore per la vita e che<br />

vogliono lavorare per costruire un territorio migliore.<br />

Obiettivi e finalità:<br />

• Operare per la prevenzione dell’ handicap, per il benessere e la<br />

tutela delle esigenze e gli interessi dei soggetti portatori di handicap<br />

ricoprendo tutte le iniziative volte all’educazione sanitaria, alla<br />

prevenzione, alla qualità dell’ assistenza e al reinserimento sociale<br />

e lavorativo.<br />

• Promuovere anche con l’ intervento di qualunque ente pubblico<br />

o privato , o gestire direttamente iniziative e progetti finalizzati<br />

all’assistenza, all’educazione, alla riabilitazione e all’avviamento<br />

ad attività lavorative dei portatori di handicap e alla diminuzione<br />

dei disagi delle loro famiglie;<br />

• Organizzare corsi di aggiornamento culturale e professionale,<br />

manifestazioni, convegni, dibattiti, mostre, seminari e ricerche che<br />

contribuiscano alla sensibilizzazione e alla diffusione dello spirito<br />

dell’<strong>Ass</strong>ociazione ed alla formazione professionale dei disabili e<br />

degli assistenti ai disabili;<br />

• Promuovere e curare direttamente o indirettamente la redazione<br />

e l’edizione di libri e testi nonché pubblicazioni periodiche, notiziari<br />

ed indagini;<br />

• Collaborare o aderire a qualsiasi ente pubblico o privato, locale,<br />

nazionale o internazionale, nonché a organismi, movimenti o<br />

associazioni con i quali condivida gli scopi istituzionali.<br />

L’<strong>Ass</strong>ociazione di volontariato opera nel territorio della Regione Puglia<br />

2


ed in modo particolare nella provincia di Foggia, potrà operare anche<br />

nel resto d’Italia, ha una sede centrale a San Severo e sedi locali<br />

autonome in altri comuni.<br />

L’associazione non ha scopi lucrativi, persegue il fine di solidarietà<br />

civile ed è apartitica e aconfessionale.<br />

La nostra associazione quindi in questi 11 anni di attività ad oggi conta<br />

circa un centinaio di famiglie iscritte nella nostra città. La fascia di età<br />

degli utenti del centro va dai tre anni fino ad arrivare agli anziani.<br />

Attualmente la nostra struttura viene considerata un rifugio per le<br />

famiglie dove possono trovare ascolto e conforto, un luogo sicuro<br />

dove possono lasciare i propri figli anche per poche ore al giorno.<br />

L’assistenza non è solo per i diversamente abili ma anche per le loro<br />

famiglie.<br />

familiari.<br />

PERCORSI DI INTEGRAZIONE SOCIALE: L’attenzione dell’associazione si<br />

è basata anche sull’integrazione lavorativa delle persone svantaggiate<br />

attraverso la partecipazione a percorsi di formazione professionale<br />

attivando una serie di work experience, vere e proprie borse lavoro.<br />

Abbiamo stipulato diverse convenzioni tra cui quella con il Ministero<br />

di Grazia e Giustizia Ufficio di Esecuzione Penale esterna con cui<br />

abbiamo accettato di prendere in carica giovani ed adulti che hanno<br />

commesso reati al fine di offrirgli la possibilità di entrare a far parte<br />

di un mondo diverso e creare in loro un ottica di aiuto e volontariato<br />

3


2IL NOSTRO CENTRO<br />

L’associazione nel marzo 2011 si è trasferita, grazie ad una concessione<br />

in comodato d’uso gratuito dal Comune di San Severo, in una parte<br />

dei locali della Scuola Secondaria di I grado Beato Padre Pio di San<br />

Severo, posta a piano terra proprio alle spalle della scuola.<br />

La struttura è di circa 140 mq. e dispone inoltre di un’ ampio giardino<br />

antistante di circa 600 mq.<br />

La struttura è così composta:<br />

• una cucina arredata;<br />

• una sala relax adatta anche alla realizzazione di incontri, di piccole<br />

conferenze e lezioni (è arredata nei minimi dettagli e dotata di<br />

strumenti quali tv/led 50”, videoproiettore e lavagna interattiva<br />

tutti idonei per lo svolgimento delle attività dell’associazione);<br />

• un laboratorio multimediale con n.8 postazioni per disabili<br />

(videolesi, audiolesi e motori);<br />

• un ufficio dotato di n. 3 postazioni informatiche per lo svolgimento<br />

di attività di amministrazione e segreteria;<br />

• un bagno accessibile.<br />

4


Planimetria dei locali<br />

<strong>Ass</strong>sociazione <strong>Superamento</strong> <strong>Handicap</strong><br />

sede di<br />

San Severo<br />

5


3<br />

PROGETTI REALIZZATI<br />

CON LA REGIONE PUGLIA<br />

PROGETTO SPAZIO SOCIALE ICT POINT<br />

Il progetto “<strong>Spazio</strong> <strong>Sociale</strong> Ict Point” è stato approvato e finanziato<br />

dalla Regione Puglia “Area politiche per la Promozione della Salute<br />

delle Persone e delle Pari Opportunità” nell’ambito dell’Avviso<br />

Pubblico per Azioni di Sistema a favore dell’associazionismo familiare<br />

– anno 2009.<br />

Il progetto in questione è nato innanzitutto dai bisogni degli iscritti<br />

dell’associazione che purtroppo vivendo in condizioni di estremo<br />

disagio restano escluse dalla vita sociale, economica e culturale della<br />

loro comunità di sono stati realizzati i seguenti interventi:<br />

• dotare la nosta sede di un sistema di comunicazione e promozione<br />

in grado di sensibilizzare e informare correttamente le comunità<br />

locali ed i cittadini (con particolare attenzione a quelle fasce di<br />

soggetti “fragili” e tradizionalmente vittima di processi di esclusione<br />

sociale) in merito alle opportunità offerte dal sistema di welfare<br />

creato sul territorio con riferimento, inoltre, alle condizioni ed alle<br />

modalità di accesso ai servizi;<br />

• realizzare Gruppi di Mutuo Aiuto che mediante la somministrazione<br />

di questionari e incontri di gruppo evidenzino le problematiche<br />

comuni cosi da sperimentare case-history ed esperienze di<br />

successo per la loro soluzione.<br />

Si tratta, di un progetto che, partendo dalla comunicazione, dalla<br />

preparazione degli operatori e dalle problematiche comuni ai Gruppi<br />

di utenti, ha promosso una sperimentazione volta a favorire, anche<br />

con l’ausilio delle nuove tecnologie, l’esigibilità dei diritti sociali ed il<br />

