portovesme srl - Gazzetta del Sulcis Iglesiente
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Carbonia Anno XVI n° 308<br />
<strong>del</strong> 25 Gennaio 2005 Euro 1,03<br />
e-mail: gazzetta<strong>del</strong>sulcis@tiscali.it<br />
Via Nazionale, zona PIP • Carbonia<br />
Tel. 0781.64324 - 674922<br />
REGIONE<br />
I Tagli<br />
<strong>del</strong> Presidente<br />
Renato Soru<br />
PROVINCIA<br />
Valorizzazione<br />
Siti Archeologici<br />
PORTOVESME<br />
Indagine<br />
Sanitaria<br />
sui bambini<br />
CARBONIA<br />
Attività<br />
Giunta Municipale<br />
IGLESIAS<br />
Testimonianza<br />
su<br />
Pietro Allori<br />
IFRAS<br />
Rassegna<br />
Lavori<br />
PAG. 2 PAG. 18 PAG. 9 PAG. 12<br />
PAG. 18<br />
PAG. 8<br />
VERSO LA PROVINCIA SULCIS IGLESIENTE<br />
Il varo <strong>del</strong>la Provincia<br />
<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> (inizialmente<br />
Carbonia-<br />
Iglesias) produrrà come<br />
primo effetto l’impegno<br />
di tutti i settori in campo<br />
per recuperare i tempi<br />
vissuti nella condizione<br />
di periferia <strong>del</strong>l’area metropolitana<br />
di Cagliari.<br />
Nessuno potrà mettere<br />
in dubbio che quest’area<br />
geografica abbia vissuto,<br />
i più recenti lustri,<br />
come parte periferica<br />
<strong>del</strong>la grande Provincia,<br />
dove i problemi irrisolti<br />
DIBATTITO<br />
sono andati allargandosi<br />
a dismisura.<br />
Il nuovo ente sarà interamente<br />
da costruire, ma<br />
si spera non sulla base<br />
e sull’esperienza consumata<br />
presso apparati<br />
analoghi. Tanto più che<br />
secondo il progetto annunciato<br />
dal Presidente<br />
<strong>del</strong>la Regione on. Renato<br />
Soru, le Province<br />
andranno ad assumere<br />
nuovi impegni mediante<br />
il decentramento che<br />
la Regione intende programmare.<br />
PAG. 10<br />
IL DRAMMA DELLA DISOCCUPAZIONE<br />
PAG. 7<br />
PROSSIME<br />
ELEZIONI<br />
NEI COMUNI<br />
IGLESIAS<br />
VILLAMASSARGIA<br />
GIBA<br />
SANTADI<br />
TRATALIAS<br />
S.ANNA ARRESI<br />
PISCINAS<br />
PAG. 11<br />
PRESENTATO L’INNOVATIVO PROGETTO<br />
DI POTENZIAMENTO DI “PORTOVESME SRL”<br />
La società “Portovesme <strong>srl</strong>”<br />
è il più importante produttore<br />
italiano nel settore dei metalli<br />
non ferrosi <strong>del</strong> piombo e<br />
<strong>del</strong>lo zinco. Produce inoltre,<br />
come sottoprodotti, cadmio<br />
metallo, argento, oro e acido<br />
solforico. L’attività produttiva<br />
si concentra essenzialmente<br />
sui due stabilimenti di<br />
Portovesme e San Gavino.<br />
Per reggere il confronto col<br />
mercato, sempre più globalizzato,<br />
la “Portovesme <strong>srl</strong>”<br />
ha presentato ufficialmente<br />
un nuovo progetto che, con<br />
l’investimento complessivo<br />
di 300 milioni di euro (da oltre<br />
25 anni in Sardegna non<br />
si registra un investimento di<br />
tale portata), intende rendere<br />
più competitivi gli impianti,<br />
fermare i reparti non più economicamente<br />
validi, migliorare<br />
le condizioni ambientali<br />
e garantire il mantenimento<br />
<strong>del</strong>lo stato occupativi. Due le<br />
condizioni poste per dare il via<br />
al progetto: tariffe elettriche<br />
al pari degli altri produttori<br />
europei e un Contratto di Programma<br />
col Governo.<br />
LIBRI<br />
“SARDIS...<br />
L’ISOLA<br />
DEL DIO SOLE”<br />
PAG. 15<br />
Portovesme <strong>srl</strong><br />
Sebastian Solinas<br />
LA CATTEDRALE DI IGLESIAS<br />
PERDE LA SUA “STORICITA”<br />
LA CANTINA DI CALASETTA<br />
Calasetta - Cantina PAG. 7<br />
ILIO SALVADORI LASCIA IGEA<br />
Da anni chiusa per restauri<br />
che stanno andando oltre<br />
ogni legittima ragionevolezza,<br />
la cattedrale di Iglesias<br />
dedicata a S.Chiara sta diventando<br />
sempre più povera.<br />
da oltre vent’anni la catte-<br />
Iglesias - Cattedrale<br />
drale è priva dei riferimenti<br />
storici, quali le due epigrafi<br />
conosciute all’esterno e di cui<br />
hanno sempre dato un preciso<br />
punto di riferimento i testi turistici<br />
e storici, ma che oggi non<br />
si trovano più. PAG. 16<br />
Ilio Salvadori PAG. 3
2<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
Regione - Provincia<br />
AZZERARE PER RIEDIFICARE SU BASI SOLIDE<br />
IL CORAGGIO “IMPOPOLARE” DI RENATO SORU<br />
Non v’è dubbio che i primi sei mesi<br />
di gestione Soru in Regione si sono<br />
caratterizzati con provvedimenti<br />
a dir poco impopolari e, in alcuni<br />
casi, quasi controcorrente. In tutto<br />
questo c’è una ragione di fondo che<br />
il Presidente Renato Soru ha esposto<br />
a chiare lettere nella conferenza<br />
di fine anno con i giornalisti: moralizzare<br />
la politica regionale, tagliare<br />
gli sprechi, non soffermarsi a gestire<br />
esclusivamente l’emergenza.<br />
Già questi obiettivi potrebbero<br />
indicare la positività <strong>del</strong> progetto,<br />
se avrà nel proseguo l’appoggio<br />
dei partiti che sostengono la maggioranza.<br />
Sì, perché lo snodo <strong>del</strong><br />
progetto Soru sta proprio nei partiti<br />
non avvezzi a certe impostazioni<br />
che non comprendano, almeno per<br />
una certa parte, servizievoli “contributi<br />
d’area”, dei quali i beneficiari<br />
sono sempre stati gli stessi, sia col<br />
centro sinistra che col centrodestra.<br />
La spiegazione sta nella trasversalità<br />
che si è andata consolidando in<br />
certi ambienti politici <strong>del</strong>la Regione,<br />
nella quale i registi occulti sono<br />
funzionari e dirigenti che hanno gestito<br />
finora larghe fette <strong>del</strong> bilancio<br />
regionale.<br />
Renato Soru ha detto, a chiare lette-<br />
On. Renato Soru<br />
re, che a gestire con quest’andazzo<br />
la Regione non ci sta. Né, di fronte<br />
alle non nascoste proteste di certi<br />
ambienti politici, il Governatore<br />
è apparso preoccupato. Tutto ciò<br />
lascia supporre che prima di muoversi<br />
Renato Soru e i suoi collaboratori<br />
(Assessori e non) abbiano<br />
individuato lo snodo dei favori,<br />
<strong>del</strong>le concessioni facili e di quelle<br />
rallentate dei non amici, di certe<br />
gestioni d’enti o istituti regionali,<br />
di finanziamenti a larghe mani per<br />
l’editoria, mentre ad altri è stato persino<br />
negato il diritto alle briciole.<br />
In questi ultimi anni ci sono state<br />
pubblicazioni che hanno visto la<br />
luce unicamente perché sostenute<br />
da enti regionali. A coloro che<br />
sputano sangue per far quadrare i<br />
conti e mantenere in piedi iniziative<br />
editoriali di comprovato interesse<br />
e con documentate centinaia<br />
d’abbonamenti, molto spesso sono<br />
stati riservate scarse attenzioni. Per<br />
non parlare poi <strong>del</strong>le manifestazioni<br />
o dei presunti “eventi”, sulla cui<br />
qualità si stende un velo di pietoso<br />
silenzio.<br />
Ma questo è solo un aspetto <strong>del</strong><br />
“maremagnum” (più… “magnum”<br />
che mare) dei favoritismi di cui la<br />
Massimo Carta<br />
Regione ante-Soru è stata capace.<br />
Anche il famoso “Piano Straordinario<br />
per il Lavoro” per buona parte<br />
è stato un flop clamoroso. Ovviamente<br />
non si discutono, come<br />
non lo fa Soru, le finalità <strong>del</strong> Piano.<br />
I finanziamenti devono essere salvati<br />
a tutti i costi, però non possono<br />
essere concessi a pioggia senza alcun<br />
preventivo progetto. Solo se ci<br />
sono progetti, i Comuni potranno<br />
accedere al finanziamento, tenendo<br />
come tetto massimo la percentuale<br />
sulla base <strong>del</strong> numero degli abitanti<br />
disoccupati. Basta, quindi, con i<br />
“de minimis” che finora non hanno<br />
sortito (salvo un 3-4% dei progetti<br />
finanziati) alcun effetto positivo.<br />
Così pure i finanziamenti finora<br />
concessi “alla pubblica utilità” di<br />
corse automobilistiche, comprese<br />
quelle Cagliari-Oristano, città abbondantemente<br />
servite persino da<br />
Trenitalia.<br />
Si dà il caso che il Governatore Renato<br />
Soru abbia individuato il nervo<br />
scoperto di quel flusso di finanziamenti<br />
che hanno portato le casse<br />
regionali sull’orlo <strong>del</strong>la banca rotta.<br />
Ora però sembra che la falla sia<br />
stata tamponata e che si possa ripartire<br />
su basi più serie e concrete<br />
ad amministrare le risorse che, purtroppo,<br />
andranno sempre più assottigliandosi.<br />
Ma gli effetti di queste<br />
già contenute risorse non potranno<br />
portare nuovi benefici economici e<br />
occupativi se non verranno utilizzate<br />
per incentivare nuovo e duraturo<br />
lavoro a favore <strong>del</strong>le decine di migliaia<br />
di Sardi in attesa di poterlo<br />
abbracciare. “Le opportunità ci<br />
sono, ha detto Renato Soru. Si<br />
tratta solo di utilizzarle al meglio,<br />
ma fuori da vecchie logiche di<br />
potere, per gestire il quale il debito<br />
<strong>del</strong>la Regione è aumentato a<br />
dismisura negli ultimi anni”.<br />
INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI UDC<br />
(PRIMO FIRMATARIO ON. TORE AMADU)<br />
SUI TAGLI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE<br />
I Consiglieri regionali <strong>del</strong>l’UDC (primo<br />
firmatario l’on. Amadu) hanno<br />
presentato un’interrogazione urgente<br />
al Presidente <strong>del</strong>la Giunta regionale<br />
e all’Assessore regionale ai Trasporti<br />
per sapere se hanno valutato<br />
le gravi conseguenze <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera<br />
<strong>del</strong>la giunta regionale (n. 52/27 <strong>del</strong><br />
15 dicembre 2004) che detta nuove<br />
disposizioni in materia di concessioni<br />
di trasporto pubblico locale di<br />
persone, se intendano sospendere o<br />
revocare la <strong>del</strong>ibera e quali iniziative<br />
intendano adottare per accelerare<br />
l’approvazione <strong>del</strong>la proposta di legge<br />
in materia di Riforma <strong>del</strong> trasporto<br />
pubblico locale.<br />
Secondo i Consiglieri Amadu, Oppi,<br />
Biancareddu, Capelli, Cappai, Cuccu<br />
e Randazzo la decisione <strong>del</strong>la Giunta<br />
causerà il taglio di 62 linee di trasporto<br />
pubblico e la perdita di 250<br />
On. Tore Amadu<br />
posti di lavoro.<br />
La <strong>del</strong>iberazione, inoltre, produrrà<br />
effetti penalizzanti nel campo <strong>del</strong>la<br />
mobilità <strong>del</strong>le persone appartenenti<br />
soprattutto a categorie sociali deboli,<br />
alle aziende di trasporto interessate e<br />
al personale dipendente.<br />
I consiglieri <strong>del</strong>l’UDC sollecitano di<br />
procedere tempestivamente alla Riforma<br />
<strong>del</strong> Trasporto pubblico locale su<br />
cui, tra l’altro, il gruppo ha depositato<br />
, nel luglio <strong>del</strong> 2004, una proposta<br />
di legge attualmente all’esame <strong>del</strong>la<br />
competente Commissione consiliare.<br />
“I gravissimi ritardi <strong>del</strong>la Finanziaria<br />
e <strong>del</strong> Bilancio” al centro <strong>del</strong>la Conferenza<br />
stampa dei Gruppi politici <strong>del</strong>la<br />
minoranza consiliare (Forza Italia,<br />
Alleanza Nazionale, Udc e Riformatori)<br />
che hanno lanciato pesanti accuse<br />
al Governo regionale ed al Presidente<br />
Soru perché i due provvedimenti “non<br />
solo non sono pervenuti al Consiglio,<br />
ma ancora non sono stati approvati<br />
dalla Giunta”. Denunciando le “gravi<br />
inadempienze <strong>del</strong>l’esecutivo”, i capigruppo<br />
Giorgio La Spisa (FI), Mario<br />
Diana (AN), Giorgio Oppi (Udc)<br />
e Pierpaolo Vargiu (Riformatori),<br />
hanno espresso fortissime preoccupazioni<br />
per le sorti <strong>del</strong> sistema socio<br />
economico <strong>del</strong>la Sardegna in assenza<br />
dei documenti contabili fondamentali<br />
e indispensabili per rivitalizzare una<br />
economia bloccata.<br />
Nel denunciare il rischio che si possa<br />
addirittura giungere al mese di marzo<br />
(“terzo mese di esercizio provvisorio,<br />
nonostante le condizioni di stabilità<br />
<strong>del</strong>la attuale maggioranza”) senza<br />
poter disporre <strong>del</strong> quadro <strong>del</strong>le entrate<br />
e <strong>del</strong>le risorse regionali da destinare<br />
al tessuto economico e sociale, i rappresentanti<br />
<strong>del</strong>la minoranza hanno<br />
preannunciato una iniziativa forte<br />
per denunciare all’intera Sardegna le<br />
difficoltà gravi in cui si dibatte il Centrosinistra.<br />
Nell’aprire la conferenza stampa,<br />
Giorgio La Spisa ha subito richiamato<br />
la preoccupazione <strong>del</strong>la sua<br />
parte politica dato che “i documenti<br />
contabili non sono stati presentati<br />
in Consiglio entro il 31 dficembre<br />
2004 come invece era stato preannunciato<br />
dalla Maggioranza”. Eppure,<br />
ha spiegato La Spisa “la Giunta<br />
ha a disposizione da molti mesi<br />
dati, tabelle e completa disponibilità<br />
di tutte le strutture tecniche <strong>del</strong>l’assessorato”.<br />
“Tutto ciò –ha detto- è<br />
maggiormente incredibile di fronte<br />
al fatto che l’attuale quadro politico<br />
è ampiamente forte e stabile a seguito<br />
<strong>del</strong>l’attuale regime elettorale”.<br />
“L’opposizione –ha proseguito il capogruppo<br />
di Forza Italia- ha manifestato<br />
ampiamente un grande senso<br />
di responsabilità sia nella approvazione<br />
<strong>del</strong>l’assestamento di bilancio<br />
sia in occasione <strong>del</strong>l’approvazione<br />
LE OPPOSIZIONI SUI RITARDI<br />
DEL BILANCIO REGIONALE<br />
<strong>del</strong> Dpef. Ma questo non è bastato a<br />
causa <strong>del</strong>le evidenti difficoltà politiche<br />
all’interno <strong>del</strong>la Maggioranza e<br />
fra la coalizione di centro sinistra ed<br />
il presidente <strong>del</strong>la Giunta”.<br />
Molto duro anche il capogruppo di<br />
AN, Mario Diana, per il quale “ci<br />
troviamo davanti a difficoltà politiche<br />
evidenti non di una coalizione, ma<br />
di un semplice cartello elettorale”.<br />
“Stiamo attraversando –ha dichiarato<br />
Diana- una stagione assai negativa<br />
che penalizza tutta la Sardegna. Una<br />
parte consistente <strong>del</strong> sindacato sardo<br />
ha già espresso perplessità e preoccupazioni.<br />
E mentre si attende l’approvazione<br />
in Giunta <strong>del</strong>la finanziaria, si<br />
continuano a operare pesanti tagli alle<br />
risorse come quello contenuto in una<br />
<strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> 15 dicembre scorso che<br />
ha tagliato di fatto 5 milioni di euro<br />
<strong>del</strong> servizio di trasporto pubblico regionale”.<br />
Quella che sta governando<br />
la Sardegna, ha aggiunto Diana, “non<br />
è una coalizione politica ma solo una<br />
cordata elettorale; non è neanche più<br />
una politica <strong>del</strong> centrosinistra, ma una<br />
politica <strong>del</strong> Presidente. C’è un grave<br />
attacco al ruolo <strong>del</strong> Consiglio in quanto<br />
organo parlamentare”.<br />
Estremamente critico anche il capogruppo<br />
dei Riformatori: ”La finanziaria<br />
manca perchè di fatto manca la<br />
“Le motivazioni proposte dal Governo per il ricorso<br />
davanti alla Corte Costituzionale appaiono <strong>del</strong> tutto<br />
singolari e in palese contrasto con i principi che<br />
ispirano la legge”. Lo ha detto Gian Valerio Sanna<br />
parlando con alcuni giornalisti.<br />
“Il Governo – ha proseguito l’Assessore <strong>del</strong>l’Urbanistica<br />
- mette in evidenza, nella debolezza <strong>del</strong>le sue<br />
argomentazioni, il senso politico <strong>del</strong> ricorso. Come<br />
si può richiamare la competenza <strong>del</strong>lo Stato sulla<br />
tutela paesaggistica, quando la Regione è tenuta<br />
alla pianificazione urbanistica sulla base di uno strumento<br />
essenziale quale il piano paesistico? Come è<br />
possibile “censurare” i criteri adottati in legge, per<br />
mancanza di valutazione paesistica quando questi<br />
maggioranza che dovrebbe scriverla;<br />
o meglio, manca l’accordo politico su<br />
questo atto fondamentale”. “La presidenza<br />
finora –ha rincarato Vargiunon<br />
ha fatto altro che chiedere tagli.<br />
Ma poi emerge la questione <strong>del</strong> reddito<br />
di cittadinanza sposato da varie<br />
rappresentanti <strong>del</strong> centrosinistra (salvo<br />
il ripensamento di alcuni): questa<br />
è la grande contraddizione che vive<br />
la maggioranza e che la divide nettamente<br />
in due parti”.<br />
Analoghe le considerazioni di Giorgio<br />
Oppi, capogruppo <strong>del</strong>l’Udc, il<br />
quale, lamentando i ritardi con cui<br />
l’esecutivo comunica i propri atti,<br />
a cominciare dall’ordine <strong>del</strong> giorno<br />
<strong>del</strong>le proprie sedute di Giunta, ha<br />
denunciato che “le <strong>del</strong>ibere arrivano<br />
agli organi consiliari con grandissimo<br />
ritardo”. “In mezzo a tutto questo<br />
vengono tagliati i contributi alle<br />
associazioni agricole, la Finanziaria<br />
è un oggetto misterioso, il bilancio<br />
difficilmente giungerà alla commissione<br />
consiliare prima <strong>del</strong> 15 gennaio<br />
e difficilmente potrà essere approvato<br />
prima <strong>del</strong> mese di marzo”. “Accusiamo<br />
la Giunta di ritardi e di disattenzione,<br />
soprattutto a danno <strong>del</strong>le<br />
categorie più deboli, accusiamo la<br />
Giunta di aver disatteso le proprie<br />
promesse elettorali”.<br />
PER GIANVALERIO SANNA<br />
C’E’ UN SENSO POLITICO<br />
NEL RICORSO DEL GOVERNO<br />
SULLA TUTELA PAESAGGISTICA<br />
sono propedeutici e rivolti proprio a determinare la<br />
pianificazione paesistica <strong>del</strong>la Regione?”<br />
“Se le argomentazioni fossero fondate – ha detto<br />
ancora Gian Valerio Sanna _ i rilievi <strong>del</strong> Governo<br />
sarebbero stati applicabili anche alla legge 45 <strong>del</strong><br />
1989 senza modificare una sola virgola <strong>del</strong> dispositivo.<br />
La Regione sa bene qual è la differenza fra competenza<br />
paesistica e urbanistica, e qual è la relazione<br />
con le competenze <strong>del</strong>lo Stato. Rileva solamente di<br />
aver utilizzato le competenze urbanistiche per<br />
determinare l’indispensabile pianificazione<br />
paesistica prevista dal decreto legislativo 41<br />
<strong>del</strong> 2004 (codice Urbani, dei beni culturali e<br />
<strong>del</strong> paesaggio)”.<br />
Edizioni <strong>Sulcis</strong> di Salis Rosanna & C. sas<br />
Sede legale: Via Dalmazia 135 - Carbonia<br />
ROC 3802<br />
CAMPAGNA ABBONAMENTI 2005<br />
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CC n° 43296169<br />
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Direzione - Redazione - Pubblicità: Via Bandiera, 1 - 09010 Cortoghiana<br />
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Regione - Provincia<br />
UNA PROPOSTA DI LEGGE SARDISTA<br />
SUL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE<br />
Lo Stato trasferisce compiti e<br />
poteri alle Regioni, ma queste<br />
non approvano, tempestivamente,<br />
le norme necessarie per<br />
attuare “questi trasferimenti”.<br />
Per la terza volta, dal 1998, il<br />
Partito Sardo d’Azione prova<br />
a far discutere dal Consiglio<br />
regionale una proposta di legge<br />
sul trasporto pubblico locale, un<br />
provvedimento necessario per<br />
dare pratica attuazione a quanto<br />
previsto dal decreto legislativo<br />
19 novembre 1997, n 422, con<br />
il quale lo Stato ha trasferito alle<br />
Regioni ed agli enti locali “funzioni<br />
e compiti in materia di trasporto<br />
pubblico locale”.<br />
“Il fatto è che il Consiglio regionale<br />
deve riappropriarsi <strong>del</strong><br />
suo ruolo, deve fare leggi; deve<br />
esaminare, approfondire, i problemi<br />
che riguardano la vita e<br />
lo sviluppo <strong>del</strong>la società sarda e<br />
prendere le opportune decisioni:<br />
discutendo ed approvando<br />
le leggi necessarie per favorire<br />
la crescita sociale, economica,<br />
cultuale <strong>del</strong>la Sardegna”. Una<br />
considerazione “amara” <strong>del</strong><br />
segretario nazionale <strong>del</strong> Partito<br />
sardista, Giacomo Sanna, presente<br />
alla conferenza stampa di<br />
presentazione <strong>del</strong>la proposta di<br />
legge predisposta dai consiglieri<br />
regionali Giuseppe Atzeri e Beniamino<br />
Scarpa.<br />
Il terzo tentativo, in tre legislature,<br />
di far esaminare un argomento<br />
di grande interesse per la<br />
nostra regione, ormai competente<br />
ed in grado di decidere in<br />
materia di trasporti su ruota, su<br />
ferro (almeno per le tratte cosiddette<br />
locali), per i collegamenti<br />
<strong>del</strong> terzo livello e per quelli<br />
marittimi con le isole minori.<br />
Una regione che, però, è anche<br />
l’unica a non aver <strong>del</strong>iberato su<br />
questa materia, <strong>del</strong>icata anche<br />
per la particolare situazione isolana,<br />
con 322 comuni con meno<br />
di 5 mila abitanti, spesso collegati<br />
tra loro in maniera poco<br />
efficace.<br />
“E’ necessaria una nuova, diversa,<br />
più incisiva politica in materia<br />
di trasporto pubblico locale”,<br />
hanno detto i consiglieri regionali<br />
Atzeri e Scarpa, illustrando<br />
la loro proposta di legge. Una<br />
politica che tenga conto <strong>del</strong>le<br />
reali esigenze <strong>del</strong>le popolazioni<br />
sarde, “che non punti solamente<br />
a tagliare, con la scusa di razionalizzare<br />
(i tagli annunciati<br />
recentemente dall’assessore<br />
Broccia riguardano esclusivamente<br />
i collegamenti privati),<br />
che porti ad un reale decentramento<br />
di compiti e competenze<br />
alle province ed ai comuni, anche<br />
per realizzare quel federalismo<br />
interno <strong>del</strong> quale molto si<br />
parla, senza però dare a queste<br />
affermazioni risposte concrete”.<br />
Alcuni degli aspetti più qualificanti<br />
<strong>del</strong>la proposta, hanno detto<br />
L’Assessore Elisabetta Pilia ha partecipato<br />
all’incontro tra il Ministro<br />
Letizia Moratti e gli Assessori regionali<br />
<strong>del</strong>la Pubblica Istruzione, che si è<br />
tenuto a Roma nei giorni scorsi. Due<br />
giornate di incontri con rappresentanti<br />
<strong>del</strong>le Regioni, organizzazioni sindacali,<br />
parti sociali, insegnanti e rappresentanti<br />
<strong>del</strong>le famiglie, sono state promosse<br />
dalla Moratti per illustrare le linee<br />
guida <strong>del</strong> decreto di riorganizzazione<br />
<strong>del</strong> sistema d’istruzione italiano, che<br />
il Ministero <strong>del</strong>la Pubblica Istruzione<br />
sta predisponendo in base alla <strong>del</strong>ega<br />
ricevuta dal Governo.<br />
L’incontro con gli Assessori regionali<br />
verteva, in particolare, sulla riforma<br />
<strong>del</strong> secondo ciclo <strong>del</strong> sistema educativo<br />
d’istruzione e formazione (a norma <strong>del</strong>l’articolo<br />
2 <strong>del</strong>la legge 53/2003).<br />
Una richiesta urgente è stata fatta<br />
dall’Assessore Elisabetta Pilia e dai<br />
colleghi <strong>del</strong>le altre regioni: “Abbiamo<br />
chiesto al ministro Moratti di farci avere<br />
quanto prima la bozza <strong>del</strong> testo <strong>del</strong>la<br />
riforma, ha spiegatol’Assessore Pilia.<br />
“Sarebbe un atto di rispetto nei confronti<br />
<strong>del</strong>le Regioni, che devono poter<br />
esprimere il loro parere e fare proposte<br />
di modifica, integrazione e cambiamento”.<br />
Da parte degli Assessori regionali<br />
c’è stato apprezzamento per la volontà<br />
<strong>del</strong> Ministro di un confronto, anche se<br />
gli esponenti <strong>del</strong> Psd’az, sono<br />
quelli che prevedono l’elaborazione<br />
di un piano regionale <strong>del</strong><br />
trasporto pubblico locale, che<br />
coordini anche i piani più prettamente<br />
locali; la predisposizione<br />
di opportuni Piani di bacino;<br />
regole chiare e certe per l’affidamento<br />
dei servizi di trasporto,<br />
che deve necessariamente<br />
avvenire con bandi pubblici “e<br />
non a richiesta, come avviane<br />
attualmente”. Con queste norme,<br />
tra l’altro, hanno ricordato<br />
gli esponenti sardisti, sarà possibile<br />
accedere ai finanziamenti<br />
comunitari e statali, per ammodernare<br />
il sistema dei trasporti<br />
collettivi.<br />
Una proposta di legge, hanno<br />
concluso Giuseppe Atzeri,<br />
Giacomo Sanna e Beniamino<br />
Scarpa, che favorirà un profondo<br />
ammodernamento <strong>del</strong> sistema<br />
regionale dei trasporti, con<br />
notevoli benefici per la società<br />
isolana. “La parola, comunque,<br />
passa ora all’Assemblea”.<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
3<br />
INCONTRO TRA IL MINISTRO MORATTI<br />
E GLI ASSESSORI REGIONALI PUBBLICA I.<br />
in assenza di un articolato normativo.<br />
“Adesso però è legittimo che ci mettano<br />
nella condizione di dare il nostro<br />
giudizio”, ha aggiunto l’Assessore<br />
Pilia che ha chiesto chiarimenti anche<br />
su un’altra questione: le risorse che il<br />
Governo intende destinare alle Regioni<br />
per l’istruzione. “ Da alcuni passi <strong>del</strong><br />
documento si intuisce che non sono<br />
previsti interventi finanziari, ha commentato<br />
l’Assessore. Una decisione<br />
che penalizzerebbe in modo grave il sistema<br />
d’istruzione sardo in grande sofferenza<br />
per l’assenza di finanziamenti<br />
statali. Ho chiesto al Ministro di darci<br />
risposte chiare in merito”.<br />
A questo proposito, durante l’incontro,<br />
un rappresentante <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong><br />
Lavoro ha segnalato che è in corso,<br />
a livello europeo, una contrattazione<br />
perché il Fondo Sociale Europeo possa<br />
finanziare la riforma <strong>del</strong>l’istruzione e<br />
formazione.<br />
Condivisibile, secondo gli Assessori<br />
regionali, è anche la filosofia <strong>del</strong> decreto<br />
illustrato dalla Moratti, che ha come<br />
obiettivo la razionalizzazione <strong>del</strong> sistema<br />
e l’unitarietà <strong>del</strong> sistema d’istruzione<br />
e <strong>del</strong>la formazione.<br />
L’Assessore Pilia ha segnalato però<br />
un passaggio molto <strong>del</strong>icato su cui il<br />
Ministero deve porre attenzione: “Nel<br />
documento si paventano tre componenti<br />
fondamentali per i percorsi formativi:<br />
sistema liceale, i cosiddetti approfondimenti<br />
professionalizzanti e la formazione<br />
professionale”, ha spiegato. “La<br />
seconda offerta didattica è poco definita<br />
IL “PROFESSOR” ILIO SALVADORI<br />
SI E’ DIMESSO DA PRESIDENTE IGEA<br />
Quali siano le reali motivazioni <strong>del</strong>la<br />
sua improvvisa decisione, forse non si<br />
sapranno mai. Resta il fatto però che il<br />
“prof” Ilio Salvadori ha gettato la spugna<br />
<strong>del</strong>la Presidenza Igea (Interventi<br />
Geo Ambientali), erede di Miniere <strong>Iglesiente</strong>,<br />
ultimo baluardo <strong>del</strong>le società minerarie<br />
che hanno operato per oltre un<br />
secolo e mezzo nell’<strong>Iglesiente</strong>.<br />
A lui si deve la gestione Igea degli ultimi<br />
dieci anni e l’iniziativa (in condominio<br />
con l’allora Sindaco di Iglesias Mauro<br />
Pili) di sostenere la nascita <strong>del</strong>l’AUSI<br />
(Associazione Universitaria <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>)<br />
che ha dato origine all’Università<br />
decentrata di Monteponi. Con Ilio Salvadori<br />
sono nate diverse altre iniziative<br />
di carattere culturale nonché di recupero,<br />
ai fini turistici, di numerosi siti ex<br />
minerari e che oggi costituiscono meta<br />
di decine di migliaia di visitatori. Sotto<br />
la Presidenza Igea Salvadori è stata<br />
portata a compimento la ristrutturazione<br />
e la destinazione a sede univer-<br />
Alfio Gessa<br />
sitaria <strong>del</strong>lo storico Palazzo Bellavista di<br />
Monteponi.<br />
Certo è che, pur di fronte ai suoi 85 anni<br />
Elisabetta Pilia<br />
e rischia di diventare una sorta di limbo,<br />
con il risultato che i ragazzi, nel clima<br />
di incertezza, si orientino verso i licei<br />
o verso la formazione professionale,<br />
che offre percorsi didattici più veloci”.<br />
L’assessore Pilia ha segnalato anche il<br />
rischio che, in un quadro male definito,<br />
corrano il rischio di chiudere istituti<br />
tecnici come i Geometri, di cui l’Assessore<br />
riconosce invece il valore.<br />
di età, Ilio Salvatori ha dato molto sia<br />
in difesa dei compiti istituzionali Igea<br />
nel contesto <strong>del</strong> programma Parco<br />
Geominerario Storico Ambientale <strong>del</strong>la<br />
Sardegna, e sia per prestare la sua<br />
consolidata esperienza di docente e di<br />
esperto <strong>del</strong> mondo minerario per la fase<br />
di riconversione di tanti siti che attendono<br />
di essere rivalutati per finalità culturali<br />
ed economiche.<br />
Ilio Salvadori<br />
IL PRESIDENTE RENATO SORU<br />
E LE CENTRALI COOPERATIVE<br />
