4 analisi del sistema di misura (msa) - Teletu
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modificabile per effetto di prove od operatori differenti, anche se una analisi sui punti scelti e le tecniche adottate per la misurazione sarebbe utile a valutare l'affidabilità dell'attività di misura nel suo complesso. Tale attività, svolta in azienda, non è invece qui riportata per questioni di spazio e di interesse dal punto di vista del risultato. I componenti in questione, essendo risultati di un processo di stampaggio a iniezione, possono presentare delle linee dovute a un eccesso di materiale in corrispondenza del punto di giunzione tra le due metà dello stampo, dette volgarmente “bave”. È ovvio che tali abbondanze di materiale rappresentano delle criticità poiché, se da un punto di vista estetico possono risultare comunque tollerabili, nel momento in cui vengono effettuate delle misure (dell'ordine di frazione di millimetro), possono costituire motivo di alterazione del risultato qualora si decidesse di misurare un punto collocato proprio sulla bava. Visto che tale fattore può rappresentare una causa specifica di variazione della componente within, è necessario progettare accuratamente il sistema di misura per evitare che venga influenzato negativamente da tale circostanza. Tra i difetti intrinseci del materiale impiegato (PP), ricordiamo che la tendenza alla deformazione di pezzi di dimensioni consistenti può cagionare alterazione piuttosto significativa dei risultati di misura tra le prove di uno stesso operatore sullo stesso pezzo; per tale motivo si richiede particolare attenzione e preparazione al personale che effettua la misura, oltre che la progettazione di un sistema capace di vincolare e sostenere il pezzo in modo che esso assuma una posizione calcante quella del disegno e il più possibile somigliante a quella in vettura. 4.4.3 Analisi dei risultati Conclusa la trattazione degli aspetti puramente teorici che interessano l'analisi del sistema di misura, ci addentriamo nelle questioni pratiche, focalizzando la nostra attenzione su due particolari che costituiscono il pannello, che verranno identificati mediante le codifiche “06” e “07”. Si osservi che i risultati numerici che si propongono di seguito, non devono sorprendere se contengono valori di quote fuori tolleranza, poiché lo studio che in questa sezione della tesi ci si prefigge, non riguarda la bontà dei pezzi e del processo di produzione ad essi associato, ma solo ed esclusivamente la bontà del sistema di misura che verrà adottato per il controllo in produzione. Inoltre i dati sono associati a pezzi che non sono estratti da una produzione in serie, ma rappresentano i risultati di test sul processo e costituiscono una pre-serie. L'azienda Plastal S.p.A., al di là dei risultati qui evidenziati e riguardanti una prima fase di test, ha comunque provveduto nelle fasi successive alla rimozione di qualsiasi inefficienza e alla realizzazione di sistemi di misurazione rispondenti alle richieste e in accordo con il capitolato stabilito dal cliente. Per questioni legate al protrarsi dei tempi di sistemazione dei calibri presso il fornitore/costruttore, non è stato possibile svolgere nuove misurazioni a dimostrazione di quanto asserito, in tempo utile per l'elaborazione e chiusura della tesi. 4.4.3.1 Componente 06 Si tratta di un componente che ha la funzione di sostegno dal momento che rappresenta la base su cui verranno saldati tutti gli altri pezzi. Questa precisazione viene fatta per sottolineare come si tratti di un componente cruciale per l'ottenimento di un risultato positivo nella fase di assiemaggio, e quindi è necessario che presenti delle dimensionalità che rispettino scrupolosamente le tolleranze. Ne deriva che il sistema di misura associato deve essere in grado, a maggior ragione, di produrre risultati affidabili per avere la certezza che le misure ottenute siano effettivamente imputabili al pezzo e non siano invece affette da ulteriori fonti di variabilità. Il componente presenta impronte sinistra e destra tra loro speculari ottenute con stampi diversi. Per l'ottenimento delle misure è stato progettato un calibro specifico su cui vincolare il componente e avente 4 punti di misurazione A, B, C, D che verranno trattati distintamente. 20