conseguente miglioramento delle condizioni di vita di tutti i cittadini.<br />

6


Gli obiettivi essenziali del progetto si sviluppano attraverso questi<br />

passaggio fondamentali:<br />

• allestire un centro multimediale dotato delle attrezzature<br />

informatiche e delle tecnologie assistive più innovative, al fine di<br />

migliorare e facilitare l’accesso dei diversamente abili e delle loro<br />

famiglie alle informazioni e ai servizi/prestazioni on line;<br />

• coinvolgimento delle famiglie nella creazione dei gruppi di mutuo<br />

aiuto;<br />

• realizzazione di una rete stabile di collaborazione con i diversi<br />

soggetti, istituzionali e non, presenti sul territorio ed attivi nel<br />

campo dell’assistenza alle persone diversamente abili;<br />

• realizzare interventi di promozione e pubblicizzazione dei servizi<br />

offerti dal centro, costruendo opportunità di scambio, confronto,<br />

conoscenza ed integrazione.<br />

Il progetto “<strong>Spazio</strong> <strong>Sociale</strong> – ICT<br />

Point” vuole configurarsi, oltre<br />

che come punto di riferimento per<br />

le famiglie e segreteria sociale,<br />

quale azione di rafforzamento e<br />

potenziamento degli interventi<br />

posti in essere in materia di<br />

politiche di inclusione sociale dei<br />

soggetti diversamente abili, al fine<br />

di contribuire ad incidere su:<br />

• la visione delle politiche di inclusione sociale all’interno delle più<br />

vaste politiche locali;<br />

• le politiche locali in materia di accessibilità e usabilità delle<br />

tecnologie informatiche per i diversamente abili;<br />

• rapporto tra territorio, comunità, diversamente abili e le loro<br />

famiglie;<br />

7


• rafforzamento del welfare sociale locale.<br />

L’impatto sui diversamente abili<br />

• accrescere la consapevolezza delle proprie capacità e competenze;<br />

• promuovere la crescita delle competenze relazionali e delle<br />

capacità creative;<br />

• ridurre il senso di solitudine;<br />

• promuovere opportunità di socializzazione, scambio e confronto.<br />

L ‘impatto sulle famiglie<br />

• promuovere la crescita delle competenze relazionali e progettuali<br />

delle famiglie rispetto ai propri compiti di cura;<br />

• acquisire capacità di coprogettazione rispetto ai servizi;<br />

• rafforzare le reti di relazioni tra le famiglie e tra queste ed i diversi<br />

soggetti pubblici e privati nella comunità.<br />

L ‘impatto sugli operatori del servizio<br />

Sugli operatori del servizio il progetto oltre che una ricaduta di ordine<br />

motivazionale avrebbe una ricaduta in termini di qualificazione<br />

professionale rispetto a:<br />

• acquisizione di conoscenze e nuove metodologie per favorire<br />

l’accesso dei disabili alle informazioni e ai servizi on-line;<br />

• attivazione di nuovi strumenti e metodologie di intervento per<br />

rispondere ai bisogni dell’utenza;<br />

• tecniche di osservazione e conoscenza dell’associazione in cui si<br />

opera;<br />

• capacità di lavorare in gruppo e coi gruppi.<br />

8


IL CENTRO MULTIMEDIALE PER I DISABILI E I LORO FAMILIARI<br />

Il Centro multimediale provvisto di ausili informatici e delle tecnologie<br />

assistive per i diversamente abili ed i loro nuclei familiari già avviato<br />

con il progetto ‘OPEN SOURCE’ nell’ambito dell’Avviso Pubblico per il<br />

finanziamento di Progetti per la Connettività <strong>Sociale</strong> pubblicato sul<br />

B.U.R.P. n. 73 del 07/05/2008 prevede al suo interno la possibilità di<br />

accedere ai seguenti servizi:<br />

• Informazione e consultazione banche dati;<br />

• Normativa: legislazione comunitaria, nazionale, e regionale, in<br />

materia di accessibilità e usabilità delle tecnologie informatiche,<br />

di inserimento lavorativo e collocamento mirato;<br />

• Lavoro: offerte di lavoro, ausili e tecnologie informatiche assistive<br />

per lavorare in autonomia;<br />

• Istruzione/Formazione: elenco degli istituti scolastici e degli enti<br />

formativi presenti sul territorio, offerta di istruzione e formazione,<br />

segnalazione di percorsi formativi extrascolastici per disabili, ausili<br />

e tecnologie informatiche assistive per l’apprendimento;<br />

• Cultura e tempo libero: manifestazioni, eventi, opportunità per<br />

trascorrere il proprio tempo libero in città;<br />

• accesso ai servizi dell’e-government tramite il web dando la<br />

possibilità a persone diversamente abili e ai loro familiari di attivare<br />

processi di formazione ed apprendimento attraverso l’utilizzo delle<br />

nuove tecnologie.<br />

LA SEGRETERIA SOCIALE<br />

Il Centro grazie al progetto “SPAZIO SOCIALE – ICT POINT” disporrà di<br />

personale a supporto del servizio di Segreteria <strong>Sociale</strong> che già svolge<br />