Si è svolto a Cagliari, in una sala al secondo<br />
piano <strong>del</strong>l’Assessorato <strong>del</strong>l’Agricoltura<br />
in via Pessagno, l’incontro <strong>del</strong><br />
Presidente <strong>del</strong>la Regione on. Renato<br />
Soru con i dirigenti <strong>del</strong>le associazioni<br />
cooperative. Erano presenti Antonio<br />
Carta <strong>del</strong>la Lega Coop, Ennio Cirina<br />
<strong>del</strong>la Confcooperative, Fulvio Murgia<br />
<strong>del</strong>l’Agci e il responsabile regionale <strong>del</strong>l’Unci,<br />
Manis. Le quattro organizzazioni<br />
avevano chiesto un incontro col Presidente<br />
per chiedere le ragioni <strong>del</strong> ritiro di<br />
una <strong>del</strong>ibera in discussione in Giunta regionale<br />
il 30 dicembre, e che prevedeva<br />
uno stanziamento superiore a 1.900.000<br />
euro a favore <strong>del</strong>le quattro centrali. Renato<br />
Soru ha detto: “La Regione non<br />
dispone di risorse da spendere a favore<br />
dei sindacati che continuano a essere finanziati<br />
dall’amministrazione pubblica,<br />
dei sindacati agricoli, <strong>del</strong>le associazioni.<br />
Non ci sono più risorse, e dal 2005<br />
questa politica non si farà più a favore<br />
di nessuno”. Nel rievocare lo stato <strong>del</strong>le<br />
finanze <strong>del</strong>la Regione, il Presidente ha<br />
detto di essere disposto a investire sul futuro,<br />
e ha chiesto alle organizzazioni di<br />
mettere rapidamente in campo le proposte<br />
per una nuova legislazione a favore<br />
<strong>del</strong>l’impresa cooperativa, a cominciare<br />
dai settori produttivi, <strong>del</strong>l’agricoltura e<br />
<strong>del</strong>la pastorizia. “Lavorate su progetti”,<br />
ha raccomandato Soru, introducendo il<br />
tema <strong>del</strong>le Associazioni di Prodotto (OP)<br />
<strong>del</strong> quale avrebbe parlato nella riunione<br />
con le organizzazioni agricole, e che costituisce<br />
una forma organizzativa degli<br />
allevatori riconosciuta dalla legge sugli<br />
accordi interprofessionali per la filiera,<br />
in questo caso, <strong>del</strong>l’ovicaprino.<br />
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<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
Lavoro<br />
Portovesme <strong>srl</strong>.<br />
PROGETTO “PORTOVESME SRL”<br />
PRESENTATO L’INNOVATIVO PROGETTO<br />
DI POTENZIAMENTO DI “PORTOVESME SRL”<br />
La società Portovesme <strong>srl</strong> è il più<br />
importante produttore italiano nel<br />
settore dei metalli non ferrosi <strong>del</strong><br />
piombo e <strong>del</strong>lo zinco. Produce<br />
inoltre, come sottoprodotti, cadmio<br />
metallo, argento, oro e acido<br />
solforico. L’attività produttiva si<br />
concentra essenzialmente sui due<br />
stabilimenti di Portovesme e San<br />
Gavino.<br />
L’impianto metallurgico, oggi<br />
gestito da Portovesme <strong>srl</strong>, è nato<br />
nel 1968 con la regione sociale di<br />
“Ammi Sarda” (Azienda Minerali<br />
Metallici Italia) società a capitale<br />
misto, statale-privato, costituito a<br />
Roma nel 1936, con l’intento di<br />
sviluppare la ricerca di minerali<br />
d’importanza strategica, quale<br />
rame, nichel ed altri minerali pregiati<br />
nelle miniere <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />
La nascita <strong>del</strong>l’impianto<br />
metallurgico aveva il fine di stemperare<br />
l’impatto sociale legato al<br />
processo di chiusura <strong>del</strong>le attività<br />
minerarie nel territorio <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
<strong>Iglesiente</strong>.<br />
Nel dicembre 1978 la società venne<br />
rilevata dalla Samim spa (Società<br />
Azionaria Minerario Metallurgica)<br />
a Partecipazione Statale<br />
Eni, che nel 1985 diventa Nuova<br />
Samim spa. Le produzioni riguardano<br />
sempre piombo e zinco, con<br />
tecnologie ed impianti rinnovati<br />
e legati agli investimenti operati<br />
dalla Società <strong>del</strong> gruppo Eni negli<br />
anni successivi all’acquisizione<br />
<strong>del</strong>l’impianto. Nell’ottobre 1993<br />
la ragione sociale <strong>del</strong>la società<br />
muta in Enirisorse spa. Alla fine<br />
degli anni Novanta l’Eni decide<br />
la dismissione <strong>del</strong>le attività che<br />
non rientrano nel proprio “core<br />
business” elettivo, costituito dalle<br />
attività nel settore energetico e<br />
chimico.<br />
Nel luglio 1999 nasce la società<br />
Portovesme <strong>srl</strong>, società con capitale<br />
Enirisorse nella quale è trasferito<br />
il ramo d’azienda <strong>del</strong> “polo integrato<br />
Portovesme-San Gavino”:<br />
il pacchetto azionario <strong>del</strong>la Portovesme<br />
<strong>srl</strong> è poi trasferito al gruppo<br />
facente capo alla multinazionale<br />
svizzera Glencore AG.<br />
PRESUPPOSTI DEL PIANO<br />
INDUSTRIALE<br />
La Società Portovesme <strong>srl</strong>, attualmente,<br />
si trova a dovere competere<br />
sui mercati mondiali in un<br />
clima fortemente condizionato dai<br />
seguenti fattori:<br />
1) mancato parallelismo <strong>del</strong>le normative<br />
internazionali sui fattori<br />
inquinanti (terra-aria-suolo) che<br />
incidono soprattutto sui produttori<br />
europei, con conseguente <strong>del</strong>ocalizzazione<br />
verso i Paesi emergenti<br />
<strong>del</strong>l’Est europeo e <strong>del</strong>l’Asia <strong>del</strong>le<br />
attività similari (metallurgia pesante);<br />
2) impoverimento <strong>del</strong>le capacità<br />
produttive di riducenti (chiusura<br />
<strong>del</strong>le aree nere degli impianti siderurgici,<br />
chiusura degli impianti<br />
interni nei centri abitati, ecc.)<br />
con conseguente centralizzazione<br />
<strong>del</strong>le capacità produttive di coke<br />
metallurgico nell’Est europeo e<br />
nell’Asia. L’aumento fisiologico<br />
ed elevato <strong>del</strong>la domanda interna<br />
alla Cina determina un incremento<br />
esponenziale <strong>del</strong>la valutazione <strong>del</strong><br />
coke metallurgico;<br />
3) impoverimento <strong>del</strong>le risorse<br />
minerarie su base europea con<br />
conseguente variazione dei mercati<br />
mondiali <strong>del</strong>le materie prime,<br />
che in un mercato così ampio subiscono<br />
lo sconto sull’acquisto,<br />
sui valori <strong>del</strong> Treatment charge<br />
(riconosciuto in dollari Usa), andando<br />
a privilegiare ulteriormente<br />
gli stabilimenti a basso costo generale.<br />
Inoltre vanno citati almeno due<br />
fattori contingenti che incidono<br />
in maniera rilevante sulla redditività<br />
<strong>del</strong>l’impresa: l’alto costo<br />
<strong>del</strong>l’energia, attualmente, mitigato<br />
dall’estensione <strong>del</strong> Decreto che riguarda<br />
il trattamento incentivante<br />
per le forniture d’energia elettrica<br />
anche alla Portovesme <strong>srl</strong>, e<br />
il notevole apprezzamento <strong>del</strong>l’euro<br />
rispetto al dollaro. Infatti,<br />
i ricavi sono espressi per la quasi<br />
totalità in dollari Usa, mentre i<br />
costi di produzione sono costituiti<br />
da esborsi in euro, quindi la<br />
rivalutazione <strong>del</strong>l’euro non è stata<br />
controbilanciata da un’analoga e<br />
corrispettiva riduzione dei costi di<br />
produzione che sono rimasti invariati<br />
se non, addirittura, aumentati<br />
(in un anno, per esempio, il costo<br />
<strong>del</strong> coke metallurgico è aumentato<br />
di quattro volte). Le agevolazioni<br />
sulla “bolletta” energetica sono<br />
state attivate nell’aprile scorso dopocché<br />
lo stabilimento era ricorso<br />
all’ammortizzatore <strong>del</strong>la Cassa<br />
Integrazione Guadagni Straordinaria<br />
per circa 700 (su 820) dipendenti<br />
con relativa fermata degli<br />
impianti produttivi.<br />
I temi precedenti, affrontati dallo<br />
stabilimento così come dai produttori<br />
europei similari, hanno<br />
portato la società a decidere sulle<br />
scelte strategiche da adottare per<br />
garantire la continuità produttiva<br />
in Sardegna, così come costantemente<br />
dichiarato.<br />
L’opzione <strong>del</strong> semplice mantenimento<br />
<strong>del</strong>l’esistente non è sostenibile.<br />
Infatti, l’inevitabile chiusura<br />
<strong>del</strong> ciclo Imperial Smelting<br />
ridimensionerebbe enormemente<br />
le potenzialità <strong>del</strong>la società e l’integrazione<br />
dei cicli. Infatti, una<br />
struttura così ridimensionata, non<br />
sarebbe comunque competitiva e<br />
prefigurerebbe, entro poco tempo,<br />
la chiusura completa <strong>del</strong>lo stabilimento<br />
con le immaginabili conseguenze<br />
dal punto di vista sociale<br />
locale e la scomparsa <strong>del</strong>l’unico<br />
polo produttivo nazionale di zinco<br />
e piombo. Pertanto l’unica opzione<br />
di rilancio possibile è associata<br />
alla costituzione di una nuova base<br />
produttiva innovativa (installazione<br />
di un nuovo impianto con processo<br />
a lisciviazione diretta) proprio<br />
perché è necessario rispondere<br />
in termini concreti ai tre punti<br />
illustrato precedentemente.<br />
PIANO DEGLI INVESTIMEN-<br />
TI<br />
L’investimento è articolato su diverse<br />
linee d’azione che riguardano<br />
l’intero impianto e la discarica<br />
di Genna Luas. Molto sinteticamente,<br />
il piano industriale, può<br />
sintetizzarsi come segue:<br />
- fermata <strong>del</strong>l’impianto Imperial<br />
Smelting-Care Maintenance sullo<br />
stesso impianto. Questo, infatti,<br />
sarà tenuto in stand by in vista di<br />
futuri utilizzi;<br />
- raddoppio <strong>del</strong>l’impianto elettrolitico<br />
attraverso l’installazione di un<br />
processo di lisciviazione diretta;<br />
- ammodernamento e adeguamento<br />
<strong>del</strong>le infrastrutture attraverso la<br />
creazione dei servizi conseguenti;<br />
- ampliamento <strong>del</strong>la discarica di<br />
Genna Luas.<br />
I principali investimenti si possono,<br />
invece, sintetizzare come<br />
segue:<br />
A) Realizzazione di un impianto<br />
per la produzione di zinco elettrolitico<br />
attraverso un processo<br />
di lisciviazione diretta (circa 190<br />
milioni di euro)<br />
La realizzazione di tale nuovo impianto<br />
comporterà un incremento<br />
<strong>del</strong>la produzione di solfati piombo/zinco/argento,<br />
per il trattamento<br />
dei quali saranno necessari<br />
ulteriori interventi sugli impianti<br />
esistenti.<br />
B) Ammodernamento impianto di<br />
produzione piombo Kivcet-KSS<br />
per adeguamento incremento capacità<br />
produttiva (circa 22 milioni<br />
euro)<br />
C) Potenziamento e adeguamento<br />
infrastrutture di servizio alla produzione<br />
(circa 20 milioni di euro).<br />
D) Interventi di potenziamento su<br />
altri impianti (circa 3 milioni di<br />
euro).<br />
E) Interventi per la messa in sicurezza<br />
<strong>del</strong>l’impianto Imperial<br />
Smelting (circa 3 milioni di euro).<br />
Opere di edilizia industriale e civile<br />
Movimento terra e scavi<br />
Produzione calcestruzzo preconfezionato<br />
Produzione e vendita materiali inerti di varie pezzature<br />
Trasporti rifiuti CAT. 4 e 5<br />
F) Ampliamento <strong>del</strong>la discarica di<br />
Genna Luas (circa 35 milioni di<br />
euro).<br />
G) Programma di formazione professionale<br />
per adeguare le competenze<br />
<strong>del</strong>le maestranze ai nuovi<br />
impianti e macchinari.<br />
A regime, dopo la realizzazione<br />
<strong>del</strong>l’investimento, la capacità produttiva<br />
raggiungerà le 270.000 t/a<br />
di zinco.<br />
MOTIVAZIONI PIANO INDU-<br />
STRIALE<br />
Le motivazioni alla base di tale<br />
ipotesi nascono da considerazioni<br />
economiche, produttive e tecnologiche.<br />
La competitività tecnologica<br />
degli attuali impianti è di<br />
buon livello, anche se molte parti<br />
(vedi Imperial Smelting) vanno<br />
sostituite e aggiornate per non incrementare<br />
ulteriormente gli oneri<br />
di manutenzione (grande fermata<br />
ogni tre anni).<br />
La competitività economica risulta<br />
invece critica per gli alti costi<br />
di produzione, in parte dovuti a<br />
fattori esterni quali: alto costo <strong>del</strong>l’energia<br />
e <strong>del</strong> lavoro (in rapporto<br />
all’attuale livello produttivo) e<br />
altri dovuti a problemi strutturali<br />
quali gli alti costi di manutenzione<br />
legati alla tecnologia datata dei<br />
vecchi impianti. In sintesi la Portovesme<br />
<strong>srl</strong> sta vivendo un momento<br />
estremamente <strong>del</strong>icato. Le<br />
soluzioni che si presentano sono<br />
solo due:<br />
1) Chiusura già programmata <strong>del</strong>l’impianto<br />
Imperial Smelting con<br />
messa in mobilità di circa 220 addetti<br />
entro marzo 2005; a seguito<br />
<strong>del</strong> significativo ridimensionamento<br />
<strong>del</strong>la capacità produttiva<br />
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l a v o r o<br />
PROGETTO “PORTOVESME SRL”<br />
<strong>del</strong>lo stabilimento le diseconomie<br />
aumenterebbero enormemente. In<br />
questo caso non sarebbe necessario<br />
investire nella ristrutturazione<br />
<strong>del</strong>l’impianto, ma solo intervenire<br />
con limitati interventi di manutenzione<br />
per proseguire la produzione<br />
con gli altri impianti fino a<br />
quando le condizioni economiche<br />
lo consentiranno;<br />
2) Investimento di circa 300 milioni<br />
di euro da oggi fino al 2008 per<br />
migliorare la posizione competitiva<br />
<strong>del</strong>lo stabilimento e garantire la<br />
continuità produttiva per altri 15-<br />
20 anni. In questo caso, al termine<br />
<strong>del</strong>l’investimento, lo stabilimento<br />
continuerebbe a produrre con costi<br />
di produzione più ridotti e una<br />
competitività pari alle primarie<br />
aziende mondiali <strong>del</strong> settore metallurgico.<br />
La società ritiene credibile questo<br />
progetto per i seguenti elementi:<br />
a) Consistenza economica <strong>del</strong> progetto;<br />
b) Contenuto tecnologico innovativo<br />
e avanzata formazione <strong>del</strong>la<br />
forza lavoro;<br />
c) Localizzazione idonea al fine<br />
<strong>del</strong> recupero di tutti gli elementi<br />
metallici per via <strong>del</strong>le tecnologie<br />
esistenti (produzione diretta <strong>del</strong>lo<br />
zinco, recupero <strong>del</strong> piombo dai<br />
fanghi di lisciviazione);<br />
d) Contenuto ambientale <strong>del</strong> progetto<br />
(riduzione/eliminazione degli<br />
elementi emessi);<br />
e) Integrazione estrattiva-produttiva.<br />
La Glencore è comproprietaria<br />
di un giacimento con riserve<br />
stimate in 16 milioni di tonnellate<br />
di minerali;<br />
f) Soddisfazione <strong>del</strong>la domanda<br />
<strong>del</strong> mercato;<br />
g) Mantenimento <strong>del</strong>l’occupazione<br />
esistente.<br />
Consistenza economica <strong>del</strong> progetto.<br />
L’investimento complessivo<br />
di circa 300 milioni di euro. Un<br />
investimento di queste dimensioni<br />
nasce da valutazioni di redditività<br />
nel tempo certe e confrontate da<br />
appropriati studi di fattibilità e<br />
marketing.<br />
Contenuto tecnologico innovativo.<br />
L’impianto a lisciviazione<br />
diretta (che con tutti i componenti<br />
previsti determina la maggior<br />
parte <strong>del</strong>l’investimento totale) è<br />
realizzato sfruttando una nuova<br />
modalità di estrazione <strong>del</strong> metallo<br />
zinco senza utilizzare il processo<br />
di arrostimento <strong>del</strong> solfuro. Alla<br />
fine <strong>del</strong>l’investimento il complesso<br />
dovrebbe incrementare la<br />
produzione di zinco fino a circa<br />
270.000 t/anno (contro le 173.246<br />
t. prodotte nel 2002- ano in cui<br />
gli impianti hanno lavorato per<br />
12 mesi).L’intervento ha <strong>del</strong>le<br />
ricadute anche dal punto di vista<br />
<strong>del</strong>l’occupazione. L’ipotesi di<br />
arresto produttivo <strong>del</strong>l’impianto<br />
Imperial Smelting, con l’avvio<br />
di un periodo di “conservazione<br />
tecnica vigilata” degli impianti<br />
(eventuali nuovi sbocchi produttivi<br />
ne consigliano il mantenimento<br />
attivo ma freddo), renderebbe disponibile<br />
una forza lavoro diretta<br />
di circa 200 persone. Si ritiene<br />
che il nuovo impianto elettrolitico<br />
sarà in grado di assorbire un numero<br />
consistente di tali risorse, e<br />
che il periodo di costruzione <strong>del</strong>l’impianto<br />
nuovo (la costruzione<br />
avverrà senza che sia interrotta<br />
la funzionalità <strong>del</strong>l’elettrolisi già<br />
esistente salvo un breve periodo<br />
tecnico di allineamento) di circa<br />
due/tre anni sarà dedicato a corsi<br />
di formazione, sia per gli addetti<br />
che gestiranno il nuovo impianto<br />
sia per altri addetti che dovranno<br />
essere addestrati e riqualificati per<br />
condurre gli impianti ammodernati.<br />
Localizzazione idonea. La contiguità<br />
tra il ciclo elettrolitico<br />
esistente (per la produzione <strong>del</strong>lo<br />
zinco) e l’impianto Kivcet-KSS<br />
rende disponibile la tecnologia di<br />
produzione di piombo e argento ai<br />
fini <strong>del</strong> recupero dei fanghi piombosi<br />
derivanti dal processo elettrolitico<br />
anche <strong>del</strong> futuro impianto, e<br />
il recupero dei preziosi (argento<br />
e oro), presso lo stabilimento di<br />
San Gavino. Inoltre l’altro impianto<br />
esistente “purga cadmio”<br />
consente di ottenere dai residui<br />
di lavorazione anche il cadmio<br />
metallo (prodotto commerciale),<br />
chiudendo anche questo ciclo <strong>del</strong><br />
cadmio come elemento metallico<br />
altrimenti indesiderato.<br />
Contenuto ambientale <strong>del</strong> progetto.<br />
Il nuovo impianto, unitamente<br />
agli altri investimenti, insisterà<br />
sull’insediamento già esistente.<br />
Nella zona, già definita “area ad<br />
elevato rischio di crisi ambientale”,<br />
sarebbe la prima volta che<br />
una società preesistente indirizza<br />
il proprio miglioramento <strong>del</strong>le<br />
capacità produttive associandolo<br />
anche ad una nuova tecnologia<br />
che determina un netto miglioramento<br />
<strong>del</strong>l’impatto. In particolare<br />
si otterrà una netta riduzione <strong>del</strong>le<br />
emissioni di SO2, già fortemente<br />
ridotte e sempre nei limiti, e<br />
l’eliminazione di alcune linee di<br />
trasporto di materiali secchi contenenti<br />
piombo.<br />
Integrazione estrattiva-produttiva.<br />
Il progetto trae origine dalla<br />
disponibilità di un’ingente risorsa<br />
mineraria ubicata nel Nord <strong>del</strong>l’Australia<br />
a circa 900 km dalla<br />
città di Darwin, di proprietà di<br />
un’associata <strong>del</strong> gruppo Glencore.<br />
Il sito di Portovesme rappresenterebbe<br />
la logica risposta tecnica<br />
alla completa valorizzazione <strong>del</strong><br />
minerale estratto. Il materiale da<br />
trattare sarà un solfuro misto di<br />
zinco e piombo flottato denominato<br />
Misto Mc Arthur River.<br />
Soddisfazione <strong>del</strong>la domanda di<br />
mercato. Il mercato di sbocco<br />
dei metalli prodotti è principalmente<br />
quello nazionale; l’attuale<br />
capacità di produzione non è comunque<br />
sufficiente a soddisfare<br />
tutta la domanda, pur in questo<br />
periodo di scarsa crescita, cosicché<br />
è necessario importare dall’estero<br />
il fabbisogno residuo.<br />
L’incremento di produzione<br />
previsto ridurrà buona parte <strong>del</strong>le<br />
importazioni di metalli senza<br />
però annullarle.<br />
Mantenimento <strong>del</strong>l’occupazione<br />
esistente. La realizzazione<br />
<strong>del</strong>l’investimento consente la<br />
prosecuzione <strong>del</strong>l’attività su<br />
nuove basi competitive per altri<br />
15-20 anni. Questo assicura il<br />
mantenimento <strong>del</strong> livello occupazionale<br />
e l’ingresso di nuova<br />
manodopera grazie ai normali<br />
cicli di turn-over.<br />
Non è “istituzionalmente corretto”<br />
che dei rappresentanti dei lavoratori,<br />
in questo caso le RSU <strong>del</strong>la<br />
Portovesme <strong>srl</strong>, si rivolgano direttamente<br />
ad un Ministro <strong>del</strong>l’Interno<br />
per parlare di lavoro. Ma, una serie<br />
di considerazioni, si spingono a ritenere<br />
assolutamente irrinunciabile un<br />
suo coinvolgimento e speriamo un<br />
suo intervento autorevole.<br />
Come a lei è ben noto, una difficile<br />
situazione è ormai più che reale nel<br />
nostro comparto produttivo. Una<br />
crisi, senza fine, coinvolge la nostra<br />
fabbrica e l’unico spiraglio certo,<br />
valido e di prospettiva oggi ci viene<br />
negato.<br />
Ci riferiamo al DPCM 6.2.2004,<br />
che sottoscritto dal Presidente <strong>del</strong><br />
Consiglio dei Ministri definisce<br />
un assetto <strong>del</strong> prezzo <strong>del</strong>l’energia<br />
elettrica utile sia alla ripresa <strong>del</strong>la<br />
produzione interrotta nel settembre<br />
2003 e poi temporaneamente ripresa<br />
questa primavera sia alla definizione<br />
di un nuovo piano industriale basato<br />
FERMATA IMPIANTO IMPE-<br />
RIAL SMELTING<br />
E CHIUSURA STABILIMENTO<br />
(senza intervento)<br />
Le motivazioni che stanno alla<br />
base <strong>del</strong>la chiusura <strong>del</strong> ciclo Imperial<br />
Smelting sono le diseconomie<br />
legate alla tipologia di processo.<br />
La tipologia di impianto, infatti,<br />
comporta ingenti spese a livello<br />
di manutenzione (clean out ogni<br />
15 giorni, grandi fermate ogni tre<br />
anni). Inoltre la vetustà <strong>del</strong>l’impianto<br />
fa si che lo stesso abbia un<br />
impatto ambientale che, seppure<br />
rientrante nei limiti di legge, è<br />
superiore a quello di impianti di<br />
concezione moderna. Peraltro, il<br />
forte aumento <strong>del</strong> coke metallurgico<br />
(passato dai 130 dollari/ton.<br />
Agli attuali 450 dollari/ton) e di<br />
cui l’Imperial Smelting è forte<br />
consumatore, rende l’impianto<br />
assolutamente fuori mercato.<br />
Senza intervento continuerebbe<br />
ad operare solo l’impianto elettrolitico<br />
e il Kivcet. Questa drastica<br />
riduzione di capacità produttiva<br />
produrrebbe ulteriori conseguenze<br />
nella parte restante <strong>del</strong>l’impianto;<br />
infatti, riducendo di circa<br />
il 40% la capacità complessiva<br />
<strong>del</strong>lo stabilimento, la taglia <strong>del</strong>lo<br />
stesso sarebbe fortemente sotto<br />
dimensionamento rispetto agli<br />
stabilimenti concorrenti.<br />
L’attuale targa (economica di scala)<br />
produttiva, unitamente al carico<br />
dei costi di produzione, senza un<br />
deciso intervento di ampliamento<br />
e ristrutturazione, renderebbe antieconomica<br />
la prosecuzione <strong>del</strong>l’attività<br />
<strong>del</strong>lo stabilimento <strong>del</strong> quale<br />
si prederebbe la chiusura entro 1-2<br />
anni. Ciò produrrebbe, oltre la<br />
perdita <strong>del</strong>l’unico polo nazionale<br />
di produzione di zinco e piombo<br />
primario (si ricorda che già ora la<br />
capacità produttiva <strong>del</strong>l’impianto<br />
non è sufficiente a soddisfare la<br />
domanda nazionale di tali metalli),<br />
l’incremento <strong>del</strong>le importazioni<br />
dall’estero e un fortissimo<br />
impatto sociale a livello locale nel<br />
<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> che già soffre di<br />
alti livelli di disoccupazione.<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
su questo solido presupposto.<br />
Abbiamo incalzato la nostra azienda,<br />
non dimentichiamo che si tratta<br />
di una grande società privata a capitale<br />
svizzero, affinché proprio sulle<br />
tariffe energetiche di stampo “europeo”<br />
si costruisse uno stabile futuro<br />
per arrivare ad un nuovo ciclo produttivo<br />
<strong>del</strong>la fabbrica che durasse<br />
altri 15 anni.<br />
L’ottenuta omologazione dei costi<br />
<strong>del</strong>la bolletta, parificandoci ai<br />
concorrenti europei, ci ha spinto a<br />
valutare anche la possibile rinuncia<br />
ad un settore produttivo, il ciclo Termico<br />
<strong>del</strong>lo zinco, intravedendo nel<br />
ciclo Elettrolitico uno spiraglio di<br />
garanzia.<br />
Garanzia derivante dalla caratteristica<br />
di affidabilità <strong>del</strong>la funzione<br />
istituzionale firmataria <strong>del</strong>l’atto amministrativo.<br />
Ora, con una decisione<br />
sconcertante, tutto questo non c’è<br />
più. Parliamo <strong>del</strong> passato, poiché la<br />
decisione <strong>del</strong>l’Autorità per l’Energia<br />
creerà un pauroso contenzioso<br />
5<br />
GLI OSTACOLI AL FUTURO DELLE INDUSTRIE<br />
CON POSSIBILI RISVOLTI DI ORDINE PUBBLICO<br />
UNA LETTERA AL MINISTRO BEPPE PISANO<br />
economico sulle bollette in essere.<br />
Ma parliamo soprattutto <strong>del</strong> futuro.<br />
Del nostro futuro.<br />
Parliamo <strong>del</strong>l’impossibilità, per il<br />
<strong>Sulcis</strong>, di rinunciare alla prospettiva<br />
industriale. Parliamo <strong>del</strong>l’impossibilità<br />
di mandare a casa 1500 persone<br />
subito con un immediato effetto<br />
a catena che coinvolgerà tutto il<br />
tessuto economico <strong>del</strong>la Sardegna<br />
Meridionale.<br />
Parliamo <strong>del</strong>l’impossibilità di rinunciare<br />
al nostro ruolo, signor Ministro,<br />
che è e sarà quello di opporci<br />
alla chiusura <strong>del</strong>lo stabilimento senza<br />
prospettive.<br />
E’ per questo, signor Ministro, che<br />
tutto quello che accadrà interesserà<br />
il suo Ministero e non altri. Per tutto<br />
questo ci chiediamo se, essere Sardi,<br />
significhi essere diversi e continuando<br />
così la domanda assumerà sempre<br />
più la caratteristica <strong>del</strong>l’inutile<br />
esercizio dialettico. Ci smentisca,<br />
signor Ministro. Saremmo lieti.<br />
RSU Portovesme <strong>srl</strong><br />
PRESENTAZIONE DEL NUOVO PIANO INDUSTRIALE<br />
Il Giorno 4 gennaio 2005 si sono<br />
incontrati a Cagliari la società Portovesme<br />
<strong>srl</strong>, le Segreterie regionali<br />
confederali e di Categoria, le Segreterie<br />
Territoriali confederali e di<br />
Categoria, una rappresentanza <strong>del</strong>la<br />
RSU e la Confindustria.<br />
L’incontro, richiesto dalla Portovesme<br />
<strong>srl</strong>, ha consentito l’illustrazione<br />
<strong>del</strong> piano industriale <strong>del</strong>la stessa società<br />
al fine di avviare la discussione<br />
di merito tra le parti interessate.<br />
Nel corso <strong>del</strong>l’incontro, sono stati<br />
esaminati gli elementi all’origine<br />
<strong>del</strong>la fermata <strong>del</strong> ciclo termico ISF,<br />
gli aspetti salienti <strong>del</strong> nuovo progetto<br />
con particolare riferimento all’innovazione<br />
tecnologica e al nuovo<br />
assetto produttivo, i contenuti economici<br />
<strong>del</strong>l’investimento, essenziali<br />
per un territorio che ha dimenticato<br />
l’impatto positivo collegato alla costruzione<br />
di nuove unità, gli aspetti<br />
di collocazione nel tempo <strong>del</strong>la validità<br />
tecnico-economica <strong>del</strong>le scelte<br />
industriali compiute.<br />
Sono emersi o tre temi che selettivamente<br />
e preventivamente, sostengono<br />
l’iniziativa che, se non risolti, impediranno<br />
di fatto ed incontrovertibilmente<br />
l’attuazione <strong>del</strong> piano.<br />
TARIFFA ENERGETICA. Solo il<br />
mantenimento per un periodo industrialmente<br />
valido <strong>del</strong>le attuali<br />
formule tariffarie consentirà la definizione<br />
di un progetto di estrazione<br />
elettrolitica <strong>del</strong>lo zinco. L’attuale<br />
situazione di incertezza sia in merito<br />
all’effettiva applicazione <strong>del</strong> DPCM<br />
6.2.2004 che in merito alla futura<br />
estensione <strong>del</strong> provvedimento, rendono<br />
difficoltosa una pianificazione degli<br />
investimenti e mettono in dubbio<br />
anche la prosecuzione <strong>del</strong>l’attività.<br />
CONTRATTO DI PROGRAMMA.<br />
Solo l’accesso al finanziamento pubblico,<br />
peraltro già attuato in situazioni<br />
equivalenti, renderà praticabile<br />
l’investimento. Gli aspetti principali<br />
<strong>del</strong> “Business Plan” sono stati illustrati<br />
con il concorso <strong>del</strong>la società<br />
responsabile <strong>del</strong>l’iter amministrativo<br />
prescritto dalla normativa vigente.<br />
PROGETTO WAELZ E IMPIEGO<br />
MATERIALI RIUTILIZZABILI. La<br />
conclusione <strong>del</strong> VIA, di cui le parti<br />
attendono una positiva conclusione<br />
in tempi brevi e comunque nei tempi<br />
di vigenza <strong>del</strong>l’attuale autorizzazione<br />
provvisoria, andrà a costituire una<br />
stabile base tecnica ed autorizzativi<br />
che consentirà di consolidare la produzione<br />
di ossidi di zinco da residui<br />
quale elemento economico irrinunciabile<br />
per la stabilizzazione <strong>del</strong>le<br />
redditività <strong>del</strong>l’impresa.
