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portovesme srl - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

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Carbonia Anno XVI n° 308<br />

<strong>del</strong> 25 Gennaio 2005 Euro 1,03<br />

e-mail: gazzetta<strong>del</strong>sulcis@tiscali.it<br />

Via Nazionale, zona PIP • Carbonia<br />

Tel. 0781.64324 - 674922<br />

REGIONE<br />

I Tagli<br />

<strong>del</strong> Presidente<br />

Renato Soru<br />

PROVINCIA<br />

Valorizzazione<br />

Siti Archeologici<br />

PORTOVESME<br />

Indagine<br />

Sanitaria<br />

sui bambini<br />

CARBONIA<br />

Attività<br />

Giunta Municipale<br />

IGLESIAS<br />

Testimonianza<br />

su<br />

Pietro Allori<br />

IFRAS<br />

Rassegna<br />

Lavori<br />

PAG. 2 PAG. 18 PAG. 9 PAG. 12<br />

PAG. 18<br />

PAG. 8<br />

VERSO LA PROVINCIA SULCIS IGLESIENTE<br />

Il varo <strong>del</strong>la Provincia<br />

<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> (inizialmente<br />

Carbonia-<br />

Iglesias) produrrà come<br />

primo effetto l’impegno<br />

di tutti i settori in campo<br />

per recuperare i tempi<br />

vissuti nella condizione<br />

di periferia <strong>del</strong>l’area metropolitana<br />

di Cagliari.<br />

Nessuno potrà mettere<br />

in dubbio che quest’area<br />

geografica abbia vissuto,<br />

i più recenti lustri,<br />

come parte periferica<br />

<strong>del</strong>la grande Provincia,<br />

dove i problemi irrisolti<br />

DIBATTITO<br />

sono andati allargandosi<br />

a dismisura.<br />

Il nuovo ente sarà interamente<br />

da costruire, ma<br />

si spera non sulla base<br />

e sull’esperienza consumata<br />

presso apparati<br />

analoghi. Tanto più che<br />

secondo il progetto annunciato<br />

dal Presidente<br />

<strong>del</strong>la Regione on. Renato<br />

Soru, le Province<br />

andranno ad assumere<br />

nuovi impegni mediante<br />

il decentramento che<br />

la Regione intende programmare.<br />

PAG. 10<br />

IL DRAMMA DELLA DISOCCUPAZIONE<br />

PAG. 7<br />

PROSSIME<br />

ELEZIONI<br />

NEI COMUNI<br />

IGLESIAS<br />

VILLAMASSARGIA<br />

GIBA<br />

SANTADI<br />

TRATALIAS<br />

S.ANNA ARRESI<br />

PISCINAS<br />

PAG. 11<br />

PRESENTATO L’INNOVATIVO PROGETTO<br />

DI POTENZIAMENTO DI “PORTOVESME SRL”<br />

La società “Portovesme <strong>srl</strong>”<br />

è il più importante produttore<br />

italiano nel settore dei metalli<br />

non ferrosi <strong>del</strong> piombo e<br />

<strong>del</strong>lo zinco. Produce inoltre,<br />

come sottoprodotti, cadmio<br />

metallo, argento, oro e acido<br />

solforico. L’attività produttiva<br />

si concentra essenzialmente<br />

sui due stabilimenti di<br />

Portovesme e San Gavino.<br />

Per reggere il confronto col<br />

mercato, sempre più globalizzato,<br />

la “Portovesme <strong>srl</strong>”<br />

ha presentato ufficialmente<br />

un nuovo progetto che, con<br />

l’investimento complessivo<br />

di 300 milioni di euro (da oltre<br />

25 anni in Sardegna non<br />

si registra un investimento di<br />

tale portata), intende rendere<br />

più competitivi gli impianti,<br />

fermare i reparti non più economicamente<br />

validi, migliorare<br />

le condizioni ambientali<br />

e garantire il mantenimento<br />

<strong>del</strong>lo stato occupativi. Due le<br />

condizioni poste per dare il via<br />

al progetto: tariffe elettriche<br />

al pari degli altri produttori<br />

europei e un Contratto di Programma<br />

col Governo.<br />

LIBRI<br />

“SARDIS...<br />

L’ISOLA<br />

DEL DIO SOLE”<br />

PAG. 15<br />

Portovesme <strong>srl</strong><br />

Sebastian Solinas<br />

LA CATTEDRALE DI IGLESIAS<br />

PERDE LA SUA “STORICITA”<br />

LA CANTINA DI CALASETTA<br />

Calasetta - Cantina PAG. 7<br />

ILIO SALVADORI LASCIA IGEA<br />

Da anni chiusa per restauri<br />

che stanno andando oltre<br />

ogni legittima ragionevolezza,<br />

la cattedrale di Iglesias<br />

dedicata a S.Chiara sta diventando<br />

sempre più povera.<br />

da oltre vent’anni la catte-<br />

Iglesias - Cattedrale<br />

drale è priva dei riferimenti<br />

storici, quali le due epigrafi<br />

conosciute all’esterno e di cui<br />

hanno sempre dato un preciso<br />

punto di riferimento i testi turistici<br />

e storici, ma che oggi non<br />

si trovano più. PAG. 16<br />

Ilio Salvadori PAG. 3


2<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

Regione - Provincia<br />

AZZERARE PER RIEDIFICARE SU BASI SOLIDE<br />

IL CORAGGIO “IMPOPOLARE” DI RENATO SORU<br />

Non v’è dubbio che i primi sei mesi<br />

di gestione Soru in Regione si sono<br />

caratterizzati con provvedimenti<br />

a dir poco impopolari e, in alcuni<br />

casi, quasi controcorrente. In tutto<br />

questo c’è una ragione di fondo che<br />

il Presidente Renato Soru ha esposto<br />

a chiare lettere nella conferenza<br />

di fine anno con i giornalisti: moralizzare<br />

la politica regionale, tagliare<br />

gli sprechi, non soffermarsi a gestire<br />

esclusivamente l’emergenza.<br />

Già questi obiettivi potrebbero<br />

indicare la positività <strong>del</strong> progetto,<br />

se avrà nel proseguo l’appoggio<br />

dei partiti che sostengono la maggioranza.<br />

Sì, perché lo snodo <strong>del</strong><br />

progetto Soru sta proprio nei partiti<br />

non avvezzi a certe impostazioni<br />

che non comprendano, almeno per<br />

una certa parte, servizievoli “contributi<br />

d’area”, dei quali i beneficiari<br />

sono sempre stati gli stessi, sia col<br />

centro sinistra che col centrodestra.<br />

La spiegazione sta nella trasversalità<br />

che si è andata consolidando in<br />

certi ambienti politici <strong>del</strong>la Regione,<br />

nella quale i registi occulti sono<br />

funzionari e dirigenti che hanno gestito<br />

finora larghe fette <strong>del</strong> bilancio<br />

regionale.<br />

Renato Soru ha detto, a chiare lette-<br />

On. Renato Soru<br />

re, che a gestire con quest’andazzo<br />

la Regione non ci sta. Né, di fronte<br />

alle non nascoste proteste di certi<br />

ambienti politici, il Governatore<br />

è apparso preoccupato. Tutto ciò<br />

lascia supporre che prima di muoversi<br />

Renato Soru e i suoi collaboratori<br />

(Assessori e non) abbiano<br />

individuato lo snodo dei favori,<br />

<strong>del</strong>le concessioni facili e di quelle<br />

rallentate dei non amici, di certe<br />

gestioni d’enti o istituti regionali,<br />

di finanziamenti a larghe mani per<br />

l’editoria, mentre ad altri è stato persino<br />

negato il diritto alle briciole.<br />

In questi ultimi anni ci sono state<br />

pubblicazioni che hanno visto la<br />

luce unicamente perché sostenute<br />

da enti regionali. A coloro che<br />

sputano sangue per far quadrare i<br />

conti e mantenere in piedi iniziative<br />

editoriali di comprovato interesse<br />

e con documentate centinaia<br />

d’abbonamenti, molto spesso sono<br />

stati riservate scarse attenzioni. Per<br />

non parlare poi <strong>del</strong>le manifestazioni<br />

o dei presunti “eventi”, sulla cui<br />

qualità si stende un velo di pietoso<br />

silenzio.<br />

Ma questo è solo un aspetto <strong>del</strong><br />

“maremagnum” (più… “magnum”<br />

che mare) dei favoritismi di cui la<br />

Massimo Carta<br />

Regione ante-Soru è stata capace.<br />

Anche il famoso “Piano Straordinario<br />

per il Lavoro” per buona parte<br />

è stato un flop clamoroso. Ovviamente<br />

non si discutono, come<br />

non lo fa Soru, le finalità <strong>del</strong> Piano.<br />

I finanziamenti devono essere salvati<br />

a tutti i costi, però non possono<br />

essere concessi a pioggia senza alcun<br />

preventivo progetto. Solo se ci<br />

sono progetti, i Comuni potranno<br />

accedere al finanziamento, tenendo<br />

come tetto massimo la percentuale<br />

sulla base <strong>del</strong> numero degli abitanti<br />

disoccupati. Basta, quindi, con i<br />

“de minimis” che finora non hanno<br />

sortito (salvo un 3-4% dei progetti<br />

finanziati) alcun effetto positivo.<br />

Così pure i finanziamenti finora<br />

concessi “alla pubblica utilità” di<br />

corse automobilistiche, comprese<br />

quelle Cagliari-Oristano, città abbondantemente<br />

servite persino da<br />

Trenitalia.<br />

Si dà il caso che il Governatore Renato<br />

Soru abbia individuato il nervo<br />

scoperto di quel flusso di finanziamenti<br />

che hanno portato le casse<br />

regionali sull’orlo <strong>del</strong>la banca rotta.<br />

Ora però sembra che la falla sia<br />

stata tamponata e che si possa ripartire<br />

su basi più serie e concrete<br />

ad amministrare le risorse che, purtroppo,<br />

andranno sempre più assottigliandosi.<br />

Ma gli effetti di queste<br />

già contenute risorse non potranno<br />

portare nuovi benefici economici e<br />

occupativi se non verranno utilizzate<br />

per incentivare nuovo e duraturo<br />

lavoro a favore <strong>del</strong>le decine di migliaia<br />

di Sardi in attesa di poterlo<br />

abbracciare. “Le opportunità ci<br />

sono, ha detto Renato Soru. Si<br />

tratta solo di utilizzarle al meglio,<br />

ma fuori da vecchie logiche di<br />

potere, per gestire il quale il debito<br />

<strong>del</strong>la Regione è aumentato a<br />

dismisura negli ultimi anni”.<br />

INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI UDC<br />

(PRIMO FIRMATARIO ON. TORE AMADU)<br />

SUI TAGLI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE<br />

I Consiglieri regionali <strong>del</strong>l’UDC (primo<br />

firmatario l’on. Amadu) hanno<br />

presentato un’interrogazione urgente<br />

al Presidente <strong>del</strong>la Giunta regionale<br />

e all’Assessore regionale ai Trasporti<br />

per sapere se hanno valutato<br />

le gravi conseguenze <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera<br />

<strong>del</strong>la giunta regionale (n. 52/27 <strong>del</strong><br />

15 dicembre 2004) che detta nuove<br />

disposizioni in materia di concessioni<br />

di trasporto pubblico locale di<br />

persone, se intendano sospendere o<br />

revocare la <strong>del</strong>ibera e quali iniziative<br />

intendano adottare per accelerare<br />

l’approvazione <strong>del</strong>la proposta di legge<br />

in materia di Riforma <strong>del</strong> trasporto<br />

pubblico locale.<br />

Secondo i Consiglieri Amadu, Oppi,<br />

Biancareddu, Capelli, Cappai, Cuccu<br />

e Randazzo la decisione <strong>del</strong>la Giunta<br />

causerà il taglio di 62 linee di trasporto<br />

pubblico e la perdita di 250<br />

On. Tore Amadu<br />

posti di lavoro.<br />

La <strong>del</strong>iberazione, inoltre, produrrà<br />

effetti penalizzanti nel campo <strong>del</strong>la<br />

mobilità <strong>del</strong>le persone appartenenti<br />

soprattutto a categorie sociali deboli,<br />

alle aziende di trasporto interessate e<br />

al personale dipendente.<br />

I consiglieri <strong>del</strong>l’UDC sollecitano di<br />

procedere tempestivamente alla Riforma<br />

<strong>del</strong> Trasporto pubblico locale su<br />

cui, tra l’altro, il gruppo ha depositato<br />

, nel luglio <strong>del</strong> 2004, una proposta<br />

di legge attualmente all’esame <strong>del</strong>la<br />

competente Commissione consiliare.<br />

“I gravissimi ritardi <strong>del</strong>la Finanziaria<br />

e <strong>del</strong> Bilancio” al centro <strong>del</strong>la Conferenza<br />

stampa dei Gruppi politici <strong>del</strong>la<br />

minoranza consiliare (Forza Italia,<br />

Alleanza Nazionale, Udc e Riformatori)<br />

che hanno lanciato pesanti accuse<br />

al Governo regionale ed al Presidente<br />

Soru perché i due provvedimenti “non<br />

solo non sono pervenuti al Consiglio,<br />

ma ancora non sono stati approvati<br />

dalla Giunta”. Denunciando le “gravi<br />

inadempienze <strong>del</strong>l’esecutivo”, i capigruppo<br />

Giorgio La Spisa (FI), Mario<br />

Diana (AN), Giorgio Oppi (Udc)<br />

e Pierpaolo Vargiu (Riformatori),<br />

hanno espresso fortissime preoccupazioni<br />

per le sorti <strong>del</strong> sistema socio<br />

economico <strong>del</strong>la Sardegna in assenza<br />

dei documenti contabili fondamentali<br />

e indispensabili per rivitalizzare una<br />

economia bloccata.<br />

Nel denunciare il rischio che si possa<br />

addirittura giungere al mese di marzo<br />

(“terzo mese di esercizio provvisorio,<br />

nonostante le condizioni di stabilità<br />

<strong>del</strong>la attuale maggioranza”) senza<br />

poter disporre <strong>del</strong> quadro <strong>del</strong>le entrate<br />

e <strong>del</strong>le risorse regionali da destinare<br />

al tessuto economico e sociale, i rappresentanti<br />

<strong>del</strong>la minoranza hanno<br />

preannunciato una iniziativa forte<br />

per denunciare all’intera Sardegna le<br />

difficoltà gravi in cui si dibatte il Centrosinistra.<br />

Nell’aprire la conferenza stampa,<br />

Giorgio La Spisa ha subito richiamato<br />

la preoccupazione <strong>del</strong>la sua<br />

parte politica dato che “i documenti<br />

contabili non sono stati presentati<br />

in Consiglio entro il 31 dficembre<br />

2004 come invece era stato preannunciato<br />

dalla Maggioranza”. Eppure,<br />

ha spiegato La Spisa “la Giunta<br />

ha a disposizione da molti mesi<br />

dati, tabelle e completa disponibilità<br />

di tutte le strutture tecniche <strong>del</strong>l’assessorato”.<br />

“Tutto ciò –ha detto- è<br />

maggiormente incredibile di fronte<br />

al fatto che l’attuale quadro politico<br />

è ampiamente forte e stabile a seguito<br />

<strong>del</strong>l’attuale regime elettorale”.<br />

“L’opposizione –ha proseguito il capogruppo<br />

di Forza Italia- ha manifestato<br />

ampiamente un grande senso<br />

di responsabilità sia nella approvazione<br />

<strong>del</strong>l’assestamento di bilancio<br />

sia in occasione <strong>del</strong>l’approvazione<br />

LE OPPOSIZIONI SUI RITARDI<br />

DEL BILANCIO REGIONALE<br />

<strong>del</strong> Dpef. Ma questo non è bastato a<br />

causa <strong>del</strong>le evidenti difficoltà politiche<br />

all’interno <strong>del</strong>la Maggioranza e<br />

fra la coalizione di centro sinistra ed<br />

il presidente <strong>del</strong>la Giunta”.<br />

Molto duro anche il capogruppo di<br />

AN, Mario Diana, per il quale “ci<br />

troviamo davanti a difficoltà politiche<br />

evidenti non di una coalizione, ma<br />

di un semplice cartello elettorale”.<br />

“Stiamo attraversando –ha dichiarato<br />

Diana- una stagione assai negativa<br />

che penalizza tutta la Sardegna. Una<br />

parte consistente <strong>del</strong> sindacato sardo<br />

ha già espresso perplessità e preoccupazioni.<br />

E mentre si attende l’approvazione<br />

in Giunta <strong>del</strong>la finanziaria, si<br />

continuano a operare pesanti tagli alle<br />

risorse come quello contenuto in una<br />

<strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> 15 dicembre scorso che<br />