da svariati anni, proponendosi così di erogarlo in modo professionale.<br />

• L’attività consiste nell’assistenza e nella consulenza sulla normativa<br />

e le agevolazione di Settore;<br />

9


• Offrire la possibilità a n. 2 giovani diversamente abili di fare una<br />

vera e propria esperienza di lavoro collaborando alla ealizzazione<br />

come supporto alle attività del centro. Il loro coinvolgimento favorirà<br />

l’ingresso nel mondo del lavoro potenziando il segretariato sociale<br />

che l’associazione svolge.<br />

ANIMAZIONE E GRUPPI DI MUTUO AIUTO<br />

• Somministrazione di questionari alle famiglie da parte degli<br />

animatori;<br />

• Organizzazione di Gruppi di Mutuo Aiuto suddivisi in base alle<br />

problematiche dei questionari somministrati;<br />

• Realizzazione di momenti di socializzazione all’interno del Centro<br />

(seminari,gite,cene sociali,proiezione di film).<br />

PUBBLICIZZAZIONE E DIFFUSIONE DEI RISULTATI<br />

• Realizzazione di materiale informativo (brochure, short magazine,<br />

etc);<br />

• Realizzazione di spazi informativi all’interno dei siti istituzionali<br />

delle organizzazioni coinvolte nel progetto, delle organizzazioni<br />

loro collegate e dei principali centri di informazione (Centri per<br />

l’impiego, Informagiovani, etc);<br />

• Realizzazione di eventi pubblici.<br />

PROGETTO OPEN SOURCE<br />

Il Progetto “OPEN SOURCE” finanziato dalla Regione Puglia approvato<br />

con determina n. 912 del 28 novembre 2008 del Dirigente del<br />

Servizio Sistema Integrato Servizi Sociali la Regione, in relazione<br />

all’Avviso pubblico approvato con delibera di Giunta regionale n.<br />

352 dell’11 marzo 2008, modificata dalla successiva n. 509/2008 ha<br />

consentito la realizzazione di un luogo di massima accessibilità ed uso<br />

delle tecnologie ICT (allestimento di un’aula di informatica con n.8<br />

postazioni) per diversamente abili e anziani.<br />

10


Questo intervento ha permesso una maggiore inclusione sociale, ha<br />

accresciuto la capacità di utilizzare le nuove tecnologie, ha ampliato e<br />

diffusa la conoscenza di forme di organizzazione del lavoro innovative<br />

compreso il telelavoro, elevando la qualità della vita dei cittadini<br />

attraverso il consolidamento dei processi di innovazione. Attraverso il<br />

potenziamento dell’infrastrutturazione della comunicazione digitale,<br />

con la creazione di un luogo di massima accessibilità ed uso delle<br />

tecnologie ICT, si è favorito lo sviluppo delle condizioni abilitanti per<br />

l’utilizzo dei nuovi servizi aumentando la capacità di autonomia delle<br />

persone diversamente abili e degli anziani attraverso la promozione e<br />

la diffusione della società dell’informazione.<br />

E’ stato favorito lo sviluppo di nuove competenze richieste che hanno<br />

stimolato la crescita culturale e formativa migliorando le condizioni<br />

di socialità attraverso l’utilizzo di strumenti e capacità nuove,<br />

ampliando e diffondendo la conoscenza di innovative frontiere di<br />

lavoro e accrescendo la possibilità di nuova occupazione, inoltre la<br />

circolazione delle informazioni sui diritti e sulle opportunità offerte<br />

dalla legislazione, dalla rete dei servizi degli enti sociali e del tessuto<br />

associativo, dalla realtà culturale e sociale in favore delle persone<br />

disabili hanno creato l’opportunità di acquisire una maggiore<br />

conoscenza del mondo della disabilità anche mediante un archivio<br />

informativo dedicato e tutelato facilitando l’incontro tra domanda e<br />

offerta di lavoro mediante servizi che aiutano la persona a fare un<br />

bilancio delle proprie competenze, al fine di inserirsi nel mercato del<br />

lavoro in maniera attiva.<br />

PROGETTO BOLLETTINO DI ORIENTAMENTO SOCIALE<br />

Con il Progetto “BOLLETTINO DI ORIENTAMENTO SOCIALE” finanziato<br />

dalla Regione Puglia con atto dirigenziale n. 38 del 31.03.2009 del<br />

Dirigente del Servizio di Programmazione ed Integrazione<br />

Si e costruito uno strumento stabile di contatto attraverso il bollettino<br />

di orientamento sociale per le persone diversamente abili e gli anziani,<br />

tra servizi di tipo sociale, sanitario, previdenziali, occupazionali,<br />

11


ludico-ricreativi presenti sul territorio creando un punto di riferimento<br />

costante per le persone, per tutte le esigenze di informazione sui<br />

servizi e se necessario di accompagnamento degli stessi attraverso la<br />

rete di volontariato attivo della giovane popolazione presente nella<br />

nostra sede associativa.<br />

Inoltre nel bollettino sono state inserite delle informazioni sui<br />

diritti, la normativa riguardante il mondo della disabilità e gli aspetti<br />

previdenziali di interesse degli anziani.<br />

Si è sviluppato tra i giovani la cultura del volontariato e la sensibilità<br />

per i problemi alle esigenze concrete del disagio stimolando nei<br />

volontari abilità e competenze spendibili nell’ambito dei servizi alla<br />

persona abbattendo le barriere per l’accesso all’informazione da parte<br />

delle persone che sono a maggior rischio di isolamento, favorendo la<br />

decodificazione e la semplificazione del linguaggio burocratico, al fine<br />

di rendere le informazioni fruibili a tutti.<br />

Il nostro intervento si è basato su:<br />

• raccolta, elaborazione e diffusione di informazioni alla collettività,<br />

relazionale direttamente con gli utenti, costruendo un dialogo con<br />

loro, confrontando le persone di diversi contesti per far crescere e<br />

per realizzare nuove idee;<br />

• supporto attivo alla cittadinanza attraverso l’ausilio concreto di<br />

tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie per la risoluzione<br />