6<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
Speciale<br />
“Viviamo in una Regione, forse val<br />
la pena di ricordarlo se qualcuno<br />
non lo ha sufficientemente chiaro,<br />
che in pochi anni ha aumentato di<br />
oltre quattro miliardi di euro, 8 mila<br />
miliardi di vecchie lire, i propri debiti.<br />
Bisogna tenerne conto anche nel<br />
parlare di formazione professionale”.<br />
Lo ha detto il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />
Renato Soru parlando <strong>del</strong> futuro<br />
<strong>del</strong>l’istruzione e <strong>del</strong>la formazione in<br />
Sardegna.<br />
“E’ una Regione che sta per uscire<br />
dall’Obiettivo 1, che vive all’interno<br />
di un contesto politico nazionale che<br />
vede diminuire ogni giorno di più gli<br />
stanziamenti per il Sud, una Regione<br />
che è passata da avere 230 milioni<br />
di debiti finanziari con le banche a 2<br />
miliardi e 8, il che vuol dire che li<br />
ha moltiplicati per dodici in cinque<br />
anni, e deve stare più attenta ad utilizzare<br />
le proprie risorse.<br />
Nello stare più attenta ad utilizzare le<br />
proprie risorse, nel mettere in moto<br />
una politica di conoscenza, una politica<br />
che vada a premiare conoscenza<br />
superiore, ha dovuto fare i conti subito<br />
con l’obbligo formativo. È una<br />
cosa che abbiamo trovato, che abbiamo<br />
cercato di correggere, che non<br />
faccia più parte <strong>del</strong>le discussioni.<br />
Però val la pena ricordare che se si<br />
fosse lasciata andare come stava<br />
andando, quest’anno noi avremmo<br />
avuto 9 mila iscritti, l’anno prossimo<br />
15 mila, voleva dire portare sulle<br />
casse <strong>del</strong>la Regione un costo di 120-<br />
130 milioni di euro sulle casse <strong>del</strong>la<br />
Regione, finanziati da nessuno. La<br />
Regione non se lo può permettere e<br />
soprattutto è sbagliato costituzionalmente.<br />
L’obbligo scolastico sta in<br />
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE RENATO SORU<br />
SULLA FORMAZIONE PROFESSIONALE<br />
capo allo Stato e l’obbligo formativo,<br />
la responsabilità finanziaria anche<br />
<strong>del</strong>l’obbligo formativo, continua a<br />
stare in capo allo Stato e può essere<br />
trasferita alle Regioni solo insieme<br />
alle risorse e questo non è accaduto.<br />
E allora sull’obbligo formativo vedo<br />
che siamo andati sulla strada giusta e<br />
sono orgoglioso di aver fatto questo.<br />
Vogliamo lavorare per la scuola. Noi<br />
pensiamo che la scuola sia il luogo<br />
principe <strong>del</strong>l’educazione. Noi non<br />
pensiamo che sia uno sbaglio tornare<br />
indietro da un obbligo formativo fino<br />
ai 16 anni a un obbligo scolastico a 15<br />
ed eventualmente anche da qualcuno<br />
che sottrae dalla scuola gli studenti<br />
quando non hanno nemmeno 15 anni,<br />
quando non ne hanno nemmeno 14.<br />
Noi pensiamo che sia sbagliato, io lo<br />
penso, penso che le persone vadano<br />
innanzitutto tenute a scuola, il più<br />
lungo possibile e poi, il più tardi possibile<br />
accompagnati anche con dei<br />
processi di formazione professionale<br />
perché la cultura scolastica è fondamentale<br />
per difendere l’occupabilità<br />
anche in futuro, per difendere quella<br />
possibilità di cambiare anche mestiere<br />
in futuro, un mestiere che si è<br />
imparato in una scuola di formazione<br />
professionale ma che poi necessariamente<br />
a volte, per come vanno le<br />
cose, deve essere cambiato, perché<br />
cambiano le modalità, cambia l’economia,<br />
cambiano alcuni fenomeni. E<br />
bisogna soprattutto lavorare sull’occupabilità,<br />
sulla capacità di rinnovarsi,<br />
piuttosto che imparare un lavoro<br />
in maniera quasi meccanica. E’ per<br />
questo che continuo a essere convinto<br />
che stare a scuola è importante.<br />
Noi siamo felici di discutere, di<br />
collaborare e di trovare le soluzioni<br />
migliori per la nostra Regione. Ma<br />
è chiaro che dobbiamo trovare<br />
le soluzioni migliori per i nostri<br />
cittadini e credo che tutti saranno<br />
contenti di questo. Dobbiamo<br />
trovare le soluzioni migliori per i<br />
nostri cittadini.<br />
Abbiamo esperienza di corsi di<br />
formazione professionale, di corsi<br />
di formazione fatti anche per gli<br />
stessi dipendenti <strong>del</strong>la Regione<br />
che andavano quasi deserti, che<br />
venivano fatti non si sa con quale<br />
Centro ENAP Carbonia<br />
criterio. Forse molto spesso i corsi<br />
sono stati trascinati più dall’offerta<br />
più che dalla domanda.<br />
E allora questo non può più<br />
esistere, perché non abbiamo<br />
queste risorse, perché altrimenti<br />
non ce le abbiamo, se le<br />
sciupiamo. Non ce le avremo<br />
per innescare dei processi positivi,<br />
e vorrà dire continuare<br />
a mantenere un 18% di livello<br />
di disoccupazione, ma siccome<br />
l’economia non rimane ferma, e o<br />
migliora o peggiora, vorrà dire vederla<br />
peggiorare, perché l’economia<br />
non rimane ferma, non rimarrà<br />
così come è oggi. Bisognerà vedere<br />
se riusciremo a farla migliorare o se<br />
assisteremo al suo peggioramento in<br />
un’Europa a 25.<br />
Ci vogliamo dare un programma, e<br />
poi vogliamo essere coerenti con questo<br />
programma anche quando questo<br />
genera dei disagi. Ma il fatto che crei<br />
dei disagi non ci deve bloccare, perché<br />
il disagio che genererebbe stare<br />
fermi è assolutamente maggiore, è<br />
assolutamente più dannoso.<br />
Allora noi vogliamo investire<br />
nella scuola, vogliamo investire<br />
nella formazione professionale<br />
ma quella che abbia una domanda<br />
certa e quella che aiuti a fare<br />
crescere la società sarda e che<br />
non sia fine a se stessa. E credo<br />
che condividiamo questo e siamo<br />
disposti a discuterne.<br />
E vogliamo investire nell’Università.<br />
Vogliamo investire nella<br />
conoscenza, in tutte le sue articolazioni.<br />
E vogliamo che ogni sua<br />
articolazione sia declinata nel migliore<br />
dei modi; a cominciare da<br />
quella <strong>del</strong>la scuola <strong>del</strong>l’obbligo.<br />
GLI ENTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE<br />
CONTRO I TAGLI DELLA REGIONE<br />
A distanza di oltre due mesi dalla<br />
firma <strong>del</strong>l’Accordo sul riordino<br />
<strong>del</strong>l’offerta sperimentale di istruzione<br />
- formazione per l’anno<br />
scolastico 2004-2005 lo stato<br />
di attuazione sembra essere di<br />
là da venire; di fatto la <strong>del</strong>ibera<br />
<strong>del</strong>la Giunta che avrebbe dovuto<br />
dare gambe all’applicazione<br />
<strong>del</strong>l’Accordo, lo ha praticamente<br />
stravolto e reso inapplicato e,<br />
dunque, inefficace.<br />
Nel periodo trascorso è andato<br />
crescendo negli operatori il convincimento<br />
di un chiaro e <strong>del</strong>iberato<br />
attacco <strong>del</strong> Governatore<br />
al sistema di Formazione Professionale,<br />
mosso con l’intento<br />
di smantellarlo o, quanto meno,<br />
di ridurlo a livelli che è lecito<br />
definire preoccupanti; in questo<br />
senso l’esempio <strong>del</strong>la gestione<br />
<strong>del</strong>l’Accordo è, per noi, emblematico<br />
di questo attacco.<br />
Questo comportamento trova<br />
conferma nel rifiuto ad accogliere<br />
la disponibilità degli Enti Storici a<br />
razionalizzare il settore.<br />
Complessivamente molte appaiono<br />
le problematicità che emergono<br />
dalle vicende più recenti; e tra<br />
queste, sembrano assumere una<br />
valenza politica notevole e chiedono<br />
risposte urgenti:<br />
1) Abbiamo più di 3000 giovani<br />
in dispersione scolastica, frutto<br />
<strong>del</strong> mancato rientro nel sistema<br />
scolastico che nessuno ha monitorato,<br />
e che autorità scolastiche<br />
e istituzioni regionali tengono<br />
colpevolmente ai margini di<br />
qualsiasi opportunità formativa;<br />
2) Assistiamo alla paralisi complessiva<br />
<strong>del</strong> sistema, dovuta alla<br />
mancata formulazione di bandi, a<br />
valere sulle risorse <strong>del</strong> POR Sardegna<br />
2000/2006; nel complesso<br />
300 milioni di Euro aspettano di<br />
On. Renato Soru<br />
essere impegnati attraverso bandi<br />
POR;<br />
3) Assistiamo ad una sconcertante<br />
assenza di una politica formativa<br />
chiara da parte <strong>del</strong> Governatore,<br />
le cui esternazioni non vanno<br />
oltre lo sterile inseguimento<br />
di suggestioni e di mo<strong>del</strong>li esterofili,<br />
<strong>del</strong> tutto decontestualizzati<br />
rispetto alla nostra realtà;<br />
4) Non comprendiamo, poi, con<br />
quali soggettualità il Governatore<br />
intenda costruire e governare<br />
il nuovo sistema.<br />
5) Rifiutiamo una logica che<br />
scarica sul personale la conseguenza<br />
diretta di una volontà di<br />
<strong>del</strong>l’intero settore, opponendo<br />
una linea di resistenza che renda<br />
compatibili le competenze e professionalità<br />
degli operatori, con<br />
un disegno di riorganizzazione in<br />
un settore che in tu dismissione<br />
tti gli angoli <strong>del</strong>l’Europa viene<br />
riconosciuto strategico per il lavoro<br />
e lo sviluppo.<br />
Di fatto, i numerosi problemi irrisolti<br />
finiscono per dare sostanza<br />
a chi parla, a ragione, di diritti<br />
costituzionali alla formazioni<br />
conculcati e di smantellamento<br />
<strong>del</strong> sistema, la cui ricostruzione è<br />
chiara solo nella mente <strong>del</strong> nostro<br />
Governatore. A lui poi non sfuggirà<br />
che operazioni come queste<br />
hanno dei costi; costi economici e<br />
sociali che minacciano seriamente<br />
un’economia come quella<br />
sarda che di tutto ha bisogno<br />
fuorchè di ulteriori fronti di crisi<br />
occupazionale e di problematicità<br />
sociali che andrebbero a<br />
completare un quadro sempre<br />
più compromesso dalla colpevole<br />
“assenza” di politiche nei vari<br />
comparti socio economici denunciata<br />
dalla giunta <strong>del</strong> nostro<br />
Governatore.<br />
BORSE DI STUDIO REGIONALI<br />
PER AGRICOLTURA BIOLOGICA<br />
Con poco meno di 250 mila<br />
euro la Giunta regionale ha<br />
finanziato 18 borse di studio<br />
in materia di agricoltura<br />
e di agricoltura biologica.<br />
Con due distinte <strong>del</strong>ibere,<br />
proposte dall’Assessore<br />
<strong>del</strong>l’Agricoltura Salvatoricca<br />
Addis, la Giunta ha<br />
destinato 134.000,00 euro<br />
a 10 borse di studio per<br />
la ricerca nel settore <strong>del</strong>l’agricoltura<br />
biologica e<br />
114.000,00 euro per 8 borse<br />
destinate al perfezionamento<br />
nelle Università di<br />
Cagliari e Sassari, all’Istituto<br />
Zootecnico e Caseario<br />
e.all’Istituto di Incremento<br />
Ippico <strong>del</strong>la Sardegna e<br />
saranno destinate a laureati<br />
in Scienze Biologiche,<br />
Scienze Agrarie, Scienze<br />
Naturali, Scienze e Tecnologie<br />
Erboristiche, Farmacia,<br />
CTF, Medicina Veterinaria,<br />
Tutela e gestione<br />
fauna selvatica, Chimica e<br />
Biotecnologie.<br />
Gli Istituti e le Università<br />
si dovranno occupare <strong>del</strong>le<br />
procedure per l’assegnazione<br />
<strong>del</strong>le borse, compresa la<br />
predisposizione degli specifici<br />
bandi di concorso.
Lavoro<br />
CALASETTA<br />
LA SOPRAVVIVENZA DELLA CANTINA SOCIALE<br />
NON E’ SOLO UNA QUESTIONE VITIVINICOLA<br />
In questi ultimi tempi le cronache<br />
si sono interessate <strong>del</strong>lo<br />
stato di salute <strong>del</strong>la cantina<br />
sociale di Calasetta, un enopolio,<br />
sorto negli anni Venti e<br />
poi rifondato definitivamente<br />
nel 1932. Una cantina sociale,<br />
quindi, con lunga tradizione e<br />
punto di riferimento, per blasonate<br />
case vinicole nazionali<br />
e d’Oltralpe, per i suoi ottimi<br />
vini da taglio. Sono ancora<br />
vive le immagini di navi “viniere”<br />
attraccate alla banchina<br />
calasettana per caricare l’ottimo<br />
nettare <strong>del</strong>le uve maturate<br />
al sole <strong>del</strong>le tantissime vigne<br />
sparse per l’isola sulcitana.<br />
Le cronache d’oggi (non solo<br />
d’oggi, per la verità) si stanno<br />
interessando a quest’enopolio<br />
non più per le sue produzioni<br />
di qualità, quanto per la crisi<br />
che attanaglia questa cooperativa<br />
di viticoltori. Una crisi<br />
Calasetta - Cantina Sociale<br />
Sergio Rombi<br />
che parte da lontano, allorché<br />
non si decise di stare al passo<br />
coi tempi o non si ebbe il<br />
coraggio, con la garanzia <strong>del</strong>la<br />
qualità <strong>del</strong>le uve e <strong>del</strong> vino, di<br />
ammodernare l’enopolio, facendo<br />
diventare i prodotti di<br />
nicchia.<br />
Fare nomi e cognomi <strong>del</strong>le<br />
persone che hanno portato la<br />
cantina sociale di Calasetta a<br />
tale dissesto, peraltro da tutti<br />
conosciuti, non sembra che<br />
possa servire alla causa <strong>del</strong> riscatto<br />
e <strong>del</strong> rilancio.<br />
In questo momento è, invece,<br />
apprezzabile che sia stato eletto<br />
un nuovo Consiglio d’Amministrazione<br />
che, pur di fronte<br />
ad oggettive difficoltà, non<br />
intende mollare l’imbarcazione<br />
nel momento di difficoltà. Il<br />
Consiglio d’Amministrazione,<br />
guidato dal Presidente Franco<br />
Armeni, starebbe cercando di<br />
DIBATTITO<br />
IL DRAMMA DELLA DISOCCUPAZIONE<br />
Niko Cancedda<br />
Ogni volta che ascolto appelli per<br />
ridurre la disoccupazione nella<br />
nostra area mi viene un senso di<br />
rivolta e di nausea. Essendo convinto<br />
che la disoccupazione non<br />
interessa a nessuno, gli appelli<br />
hanno in me un senso di strumentalizzazione<br />
<strong>del</strong> fenomeno per un<br />
fine di parte. Questa convinzione<br />
mi è data dal fatto che gli appelli,<br />
le dichiarazioni, i convegni, le<br />
sollecitazioni non hanno alcuna<br />
incidenza sul fenomeno. Anzi lo<br />
accentua perché il tempo, che trascorre<br />
senza che qualcuno faccia<br />
qualcosa, lo incrementa.<br />
Il parlarsi addosso e il parlarsi all’interno<br />
<strong>del</strong>la classe che ha la responsabilità<br />
<strong>del</strong> degrado <strong>del</strong>l’area,<br />
compresa da disoccupazione a due<br />
cifre, hanno soltanto il compito di<br />
salvarsi la coscienza. Non se ne<br />
può più! I disoccupati non devono<br />
vergognarsi <strong>del</strong> loro stato. Devono<br />
prendere coscienza che sono vittime<br />
di un sistema che la classe degli<br />
appelli ha creato. Devono uscire<br />
allo scoperto per fare sentire la loro<br />
voce e la loro forza.<br />
Solo la forza <strong>del</strong>la testimonianza<br />
può dare forza a quelle poche persone<br />
che hanno a cuore il problema<br />
e mandare in naftalina quelli che<br />
hanno tarlato il tessuto sociale per<br />
tanto tempo. E bisogna agire subito.<br />
Le condizioni odierne sono il<br />
frutto <strong>del</strong>le decisioni prese ieri. Si<br />
costruisca oggi l’avvenire dei figli.<br />
Almeno il sacrificio odierno serva<br />
alla futura generazione. Per questo<br />
servono fatti e non chiacchiere.<br />
Servono progetti che si possano<br />
sviluppare e sopravvivere all’interno<br />
<strong>del</strong> contesto economico esistente<br />
e non in quello che qualcuno si<br />
immagina. Leggevo, proprio oggi,<br />
che la De Longhi vuole trasferire la<br />
sua produzione dall’Italia in Cina<br />
e mettere sul lastrico oltre 1500<br />
operai. Questa è la realtà entro cui<br />
Calasetta<br />
bisogna agire. Attenzione, anche se<br />
per i 1500 operai è comunque un<br />
dramma, c’è l’opportunità per molti<br />
altri di alta qualifica di essere occupati<br />
nei servizi specialistici e di<br />
ricerca perché l’azienda continua<br />
ad espandersi.<br />
Questo è il gioco dei problemi e <strong>del</strong>le<br />
opportunità di una nuova Nazione<br />
che entra nel gioco <strong>del</strong> commercio<br />
mondiale. E chi ha solo problemi?<br />
Si ritrova con un alto livello di disoccupazione<br />
e di degrado. E’ il nostro<br />
caso attuale. Bisogna creare centri di<br />
servizi e di ricerca per fare sviluppare<br />
l’occupazione esistente e sostituire<br />
le produzioni a bassa tecnologia,<br />
quando queste non saranno più convenienti<br />
produrli in zona, con quelle<br />
che richiedono maggiore conoscenza.<br />
Solo in questo modo si possono<br />
mettere le basi per un nuovo sviluppo.<br />
Non ce ne sono altre.<br />
E attenzione! Il turismo non fa<br />
eccezione a questa logica. Le risorse<br />
naturali esistono dappertutto.<br />
Quello che non esiste dappertutto è<br />
la gestione <strong>del</strong> turista. E la gestione<br />
non la si improvvisa. Richiede ricerca,<br />
persone e istituzioni competenti.<br />
Si torna sempre alle capacità<br />
<strong>del</strong>le persone e <strong>del</strong>le istituzioni. E<br />
attenzione non servono <strong>del</strong>le cime.<br />
Necessita un tessuto di competenze<br />
esteso a tutta la comunità.<br />
Una comunità che possa determinare<br />
il proprio destino e non essere<br />
alla deriva degli eventi gestiti<br />
da altri. Una comunità solidale e<br />
competitiva che possa trattenere le<br />
sue menti migliori e possa essere<br />
di attrazione di menti esterne. Per<br />
questo occorre fare sistema. Occorre<br />
un sistema tra le istituzioni<br />
<strong>del</strong>l’area che sappia sprigionare<br />
energia sufficiente ad elevare le<br />
competenze in settori trainanti da<br />
individuare in funzione <strong>del</strong>la vocazione<br />
<strong>del</strong>l’area.<br />
Una Università che non interagisca<br />
con altre istituzioni è destinata a<br />
svolgere un ruolo marginale se non<br />
a soccombere nel medio termine. La<br />
stessa storia per la scuola. Così come<br />
il sistema area deve interagire con altri<br />
sistemi adiacenti e con quelli che<br />
si affacciano sulle sponde <strong>del</strong> Mediterraneo<br />
avendo, però, l’occhio puntato<br />
verso il nord Europa. Il faro deve<br />
essere di avvicinarsi e di trascinare<br />
gli altri verso comunità maggiormente<br />
sviluppate ed organizzate.<br />
Non è fantasia quello che si sta scrivendo.<br />
L’Irlanda, che era un paese<br />
di emigranti, si è trasformata in<br />
paese ricco in forte sviluppo. Tutto<br />
dipende dal fine che si pone una<br />
comunità e nella capacità di gestione<br />
<strong>del</strong>le problematiche che si<br />
interpongono lungo il cammino.<br />
Ognuno si crea il proprio futuro<br />
e destino.<br />
trovare una strada che riesca a<br />
portar fuori <strong>del</strong>le secche questa<br />
storica cantina, una <strong>del</strong>le più<br />
floride, a suo tempo, esistenti<br />
in Sardegna, e certamente tra<br />
le più vecchie <strong>del</strong>l’Isola.<br />
“Tutte le cantine sociali che<br />
non si sono tenute al passo coi<br />
tempi, hanno dovuto chiudere<br />
i battenti, appesantite in questo<br />
dalla politica <strong>del</strong>l’espianto<br />
dei vigneti che aveva dato un<br />
apparente reddito. Oggi Calasetta,<br />
ha aggiunto l’ex dirigente<br />
<strong>del</strong>la cantina in argomento,<br />
sta tentando con lodevole impegno<br />
di uscire dalle difficoltà.<br />
Non penso che siano i debiti<br />
ad appesantire la gestione,<br />
quanto, invece, il non avere<br />
ancora idee chiare su cosa fare<br />
per il futuro”.<br />
Debiti da una parte, vino invenduto<br />
dall’altra non rappresentano,<br />
certamente, il<br />
miglior biglietto da visita che<br />
una cantina sociale possa offrire<br />
all’imprenditore che voglia<br />
mettere mano per salvare<br />
l’enopolio.<br />
“La cantina sociale di Calasetta,<br />
ha detto Lino Cani Direttore<br />
<strong>del</strong>la cantina di Santadi<br />
che nel tempo ha saputo fare<br />
il salto di qualità, è una parte<br />
storica <strong>del</strong>la vitivinicoltura<br />
sulcitana. Non si può a cuore<br />
leggero lasciare che questa<br />
cooperativa vada a chiudere.<br />
Ci possono essere mille modi<br />
per rivitalizzare l’impresa. Occorre<br />
però un atto di coraggio<br />
e capire cosa s’intende fare.<br />
Soprattutto, ha aggiunto il<br />
Direttore <strong>del</strong>la cantina sociale<br />
di Santadi Lino Cani, occorre<br />
trovare i giusti sostegni tecnici<br />
(prima di tutto) e finanziari,<br />
capaci di evitare il peggio”.<br />
Le valutazioni fatte dal Direttore<br />
<strong>del</strong>la Cantina di Santadi<br />
Lino Cani sono una testimonianza<br />
disinteressata e onesta<br />
che merita tutta l’attenzione<br />
da parte sia dei Calasettani<br />
che di coloro cui stanno a<br />
cuore le sorti <strong>del</strong>l’economia<br />
locale. Certo, nessuno pensa<br />
di ridare alla cantina il valore<br />
e il peso economico-sociale<br />
che aveva un tempo. Però<br />
le collaborazioni con rinomate<br />
case vinicole, di comprovata<br />
esperienza, potrebbe<br />
costituire una via d’uscita.<br />
Come in tutte le circostanze<br />
analoghe, un po’ d’umiltà<br />
“non spunta il vino”, anzi lo<br />
“invecchia”, dandogli nuova<br />
prospettiva.<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
tel. 0781.260047-59<br />
fax 0781.260058<br />
ELENCO CONTRIBUTI ASSOCIAZIONI CULTURALI (2004)<br />
Associazione Centro Storico Serbariu<br />
Comitato festeggiamenti S.Isidoro Barbusi<br />
Associazione Polifonica S.Cecilia<br />
Associazione Collegium Musicum<br />
Parrocchia Sacro Cuore Cortoghiana<br />
Agenzia Temptation Mo<strong>del</strong><br />
Oratorio S.Ponziano<br />
Associazione Sardegna Nuragica<br />
Istituto d’Istruzione Superiore-Liceo<br />
Associazione Cinofila Cortoghiana<br />
Parrocchia B.V. <strong>del</strong>le Grazie<br />
Polisportiva Grimau<br />
S.S. <strong>Sulcis</strong> Atletica<br />
Team Mountain Bike Spakkaruote<br />
U.S. Tersicore<br />
Ass. Taiji<br />
Mediterranea<br />
S.S. Jet Center<br />
F.I.G.C.<br />
G.S.Barbusi<br />
International Karate Federation<br />
Cadeddu Sara<br />
Academy Karate Contact<br />
Polisportiva La Torre<br />
A.S. Rari Nantes<br />
Società Ciclismo Monteponi<br />
Ass. Ex Biancoblu<br />
Comitato Memorial Sergio Fois<br />
Club Danza Sportiva 3L<br />
Gruppo Sportivo Carbonia Sud<br />
Promosport Sardegna<br />
S.S. Club Ottoruote<br />
G.S. Corvi e Corvetti<br />
ELENCO CONTRIBUTI SPORT (2004)<br />
7<br />
EURO<br />
450,00<br />
200,00<br />
800,00<br />
550.00<br />
400,00<br />
400,00<br />
350,00<br />
350,00<br />
200,00<br />
150,00<br />
150,00<br />
1.800,00<br />
2.150,00<br />
2.500,00<br />
1.000,00<br />
300,00<br />
5.000,00<br />
600,00<br />
2.500,00<br />
200,00<br />
1.000,00<br />
150,00<br />
150,00<br />
150,00<br />
1.450,00<br />
500,00<br />
1.000,00<br />
150,00<br />
400,00<br />
3.000,00<br />
5.000,00<br />
150,00<br />
150,00
Salute<br />
IL DIRITTO AL SORRISO DI OGNI BAMBINO<br />
RICOVERATO NEGLI OSPEDALI PEDIATRICI<br />
UN CORSO PER VOLONTARI DELL’ABIO<br />
Un primo corso per volontari<br />
Abio (Associazione Bambini<br />
in Ospedale), è stato promosso<br />
presso il “Crobu” di Iglesias,<br />
il presidio ospedaliero Pediatrico<br />
presso il quale un anno fa<br />
l’Associazione in argomento,<br />
nel quadro <strong>del</strong> progetto “Dash-<br />
Missione bontà-Ospedale amico”,<br />
è stata realizzata una sala<br />
gioco riservata appunto ai piccoli<br />
ricoverati.<br />
Il programma è stato completato<br />
con il corso per volontari<br />
Abio che, a conclusione <strong>del</strong><br />
tirocinio in ospedale, potranno<br />
operare all’interno dei reparti<br />
ospedalieri, contribuendo a<br />
mantenere alto il morale, di<br />
bambini e loro familiari, nel<br />
periodo di degenza.<br />
“Abio, è stato spiegato, significa,<br />
in primo luogo, “diritto al<br />
sorriso”. Il sorriso di un volontario<br />
accanto ad ogni bambino<br />
in ospedale è un diritto di tutti.<br />
L’obiettivo primario è ridurre<br />
al minimo il potenziale rischio<br />
di trauma che ogni ricovero<br />
presenta, collaborando con<br />
le diverse figure operanti in<br />
ospedale per attuare, ciascuno<br />
nel proprio ruolo, una strategia<br />
di attiva promozione <strong>del</strong> benessere<br />
<strong>del</strong> bambino. L’attività<br />
dei volontari si rivolge sia al<br />
Iglesias “Crobu”<br />
bambino che ai suoi genitori”.<br />
Il corso, nel suo complesso, è<br />
stato articolato in cinque lezioni:<br />
incontro informativo,<br />
incontro selezione-autovalutazione,<br />
aspetti igienico-sanitari-comportamentali<br />
e importanza<br />
<strong>del</strong> gioco, seminario<br />
psico-motivazionale, ed infine<br />
sessanta ore di tirocinio in<br />
ospedale.<br />
L’Abio è un’Associazione<br />
Onlus fondata nel 1978 per<br />
promuovere l’umanizzazione<br />
<strong>del</strong>l’ospedale e sdrammatizzare<br />
l’impatto <strong>del</strong> bambino e <strong>del</strong>la<br />
sua famiglia con le strutture<br />
sanitarie. Il volontario, per<br />
quanto riguarda il bambino, si<br />
propone di: accoglierlo al momento<br />
<strong>del</strong> ricovero facilitandone<br />
l’inserimento in reparto;<br />
lo assiste durante le visite ambulatoriali,<br />
intrattenendolo e<br />
distraendolo durante l’attesa;<br />
collabora col personale sanitario<br />
a preparare il minore alle<br />
varie procedure terapeutiche<br />
cui verrà sottoposto (iniezioni,<br />
prelievi, radiografie, interventi<br />
chirurgici); rende più accoglienti<br />
i reparti con decorazioni<br />
e arredi; garantisce al bambino<br />
una presenza rassicurante<br />
in assenza <strong>del</strong>la mamma o di<br />
altri familiari; promuove atti-<br />
Elena Cossu<br />
vamente attività ludiche, valorizzando<br />
gli aspetti simbolici,<br />
comunicativi e razionali che il<br />
gioco può assumere nel contesto<br />
ospedaliero.<br />
Inoltre, rivolto ai genitori <strong>del</strong><br />
minore, il volontario: contribuisce<br />
a sdrammatizzare la<br />
malattia <strong>del</strong> bambino ascoltando<br />
i loro problemi ed offrendosi<br />
come tramite in un<br />
ambiente sconosciuto; fornisce<br />
informazioni sul comportamento<br />
da tenere e le norme<br />
da rispettare nell’interesse<br />
di tutti; informa sui servizi, i<br />
supporti e sulle agevolazioni;<br />
assicura una presenza amica<br />
accanto al bambino, permettendo<br />
al genitore di assentarsi<br />
serenamente per provvedere<br />
ad eventuali incombenze.<br />
L’attività dei gruppi Abio si<br />
svolge, ormai da anni, nelle<br />
diverse Regioni italiane. Per<br />
questo l’Associazione realizza<br />
ogni anno 600.000 ore di servizio<br />
di volontariato presso le<br />
pediatrie degli ospedali; organizza<br />
circa 500 ore di formazione<br />
per aspiranti volontari<br />
e aggiornamenti di quelli in<br />
servizio; fornisce giocattoli e<br />
materiale ricreativo per tutti i<br />
reparti; costituisce nuovi gruppi<br />
Abio.<br />
Iglesias - P.O. “Crobu”<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
RACCOLTA MEDICINALI<br />
PER IL SUDEST ASIATICO<br />
A seguito dei recenti fatti accaduti<br />
nelle coste asiatiche, la Regione Sardegna<br />
è stata attivata per una raccolta<br />
di farmaci necessari nelle aree colpite<br />
dal cataclisma. L’Associazione Soccorso<br />
Iglesias, su incarico <strong>del</strong> Servizio<br />
di Protezione Civile <strong>del</strong>la R. A. S.,<br />
Assessorato Difesa Ambiente, è stata<br />
individuata tra le organizzazioni che<br />