ha tagliato di fatto 5 milioni di euro<br />

<strong>del</strong> servizio di trasporto pubblico regionale”.<br />

Quella che sta governando<br />

la Sardegna, ha aggiunto Diana, “non<br />

è una coalizione politica ma solo una<br />

cordata elettorale; non è neanche più<br />

una politica <strong>del</strong> centrosinistra, ma una<br />

politica <strong>del</strong> Presidente. C’è un grave<br />

attacco al ruolo <strong>del</strong> Consiglio in quanto<br />

organo parlamentare”.<br />

Estremamente critico anche il capogruppo<br />

dei Riformatori: ”La finanziaria<br />

manca perchè di fatto manca la<br />

“Le motivazioni proposte dal Governo per il ricorso<br />

davanti alla Corte Costituzionale appaiono <strong>del</strong> tutto<br />

singolari e in palese contrasto con i principi che<br />

ispirano la legge”. Lo ha detto Gian Valerio Sanna<br />

parlando con alcuni giornalisti.<br />

“Il Governo – ha proseguito l’Assessore <strong>del</strong>l’Urbanistica<br />

- mette in evidenza, nella debolezza <strong>del</strong>le sue<br />

argomentazioni, il senso politico <strong>del</strong> ricorso. Come<br />

si può richiamare la competenza <strong>del</strong>lo Stato sulla<br />

tutela paesaggistica, quando la Regione è tenuta<br />

alla pianificazione urbanistica sulla base di uno strumento<br />

essenziale quale il piano paesistico? Come è<br />

possibile “censurare” i criteri adottati in legge, per<br />

mancanza di valutazione paesistica quando questi<br />

maggioranza che dovrebbe scriverla;<br />

o meglio, manca l’accordo politico su<br />

questo atto fondamentale”. “La presidenza<br />

finora –ha rincarato Vargiunon<br />

ha fatto altro che chiedere tagli.<br />

Ma poi emerge la questione <strong>del</strong> reddito<br />

di cittadinanza sposato da varie<br />

rappresentanti <strong>del</strong> centrosinistra (salvo<br />

il ripensamento di alcuni): questa<br />

è la grande contraddizione che vive<br />

la maggioranza e che la divide nettamente<br />

in due parti”.<br />

Analoghe le considerazioni di Giorgio<br />

Oppi, capogruppo <strong>del</strong>l’Udc, il<br />

quale, lamentando i ritardi con cui<br />

l’esecutivo comunica i propri atti,<br />

a cominciare dall’ordine <strong>del</strong> giorno<br />

<strong>del</strong>le proprie sedute di Giunta, ha<br />

denunciato che “le <strong>del</strong>ibere arrivano<br />

agli organi consiliari con grandissimo<br />

ritardo”. “In mezzo a tutto questo<br />

vengono tagliati i contributi alle<br />

associazioni agricole, la Finanziaria<br />

è un oggetto misterioso, il bilancio<br />

difficilmente giungerà alla commissione<br />

consiliare prima <strong>del</strong> 15 gennaio<br />

e difficilmente potrà essere approvato<br />

prima <strong>del</strong> mese di marzo”. “Accusiamo<br />

la Giunta di ritardi e di disattenzione,<br />

soprattutto a danno <strong>del</strong>le<br />

categorie più deboli, accusiamo la<br />

Giunta di aver disatteso le proprie<br />

promesse elettorali”.<br />

PER GIANVALERIO SANNA<br />

C’E’ UN SENSO POLITICO<br />

NEL RICORSO DEL GOVERNO<br />

SULLA TUTELA PAESAGGISTICA<br />

sono propedeutici e rivolti proprio a determinare la<br />

pianificazione paesistica <strong>del</strong>la Regione?”<br />

“Se le argomentazioni fossero fondate – ha detto<br />

ancora Gian Valerio Sanna _ i rilievi <strong>del</strong> Governo<br />

sarebbero stati applicabili anche alla legge 45 <strong>del</strong><br />

1989 senza modificare una sola virgola <strong>del</strong> dispositivo.<br />

La Regione sa bene qual è la differenza fra competenza<br />

paesistica e urbanistica, e qual è la relazione<br />

con le competenze <strong>del</strong>lo Stato. Rileva solamente di<br />

aver utilizzato le competenze urbanistiche per<br />

determinare l’indispensabile pianificazione<br />

paesistica prevista dal decreto legislativo 41<br />

<strong>del</strong> 2004 (codice Urbani, dei beni culturali e<br />

<strong>del</strong> paesaggio)”.<br />

Edizioni <strong>Sulcis</strong> di Salis Rosanna & C. sas<br />

Sede legale: Via Dalmazia 135 - Carbonia<br />

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Regione - Provincia<br />

UNA PROPOSTA DI LEGGE SARDISTA<br />

SUL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE<br />

Lo Stato trasferisce compiti e<br />

poteri alle Regioni, ma queste<br />

non approvano, tempestivamente,<br />

le norme necessarie per<br />

attuare “questi trasferimenti”.<br />

Per la terza volta, dal 1998, il<br />

Partito Sardo d’Azione prova<br />

a far discutere dal Consiglio<br />

regionale una proposta di legge<br />

sul trasporto pubblico locale, un<br />

provvedimento necessario per<br />

dare pratica attuazione a quanto<br />

previsto dal decreto legislativo<br />

19 novembre 1997, n 422, con<br />

il quale lo Stato ha trasferito alle<br />

Regioni ed agli enti locali “funzioni<br />

e compiti in materia di trasporto<br />

pubblico locale”.<br />

“Il fatto è che il Consiglio regionale<br />

deve riappropriarsi <strong>del</strong><br />

suo ruolo, deve fare leggi; deve<br />

esaminare, approfondire, i problemi<br />

che riguardano la vita e<br />

lo sviluppo <strong>del</strong>la società sarda e<br />

prendere le opportune decisioni:<br />

discutendo ed approvando<br />

le leggi necessarie per favorire<br />

la crescita sociale, economica,<br />

cultuale <strong>del</strong>la Sardegna”. Una<br />

considerazione “amara” <strong>del</strong><br />

segretario nazionale <strong>del</strong> Partito<br />

sardista, Giacomo Sanna, presente<br />

alla conferenza stampa di<br />

presentazione <strong>del</strong>la proposta di<br />

legge predisposta dai consiglieri<br />

regionali Giuseppe Atzeri e Beniamino<br />

Scarpa.<br />

Il terzo tentativo, in tre legislature,<br />

di far esaminare un argomento<br />

di grande interesse per la<br />

nostra regione, ormai competente<br />

ed in grado di decidere in<br />

materia di trasporti su ruota, su<br />

ferro (almeno per le tratte cosiddette<br />

locali), per i collegamenti<br />

<strong>del</strong> terzo livello e per quelli<br />

marittimi con le isole minori.<br />

Una regione che, però, è anche<br />

l’unica a non aver <strong>del</strong>iberato su<br />

questa materia, <strong>del</strong>icata anche<br />

per la particolare situazione isolana,<br />

con 322 comuni con meno<br />

di 5 mila abitanti, spesso collegati<br />

tra loro in maniera poco<br />

efficace.<br />

“E’ necessaria una nuova, diversa,<br />

più incisiva politica in materia<br />

di trasporto pubblico locale”,<br />

hanno detto i consiglieri regionali<br />

Atzeri e Scarpa, illustrando<br />

la loro proposta di legge. Una<br />

politica che tenga conto <strong>del</strong>le<br />

reali esigenze <strong>del</strong>le popolazioni<br />

sarde, “che non punti solamente<br />

a tagliare, con la scusa di razionalizzare<br />

(i tagli annunciati<br />

recentemente dall’assessore<br />

Broccia riguardano esclusivamente<br />

i collegamenti privati),<br />

che porti ad un reale decentramento<br />

di compiti e competenze<br />

alle province ed ai comuni, anche<br />

per realizzare quel federalismo<br />

interno <strong>del</strong> quale molto si<br />

parla, senza però dare a queste<br />

affermazioni risposte concrete”.<br />

Alcuni degli aspetti più qualificanti<br />

<strong>del</strong>la proposta, hanno detto<br />

L’Assessore Elisabetta Pilia ha partecipato<br />

all’incontro tra il Ministro<br />

Letizia Moratti e gli Assessori regionali<br />

<strong>del</strong>la Pubblica Istruzione, che si è<br />

tenuto a Roma nei giorni scorsi. Due<br />

giornate di incontri con rappresentanti<br />

<strong>del</strong>le Regioni, organizzazioni sindacali,<br />

parti sociali, insegnanti e rappresentanti<br />

<strong>del</strong>le famiglie, sono state promosse<br />

dalla Moratti per illustrare le linee<br />

guida <strong>del</strong> decreto di riorganizzazione<br />

<strong>del</strong> sistema d’istruzione italiano, che<br />

il Ministero <strong>del</strong>la Pubblica Istruzione<br />

sta predisponendo in base alla <strong>del</strong>ega<br />

ricevuta dal Governo.<br />

L’incontro con gli Assessori regionali<br />

verteva, in particolare, sulla riforma<br />

<strong>del</strong> secondo ciclo <strong>del</strong> sistema educativo<br />

d’istruzione e formazione (a norma <strong>del</strong>l’articolo<br />

2 <strong>del</strong>la legge 53/2003).<br />

Una richiesta urgente è stata fatta<br />

dall’Assessore Elisabetta Pilia e dai<br />

colleghi <strong>del</strong>le altre regioni: “Abbiamo<br />

chiesto al ministro Moratti di farci avere<br />

quanto prima la bozza <strong>del</strong> testo <strong>del</strong>la<br />

riforma, ha spiegatol’Assessore Pilia.<br />

“Sarebbe un atto di rispetto nei confronti<br />

<strong>del</strong>le Regioni, che devono poter<br />

esprimere il loro parere e fare proposte<br />

di modifica, integrazione e cambiamento”.<br />

Da parte degli Assessori regionali<br />

c’è stato apprezzamento per la volontà<br />

<strong>del</strong> Ministro di un confronto, anche se<br />

gli esponenti <strong>del</strong> Psd’az, sono<br />

quelli che prevedono l’elaborazione<br />

di un piano regionale <strong>del</strong><br />

trasporto pubblico locale, che<br />

coordini anche i piani più prettamente<br />

locali; la predisposizione<br />

di opportuni Piani di bacino;<br />

regole chiare e certe per l’affidamento<br />

dei servizi di trasporto,<br />

che deve necessariamente<br />

avvenire con bandi pubblici “e<br />

non a richiesta, come avviane<br />

attualmente”. Con queste norme,<br />

tra l’altro, hanno ricordato<br />

gli esponenti sardisti, sarà possibile<br />

accedere ai finanziamenti<br />

comunitari e statali, per ammodernare<br />

il sistema dei trasporti<br />

collettivi.<br />

Una proposta di legge, hanno<br />

concluso Giuseppe Atzeri,<br />

Giacomo Sanna e Beniamino<br />

Scarpa, che favorirà un profondo<br />

ammodernamento <strong>del</strong> sistema<br />

regionale dei trasporti, con<br />

notevoli benefici per la società<br />

isolana. “La parola, comunque,<br />

passa ora all’Assemblea”.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

3<br />

INCONTRO TRA IL MINISTRO MORATTI<br />

E GLI ASSESSORI REGIONALI PUBBLICA I.<br />

in assenza di un articolato normativo.<br />

“Adesso però è legittimo che ci mettano<br />

nella condizione di dare il nostro<br />

giudizio”, ha aggiunto l’Assessore<br />

Pilia che ha chiesto chiarimenti anche<br />

su un’altra questione: le risorse che il<br />

Governo intende destinare alle Regioni<br />

per l’istruzione. “ Da alcuni passi <strong>del</strong><br />

documento si intuisce che non sono<br />

previsti interventi finanziari, ha commentato<br />

l’Assessore. Una decisione<br />

che penalizzerebbe in modo grave il sistema<br />

d’istruzione sardo in grande sofferenza<br />

per l’assenza di finanziamenti<br />

statali. Ho chiesto al Ministro di darci<br />

risposte chiare in merito”.<br />

A questo proposito, durante l’incontro,<br />

un rappresentante <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong><br />