dei problemi, nel rispetto delle istituzioni e in accordo con queste,<br />

insieme a tutte le organizzazioni del terzo settore in modo da<br />

rispondere efficientemente ed esaustivamente alle richieste in<br />

relazione alle possibilità che il nostro stesso territorio offre;<br />

• rappresentanza degli interessi dei più deboli, degli svantaggiati,<br />

degli emarginati e di quant’ altri che altrimenti non avrebbero<br />

potuto far valere propri diritti e far ascoltare le proprie ragioni;<br />

12


• aiuto nei cambiamenti supportando i soggetti, frequentando<br />

attivamente le strutture, relazionarsi con tutte le parti attive del<br />

territorio;<br />

• verifica e monitoraggio del settore per intervenire in maniera<br />

costruttiva e migliorativa.<br />

PROGETTO INFORM@ SEGRETERIA SOCIALE<br />

Con il progetto “INFORM@ SEGRETERIA SOCIALE” approvato con<br />

graduatoria ufficiale pubblicata sul BURP n. 73 del 21/05/2009 con<br />

atto della dirigente del Servizio Sistema Integrato Servizi Sociali n. 290<br />

nell’ambito dell’avviso pubblico per la presentazione di progetti per<br />

azioni di sistema a favore dell’associazionismo familiare.<br />

L’<strong>Ass</strong>ociazione <strong>Superamento</strong> <strong>Handicap</strong> ha perseguito le seguenti<br />

finalità:<br />

• dare la possibilità ad alcuni soggetti diversamente abili di fare un<br />

esperienza di lavoro;<br />

• favorire l’integrazione sociale e l’occupazione femminile per un<br />

giusto equilibrio delle pari opportunità;<br />

• consentire il miglioramento della qualità della vita dei disabili e<br />

delle loro famiglie;<br />

• lavorare sulle abilità e sulle risorse della persona, per rendere il<br />

soggetto protagonista della propria vita e parte attiva della<br />

società;<br />

• recuperare tutti i valori universalmente riconosciuti, anche<br />

e soprattutto quello del lavoro, elemento inalienabile nella<br />

emancipazione sociale dell’individuo e della collettività;<br />

• sviluppare lo strumento associazionistico per coniugare lavoro e<br />

solidarietà e creare un senso di appartenenza e condivisione di<br />

13


un progetto comune che rafforza l’identità personale e sociale di<br />

ogni singolo individuo;<br />

• fornire l’occasione per un riscatto e una conquista della propria<br />

identità per riflettere in modo più sicuro sulla propria condizione<br />

e sui propri vissuti;<br />

• fornire una metodologia d’inserimento per ciascun soggetto in<br />

work – experience un programma personalizzato che ha come<br />

obiettivo il benessere e l’autostima personale;<br />

• rafforzare l’idea della “comunità” intesa come l’insieme di tutte<br />

le risorse umane (volontari, disabili, famiglie, operatori, ecc.)<br />

nella loro specificità e valore, di cui si compone l’associazione in<br />

grado di fornire quel sostegno e quell’ attenzione continua che è<br />

condizione imprescindibile per una reale integrazione sociale.<br />

Il progetto è stato articolato in 4 azioni di base:<br />

1. Promozione del progetto, reclutamento e selezione per borse<br />

lavoro - 2 mesi;<br />

2. orientamento e formazione - 1 mese;<br />

3. work experience - 7 mesi;<br />

4. diffusione dei risultati - 2 mesi.<br />

E’ stata trasmessa una scheda di partecipazione corredata da una<br />

dichiarazione attestante i requisiti del candidato:<br />

• godimento dei diritti civili e politici, non aver riportato condanne<br />

penali né di avere procedimenti penali in corso;<br />

• età compresa tra i 18 e i 36 anni;<br />

• diploma di scuola media inferiore (minimo);<br />

• iscrizione, quale disoccupato, negli appositi elenchi del<br />

14


collocamento obbligatorio in quanto appartenente alle categorie<br />

protette di cui alla legge n. 68/99 per i soggetti disabili.<br />

Si è provveduto quindi alla selezione effettuata da un’ operatore<br />

sociale attraverso un colloquio in cui è stata spiegata l’iniziativa, si è<br />

portato a conoscenza il programma operativo dell’associazione, e si<br />

sono valutati insieme al candidato i punti di forza e di debolezza.<br />

Sono state scelte tre unità per le borse lavoro e a tutti gli altri è stata<br />

data la possibilità di collaborare e magari far parte delle iniziative che<br />

già da anni svolgiamo in attesa di altre proposte progettuali idonee<br />

alla propria condizione psico – fisica.<br />

I borsisti scelti sono stati coinvolti assieme al formatore nella<br />

presentazione e conoscenza della struttura associativa e organizzativa.<br />

Questa fase è stata formalizzata con una serie d’incontri conoscitivi in<br />

cui si è formato il gruppo di lavoro che ha avuto la durata di 7 mesi.<br />

Gli argomenti affrontati sono stati i seguenti: centralità dell’utenza<br />

associativa, orientamento, sicurezza sul lavoro, ambiente e sviluppo<br />

sostenibile, nozioni di legislazione in riferimento alle normative di<br />

settore, informatica come strumento di lavoro.<br />

L’azione didattica può essere sintetizzata nei seguenti punti:<br />

• verifica dei prerequisiti;<br />

• richiamare l’attenzione su concetti rilevanti per un maggior<br />

apprendimento;<br />

• fornire agli allievi la possibilità di auto – verificare la conquista<br />

delle competenze previste (feed – back);<br />

• brevi lezioni frontali per fornire i perni concettuali;<br />

• svolgere lavori di gruppo;<br />

• verifica sommativa.<br />

15


La fase di work – experience è stata attuata applicando una metodologia<br />

didattica innovativa e di sicura efficacia – il training on the job – che ha<br />