hanno l’incarico di curare la raccolta<br />
dei farmaci nella Provincia di Cagliari,<br />
specificatamente organizzando<br />
il “Punto di raccolta dei farmaci”<br />
relativo all’area <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />
Chi volesse dare un contributo alla<br />
raccolta, può far pervenire all’Associazione<br />
i farmaci secondo le seguenti<br />
indicazioni:<br />
Tipologia dei farmaci richiesti: Antibiotici,<br />
Antidiarroici, Cardiocircolatori,<br />
Reidratanti, Corticosteroidi, Antinfiammatori,<br />
Materiale di consumo per disinfezione<br />
ferite. Non devono essere confezioni<br />
parzialmente utilizzate. La scadenza<br />
deve essere successiva al mese<br />
di Marzo 2005. Le scatole contenti i<br />
farmaci si possono consegnare presso<br />
la sede <strong>del</strong>l’associazione Soccorso<br />
9<br />
Iglesias, tutti i giorni dalle 7,00 alle<br />
19,00 previo preavviso telefonico.<br />
Eventuali chiarimenti sull’argomento<br />
si possono ottenere comunicando<br />
con: Associazione Soccorso Iglesias<br />
Telefonicamente, tutti i giorni dalle<br />
07,00 alle 19,00 al N° 0781.31333.<br />
Via Fax al N° 0781.40056.<br />
Via E-mail all’indirizzo – emergenzas<br />
ia@soccorsoiglesias.it<br />
Si prega di far pervenire SOLO i farmaci<br />
indicati, in quanto farmaci non rispondenti<br />
alle indicazioni non potranno<br />
essere inviati.<br />
Si precisa, inoltre, che, al momento,<br />
l’associazione NON sta raccogliendo<br />
offerte di abbigliamento o di denaro<br />
per l’emergenza asiatica.<br />
L’ASSESSORE DIRINDIN<br />
E IL PIANO SANITARIO<br />
Con un ritardo di poche settimane<br />
la Giunta Soru manterrà<br />
la promessa di presentare<br />
al più presto il Piano<br />
Sanitario e quello Sociale.<br />
Giorgio Oppi ha governato a<br />
lungo negli ultimi vent’anni<br />
la sanità isolana e ancora<br />
non ha spiegato perché non<br />
ha voluto dare alla Sardegna<br />
La Regione condurrà uno studio<br />
sui disturbi respiratori dei bambini<br />
che vivono nelle aree a rischio ambientale<br />
<strong>del</strong>la provincia di Cagliari.<br />
L’iniziativa coinvolgerà 4300 alunni<br />
<strong>del</strong>le elementari di Sant’Antioco,<br />
Portoscuso, Carbonia, Villacidro,<br />
San Gavino, Villasor, Villa San Pietro,<br />
Capoterra e Sarroch.<br />
Lo studio Drias (Disturbi Respiratori<br />
nell’Infanzia e Ambiente in<br />
Sardegna) è promosso nell’ambito<br />
<strong>del</strong> Piano Operativo Nazionale<br />
Atas <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Salute per<br />
il potenziamento degli Osservatori<br />
Epidemiologici <strong>del</strong>le regioni <strong>del</strong>l’Obiettivo<br />
1. Alla presentazione <strong>del</strong><br />
progetto erano presenti i pediatri<br />
dei centri interessati dall’indagine,<br />
insieme ai responsabili dei servizi di<br />
igiene pubblica <strong>del</strong>le Asl di Cagliari,<br />
Sanluri e Carbonia, i referenti <strong>del</strong>lo<br />
studio Drias nelle stesse aziende sanitarie,<br />
i rappresentanti <strong>del</strong>l’Arpas,<br />
i responsabili dei settori Bonifiche e<br />
Inquinamento Atmosferico <strong>del</strong>l’Assessorato<br />
regionale all’Ambiente<br />
e quelli <strong>del</strong> servizio Inquinamento<br />
Atmosferico <strong>del</strong>la Provincia di Cagliari.<br />
Ad illustrare gli obiettivi <strong>del</strong>l’indagine<br />
Drias è stata Sandra Bracciotti<br />
uno strumento di programmazione<br />
che avrebbe migliorato<br />
la qualità <strong>del</strong>l’assistenza<br />
e valorizzato le tante<br />
professionalità che esistono<br />
nella sanità sarda”.<br />
Nerina Dirindin<br />
Assessore regionale<br />
Sanità e Servizi Sociali<br />
I DISTURBI RESPIRATORI DEI BAMBINI<br />
DELLE AREE A RISCHIO AMBIENTALE<br />
UNA VERIFICA DELLA REGIONE SARDA<br />
(responsabile <strong>del</strong>lo studio per conto<br />
<strong>del</strong>l’Assessorato regionale alla Sanità),<br />
Annibale Biggeri <strong>del</strong>l’Università<br />
di Firenze (partner assegnato dal<br />
Ministero alla nostra Regione per un<br />
supporto metodologico e tecnico), e<br />
Roberta Pirastu (<strong>del</strong>l’Università<br />
“La Sapienza” di Roma e responsabile<br />
scientifico <strong>del</strong>lo studio).<br />
Lo studio Drias si articola in tre momenti.<br />
Il primo ha visto dallo scorso<br />
mese di novembre l’installazione nei<br />
cortili <strong>del</strong>le scuole elementari dei<br />
nove comuni interessati di misuratori<br />
passivi di inquinanti (ossido di<br />
azoto, anidride solforosa e benzene),<br />
collocati dalla Provincia di Cagliari.<br />
Il secondo momento prevede, dal 24<br />
gennaio, la distribuzione ai bambini<br />
di tutte le classi <strong>del</strong>le elementari<br />
di un questionario che dovrà essere<br />
compilato dai genitori per indagare<br />
sui disturbi respiratori e sui fattori<br />
di rischio correlati.<br />
Nella terza fase, che partirà nel<br />
mese di febbraio per concludersi a<br />
giugno, un pneumologo <strong>del</strong>la Asl di<br />
Carbonia sottoporrà a misure spirometriche<br />
gli alunni <strong>del</strong>le classi terza,<br />
quarta e quinta. I risultati finali<br />
<strong>del</strong>lo studio si avranno nel mese di<br />
dicembre 2005.
10<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
Provincia <strong>Sulcis</strong> - <strong>Iglesiente</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
Il varo <strong>del</strong>la Provincia <strong>Sulcis</strong><br />
<strong>Iglesiente</strong> (inizialmente<br />
Carbonia-Iglesias) produrrà<br />
come primo effetto<br />
l’impegno di tutti i settori<br />
in campo per recuperare i<br />
tempi vissuti nella condizione<br />
di periferia <strong>del</strong>l’area<br />
metropolitana di Cagliari.<br />
Nessuno potrà mettere<br />
in dubbio che quest’area<br />
geografica abbia vissuto,<br />
i più recenti lustri, come<br />
parte periferica <strong>del</strong>la grande<br />
Provincia, dove i problemi<br />
irrisolti sono andati<br />
allargandosi a dismisura e<br />
dove talvolta si ha avuto<br />
l’impressione che qualche<br />
ambiente politico abbia<br />
voluto addirittura mortificarne<br />
l’economia, certamente<br />
non al meglio anche<br />
rispetto al resto <strong>del</strong>l’Isola.<br />
Per questi motivi c’è da<br />
supporre che i mestieranti<br />
<strong>del</strong>la politica, non solo locale,<br />
trovino ostacolo nei loro<br />
LA PROVINCIA SULCIS IGLESIENTE (1)<br />
RECUPERARE I TEMPI SENZA STORIA<br />
VISSUTI DA PERIFERIA DEL CAPOLUOGO<br />
Massimo Carta<br />
Ad iniziare da questo numero, “<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” affronterà il capitolo <strong>del</strong>la nuova<br />
Provincia, affrontandolo in ogni sua sfaccettatura. Saranno puntate che accompagneranno<br />
i cittadini di questa parte di Sardegna al varo <strong>del</strong> nuovo ente, finalizzate a dare<br />
un contributo informativo, per capirne meglio le potenzialità, quali potranno essere gli<br />
scenari nuovi, ma soprattutto capire ciò che non sarà bene inseguire, evitando così di<br />
ripetere errori che altrove sono già stati consumati.<br />
Il giornale vedrà, via via nel tempo, di portare alla luce la storia e le ricchezze culturali,<br />
la base economica industriale- zoo-agricola-artigianale-servizi, trasporti, ambiente, turismo.<br />
Sarà il miglior modo di presentare le referenze su cui poter contare e dalle quali<br />
partire per “costruire” un futuro sempre più orientato alla creazione di un’economia<br />
più forte, in grado di far maturare nuova occupazione per i giovani.<br />
fagocitanti progetti con coloro<br />
che, mettendo in campo<br />
la necessaria moralità civile,<br />
riusciranno a far breccia<br />
tra le decine di migliaia di<br />
cittadini che andranno ad<br />
eleggere il primo Consiglio<br />
provinciale <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />
Sarà un ente interamente da<br />
costruire, ma si spera non<br />
sulla base e sull’esperienza<br />
consumata presso apparati<br />
analoghi. Tanto più che secondo<br />
il progetto annunciato<br />
dal Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />
COMUNE POPOLAZIONE ABITAZIONI N° FAMIGLIE<br />
on. Renato Soru, le Province<br />
andranno ad assumere nuovi<br />
impegni mediante il decentramento<br />
che la Regione intende<br />
programmare. Nuove<br />
competenze non dovranno<br />
diventare nuove sacche di<br />
gestione <strong>del</strong> potere, ma opportunità<br />
di avvicinare, più<br />
<strong>del</strong> passato, i servizi ai cittadini.<br />
Tutto questo significherà che<br />
i due Capoluoghi, Carbonia<br />
e Iglesias, non dovranno impadronirsi<br />
di tutti gli spazi e<br />
servizi, ma dovranno dialogare<br />
con il resto dei Comuni<br />
minori, grazie ai quali le<br />
due maggiori città possono<br />
fregiarsi <strong>del</strong> titolo di Capoluogo.<br />
La forza <strong>del</strong> territorio,<br />
se si comprenderà<br />
per tempo, non sta esclusivamente<br />
in Carbonia e<br />
Iglesias, per quanto riescano<br />
a mettere insieme circa<br />
il 40% <strong>del</strong>la popolazione<br />
residente nel territorio in<br />
esame. E’ pur vero che se<br />
da una parte ci sono due<br />
città dai trascorsi storicoeconomici<br />
legati all’industria<br />
estrattiva, dall’altra vi<br />
sono entità e realtà che già<br />
dispongono di quel “nuovo”<br />
che i due Capoluoghi inseguono,<br />
mediante un’azione<br />
diversificante <strong>del</strong>la propria<br />
economia e con sforzi non<br />
sempre andati a segno nel<br />
modo atteso.<br />
La pianificazione e la programmazione<br />
dei servizi<br />
sarà essenziale per capire<br />
bene dove il <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><br />
intende orientarsi;<br />
ma soprattutto quali settori<br />
intenderà privilegiare per<br />
assicurarsi un futuro sempre<br />
meno incerto. I mercati<br />
aperti impongono strategie<br />
che possono nascere nel<br />
piccolo, per poi avviarsi<br />
alla crescita. Il Consorzio<br />
“Sa Corona Arrubia” è<br />
diventato una società per<br />
azioni col coinvolgimento<br />
di decine di Comuni. Altrettanto<br />
dovrà fare il <strong>Sulcis</strong><br />
<strong>Iglesiente</strong> che, in primo<br />
luogo, dovrà smettere di<br />
rivangare antistorici campanilismi<br />
che non potranno<br />
apportare alcun beneficio.<br />
BUGGERRU<br />
CALASETTA<br />
CARBONIA<br />
CARLOFORTE<br />
DOMUSNOVAS<br />
FLUMINIMAGGIORE<br />
GIBA<br />
GONNESA<br />
IGLESIAS<br />
MASAINAS<br />
MUSEI<br />
NARCAO<br />
NUXIS<br />
PERDAXIUS<br />
PISCINAS<br />
PORTOSCUSO<br />
S.GIOVANNI S.<br />
SANTADI<br />
S.ANNA ARRESI<br />
S.ANTIOCO<br />
TRATALIAS<br />
VILLAMASSARGIA<br />
VILLAPERUCCIO<br />
1.161<br />
2.661<br />
30.377<br />
6.132<br />
6.581<br />
3.133<br />
2.078<br />
5.173<br />
29.075<br />
1.479<br />
1.505<br />
3.353<br />
1.689<br />
1.467<br />
886<br />
5.392<br />
6.098<br />
3.758<br />
2.576<br />
11.728<br />
1.122<br />
3.711<br />
1.109<br />
1.000<br />
2.895<br />
11.909<br />
6.470<br />
2.484<br />
1.677<br />
909<br />
2.157<br />
11.413<br />
620<br />
541<br />
1.317<br />
802<br />
575<br />
444<br />
2.528<br />
2.558<br />
1.541<br />
1.456<br />
5.552<br />
477<br />
1.426<br />
500<br />
440<br />
1.089<br />
10.892<br />
2.547<br />
2.144<br />
1.126<br />
732<br />
1.789<br />
10.156<br />
506<br />
495<br />
1.146<br />
637<br />
527<br />
329<br />
1.896<br />
2.091<br />
1.295<br />
871<br />
4.159<br />
400<br />
1.238<br />
401<br />
TOTALE<br />
132.244<br />
61.251<br />
46.906<br />
Provincia di Cagliari<br />
ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI E<br />
PROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIA<br />
Centralino 0704092897 – 4092899<br />
Fax 070521034<br />
Assessore Pinello Cossu 0704092700<br />
Dirigente Dott.ssa Enrica Ambrosini 0704092773<br />
Segretaria Assessore 0704092736<br />
Biblioteca 0704092702<br />
Servizio Minorati Sensoriali 0704092703<br />
Servizio Minori 0704092820<br />
Servizio Minori 0704092804<br />
Servizio Minori 0704092715<br />
Servizio Minori 0704092704<br />
Servizio Minori 0704092788<br />
Ufficio Nidi 07040922792<br />
Servizio Numero Blu 0704092 - 800575050<br />
Servizio Informa Donna 0704092728-2706<br />
Servizi Amministrativi 0704092750-2701-2734- 2710-2735<br />
Servizio Protocollo 0704092733<br />
ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI<br />
E PROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIA<br />
CAGLIARI VIA CADELLO 9<br />
Oggetto: Disegno di legge<br />
recante “ Disposizioni<br />
urgenti per la costituzione<br />
<strong>del</strong>le nuove province <strong>del</strong>la<br />
Sardegna ad integrazione<br />
e parziale modificazione<br />
<strong>del</strong>la legge regionale 2 gennaio<br />
1997, n. 4 e <strong>del</strong>la legge<br />
regionale 1 luglio 2002, n.<br />
10 e discipline diverse”<br />
Articolo 1<br />
L’ordinamento <strong>del</strong>le Province<br />
<strong>del</strong>la Sardegna è disciplinato<br />
dallo Statuto Regionale,<br />
dal nuovo quadro<br />
costituzionale derivante<br />
dalla riforma <strong>del</strong> Titolo V,<br />
dalla legislazione regionale,<br />
nonché dalle disposizioni<br />
statali vigenti in materia,<br />
in quanto compatibili.<br />
Con la presente legge sono<br />
determinate le procedure<br />
costitutive degli organi <strong>del</strong>le<br />
Province <strong>del</strong>la Sardegna<br />
così come istituite con legge<br />
regionale 12 luglio 2001, n.<br />
9, in esito al riassetto generale<br />
<strong>del</strong>le medesime.<br />
Alle elezioni dei Presidenti<br />
e dei Consigli Provinciali<br />
<strong>del</strong>le Province istituite dal<br />
combinato disposto <strong>del</strong>la<br />
legge regionale 2 gennaio<br />
1997, n. 4, <strong>del</strong>la legge regionale<br />
12 luglio 2001, n.<br />
9, <strong>del</strong>la legge regionale 1<br />
luglio 2002, n. 10 e <strong>del</strong>la<br />
legge regionale 13 ottobre<br />
2003 n. 10, si applicano, in<br />
quanto compatibili, le disposizioni<br />
elettorali statali<br />
(l. 8 marzo 1951, n. 122,<br />
l. 25 marzo 1993, n. 81 e<br />
D.lgs. 18 agosto 2000 n.<br />
267) vigenti in materia di<br />
elezioni provinciali e comunali,<br />
salvo quanto disposto<br />
con la presente legge.<br />
Articolo 2<br />
Gli adempimenti previsti<br />
dagli articoli 6 e 7 <strong>del</strong>la legge<br />
regionale 1 luglio 2002,<br />
n. 10 sono definiti non oltre<br />
quindici giorni dalla data di<br />
entrata in vigore <strong>del</strong>la presente<br />
legge.<br />
Il decreto <strong>del</strong> Presidente<br />
<strong>del</strong>la Regione previsto dall’art.<br />
6, terzo comma, <strong>del</strong>la<br />
legge regionale di cui al<br />
precedente comma, è pubblicato,<br />
nel Bollettino Ufficiale<br />
<strong>del</strong>la Regione.<br />
Articolo 3<br />
1. IL Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />
fissa con proprio<br />
Decreto, la data per lo svolgimento<br />
<strong>del</strong>le elezioni dei<br />
Presidenti <strong>del</strong>le Province e<br />
dei Consigli Provinciali, e<br />
dispone la indizione dei comizi<br />
elettorali<br />
2. Le elezioni di cui al comma<br />
precedente si svolgono<br />
in un unico turno annuale<br />
compreso tra il quindici<br />
aprile e il quindici giugno<br />
se il mandato scade nel<br />
primo semestre <strong>del</strong>l’anno,<br />
ovvero nello stesso periodo<br />
<strong>del</strong>l’anno successivo se il<br />
mandato scade nel secondo<br />
semestre.<br />
3. La Regione provvede<br />
all’intera procedura elettorale<br />
ai sensi <strong>del</strong>le norme<br />
richiamate all’articolo 1<br />
<strong>del</strong>la presente legge.<br />
Articolo 4<br />
1. I finanziamenti regionali,<br />
determinati dalla legge finanziaria<br />
per l’anno 2005,<br />
volti a garantire il funzionamento<br />
<strong>del</strong>le province di<br />
Olbia-Tempio, Ogliastra,<br />
Medio Campidano e <strong>Sulcis</strong><br />
<strong>Iglesiente</strong> sono ripartiti,<br />
in deroga alle disposizioni<br />
correnti, per una percentuale<br />
<strong>del</strong> cinquanta per cento in<br />
parti uguali e per il restante<br />
cinquanta per cento tenuto<br />
conto <strong>del</strong>la popolazione residente<br />
e <strong>del</strong>la estensione<br />
territoriale.<br />
2. I Commissari di cui all’art.<br />
2 <strong>del</strong>la legge regionale<br />
1 luglio 2002 n. 10 assicurano<br />
la erogazione dei finanziamenti<br />
di cui al precedente<br />
comma e le eventuali<br />
ulteriori funzioni sulla base<br />
dei poteri loro attribuiti con<br />
decreto <strong>del</strong>l’Assessore degli<br />
Enti Locali, Finanze ed Urbanistica.<br />
Articolo 5<br />
Ai fini <strong>del</strong>la presente legge<br />
si applicano, in materia di<br />
incandidabilità, ineleggibilità<br />
ed incompatibilità le<br />
relative disposizioni di cui<br />
al T.U. <strong>del</strong>le leggi sull’ordinamento<br />
<strong>del</strong>le autonomie<br />
locali. E’ abrogato l’articolo<br />
8 <strong>del</strong>la L.R. 01.07.2002<br />
n.10.<br />
Articolo 6<br />
La presente legge riveste<br />
carattere d’urgenza ed entra<br />
in vigore il giorno successivo<br />
alla sua pubblicazione<br />
nel Bollettino Ufficiale <strong>del</strong>la<br />
Regione Sardegna
Politica<br />
Nel mutato scenario provinciale,<br />
quello riguardante il <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>,<br />
sarà un discreto numero<br />
di Comuni che a Giugno 2005,<br />
oltre che per le elezioni <strong>del</strong> primo<br />
Consiglio provinciale, verranno<br />
chiamati a rinnovare la loro compagine<br />
amministrativa locale.<br />
Il più importante sarà, certamente,<br />
Iglesias sia perché Capoluogo<br />
<strong>del</strong>la nascente Provincia e sia per<br />
il numero degli abitanti. Intanto,<br />
anche quì, ci sarà la novità <strong>del</strong><br />
ridotto numero dei Consiglieri<br />
che passeranno da trenta a venti,<br />
per effetto <strong>del</strong> declassamento <strong>del</strong><br />
Comune passato sotto i trentamila<br />
abitanti nell’ultimo censimento.<br />
Malgrado questo, però, Iglesias<br />
Luigia Fonnesu<br />
ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO<br />
MOLTI COMUNI ATTESI ALLE URNE<br />
manterrà il suo connotato politico<br />
di primissimo piano, al punto che<br />
cominciano a <strong>del</strong>inearsi alleanze e<br />
possibili candidati, qualcuno dei<br />
quali non ha esitato, già dall’estate<br />
scorsa, di autoproporsi in taumaturgica<br />
dimensione per “ridare<br />
qualità alla politica cittadina”. Per<br />
il resto appare difficile ipotizzare<br />
nuovi nomi, che rischiano di ritrovarsi<br />
intrappolati in quel clima<br />
disfattista di cui Iglesias ha assunto<br />
una dimensione leader. Finora<br />
tutte le proposte avanzate (molte<br />
<strong>del</strong>le quali più da parte di cronisti<br />
di scarsa fantasia) hanno lasciato<br />
intatto l’ambiente e le possibilità,<br />
comprese quelle che vorrebbero<br />
riproporre l’uscente coalizione e<br />
il Sindaco alla guida <strong>del</strong> nuovo<br />
mandato, per completare la marea<br />
di opere e di progetti cantierizzati<br />
in questi anni.<br />
Altro Comune <strong>del</strong>l’<strong>Iglesiente</strong> interessato<br />
al rinnovo <strong>del</strong> Consiglio<br />
comunale sarà Villamassargia.<br />
Qui il Sindaco uscente Walter<br />
Secci non potrà ripresentarsi per<br />
avere già consumato il doppio<br />
mandato. Allo stato <strong>del</strong>le cose non<br />
LAVORI DELLA GIUNTA<br />
COMUNE DI CARBONIA<br />
La Giunta municipale di Carbonia<br />
ha <strong>del</strong>iberato:<br />
- di approvare il progetto esecutivo<br />
<strong>del</strong> “Parco Urbano per la<br />
riqualificazione e valorizzazione<br />
<strong>del</strong>l’area archeologica di Medau<br />
Sa Grutta in località Cannas di sotto”,<br />
redatto dall’ing. Paolo Costa.<br />
L’importo <strong>del</strong>l’intervento è di euro<br />
1.360.000,00 e trova copertura per<br />
euro 1.210.400.00 sul finanziamento<br />
<strong>del</strong> POR Sardegna 2000-2006 e<br />
per il resto a carico <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />
comunale;<br />
- di approvare il progetto esecutivo<br />
<strong>del</strong> “Recupero <strong>del</strong> padiglione <strong>del</strong>la<br />
fonderia <strong>del</strong>la miniera dimessa di<br />
Serbariu per la realizzazione <strong>del</strong><br />
Museo Paleontologico e di scienze<br />
naturali”, redatto dall’ing. Giampaolo<br />
Porcedda. L’importo <strong>del</strong>l’intervento<br />
è di euro 1.903.000,00 e trova<br />
copertura per euro 1.693.670,00<br />
sul finanziamento POR Sardegna<br />
2000-2006 e per il resto a carico<br />
<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale;<br />
- di approvare il progetto esecutivo<br />
<strong>del</strong> “completamento <strong>del</strong> Museo<br />
Archeologico di Villa <strong>Sulcis</strong>, realizzazione<br />
<strong>del</strong> deposito e <strong>del</strong> centro di<br />
restauro archeologico ed il completamento<br />
<strong>del</strong>l’allestimento interno<br />
<strong>del</strong> Museo”, redatto dall’arch. Roberto<br />
Badas. L’importo <strong>del</strong>l’intervento<br />
è di euro 1.712.000,00 e trova<br />
copertura per euro 1.199.434,50 sui<br />
finanziamento <strong>del</strong> POR Sardegna<br />
2000-2006 e per il resto a carico<br />
<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale;<br />
- di approvare il progetto preliminare-definitico<br />
dei lavori di raccolta<br />
<strong>del</strong>le acque meteoriche zona miniera<br />
a protezione <strong>del</strong>la frazione di<br />
Barbusi, redatto dagli ingg. Fulvio<br />
Pilloni e Raimondo Esu. La spesa è<br />
di euro 161.000,00 e trova copertura<br />
per euro 86.000,00 con mutuo <strong>del</strong>la<br />
cassa Depositi e Prestiti e per il resto<br />
con fondi <strong>del</strong> bilancio comunale;<br />
- di approvare il progetto preliminare<br />
dei lavori di “interventi di tutela <strong>del</strong><br />
pozzo e <strong>del</strong>la sorgente di Caput Acquas,<br />
redatto dall’ing. Marco Marceddu.<br />
La spesa è di euro 50.000,00<br />
e trova copertura con finanziamento<br />
<strong>del</strong>l’Autorità d’Ambito;<br />
- di approvare il progetto definitivoesecutivo<br />
dei lavori di ristrutturazione<br />
e risanamento <strong>del</strong>la copertura<br />
<strong>del</strong>la “Chiesa Sacro Cuore” di Cortoghiana,<br />
redatto dall’ing. Giannetto<br />
Vacca. L’importo dei lavori è di<br />
euro 38.000,00 e saranno realizzati<br />
con fondi regionali;<br />
- di provvedere al prelevamento, dal<br />
fondo di riserva <strong>del</strong> bilancio comunale<br />
per l’anno 2004, <strong>del</strong>la somma<br />
di euro 2.800,00. Verranno utilizzati<br />
per l’acquisto di giornali per l’Ufficio<br />
di Presidenza <strong>del</strong> Consiglio<br />
comunale e per il pagamento <strong>del</strong>le<br />
tasse dei mezzi comunali.<br />
si conosce alcun nome che goda<br />
<strong>del</strong> privilegio <strong>del</strong>l’investitura. Si<br />
è più propensi a credere che il<br />
nome, almeno nel centro sinistra,<br />
verrà fuori da una consultazione<br />
primaria, anche per evitare che si<br />
possano registrare veti incrociati.<br />
Altra ipotesi che sembra potersi<br />
escludere, ma solo per la scarsa<br />
presenza in tutti questi anni nella<br />
vita amministrativa, è relativa alla<br />
possibilità <strong>del</strong>la candidatura di una<br />
donna alla carica di Sindaco.<br />
Altro scenario è quello <strong>del</strong> Basso<br />
Paolo Dessì e Elio Sundas<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
Paolo Collu<br />
Pino Piras<br />
<strong>Sulcis</strong> dove i Comuni attesi alle<br />
urne amministrative, per il rinnovo<br />
<strong>del</strong> parlamentino locale, sono<br />
ben cinque: Giba, Santadi, S.Anna<br />
Arresi, Tratalias, Piscinas.<br />
Sono cinque Comuni che meritano<br />
la massima attenzione, perché<br />
finora hanno lavorato, sia pure<br />
in mezzo a mille difficoltà economiche,<br />
con intelligenza e lungimiranza,<br />
riuscendo ad avviare<br />
alcuni nuovi piccoli processi che<br />
nel tempo potrebbero diventare<br />
trainanti, o comunque consolidanti,<br />
<strong>del</strong>l’economia locale. L’unico<br />
Comune dove l’uscente Sindaco<br />
non potrà ricandidarsi è quello di<br />
Tratalias dove Franco Atzori ha<br />
completato la seconda legislatura.<br />
A Giba, invece, se verrà confermata<br />
la rinuncia alla candidatura<br />
da parte <strong>del</strong>l’uscente Sindaco<br />
Gianfranco Porcina, alla carica di<br />
primi cittadino potrebbe arrivare<br />
una donna. La più qualificata,<br />
in questo caso, sarebbe Luigia<br />
Fonnesu, attuale Assessore <strong>del</strong>la<br />
Giunta Porcina. Donna e amministratore<br />
di grande equilibrio,<br />
Luigia Fonnesu viene indicata la<br />
più probabile a succedere a Porcina<br />
nella guida amministrativa<br />
11<br />
di Giba.<br />
A Piscinas si dà per certa la ricandidatura<br />
<strong>del</strong>l’attuale Sindaco<br />
Sandro Pinna, anche se l’ex Sindaco<br />
Pino Atzori vorrà ritentare<br />
il colpo. Gioco più facile per l’attuale<br />
primo cittadino di Santadi<br />
Elio Sundas che andrà a guidare<br />
la lista civica che lo insediò cinque<br />
anni fa. Analoga valutazione<br />
può essere fatta per il Comune di<br />
S.Anna Arresi per l’attuale Sindaco<br />
Paolo Dessì. L’unica incognita<br />
su questo nome è dettata dalle<br />
voci che vorrebbero Paolo Dessì<br />
candidato alla Presidenza <strong>del</strong>la<br />
istituenda Provincia per conto <strong>del</strong><br />
centro destra.<br />
CITTA’ DI IGLESIAS<br />
CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO<br />
- Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 -<br />
AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />
Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende appaltare, mediante Pubblico Incanto, la<br />
FORNITURA DI N. 1 AUTOMEZZO PER TRASPORTO SCOLASTICO<br />
IMPORTO A BASE D’ASTA: Euro 98.000,00 (novantottomila/00) I.V.A. inclusa<br />
1. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE<br />
L’appalto <strong>del</strong>la fornitura in argomento verrà aggiudicato mediante ASTA PUBBLICA da<br />
esperirsi con il criterio <strong>del</strong>l’offerta più bassa, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 19 comma 1 lett. a) <strong>del</strong> D.<br />
Lgs. n. 358 <strong>del</strong> 24.07.92, come successivamente modificato ed integrato.<br />
2. REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONE ALLA GARA<br />
Saranno ammesse alla gara per l’affidamento <strong>del</strong>la fornitura in argomento le Ditte:<br />
iscritte alla C.C.I.A.A. per attività coincidente con quella oggetto <strong>del</strong>l’appalto<br />
per cui si concorre e con la prescritta attestazione sulla autorizzazione alla<br />
commercializzazione dei veicoli richiesti;<br />
che garantiscano la presenza di una officina autorizzata <strong>del</strong>la stessa marca<br />
<strong>del</strong>l’autoveicolo proposto entro un raggio di 60 km. da Iglesias.<br />
3. LUOGO DI ESECUZIONE DELLA FORNITURA<br />
Officina Comunale – Via San Salvatore - Iglesias.<br />
4. NATURA DEL MATERIALE RICHIESTO: Vedi Capitolato Speciale d’Appalto.<br />
5. TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIONE, MODALITA’ DI PRESENTA-<br />
ZIONE E DATA DI APERTURA DELLE OFFERTE:<br />
5.1 Termine per la presentazione <strong>del</strong>le offerte ore dodici <strong>del</strong> giorno 11.02.2005;<br />
5.2 Indirizzo: COMUNE DI IGLESIAS - UFFICIO CONTRATTI - Via Isonzo<br />
5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />
5.3 Modalità: secondo quanto previsto al successivo punto 8.<br />
5.4 Apertura <strong>del</strong>le offerte: seduta pubblica il giorno 14.02.2005 alle ore 09,00<br />
presso la Sala Riunioni <strong>del</strong> Centro Direzionale Amministrativo - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />
6. MODALITA’ PER LA RICHIESTA DEI DOCUMENTI<br />
Il presente bando ed il capitolato speciale d’appalto potrà essere visionato presso l’Ufficio<br />
Pubblica Istruzione – Piazza Municipio 1 - Iglesias - Tel. 0781.274425, 0781.274422, tutti i<br />
giorni feriali, escluso il sabato, dalle ore 8,15 alle ore 11,00, e dalle ore 16,00 alle ore 17,00<br />
nei pomeriggi di lunedì e mercoledì. , il bando di gara è disponibile anche presso<br />
il sito Internet <strong>del</strong> Comune di Iglesias: http://www.comune.iglesias.ca.it sotto<br />
la voce APPALTI<br />
E’ escluso l’invio tramite Telefax.<br />
IL DIRIGENTE<br />
SETTORE AMMINISTRATIVO<br />
Dott.ssa Martina Pintus
12<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
Realtà locale<br />
COMUNE DI CARBONIA<br />
La Giunta comunale di Carbonia,<br />
presieduta dal Sindaco Tore<br />
Cherchi, ha adottato le seguenti<br />
decisioni:<br />
- di approvare il progetto esecutivo<br />
aggiornato <strong>del</strong>la palestra da erigersi<br />
nella scuola media Pascoli di via<br />
Balilla con un maggiore importo<br />
di 100.000,00 euro. L’importo<br />
complessivo <strong>del</strong>l’opera ammonta<br />
a 600.000,00 euro e trova copertura<br />
col finanziamento POR (Piano<br />
Operativo Regionale 2000-2006-<br />
Bando 2002-2004 per 400.000,00<br />
euro e per gli altri 200.000,00 euro<br />
con fondi <strong>del</strong> bilancio comunale<br />
anno 2004 e 2005:<br />
- di approvare i progetti preliminari-definitivi<br />
dei lavori di: 1) realizzazione<br />
<strong>del</strong>l’impianto dispinamento<br />
per luci di scena <strong>del</strong> Teatro<br />
Centrale di Carbonia, redatto dall’ing.<br />
Luigi Carosi, importo <strong>del</strong>l’intervento<br />
è di 16.800,00 euro e<br />
Sono 776 i cittadini di<br />
Iglesias residenti all’estero<br />
ed iscritti ufficialmente<br />
all’Aire<br />
(anagrafe italiana dei<br />
residenti all’estero). Un<br />
quadro, chiaramente, che<br />
non rispecchia l’esatta<br />
situazione perché molti,<br />
emigrati da tempo, hanno<br />
fatto perdere le tracce,<br />
né hanno comunicato<br />
la nuova dimora. I<br />
776 cittadini di Iglesias<br />
registrati all’Aire vengono<br />
ufficialmente compresi<br />
nella popolazione<br />
residente perché di essi<br />
si ha il preciso indirizzo<br />
e ricevono regolarmente<br />
le comunicazioni, compreso<br />
il certificato elettorale.<br />
Il numero più consistente<br />
è residente in Germania<br />
(227 unità) dove,<br />
diversi hanno trovato<br />
moglie e vivono con figli<br />
e nipoti ormai naturalizzati<br />
in quella nazione.<br />
La seconda nazione<br />
preferita dagli Iglesienti<br />
emigrati è la Francia<br />
(151), quindi il Belgio<br />
(125). Diverse sono le<br />
famiglie che si sono stabilizzate<br />
a Oberhausen,<br />
città gemellata con Iglesias<br />
e con la quale la città<br />
sarda intrattiene rapporti<br />
di collaborazione e<br />
di scambi culturali. Tuttavia<br />
nessun <strong>Iglesiente</strong>,<br />
almeno in forma stabile<br />
e che risulti all’Aire, è<br />
Le piccole e medie imprese<br />
agricole <strong>del</strong>la Sardegna<br />
potranno beneficiare <strong>del</strong>le<br />
agevolazioni per l’acquisto<br />
o la locazione di macchine<br />
utensili o di produzione<br />
(macchine agricole<br />
e impianti, compresi hardware<br />
e software).<br />
Lo ha deciso la Giunta<br />
regionale, approvando la<br />
<strong>del</strong>ibera sulle direttive di<br />
attuazione <strong>del</strong>la Legge 28<br />
<strong>del</strong> 1965, proposta dall’Assessore<br />
<strong>del</strong>l’Agricoltura<br />
Salvatoricca Addis.<br />
Gli interventi previsti riguardano<br />
la concessione<br />
di contributi in conto interessi<br />
alle piccole e medie<br />
imprese <strong>del</strong> settore agricolo.<br />
Possono usufruire <strong>del</strong>le<br />
agevolazioni solo le aziende<br />
con un reddito annuo<br />
non inferiore al 20% <strong>del</strong><br />
costo dei macchinari oggetto<br />
<strong>del</strong>la domanda di<br />
agevolazione.<br />
Gli investimenti ammissibili<br />
dovranno raggiungere<br />
verrà finanziato con fondi <strong>del</strong> bilancio<br />
comunale annualità 2003;<br />
2) urbanizzazione e arredo urbano<br />
nella frazione di Is Gannaus nelle<br />
vie Michelangelo e Rinascimento,<br />
redatto dal geom. Stefano<br />
Cuccu, importo è di 110.000,00<br />
euro e verrà finanziato con i proventi<br />
<strong>del</strong>la discarica comunale,<br />
annualità 2004; 3) sistemazione<br />
urbana <strong>del</strong> marciapiedi nel viale<br />
Savoia di Cortoghiana, redatto<br />
dall’ing. Alessio Pisu, importo è di<br />
15.000,00 euro e verrà finanziato<br />
con fondi <strong>del</strong> bilancio comunale;<br />
- di approvare i progetti definitivi-esecutivi<br />
dei lavori di: 1) adeguamento<br />
alle normative vigenti<br />
degli impianti elettrici <strong>del</strong>la scuola<br />
elementare di via Liguria-2° lotto,<br />
redatto dall’ing. Giampaolo<br />
Porcedda <strong>del</strong>l’Ufficio Tecnico<br />
comunale, l’importo dei lavori è<br />
di 337.349,95 euro che verranno<br />
LA POPOLAZIONE DI IGLESIAS<br />
RESIDENTE ALL’ESTERO<br />
Iglesias<br />
residente nei Paesi <strong>del</strong><br />
Sudest asiatico interessato,<br />
l’indomani di Natale,<br />
dal maremoto.<br />
Questa, comunque, la<br />
ripartizione degli emigrati<br />
iglesienti iscritti<br />
all’Aire: Algeria (1), Argentina<br />
(15), Australia<br />
(12), Austria (3), Belgio<br />
(125), Brasile (14), Canada<br />
(3), Croazia (2),<br />
Danimarca (1), Etiopia<br />
(2), Francia (151), Germania<br />
(227), Gran Bretagna<br />
(65), Grecia (1),<br />
Honduras (2), Irlanda<br />
<strong>del</strong> Nord (1), Irlanda (1),<br />
Israele (1), Lussemburgo<br />
(1), Messico (1), Paesi<br />
Bassi (37), Perù (11),<br />
Polonia (2), Portogallo<br />
(2), Russia Asiatica (1),<br />
Slovacchia (1), Spagna<br />
(14), Usa (12), Sudafrica<br />
(1), Svezia (1), Svizzera<br />
(47), Tunisia (5),<br />
Turchia (1), Uganda (1),<br />
Venezuela (7).<br />
DIRETTIVE GIUNTA REGIONALE<br />
PER AGEVOLAZIONI ACQUISTO<br />
IMPIANTI E MACCHINE AGRICOLE<br />
almeno uno dei seguenti<br />
obiettivi: riduzione dei costi<br />
di produzione, miglioramento<br />
e riconversione<br />
<strong>del</strong>la produzione, miglioramento<br />
<strong>del</strong>la qualità, tutela<br />
e miglioramento <strong>del</strong>l’ambiente<br />
naturale e <strong>del</strong>le<br />
condizioni di benessere<br />
degli animali e promozione<br />
<strong>del</strong>la diversificazione<br />
<strong>del</strong>le attività agricole.<br />
Per regolare la concessione<br />
<strong>del</strong>le agevolazioni,<br />
sarà costituito un Comitato<br />
di gestione composto<br />
da un rappresentante <strong>del</strong><br />
soggetto gestore (che controllerà<br />
i rapporti con le<br />
banche e gli intermediari<br />
finanziari), convenzionato<br />
con la Regione, e da tre<br />
rappresentanti <strong>del</strong>l’amministrazione<br />
regionale.<br />
Le direttive dovranno acquisire<br />
il preventivo parere<br />
<strong>del</strong>la Commissione<br />
consiliare competente e<br />
saranno poi comunicate<br />
alla Commissione <strong>del</strong>le<br />
Comunità Europee.<br />
Comune Carbonia<br />
Tomaso Melis<br />
La Società dei Quartieri Medievali<br />
di Villa Ecclesiae ha rinnovato<br />
il Direttivo.<br />
Alla carica di Presidente è stato<br />
eletto Tomaso Melis. Le altre<br />
acriche sono state distribuite<br />
tra:<br />
Mauro Cicilloni Amministratore,<br />
Segretario Paolo Marras,<br />
finanziati con fondi <strong>del</strong>la Regione<br />
e con mutuo <strong>del</strong>la Cassa Depositi<br />
e Prestiti; 2) intervento di tutela <strong>del</strong><br />
pozzo e sorgente di Caput Acquas-<br />
Seddargia, redatto dall’ing. Marco<br />
Marceddu, l’importo dei lavori è<br />
di 50.000,00 euro e si farà fronte<br />
con i fondi <strong>del</strong>l’Autorità d’Ambito;<br />
3) completamento e adeguamento<br />
alle norme <strong>del</strong>la scuola<br />
materna di Serbariu, redatto dagli<br />
ingg. Delitala e Portoghese, l’importo<br />
dei lavori è di 376.848,26<br />
che verranno finanziati con fondi<br />
<strong>del</strong>la Regione e mutuo <strong>del</strong>la Cassa<br />
Depositi e Prestiti.<br />
IGLESIAS<br />
TOMASO MELIS PRESIDENTE<br />
QUERTIERE “VILLA ECCLESIAE”<br />
Addetto<br />
alla Logistica e Accoglienza<br />
Giuseppe Marongiu, Responsabile<br />
Settore Tecnico<br />
Giuseppe Marcello. Fanno inoltre<br />
parte <strong>del</strong> Consiglio: Renzo<br />
Defraia, Pinotto De Vita, Vittorio<br />
Lochi, Simone Franceschi,<br />
Guglielmo Sanna.<br />
CITTA’ DI IGLESIAS<br />
CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />
Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 -<br />
AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />
Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende appaltare l’esecuzione dei lavori pubblici relativi a:<br />
MANUTENZIONE DELLA SCUOLA MATERNA DI BINDUA<br />
1. LUOGO, DESCRIZIONE E IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI, ONERI PER LA SICUREZZA<br />
E MODALITA’ DI PAGAMENTO DELLE PRESTAZIONI:<br />
1.1 I lavori dovranno essere eseguiti ad Iglesias, nello stabile <strong>del</strong>la scuola materna <strong>del</strong>la frazione di Bindua;<br />
1.2 Trattasi di lavori di manutenzione ecc.; Categoria prevalente OG1 (Edifici civili ed industriali) (ex cat. G1 <strong>del</strong>la<br />
tabella di classificazione di cui al Decreto <strong>del</strong> Ministro dei Lavori Pubblici <strong>del</strong> 15.05.1998 n. 304) - Classifica I<br />
(Classifica 02 <strong>del</strong>la L.R. n. 14/2002);<br />
1.3 IMPORTO LAVORI A BASE DI GARA: : Euro 160.169,63 (centosessantamilacentosessantanove -virgolasessantatre);<br />
1.4 Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza, non soggetti a ribasso: Euro 4.123,67 (quattromilacentoventitrevirgolasessantasette).<br />
1.5 IMPORTO COMPLESSIVO DELL’OPERA A BASE DI GARA: Euro 164.293,30 (centosessantaquattromiladuecentonovantatrevirgolatrenta);<br />
di cui a corpo Euro 29.294,44 e a misura Euro 130.875,19;<br />
2. MODALITA’ PER LA RICHIESTA DEI DOCUMENTI<br />
Il Bando di gara, gli elaborati grafici, il computo metrico, il piano di sicurezza, il capitolato speciale d’appalto, lo<br />
schema di contratto e l’elenco prezzi per formulare l’offerta, sono visionabili presso l’ufficio Lavori Pubblici di<br />
questa amm.ne nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 11.00 e nei pomeriggi di lunedì e mercoledì<br />
dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Per ottenere il rilascio di copia <strong>del</strong>l’uno e/o degli altri documenti, contattare sempre<br />
l’ufficio Lavori Pubblici - Tel. 0781.274286. Il bando di gara è disponibile anche presso il sito Internet <strong>del</strong> Comune<br />
di Iglesias: http://www.comune.iglesias.ca.it sotto la voce APPALTI.<br />
3. TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIONE, MODALITA’ DI PRESENTAZIONE E DATA DI APERTURA<br />
DELLE OFFERTE:<br />
3.1 Termine per la presentazione <strong>del</strong>le offerte ore dodici <strong>del</strong> giorno 04.02.2005;<br />
3.2 Indirizzo: COMUNE DI IGLESIAS - UFFICIO CONTRATTI - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />
3.3 Modalità: secondo quanto previsto al punto 12 <strong>del</strong> bando integrale di gara;<br />
3.4 Apertura <strong>del</strong>le offerte: seduta pubblica il giorno 07.02.2005 alle ore 09,00 presso la Sala Riunioni <strong>del</strong> Centro<br />
Direzionale Amministrativo - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />
4. CONDIZIONI MINIME DI CARATTERE ECONOMICO E TECNICO NECESSARIE PER LA PAR-<br />
TECIPAZIONE:<br />
a) Possesso di Attestazione di qualificazione in corso di validità, rilasciata da società di attestazione (SOA) regolarmente<br />
autorizzata, di cui al DPR 34/2000 per: Categoria OG1 - Classifica I;<br />
5. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE<br />
L’incanto verrà esperito ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 21 comma 1c) <strong>del</strong>la legge 11/02/1994 n. 109, come modificato<br />
dall’articolo 7 <strong>del</strong>la legge 18 Novembre 1998 n. 415, con il criterio <strong>del</strong> prezzo più basso, inferiore a quello posto a<br />
base di gara (al netto degli oneri per l’attuazione dei piani <strong>del</strong>la sicurezza), determinato mediante offerta dei prezzi<br />
unitari, compilata secondo le norme e con le modalità indicate punto 12 <strong>del</strong> bando di gara, <strong>del</strong>le opere compensate<br />
a corpo e/o <strong>del</strong>le opere compensate a misura, con ammissione <strong>del</strong>le sole offerte in ribasso e con esclusione<br />
automatica <strong>del</strong>le offerte anomale, ai sensi <strong>del</strong>l’art.21 comma 1-bis <strong>del</strong>la Legge 11/02/1994, n° 109 e successive<br />
modifiche ed integrazioni.<br />
IL DIRIGENTE<br />
Ing. Lamberto Tomasi<br />
CITTA’ DI IGLESIAS<br />
CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />
Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 -<br />
AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />
Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende appaltare, mediante Pubblico Incanto da tenersi con il criterio <strong>del</strong>l’art. 23<br />
comma 1 lett. a) <strong>del</strong> D.Lgs. N° 157/95, il servizio triennale relativo al:<br />
“SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE<br />
PUBBLICA DELLA CITTA’ E DELLE FRAZIONI NEL PERIODO 2005-2007”.<br />
1. IMPORTO COMPLESSIVO DELL’APPALTO ED IMPORTO A BASE D’ASTA<br />
L’importo complessivo a base di gara, per l’intera durata <strong>del</strong>l’appalto, è pari a € 884.760,00 (ottocentoottantaquattromilasettecentosessanta/00)<br />
di cui € 13.012,80 (tredicimilazerododici/00) per oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso, oltre IVA<br />
di legge e così suddivisi:<br />
DESCRIZIONE<br />
IMPORTO<br />
ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI E<br />
MANUTENZIONE ORDINARIA € 451.000,00<br />
MANUTENZIONE STRAORDINARIA € 420.747,20<br />
RELATIVI ONERI PER LA SICUREZZA € 13.012,80<br />
TOTALE € 884.760,00<br />
Il plico contenente l’offerta economica e la documentazione richiesta a corredo, devono pervenire, a pena di esclusione, a<br />
mezzo <strong>del</strong> servizio postale: mediante raccomandata o servizio di posta celere, presso l’Ufficio Contratti <strong>del</strong> Comune, entro le<br />
ore dodici <strong>del</strong> giorno 28.02.2005.<br />
Per maggiori informazioni consultare il bando di gara integrale e la documentazione utile per la formulazione <strong>del</strong>l’offerta,<br />
che sono a disposizione presso l’ufficio Tecnologico di questa amm.ne nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore<br />
11.00 e nei pomeriggi di lunedì e mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Per ottenere il rilascio di copia <strong>del</strong>l’uno e/o degli altri<br />
documenti, contattare sempre l’ufficio Tecnologico - Tel. 0781.274296 – P.I. Luciano Ballocco. Il bando di gara è disponibile<br />
anche presso il sito Internet <strong>del</strong> Comune di Iglesias: http://www.comune.iglesias.ca.it sotto la voce APPALTI<br />
İL DIRIGENTE<br />
SERVIZI TECNICI<br />
Ing. Lamberto Tomasi<br />
CITTA’ DI IGLESIAS<br />
CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />
Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 -<br />
AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />
Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende appaltare l’esecuzione dei lavori pubblici relativi a:<br />
MANUTENZIONE DELLA SCUOLA MATERNA DI SERRA PERDOSA<br />
1. LUOGO, DESCRIZIONE E IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI, ONERI PER LA SICUREZZA E MODALITA’ DI<br />
PAGAMENTO DELLE PRESTAZIONI:<br />
1.1 I lavori dovranno essere eseguiti ad Iglesias, nello stabile <strong>del</strong>la scuola materna di Serra Perdosa;<br />
1.2 Trattasi di lavori di adeguamento alla normativa vigente; Categoria prevalente OG1 (Edifici civili ed industriali) (ex cat. G1 <strong>del</strong>la<br />
tabella di classificazione di cui al Decreto <strong>del</strong> Ministro dei Lavori Pubblici <strong>del</strong> 15.05.1998 n. 304) - Classifica I (Classifica 02 <strong>del</strong>la<br />
L.R. n. 14/2002);<br />
1.3 IMPORTO LAVORI A BASE DI GARA: : Euro 124.137,11 (centoventiquattromilacentotrentasette-virgolaundici);<br />
1.4 Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza, non soggetti a ribasso: Euro 862,89 (ottocentosessantaduevirgolaottantanove).<br />
1.5 IMPORTO COMPLESSIVO DELL’OPERA A BASE DI GARA: Euro 125.000,00 (centoventicinquemilavirgolazero); di cui a<br />
misura Euro 66.565,60 e a corpo Euro 58.434,40;<br />
2. MODALITA’ PER LA RICHIESTA DEI DOCUMENTI<br />
Il Bando di gara, gli elaborati grafici, il computo metrico, il piano di sicurezza, il capitolato speciale d’appalto, lo schema di contratto e<br />
l’elenco prezzi per formulare l’offerta, sono visionabili presso l’ufficio Lavori Pubblici di questa amm.ne nei giorni dal lunedì al venerdì<br />
dalle ore 8,15 alle ore 11.00 e nei pomeriggi di lunedì e mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Per ottenere il rilascio di copia <strong>del</strong>l’uno<br />
e/o degli altri documenti, contattare sempre l’ufficio Lavori Pubblici - Tel. 0781.274285. Il bando di gara è disponibile anche presso il<br />
sito Internet <strong>del</strong> Comune di Iglesias: http://www.comune.iglesias.ca.it sotto la voce APPALTI.<br />
3. TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIONE, MODALITA’ DI PRESENTAZIONE E DATA DI APERTURA DELLE OFFERTE:<br />
3.1 Termine per la presentazione <strong>del</strong>le offerte ore dodici <strong>del</strong> giorno 08.02.2005;<br />
3.2 Indirizzo: COMUNE DI IGLESIAS - UFFICIO CONTRATTI - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />
3.3 Modalità: secondo quanto previsto al punto 12 <strong>del</strong> bando integrale di gara;<br />
3.4 Apertura <strong>del</strong>le offerte: seduta pubblica il giorno 09.02.2005 alle ore 09,00 presso la Sala Riunioni <strong>del</strong> Centro Direzionale Amministrativo<br />
- Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />
4. CONDIZIONI MINIME DI CARATTERE ECONOMICO E TECNICO NECESSARIE PER LA PARTECIPAZIONE:<br />
(a) Capacità tecnico-organizzativa determinata ai sensi <strong>del</strong>l’art. 28 <strong>del</strong> D.P.R. n. 34 <strong>del</strong> 25.01.2000.<br />
5. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE<br />
L’incanto verrà esperito ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 21 comma 1c) <strong>del</strong>la legge 11/02/1994 n. 109, come modificato dall’articolo 7 <strong>del</strong>la legge<br />
18 Novembre 1998 n. 415, con il criterio <strong>del</strong> prezzo più basso, inferiore a quello posto a base di gara (al netto degli oneri per l’attuazione<br />
dei piani <strong>del</strong>la sicurezza), determinato mediante offerta dei prezzi unitari, compilata secondo le norme e con le modalità indicate punto<br />
12 <strong>del</strong> bando di gara, <strong>del</strong>le opere compensate a corpo e/o <strong>del</strong>le opere compensate a misura, con ammissione <strong>del</strong>le sole offerte in ribasso e<br />
con esclusione automatica <strong>del</strong>le offerte anomale, ai sensi <strong>del</strong>l’art.21 comma 1-bis <strong>del</strong>la Legge 11/02/1994, n° 109 e successive modifiche<br />
ed integrazioni.<br />
IL DIRIGENTE<br />
Ing. Lamberto Tomasi<br />
CITTA’ DI IGLESIAS<br />
CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />
Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 -<br />
AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />
Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende appaltare l’esecuzione dei lavori pubblici relativi a:<br />
MANUTENZIONE DELLA SCUOLA MATERNA DI CAMPO ROMANO<br />
1. LUOGO, DESCRIZIONE E IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI, ONERI PER LA SICUREZZA E MODALITA’ DI PAGA-<br />
MENTO DELLE PRESTAZIONI:<br />
1.1 I lavori dovranno essere eseguiti ad Iglesias, nello stabile <strong>del</strong>la scuola materna <strong>del</strong> rione di Campo Romano;<br />
1.2 Trattasi di lavori di manutenzione ecc.; Categoria prevalente OG1 (Edifici civili ed industriali) (ex cat. G1 <strong>del</strong>la tabella di classificazione di cui<br />
al Decreto <strong>del</strong> Ministro dei Lavori Pubblici <strong>del</strong> 15.05.1998 n. 304) - Classifica I (Classifica 02 <strong>del</strong>la L.R. n. 14/2002);<br />
1.3 IMPORTO LAVORI A BASE DI GARA: : Euro 171.667,24 (centosettantunomilaseicentosessantasettevirgolaventiquattro);<br />
1.4 Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza, non soggetti a ribasso: Euro 4.547,83 (quattromilacinquecentoquarantasettevirgolaottantatre).<br />
1.5 IMPORTO COMPLESSIVO DELL’OPERA A BASE DI GARA: Euro 176.215,07 (centosettantaseimiladuecentoquindicivirgolazerosette);<br />
di cui a corpo Euro 1.097,82 e a misura Euro 175.117,25;<br />
2. MODALITA’ PER LA RICHIESTA DEI DOCUMENTI<br />
Il Bando di gara, gli elaborati grafici, il computo metrico, il piano di sicurezza, il capitolato speciale d’appalto, lo schema di contratto e l’elenco<br />
prezzi per formulare l’offerta, sono visionabili presso l’ufficio Lavori Pubblici di questa amm.ne nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle<br />
ore 11.00 e nei pomeriggi di lunedì e mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Per ottenere il rilascio di copia <strong>del</strong>l’uno e/o degli altri documenti,<br />
contattare sempre l’ufficio Lavori Pubblici - Tel. 0781.274285. Il bando di gara è disponibile anche presso il sito Internet <strong>del</strong> Comune di Iglesias:<br />
http://www.comune.iglesias.ca.it sotto la voce APPALTI.<br />
3. TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIONE, MODALITA’ DI PRESENTAZIONE E DATA DI APERTURA DELLE OFFERTE:<br />
3.1 Termine per la presentazione <strong>del</strong>le offerte ore dodici <strong>del</strong> giorno 09.02.2005;<br />
3.2 Indirizzo: COMUNE DI IGLESIAS - UFFICIO CONTRATTI - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />
3.3 Modalità: secondo quanto previsto al punto 12 <strong>del</strong> bando integrale di gara;<br />
3.4 Apertura <strong>del</strong>le offerte: seduta pubblica il giorno 10.02.2005 alle ore 09,00 presso la Sala Riunioni <strong>del</strong> Centro Direzionale Amministrativo - Via<br />
Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />
4. CONDIZIONI MINIME DI CARATTERE ECONOMICO E TECNICO NECESSARIE PER LA PARTECIPAZIONE:<br />
a) Possesso di Attestazione di qualificazione in corso di validità, rilasciata da società di attestazione (SOA) regolarmente autorizzata, di cui al DPR<br />
34/2000 per: Categoria OG1 - Classifica I;<br />
5. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE<br />
L’incanto verrà esperito ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 21 comma 1c) <strong>del</strong>la legge 11/02/1994 n. 109, come modificato dall’articolo 7 <strong>del</strong>la legge 18 Novembre<br />
1998 n. 415, con il criterio <strong>del</strong> prezzo più basso, inferiore a quello posto a base di gara (al netto degli oneri per l’attuazione dei piani <strong>del</strong>la<br />
sicurezza), determinato mediante offerta dei prezzi unitari, compilata secondo le norme e con le modalità indicate punto 12 <strong>del</strong> bando di gara, <strong>del</strong>le<br />
opere compensate a corpo e/o <strong>del</strong>le opere compensate a misura, con ammissione <strong>del</strong>le sole offerte in ribasso e con esclusione automatica <strong>del</strong>le<br />
offerte anomale, ai sensi <strong>del</strong>l’art.21 comma 1-bis <strong>del</strong>la Legge 11/02/1994, n° 109 e successive modifiche ed integrazioni.<br />
IL DIRIGENTE<br />
Ing. Lamberto Tomasi<br />
CITTA’ DI IGLESIAS<br />
CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />
Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 -<br />
AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />
Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende appaltare l’esecuzione dei lavori pubblici relativi a:<br />
MANUTENZIONE DELLA SCUOLA MEDIA DI SERRA PERDOSA<br />
1. LUOGO, DESCRIZIONE E IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI, ONERI PER LA SICUREZZA E MODALITA’ DI PAGAMENTO<br />
DELLE PRESTAZIONI:<br />
1.1 I lavori dovranno essere eseguiti ad Iglesias, nello stabile <strong>del</strong>la scuola media di Serra Perdosa;<br />
1.2 Trattasi di lavori di adeguamento alla normativa vigente; Categoria prevalente OG1 (Edifici civili ed industriali) (ex cat. G1 <strong>del</strong>la tabella di classificazione<br />
di cui al Decreto <strong>del</strong> Ministro dei Lavori Pubblici <strong>del</strong> 15.05.1998 n. 304) - Classifica I (Classifica 02 <strong>del</strong>la L.R. n. 14/2002);<br />
1.3 IMPORTO LAVORI A BASE DI GARA: : Euro 150.835,00 (centocinquantamilaottocentotrentacinque/00);<br />
1.4 Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza, non soggetti a ribasso: Euro 4.665,00 (quattromilaseicentosessantacinque/00).<br />
1.5 IMPORTO COMPLESSIVO DELL’OPERA A BASE DI GARA: Euro 155.500,00 (centocinquantacinquemilacinquecento/00); di cui a misura<br />
Euro 130.910,96 e a corpo Euro 24.589,04;<br />
2. MODALITA’ PER LA RICHIESTA DEI DOCUMENTI<br />
Il Bando di gara, gli elaborati grafici, il computo metrico, il piano di sicurezza, il capitolato speciale d’appalto, lo schema di contratto e l’elenco prezzi per<br />
formulare l’offerta, sono visionabili presso l’ufficio Lavori Pubblici di questa amm.ne nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 11.00 e nei<br />
pomeriggi di lunedì e mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Per ottenere il rilascio di copia <strong>del</strong>l’uno e/o degli altri documenti, contattare sempre l’ufficio<br />
Lavori Pubblici - Tel. 0781.274285. Il bando di gara è disponibile anche presso il sito Internet <strong>del</strong> Comune di Iglesias: http://www.comune.iglesias.ca.it<br />
sotto la voce APPALTI.<br />
3. TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIONE, MODALITA’ DI PRESENTAZIONE E DATA DI APERTURA DELLE OFFERTE:<br />
3.1 Termine per la presentazione <strong>del</strong>le offerte: ore dodici <strong>del</strong> giorno 10.02.2005;<br />
3.2 Indirizzo: COMUNE DI IGLESIAS - UFFICIO CONTRATTI - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />
3.3 Modalità: secondo quanto previsto al punto 12 <strong>del</strong> bando integrale di gara;<br />
3.4 Apertura <strong>del</strong>le offerte: seduta pubblica il giorno 11.02.2005 alle ore 09,00 presso la Sala Riunioni <strong>del</strong> Centro Direzionale Amministrativo - Via Isonzo<br />
5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />
4. CONDIZIONI MINIME DI CARATTERE ECONOMICO E TECNICO NECESSARIE PER LA PARTECIPAZIONE:<br />