Lavoro ha segnalato che è in corso,<br />

a livello europeo, una contrattazione<br />

perché il Fondo Sociale Europeo possa<br />

finanziare la riforma <strong>del</strong>l’istruzione e<br />

formazione.<br />

Condivisibile, secondo gli Assessori<br />

regionali, è anche la filosofia <strong>del</strong> decreto<br />

illustrato dalla Moratti, che ha come<br />

obiettivo la razionalizzazione <strong>del</strong> sistema<br />

e l’unitarietà <strong>del</strong> sistema d’istruzione<br />

e <strong>del</strong>la formazione.<br />

L’Assessore Pilia ha segnalato però<br />

un passaggio molto <strong>del</strong>icato su cui il<br />

Ministero deve porre attenzione: “Nel<br />

documento si paventano tre componenti<br />

fondamentali per i percorsi formativi:<br />

sistema liceale, i cosiddetti approfondimenti<br />

professionalizzanti e la formazione<br />

professionale”, ha spiegato. “La<br />

seconda offerta didattica è poco definita<br />

IL “PROFESSOR” ILIO SALVADORI<br />

SI E’ DIMESSO DA PRESIDENTE IGEA<br />

Quali siano le reali motivazioni <strong>del</strong>la<br />

sua improvvisa decisione, forse non si<br />

sapranno mai. Resta il fatto però che il<br />

“prof” Ilio Salvadori ha gettato la spugna<br />

<strong>del</strong>la Presidenza Igea (Interventi<br />

Geo Ambientali), erede di Miniere <strong>Iglesiente</strong>,<br />

ultimo baluardo <strong>del</strong>le società minerarie<br />

che hanno operato per oltre un<br />

secolo e mezzo nell’<strong>Iglesiente</strong>.<br />

A lui si deve la gestione Igea degli ultimi<br />

dieci anni e l’iniziativa (in condominio<br />

con l’allora Sindaco di Iglesias Mauro<br />

Pili) di sostenere la nascita <strong>del</strong>l’AUSI<br />

(Associazione Universitaria <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>)<br />

che ha dato origine all’Università<br />

decentrata di Monteponi. Con Ilio Salvadori<br />

sono nate diverse altre iniziative<br />

di carattere culturale nonché di recupero,<br />

ai fini turistici, di numerosi siti ex<br />

minerari e che oggi costituiscono meta<br />

di decine di migliaia di visitatori. Sotto<br />

la Presidenza Igea Salvadori è stata<br />

portata a compimento la ristrutturazione<br />

e la destinazione a sede univer-<br />

Alfio Gessa<br />

sitaria <strong>del</strong>lo storico Palazzo Bellavista di<br />

Monteponi.<br />

Certo è che, pur di fronte ai suoi 85 anni<br />

Elisabetta Pilia<br />

e rischia di diventare una sorta di limbo,<br />

con il risultato che i ragazzi, nel clima<br />

di incertezza, si orientino verso i licei<br />

o verso la formazione professionale,<br />

che offre percorsi didattici più veloci”.<br />

L’assessore Pilia ha segnalato anche il<br />

rischio che, in un quadro male definito,<br />

corrano il rischio di chiudere istituti<br />

tecnici come i Geometri, di cui l’Assessore<br />

riconosce invece il valore.<br />

di età, Ilio Salvatori ha dato molto sia<br />

in difesa dei compiti istituzionali Igea<br />

nel contesto <strong>del</strong> programma Parco<br />

Geominerario Storico Ambientale <strong>del</strong>la<br />

Sardegna, e sia per prestare la sua<br />

consolidata esperienza di docente e di<br />

esperto <strong>del</strong> mondo minerario per la fase<br />

di riconversione di tanti siti che attendono<br />

di essere rivalutati per finalità culturali<br />

ed economiche.<br />

Ilio Salvadori<br />

IL PRESIDENTE RENATO SORU<br />

E LE CENTRALI COOPERATIVE<br />

Si è svolto a Cagliari, in una sala al secondo<br />

piano <strong>del</strong>l’Assessorato <strong>del</strong>l’Agricoltura<br />

in via Pessagno, l’incontro <strong>del</strong><br />

Presidente <strong>del</strong>la Regione on. Renato<br />

Soru con i dirigenti <strong>del</strong>le associazioni<br />

cooperative. Erano presenti Antonio<br />

Carta <strong>del</strong>la Lega Coop, Ennio Cirina<br />

<strong>del</strong>la Confcooperative, Fulvio Murgia<br />

<strong>del</strong>l’Agci e il responsabile regionale <strong>del</strong>l’Unci,<br />

Manis. Le quattro organizzazioni<br />

avevano chiesto un incontro col Presidente<br />

per chiedere le ragioni <strong>del</strong> ritiro di<br />

una <strong>del</strong>ibera in discussione in Giunta regionale<br />

il 30 dicembre, e che prevedeva<br />

uno stanziamento superiore a 1.900.000<br />

euro a favore <strong>del</strong>le quattro centrali. Renato<br />

Soru ha detto: “La Regione non<br />

dispone di risorse da spendere a favore<br />

dei sindacati che continuano a essere finanziati<br />

dall’amministrazione pubblica,<br />

dei sindacati agricoli, <strong>del</strong>le associazioni.<br />

Non ci sono più risorse, e dal 2005<br />

questa politica non si farà più a favore<br />

di nessuno”. Nel rievocare lo stato <strong>del</strong>le<br />

finanze <strong>del</strong>la Regione, il Presidente ha<br />

detto di essere disposto a investire sul futuro,<br />

e ha chiesto alle organizzazioni di<br />

mettere rapidamente in campo le proposte<br />

per una nuova legislazione a favore<br />

<strong>del</strong>l’impresa cooperativa, a cominciare<br />

dai settori produttivi, <strong>del</strong>l’agricoltura e<br />

<strong>del</strong>la pastorizia. “Lavorate su progetti”,<br />

ha raccomandato Soru, introducendo il<br />

tema <strong>del</strong>le Associazioni di Prodotto (OP)<br />

<strong>del</strong> quale avrebbe parlato nella riunione<br />

con le organizzazioni agricole, e che costituisce<br />

una forma organizzativa degli<br />

allevatori riconosciuta dalla legge sugli<br />

accordi interprofessionali per la filiera,<br />

in questo caso, <strong>del</strong>l’ovicaprino.<br />

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4<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

Lavoro<br />

Portovesme <strong>srl</strong>.<br />

PROGETTO “PORTOVESME SRL”<br />

PRESENTATO L’INNOVATIVO PROGETTO<br />

DI POTENZIAMENTO DI “PORTOVESME SRL”<br />

La società Portovesme <strong>srl</strong> è il più<br />

importante produttore italiano nel<br />

settore dei metalli non ferrosi <strong>del</strong><br />

piombo e <strong>del</strong>lo zinco. Produce<br />

inoltre, come sottoprodotti, cadmio<br />

metallo, argento, oro e acido<br />

solforico. L’attività produttiva si<br />

concentra essenzialmente sui due<br />

stabilimenti di Portovesme e San<br />

Gavino.<br />

L’impianto metallurgico, oggi<br />

gestito da Portovesme <strong>srl</strong>, è nato<br />

nel 1968 con la regione sociale di<br />

“Ammi Sarda” (Azienda Minerali<br />

Metallici Italia) società a capitale<br />

misto, statale-privato, costituito a<br />

Roma nel 1936, con l’intento di<br />

sviluppare la ricerca di minerali<br />

d’importanza strategica, quale<br />

rame, nichel ed altri minerali pregiati<br />

nelle miniere <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />

La nascita <strong>del</strong>l’impianto<br />

metallurgico aveva il fine di stemperare<br />

l’impatto sociale legato al<br />

processo di chiusura <strong>del</strong>le attività<br />

minerarie nel territorio <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

<strong>Iglesiente</strong>.<br />

Nel dicembre 1978 la società venne<br />

rilevata dalla Samim spa (Società<br />

Azionaria Minerario Metallurgica)<br />

a Partecipazione Statale<br />

Eni, che nel 1985 diventa Nuova<br />

Samim spa. Le produzioni riguardano<br />

sempre piombo e zinco, con<br />

tecnologie ed impianti rinnovati<br />

e legati agli investimenti operati<br />

dalla Società <strong>del</strong> gruppo Eni negli<br />

anni successivi all’acquisizione<br />

<strong>del</strong>l’impianto. Nell’ottobre 1993<br />

la ragione sociale <strong>del</strong>la società<br />

muta in Enirisorse spa. Alla fine<br />

degli anni Novanta l’Eni decide<br />

la dismissione <strong>del</strong>le attività che<br />

non rientrano nel proprio “core<br />

business” elettivo, costituito dalle<br />

attività nel settore energetico e<br />

chimico.<br />

Nel luglio 1999 nasce la società<br />

Portovesme <strong>srl</strong>, società con capitale<br />

Enirisorse nella quale è trasferito<br />

il ramo d’azienda <strong>del</strong> “polo integrato<br />

Portovesme-San Gavino”:<br />

il pacchetto azionario <strong>del</strong>la Portovesme<br />

<strong>srl</strong> è poi trasferito al gruppo<br />

facente capo alla multinazionale<br />

svizzera Glencore AG.<br />

PRESUPPOSTI DEL PIANO<br />

INDUSTRIALE<br />

La Società Portovesme <strong>srl</strong>, attualmente,<br />

si trova a dovere competere<br />

sui mercati mondiali in un<br />

clima fortemente condizionato dai<br />

seguenti fattori:<br />

1) mancato parallelismo <strong>del</strong>le normative<br />

internazionali sui fattori<br />

inquinanti (terra-aria-suolo) che<br />

incidono soprattutto sui produttori<br />

europei, con conseguente <strong>del</strong>ocalizzazione<br />

verso i Paesi emergenti<br />

<strong>del</strong>l’Est europeo e <strong>del</strong>l’Asia <strong>del</strong>le<br />