consentito agli allievi di verificare sul campo le conoscenze apprese<br />

durante l’azione 2.<br />

I ragazzi coinvolti sono stati impegnati a turno tra mattina e pomeriggio,<br />

dal lunedì al venerdì per 4 ore giornaliere e un complessivo mensile<br />

di 80 ore d’impegno.<br />

Gli orari di apertura e chiusura della sede associativa sono fissati per<br />

la mattina dalle 9:00 alle ore 13:00 e per il pomeriggio dalle 16:00 alle<br />

20:00.<br />

E’ stato concesso un margine di assenza pari al 20% del monte ore<br />

totale, suddiviso per metà in giornate di malattia certificate dal medico<br />

curante e la restante parte da giorni di ferie e permessi chiesti a scopo<br />

personale mediante la compilazione dell’apposito modello.<br />

I giovani diversamente abili sono stati regolarizzati con un contratto<br />

d’aula, di formazione e di work-experience comprensivo di un mese<br />

di formazione e 7 mesi di esperienza lavorativa. E’ stato previsto un<br />

riconoscimento economico calcolato sull’effettiva presenza durante la<br />

work – experience (indennità di frequenza).<br />

I compiti svolti sono stati:<br />

• apertura e chiusura della sede associativa;<br />

• segreteria (libro protocollo, elenco soci, documenti, ecc.);<br />

• assistenza informativa allo sportello aperto al pubblico e ai soci;<br />

• supporto alle iniziative dell’associazione (doposcuola bambini<br />

con problemi motori e psichici, organizzazione feste sociali di<br />

intrattenimento, trasporto sociale, servizio di compagnia, (anche<br />

telefonica, ecc.).<br />

16


Tutti e 3 i ragazzi hanno fatto riferimento ad un tutor che si è occupato<br />

dell’accoglienza e della loro sistemazione, ha provvisto a fornire le<br />

situazioni più adatte alla propria condizione fisica e ha organizzato il<br />

lavoro.<br />

Inoltre il tutor si è impegnato a creare un supporto cartaceo e on<br />

– line per la compilazione di moduli e richieste che i borsisti hanno<br />

somministrato ai soci e al pubblico per facilitare il rapporto con gli<br />

altri uffici e limitare al massimo gli iter burocratici.<br />

Tutta l’iniziativa è stata supportata da un operatore sociale che ha<br />

effettuato un incontro 1 volta al mese per valutare l’andamento delle<br />

attività e lo stato psicologico degli allievi.<br />

17


4Progetto<br />

“FOTOGRAFANDO L’ESTATE A SAN SEVERO” anno 2008.<br />

PROGETTI REALIZZATI CON IL COMUNE<br />

Il progetto è stato gestito da un operatrice supportata dallo staff<br />

associativo che hanno organizzato delle uscite nella città di San Severo<br />

con i diversamente abili utenti dell’associazione per conoscere la<br />

storia, le chiese e i monumenti più importanti della città di San Severo.<br />

Progetto sperimentale “SOCIALIZZARE ATTRAVERSO LA<br />

RIABILITAZIONE “ anno 2009.<br />

Gli obiettivi principali dell’ intervento sono stati:<br />

• promuovere attraverso la riabilitazione in acqua termale un<br />

moderno e valido recupero funzionale sia in campo neurologico<br />

che ortopedico;<br />

• supporto al servizio esistente con potenziamento e miglioramento<br />

degli standard di qualità;<br />

• attivazione e coordinamento di reti quali Centro Polivalente,<br />

C.P.H., Servizi Sociali per una collaborazione orientata a fornire all’<br />

utente un percorso riabilitativo completo e stabile che attraverso<br />

la segnalazione dei propri utenti all’ <strong>Ass</strong>ociazione <strong>Superamento</strong><br />

<strong>Handicap</strong> possono sottoporre alla loro attenzione una nuova<br />

possibilità di integrare la riabilitazione;<br />

• affiancare l’ istituzione pubblica attraverso l’offerta di un servizio<br />

che mira ad interagire ed alleggerire la vasta gamma di servizi<br />

offerti sul territorio tramite l’ affidamento gestionale ed operativo<br />

al team dell’ <strong>Ass</strong>ociazione <strong>Superamento</strong> <strong>Handicap</strong>;<br />

• monitorare il numero di utenti raggiunti dal servizio, compilare<br />

schede di gradimento e rilevare bisogni aggiuntivi con il fine di<br />

apportare miglioramenti qualitativi nel corso degli anni successivi;<br />

18


• attivare per ogni utente un percorso non solo di tipo riabilitativo<br />

ma anche psicologico sociale poiché l’inserimento in gruppi<br />

favorisce la socializzazione ed evita l’isolamento di cui spesso<br />

molte persone diversamente abili sono vittima;<br />

• favorire la riabilitazione non intesa soltanto come cura ma anche<br />

come prevenzione.<br />

Il servizio proposto è stato suddiviso in 4 azioni principali:<br />

• Orientamento ed informazione;<br />

• Accompagnamento c/o struttura termale;<br />

• <strong>Ass</strong>istenza durante la terapia favorendo l’ aiuto nella parte tecnica<br />

di sistemazione dei documenti e per quanto riguarda le questioni<br />

di disabilità fisica quindi deambulazione, vestizione, ecc;<br />

• Accompagnamento c/o il proprio domicilio.<br />

Le cura termali effettuate presso le TERME DI CASTELNUOVO sono<br />

state:<br />

- BALNEOTERAPIA<br />

- IDROMASSAGGIO<br />

- KINESITERAPIA<br />

- FANGOTERAPIA<br />

- AEROSOL E INALAZIONI<br />

- HUMAGES<br />

- IDROPERCORSI<br />

- CURA NELL’ ACQUA.<br />

19


Il progetto ha consentito il trasporto c/o terme di Castelnuovo della<br />

Daunia di n. 100 utenti diversamente abili nel periodo da Giugno a<br />

Settembre 2009.<br />

L’ assistenza fornita dall’associazione <strong>Superamento</strong> handicap non si è<br />