Sinistro, punto A I dati sotto riportati si riferiscono alle misurazioni rilevate sul componente 06 sinistro in corrispondenza del punto A. Le prime tre righe si riferiscono ai valori letti dall'operatore A, mentre le successive dall'operatore B. Le colonne contengono i valori delle letture suddivise per pezzo. P1 P2 P3 P4 P5 P6 P7 P8 P9 P10 A1 -0.86 -0.65 -0.54 -0.94 -1.31 -1.63 -0.78 -0.42 -1.09 -0.40 A2 -0.90 -0.46 -0.65 -1.00 -1.35 -1.64 -0.82 -0.27 -1.07 -0.38 A3 -0.89 -0.42 -0.64 -1.08 -1.37 -1.63 -0.81 -0.38 -1.05 -0.40 B1 -0.84 -0.43 -0.67 -1.00 -1.58 -1.69 -0.75 -0.48 -1.03 -0.47 B2 -0.89 -0.50 -0.60 -0.96 -1.44 -1.62 -0.77 -0.53 -1.03 -0.39 B3 -0.88 -0.51 -0.62 -1.01 -1.41 -1.62 -0.73 -0.47 -1.02 -0.38 Una prima valutazione potrebbe essere quella che passa attraverso la costruzione dei box-plot per avere una prima fotografia del comportamento dei due diversi operatori nel rilevare le grandezze. Dalla Fig. 1 possiamo notare come il comportamento dei due operatori possa essere definito pressoché identico, sia in termini di media (linea verde), sia in termini di variabilità delle misure tra pezzi. Una rappresentazione di questo tipo, però, non può essere sufficiente a formulare una valutazione specifica, in quanto riassume tutto il data set e non dà la dimensione della variabilità interna delle prove sui singoli pezzi; a tal proposito si costruiscono i box-plot in Fig. 2, dai quali è possibile notare quanto impatto abbia la variabilità all'interno dei gruppi rispetto a quella tra pezzi, per esempio. Operatore A Operatore B -1.6 -1.4 -1.2 -1.0 -0.8 -0.6 -0.4 -1.6 -1.4 -1.2 -1.0 -0.8 -0.6 -0.4 Figura 1: Componente 06 sinistro, punto A - Box-plot delle medie delle prove per operatore Suddividere per operatori differenti ci consente di poter compiere dei raffronti tra il modo di operare dell'uno rispetto all'altro. Si nota che gli operatori tendono a stabilizzarsi sullo stesso ordine di grandezza nelle loro rilevazioni e, a colpo d'occhio, sembra che l'operatore B riesca a determinare una variabilità inferiore, seppur di poco. La variabilità tra i pezzi sembra giocare un ruolo di maggior rilievo rispetto alla componente imputabile all'errore. 21
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Sinistro, punto A<br />
I dati sotto riportati si riferiscono alle <strong>misura</strong>zioni rilevate sul componente 06 sinistro in<br />
corrispondenza <strong>del</strong> punto A. Le prime tre righe si riferiscono ai valori letti dall'operatore A, mentre<br />
le successive dall'operatore B. Le colonne contengono i valori <strong>del</strong>le letture sud<strong>di</strong>vise per pezzo.<br />
P1 P2 P3 P4 P5 P6 P7 P8 P9 P10<br />
A1 -0.86 -0.65 -0.54 -0.94 -1.31 -1.63 -0.78 -0.42 -1.09 -0.40<br />
A2 -0.90 -0.46 -0.65 -1.00 -1.35 -1.64 -0.82 -0.27 -1.07 -0.38<br />
A3 -0.89 -0.42 -0.64 -1.08 -1.37 -1.63 -0.81 -0.38 -1.05 -0.40<br />
B1 -0.84 -0.43 -0.67 -1.00 -1.58 -1.69 -0.75 -0.48 -1.03 -0.47<br />
B2 -0.89 -0.50 -0.60 -0.96 -1.44 -1.62 -0.77 -0.53 -1.03 -0.39<br />
B3 -0.88 -0.51 -0.62 -1.01 -1.41 -1.62 -0.73 -0.47 -1.02 -0.38<br />
Una prima valutazione potrebbe essere quella che passa attraverso la costruzione dei box-plot per<br />
avere una prima fotografia <strong>del</strong> comportamento dei due <strong>di</strong>versi operatori nel rilevare le grandezze.<br />
Dalla Fig. 1 possiamo notare come il comportamento dei due operatori possa essere definito<br />
pressoché identico, sia in termini <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a (linea verde), sia in termini <strong>di</strong> variabilità <strong>del</strong>le misure tra<br />
pezzi. Una rappresentazione <strong>di</strong> questo tipo, però, non può essere sufficiente a formulare una<br />
valutazione specifica, in quanto riassume tutto il data set e non dà la <strong>di</strong>mensione <strong>del</strong>la variabilità<br />
interna <strong>del</strong>le prove sui singoli pezzi; a tal proposito si costruiscono i box-plot in Fig. 2, dai quali è<br />
possibile notare quanto impatto abbia la variabilità all'interno dei gruppi rispetto a quella tra pezzi,<br />
per esempio.<br />
Operatore A<br />
Operatore B<br />
-1.6 -1.4 -1.2 -1.0 -0.8 -0.6 -0.4<br />
-1.6 -1.4 -1.2 -1.0 -0.8 -0.6 -0.4<br />
Figura 1: Componente 06 sinistro, punto A - Box-plot <strong>del</strong>le me<strong>di</strong>e <strong>del</strong>le prove per operatore<br />
Sud<strong>di</strong>videre per operatori <strong>di</strong>fferenti ci consente <strong>di</strong> poter compiere dei raffronti tra il modo <strong>di</strong><br />
operare <strong>del</strong>l'uno rispetto all'altro. Si nota che gli operatori tendono a stabilizzarsi sullo stesso or<strong>di</strong>ne<br />
<strong>di</strong> grandezza nelle loro rilevazioni e, a colpo d'occhio, sembra che l'operatore B riesca a determinare<br />
una variabilità inferiore, seppur <strong>di</strong> poco. La variabilità tra i pezzi sembra giocare un ruolo <strong>di</strong><br />
maggior rilievo rispetto alla componente imputabile all'errore.<br />
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