attività similari (metallurgia pesante);<br />

2) impoverimento <strong>del</strong>le capacità<br />

produttive di riducenti (chiusura<br />

<strong>del</strong>le aree nere degli impianti siderurgici,<br />

chiusura degli impianti<br />

interni nei centri abitati, ecc.)<br />

con conseguente centralizzazione<br />

<strong>del</strong>le capacità produttive di coke<br />

metallurgico nell’Est europeo e<br />

nell’Asia. L’aumento fisiologico<br />

ed elevato <strong>del</strong>la domanda interna<br />

alla Cina determina un incremento<br />

esponenziale <strong>del</strong>la valutazione <strong>del</strong><br />

coke metallurgico;<br />

3) impoverimento <strong>del</strong>le risorse<br />

minerarie su base europea con<br />

conseguente variazione dei mercati<br />

mondiali <strong>del</strong>le materie prime,<br />

che in un mercato così ampio subiscono<br />

lo sconto sull’acquisto,<br />

sui valori <strong>del</strong> Treatment charge<br />

(riconosciuto in dollari Usa), andando<br />

a privilegiare ulteriormente<br />

gli stabilimenti a basso costo generale.<br />

Inoltre vanno citati almeno due<br />

fattori contingenti che incidono<br />

in maniera rilevante sulla redditività<br />

<strong>del</strong>l’impresa: l’alto costo<br />

<strong>del</strong>l’energia, attualmente, mitigato<br />

dall’estensione <strong>del</strong> Decreto che riguarda<br />

il trattamento incentivante<br />

per le forniture d’energia elettrica<br />

anche alla Portovesme <strong>srl</strong>, e<br />

il notevole apprezzamento <strong>del</strong>l’euro<br />

rispetto al dollaro. Infatti,<br />

i ricavi sono espressi per la quasi<br />

totalità in dollari Usa, mentre i<br />

costi di produzione sono costituiti<br />

da esborsi in euro, quindi la<br />

rivalutazione <strong>del</strong>l’euro non è stata<br />

controbilanciata da un’analoga e<br />

corrispettiva riduzione dei costi di<br />

produzione che sono rimasti invariati<br />

se non, addirittura, aumentati<br />

(in un anno, per esempio, il costo<br />

<strong>del</strong> coke metallurgico è aumentato<br />

di quattro volte). Le agevolazioni<br />

sulla “bolletta” energetica sono<br />

state attivate nell’aprile scorso dopocché<br />

lo stabilimento era ricorso<br />

all’ammortizzatore <strong>del</strong>la Cassa<br />

Integrazione Guadagni Straordinaria<br />

per circa 700 (su 820) dipendenti<br />

con relativa fermata degli<br />

impianti produttivi.<br />

I temi precedenti, affrontati dallo<br />

stabilimento così come dai produttori<br />

europei similari, hanno<br />

portato la società a decidere sulle<br />

scelte strategiche da adottare per<br />

garantire la continuità produttiva<br />

in Sardegna, così come costantemente<br />

dichiarato.<br />

L’opzione <strong>del</strong> semplice mantenimento<br />

<strong>del</strong>l’esistente non è sostenibile.<br />

Infatti, l’inevitabile chiusura<br />

<strong>del</strong> ciclo Imperial Smelting<br />

ridimensionerebbe enormemente<br />

le potenzialità <strong>del</strong>la società e l’integrazione<br />

dei cicli. Infatti, una<br />

struttura così ridimensionata, non<br />

sarebbe comunque competitiva e<br />

prefigurerebbe, entro poco tempo,<br />

la chiusura completa <strong>del</strong>lo stabilimento<br />

con le immaginabili conseguenze<br />

dal punto di vista sociale<br />

locale e la scomparsa <strong>del</strong>l’unico<br />

polo produttivo nazionale di zinco<br />

e piombo. Pertanto l’unica opzione<br />

di rilancio possibile è associata<br />

alla costituzione di una nuova base<br />

produttiva innovativa (installazione<br />

di un nuovo impianto con processo<br />

a lisciviazione diretta) proprio<br />

perché è necessario rispondere<br />

in termini concreti ai tre punti<br />

illustrato precedentemente.<br />

PIANO DEGLI INVESTIMEN-<br />

TI<br />

L’investimento è articolato su diverse<br />

linee d’azione che riguardano<br />

l’intero impianto e la discarica<br />

di Genna Luas. Molto sinteticamente,<br />

il piano industriale, può<br />

sintetizzarsi come segue:<br />

- fermata <strong>del</strong>l’impianto Imperial<br />

Smelting-Care Maintenance sullo<br />

stesso impianto. Questo, infatti,<br />

sarà tenuto in stand by in vista di<br />

futuri utilizzi;<br />

- raddoppio <strong>del</strong>l’impianto elettrolitico<br />

attraverso l’installazione di un<br />

processo di lisciviazione diretta;<br />

- ammodernamento e adeguamento<br />

<strong>del</strong>le infrastrutture attraverso la<br />

creazione dei servizi conseguenti;<br />

- ampliamento <strong>del</strong>la discarica di<br />

Genna Luas.<br />

I principali investimenti si possono,<br />

invece, sintetizzare come<br />

segue:<br />

A) Realizzazione di un impianto<br />

per la produzione di zinco elettrolitico<br />

attraverso un processo<br />

di lisciviazione diretta (circa 190<br />

milioni di euro)<br />

La realizzazione di tale nuovo impianto<br />

comporterà un incremento<br />

<strong>del</strong>la produzione di solfati piombo/zinco/argento,<br />

per il trattamento<br />

dei quali saranno necessari<br />

ulteriori interventi sugli impianti<br />

esistenti.<br />

B) Ammodernamento impianto di<br />

produzione piombo Kivcet-KSS<br />

per adeguamento incremento capacità<br />

produttiva (circa 22 milioni<br />

euro)<br />

C) Potenziamento e adeguamento<br />

infrastrutture di servizio alla produzione<br />

(circa 20 milioni di euro).<br />

D) Interventi di potenziamento su<br />

altri impianti (circa 3 milioni di<br />

euro).<br />

E) Interventi per la messa in sicurezza<br />

<strong>del</strong>l’impianto Imperial<br />

Smelting (circa 3 milioni di euro).<br />

Opere di edilizia industriale e civile<br />

Movimento terra e scavi<br />

Produzione calcestruzzo preconfezionato<br />

Produzione e vendita materiali inerti di varie pezzature<br />

Trasporti rifiuti CAT. 4 e 5<br />

F) Ampliamento <strong>del</strong>la discarica di<br />

Genna Luas (circa 35 milioni di<br />

euro).<br />

G) Programma di formazione professionale<br />

per adeguare le competenze<br />

<strong>del</strong>le maestranze ai nuovi<br />

impianti e macchinari.<br />

A regime, dopo la realizzazione<br />

<strong>del</strong>l’investimento, la capacità produttiva<br />

raggiungerà le 270.000 t/a<br />

di zinco.<br />

MOTIVAZIONI PIANO INDU-<br />

STRIALE<br />

Le motivazioni alla base di tale<br />

ipotesi nascono da considerazioni<br />

economiche, produttive e tecnologiche.<br />

La competitività tecnologica<br />

degli attuali impianti è di<br />

buon livello, anche se molte parti<br />

(vedi Imperial Smelting) vanno<br />

sostituite e aggiornate per non incrementare<br />

ulteriormente gli oneri<br />

di manutenzione (grande fermata<br />

ogni tre anni).<br />

La competitività economica risulta<br />

invece critica per gli alti costi<br />

di produzione, in parte dovuti a<br />

fattori esterni quali: alto costo <strong>del</strong>l’energia<br />

e <strong>del</strong> lavoro (in rapporto<br />

all’attuale livello produttivo) e<br />

altri dovuti a problemi strutturali<br />

quali gli alti costi di manutenzione<br />

legati alla tecnologia datata dei<br />

vecchi impianti. In sintesi la Portovesme<br />

<strong>srl</strong> sta vivendo un momento<br />

estremamente <strong>del</strong>icato. Le<br />

soluzioni che si presentano sono<br />

solo due:<br />

1) Chiusura già programmata <strong>del</strong>l’impianto<br />

Imperial Smelting con<br />

messa in mobilità di circa 220 addetti<br />

entro marzo 2005; a seguito<br />

<strong>del</strong> significativo ridimensionamento<br />

<strong>del</strong>la capacità produttiva<br />

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l a v o r o<br />

PROGETTO “PORTOVESME SRL”<br />

<strong>del</strong>lo stabilimento le diseconomie<br />

aumenterebbero enormemente. In<br />

questo caso non sarebbe necessario<br />

investire nella ristrutturazione<br />

<strong>del</strong>l’impianto, ma solo intervenire<br />

con limitati interventi di manutenzione<br />

per proseguire la produzione<br />

con gli altri impianti fino a<br />

quando le condizioni economiche<br />

lo consentiranno;<br />

2) Investimento di circa 300 milioni<br />

di euro da oggi fino al 2008 per<br />

migliorare la posizione competitiva<br />

<strong>del</strong>lo stabilimento e garantire la<br />

continuità produttiva per altri 15-<br />

20 anni. In questo caso, al termine<br />

<strong>del</strong>l’investimento, lo stabilimento<br />

continuerebbe a produrre con costi<br />

di produzione più ridotti e una<br />

competitività pari alle primarie<br />

aziende mondiali <strong>del</strong> settore metallurgico.<br />

La società ritiene credibile questo<br />

progetto per i seguenti elementi:<br />

a) Consistenza economica <strong>del</strong> progetto;<br />

b) Contenuto tecnologico innovativo<br />

e avanzata formazione <strong>del</strong>la<br />

forza lavoro;<br />

c) Localizzazione idonea al fine<br />

<strong>del</strong> recupero di tutti gli elementi<br />

metallici per via <strong>del</strong>le tecnologie<br />

esistenti (produzione diretta <strong>del</strong>lo<br />

zinco, recupero <strong>del</strong> piombo dai<br />

fanghi di lisciviazione);<br />

d) Contenuto ambientale <strong>del</strong> progetto<br />

(riduzione/eliminazione degli<br />

elementi emessi);<br />

e) Integrazione estrattiva-produttiva.<br />

La Glencore è comproprietaria<br />

di un giacimento con riserve<br />

stimate in 16 milioni di tonnellate<br />

di minerali;<br />

f) Soddisfazione <strong>del</strong>la domanda<br />

<strong>del</strong> mercato;<br />

g) Mantenimento <strong>del</strong>l’occupazione<br />

esistente.<br />

Consistenza economica <strong>del</strong> progetto.<br />

L’investimento complessivo<br />

di circa 300 milioni di euro. Un<br />

investimento di queste dimensioni<br />

nasce da valutazioni di redditività<br />

nel tempo certe e confrontate da<br />

appropriati studi di fattibilità e<br />

marketing.<br />

Contenuto tecnologico innovativo.<br />

L’impianto a lisciviazione<br />

diretta (che con tutti i componenti<br />

previsti determina la maggior<br />

parte <strong>del</strong>l’investimento totale) è<br />

realizzato sfruttando una nuova<br />

modalità di estrazione <strong>del</strong> metallo<br />

zinco senza utilizzare il processo<br />

di arrostimento <strong>del</strong> solfuro. Alla<br />

fine <strong>del</strong>l’investimento il complesso<br />

dovrebbe incrementare la<br />

produzione di zinco fino a circa<br />

270.000 t/anno (contro le 173.246<br />

t. prodotte nel 2002- ano in cui<br />

gli impianti hanno lavorato per<br />

12 mesi).L’intervento ha <strong>del</strong>le<br />

ricadute anche dal punto di vista<br />

<strong>del</strong>l’occupazione. L’ipotesi di<br />

arresto produttivo <strong>del</strong>l’impianto<br />

Imperial Smelting, con l’avvio<br />

di un periodo di “conservazione<br />

tecnica vigilata” degli impianti<br />

(eventuali nuovi sbocchi produttivi<br />

ne consigliano il mantenimento<br />

attivo ma freddo), renderebbe disponibile<br />

una forza lavoro diretta<br />

di circa 200 persone. Si ritiene<br />

che il nuovo impianto elettrolitico<br />

sarà in grado di assorbire un numero<br />

consistente di tali risorse, e<br />

che il periodo di costruzione <strong>del</strong>l’impianto<br />

nuovo (la costruzione<br />

avverrà senza che sia interrotta<br />

la funzionalità <strong>del</strong>l’elettrolisi già<br />

esistente salvo un breve periodo<br />

tecnico di allineamento) di circa<br />

due/tre anni sarà dedicato a corsi<br />

di formazione, sia per gli addetti<br />

che gestiranno il nuovo impianto<br />

sia per altri addetti che dovranno<br />

essere addestrati e riqualificati per<br />

condurre gli impianti ammodernati.<br />

Localizzazione idonea. La contiguità<br />

tra il ciclo elettrolitico<br />

esistente (per la produzione <strong>del</strong>lo<br />

zinco) e l’impianto Kivcet-KSS<br />

rende disponibile la tecnologia di<br />

produzione di piombo e argento ai<br />

fini <strong>del</strong> recupero dei fanghi piombosi<br />

derivanti dal processo elettrolitico<br />

anche <strong>del</strong> futuro impianto, e<br />

il recupero dei preziosi (argento<br />

e oro), presso lo stabilimento di<br />

San Gavino. Inoltre l’altro impianto<br />

esistente “purga cadmio”<br />

consente di ottenere dai residui<br />

di lavorazione anche il cadmio<br />

metallo (prodotto commerciale),<br />

chiudendo anche questo ciclo <strong>del</strong><br />

cadmio come elemento metallico<br />

altrimenti indesiderato.<br />

Contenuto ambientale <strong>del</strong> progetto.<br />

Il nuovo impianto, unitamente<br />

agli altri investimenti, insisterà<br />

sull’insediamento già esistente.<br />

Nella zona, già definita “area ad<br />

elevato rischio di crisi ambientale”,<br />

sarebbe la prima volta che<br />

una società preesistente indirizza<br />

il proprio miglioramento <strong>del</strong>le<br />

capacità produttive associandolo<br />

anche ad una nuova tecnologia<br />

che determina un netto miglioramento<br />

<strong>del</strong>l’impatto. In particolare<br />

si otterrà una netta riduzione <strong>del</strong>le<br />

emissioni di SO2, già fortemente<br />

ridotte e sempre nei limiti, e<br />

l’eliminazione di alcune linee di<br />

trasporto di materiali secchi contenenti<br />

piombo.<br />

Integrazione estrattiva-produttiva.<br />

Il progetto trae origine dalla<br />

disponibilità di un’ingente risorsa<br />

mineraria ubicata nel Nord <strong>del</strong>l’Australia<br />

a circa 900 km dalla<br />

città di Darwin, di proprietà di<br />

un’associata <strong>del</strong> gruppo Glencore.<br />

Il sito di Portovesme rappresenterebbe<br />

la logica risposta tecnica<br />

alla completa valorizzazione <strong>del</strong><br />

minerale estratto. Il materiale da<br />

trattare sarà un solfuro misto di<br />

zinco e piombo flottato denominato<br />

Misto Mc Arthur River.<br />

Soddisfazione <strong>del</strong>la domanda di<br />

mercato. Il mercato di sbocco<br />

dei metalli prodotti è principalmente<br />

quello nazionale; l’attuale<br />

capacità di produzione non è comunque<br />

sufficiente a soddisfare<br />

tutta la domanda, pur in questo<br />

periodo di scarsa crescita, cosicché<br />

è necessario importare dall’estero<br />

il fabbisogno residuo.<br />

L’incremento di produzione<br />

previsto ridurrà buona parte <strong>del</strong>le<br />

importazioni di metalli senza<br />

però annullarle.<br />

Mantenimento <strong>del</strong>l’occupazione<br />

esistente. La realizzazione<br />

<strong>del</strong>l’investimento consente la<br />

prosecuzione <strong>del</strong>l’attività su<br />

nuove basi competitive per altri<br />

15-20 anni. Questo assicura il<br />

mantenimento <strong>del</strong> livello occupazionale<br />

e l’ingresso di nuova<br />

manodopera grazie ai normali<br />

cicli di turn-over.<br />

Non è “istituzionalmente corretto”<br />

che dei rappresentanti dei lavoratori,<br />

in questo caso le RSU <strong>del</strong>la<br />

Portovesme <strong>srl</strong>, si rivolgano direttamente<br />

ad un Ministro <strong>del</strong>l’Interno<br />

per parlare di lavoro. Ma, una serie<br />

di considerazioni, si spingono a ritenere<br />

assolutamente irrinunciabile un<br />

suo coinvolgimento e speriamo un<br />

suo intervento autorevole.<br />

Come a lei è ben noto, una difficile<br />

situazione è ormai più che reale nel<br />

nostro comparto produttivo. Una<br />

crisi, senza fine, coinvolge la nostra<br />

fabbrica e l’unico spiraglio certo,<br />

valido e di prospettiva oggi ci viene<br />

negato.<br />

Ci riferiamo al DPCM 6.2.2004,<br />

che sottoscritto dal Presidente <strong>del</strong><br />

Consiglio dei Ministri definisce<br />

un assetto <strong>del</strong> prezzo <strong>del</strong>l’energia<br />

elettrica utile sia alla ripresa <strong>del</strong>la<br />

produzione interrotta nel settembre<br />

2003 e poi temporaneamente ripresa<br />

questa primavera sia alla definizione<br />

di un nuovo piano industriale basato<br />

FERMATA IMPIANTO IMPE-<br />

RIAL SMELTING<br />

E CHIUSURA STABILIMENTO<br />

(senza intervento)<br />

Le motivazioni che stanno alla<br />

base <strong>del</strong>la chiusura <strong>del</strong> ciclo Imperial<br />

Smelting sono le diseconomie<br />

legate alla tipologia di processo.<br />

La tipologia di impianto, infatti,<br />

comporta ingenti spese a livello<br />

di manutenzione (clean out ogni<br />

15 giorni, grandi fermate ogni tre<br />

anni). Inoltre la vetustà <strong>del</strong>l’impianto<br />

fa si che lo stesso abbia un<br />

impatto ambientale che, seppure<br />

rientrante nei limiti di legge, è<br />

superiore a quello di impianti di<br />

concezione moderna. Peraltro, il<br />

forte aumento <strong>del</strong> coke metallurgico<br />

(passato dai 130 dollari/ton.<br />

Agli attuali 450 dollari/ton) e di<br />

cui l’Imperial Smelting è forte<br />

consumatore, rende l’impianto<br />

assolutamente fuori mercato.<br />

Senza intervento continuerebbe<br />

ad operare solo l’impianto elettrolitico<br />

e il Kivcet. Questa drastica<br />

riduzione di capacità produttiva<br />

produrrebbe ulteriori conseguenze<br />

nella parte restante <strong>del</strong>l’impianto;<br />

infatti, riducendo di circa<br />

il 40% la capacità complessiva<br />

<strong>del</strong>lo stabilimento, la taglia <strong>del</strong>lo<br />

stesso sarebbe fortemente sotto<br />

dimensionamento rispetto agli<br />

stabilimenti concorrenti.<br />

L’attuale targa (economica di scala)<br />

produttiva, unitamente al carico<br />

dei costi di produzione, senza un<br />

deciso intervento di ampliamento<br />

e ristrutturazione, renderebbe antieconomica<br />

la prosecuzione <strong>del</strong>l’attività<br />

<strong>del</strong>lo stabilimento <strong>del</strong> quale<br />

si prederebbe la chiusura entro 1-2<br />

anni. Ciò produrrebbe, oltre la<br />

perdita <strong>del</strong>l’unico polo nazionale<br />

di produzione di zinco e piombo<br />

primario (si ricorda che già ora la<br />

capacità produttiva <strong>del</strong>l’impianto<br />

non è sufficiente a soddisfare la<br />

domanda nazionale di tali metalli),<br />

l’incremento <strong>del</strong>le importazioni<br />

dall’estero e un fortissimo<br />

impatto sociale a livello locale nel<br />

<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> che già soffre di<br />

alti livelli di disoccupazione.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