limitata al solo accompagnamento, ma è stata una guida nel disbrigo<br />

della documentazione iniziale di accesso alla struttura, di fatti ha<br />

provveduto ad:<br />

• trasporto dei disabili e il loro accompagnatore alla reception;<br />

• assistenza durante la visita medica (è stata fornita in modo<br />

gratuito per il rapporto consolidato ormai da anni con i gestori<br />

della struttura termale);<br />

• cura della persona (nella deambulazione, vestizione/ vestizione ,<br />

aiuto e assistenza nella cura dell’ igiene personale);<br />

• supporto socio – relazionale di compagnia e ascolto, sostegno e<br />

stimolo alla partecipazione ad attività di socializzazione strutturati<br />

con lo staff delle Terme di Castelnuovo.<br />

Progetto sperimentale “FORMAZIONE E STAGE PER DIVERSAMENTE<br />

ABILI” anno 2012.<br />

Il progetto “FORMAZIONE E STAGE PER DIVERSAMENTE ABILI” ha<br />

soddisfatto due necessità :<br />

Offrire ad alcuni disabili la possibilità di una vera e propria esperienza<br />

formativa e di stage (Work – experience) in un ambiente sensibile con<br />

i propri problemi.<br />

Crescita naturale e socio – affettiva di portatori di handicap, con<br />

l’importante scopo di suscitare e consolidare il processo di autostima,<br />

fondamentale per la vita di soggetti che per il proprio stato risultano<br />

più fragili e meno inseriti nella società.<br />

20


Gli obiettivi principali dell’ intervento sono stati :<br />

• dare la possibilità ad alcuni soggetti diversamente abili di fare un<br />

esperienza di formazione e stage;<br />

• favorire l’integrazione sociale e l’occupazione femminile per un<br />

giusto equilibrio delle pari opportunità;<br />

• consentire il miglioramento della qualità della vita dei disabili e<br />

delle loro famiglie;<br />

• lavorare sulle abilità e sulle risorse della persona, per rendere il<br />

soggetto protagonista della propria vita e parte attiva della società;<br />

• recuperare tutti i valori universalmente riconosciuti, anche<br />

e soprattutto quello del lavoro, elemento inalienabile nella<br />

emancipazione sociale dell’individuo e della collettività;<br />

• sviluppare lo strumento associazionistico per coniugare lavoro e<br />

solidarietà e creare un senso di appartenenza e condivisione di un<br />

progetto comune che rafforza l’identità personale e sociale di ogni<br />

singolo individuo;<br />

• fornire l’occasione per un riscatto e una conquista della propria<br />

identità per riflettere in modo più sicuro sulla propria condizione<br />

e sui propri vissuti;<br />

• fornire una metodologia d’inserimento per ciascun soggetto in<br />

formazione e stage un programma personalizzato che ha come<br />

obiettivo il benessere e l’autostima personale;<br />

• rafforzare l’idea della “comunità” intesa come l’insieme di tutte<br />

le risorse umane (volontari, disabili, famiglie, operatori, ecc.)<br />

nella loro specificità e valore, di cui si compone l’associazione in<br />

grado di fornire quel sostegno e quell’ attenzione continua che è<br />

condizione imprescindibile per una reale integrazione sociale.<br />

21


ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO PER SINGOLE AZIONI PREVISTE<br />

• Il progetto è stato articolato in 4 azioni di base:<br />

• Promozione del progetto, reclutamento e selezione partecipanti<br />

– 15 giorni;<br />

• orientamento e formazione - 1 mese;<br />

• work experience - 6 mesi;<br />

• diffusione dei risultati - 15 giorni.<br />

Il progetto ha offerto a n. 7 persone con riconoscimento di invalidità<br />

civile la possibilità di collaborare con l’associazione <strong>Superamento</strong><br />

<strong>Handicap</strong> per un periodo di n. 7 mesi (di cui 1 di formazione) dietro<br />

compenso stabilito dal Comune di San Severo<br />

5PROGETTI<br />

REALIZZATI CON ALTRI ENTI<br />

Con il Progetto “PICCOLE OPPORTUNITA’. L’INIZIO DI GRANDI IMPRESE”<br />

finanziato dal Ce.Se.Vo.Ca. nell’ambito del bando Formazione 2011<br />

sono stati formati n. 20 volontari desiderosi di aiutare gli altri e di<br />

accrescere il proprio bagaglio culturale e personale.<br />

Il corso è stato seguito da n. 3 docenti esperti in materia ed articolato<br />

dunque in n. 3 moduli formativi per un totale di n. 20 ore.<br />

L’obiettivo progettuale è stato quello di formare 20 volontari pronti<br />

a mettere a disposizione le proprie energie, i propri sforzi e il proprio<br />

tempo a favore dei diversamente abili.<br />

Per questo motivo, innanzitutto, gli incontri sono serviti come “autoanalisi”<br />

per ciascun volontario potenziale, perché solo la completa<br />

conoscenza di sé permette di valutare le proprie capacità e disponibilità<br />

(anche di tempo) e dunque comprendere se il cammino che si sta per<br />

intraprendere è quello più adatto a ciascuno di loro.<br />

22


Si è cercato quindi di capire se l’aspirante volontario era in possesso<br />

di un’adeguata motivazione che lo spingesse ad intraprendere<br />

il percorso, conscio della contrapposizione tra le risorse a breve<br />

termine (sacrificio, abnegazione, dedizione) e l’equilibrio personale e<br />

la realizzazione di sé.<br />

In definitiva si è mirato quindi ad ORIENTARE l’aspirante volontario<br />

e CONSOLIDARE la sua scelta, facendogli acquisire un approccio<br />

progettuale e non di improvvisazione.<br />

Attraverso il confronto diretto, lo scambio di idee e di pareri, i volontari<br />

hanno imparato:<br />

• a saper lavorare in gruppo, animati dal raggiungimento di uno<br />

stesso obiettivo, senza imporre il proprio punto di vista ma<br />

rispettando l’altro, mettendosi alla pari senza pregiudizi e dandogli<br />

il tempo necessario senza alcun modo accelerare pensieri o azioni;<br />

• a saper osservare e comunicare, ed essere quindi in grado<br />

di ascoltare sia ciò che viene detto in maniera attiva e sia<br />

indirettamente, prestando attenzione anche alla comunicazione<br />

non verbale, ai gesti, alla mimica, alle espressioni facciali e<br />

a qualsiasi tentativo più o meno formale che viene fatto per<br />

comunicare;<br />

• ad essere un modello positivo e un punto di riferimento per le<br />

persone con cui si interagisce.<br />

Alla fine degli incontri i volontari hanno potuto subito “mettersi alla<br />

prova” e mettendo a frutto gli insegnamenti dei docenti dei 3 incontri<br />

partecipando attivamente alle attività e ai progetti dell’<strong>Ass</strong>ociazione<br />