a) Possesso di Attestazione di qualificazione in corso di validità, rilasciata da società di attestazione (SOA) regolarmente autorizzata, di cui al DPR 34/2000 per:<br />
Categoria OG1 - Classifica I;<br />
In alternativa: Possesso di Attestazione regionale in corso di validità, rilasciata dal competente servizio <strong>del</strong>l’Assessorato (Albo Regionale Appaltatori) di cui<br />
alla Legge Regionale 09.08.2002 n.14 per Categoria OG1 - Classifica 2^;<br />
5. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE<br />
L’incanto verrà esperito ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 21 comma 1c) <strong>del</strong>la legge 11/02/1994 n. 109, come modificato dall’articolo 7 <strong>del</strong>la legge 18 Novembre 1998<br />
n. 415, con il criterio <strong>del</strong> prezzo più basso, inferiore a quello posto a base di gara (al netto degli oneri per l’attuazione dei piani <strong>del</strong>la sicurezza), determinato<br />
mediante offerta dei prezzi unitari, compilata secondo le norme e con le modalità indicate al punto 12 <strong>del</strong> bando di gara, <strong>del</strong>le opere compensate a corpo e/o<br />
<strong>del</strong>le opere compensate a misura, con ammissione <strong>del</strong>le sole offerte in ribasso e con esclusione automatica <strong>del</strong>le offerte anomale, ai sensi <strong>del</strong>l’art.21 comma<br />
1-bis <strong>del</strong>la Legge 11/02/1994, n° 109 e successive modifiche ed integrazioni.<br />
IL DIRIGENTE<br />
Ing. Lamberto Tomasi
c i n e m a m u l t i s a l a t e r r i t o r i a l e<br />
8 m a x i s c h e r m i c o n a u d i o D o l b y D i g i t a l ®<br />
0781 33 510<br />
0781 25 60 20<br />
www.cineworld.info<br />
maxi schermi,<br />
maxi emozioni.<br />
informazioni e prenotazioni:<br />
programmazione film (attivo 24 ore):<br />
web site:<br />
IGLESIAS < via Villa di Chiesa (viale alberato)<br />
SS 130<br />
S.ANTIOCO <<br />
CARBONIA <<br />
SP 85<br />
SP 2<br />
> CAGLIARI<br />
> VILLAMASSARGIA<br />
IGLESIAS<br />
Via Villa di Chiesa<br />
loc. Monte Figu
14<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
Realtà Locale<br />
CORSI DI FORMAZIONE “CONSULENTE A.D.R”<br />
E SU “CONTABILITÀ INDUSTRIALE”<br />
L’Associazione Industriali <strong>del</strong>la Provincia<br />
di Cagliari ha organizzato un<br />
corso di formazione per consulente<br />
per il trasporto di merci pericolose<br />
– A.D.R., che prenderà avvio il prossimo<br />
1° febbraio 2005.<br />
‘Il corso, <strong>del</strong>la durata di 50 ore, avrà<br />
l’obiettivo di preparare tutti i partecipanti<br />
alla prova d’esame presso la<br />
MCTC di Cagliari, per il conseguimento<br />
<strong>del</strong> certificato definitivo di<br />
Consulente A.D.R..<br />
Il corso, pertanto, sarà rivolto a tutti<br />
coloro che intendono svolgere l’attività<br />
di consulente A.D.R. (nuova<br />
figura professionale), oltre che a tutte<br />
le aziende che operano nel settore dei<br />
trasporti merci pericolose su strada,<br />
ferrovie, vie navigabili.<br />
Le lezioni si svolgeranno, da febbraio<br />
a maggio 2005, tutti i martedì, dalle<br />
15,00 alle 18,00.<br />
Le iscrizioni scadono martedì 25 gennaio<br />
2005.<br />
Il prossimo 27 gennaio 2005 avrà<br />
inoltre inizio la seconda edizione <strong>del</strong><br />
corso di formazione sulla “contabilità<br />
industriale”. Il corso sarà articolato<br />
in cinque giornate, avrà una durata di<br />
20 ore con cadenza bisettimanale pomeridiana<br />
e si svolgerà presso i locali<br />
<strong>del</strong>l’Associazione Industriali <strong>del</strong>la<br />
Provincia di Cagliari.<br />
Obiettivo <strong>del</strong> corso sarà quello di<br />
fornire le nozioni fondamentali e le<br />
metodologie per poter introdurre in<br />
CONTRIBUTI DELLA REGIONE<br />
AI CONSORZI DI BONIFICA<br />
g s<br />
b<br />
rotta<br />
anta<br />
di<br />
arbara<br />
loc.San Giovanni - IGLESIAS (CA)<br />
porto<br />
flavia<br />
masua<br />
azienda un sistema di analisi dei costi<br />
e di contabilità industriale atti a fornire<br />
una valutazione analitica dei risultati<br />
economici <strong>del</strong>la gestione.<br />
In particolare detto sistema consentirà<br />
di: effettuare un controllo <strong>del</strong>la<br />
gestione aziendale e determinare il<br />
costo <strong>del</strong> prodotto/servizio col grado<br />
di dettaglio desiderato (costi primi,<br />
diretti, indiretti, pieni, etc.).<br />
Il corso, che prevede un numero massimo<br />
di partecipanti, sarà rivolto ad<br />
imprenditori, operatori e collaboratori<br />
<strong>del</strong>l’Area amministrazione, finanza e<br />
controllo, operatori e addetti ai costi di<br />
produzione, oltre che giovani tecnici<br />
da preparare ai ruoli di responsabilità<br />
nell’area <strong>del</strong>la rilevazione dei costi.<br />
La Giunta regionale ha deciso lo stanziamento<br />
di 516.000,00 euro a favore<br />
dei Consorzi di Bonifica.<br />
La <strong>del</strong>ibera, proposta dall’Assessore<br />
<strong>del</strong>l’Agricoltura Salvatoricca Addis,<br />
destina 41.692,80 euro al Consorzio <strong>del</strong><br />
Basso <strong>Sulcis</strong>, 50.774,40 al Consorzio<br />
<strong>del</strong> Cixerri, 46.852,80 al Consorzio <strong>del</strong>la<br />
Gallura, 72.652,80 al Consorzio <strong>del</strong>la<br />
Nurra, 30.960,00 al Consorzio <strong>del</strong>l’Ogliastra,<br />
55.934,40 al Consorzio <strong>del</strong><br />
nord Sardegna, 33.540,00 al Consorzio<br />
<strong>del</strong>la Sardegna centrale, 108.360,00 al<br />
Consorzio <strong>del</strong>la Sardegna meridionale e<br />
75.232,80 al Consorzio <strong>del</strong>l’Oristanese.<br />
I Consorzi di Bonifica sono incaricati di<br />
realizzare gli interventi di manutenzione<br />
<strong>del</strong>le opere.<br />
La ripartizione è stata fatta sulla base<br />
dei criteri di legge, <strong>del</strong>l’estensione <strong>del</strong><br />
comprensorio, <strong>del</strong>l’entità e <strong>del</strong>la natura<br />
<strong>del</strong>le opere.<br />
Per le prenotazioni<br />
telefonare al servizio visite:<br />
tel. 0781.491300<br />
fax 0781.491395<br />
o via e-mail:<br />
segr.igea@virgilio.it<br />
g h enry<br />
alleria<br />
BUGGERRU (CA)<br />
(località Masua) NEBIDA - IGLESIAS (CA)<br />
SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDE<br />
PER PROGETTI DISOCCUPATI DISABILI<br />
La Regione ha indicato il 28 febbraio<br />
come termine ultimo per la consegna,<br />
da parte dei Cesil competenti, di tutti i<br />
progetti imprenditoriali relativi ai disoccupati<br />
diversamente abili, ai sensi<br />
<strong>del</strong>la Delibera Giunta regionale n°<br />
41/4 <strong>del</strong> 14 novembre 2003.<br />
Per permettere ai Cesil (Centri Servizi<br />
per l’Inserimento Lavorativo dei<br />
Soggetti Svantaggiati), precisa una<br />
nota <strong>del</strong> Cesil Carbonia, di produrre<br />
tutta la documentazione per tempo è<br />
L’Assessorato <strong>del</strong>le Politiche<br />
Sociali <strong>del</strong> Comune di Carbonia<br />
ha informato i cittadini<br />
interessati, che ancora non<br />
avessero provveduto, che il 31<br />
gennAio 2005 scadrà il termine<br />
ultimo per la presentazione<br />
<strong>del</strong>le domAnde relative<br />
all’ottenimento <strong>del</strong>l’Assegno<br />
Nucleo Familiare per l’anno<br />
2004.<br />
Si è tenuta nei giorni scorsi nel Comune<br />
di Assemini un’assemblea di Amministratori<br />
comunali per esaminare<br />
la vicenda relativa al PIANO PER<br />
IL LAVORO. All’incontro hanno<br />
partecipato oltre 40 Amministratori<br />
tra Sindaci e Assessori Attività alle<br />
Produttive provenienti da tutta la Sardegna,<br />
oltre a diversi esponenti politici<br />
e sindacali. Erano presenti e sono<br />
intervenuti nel dibattito l’on. Eliseo<br />
Secci Presidente <strong>del</strong>la Commissione<br />
Bilancio <strong>del</strong>la Regione, l’on.Giuseppe<br />
Fadda, l’on. Paola Lanzi, l’on. Salvatore<br />
Serra, gli esponenti Velio Ortu<br />
e Luigi Cogodi e Tiziana Meloni<br />
<strong>del</strong>la segreteria Regionale dei Verdi.<br />
Radio Iglesias<br />
necessario che i disabili interessati<br />
consegnino i moduli compilati entro il<br />
17 febbraio 2005, presso la sede <strong>del</strong><br />
Centro in piazza Repubblica 21, negli<br />
orari d’apertura al pubblico, il mercoledì<br />
dalle ore 15,30 alle 19,30 e il martedì<br />
e giovedì dalla 9,00 alle 13,00.<br />
I fondi stanziati dalla Regione sono<br />
destinati ai disabili disoccupati, aventi<br />
i requisiti prescritti dall’art. 1, comma<br />
1, <strong>del</strong>la legge 68/99. Il finanziamento<br />
concesso copre l’80% <strong>del</strong>le spese previste<br />
e non può superare i 15.000 euro<br />
per attività finanziata.<br />
Il Cesil di Carbonia si sta occupando<br />
<strong>del</strong>la distribuzione dei moduli di domanda,<br />
di offrire il proprio supporto<br />
alla stesura e sviluppo <strong>del</strong> piano<br />
d’impresa e raccogliere le richieste<br />
di finanziamento. In seguito al finanziamento<br />
<strong>del</strong> progetto da parte <strong>del</strong>la<br />
Regione, il Centro si occuperà <strong>del</strong><br />
monitoraggio <strong>del</strong>l’attività imprenditoriale<br />
avviata.<br />
DOMANDE ASSEGNO<br />
NUCLEO FAMILIARE<br />
Nell’incontro era presente anche Giacomo<br />
Meloni Segretario regionale<br />
<strong>del</strong>la C.S.S. L’assemblea ha ribadito<br />
l’assoluta necessità di salvaguardare<br />
l’art. 19 <strong>del</strong>la L.R. 37/98, quale strumento<br />
fondamentale di politica attiva<br />
per il lavoro a livello regionale. Oggi<br />
i Comuni sono l’istituzione pubblica<br />
che quotidianamente è impegnata a<br />
fronteggiare il dramma <strong>del</strong>la disoccupazione<br />
e a dare risposte concrete<br />
in termini di opportunità di lavoro e<br />
di sviluppo. Per i Comuni <strong>del</strong>la Sardegna<br />
la L.R. 37 è diventata un caposaldo<br />
insostituibile per realizzare<br />
un processo di sviluppo endogeno<br />
che partendo dal basso mette radici e<br />
Detto assegno compete alle famiglie<br />
che abbiano conviventi<br />
almeno tre figli minori e il cui<br />
reddito ISE risulti inferiore<br />
alla soglia stabilita dalla legge<br />
n° 448/98 all’art. 65 e sue modificazioni.<br />
La domanda dovrà essere presentata<br />
presso gli uffici amministrativi<br />
dei Servizi Sociali,<br />
che hanno sede nei locali <strong>del</strong><br />
Centro Anziani di via Balilla.<br />
ASSEMBLEA AMMINISTRATORI COMUNALI<br />
IN DIFESA DEL PIANO PER IL LAVORO.<br />
si integri con le opportunità e le specificità<br />
locali. Il PIANO PER IL LA-<br />
VORO rappresenta un mo<strong>del</strong>lo per<br />
determinare uno sviluppo integrato<br />
che ha prodotto per questi anni 9.000<br />
posti di lavoro stabili e sta rappresentando<br />
l’unica vera risorsa in mano<br />
alle Amministrazioni comunali, dopo<br />
anni di tagli dei trasferimenti statali e<br />
regionali. La parte mobilitazione che<br />
si è scatenata dopo le prime voci di<br />
cancellazione <strong>del</strong>la L.R. 37 ha permesso<br />
che il Presidente <strong>del</strong>lo Giunta<br />
Soru rivedesse la posizione iniziale<br />
riproponendo uno stanziamento di<br />
risorse e l’introduzione di modifiche<br />
allo strumento.<br />
SERVIZIO SANITARIO REGIONE SARDEGNA<br />
AZIENDA USL n° 7 CARBONIA (CA)<br />
AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA<br />
Si rende noto che l’Azienda USL n° 7, con sede in<br />
Carbonia (CA) via Dalmazia 83, ha indetto i seguenti<br />
appalti, da espletarsi a mezzo pubblico incanto-proceduta<br />
aperta, ai sensi <strong>del</strong> D.Lgs. 358/92 e <strong>del</strong> D.Lgs.<br />
157/95 e successive modificazioni e integrazioni:<br />
1) Affidamento fornitura annuale farmaci, compresi<br />
emoderivati e mezzi di contrasto con possibilità di<br />
rinnovo di anno in anno per ulteriori tre anni.<br />
Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />
21.02.2005<br />
Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />
23.02.2005<br />
2) Affidamento fornitura annuale soluzioni infusionali<br />
con possibilità di rinnovo di anno in anno per ulteriori<br />
tre anni.<br />
Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />
22.02.2005<br />
Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />
24.02.2005<br />
3) Affidamento fornitura biennale di dispositivi medici<br />
e di materiale di consumo per emodinamica.<br />
Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />
18.02.2005<br />
Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />
CITTA’ DI IGLESIAS<br />
CENTRO DIREZIONALE<br />
AMMINISTRATIVO<br />
Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />
Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201<br />
ESTRATTO AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />
Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende<br />
appaltare, mediante Pubblico Incanto da tenersi ai sensi<br />
<strong>del</strong>l’art. 19 comma 1, lett. A) <strong>del</strong> D. Lgs. N. 358/92, la<br />
FORNITURA OLIO COMBUSTIBILE TRA 12°/13°<br />
E. B.T.Z. DA RISCALDAMENTO (S < 0,3%) PER<br />
L’ISTITUTO PER ANZIANI “CASA SERENA”<br />
CON ANNESSA COMUNITA’ “MARGHERITA DI<br />
SAVOIA”.<br />
IMPORTO A BASE D’ASTA: Euro 223.106,40<br />
per il triennio, I.V.A. inclusa;<br />
LUOGO DELLA CONSEGNA: Istituto per anziani<br />
Casa Serena - Viale Colombo - Iglesias<br />
NATURA E QUANTITA’ DEI PRODOTTI: Vedi capitolato<br />
speciale d’appalto.<br />
Il Bando di gara integrale ed il capitolato speciale<br />
d’appalto sono visionabili presso gli Uffici <strong>del</strong>la Casa<br />
di riposo Casa Serena - Viale Colombo Iglesias, Tel.<br />
0781.33187 - 274530 – sono disponibili anche presso il<br />
sito Internet <strong>del</strong> Comune di Iglesias: http://www.comune.<br />
iglesias.ca.it sotto la voce APPALTI.<br />
Responsabile <strong>del</strong> procedimento è il Geom. Riccardo<br />
21.02.2005<br />
4) Affidamento fornitura biennale di sacche per raccolta<br />
sangue e di filtriper i centro trasfusionali<br />
Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />
23.02.2005<br />
Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />
25.02.2005<br />
5) Affidamento fornitura di cuvette per la determinazione<br />
<strong>del</strong>l’emoglobina con service <strong>del</strong>le apparecchiature<br />
Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />
28.02.2005<br />
Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />
02.03.2005<br />
6) Affidamento fornitura triennale di gasolio per riscaldamento<br />
Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />
08.03.2005<br />
Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />
10.03.2005<br />
7) Affidamento biennale Global service smaltimento<br />
rifiuti con possibilità di rinnovo per ulteriori due anni.<br />
Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />
25.02.2005<br />
Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />
Carta – Direttore Casa Serena.<br />
IL DIRIGENTE SETTORE<br />
SERVIZI SOCIALI<br />
Dott. Paolo Carta<br />
28.02.2005<br />
8) Affidamento annuale Global service manutenzione<br />
apparecchiature medicali con possibilità di rinnovo di<br />
anno in anno per ulteriori tre anni.<br />
Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />
11.03.2005<br />
Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />
14.o3.2005<br />
9) Affidamento annuale fornitura stampati<br />
Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />
07.03.2005<br />
Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />
09.03.2005<br />
Il bando integrale, i Capitolati Generale e Speciale<br />
sono disponibili presso il Servizio Acquisti<strong>del</strong>l’Azienda<br />
in via Dalmazia 83 Carbonia, tutti i giorni feriali<br />
(sabato escluso) dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Tel.<br />
0781.6683227-228-Fax 0781.6683224.<br />
La richiesta dei Capitolati (anche a mezzo fax) deve<br />
essere accompagnata dalla copia <strong>del</strong> versamento (unico<br />
anche per più gare) di euro 10,00 sul c/cp 16765091<br />
intestato alla Banca di Sassari-Tesoreria Azienda USL<br />
n° 7 Carbonia.<br />
Il bando integrale è stato inviato alla G.U.CE e alla<br />
GURI in data 10.01.2005. La pubblicazione <strong>del</strong> presente<br />
bando non vincola l’Azienda USL.<br />
IL DIRETTORE GENERALE<br />
Dott. Emilio Simeone<br />
Soluzioni<br />
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e arredamento<br />
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30 anni di esperienza<br />
al vostro servizio
Realtà locale<br />
CARBONIA<br />
I SARDI DELL’ISOLA DEL “DIO SOLE”<br />
IN UN’OPERA DI SEBASTIAN SOLINAS<br />
Il magico mondo <strong>del</strong>l’antichità, quella<br />
vissuta da popolazioni indigene o<br />
approdate in Sardegna per esplorare<br />
nuove terre in grado di sviluppare<br />
produzioni e commerci, continua<br />
ad appassionare esperti e neofiti, anch’essi<br />
impegnati a scoprire elementi<br />
di novità storica attraverso i quali<br />
impostare una ricostruzione che parta<br />
almeno dall’età <strong>del</strong>la pietra o Paleolitico.<br />
Studiosi italiani e stranieri, esperti<br />
<strong>del</strong>le diverse discipline antiche hanno<br />
tentato, finora, di seguire la pista<br />
letteraria e quella archeologica, compresa<br />
quella letteraria-archeologica<br />
insieme, che riuscisse ad aprire il varco<br />
a nuove conoscenze.<br />
Non v’è dubbio che si tratti di una<br />
materia ostica, sulla quale si sono<br />
avanzate più supposizioni che oggettivi<br />
riscontri (archeologici e letterari),<br />
arrivando, talvolta, persino a dare per<br />
certo ciò che certo non è mai stato.<br />
Addirittura l’archeologia ufficiale si<br />
è spinta ben oltre, convinta <strong>del</strong> fatto<br />
che nessuno avrebbe mai potuto contestare<br />
i “santoni” <strong>del</strong>l’antichità.<br />
Della Sardegna antichissima restano<br />
con immutato fascino ed inspiegate<br />
domande, quale ruolo o funzione abbiano<br />
avuto i nuraghi, i monumentali<br />
pozzi sacri, i menhir, le tombe dei giganti<br />
o domus de janas. Una Sardegna<br />
carica di mistero intorno al quale tanti<br />
hanno scritto ed altrettanti si sono cimentati<br />
in fantasiose ricostruzioni.<br />
Eppure, (quando si dice la forza <strong>del</strong>la<br />
volontà !) c’è chi, non archeologo né<br />
impegnato nella ricostruzione storica<br />
ufficiale, ha coltivato la passione <strong>del</strong>l’archeologia<br />
ed ha percorso, in lungo e<br />
largo, le varie realtà antiche disseminate<br />
nell’Isola, raccogliendo informazioni,<br />
toponimi, detti popolari, articoli o riferimenti<br />
bibliografici ed è riuscito a realizzare<br />
un volume di notevole spessore<br />
culturale, ancorché informativo.<br />
Questi, Sebastian Solinas di Carbonia,<br />
ha dato alla luce l’opera che<br />
ha avuto quasi tre lustri di gestazione,<br />
migliaia di chilometri di strade<br />
(asfaltate e sterrate) percorse, decine<br />
di migliaia di elementi e fotografie<br />
raccolte che, oggi, grazie all’Amministrazione<br />
provinciale, al Comune e<br />
Massimo Carta<br />
ai Lions Club di Carbonia, sono stati<br />
raccolti nel libro “Sardis…l’isola <strong>del</strong><br />
Dio Sole”.<br />
Al di là <strong>del</strong> giudizio che potrà arrivare<br />
dal mondo accademico ed archeologico,<br />
detto libro (unica pecca, forse, è il<br />
formato poco agevole) costituisce una<br />
pietra miliare per coloro che vorranno<br />
capire e informarsi su quanto in Sardegna<br />
è sopravvissuto dall’antichità.<br />
Sebastian Solinas ha saputo trattare<br />
e collocare nel libro nozioni che<br />
finora, sviluppate dal mondo cattedratico,<br />
avevano tenuto lontani dall’archeologia<br />
anche i più predisposti<br />
comuni appassionati. Nel volume di<br />
Sebastian Solinas, invece, chi voglia<br />
farsi un’idea o interessarsi di archeologia<br />
viene preso per mano, portato<br />
nel Paleolitico di cui è presentata la<br />
realtà visiva di quell’epoca, senza la<br />
presunzione di dargli spiegazioni che<br />
alcuno finora è riuscito a formulare<br />
con oggettiva cert ezza.<br />
L’opera, con riferimenti documentali<br />
greci e latini, si articola in quattro filoni.<br />
Il primo parte dal Paleolitico ripercorrendo<br />
l’excursus storico <strong>del</strong>la Sardegna,<br />
Carbonia - Presentazione Lions Libro Solinas<br />
soffermandosi in modo particolare sui<br />
nuraghi che ancora oggi affascinano per<br />
la loro dimensione e mai scoperta finalità<br />
originaria.<br />
La seconda parte tratta <strong>del</strong>la cartografia,<br />
<strong>del</strong> glossario sardo e dei musei<br />
Uno degli aspetti più diffusamente<br />
trattati dal libro di Sebastian<br />
Solinas è quello relativo al<br />
rapporto tra uomo o popolazioni<br />
antiche e gli astri. Nulla di nuovo,<br />
si potrebbe obiettare, se ancora<br />
oggi tra oroscopi, zodiaci e giochi<br />
di varia magia, il mondo si sente,<br />
più che mai, influenzato dalla posizione<br />
astrale.<br />
Ma per le popolazioni antiche<br />
pare che questo rapporto fosse più<br />
stretto e venerato, al punto che in<br />
Sardegna, la stessa conformazione,<br />
orientamento e posizionamento<br />
dei nuraghi, sarebbero da ricondurre<br />
al mondo stellare.<br />
Sebastian Solinas non sfugge a<br />
questa teoria, per la verità, già ampiamente<br />
trattata da studiosi di popolazioni<br />
antiche e di allineamenti<br />
di certe costruzioni, tra le quali i<br />
nuraghi appunto, che, secondo<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
esistenti nell’Isola. La terza, invece,<br />
propone un percorso analitico di tutte<br />
le località archeologiche <strong>del</strong>la Sardegna,<br />
elencandole per Provincia.<br />
La quarta, infine, è quella più voluminosa<br />
e ricca di nozioni, nella quale<br />
15<br />
trovano riscontro nomi e termini <strong>del</strong><br />
mondo antico, le mappe stellari, l’elenco<br />
dei Comuni interessati da antichi<br />
insediamenti, nonché una ricca e preziosa<br />
collezione di fotografie di siti<br />
archeologici.<br />
L’INFLUENZA ASTRALE<br />
NEI POPOLI ANTICHI<br />
dette teorie, risulterebbero rispondenti<br />
all’indirizzo astrale.<br />
“Sardis…l’isola <strong>del</strong> Dio Sole”<br />
contiene persino <strong>del</strong>le ricostruzioni<br />
<strong>del</strong> mondo stellare riferito<br />
al periodo Paleolitico. Uno sforzo<br />
che serve ad accrescere il già prezioso<br />
apporto di Sebastian Solinas<br />
alla conoscenza dei popoli antichi<br />
che abitarono la Sardegna e la cui<br />
storia resta ancora sotterrata, in attesa<br />
che persone coraggiose, come<br />
quest’ultimo, rendano più “volgare”<br />
la materia e diano accesso ad<br />
una più larga schiera di persone,<br />
interessate a capire cosa sia stata<br />
in antichità quest’isola posta al<br />
centro <strong>del</strong> Marenostrum.<br />
Sebastian Solinas<br />
Carbonia - Presentazione Lions Libro Solinas<br />
FLUMINIMAGGIORE,<br />
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16<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
Realtà locale<br />
IGLESIAS<br />
COL PASSARE DEL TEMPO LA CATTADRALE<br />
PERDE OGNI RIFERIMENTO CON LA STORIA<br />
Da anni chiusa per restauri che<br />
stanno andando oltre ogni legittima<br />
ragionevolezza, la cattedrale<br />
di Iglesias dedicata a S.Chiara sta<br />
diventando sempre più povera. Già<br />
il fatto stesso che ai lavori preventivati,<br />
si siano aggiunti altri imprevisti<br />
(sia pure prevedibili), ha di<br />
fatto portato questa monumentale<br />
chiesa, realizzata intorno al 1284-<br />
85, a perdere quel carisma e quella<br />
preziosità che ha sempre avuto non<br />
solo presso gli Iglesienti.<br />
Sede <strong>del</strong> Vescovo diocesano,<br />
S.Chiara presenta, ancora oggi,<br />
l’unicità d’essere al mondo l’unica<br />
cattedrale dedicata a S.Chiara<br />
d’Assisi. Intorno ad essa è nata e<br />
si è sviluppata Villa di Chiesa, la<br />
quale venne arricchita <strong>del</strong>la costruzione<br />
e presenza di altre chiese <strong>del</strong><br />
periodo medioevale e che ancora<br />
oggi impreziosiscono la città di<br />
architetture e di arte sacra, quanto,<br />
forse, non è presente nel resto <strong>del</strong><br />
territorio.<br />
Vi è tuttavia da dire che, a parte i<br />
lavori interni al tempio, da oltre<br />
Elena Cossu<br />
vent’anni la cattedrale è priva dei<br />
riferimenti storici, quali le due<br />
epigrafi conosciute all’esterno, di<br />
cui hanno sempre dato un preciso<br />
punto di riferimento i testi turistici<br />
e storici, ma che oggi non si trovano<br />
più.<br />
Una, la più antica, risalente al<br />
1284-85 era murata nel lato nord<br />
<strong>del</strong>la porta minore: in cornu evangelii<br />
(lato via Duomo, fronte ex<br />
Tipografia). In occasione <strong>del</strong>la<br />
restaurazione <strong>del</strong>le facciate e <strong>del</strong>la<br />
struttura di quella chiesa effettuata<br />
negli anni Ottanta, fu estratta ed<br />
asportata dalla parete originaria e<br />
riposta in sacrestia di quella chiesa<br />
(non se ne capisce il perché). Tutto<br />
aveva lasciato intendere che una<br />
volta completati i lavori, l’epigrafe<br />
sarebbe ritornata al suo posto. Nulla<br />
finora è stato fatto per riportarla<br />
al suo posto originario.<br />
In quell’epigrafe c’è scritto: “Anno<br />
Domini millesimo ducentesimo<br />
octuagesimo quinto, indictione<br />
decimatertia, hoc opus fecit fieri<br />
Petrus operaius; regnante Guidone<br />
de Sentate, Protestate Argentarie,<br />
Ville Ecclesie, Domus Nove e<br />
sexte partis Regni Kallaretani, pro<br />
Magnifico e potente Viro Domino<br />
Comite Ugolino de Donoratico”.<br />
Appare verosimile supporre che<br />
detta epigrafe sia ancora conservata<br />
in sacrestia o in altra parte al<br />
sicuro. Però il suo posto è quello<br />
esterno, anche perché è una pagina<br />
di storia che in origine doveva<br />
restare a testimonianza non interna<br />
alla chiesa in argomento.<br />
L’altra epigrafe è quella esterna alla<br />
porta principale <strong>del</strong>la cattedrale. Si<br />
tratta di una pietra muraria posta<br />
sul lato sinistro (per chi guarda)<br />
<strong>del</strong>la porta maggiore <strong>del</strong>la stessa<br />
chiesa. Risalente agli anni 1285-<br />
1288, quel concio è una copia <strong>del</strong>l’originale,<br />
custodito in condizioni<br />
precarie e da restaurare presso il<br />
Iglesias - Cattedrale S. Chiara<br />
Museo Mineralogico <strong>del</strong>l’Istituto<br />
Tecnico Minerario di Iglesias. In<br />
detto concio è scritto: Lo magnifico<br />
Signore messer Pietro Canino, Podestà<br />
per lo Signore Re e Domino<br />
Conte Ugolino di Donoratico, Signore<br />
de la sexta parte de lo Regno<br />
di Vallari, e ora per la Dio gratia<br />
Podestà di Pisa; esistente Pietro di<br />
Bernardo operajo”.<br />
Appare più che legittimo sollecitare<br />
chi di dovere perché le due<br />
epigrafi ritornino al loro posto originario,<br />
anche perché testimoni di<br />
una passato storico che appartiene<br />
all’intera collettività. Peraltro, detti<br />
reperti lasciati nascosti non servono<br />
alla causa <strong>del</strong>la storicità cittadina,<br />
né portano alcun vantaggio. Semmai<br />
possono solo correre dei rischi:<br />
d’essere dimenticati e lasciati in<br />
rovinosa umidità.