su questo solido presupposto.<br />

Abbiamo incalzato la nostra azienda,<br />

non dimentichiamo che si tratta<br />

di una grande società privata a capitale<br />

svizzero, affinché proprio sulle<br />

tariffe energetiche di stampo “europeo”<br />

si costruisse uno stabile futuro<br />

per arrivare ad un nuovo ciclo produttivo<br />

<strong>del</strong>la fabbrica che durasse<br />

altri 15 anni.<br />

L’ottenuta omologazione dei costi<br />

<strong>del</strong>la bolletta, parificandoci ai<br />

concorrenti europei, ci ha spinto a<br />

valutare anche la possibile rinuncia<br />

ad un settore produttivo, il ciclo Termico<br />

<strong>del</strong>lo zinco, intravedendo nel<br />

ciclo Elettrolitico uno spiraglio di<br />

garanzia.<br />

Garanzia derivante dalla caratteristica<br />

di affidabilità <strong>del</strong>la funzione<br />

istituzionale firmataria <strong>del</strong>l’atto amministrativo.<br />

Ora, con una decisione<br />

sconcertante, tutto questo non c’è<br />

più. Parliamo <strong>del</strong> passato, poiché la<br />

decisione <strong>del</strong>l’Autorità per l’Energia<br />

creerà un pauroso contenzioso<br />

5<br />

GLI OSTACOLI AL FUTURO DELLE INDUSTRIE<br />

CON POSSIBILI RISVOLTI DI ORDINE PUBBLICO<br />

UNA LETTERA AL MINISTRO BEPPE PISANO<br />

economico sulle bollette in essere.<br />

Ma parliamo soprattutto <strong>del</strong> futuro.<br />

Del nostro futuro.<br />

Parliamo <strong>del</strong>l’impossibilità, per il<br />

<strong>Sulcis</strong>, di rinunciare alla prospettiva<br />

industriale. Parliamo <strong>del</strong>l’impossibilità<br />

di mandare a casa 1500 persone<br />

subito con un immediato effetto<br />

a catena che coinvolgerà tutto il<br />

tessuto economico <strong>del</strong>la Sardegna<br />

Meridionale.<br />

Parliamo <strong>del</strong>l’impossibilità di rinunciare<br />

al nostro ruolo, signor Ministro,<br />

che è e sarà quello di opporci<br />

alla chiusura <strong>del</strong>lo stabilimento senza<br />

prospettive.<br />

E’ per questo, signor Ministro, che<br />

tutto quello che accadrà interesserà<br />

il suo Ministero e non altri. Per tutto<br />

questo ci chiediamo se, essere Sardi,<br />

significhi essere diversi e continuando<br />

così la domanda assumerà sempre<br />

più la caratteristica <strong>del</strong>l’inutile<br />

esercizio dialettico. Ci smentisca,<br />

signor Ministro. Saremmo lieti.<br />

RSU Portovesme <strong>srl</strong><br />

PRESENTAZIONE DEL NUOVO PIANO INDUSTRIALE<br />

Il Giorno 4 gennaio 2005 si sono<br />

incontrati a Cagliari la società Portovesme<br />

<strong>srl</strong>, le Segreterie regionali<br />

confederali e di Categoria, le Segreterie<br />

Territoriali confederali e di<br />

Categoria, una rappresentanza <strong>del</strong>la<br />

RSU e la Confindustria.<br />

L’incontro, richiesto dalla Portovesme<br />

<strong>srl</strong>, ha consentito l’illustrazione<br />

<strong>del</strong> piano industriale <strong>del</strong>la stessa società<br />

al fine di avviare la discussione<br />

di merito tra le parti interessate.<br />

Nel corso <strong>del</strong>l’incontro, sono stati<br />

esaminati gli elementi all’origine<br />

<strong>del</strong>la fermata <strong>del</strong> ciclo termico ISF,<br />

gli aspetti salienti <strong>del</strong> nuovo progetto<br />

con particolare riferimento all’innovazione<br />

tecnologica e al nuovo<br />

assetto produttivo, i contenuti economici<br />

<strong>del</strong>l’investimento, essenziali<br />

per un territorio che ha dimenticato<br />

l’impatto positivo collegato alla costruzione<br />

di nuove unità, gli aspetti<br />

di collocazione nel tempo <strong>del</strong>la validità<br />

tecnico-economica <strong>del</strong>le scelte<br />

industriali compiute.<br />

Sono emersi o tre temi che selettivamente<br />

e preventivamente, sostengono<br />

l’iniziativa che, se non risolti, impediranno<br />

di fatto ed incontrovertibilmente<br />

l’attuazione <strong>del</strong> piano.<br />

TARIFFA ENERGETICA. Solo il<br />

mantenimento per un periodo industrialmente<br />

valido <strong>del</strong>le attuali<br />

formule tariffarie consentirà la definizione<br />

di un progetto di estrazione<br />

elettrolitica <strong>del</strong>lo zinco. L’attuale<br />

situazione di incertezza sia in merito<br />

all’effettiva applicazione <strong>del</strong> DPCM<br />

6.2.2004 che in merito alla futura<br />

estensione <strong>del</strong> provvedimento, rendono<br />

difficoltosa una pianificazione degli<br />

investimenti e mettono in dubbio<br />

anche la prosecuzione <strong>del</strong>l’attività.<br />

CONTRATTO DI PROGRAMMA.<br />

Solo l’accesso al finanziamento pubblico,<br />

peraltro già attuato in situazioni<br />

equivalenti, renderà praticabile<br />

l’investimento. Gli aspetti principali<br />

<strong>del</strong> “Business Plan” sono stati illustrati<br />

con il concorso <strong>del</strong>la società<br />

responsabile <strong>del</strong>l’iter amministrativo<br />

prescritto dalla normativa vigente.<br />

PROGETTO WAELZ E IMPIEGO<br />

MATERIALI RIUTILIZZABILI. La<br />

conclusione <strong>del</strong> VIA, di cui le parti<br />

attendono una positiva conclusione<br />

in tempi brevi e comunque nei tempi<br />

di vigenza <strong>del</strong>l’attuale autorizzazione<br />

provvisoria, andrà a costituire una<br />

stabile base tecnica ed autorizzativi<br />

che consentirà di consolidare la produzione<br />

di ossidi di zinco da residui<br />

quale elemento economico irrinunciabile<br />

per la stabilizzazione <strong>del</strong>le<br />

redditività <strong>del</strong>l’impresa.


