4 analisi del sistema di misura (msa) - Teletu
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campionaria, in quanto <strong>di</strong> impatto sulla potenza <strong>del</strong> test stesso. Si ricorda che la funzione <strong>di</strong> potenza<br />
<strong>di</strong> un test è la probabilità <strong>di</strong> rifiutare l'ipotesi nulla H 0 (cioè la probabilità <strong>di</strong> ricadere nella regione<br />
<strong>di</strong> rigetto) per ogni valore <strong>del</strong> parametro . Rappresenta quin<strong>di</strong> la probabilità 1− <strong>di</strong> non<br />
commettere errore <strong>di</strong> II tipo (accettare un'ipotesi nulla falsa).<br />
5.3 In<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> capacità<br />
Gli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> capacità sono degli in<strong>di</strong>catori che traducono in valore numerico la capacità <strong>di</strong> un<br />
processo produttivo.<br />
Il primo in<strong>di</strong>ce che si incontra è l'in<strong>di</strong>ce C p , definito nel seguente modo<br />
USL− LSL<br />
C p<br />
=<br />
6<br />
5.6<br />
in cui USL (Upper Specific Limit) è il limite si specifica superiore, mentre LSL (Lower Specific<br />
Limit) è quello inferiore. La quantità rappresenta lo standard error <strong>del</strong> processo, nel caso in cui<br />
non sia noto verrà stimato attraverso la deviazione standard campionaria S o con l'impiego <strong>del</strong> range<br />
me<strong>di</strong>o <strong>di</strong>viso per la quantità d 2 . In tale circostanza anche l'in<strong>di</strong>ce C p risulterà essere una stima.<br />
Cerchiamo ora <strong>di</strong> valutare quale sia un buon valore per l'in<strong>di</strong>ce appena calcolato: in ambito<br />
produttivo, si vuole che l'intervallo in cui opera il processo, sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione inferiore alla<br />
<strong>di</strong>mensione <strong>del</strong>l'intervallo <strong>di</strong> specifica, determinando in questo modo valori superiori all'unità, con<br />
la preferenza per valori crescenti. Al contrario, valori inferiori all'unità ci informano che il processo<br />
impiega un'ampiezza superiore all'intero campo <strong>di</strong> specifica.<br />
Si vedano i grafici in Fig. 30, per una imme<strong>di</strong>ata comprensione.<br />
L'inverso <strong>del</strong>l'in<strong>di</strong>ce C p , espresso in valore percentuale, rappresenta l'ampiezza relativa <strong>di</strong> banda <strong>di</strong><br />
specifica impiegata dal processo.<br />
P=100 1<br />
C p<br />
5.7<br />
Più questa percentuale è bassa e più il processo lavora bene.<br />
L'in<strong>di</strong>ce C p sappiamo essere un in<strong>di</strong>ce che dà informazioni sull'ampiezza dei limiti <strong>di</strong> tolleranza<br />
naturale rispetto a quelli <strong>di</strong> specifica, ma nulla ci <strong>di</strong>ce sulla posizione che il processo occupa rispetto<br />
alle specifiche; mi spiego meglio: il processo potrebbe sì operare con una contenuta variabilità, ma<br />
non essere centrato sul target. In questa situazione, potrebbero comunque prodursi molti più pezzi<br />
<strong>di</strong>fettosi <strong>di</strong> quelli che ci si attenderebbe con una variabilità esigua.<br />
Per superare problemi <strong>di</strong> questo tipo, è stato creato un ulteriore in<strong>di</strong>ce che tiene conto <strong>del</strong>la<br />
centratura <strong>del</strong> processo, denominato C pk e definito dalla formula 5.8.<br />
C pk<br />
=min C U<br />
,C L<br />
5.8<br />
Dove C U e C L sono le capacità <strong>del</strong> processo in caso <strong>di</strong> specifiche unilaterali e così calcolati<br />
C U<br />
= USL−<br />
3<br />
− LSL<br />
C L<br />
=<br />
3<br />
5.9<br />
5.10<br />
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