Pagina di Storia<br />
Quelli che hanno letto i Promessi Sposi<br />
sono certamente ben più numerosi dei<br />
venticinque lettori che Alessandro Manzoni<br />
riteneva di avere, quando descriveva<br />
lo stato d’animo di don Abbondio<br />
nell’incontrare i bravi.<br />
E se gli Iglesienti ed i Sulcitani che hanno<br />
letto il romanzo storico volessero approfondire,<br />
con personali ricerche d’archivio,<br />
i fatti <strong>del</strong>la peste magistralmente<br />
descritti dallo scrittore milanese, e che<br />
hanno interessato il loro territorio, potrebbero<br />
consultare la documentazione<br />
conservata nell’Archivio storico comunale<br />
d’Iglesias ed in quello <strong>del</strong>l’Archivio<br />
storico diocesano.<br />
Della peste <strong>del</strong> 1600 che colpì tutta l’Isola<br />
racconta lungamente il padre cappuccino<br />
Jorge Aleo nella sua “Storia cronologica<br />
<strong>del</strong> regno di Sardegna”, confermando<br />
come all’epoca fossero comuni le astruse<br />
teorie <strong>del</strong> don Ferrante manzoniano<br />
sulle cause che danno origine al contagio<br />
e diffusione <strong>del</strong>la pestilenza.<br />
In Sardegna il morbo che già aveva infettato<br />
diversi regni e Paesi <strong>del</strong>l’odierna Europa,<br />
arriva nel mese di aprile <strong>del</strong> 1652.<br />
Ricorrendo alla corruzione <strong>del</strong> Governatore<br />
<strong>del</strong>la città, ad Alghero viene fatta<br />
entrare in porto una tartana proveniente<br />
dalla Catalogna, nonostante sia priva <strong>del</strong>le<br />
patenti di sanità già rese obbligatorie<br />
con apposita crida.<br />
Le merci trasportate dalla tartana erano<br />
state caricate a Tarragona, città nella<br />
quale si era già diffuso ed imperversava<br />
il contagio, ed attraverso l’acquisto di<br />
esse ed il contatto con i marinai il male<br />
si propagò dapprima ad Alghero ed in<br />
seguito in tutto il nord <strong>del</strong>la Sardegna. Si<br />
estese poi progressivamente verso il sud<br />
<strong>del</strong>l’Isola, nonostante fosse stato reso obbligatorio<br />
spostarsi da un posto all’altro<br />
solo se provvisti di certificato, chiamato<br />
“biglietto <strong>del</strong>la salute”, attestante che, per<br />
la durata di quaranta giorni consecutivi,<br />
non si fosse stati a contatto con persone<br />
infette né si fosse stati in paesi contaminati.<br />
Alla festa di aprile <strong>del</strong> 1655 in onore di<br />
Sant’Antioco nell’Isola omonima, il notaio<br />
cagliaritano Sadorro Pruna era stato<br />
comandato al seguito <strong>del</strong> commissario<br />
Don Antiogo Carcasona e dei componenti<br />
la Giunta <strong>del</strong> Morbo col preciso<br />
scopo di impedire che nell’Isola entrassero<br />
persone provenienti dai paesi colpiti<br />
dalla peste, ad eccezione degli abitanti di<br />
Iglesias, Cagliari, Domusnovas e Villamassargia<br />
che ancora erano stati risparmiati<br />
dal contagio.<br />
Iglesias aveva preso le sue precauzioni<br />
ANNO 1656: LA PESTE BAROCCA AD IGLESIAS<br />
sanitarie. Le uniche vie d’accesso frequentate<br />
erano quelle che portavano<br />
verso Cagliari e che consentivano di entrare<br />
in città o dalla porta Castello o dalla<br />
porta Maestra. Verso porta Sant’Antonio<br />
o Fontana, e verso porta Nuova, il traffico<br />
di persone era limitato, essendo il <strong>Sulcis</strong><br />
spopolato così come la zona montagnosa<br />
a nord.<br />
Allo scopo di impedire che la peste entrasse<br />
in città, erano stati formati due posti<br />
di blocco all’altezza <strong>del</strong>le chiese di Santa<br />
Maria di Valverde e di San Salvatore,<br />
costruendo due torrette per riparo <strong>del</strong>le<br />
guardie che, vigilando ventiquattro ore<br />
su ventiquattro, proibivano l’ingresso<br />
alle persone non munite di biglietto <strong>del</strong>la<br />
salute.<br />
Per ben quattro anni Iglesias fu indenne<br />
dal contagio. Ma nel mese di marzo <strong>del</strong><br />
1656 il Viceré Conte de Lemos decise<br />
di tenere la Giunta <strong>del</strong> Morbo ad Iglesias.<br />
La Giunta era un organismo creato<br />
appositamente per prendere decisioni in<br />
merito alla salvaguardia <strong>del</strong>la salute <strong>del</strong>la<br />
popolazione.<br />
I padri cappuccini vennero fatti temporaneamente<br />
trasferire nel Collegio dei<br />
Gesuiti, e nel Convento di Valverde, sulla<br />
porta <strong>del</strong> quale furono poste le insegne<br />
<strong>del</strong>la città, quelle <strong>del</strong> Viceré e quelle reali<br />
dipinte dal siciliano Joseph Bona Curça<br />
e costate 15 lire, si tenne la Giunta con<br />
la partecipazione di persone che, appartenendo<br />
ad un organismo superiore,<br />
non furono evidentemente controllate in<br />
modo adeguato dal punto di vista sanitario,<br />
per cui si ottenne il risultato inverso<br />
a quello che la Giunta si era prefissato.<br />
La peste entrò ad Iglesias, ed a portarcela<br />
furono proprio i componenti il seguito <strong>del</strong><br />
Viceré e <strong>del</strong>la Giunta.<br />
Padre Aleo descrive così la sintomatologia<br />
<strong>del</strong> morbo: piaghe, bubboni e tumori<br />
ghiandolari negli inguini, accompagnati<br />
da <strong>del</strong>irio, alterazioni <strong>del</strong>l’animo, sonno<br />
profondo, insonnia, forti dolori di testa,<br />
torpore, convulsioni, inappetenza, nausea<br />
e sete con esalazioni corporee molto puzzolenti<br />
e ripugnanti.<br />
Solitamente morivano intere famiglie.<br />
Pochissimi duravano fino al quinto giorno,<br />
perché la maggior parte moriva dopo<br />
tre o quattro giorni, e moltissimi nello<br />
stesso giorno in cui si manifestavano i<br />
sintomi.<br />
Iglesias, all’epoca terza città <strong>del</strong>la Sardegna<br />
per importanza e popolazione dopo<br />
Cagliari e Sassari, vide i suoi abitanti<br />
ridotti ad un terzo. Per la densità degli<br />
abitanti, la ristrettezza <strong>del</strong>le case e la scomodità<br />
<strong>del</strong>le abitazioni, dice Padre Aleo,<br />
la peste fece una tale strage che in pochi<br />
giorni la città rimase spopolata e ridotta<br />
ad un deserto.<br />
Molti abitanti fuggirono dalla città riversandosi<br />
nelle vigne, come i coniugi<br />
Gontini Cogoti ed Elena Melis che fecero<br />
voto solenne a S. Ignazio di Loyola<br />
promettendo che, se fossero scampati<br />
alla peste, avrebbero fatto celebrare in<br />
perpetuo una messa solenne la domeni-<br />
Francesco Cherchi<br />
ca <strong>del</strong>l’ottava <strong>del</strong>la sua festa. Scampati<br />
al contagio, onorarono il voto lasciando<br />
500 lire ai Gesuiti per tale incombente<br />
e, con testamento <strong>del</strong> 6 novembre 1679<br />
rogato dal notaio Joannes Antiochus Pirina<br />
Delussu, lasciarono altre 500 lire per<br />
fabbricare la cappella di S. Ignazio nella<br />
chiesa nuova <strong>del</strong>la Compagnia di Gesù.<br />
Nell’epidemia morirono tutti i Consiglieri,<br />
come risulta da una annotazione<br />
posta sulla copertina in pergamena di un<br />
registro, per cui il 14 <strong>del</strong> mese di settembre<br />
<strong>del</strong> 1656 si dovettero rieleggere tutti<br />
, anticipando l’estrazione che veniva di<br />
solito effettuata il 30 novembre, festività<br />
di S. Andrea.<br />
Anche il Corpo Capitolare fu ridotto a<br />
soli quattro canonici contro i diciotto che<br />
lo componevano. Il 16 settembre 1656,<br />
non essendo stata ancora purificata e<br />
disinfettata la città, nella chiesa di San<br />
Sebastiano fuori le mura si riunirono<br />
i canonici Antiogo Balia, Domingo<br />
Pintus, Antiogo Figus e Joan Canavera<br />
allo scopo di eleggere il nuovo Vicario<br />
Generale in sostituzione <strong>del</strong> canonico<br />
Joan Antony Escarchonj, morto nel<br />
contagio. Dal verbale <strong>del</strong>la riunione si<br />
apprende che i superstiti erano scampati<br />
alla morte perché si trovavano lontani da<br />
Iglesias, anche se il canonico Figus era<br />
giunto quasi in punto di morte ed il canonico<br />
Canavera aveva dovuto subire la<br />
quarantena perché la madre con la quale<br />
conviveva era deceduta di peste.<br />
Per dare un aiuto ai becchini, fu comprato<br />
uno schiavo dal mercante genovese Juan<br />
Baptista Glori pagandolo 300 lire. Non si<br />
ha notizia se il monatto sia sopravvissuto<br />
al contagio né quale fosse il suo nome e<br />
nazionalità.<br />
Nel Libro dei Morti <strong>del</strong>la Curia Vescovile<br />
risultano registrati solo due casi di<br />
morti di peste, uno il 28 aprile e l’altro il<br />
30 aprile 1656. Le due donne decedute,<br />
Marchesa Cani e Juana Falchy, vennero<br />
sepolte fuori porta e segretamente, senza<br />
accompagnamento di sacerdote, per non<br />
destare allarme nella popolazione.<br />
Doveva essere tanta la confusione creata<br />
dalla pandemia. Sia gli atti <strong>del</strong> Comune<br />
che quelli <strong>del</strong>la Parrocchia si interrompono<br />
il 31 maggio. Nessuna registrazione,<br />
né da parte <strong>del</strong>le autorità civili né da parte<br />
di quelle religiose viene effettuata fino<br />
alla metà di ottobre <strong>del</strong> 1656.<br />
Dal verbale <strong>del</strong> Consiglio Generale tenutosi<br />
il 24 aprile 1657 si apprende che morirono<br />
più di mille persone, che furono<br />
sepolte nell’orto requisito alla famiglia<br />
Serra Otger, interrompendo per ovvi motivi<br />
igienici le sepolture nelle chiese e nei<br />
cimiteri attigui. Il terreno era quello che<br />
si trovava dietro la chiesa di San Sebastiano<br />
fuori le mura. Questa chiesa occupava<br />
esattamente l’area dove attualmente<br />
si trova la biblioteca comunale, che altro<br />
non è che la trasformazione <strong>del</strong>l’edificio<br />
religioso prima in un magazzino, successivamente<br />
in un macello ed in ufficio <strong>del</strong><br />
Dazio e poi ancora in biblioteca.<br />
Per ricordare i morti di peste ed il luogo<br />
<strong>del</strong>la loro sepoltura, si apprende dal<br />
verbale sopra ricordato, vi fu collocata<br />
una grande croce. Per questo motivo la<br />
località conserva ancora il toponimo di<br />
via Crocifisso<br />
Il Libro dei Morti <strong>del</strong>la parrocchia di<br />
Santa Chiara, dall’anno 1724 al 1753,<br />
sotto la data o <strong>del</strong> primo o <strong>del</strong> due di<br />
novembre, riporta la memoria <strong>del</strong>la processione<br />
che ogni anno, partendo dalla<br />
Cattedrale, giungeva al luogo dove furono<br />
sepolti e cremati i morti di peste per<br />
recitarvi le preghiere di suffragio.<br />
L’orto requisito, dopo accurata perizia<br />
effettuata dai massai Antoni Sebis Casu<br />
per conto <strong>del</strong>la Città, e da Joan Gambony<br />
Soldano per conto <strong>del</strong> proprietario Thomas<br />
Serra Otger, nel frattempo divenuto<br />
Consigliere Capo, fu pagato 200 lire il 13<br />
settembre 1657.<br />
Risultano inoltre documentate le spese<br />
sostenute dalla Città per pagare i “prefumadors”<br />
Juan Maria Ayona di Orani<br />
e Juan Baquis Setzy, i quali utilizzando<br />
calce viva provvedevano alla disinfezione<br />
<strong>del</strong>le case dopo averle “profumate”<br />
utilizzando aceto e bruciandovi erbe aromatiche<br />
ritenute disinfettanti.<br />
Sono pure documentati: lo stipendio<br />
di 1.070 lire pagato al medico Jordj<br />
Moyran che per ordine <strong>del</strong> Conte di<br />
Lemos aveva prestato la sua opera per<br />
sette mesi e quattro giorni; la spesa di<br />
10 lire e 19 soldi per l’acquisto di carne<br />
presso i “carnisers” Perdo Rubio e Juan<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
Mereu Capeddu per darla da mangiare<br />
ai “prefumadors” che dovevano nutrirsi<br />
bene dovendo affrontare il pericolo di<br />
contagio; la spesa già ricordata di 200 lire<br />
per l’acquisto <strong>del</strong>l’orto che era servito da<br />
cimitero e già di proprietà <strong>del</strong>la famiglia<br />
Serra Otger, nonché quella di 40 lire per<br />
il noleggio di un carro di proprietà di Domingo<br />
Pinna e che serviva per il trasporto<br />
dei morti appestati, oltre alle 300 lire già<br />
ricordate per l’acquisto <strong>del</strong>lo schiavo<br />
monatto.<br />
Gli ingredienti manzoniani ci sono tutti<br />
compresi il monatto ed il carro per il trasporto<br />
dei cadaveri.<br />
Una precisazione: è convinzione comune<br />
che l’attuale piazza Canavera, vulgo “su<br />
muntoni” sia così denominata perché vi<br />
si ammassavano gli appestati.<br />
Tenuto conto che non esiste alcuna docu-<br />
17<br />
mentazione relativa alla peste <strong>del</strong> 1348,<br />
ossia la peste nera detta anche <strong>del</strong> Boccaccio,<br />
e riguardante la sua eventuale<br />
diffusione in Villa di Chiesa, il toponimo<br />
“su muntoni” lo si trova in un Cabreo<br />
(registro) già nel 1641, cioè 15 anni prima<br />
<strong>del</strong>la peste di cui abbiamo parlato, e<br />
quindi non è neppure in relazione a quest’ultima.<br />
È da ritenere che il toponimo<br />
sia da riferirsi alle disastrate condizioni<br />
igieniche <strong>del</strong>la città per aver causato altre<br />
epidemie con numerose morti di cittadini<br />
iglesienti.<br />
Occorre anche precisare che contrariamente<br />
ad una voce che corre, la chiesa<br />
<strong>del</strong>le Anime non ha nulla a che vedere<br />
con i morti di peste, poiché l’Oratorio<br />
<strong>del</strong>la Confraternita <strong>del</strong>le Anime Benedette<br />
<strong>del</strong> Purgatorio è stato costruito solo nel<br />
1785, centoventi anni dopo il contagio.<br />
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18<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
Cultura<br />
IGLESIAS<br />
TESTIMONIANZA SU DON PIETRO ALLORI<br />
UOMO-SACERDOTE ED INSIGNE MUSICISTA<br />
A VENT’ANNI DALLA SUA MORTE<br />
Conobbi e frequentai don Pietro Allori<br />
fin dal 1954. Era un uomo riservato,<br />
schivo. Un uomo buono e mite che la<br />
musica trasfigurava in funzione <strong>del</strong>l’intensità<br />
creativa e <strong>del</strong>la sensibilità<br />
compositiva ed interpretativa. Ogni<br />
sua esecuzione all’organo era potenza<br />
espressiva e commozione sublime. Un<br />
artista che aveva affinità intellettuali<br />
con altri artisti, sacerdoti anch’essi, tra<br />
cui don Parodi, giovane sacerdote con<br />
la passione <strong>del</strong>la pittura che “coltivava”<br />
a buon livello espressivo.<br />
In quel tempo don Pietro Allori alloggiava<br />
nel sottotetto <strong>del</strong> Seminario<br />
vescovile (piazza Collegio) di Iglesias,<br />
posto sopra l’ingresso principale,<br />
in una stanza arredata con estrema<br />
semplicità. Successivamente andò ad<br />
abitare a due passi dalla Curia, dove<br />
lavorava quando non insegnava Religione<br />
nelle scuole cittadine, in via Satta,<br />
e dove impartiva lezioni di chitarra<br />
e musica, e nella quale collezionava<br />
una quantità inverosimile di oggetti:<br />
tappeti, strumenti musicali, ninnoli ed<br />
altro.<br />
Personalmente ho sempre ritenuto<br />
fosse un uomo tremendamente solo e,<br />
quando ci riusciva, amava circondarsi<br />
di giovani. Spesso dopo le prove,<br />
che effettuavamo nella Chiesa <strong>del</strong>la<br />
Purissima, detta anche “<strong>del</strong> Collegio”<br />
adiacente al Seminario, alle prese con<br />
un vecchio organo a mantice azionato,<br />
di volta in volta, da Efisio Busonera e<br />
Gianni Dionisi componenti <strong>del</strong> coro<br />
polifonico, c’invitava a restare con lui<br />
a cena, per la verità molto frugale. Si<br />
suonava la chitarra e persino si raccontavano<br />
barzellette.<br />
In quegli anni frequentavo l’Azione<br />
Cattolica e l’Oratorio S.Barbara.<br />
Avevo avuto un’educazione musicale<br />
di tipo scolastico alla scuola Media<br />
di Iglesias, in quel tempo unica <strong>del</strong>la<br />
città, con sede in piazza S.Francesco.<br />
Ci venivano impartite lezioni di canto<br />
corale e solfeggio ed io, giovane<br />
studente, mi cimentavo con discreto<br />
successo assieme agli altri compagni<br />
di classe, in impegnativi brani corali<br />
di Giuseppe Verdi. Nonostante la<br />
giovanissima età e la voce in fase di<br />
cambiamento, cantavo nel coro <strong>del</strong><br />
Convento di S.Francesco di Iglesias,<br />
diretto da Padre Luigi. Non seppi mai<br />
se l’incontro con don Pietro Allori<br />
fosse stato casuale o voluto tramite la<br />
scuola. Ricordo che al primo incontro<br />
don Allori mi chiese la disponibilità a<br />
voler far parte <strong>del</strong>la sua Schola Cantorum,<br />
in fase di costituzione, che aveva<br />
il suo centro di attività nella cattedrale<br />
di Iglesias.<br />
Lui, giovane sacerdote nativo di Gonnesa,<br />
era stato appena nominato dal<br />
Vescovo di Iglesias Mons. Giovanni<br />
Pirastru, Maestro di Cappella <strong>del</strong>la<br />
cattedrale. Un incarico prestigioso e<br />
gravoso allo stesso tempo.<br />
Da lui appresi la tecnica vocalistica,<br />
quella <strong>del</strong>la respirazione, come tenere<br />
una nota per il tempo necessario e gli<br />
esercizi di “riscaldamento”, cui seguivano<br />
le lezioni di musica attraverso un<br />
metodo specialissimo da lui ideato ed<br />
esperimentato con successo.<br />
Il debutto <strong>del</strong>la Schola Cantorum avvenne<br />
il giorno di Pasqua <strong>del</strong> 1956 con<br />
la “Missa fulgens corona” a tre voci<br />
miste e accompagnamento d’organo.<br />
La musica era, ovviamente, di don<br />
Pietro Allori. Il lavoro di preparazione<br />
fu duro ed estenuante, ma dopo tante<br />
ore di prove ottenne un vero successo.<br />
Quella Messa fu richiesta in tantissime<br />
parrocchie <strong>del</strong>la Diocesi e fuori di<br />
essa. E’ solo più tardi, intorno al 1960-<br />
61 che la Schola Cantorum si arricchì<br />
di voci femminili, tante ed importanti.<br />
Così al nucleo iniziale composto da<br />
Salvatorico Serra, Carletto Boi, Efisio<br />
Busonera, Loi, Ugo Spano, Franco<br />
Marreddu, Bruno Busonera, Gianni<br />
Dionisi, Giampaolo Murgia, Giorgio<br />
Pani, Mario Trafori, nonché Angelo<br />
Mulas, Paolo Diana e Giorgio Scema,<br />
si unirono diverse voci femminili che<br />
completarono il complesso vocale.<br />
In prevalenza le voci femminili erano<br />
giovani <strong>del</strong> Liceo Scientifico e che don<br />
Angelo Pala, già animatore <strong>del</strong>l’Oratorio<br />
S.Barbara e con limpidissima voce<br />
da tenore leggero, convinse a riunirsi<br />
nella Parrocchia <strong>del</strong> Cuore Immacolato<br />
di Maria. Quei giovani vennero<br />
a cantare nel Coro <strong>del</strong>la neo-costituita<br />
“Polifonica Sulcitana S.Cecilia”, nella<br />
quale don Pietro Allori divideva il<br />
compito di preparazione con don Angelo<br />
Pala.<br />
Della giovane “Polifonica” entrarono<br />
a far parte Nello Piredda, Giovanna<br />
Gaias, Bibi Orsi, Mariangela Madau,<br />
Anna Maria Corda, Maria Luisa<br />
Corda, Anna Maria Angioy, Gianni<br />
Angioy, Paola Angioy, Carlo Angioy,<br />
Giancarlo Perra, GianPiero Martinelli,<br />
Salvatore Vitale, Rita Meloni, Barbara<br />
Morra e suo fratello.<br />
Al secondo Congresso Eucaristico<br />
svoltosi a Carbonia il 2-9 maggio 1965<br />
don Pietro Allori, su parole di don Efisio<br />
Sairu, compose l’Inno ufficiale. Fu<br />
nel novembre 1965, in occasione <strong>del</strong>la<br />
festa di S.Cecilia, che don Pietro Allori<br />
e don Angelo Pala, insieme al Diretto-<br />
Salvatorico Serra<br />
re <strong>del</strong>la Banda Musicale “Giuseppe<br />
Verdi” Rosolino Ferrara, promossero<br />
un concerto bandistico-corale nella<br />
chiesa <strong>del</strong> Cuore Immacolato con musiche<br />
di Pietro Allori: “A te S.Cecilia”<br />
e “Tu di stelle incoronata”.<br />
In questa testimonianza sulla vita di<br />
uomo-sacerdote e musicista quale fu<br />
don Pietro Allori, non posso negare di<br />
essere stato il suo allievo più stimato<br />
(spesso mi chiedeva di accompagnarlo<br />
a Gonnesa per trovare le sue sorelle)<br />
sia per consolidata amicizia, sia per la<br />
sicurezza che infondevo alla “Polifonica”.<br />
Solo la possibilità di un lavoro stabile<br />
a Portotorres mi indusse a lasciare<br />
Iglesias (e la Polifonica), andando comunque<br />
a cantare nel prestigioso Coro<br />
Polifonico di don Antonio Sanna. Un<br />
Coro Polifonico finalista ad Arezzo<br />
nel 1967, nel raduno <strong>del</strong>le Scolae<br />
Cantorum internazionali. Nel maggio<br />
1967, al mio rientro ad Iglesias, ripresi<br />
l’attività con don Pietro Allori che mi<br />
fece il regalo <strong>del</strong>l’accompagnamento<br />
musicale il giorno <strong>del</strong> matrimonio<br />
nella chiesa di S.Francesco. Il periodo<br />
seguente, per impegni professionali,<br />
lasciai la Polifonica, impegnandomi<br />
nel sindacato.<br />
Ma rividi don Pietro Allori nel 1979.<br />
Fu un incontro commovente che dividemmo<br />
insieme all’amico don Gigetto<br />
Cinesu, Camerlengo <strong>del</strong>la Diocesi e<br />
storico insigne. Poi, domenica 31 marzo<br />
1985, la morte di don Pietro Allori.<br />
Il feretro venne disposto al centro <strong>del</strong>la<br />
Cattedrale. Figlio di minatore, di cui<br />
era sempre andato fiero.<br />
Antas<br />
Una mozione che ha riportato<br />
l’attenzione sulla necessità<br />
di valorizzare i siti archeologici<br />
<strong>del</strong>l’intero territorio<br />
è stata votata all’unanimità<br />
dal Consiglio provinciale di<br />
Cagliari poco prima <strong>del</strong>la<br />
chiusura <strong>del</strong>l’anno. Ad illustrare<br />
il documento è stato il<br />
Consigliere Giuseppe Piria<br />
che ha richiamato l’attenzione<br />
sulle “implicazioni di<br />
carattere socio-culturale e<br />
sulle ricadute economiche<br />
che l’archeologia è in grado<br />
di dare”. “Questi elementi, ha<br />
spiegato Giuseppe Piria, devono<br />
spingerci a perseguire,<br />
di concerto con gli altri enti<br />
preposti (principalmente la<br />
Sovrintendenza) il recupero<br />
e la valorizzazione di tutti<br />
i siti presenti nel territorio<br />
<strong>del</strong>la Provincia di Cagliari,<br />
che devono essere monitorati,<br />
censiti e pubblicizzati”.<br />
Piria, nel suo intervento, ha<br />
citato come esempio negativo,<br />
la strada romana ancora<br />
oggi presente nell’istmo di<br />
S.Antioco, “lasciata in uno<br />
stato di completo abbandono.<br />
E’ un bene che rischia di<br />
scomparire”.<br />
In sede di dibattito sono intervenuti<br />
Gianfranco Frongia<br />
che ha rilanciato l’esigenza<br />
di valorizzare le peculiarità<br />
<strong>del</strong> territorio, stando<br />
attenti però a non confondere<br />
le competenze tra gli enti.<br />
Secondo Domenico Mugoni<br />
la Provincia deve essere motore<br />
per la valorizzazione<br />
culturale <strong>del</strong> territorio; per<br />
Marina Valdes il discorso và<br />
inserito in un contesto più<br />
ampio.<br />
Di territorio ricco di cultura<br />
e storia ha parlato Ernesto<br />
Don Pietro Allori e la Schola Cantorum<br />
CAGLIARI<br />
LA VALORIZZAZIONE DEI SITI ARCHEOLOGICI<br />
NELLE ATTENZIONI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE<br />
Sergio Rombi<br />
Correli, mentre Maria Bonaria<br />
Tuveri la rilanciato le potenzialità<br />
<strong>del</strong> Parco Geominerario.<br />
Secondo Giulio Matzeu<br />
il settore <strong>del</strong>la valorizzazione<br />
culturale merita più risorse e<br />
più attenzione. Remigio Cabra<br />
ha portato a esempio la<br />
capacità progettuale dei piccoli<br />
comuni; Ignazio Perra,<br />
Presidente <strong>del</strong>la Commissione<br />
Cultura, ha parlato di cultura<br />
come elemento unificante<br />
e ha detto che non ci può<br />
essere valorizzazione senza<br />
Prima riunione <strong>del</strong> 2005 per la Commissione<br />
consiliare “Cultura” presieduta<br />
da Gianluigi Gessa (Progetto<br />
Sardegna). L’organismo consiliare ha<br />
dato parere favorevole alle <strong>del</strong>ibere<br />
<strong>del</strong>la Giunta regionale sugli interventi<br />
in materia di sport, di sperimentazione<br />
didattica, di attività musicali popolari<br />
dopo aver sentito, in audizione, Elisabetta<br />
Pilia, Assessore regionale alla<br />
Pubblica istruzione. L’esponente <strong>del</strong>la<br />
Giunta ha illustrato ai Commissari le<br />
scelte fatte dalla Giunta sulla base di<br />
un programma predisposto nel mese di<br />
ottobre <strong>del</strong> 2004. In materia di sport,<br />
ha precisato l’Assessore, l’Esecutivo<br />
ha cercato di riorientare la programmazione<br />
<strong>del</strong>la spesa tenendo conto di<br />
un indirizzo preciso: valorizzare tutti<br />
gli sport e privilegiare lo sport praticato<br />
rispetto allo sport spettacolo. Le<br />
risorse, ha sottolineato l’Assessore,<br />
erano poche, circa 20 milioni di euro<br />
di cui la metà è stata destinata alle<br />
sponsorizzazioni (con un taglio <strong>del</strong><br />
10% rispetto all’anno precedente). A<br />
queste risorse devono essere aggiunti<br />
Giuseppe Piria<br />
fruizione. Apprezzamento<br />
per la mozione è stato espresso<br />
anche da Ricciotti Usai e<br />
da Giovanni Lettera. In fase<br />
di dichiarazione di voto è<br />
intervenuto anche Paolo Camedda.<br />
Il dibattito si è concluso con<br />
l’intervento <strong>del</strong> Presidente<br />
Sandro Balletto, secondo il<br />
quale il problema principale<br />
è dare una giusta collocazione<br />
ai beni archeologici.<br />
“Assieme alla Sovrintendenza,<br />
ha detto Balletto, abbiamo<br />
portato avanti, con fondi<br />
comunitari, un progetto nel<br />
Sarrabus Gerrei. Abbiamo<br />
coinvolto i giovani <strong>del</strong> territorio<br />
per monitorare tutti i<br />
siti archeologici <strong>del</strong>la zona e<br />
il loro lavoro è confluito in<br />
una brochure che è stata distribuita<br />
agli alberghi e alle<br />
agenzie di viaggio. E’ stato<br />
un progetto sperimentale, ha<br />
aggiunto il Presidente Balletto,<br />
che abbiamo voluto<br />
realizzate nel Sarrabus Gerrei<br />
perché è una <strong>del</strong>le zone<br />
più svantaggiate <strong>del</strong> territorio<br />
provinciale”. Secondo Sandro<br />
Balletto la strada scelta è<br />
quella giusta: utilizzare le risorse<br />
che mette a disposizione<br />
la Comunità Europea per<br />
permettere alle cooperative<br />
di giovani di autogestirsi.<br />
REGIONE<br />
ATTIVITA’ DELLA COMMISSIONE CONSILIARE<br />
PER CULTURA SPORT E ATTIVITA’ MUSICALI<br />
i circa 12 milioni di euro che lo Stato<br />
ha erogato per gli impianti sportivi<br />
sardi. Bocciata dalla Giunta, invece,<br />
la proposta fatta dall’Assessore Pilia di<br />
rivedere alcune scelte fatte in materia<br />
di sponsorizzazioni per riequilibrare<br />
tagli decisi a scapito di alcune squadre<br />
isolane (calcio femminile). I Commissari<br />
hanno rivolto numerose domande<br />
all’Assessore sui criteri nell’erogazione<br />
dei contributi, sulla distribuzione<br />
territoriale dei fondi, sulla modifica <strong>del</strong><br />
piano triennale <strong>del</strong>lo sport, sul riorientamento<br />
<strong>del</strong>la spesa.<br />
L’Assessore ha specificato che si è<br />
proceduto, visti i tempi ridotti, con una<br />
politica di continuità rispetto alle scelte<br />
fatte in passato, ma ha concordato con<br />
la Commissione la necessità di rivedere<br />
e di ammodernare la legge 17 e di<br />
avviare immediatamente un procedimento<br />
di revisione <strong>del</strong> Piano triennale<br />
<strong>del</strong>lo Sport.<br />
La <strong>del</strong>ibera è stata approvata a maggioranza<br />
dalla Commissione con la<br />
sola astensione dei Commissari <strong>del</strong><br />
centrodestra. Sono state, invece, approvate<br />
all’unanimità le <strong>del</strong>ibere riguardanti<br />
la sperimentazione didattica<br />
e le attività musicali popolari. Sulla<br />
sperimentazione scolastica l’Assessore<br />
ha spiegato che le direttive seguite dalla<br />
Giunta hanno riguardato la sperimentazione<br />
didattica nella scuola <strong>del</strong>l’obbligo<br />
e nella scuola superiore. “Abbiamo<br />
dovuto fare i conti, ha spiegato<br />
Elisabetta Pilia, con degli stanziamenti<br />
esigui rispetto alla vivacità progettuale<br />
e abbiamo dovuto fare <strong>del</strong>le scelte. La<br />
Giunta ha dato priorità ai progetti finalizzati<br />
a inserire nella scuola i ragazzi<br />
portatori di handicap”. L’Assessore ha<br />
espresso preoccupazione per l’esiguità<br />
dei finanziamenti inseriti in finanziaria<br />
per garantire ai ragazzi disabili il<br />
diritto allo studio e ha auspicato che le<br />
cose, anche con l’aiuto <strong>del</strong>la Commissione,<br />
possano cambiare.<br />
Sulla <strong>del</strong>ibera relativa alle attività musicali<br />
popolari, l’Assessore ha ricordato<br />
che la legge in materia è vecchia e<br />
deve essere cambiata. Sono arrivate in<br />
assessorato 301 richieste di cui ne sono<br />
state finanziate 268.