6<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

Speciale<br />

“Viviamo in una Regione, forse val<br />

la pena di ricordarlo se qualcuno<br />

non lo ha sufficientemente chiaro,<br />

che in pochi anni ha aumentato di<br />

oltre quattro miliardi di euro, 8 mila<br />

miliardi di vecchie lire, i propri debiti.<br />

Bisogna tenerne conto anche nel<br />

parlare di formazione professionale”.<br />

Lo ha detto il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />

Renato Soru parlando <strong>del</strong> futuro<br />

<strong>del</strong>l’istruzione e <strong>del</strong>la formazione in<br />

Sardegna.<br />

“E’ una Regione che sta per uscire<br />

dall’Obiettivo 1, che vive all’interno<br />

di un contesto politico nazionale che<br />

vede diminuire ogni giorno di più gli<br />

stanziamenti per il Sud, una Regione<br />

che è passata da avere 230 milioni<br />

di debiti finanziari con le banche a 2<br />

miliardi e 8, il che vuol dire che li<br />

ha moltiplicati per dodici in cinque<br />

anni, e deve stare più attenta ad utilizzare<br />

le proprie risorse.<br />

Nello stare più attenta ad utilizzare le<br />

proprie risorse, nel mettere in moto<br />

una politica di conoscenza, una politica<br />

che vada a premiare conoscenza<br />

superiore, ha dovuto fare i conti subito<br />

con l’obbligo formativo. È una<br />

cosa che abbiamo trovato, che abbiamo<br />

cercato di correggere, che non<br />

faccia più parte <strong>del</strong>le discussioni.<br />

Però val la pena ricordare che se si<br />

fosse lasciata andare come stava<br />

andando, quest’anno noi avremmo<br />

avuto 9 mila iscritti, l’anno prossimo<br />

15 mila, voleva dire portare sulle<br />

casse <strong>del</strong>la Regione un costo di 120-<br />

130 milioni di euro sulle casse <strong>del</strong>la<br />

Regione, finanziati da nessuno. La<br />

Regione non se lo può permettere e<br />

soprattutto è sbagliato costituzionalmente.<br />

L’obbligo scolastico sta in<br />

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE RENATO SORU<br />

SULLA FORMAZIONE PROFESSIONALE<br />

capo allo Stato e l’obbligo formativo,<br />

la responsabilità finanziaria anche<br />

<strong>del</strong>l’obbligo formativo, continua a<br />

stare in capo allo Stato e può essere<br />

trasferita alle Regioni solo insieme<br />

alle risorse e questo non è accaduto.<br />

E allora sull’obbligo formativo vedo<br />

che siamo andati sulla strada giusta e<br />

sono orgoglioso di aver fatto questo.<br />

Vogliamo lavorare per la scuola. Noi<br />

pensiamo che la scuola sia il luogo<br />

principe <strong>del</strong>l’educazione. Noi non<br />

pensiamo che sia uno sbaglio tornare<br />

indietro da un obbligo formativo fino<br />

ai 16 anni a un obbligo scolastico a 15<br />

ed eventualmente anche da qualcuno<br />

che sottrae dalla scuola gli studenti<br />

quando non hanno nemmeno 15 anni,<br />

quando non ne hanno nemmeno 14.<br />

Noi pensiamo che sia sbagliato, io lo<br />

penso, penso che le persone vadano<br />

innanzitutto tenute a scuola, il più<br />

lungo possibile e poi, il più tardi possibile<br />

accompagnati anche con dei<br />

processi di formazione professionale<br />

perché la cultura scolastica è fondamentale<br />

per difendere l’occupabilità<br />

anche in futuro, per difendere quella<br />

possibilità di cambiare anche mestiere<br />

in futuro, un mestiere che si è<br />

imparato in una scuola di formazione<br />

professionale ma che poi necessariamente<br />

a volte, per come vanno le<br />

cose, deve essere cambiato, perché<br />

cambiano le modalità, cambia l’economia,<br />

cambiano alcuni fenomeni. E<br />

bisogna soprattutto lavorare sull’occupabilità,<br />

sulla capacità di rinnovarsi,<br />

piuttosto che imparare un lavoro<br />

in maniera quasi meccanica. E’ per<br />

questo che continuo a essere convinto<br />

che stare a scuola è importante.<br />

Noi siamo felici di discutere, di<br />

collaborare e di trovare le soluzioni<br />

migliori per la nostra Regione. Ma<br />

è chiaro che dobbiamo trovare<br />

le soluzioni migliori per i nostri<br />

cittadini e credo che tutti saranno<br />

contenti di questo. Dobbiamo<br />

trovare le soluzioni migliori per i<br />

nostri cittadini.<br />

Abbiamo esperienza di corsi di<br />

formazione professionale, di corsi<br />

di formazione fatti anche per gli<br />

stessi dipendenti <strong>del</strong>la Regione<br />

che andavano quasi deserti, che<br />

venivano fatti non si sa con quale<br />

Centro ENAP Carbonia<br />

criterio. Forse molto spesso i corsi<br />

sono stati trascinati più dall’offerta<br />

più che dalla domanda.<br />

E allora questo non può più<br />

esistere, perché non abbiamo<br />

queste risorse, perché altrimenti<br />

non ce le abbiamo, se le<br />

sciupiamo. Non ce le avremo<br />

per innescare dei processi positivi,<br />

e vorrà dire continuare<br />

a mantenere un 18% di livello<br />

di disoccupazione, ma siccome<br />

l’economia non rimane ferma, e o<br />

migliora o peggiora, vorrà dire vederla<br />

peggiorare, perché l’economia<br />

non rimane ferma, non rimarrà<br />

così come è oggi. Bisognerà vedere<br />

se riusciremo a farla migliorare o se<br />

assisteremo al suo peggioramento in<br />

un’Europa a 25.<br />

Ci vogliamo dare un programma, e<br />

poi vogliamo essere coerenti con questo<br />

programma anche quando questo<br />

genera dei disagi. Ma il fatto che crei<br />

dei disagi non ci deve bloccare, perché<br />

il disagio che genererebbe stare<br />

fermi è assolutamente maggiore, è<br />

assolutamente più dannoso.<br />

Allora noi vogliamo investire<br />

nella scuola, vogliamo investire<br />

nella formazione professionale<br />

ma quella che abbia una domanda<br />

certa e quella che aiuti a fare<br />

crescere la società sarda e che<br />

non sia fine a se stessa. E credo<br />

che condividiamo questo e siamo<br />

disposti a discuterne.<br />

E vogliamo investire nell’Università.<br />

Vogliamo investire nella<br />

conoscenza, in tutte le sue articolazioni.<br />

E vogliamo che ogni sua<br />

articolazione sia declinata nel migliore<br />

dei modi; a cominciare da<br />

quella <strong>del</strong>la scuola <strong>del</strong>l’obbligo.<br />

GLI ENTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE<br />

CONTRO I TAGLI DELLA REGIONE<br />

A distanza di oltre due mesi dalla<br />

firma <strong>del</strong>l’Accordo sul riordino<br />

<strong>del</strong>l’offerta sperimentale di istruzione<br />

- formazione per l’anno<br />

scolastico 2004-2005 lo stato<br />

di attuazione sembra essere di<br />

là da venire; di fatto la <strong>del</strong>ibera<br />

<strong>del</strong>la Giunta che avrebbe dovuto<br />

dare gambe all’applicazione<br />

<strong>del</strong>l’Accordo, lo ha praticamente<br />

stravolto e reso inapplicato e,<br />

dunque, inefficace.<br />

Nel periodo trascorso è andato<br />

crescendo negli operatori il convincimento<br />

di un chiaro e <strong>del</strong>iberato<br />

attacco <strong>del</strong> Governatore<br />

al sistema di Formazione Professionale,<br />

mosso con l’intento<br />

di smantellarlo o, quanto meno,<br />

di ridurlo a livelli che è lecito<br />

definire preoccupanti; in questo<br />

senso l’esempio <strong>del</strong>la gestione<br />

<strong>del</strong>l’Accordo è, per noi, emblematico<br />

di questo attacco.<br />

Questo comportamento trova<br />

conferma nel rifiuto ad accogliere<br />

la disponibilità degli Enti Storici a<br />

razionalizzare il settore.<br />

Complessivamente molte appaiono<br />

le problematicità che emergono<br />

dalle vicende più recenti; e tra<br />

queste, sembrano assumere una<br />

valenza politica notevole e chiedono<br />

risposte urgenti:<br />

1) Abbiamo più di 3000 giovani<br />

in dispersione scolastica, frutto<br />

<strong>del</strong> mancato rientro nel sistema<br />

scolastico che nessuno ha monitorato,<br />

e che autorità scolastiche<br />

e istituzioni regionali tengono<br />

colpevolmente ai margini di<br />

qualsiasi opportunità formativa;<br />

2) Assistiamo alla paralisi complessiva<br />

<strong>del</strong> sistema, dovuta alla<br />

mancata formulazione di bandi, a<br />

valere sulle risorse <strong>del</strong> POR Sardegna<br />

2000/2006; nel complesso<br />

300 milioni di Euro aspettano di<br />

On. Renato Soru<br />

essere impegnati attraverso bandi<br />

POR;<br />

3) Assistiamo ad una sconcertante<br />

assenza di una politica formativa<br />

chiara da parte <strong>del</strong> Governatore,<br />

le cui esternazioni non vanno<br />

oltre lo sterile inseguimento<br />

di suggestioni e di mo<strong>del</strong>li esterofili,<br />

<strong>del</strong> tutto decontestualizzati<br />

rispetto alla nostra realtà;<br />

4) Non comprendiamo, poi, con<br />

quali soggettualità il Governatore<br />

intenda costruire e governare<br />

il nuovo sistema.<br />

5) Rifiutiamo una logica che<br />

scarica sul personale la conseguenza<br />

diretta di una volontà di<br />

<strong>del</strong>l’intero settore, opponendo<br />

una linea di resistenza che renda<br />

compatibili le competenze e professionalità<br />

degli operatori, con<br />

un disegno di riorganizzazione in<br />

un settore che in tu dismissione<br />

tti gli angoli <strong>del</strong>l’Europa viene<br />

riconosciuto strategico per il lavoro<br />

e lo sviluppo.<br />

Di fatto, i numerosi problemi irrisolti<br />

finiscono per dare sostanza<br />

a chi parla, a ragione, di diritti<br />

costituzionali alla formazioni<br />

conculcati e di smantellamento<br />

<strong>del</strong> sistema, la cui ricostruzione è<br />

chiara solo nella mente <strong>del</strong> nostro<br />

Governatore. A lui poi non sfuggirà<br />

che operazioni come queste<br />

hanno dei costi; costi economici e<br />

sociali che minacciano seriamente<br />

un’economia come quella<br />

sarda che di tutto ha bisogno<br />

fuorchè di ulteriori fronti di crisi<br />

occupazionale e di problematicità<br />

sociali che andrebbero a<br />

completare un quadro sempre<br />

più compromesso dalla colpevole<br />

“assenza” di politiche nei vari<br />

comparti socio economici denunciata<br />

dalla giunta <strong>del</strong> nostro<br />

Governatore.<br />

BORSE DI STUDIO REGIONALI<br />

PER AGRICOLTURA BIOLOGICA<br />

Con poco meno di 250 mila<br />

euro la Giunta regionale ha<br />

finanziato 18 borse di studio<br />

in materia di agricoltura<br />

e di agricoltura biologica.<br />

Con due distinte <strong>del</strong>ibere,<br />

proposte dall’Assessore<br />

<strong>del</strong>l’Agricoltura Salvatoricca<br />

Addis, la Giunta ha<br />

destinato 134.000,00 euro<br />

a 10 borse di studio per<br />

la ricerca nel settore <strong>del</strong>l’agricoltura<br />

biologica e<br />

114.000,00 euro per 8 borse<br />

destinate al perfezionamento<br />

nelle Università di<br />

Cagliari e Sassari, all’Istituto<br />

Zootecnico e Caseario<br />

e.all’Istituto di Incremento<br />

Ippico <strong>del</strong>la Sardegna e<br />

saranno destinate a laureati<br />

in Scienze Biologiche,<br />

Scienze Agrarie, Scienze<br />

Naturali, Scienze e Tecnologie<br />

Erboristiche, Farmacia,<br />

CTF, Medicina Veterinaria,<br />

Tutela e gestione<br />

fauna selvatica, Chimica e<br />

Biotecnologie.<br />

Gli Istituti e le Università<br />

si dovranno occupare <strong>del</strong>le<br />

procedure per l’assegnazione<br />

<strong>del</strong>le borse, compresa la<br />

predisposizione degli specifici<br />

bandi di concorso.