<strong>Superamento</strong> <strong>Handicap</strong>.<br />

Al termine del percorso formativo è stato rilasciato un attestato di<br />

partecipazione.<br />

23


Progetto “NOI VOLONTARIMO E TU?” finanziato dal Ce.Se.Vo.Ca.<br />

nell’ambito del bando Formazione 2012.<br />

La realizzazione del progetto è stata articolata attraverso n. 7 incontri<br />

per formare n. 20 volontari mossi dal desiderio e dalla volontà di<br />

aiutare gli altri donando il proprio tempo e le proprie energie.<br />

Il corso è stato seguito da un docente esperto in materia ed articolato<br />

in n. 6 incontri per un totale di n. 28 ore.<br />

L’obiettivo dei 6 incontri più l’evento finale del corso è stato quello<br />

di formare 20 volontari pronti a mettere a disposizione le proprie<br />

energie, i propri sforzi e il proprio tempo a favore dei diversamente<br />

abili e più in particolare di aumentare la conoscenza e la sensibilità<br />

dei potenziali volontari riguardo al mondo della disabilità, nonché a<br />

cercare nuove sinergie che rispondano concretamente alla necessità<br />

di protocolli operativi calibrati sulle specifiche necessità.<br />

Negli incontri è stata privilegiata una metodologia interattiva, basata<br />

sull’alternanza tra momenti condotti con interventi frontali e spazi<br />

di lavoro anche in sottogruppo, e momenti dedicati a domande e<br />

approfondimenti di questioni proposte dai partecipanti. In questo<br />

modo i partecipanti si sono confrontati, hanno discusso ed hanno<br />

individuato insieme alla formatrice percorsi e strumenti di costruzione<br />

del lavoro di rete, partendo spesso dalle conoscenze possedute e<br />

acquisite durante i vari incontri ed eventuali esperienze pregresse.<br />

Al termine del percorso formativo ai partecipanti è stato rilasciato un<br />

attestato di frequenza.<br />

24


6<br />

IL VOLONTARIATO<br />

La parola “volontariato” deriva dal latino “voluntas” , sinonimo di<br />

libera volontà, scelta personale.<br />

Da ciò deriva il concetto di volontariato ossia un’attività libera gratuita<br />

svolta per ragioni private e personali che possono essere di natura<br />

personale, di solidarietà, di giustizia sociale o di qualsiasi altra natura.<br />

Fare volontariato permette di arricchirsi interiormente sviluppando<br />

nuove competenze, instaurando nuovi rapporti umani.<br />

Il volontariato contribuisce a migliorare la qualità della vita e ad una<br />

maggiore solidarietà tra le persone.<br />

Presso la nostra sede ci sono numerose persone che mosse da spirito<br />

solidaristico prestano in modo più o meno episodico la loro opera.<br />

L’associazione <strong>Superamento</strong> <strong>Handicap</strong> essendo un’organizzazione<br />

strutturata garantisce ai suoi volontari la formazione, il loro<br />

coordinamento, la continuità dei servizi e rilascia attestato di<br />

frequenza.<br />

La nostra associazione dall’anno 2006 si avvale anche del prezioso<br />

contributo dei volontari di servizio civile nazionale.<br />

I progetti di servizio civile realizzati sono stati i seguenti:<br />

- Anno 2006/2007 “SPORTELLO SOLIDALE”<br />

- Anno 2007/2008 “SOSTENIAMO LA DIVERSITA’”<br />

- Anno 2010/2011 “AIUTIAMO AD AIUTARE”<br />

- Anno 2011/2012 “LAVORIAMO INSIEME PER CRESCERE INSIEME”<br />

25


Gli obiettivi specifici dei progetti di servizio civile nazionale sono i<br />

seguenti:<br />

• rafforzare la rete di collaboratori volontari all´interno<br />

dell´<strong>Ass</strong>ociazione;<br />

• stimolare nei volontari, l´esercizio all´ascolto delle persone in<br />

condizioni di disagio;<br />

• sviluppare nei volontari abilità di tipo relazionale, qualità dinamiche<br />

nel progettare interventi mirati per il mondo della disabilita´,<br />

partendo dai servizi del territorio, e competenze in materia di<br />

servizi alla persona in condizione di disagio;<br />

• realizzare una rete informatica che permetta di rendere le<br />

informazioni, tili al mondo della disabilità e agli anziani, nonché a<br />

favorire l´utilizzo veloce e tempestivo delle stesse, con interventi<br />

mirati su ciascuna richiesta specifica;<br />

• snellire i tempi e le modalità di contatto tra gli utenti e l´ambiente<br />

istituzionale e socio – sanitario in modo da alleviare il disagio dei<br />

diversamente abili;<br />

• favorire una nuova modalità di intervento, quale quella del servizio<br />

di informazione e di orientamento a domicilio, al fine di agevolare<br />

i disabili e gli anziani con maggiori problemi di deambulazione;<br />

• favorire un incremento dell´accesso presso le nostre sedi.<br />

I risultati attesi sono:<br />

- aumentare i tempi di apertura delle sedi associative;<br />

- garantire il raggiungimento di un numero maggiore di utenti;<br />

- migliorare i servizi attraverso l´assistenza e i servizi domiciliari;<br />

- produrre un incremento del numero degli utenti di circa il 30% .<br />

26


Il ruolo del volontario del servizio civile può essere definito l’interazione<br />

supporto all’attività degli operatori del servizio soprattutto però<br />

sviluppo delle azioni a sostegno delle persone diversamente abili,<br />

consolidate anche da significati affettivo-relazionali mirati al contrasto<br />

e al vissuto di solitudine ed isolamento sociale.<br />

Attraverso la realizzazione dei progetti di servizio civile nazionale<br />

ci si propone di essere un punto di riferimento per il mondo della<br />

disabilita´, nonché di offrire alla collettività, attraverso la testimonianza<br />

dei volontari la sensibilizzazione sui problemi della disabilita´.<br />

I piani di attuazione previsti per la realizzazione dei progetti sono i<br />

seguenti:<br />

• coinvolgimento delle istituzioni, dei servizi socio – sanitari presenti<br />

sul territorio provinciale, il mondo dell´associazionismo che si<br />

interfaccia, a diverso titolo, con l´ <strong>Ass</strong>ociazione <strong>Superamento</strong><br />