Cultura<br />
Dopo la proposta di una Limba<br />
Sarda Unificada avanzata da<br />
una commissione voluta qualche<br />
anno fa dalla RAS, se ne avanza<br />
un’altra denominata Limba<br />
Sarda de Mesania che dovrebbe<br />
mettere tutti d’accordo. In realtà<br />
rischia di non accontentare nessuno,<br />
né i campidanesi né i logudoresi,<br />
per non parlare degli altri<br />
abitanti <strong>del</strong>l’Isola le cui parlate,<br />
per ragioni diverse, non sono<br />
classificabili tra quelle sarde,<br />
come la gallurese, la sassarese,<br />
o l’algherese e la tabarchina. Sa<br />
Limba Sarda de Mesania, una<br />
parlata linguisticamente intermedia<br />
tra campidanese e logudorese,<br />
è stata individuata in una<br />
fascia mediana <strong>del</strong>la Sardegna<br />
che va grosso modo dall’Alta<br />
Ogliastra al Montiferru. Una<br />
zona non omogenea linguisticamente<br />
perché il sardo usato, per<br />
dire, nel Mandrolisai non è lo<br />
stesso di quello usato in Ogliastra<br />
o nel Montiferru. Per questo<br />
i fautori de Sa Limba Sarda de<br />
Mesania, loro malgrado, hanno<br />
dovuto avanzare una proposta<br />
che, di fatto, eleva a mo<strong>del</strong>lo di<br />
lingua ufficiale <strong>del</strong>la Sardegna il<br />
dialetto di Samugheo!<br />
L’intento di questa operazione<br />
è fin troppo chiaro. Si parla di lingua<br />
sarda unificata (di mesania)<br />
da usare in ambito amministrativo,<br />
solo in “uscita”, dalla Regione<br />
con il fine, però, di passare,<br />
in un secondo momento, al suo<br />
impiego in tutti gli ambiti <strong>del</strong>la<br />
vita politica, culturale, sociale,<br />
economica, scolastica, editoriale<br />
etc., imponendola col tempo a<br />
tutti i sardi. Non lo dicono chiaramente<br />
nel loro documento ma<br />
lo fanno capire e lo dicono in<br />
altre sedi.<br />
Se questo progetto dovesse<br />
realizzarsi, il risultato sarebbe di<br />
fare tabula rasa di tutto ciò che<br />
non è Limba Sarda de Mesania<br />
non solo sul piano linguistico ma<br />
anche su quello culturale.<br />
E’ da richiamare l’attenzione<br />
sul fatto che una lingua, qualsiasi<br />
lingua, è il risultato di processi<br />
storici lunghi, che s’intrecciano<br />
con vicende spesso dolorose di<br />
dominazioni e soprusi. L’aspirazione<br />
a un sardo comune, anche<br />
ufficiale, è legittima, e anche<br />
auspicabile, ma non si può realizzare<br />
con un atto d’imperio burocratico.<br />
I firmatari di questo documento<br />
presentano una proposta che<br />
nasce dalla convinzione che l’attuale<br />
situazione linguistica <strong>del</strong>la<br />
Sardegna, quale essa è nel suo<br />
ampio e vario plurilinguismo, è<br />
una risorsa e una ricchezza da<br />
salvaguardare e da mettere a profitto,<br />
come è negli intenti <strong>del</strong>la<br />
legge regionale 26/97.<br />
Mentre la valorizzazione di<br />
questa risorsa può essere avviata<br />
in tempi brevi, la formazione<br />
<strong>del</strong> sardo comune deve avvenire<br />
lentamente, democraticamente, e<br />
questo richiede un arco di tempo<br />
di difficile previsione. In tutti e<br />
due i casi si deve far leva su tre<br />
fattori fondamentali: la scuola,<br />
gli scrittori, i mezzi di comunicazione<br />
di massa.<br />
Una didattica basata sul principio<br />
pedagogico secondo cui le<br />
esperienze, a cominciare da quelle<br />
linguistiche, debbono prendere<br />
l’avvio dal vicino e conosciuto<br />
per arrivare, col tempo, allo sconosciuto,<br />
o al poco conosciuto,<br />
e al lontano, sarebbe il mezzo<br />
migliore per avvicinare i bambini<br />
e i ragazzi a tutte le varietà<br />
<strong>del</strong> patrimonio linguistico <strong>del</strong>la<br />
Sardegna. Si partirebbe, quindi,<br />
dall’insegnamento <strong>del</strong>la parlata<br />
locale per giungere alla conoscenza<br />
e alla padronanza <strong>del</strong>la<br />
lingua e <strong>del</strong>la cultura comuni attingendo<br />
al patrimonio lessicale<br />
e letterario di tutti e <strong>del</strong>le particolarità<br />
locali.<br />
Anche gli scrittori sono stati tra<br />
gli artefici principali <strong>del</strong>la koiné<br />
e <strong>del</strong>la valorizzazione <strong>del</strong> patrimonio<br />
linguistico di un popolo.<br />
Essi, pertanto, dovranno essere<br />
aiutati a continuare nello sforzo,<br />
già in atto da qualche decennio<br />
di un uso rinnovato <strong>del</strong>le varietà<br />
linguistiche <strong>del</strong>l’isola, nel vivo<br />
<strong>del</strong>la loro scrittura, tendendo costantemente<br />
a valorizzare ciò che<br />
unisce oltre a ciò che rende specifiche<br />
le varie parlate.<br />
I notiziari televisivi, già operanti<br />
nell’uso di parlate <strong>del</strong>la<br />
Sardegna, sono da incoraggiare<br />
perché aprono la strada, quanto<br />
meno, a una maggiore comprensione,<br />
in tutti i sensi, tra i Sardi<br />
e costituiscono una <strong>del</strong>le vie<br />
maestre per la valorizzazione e,<br />
in prospettiva, per la formazione<br />
graduale, profonda, senza lacerazioni<br />
di un sardo comune. E’<br />
<strong>del</strong> resto grazie alla televisione e<br />
agli altri grandi mezzi di comunicazione<br />
di massa, oltre che alla<br />
scuola media unificata, che si è<br />
arrivati alla diffusione generalizzata<br />
<strong>del</strong>l’italiano che fino agli<br />
anni Cinquanta era rimasto patrimonio<br />
dei ceti colti.<br />
Dati i compiti nuovi che ha in<br />
materia di programmi scolastici,<br />
anche la Regione ha un ruolo<br />
importante nella valorizzazione<br />
<strong>del</strong>la lingua sarda, per esempio<br />
avanzando la proposta perché<br />
sia considerata alla stessa stregua<br />
<strong>del</strong>le altre lingue con il suo<br />
inserimento tra le materie <strong>del</strong>le<br />
scuole di ogni ordine e grado.<br />
La Regione in via sperimentale<br />
potrebbe anche usare “in uscita”,<br />
il sardo <strong>del</strong>le due macrovarietà e<br />
le parlate non ascrivibili al sardo<br />
senza privilegiarne alcuna come<br />
unica o unificata con la conseguenza<br />
<strong>del</strong>la dialettizzazione<br />
<strong>del</strong>le altre.<br />
Un discorso a parte meriterebbe<br />
la proposta per un’ortografia<br />
<strong>del</strong> sardo avanzata contestualmente<br />
a quella <strong>del</strong>la Limba Sarda<br />
de Mesania. Qui basti dire che<br />
s’ignora volutamente una lunga<br />
tradizione, colta, di scrittura <strong>del</strong>la<br />
nostra lingua, attestata tanto nella<br />
letteratura laica che in quella<br />
religiosa, una scrittura che non si<br />
scosta sostanzialmente dall’ortografia<br />
<strong>del</strong>l’italiano. I sostenitori<br />
<strong>del</strong>la Limba Sarda de Mesania<br />
vogliono un’ortografia lontana<br />
dalla tradizione per una sorta di<br />
fobia tutta ideologica <strong>del</strong>l’italiano,<br />
incuranti <strong>del</strong>le difficoltà che<br />
incontrerebbe l’insegnamento<br />
<strong>del</strong>le due lingue, di cui una includerebbe<br />
una serie lunghissima<br />
di eccezioni rispetto all’altra. E’<br />
inutile segnalare lo stato di confusione<br />
che nascerebbe tra chi,<br />
alunni e studenti (ma non solo),<br />
dovrà o vorrà accostarsi allo studio<br />
<strong>del</strong> sardo.<br />
Cagliari,<br />
Franciscu Carlini, poeta e scrittore,<br />
Cagliari, Via Capitanata 8<br />
(0781.70237)<br />
Giulio Angioni, scrittore-antropologo,<br />
università di Cagliari<br />
Gabriella Da Re, antropologa,<br />
università di Cagliari<br />
Antonio Puddu, scrittore, Selargius,<br />
Via Cavalcanti 15<br />
Salvatore Tola, studioso di cultura<br />
sarda, Sassari, Casella Postale<br />
196<br />
Franco Fresi, scrittore, Tempio,<br />
Via Leonardo da Vinci 7<br />
Antonio Romagnino, scrittore,<br />
Cagliari, Via Gazano 8<br />
Efisio Cadoni, artista e poeta,<br />
Villacidro, Viale Don Bosco 9<br />
Giorgio Ariu, Gia Editrice, direttore<br />
de Il Campidanese, Sanluri,<br />
Via Carlo Felice, 214<br />
Franciscu Pilloni, scrittore e direttore<br />
di Paraulas, Selargius,<br />
Viale Vienna 21<br />
Giampaolo Pusceddu, direttore<br />
de Il Medio Campidano, Guspini,<br />
Via Matteotti 28<br />
Mariella Sestu, poetessa e presidente<br />
<strong>del</strong>l’Associazione Culturale<br />
Logos, Iglesias, Via Spano 37<br />
Giovanni Casciu, lessicografo,<br />
Cagliari, Via Corsica 5<br />
Sergio Talana, musicista, Domusnovas,<br />
Via Musei 79<br />
Dino Maccioni, poeta, Mogoro,<br />
Via Gramsci 103<br />
Franco Sonis, poeta, Mogoro<br />
Raffaele Piras, poeta, Quartucciu,<br />
Via Giofra 7<br />
Rolando Ruggeri, imprenditorescrittore,<br />
Guspini, Via Palermo<br />
48<br />
Guglielmo Piras, poeta, Sinnai,<br />
Via Marconi 62<br />
Alberto Dal Cerro, restauratoreartista,<br />
Cagliari, Via Corte d’Appello<br />
37<br />
Tore Erbì, medico-scrittore, Villacidro,<br />
Via Mazzini 10<br />
Mario Zurru, O.D.A. (Organizzazione<br />
per la Diffusione<br />
<strong>del</strong>l’Arte) Gonnosfanadiga, Via<br />
Parrocchia 1<br />
Toto Putzu, artista, Gonnosfanadiga,<br />
Via Mercato 20<br />
Giulio Solinas, medico-scrittore,<br />
Viale Trieste 14, Quartu S. Elena<br />
Belvisi Maria, artista, Capoterra,<br />
Torre degli Ulivi<br />
Tonino Langiu, poeta, Cagliari,<br />
Via Todde 8.<br />
Francesco Pitzalis, artista, Cagliari,<br />
Via Università 41<br />
CAMPAGNA ABBONAMENTI 2005<br />
rinnova o sottoscrivi un abbonamento<br />
anche per un parente o amico emigrato<br />
costi abbonamento<br />
italia € 21 - paesi CEE €31 - extra CEE €41<br />
versare l’importo sul conto corrente postale n°43296169<br />
intestato a: edizioni sulcis sas via bandiera 1 cortoghiana<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />
Lettera aperta al Presidente<br />
Regione Sarda Renato Soru In chiusura d’anno, la Giunta<br />
ha approvato un piano di<br />
interventi articolato per la tutela<br />
e la valorizzazione <strong>del</strong>la<br />
lingua sarda, nel rispetto degli<br />
impegni presi nel programma<br />
di governo. Su proposta<br />
<strong>del</strong>l’Assessore alla Pubblica<br />
Istruzione, Beni Culturali,<br />
Informazione, Spettacolo<br />
e Sport, Elisabetta Pilia,<br />
sono stati approvati diversi<br />
interventi previsti dalla legge<br />
regionale 26/97, per uno<br />
stanziamento complessivo di<br />
oltre 2 milioni di euro.<br />
Un finanziamento di 910.000<br />
euro è destinato a sostenere<br />
progetti didattici realizzati<br />
nelle scuole sarde di ogni<br />
ordine e grado. La Giunta<br />
vuole contribuire a educare<br />
le nuove generazioni, perché<br />
riconoscano il valore <strong>del</strong>la<br />
lingua sarda e diventino depositarie<br />
di questo patrimonio.<br />
Si punta , in particolare,<br />
sulle iniziative didattiche che<br />
promuovono l’uso <strong>del</strong> sardo<br />
a scuola, ispirandosi al principio<br />
di un’educazione bilingue.<br />
“Ritengo prioritario e significativo”,<br />
ha detto l’Assessore<br />
Elisabetta Pilia, “ che<br />
un marcatore fondamentale<br />
<strong>del</strong>l’identità sarda, qual è la<br />
lingua, sia affidato ai giovani,<br />
che devono conoscere la<br />
cultura sarda, ma se è possibile<br />
anche parlare in sardo.<br />
Per questo abbiamo investito<br />
sui progetti scolastici”. Tra le<br />
iniziative avviate dall’assessorato<br />
<strong>del</strong>la Pubblica Istruzione,<br />
c’è la predisposizione<br />
di un Manuale per l’insegnamento<br />
e l’apprendimento<br />
<strong>del</strong>la lingua sarda nelle scuole<br />
elementari. Uno strumento<br />
che sarà messo a disposizione<br />
di tutti gli insegnanti attraverso<br />
il sistema integrato<br />
M@rte.<br />
Un finanziamento di 1 milione<br />
di euro è destinato a Università,<br />
istituzioni scolastiche,<br />
enti locali, associazioni<br />
culturali impegnate su tutto il<br />
territorio regionale in progetti<br />
di tutela e valorizzazione<br />
<strong>del</strong>la lingua e <strong>del</strong> patrimonio<br />
culturale sardo. Per l’assegnazione<br />
di contributi è stata<br />
data priorità ai progetti finalizzati<br />
a ricerca e studio sui<br />
centri storici <strong>del</strong>la Sardegna;<br />
raccolta di materiali sulla<br />
tradizione orale e musicale,<br />
materiale fotografico, filmico<br />
e multimediale relativo<br />
al mondo sardo contemporaneo;<br />
raccolta, catalogazione<br />
e archiviazione <strong>del</strong>la documentazione<br />
storica <strong>del</strong>la Sardegna,<br />
custodita negli archivi<br />
regionali, in quelli italiani ed<br />
esteri. E ancora organizzazione<br />
di premi letterari finalizzati<br />
alla trasmissione dei<br />
19<br />
LA REGIONE PER LA VALORIZZAZIONE<br />
E TUTELA DELLA LINGUA SARDA<br />
contenuti <strong>del</strong>la cultura sarda.<br />
Particolare attenzione è stata<br />
poi concessa ai progetti che<br />
utilizzino come lingua ufficiale<br />
quella sarda, utilizzata<br />
anche per organizzare eventi<br />
e manifestazioni di supporto,<br />
o promuovano produzioni e<br />
concorsi musicali in varietà<br />
linguistiche tutelate dalla<br />
legge.<br />
La Giunta ha poi promosso<br />
la realizzazione <strong>del</strong>l’Atlante<br />
toponomastico sardo: Il progetto<br />
prevede il censimento<br />
e la catalogazione di tutti i<br />
toponimi <strong>del</strong>la Sardegna, per<br />
preservare e conservare questo<br />
patrimonio e metterlo a<br />
disposizione dei Sardi. E’ stato<br />
poi deciso di finanziare un<br />
progetto per la predisposizione<br />
di un repertorio linguistico<br />
dei Sardi, con l’obiettivo<br />
di rilevare il lessico utilizzato<br />
in ciascuna comunità. I dati<br />
saranno successivamente informatizzati<br />
e messi a disposizione<br />
dei cittadini.<br />
Contributi sono stati concessi<br />
per attività socio-culturali (in<br />
particolare quelle di promozione<br />
<strong>del</strong>la lingua sarda all’estero,<br />
come corsi organizzati<br />
nell’Università di Stoccarda)<br />
e attività informative<br />
e divulgative, che riguardano<br />
la pubblicazione di periodici<br />
per le comunità dei Sardi all’estero.<br />
CONCORSI PUBBLICI<br />
a cura <strong>del</strong>la comunità montana n° 19 di iglesias<br />
Concorsi nei Comuni <strong>del</strong>la Sardegna<br />
Titolo e<br />
Comune Rif. Posti Figure Richieste<br />
Requisiti<br />
Telefono o<br />
Link<br />
Scad.<br />
Donori<br />
Laurea Ingegneria<br />
Buras <strong>del</strong><br />
Istruttore Direttivo<br />
1<br />
o Architettura +<br />
28/12/04<br />
Tecnico<br />
iscrizione Albo<br />
070/981020 27/01/05<br />
GU <strong>del</strong><br />
Terralba<br />
28/12/04<br />
2 Istruttore di Vigilanza Diploma S.M.S. 0783/85301 27/01/05<br />
Castelsardo Albo Ente 1 Istruttore di Vigilanza<br />
Diploma S.M.S. +<br />
Pat. B<br />
079/478400 29/01/05<br />
Castelsardo Albo Ente 1 Pedagogista<br />
Laurea Pedagogia o<br />
Scienze Educazione<br />
079/478400 29/01/05<br />
Valledoria Albo Ente 1 Istruttore Contabile Diploma Ragioniere<br />
0790/5819030<br />
www. 31/01/05<br />
valledoria.com<br />
Valledoria Albo Ente 1<br />
Istruttore<br />
Amministrattivo Diploma S.M.S.<br />
0790/5819030<br />
www. 31/01/05<br />
Sportello Unico<br />
valledoria.com<br />
La Maddalena<br />
GU <strong>del</strong><br />
Istruttore<br />
2<br />
31/12/04<br />
Amministrativo<br />
Diploma S.M.S. 0789/790651 31/01/05<br />
La Maddalena<br />
GU <strong>del</strong><br />
Agente Polizia Diploma S.M.S. +<br />
4<br />
31/12/04<br />
Municipale patente Cat. B<br />
0789/790651 31/01/05<br />
Las Plassas<br />
GU <strong>del</strong><br />
Laurea Pedagogia o<br />
1 Pedagogista part-time<br />
04/01/05<br />
Scienze Educazione<br />
070/9364006 03/02/05<br />
Oliena<br />
GU <strong>del</strong><br />
Istruttore Direttivo<br />
1<br />
04/01/05<br />
Tecnico Part-time<br />
Laurea 0784/280200 03/02/05<br />
La Maddalena<br />
GU <strong>del</strong><br />
Dirigente Area<br />
1<br />
14/01/05<br />
Finanziaria<br />
Laurea 0789/790651 14/02/05<br />
La Maddalena<br />
GU <strong>del</strong><br />
Laurea + iscrizione<br />
1 Psicologo<br />
14/01/05<br />
Albo<br />
0789/790651 14/02/05<br />
Concorsi altri Enti<br />
Regione GU <strong>del</strong><br />
Varie figure presso la<br />
www.regione.<br />
161<br />
Laurea o diploma<br />
Calabria 28/12/04<br />
Regione Calabria<br />
calabria.it<br />
27/01/05<br />
Funzionari e impiegati<br />
www.<br />
Agenzia <strong>del</strong>le GU <strong>del</strong><br />
Laurea o Diploma<br />
39 con contratto di<br />
agenziaentrate.<br />
Entrate 28/12/04<br />
S.M.S.<br />
Formazione e Lavoro<br />
it<br />
27/01/05<br />
Ministero<br />
GU <strong>del</strong><br />
www.<br />
politiche<br />
18 Direttore Agrario Laurea<br />
28/12/04<br />
minambiente.it<br />
agricole<br />
27/01/05<br />
Personale Vario<br />
Ministero GU <strong>del</strong><br />
presso il Ministero Laurea o Diploma<br />
315<br />
<strong>del</strong>l’Interno 28/12/04<br />
<strong>del</strong>l’Interno (Vedi S.M.S.<br />
www.interno.it 27/01/05<br />
Bandi)<br />
16<br />
Deputati 04/01/04<br />
livello<br />
bando<br />
Camera dei GU <strong>del</strong><br />
Documentarista 4° Laurea + vedi<br />
www.camera.it 03/02/05<br />
Camera dei GU <strong>del</strong><br />
Segretario<br />
40<br />
Deputati 04/01/04<br />
Parlamentare 2° livello<br />
Diploma S.M.S. www.camera.it 03/02/05<br />
Concorsi per la Carriera Militare<br />
Allievi Accademia Uomini e donne di<br />
Ministero GU DEL<br />
www.esercito.<br />
160 Militare di Modena A.A. età dai 18 ai 22 +<br />
Difesa 31/12/04<br />
difesa.it<br />
2005/06<br />
vedi bando<br />
30/01/05<br />
Allievi Accademia Uomini e donne di<br />
Ministero GU DEL<br />
www.esercito.<br />
107 Aeronautica A.A. età dai 18 ai 22 +<br />
Difesa 31/12/04<br />
difesa.it<br />
2005/06<br />
vedi bando<br />
30/01/05<br />
Allievi Accademia Uomini e donne di<br />
Ministero GU DEL<br />
www.esercito.<br />
154 Navale di Livorno A.A. età dai 18 ai 22 +<br />
Difesa 31/12/04<br />
difesa.it<br />
2005/06<br />
vedi bando<br />
30/01/05<br />
Uomini e donne<br />
Arruolamento Volontari<br />
Ministero GU DEL<br />
di età dai 18 ai 25 www.esercito. ultima<br />
19250 Ferma prefissata di un<br />
Difesa 28/09/04<br />
anni. + diploma difesa.it 23/08/05<br />
anno Esercito Italiano<br />
s.m.s. +vedi bando<br />
Uomini e donne<br />
Arruolamento Volontari<br />
Ministero GU DEL<br />
di età dai 18 ai 25 www.esercito. ultima<br />
3286 Ferma prefissata di un<br />
Difesa 28/09/04<br />
anni. + diploma difesa.it 30/06/05<br />
anno Marina Militare<br />
s.m.s. +vedi bando<br />
Arruolamento Volontari Uomini e donne<br />
Ministero GU DEL<br />
Ferma prefissata di di età dai 18 ai 25 www.esercito. ultima<br />
420<br />
Difesa 28/09/04<br />
un anno Aeronautica anni. + diploma difesa.it 30/06/05<br />
Militare s.m.s. +vedi bando<br />
Rubrica curata dall’Informagiovani <strong>del</strong> Comune di Iglesias - C.so Colombo (Nuovo Centro Sociale)<br />
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