Lavoro<br />

CALASETTA<br />

LA SOPRAVVIVENZA DELLA CANTINA SOCIALE<br />

NON E’ SOLO UNA QUESTIONE VITIVINICOLA<br />

In questi ultimi tempi le cronache<br />

si sono interessate <strong>del</strong>lo<br />

stato di salute <strong>del</strong>la cantina<br />

sociale di Calasetta, un enopolio,<br />

sorto negli anni Venti e<br />

poi rifondato definitivamente<br />

nel 1932. Una cantina sociale,<br />

quindi, con lunga tradizione e<br />

punto di riferimento, per blasonate<br />

case vinicole nazionali<br />

e d’Oltralpe, per i suoi ottimi<br />

vini da taglio. Sono ancora<br />

vive le immagini di navi “viniere”<br />

attraccate alla banchina<br />

calasettana per caricare l’ottimo<br />

nettare <strong>del</strong>le uve maturate<br />

al sole <strong>del</strong>le tantissime vigne<br />

sparse per l’isola sulcitana.<br />

Le cronache d’oggi (non solo<br />

d’oggi, per la verità) si stanno<br />

interessando a quest’enopolio<br />

non più per le sue produzioni<br />

di qualità, quanto per la crisi<br />

che attanaglia questa cooperativa<br />

di viticoltori. Una crisi<br />

Calasetta - Cantina Sociale<br />

Sergio Rombi<br />

che parte da lontano, allorché<br />

non si decise di stare al passo<br />

coi tempi o non si ebbe il<br />

coraggio, con la garanzia <strong>del</strong>la<br />

qualità <strong>del</strong>le uve e <strong>del</strong> vino, di<br />

ammodernare l’enopolio, facendo<br />

diventare i prodotti di<br />

nicchia.<br />

Fare nomi e cognomi <strong>del</strong>le<br />

persone che hanno portato la<br />

cantina sociale di Calasetta a<br />

tale dissesto, peraltro da tutti<br />

conosciuti, non sembra che<br />

possa servire alla causa <strong>del</strong> riscatto<br />

e <strong>del</strong> rilancio.<br />

In questo momento è, invece,<br />

apprezzabile che sia stato eletto<br />

un nuovo Consiglio d’Amministrazione<br />

che, pur di fronte<br />

ad oggettive difficoltà, non<br />

intende mollare l’imbarcazione<br />

nel momento di difficoltà. Il<br />

Consiglio d’Amministrazione,<br />

guidato dal Presidente Franco<br />

Armeni, starebbe cercando di<br />

DIBATTITO<br />

IL DRAMMA DELLA DISOCCUPAZIONE<br />

Niko Cancedda<br />

Ogni volta che ascolto appelli per<br />

ridurre la disoccupazione nella<br />

nostra area mi viene un senso di<br />

rivolta e di nausea. Essendo convinto<br />

che la disoccupazione non<br />

interessa a nessuno, gli appelli<br />

hanno in me un senso di strumentalizzazione<br />

<strong>del</strong> fenomeno per un<br />

fine di parte. Questa convinzione<br />

mi è data dal fatto che gli appelli,<br />

le dichiarazioni, i convegni, le<br />

sollecitazioni non hanno alcuna<br />

incidenza sul fenomeno. Anzi lo<br />

accentua perché il tempo, che trascorre<br />

senza che qualcuno faccia<br />

qualcosa, lo incrementa.<br />

Il parlarsi addosso e il parlarsi all’interno<br />

<strong>del</strong>la classe che ha la responsabilità<br />

<strong>del</strong> degrado <strong>del</strong>l’area,<br />

compresa da disoccupazione a due<br />

cifre, hanno soltanto il compito di<br />

salvarsi la coscienza. Non se ne<br />

può più! I disoccupati non devono<br />

vergognarsi <strong>del</strong> loro stato. Devono<br />

prendere coscienza che sono vittime<br />

di un sistema che la classe degli<br />

appelli ha creato. Devono uscire<br />

allo scoperto per fare sentire la loro<br />

voce e la loro forza.<br />

Solo la forza <strong>del</strong>la testimonianza<br />

può dare forza a quelle poche persone<br />

che hanno a cuore il problema<br />

e mandare in naftalina quelli che<br />

hanno tarlato il tessuto sociale per<br />

tanto tempo. E bisogna agire subito.<br />

Le condizioni odierne sono il<br />

frutto <strong>del</strong>le decisioni prese ieri. Si<br />

costruisca oggi l’avvenire dei figli.<br />

Almeno il sacrificio odierno serva<br />

alla futura generazione. Per questo<br />

servono fatti e non chiacchiere.<br />

Servono progetti che si possano<br />

sviluppare e sopravvivere all’interno<br />

<strong>del</strong> contesto economico esistente<br />

e non in quello che qualcuno si<br />

immagina. Leggevo, proprio oggi,<br />

che la De Longhi vuole trasferire la<br />

sua produzione dall’Italia in Cina<br />

e mettere sul lastrico oltre 1500<br />

operai. Questa è la realtà entro cui<br />

Calasetta<br />

bisogna agire. Attenzione, anche se<br />

per i 1500 operai è comunque un<br />

dramma, c’è l’opportunità per molti<br />

altri di alta qualifica di essere occupati<br />

nei servizi specialistici e di<br />

ricerca perché l’azienda continua<br />

ad espandersi.<br />

Questo è il gioco dei problemi e <strong>del</strong>le<br />

opportunità di una nuova Nazione<br />

che entra nel gioco <strong>del</strong> commercio<br />

mondiale. E chi ha solo problemi?<br />

Si ritrova con un alto livello di disoccupazione<br />

e di degrado. E’ il nostro<br />

caso attuale. Bisogna creare centri di<br />

servizi e di ricerca per fare sviluppare<br />

l’occupazione esistente e sostituire<br />

le produzioni a bassa tecnologia,<br />

quando queste non saranno più convenienti<br />

produrli in zona, con quelle<br />

che richiedono maggiore conoscenza.<br />

Solo in questo modo si possono<br />

mettere le basi per un nuovo sviluppo.<br />

Non ce ne sono altre.<br />

E attenzione! Il turismo non fa<br />

eccezione a questa logica. Le risorse<br />

naturali esistono dappertutto.<br />

Quello che non esiste dappertutto è<br />

la gestione <strong>del</strong> turista. E la gestione<br />

non la si improvvisa. Richiede ricerca,<br />

persone e istituzioni competenti.<br />

Si torna sempre alle capacità<br />

<strong>del</strong>le persone e <strong>del</strong>le istituzioni. E<br />

attenzione non servono <strong>del</strong>le cime.<br />

Necessita un tessuto di competenze<br />

esteso a tutta la comunità.<br />

Una comunità che possa determinare<br />

il proprio destino e non essere<br />

alla deriva degli eventi gestiti<br />

da altri. Una comunità solidale e<br />

competitiva che possa trattenere le<br />

sue menti migliori e possa essere<br />

di attrazione di menti esterne. Per<br />

questo occorre fare sistema. Occorre<br />

un sistema tra le istituzioni<br />

<strong>del</strong>l’area che sappia sprigionare<br />

energia sufficiente ad elevare le<br />

competenze in settori trainanti da<br />

individuare in funzione <strong>del</strong>la vocazione<br />

<strong>del</strong>l’area.<br />

Una Università che non interagisca<br />

con altre istituzioni è destinata a<br />

svolgere un ruolo marginale se non<br />

a soccombere nel medio termine. La<br />

stessa storia per la scuola. Così come<br />

il sistema area deve interagire con altri<br />

sistemi adiacenti e con quelli che<br />

si affacciano sulle sponde <strong>del</strong> Mediterraneo<br />

avendo, però, l’occhio puntato<br />

verso il nord Europa. Il faro deve<br />

essere di avvicinarsi e di trascinare<br />

gli altri verso comunità maggiormente<br />

sviluppate ed organizzate.<br />

Non è fantasia quello che si sta scrivendo.<br />

L’Irlanda, che era un paese<br />

di emigranti, si è trasformata in<br />

paese ricco in forte sviluppo. Tutto<br />

dipende dal fine che si pone una<br />

comunità e nella capacità di gestione<br />

<strong>del</strong>le problematiche che si<br />

interpongono lungo il cammino.<br />

Ognuno si crea il proprio futuro<br />

e destino.<br />

trovare una strada che riesca a<br />

portar fuori <strong>del</strong>le secche questa<br />

storica cantina, una <strong>del</strong>le più<br />

floride, a suo tempo, esistenti<br />

in Sardegna, e certamente tra<br />

le più vecchie <strong>del</strong>l’Isola.<br />

“Tutte le cantine sociali che<br />

non si sono tenute al passo coi<br />

tempi, hanno dovuto chiudere<br />

i battenti, appesantite in questo<br />

dalla politica <strong>del</strong>l’espianto<br />

dei vigneti che aveva dato un<br />

apparente reddito. Oggi Calasetta,<br />

ha aggiunto l’ex dirigente<br />

<strong>del</strong>la cantina in argomento,<br />

sta tentando con lodevole impegno<br />

di uscire dalle difficoltà.<br />

Non penso che siano i debiti<br />

ad appesantire la gestione,<br />

quanto, invece, il non avere<br />

ancora idee chiare su cosa fare<br />

per il futuro”.<br />

Debiti da una parte, vino invenduto<br />

dall’altra non rappresentano,<br />

certamente, il<br />

miglior biglietto da visita che<br />

una cantina sociale possa offrire<br />

all’imprenditore che voglia<br />

mettere mano per salvare<br />

l’enopolio.<br />

“La cantina sociale di Calasetta,<br />

ha detto Lino Cani Direttore<br />

<strong>del</strong>la cantina di Santadi<br />

che nel tempo ha saputo fare<br />

il salto di qualità, è una parte<br />

storica <strong>del</strong>la vitivinicoltura<br />

sulcitana. Non si può a cuore<br />

leggero lasciare che questa<br />

cooperativa vada a chiudere.<br />

Ci possono essere mille modi<br />

per rivitalizzare l’impresa. Occorre<br />

però un atto di coraggio<br />

e capire cosa s’intende fare.<br />

Soprattutto, ha aggiunto il<br />

Direttore <strong>del</strong>la cantina sociale<br />

di Santadi Lino Cani, occorre<br />

trovare i giusti sostegni tecnici<br />

(prima di tutto) e finanziari,<br />

capaci di evitare il peggio”.<br />

Le valutazioni fatte dal Direttore<br />

<strong>del</strong>la Cantina di Santadi<br />

Lino Cani sono una testimonianza<br />

disinteressata e onesta<br />

che merita tutta l’attenzione<br />

da parte sia dei Calasettani<br />

che di coloro cui stanno a<br />

cuore le sorti <strong>del</strong>l’economia<br />

locale. Certo, nessuno pensa<br />

di ridare alla cantina il valore<br />

e il peso economico-sociale<br />

che aveva un tempo. Però<br />

le collaborazioni con rinomate<br />

case vinicole, di comprovata<br />

esperienza, potrebbe<br />

costituire una via d’uscita.<br />

Come in tutte le circostanze<br />

analoghe, un po’ d’umiltà<br />

“non spunta il vino”, anzi lo<br />

“invecchia”, dandogli nuova<br />

prospettiva.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

tel. 0781.260047-59<br />

fax 0781.260058<br />

ELENCO CONTRIBUTI ASSOCIAZIONI CULTURALI (2004)<br />

Associazione Centro Storico Serbariu<br />

Comitato festeggiamenti S.Isidoro Barbusi<br />

Associazione Polifonica S.Cecilia<br />

Associazione Collegium Musicum<br />

Parrocchia Sacro Cuore Cortoghiana<br />

Agenzia Temptation Mo<strong>del</strong><br />

Oratorio S.Ponziano<br />

Associazione Sardegna Nuragica<br />

Istituto d’Istruzione Superiore-Liceo<br />

Associazione Cinofila Cortoghiana<br />

Parrocchia B.V. <strong>del</strong>le Grazie<br />

Polisportiva Grimau<br />

S.S. <strong>Sulcis</strong> Atletica<br />

Team Mountain Bike Spakkaruote<br />

U.S. Tersicore<br />

Ass. Taiji<br />

Mediterranea<br />

S.S. Jet Center<br />

F.I.G.C.<br />

G.S.Barbusi<br />

International Karate Federation<br />

Cadeddu Sara<br />

Academy Karate Contact<br />

Polisportiva La Torre<br />

A.S. Rari Nantes<br />

Società Ciclismo Monteponi<br />

Ass. Ex Biancoblu<br />

Comitato Memorial Sergio Fois<br />

Club Danza Sportiva 3L<br />

Gruppo Sportivo Carbonia Sud<br />

Promosport Sardegna<br />

S.S. Club Ottoruote<br />

G.S. Corvi e Corvetti<br />

ELENCO CONTRIBUTI SPORT (2004)<br />

7<br />

EURO<br />

450,00<br />

200,00<br />

800,00<br />

550.00<br />

400,00<br />

400,00<br />

350,00<br />

350,00<br />

200,00<br />

150,00<br />

150,00<br />

1.800,00<br />

2.150,00<br />

2.500,00<br />

1.000,00<br />

300,00<br />

5.000,00<br />

600,00<br />

2.500,00<br />

200,00<br />

1.000,00<br />

150,00<br />

150,00<br />

150,00<br />

1.450,00<br />

500,00<br />

1.000,00<br />

150,00<br />

400,00<br />

3.000,00<br />

5.000,00<br />

150,00<br />

150,00


Salute<br />

IL DIRITTO AL SORRISO DI OGNI BAMBINO<br />

RICOVERATO NEGLI OSPEDALI PEDIATRICI<br />

UN CORSO PER VOLONTARI DELL’ABIO<br />

Un primo corso per volontari<br />

Abio (Associazione Bambini<br />

in Ospedale), è stato promosso<br />

presso il “Crobu” di Iglesias,<br />

il presidio ospedaliero Pediatrico<br />

presso il quale un anno fa<br />

l’Associazione in argomento,<br />

nel quadro <strong>del</strong> progetto “Dash-<br />

Missione bontà-Ospedale amico”,<br />

è stata realizzata una sala<br />

gioco riservata appunto ai piccoli<br />

ricoverati.<br />

Il programma è stato completato<br />

con il corso per volontari<br />

Abio che, a conclusione <strong>del</strong><br />

tirocinio in ospedale, potranno<br />

operare all’interno dei reparti<br />

ospedalieri, contribuendo a<br />

mantenere alto il morale, di<br />

bambini e loro familiari, nel<br />

periodo di degenza.<br />

“Abio, è stato spiegato, significa,<br />

in primo luogo, “diritto al<br />

sorriso”. Il sorriso di un volontario<br />

accanto ad ogni bambino<br />

in ospedale è un diritto di tutti.<br />

L’obiettivo primario è ridurre<br />

al minimo il potenziale rischio<br />

di trauma che ogni ricovero<br />

presenta, collaborando con<br />

le diverse figure operanti in<br />

ospedale per attuare, ciascuno<br />

nel proprio ruolo, una strategia<br />

di attiva promozione <strong>del</strong> benessere<br />

<strong>del</strong> bambino. L’attività<br />

dei volontari si rivolge sia al<br />

Iglesias “Crobu”<br />

bambino che ai suoi genitori”.<br />

Il corso, nel suo complesso, è<br />

stato articolato in cinque lezioni:<br />

incontro informativo,<br />

incontro selezione-autovalutazione,<br />

aspetti igienico-sanitari-comportamentali<br />

e importanza<br />

<strong>del</strong> gioco, seminario<br />

psico-motivazionale, ed infine<br />

sessanta ore di tirocinio in<br />

ospedale.<br />

L’Abio è un’Associazione<br />

Onlus fondata nel 1978 per<br />

promuovere l’umanizzazione<br />

<strong>del</strong>l’ospedale e sdrammatizzare<br />

l’impatto <strong>del</strong> bambino e <strong>del</strong>la<br />

sua famiglia con le strutture<br />

sanitarie. Il volontario, per<br />

quanto riguarda il bambino, si<br />

propone di: accoglierlo al momento<br />

<strong>del</strong> ricovero facilitandone<br />

l’inserimento in reparto;<br />

lo assiste durante le visite ambulatoriali,<br />

intrattenendolo e<br />

distraendolo durante l’attesa;<br />

collabora col personale sanitario<br />

a preparare il minore alle<br />

varie procedure terapeutiche<br />

cui verrà sottoposto (iniezioni,<br />

prelievi, radiografie, interventi<br />

chirurgici); rende più accoglienti<br />

i reparti con decorazioni<br />

e arredi; garantisce al bambino<br />

una presenza rassicurante<br />

in assenza <strong>del</strong>la mamma o di<br />

altri familiari; promuove atti-<br />

Elena Cossu<br />

vamente attività ludiche, valorizzando<br />

gli aspetti simbolici,<br />

comunicativi e razionali che il<br />

gioco può assumere nel contesto<br />

ospedaliero.<br />

Inoltre, rivolto ai genitori <strong>del</strong><br />

minore, il volontario: contribuisce<br />

a sdrammatizzare la<br />

malattia <strong>del</strong> bambino ascoltando<br />

i loro problemi ed offrendosi<br />

come tramite in un<br />

ambiente sconosciuto; fornisce<br />

informazioni sul comportamento<br />

da tenere e le norme<br />

da rispettare nell’interesse<br />

di tutti; informa sui servizi, i<br />

supporti e sulle agevolazioni;<br />

assicura una presenza amica<br />

accanto al bambino, permettendo<br />

al genitore di assentarsi<br />

serenamente per provvedere<br />

ad eventuali incombenze.<br />

L’attività dei gruppi Abio si<br />

svolge, ormai da anni, nelle<br />

diverse Regioni italiane. Per<br />

questo l’Associazione realizza<br />

ogni anno 600.000 ore di servizio<br />

di volontariato presso le<br />

pediatrie degli ospedali; organizza<br />

circa 500 ore di formazione<br />

per aspiranti volontari<br />

e aggiornamenti di quelli in<br />

servizio; fornisce giocattoli e<br />

materiale ricreativo per tutti i<br />

reparti; costituisce nuovi gruppi<br />

Abio.<br />

Iglesias - P.O. “Crobu”<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

RACCOLTA MEDICINALI<br />

PER IL SUDEST ASIATICO<br />

A seguito dei recenti fatti accaduti<br />

nelle coste asiatiche, la Regione Sardegna<br />

è stata attivata per una raccolta<br />

di farmaci necessari nelle aree colpite<br />

dal cataclisma. L’Associazione Soccorso<br />

Iglesias, su incarico <strong>del</strong> Servizio<br />

di Protezione Civile <strong>del</strong>la R. A. S.,<br />

Assessorato Difesa Ambiente, è stata<br />

individuata tra le organizzazioni che<br />

hanno l’incarico di curare la raccolta<br />

dei farmaci nella Provincia di Cagliari,<br />

specificatamente organizzando<br />

il “Punto di raccolta dei farmaci”<br />

relativo all’area <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />

Chi volesse dare un contributo alla<br />

raccolta, può far pervenire all’Associazione<br />

i farmaci secondo le seguenti<br />

indicazioni:<br />

Tipologia dei farmaci richiesti: Antibiotici,<br />

Antidiarroici, Cardiocircolatori,<br />

Reidratanti, Corticosteroidi, Antinfiammatori,<br />

Materiale di consumo per disinfezione<br />

ferite. Non devono essere confezioni<br />

parzialmente utilizzate. La scadenza<br />

deve essere successiva al mese<br />

di Marzo 2005. Le scatole contenti i<br />

farmaci si possono consegnare presso<br />

la sede <strong>del</strong>l’associazione Soccorso<br />

9<br />

Iglesias, tutti i giorni dalle 7,00 alle<br />

19,00 previo preavviso telefonico.<br />

Eventuali chiarimenti sull’argomento<br />

si possono ottenere comunicando<br />

con: Associazione Soccorso Iglesias<br />

Telefonicamente, tutti i giorni dalle<br />

07,00 alle 19,00 al N° 0781.31333.<br />

Via Fax al N° 0781.40056.<br />

Via E-mail all’indirizzo – emergenzas<br />

ia@soccorsoiglesias.it<br />

Si prega di far pervenire SOLO i farmaci<br />

indicati, in quanto farmaci non rispondenti<br />

alle indicazioni non potranno<br />

essere inviati.<br />

Si precisa, inoltre, che, al momento,<br />

l’associazione NON sta raccogliendo<br />

offerte di abbigliamento o di denaro<br />

per l’emergenza asiatica.<br />

L’ASSESSORE DIRINDIN<br />

E IL PIANO SANITARIO<br />

Con un ritardo di poche settimane<br />

la Giunta Soru manterrà<br />

la promessa di presentare<br />

al più presto il Piano<br />

Sanitario e quello Sociale.<br />

Giorgio Oppi ha governato a<br />

lungo negli ultimi vent’anni<br />

la sanità isolana e ancora<br />

non ha spiegato perché non<br />

ha voluto dare alla Sardegna<br />

La Regione condurrà uno studio<br />

sui disturbi respiratori dei bambini<br />

che vivono nelle aree a rischio ambientale<br />

<strong>del</strong>la provincia di Cagliari.<br />

L’iniziativa coinvolgerà 4300 alunni<br />

<strong>del</strong>le elementari di Sant’Antioco,<br />

Portoscuso, Carbonia, Villacidro,<br />

San Gavino, Villasor, Villa San Pietro,<br />

Capoterra e Sarroch.<br />

Lo studio Drias (Disturbi Respiratori<br />

nell’Infanzia e Ambiente in<br />

Sardegna) è promosso nell’ambito<br />

<strong>del</strong> Piano Operativo Nazionale<br />

Atas <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Salute per<br />

il potenziamento degli Osservatori<br />

Epidemiologici <strong>del</strong>le regioni <strong>del</strong>l’Obiettivo<br />

1. Alla presentazione <strong>del</strong><br />

progetto erano presenti i pediatri<br />

dei centri interessati dall’indagine,<br />

insieme ai responsabili dei servizi di<br />

igiene pubblica <strong>del</strong>le Asl di Cagliari,<br />

Sanluri e Carbonia, i referenti <strong>del</strong>lo<br />

studio Drias nelle stesse aziende sanitarie,<br />

i rappresentanti <strong>del</strong>l’Arpas,<br />

i responsabili dei settori Bonifiche e<br />

Inquinamento Atmosferico <strong>del</strong>l’Assessorato<br />

regionale all’Ambiente<br />

e quelli <strong>del</strong> servizio Inquinamento<br />

Atmosferico <strong>del</strong>la Provincia di Cagliari.<br />

Ad illustrare gli obiettivi <strong>del</strong>l’indagine<br />

Drias è stata Sandra Bracciotti<br />

uno strumento di programmazione<br />

che avrebbe migliorato<br />

la qualità <strong>del</strong>l’assistenza<br />

e valorizzato le tante<br />

professionalità che esistono<br />

nella sanità sarda”.<br />

Nerina Dirindin<br />

Assessore regionale<br />

Sanità e Servizi Sociali<br />

I DISTURBI RESPIRATORI DEI BAMBINI<br />

DELLE AREE A RISCHIO AMBIENTALE<br />

UNA VERIFICA DELLA REGIONE SARDA<br />

(responsabile <strong>del</strong>lo studio per conto<br />

<strong>del</strong>l’Assessorato regionale alla Sanità),<br />

Annibale Biggeri <strong>del</strong>l’Università<br />

di Firenze (partner assegnato dal<br />

Ministero alla nostra Regione per un<br />

supporto metodologico e tecnico), e<br />

Roberta Pirastu (<strong>del</strong>l’Università<br />

“La Sapienza” di Roma e responsabile<br />

scientifico <strong>del</strong>lo studio).<br />

Lo studio Drias si articola in tre momenti.<br />

Il primo ha visto dallo scorso<br />

mese di novembre l’installazione nei<br />

cortili <strong>del</strong>le scuole elementari dei<br />

nove comuni interessati di misuratori<br />

passivi di inquinanti (ossido di<br />

azoto, anidride solforosa e benzene),<br />

collocati dalla Provincia di Cagliari.<br />

Il secondo momento prevede, dal 24<br />

gennaio, la distribuzione ai bambini<br />

di tutte le classi <strong>del</strong>le elementari<br />

di un questionario che dovrà essere<br />

compilato dai genitori per indagare<br />

sui disturbi respiratori e sui fattori<br />

di rischio correlati.<br />

Nella terza fase, che partirà nel<br />

mese di febbraio per concludersi a<br />

giugno, un pneumologo <strong>del</strong>la Asl di<br />

Carbonia sottoporrà a misure spirometriche<br />

gli alunni <strong>del</strong>le classi terza,<br />

quarta e quinta. I risultati finali<br />

<strong>del</strong>lo studio si avranno nel mese di<br />

dicembre 2005.