<strong>Handicap</strong>;<br />

• accoglienza e formazione dei volontari;<br />

• avvio e svolgimento del servizio di front – office;<br />

• avvio del servizio di back–office e svolgimento<br />

contemporaneamente, per gruppi di volontari dei servizi di<br />

back – office e front - office;<br />

• avvio dei volontari al servizio domiciliare.<br />

Cos’ è il servizio civile?<br />

Il Servizio Civile Nazionale Volontario è stato istituito attraverso la<br />

Legge 64/01 ed ha lo scopo di dare la possibilità ai giovani interessati<br />

di dedicare una piccola parte della propria vita (12 mesi) a se stessi<br />

e agli altri, acquisendo competenze e conoscenze, formandosi e<br />

maturando una propria coscienza civica.<br />

27


I volontari frequentano un corso di formazione generale organizzato<br />

dalla Provincia di Foggia specifico sul Servizio Civile Nazionale<br />

Volontario e sulle leggi che lo regolano e un corso di formazione<br />

specifica organizzato dall’ente che accoglie il volontario.<br />

7<br />

CORSO DI ARTE - TERAPIA:<br />

INIZIATIVEDELL’ASSOCIAZIONE<br />

SUPERAMENTO HANDICAP<br />

L’associazione <strong>Superamento</strong> <strong>Handicap</strong> dall’anno 2006 organizza per i<br />

suoi utenti un corso di arte – terapia diretto e gestito da una volontaria<br />

diplomata all’istituto d’arte.<br />

L’arte terapia consiste nella ricerca del benessere psicofisico attraverso<br />

l’espressione artistica dei pensieri, dei vissuti e delle emozioni.<br />

In quest’ arte si utilizzano le potenzialità della persona, vengono<br />

elaborate creativamente tutte le sensazioni che non si riescono<br />

a far emergere con le parole e nei contesti quotidiani. Attraverso<br />

l’immagine creativa l’immagine interna diventa un’immagine esterna<br />

visibile e condivisibile e comunica all’altro il proprio mondo interiore<br />

emotivo e cognitivo.<br />

I nostri ragazzi attraverso questo percorso hanno realizzato negli anni<br />

molti dipinti ciascuno espressivo del proprio essere e dei propri stati<br />

d’animo.<br />

MANI IN PASTA:<br />

L’associazione <strong>Superamento</strong> <strong>Handicap</strong> quest’anno ha organizzato un<br />

corso di pasta fatta in casa per i suoi ragazzi. Il corso viene gestito da<br />

una signora volontaria supportata dallo staff dell’associazione.<br />

Si è pensato di dar vita a questo corso per riattivare una delle attività<br />

più antiche del mondo, ossia la preparazione della pasta fatta in casa.<br />

28


La pasta fatta in casa non è soltanto un modo di dire ma un piccolo<br />

mondo tutto da scoprire, e poi ovviamente da gustare.<br />

Nella giornata dedicata a questa attività la nostra associazione diviene<br />

un vero e proprio laboratorio corredato di tutti gli strumenti per la<br />

realizzazione di varie pietanze.<br />

Ciascun ragazzo ha la sua postazione per lavorare la sua piccola<br />

porzione di pasta, dando sfogo alla creatività, alla manualità ed alla<br />

voglia di far bene.<br />

Al termine della lezione tutto quanto viene prodotto, viene cucinato e<br />

mangiato, per concludere in bellezza la serata!<br />

EVENTI E SERATE:<br />

Per garantire l’inserimento sociale e il miglioramento della qualità<br />

della vita dei suoi utenti l’associazione organizza almeno una volta<br />

al mese uscite, serate in locali adeguati, partecipazioni a concerti o<br />

eventi locali, cene sociali e tante altre attività di svago dedicate sia agli<br />

utenti che ai loro familiari.<br />

Aiuta anche tu l'<strong>Ass</strong>ociazione <strong>Superamento</strong> <strong>Handicap</strong><br />

dona il tuo 5x1000 C.F. 93040440716<br />

oppure<br />

Donazione su C/C. IBAN<br />

IT27R0558478630000000010722<br />

Potrai collaborare a realizzare i nostri sogni<br />

29


L’OPUSCOLO INFORMATIVO è distribuito gratuitamente<br />

<strong>Ass</strong>ociazione <strong>Superamento</strong> <strong>Handicap</strong><br />

Sede di San Severo<br />

Via Chieti, 7 71016 San Severo (FG)<br />

tel 0882/601972 fax 0882/423703<br />

www.associazionesuperamentohandicap.it info@associazionesuperamentohandicap.it<br />

Ideatore e coodinamento: Fernanda Braccia<br />

Presidente dell’<strong>Ass</strong>ociazione <strong>Superamento</strong> <strong>Handicap</strong><br />

sede di San Severo<br />

Testi:<br />

Dr.ssa Paola Liguori<br />

Dr.ssa Giuliana Vocino<br />

Veneranda Iannacone operatrice sociale<br />

Grafica: d’Errico Mario<br />

Consulenza esterna:<br />

Ente di Formazione Professionale<br />

SIRIO SVILUPPO E FORMAZIONE ONLUS<br />

MULTISERVICE

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