10<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

Provincia <strong>Sulcis</strong> - <strong>Iglesiente</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

Il varo <strong>del</strong>la Provincia <strong>Sulcis</strong><br />

<strong>Iglesiente</strong> (inizialmente<br />

Carbonia-Iglesias) produrrà<br />

come primo effetto<br />

l’impegno di tutti i settori<br />

in campo per recuperare i<br />

tempi vissuti nella condizione<br />

di periferia <strong>del</strong>l’area<br />

metropolitana di Cagliari.<br />

Nessuno potrà mettere<br />

in dubbio che quest’area<br />

geografica abbia vissuto,<br />

i più recenti lustri, come<br />

parte periferica <strong>del</strong>la grande<br />

Provincia, dove i problemi<br />

irrisolti sono andati<br />

allargandosi a dismisura e<br />

dove talvolta si ha avuto<br />

l’impressione che qualche<br />

ambiente politico abbia<br />

voluto addirittura mortificarne<br />

l’economia, certamente<br />

non al meglio anche<br />

rispetto al resto <strong>del</strong>l’Isola.<br />

Per questi motivi c’è da<br />

supporre che i mestieranti<br />

<strong>del</strong>la politica, non solo locale,<br />

trovino ostacolo nei loro<br />

LA PROVINCIA SULCIS IGLESIENTE (1)<br />

RECUPERARE I TEMPI SENZA STORIA<br />

VISSUTI DA PERIFERIA DEL CAPOLUOGO<br />

Massimo Carta<br />

Ad iniziare da questo numero, “<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” affronterà il capitolo <strong>del</strong>la nuova<br />

Provincia, affrontandolo in ogni sua sfaccettatura. Saranno puntate che accompagneranno<br />

i cittadini di questa parte di Sardegna al varo <strong>del</strong> nuovo ente, finalizzate a dare<br />

un contributo informativo, per capirne meglio le potenzialità, quali potranno essere gli<br />

scenari nuovi, ma soprattutto capire ciò che non sarà bene inseguire, evitando così di<br />

ripetere errori che altrove sono già stati consumati.<br />

Il giornale vedrà, via via nel tempo, di portare alla luce la storia e le ricchezze culturali,<br />

la base economica industriale- zoo-agricola-artigianale-servizi, trasporti, ambiente, turismo.<br />

Sarà il miglior modo di presentare le referenze su cui poter contare e dalle quali<br />

partire per “costruire” un futuro sempre più orientato alla creazione di un’economia<br />

più forte, in grado di far maturare nuova occupazione per i giovani.<br />

fagocitanti progetti con coloro<br />

che, mettendo in campo<br />

la necessaria moralità civile,<br />

riusciranno a far breccia<br />

tra le decine di migliaia di<br />

cittadini che andranno ad<br />

eleggere il primo Consiglio<br />

provinciale <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />

Sarà un ente interamente da<br />

costruire, ma si spera non<br />

sulla base e sull’esperienza<br />

consumata presso apparati<br />

analoghi. Tanto più che secondo<br />

il progetto annunciato<br />

dal Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />

COMUNE POPOLAZIONE ABITAZIONI N° FAMIGLIE<br />

on. Renato Soru, le Province<br />

andranno ad assumere nuovi<br />

impegni mediante il decentramento<br />

che la Regione intende<br />

programmare. Nuove<br />

competenze non dovranno<br />

diventare nuove sacche di<br />

gestione <strong>del</strong> potere, ma opportunità<br />

di avvicinare, più<br />

<strong>del</strong> passato, i servizi ai cittadini.<br />

Tutto questo significherà che<br />

i due Capoluoghi, Carbonia<br />

e Iglesias, non dovranno impadronirsi<br />

di tutti gli spazi e<br />

servizi, ma dovranno dialogare<br />

con il resto dei Comuni<br />

minori, grazie ai quali le<br />

due maggiori città possono<br />

fregiarsi <strong>del</strong> titolo di Capoluogo.<br />

La forza <strong>del</strong> territorio,<br />

se si comprenderà<br />

per tempo, non sta esclusivamente<br />

in Carbonia e<br />

Iglesias, per quanto riescano<br />

a mettere insieme circa<br />

il 40% <strong>del</strong>la popolazione<br />

residente nel territorio in<br />

esame. E’ pur vero che se<br />

da una parte ci sono due<br />

città dai trascorsi storicoeconomici<br />

legati all’industria<br />

estrattiva, dall’altra vi<br />

sono entità e realtà che già<br />

dispongono di quel “nuovo”<br />

che i due Capoluoghi inseguono,<br />

mediante un’azione<br />

diversificante <strong>del</strong>la propria<br />

economia e con sforzi non<br />

sempre andati a segno nel<br />

modo atteso.<br />

La pianificazione e la programmazione<br />

dei servizi<br />

sarà essenziale per capire<br />

bene dove il <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><br />

intende orientarsi;<br />

ma soprattutto quali settori<br />

intenderà privilegiare per<br />

assicurarsi un futuro sempre<br />

meno incerto. I mercati<br />

aperti impongono strategie<br />

che possono nascere nel<br />

piccolo, per poi avviarsi<br />

alla crescita. Il Consorzio<br />

“Sa Corona Arrubia” è<br />

diventato una società per<br />

azioni col coinvolgimento<br />

di decine di Comuni. Altrettanto<br />

dovrà fare il <strong>Sulcis</strong><br />

<strong>Iglesiente</strong> che, in primo<br />

luogo, dovrà smettere di<br />

rivangare antistorici campanilismi<br />

che non potranno<br />

apportare alcun beneficio.<br />

BUGGERRU<br />

CALASETTA<br />

CARBONIA<br />

CARLOFORTE<br />

DOMUSNOVAS<br />

FLUMINIMAGGIORE<br />

GIBA<br />

GONNESA<br />

IGLESIAS<br />

MASAINAS<br />

MUSEI<br />

NARCAO<br />

NUXIS<br />

PERDAXIUS<br />

PISCINAS<br />

PORTOSCUSO<br />

S.GIOVANNI S.<br />

SANTADI<br />

S.ANNA ARRESI<br />

S.ANTIOCO<br />

TRATALIAS<br />

VILLAMASSARGIA<br />

VILLAPERUCCIO<br />

1.161<br />

2.661<br />

30.377<br />

6.132<br />

6.581<br />

3.133<br />

2.078<br />

5.173<br />

29.075<br />

1.479<br />

1.505<br />

3.353<br />

1.689<br />

1.467<br />

886<br />

5.392<br />

6.098<br />

3.758<br />

2.576<br />

11.728<br />

1.122<br />

3.711<br />

1.109<br />

1.000<br />

2.895<br />

11.909<br />

6.470<br />

2.484<br />

1.677<br />

909<br />

2.157<br />

11.413<br />

620<br />

541<br />

1.317<br />

802<br />

575<br />

444<br />

2.528<br />

2.558<br />

1.541<br />

1.456<br />

5.552<br />

477<br />

1.426<br />

500<br />

440<br />

1.089<br />

10.892<br />

2.547<br />

2.144<br />

1.126<br />

732<br />

1.789<br />

10.156<br />

506<br />

495<br />

1.146<br />

637<br />

527<br />

329<br />

1.896<br />

2.091<br />

1.295<br />

871<br />

4.159<br />

400<br />

1.238<br />

401<br />

TOTALE<br />

132.244<br />

61.251<br />

46.906<br />

Provincia di Cagliari<br />

ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI E<br />

PROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIA<br />

Centralino 0704092897 – 4092899<br />

Fax 070521034<br />

Assessore Pinello Cossu 0704092700<br />

Dirigente Dott.ssa Enrica Ambrosini 0704092773<br />

Segretaria Assessore 0704092736<br />

Biblioteca 0704092702<br />

Servizio Minorati Sensoriali 0704092703<br />

Servizio Minori 0704092820<br />

Servizio Minori 0704092804<br />

Servizio Minori 0704092715<br />

Servizio Minori 0704092704<br />

Servizio Minori 0704092788<br />

Ufficio Nidi 07040922792<br />

Servizio Numero Blu 0704092 - 800575050<br />

Servizio Informa Donna 0704092728-2706<br />

Servizi Amministrativi 0704092750-2701-2734- 2710-2735<br />

Servizio Protocollo 0704092733<br />

ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI<br />

E PROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIA<br />

CAGLIARI VIA CADELLO 9<br />

Oggetto: Disegno di legge<br />

recante “ Disposizioni<br />

urgenti per la costituzione<br />

<strong>del</strong>le nuove province <strong>del</strong>la<br />

Sardegna ad integrazione<br />

e parziale modificazione<br />

<strong>del</strong>la legge regionale 2 gennaio<br />

1997, n. 4 e <strong>del</strong>la legge<br />

regionale 1 luglio 2002, n.<br />

10 e discipline diverse”<br />

Articolo 1<br />

L’ordinamento <strong>del</strong>le Province<br />

<strong>del</strong>la Sardegna è disciplinato<br />

dallo Statuto Regionale,<br />

dal nuovo quadro<br />

costituzionale derivante<br />

dalla riforma <strong>del</strong> Titolo V,<br />

dalla legislazione regionale,<br />

nonché dalle disposizioni<br />

statali vigenti in materia,<br />

in quanto compatibili.<br />

Con la presente legge sono<br />

determinate le procedure<br />

costitutive degli organi <strong>del</strong>le<br />

Province <strong>del</strong>la Sardegna<br />

così come istituite con legge<br />

regionale 12 luglio 2001, n.<br />

9, in esito al riassetto generale<br />

<strong>del</strong>le medesime.<br />

Alle elezioni dei Presidenti<br />

e dei Consigli Provinciali<br />

<strong>del</strong>le Province istituite dal<br />

combinato disposto <strong>del</strong>la<br />

legge regionale 2 gennaio<br />

1997, n. 4, <strong>del</strong>la legge regionale<br />

12 luglio 2001, n.<br />

9, <strong>del</strong>la legge regionale 1<br />

luglio 2002, n. 10 e <strong>del</strong>la<br />

legge regionale 13 ottobre<br />

2003 n. 10, si applicano, in<br />

quanto compatibili, le disposizioni<br />

elettorali statali<br />

(l. 8 marzo 1951, n. 122,<br />

l. 25 marzo 1993, n. 81 e<br />

D.lgs. 18 agosto 2000 n.<br />

267) vigenti in materia di<br />

elezioni provinciali e comunali,<br />

salvo quanto disposto<br />

con la presente legge.<br />

Articolo 2<br />

Gli adempimenti previsti<br />

dagli articoli 6 e 7 <strong>del</strong>la legge<br />

regionale 1 luglio 2002,<br />

n. 10 sono definiti non oltre<br />

quindici giorni dalla data di<br />

entrata in vigore <strong>del</strong>la presente<br />

legge.<br />

Il decreto <strong>del</strong> Presidente<br />

<strong>del</strong>la Regione previsto dall’art.<br />

6, terzo comma, <strong>del</strong>la<br />

legge regionale di cui al<br />

precedente comma, è pubblicato,<br />

nel Bollettino Ufficiale<br />

<strong>del</strong>la Regione.<br />

Articolo 3<br />

1. IL Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />

fissa con proprio<br />

Decreto, la data per lo svolgimento<br />

<strong>del</strong>le elezioni dei<br />

Presidenti <strong>del</strong>le Province e<br />

dei Consigli Provinciali, e<br />

dispone la indizione dei comizi<br />

elettorali<br />

2. Le elezioni di cui al comma<br />

precedente si svolgono<br />

in un unico turno annuale<br />

compreso tra il quindici<br />

aprile e il quindici giugno<br />

se il mandato scade nel<br />

primo semestre <strong>del</strong>l’anno,<br />

ovvero nello stesso periodo<br />

<strong>del</strong>l’anno successivo se il<br />

mandato scade nel secondo<br />

semestre.<br />

3. La Regione provvede<br />

all’intera procedura elettorale<br />

ai sensi <strong>del</strong>le norme<br />

richiamate all’articolo 1<br />

<strong>del</strong>la presente legge.<br />

Articolo 4<br />

1. I finanziamenti regionali,<br />

determinati dalla legge finanziaria<br />

per l’anno 2005,<br />

volti a garantire il funzionamento<br />

<strong>del</strong>le province di<br />

Olbia-Tempio, Ogliastra,<br />

Medio Campidano e <strong>Sulcis</strong><br />

<strong>Iglesiente</strong> sono ripartiti,<br />

in deroga alle disposizioni<br />

correnti, per una percentuale<br />

<strong>del</strong> cinquanta per cento in<br />

parti uguali e per il restante<br />

cinquanta per cento tenuto<br />

conto <strong>del</strong>la popolazione residente<br />

e <strong>del</strong>la estensione<br />

territoriale.<br />

2. I Commissari di cui all’art.<br />

2 <strong>del</strong>la legge regionale<br />

1 luglio 2002 n. 10 assicurano<br />

la erogazione dei finanziamenti<br />

di cui al precedente<br />

comma e le eventuali<br />

ulteriori funzioni sulla base<br />

dei poteri loro attribuiti con<br />

decreto <strong>del</strong>l’Assessore degli<br />

Enti Locali, Finanze ed Urbanistica.<br />

Articolo 5<br />

Ai fini <strong>del</strong>la presente legge<br />

si applicano, in materia di<br />

incandidabilità, ineleggibilità<br />

ed incompatibilità le<br />

relative disposizioni di cui<br />

al T.U. <strong>del</strong>le leggi sull’ordinamento<br />

<strong>del</strong>le autonomie<br />

locali. E’ abrogato l’articolo<br />

8 <strong>del</strong>la L.R. 01.07.2002<br />

n.10.<br />

Articolo 6<br />

La presente legge riveste<br />

carattere d’urgenza ed entra<br />

in vigore il giorno successivo<br />

alla sua pubblicazione<br />

nel Bollettino Ufficiale <strong>del</strong>la<br />

Regione Sardegna


Politica<br />

Nel mutato scenario provinciale,<br />

quello riguardante il <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>,<br />

sarà un discreto numero<br />

di Comuni che a Giugno 2005,<br />

oltre che per le elezioni <strong>del</strong> primo<br />

Consiglio provinciale, verranno<br />

chiamati a rinnovare la loro compagine<br />

amministrativa locale.<br />

Il più importante sarà, certamente,<br />

Iglesias sia perché Capoluogo<br />

<strong>del</strong>la nascente Provincia e sia per<br />

il numero degli abitanti. Intanto,<br />

anche quì, ci sarà la novità <strong>del</strong><br />

ridotto numero dei Consiglieri<br />

che passeranno da trenta a venti,<br />

per effetto <strong>del</strong> declassamento <strong>del</strong><br />

Comune passato sotto i trentamila<br />

abitanti nell’ultimo censimento.<br />

Malgrado questo, però, Iglesias<br />

Luigia Fonnesu<br />

ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO<br />

MOLTI COMUNI ATTESI ALLE URNE<br />

manterrà il suo connotato politico<br />

di primissimo piano, al punto che<br />

cominciano a <strong>del</strong>inearsi alleanze e<br />

possibili candidati, qualcuno dei<br />

quali non ha esitato, già dall’estate<br />

scorsa, di autoproporsi in taumaturgica<br />

dimensione per “ridare<br />

qualità alla politica cittadina”. Per<br />

il resto appare difficile ipotizzare<br />

nuovi nomi, che rischiano di ritrovarsi<br />

intrappolati in quel clima<br />

disfattista di cui Iglesias ha assunto<br />

una dimensione leader. Finora<br />

tutte le proposte avanzate (molte<br />

<strong>del</strong>le quali più da parte di cronisti<br />

di scarsa fantasia) hanno lasciato<br />

intatto l’ambiente e le possibilità,<br />

comprese quelle che vorrebbero<br />

riproporre l’uscente coalizione e<br />

il Sindaco alla guida <strong>del</strong> nuovo<br />

mandato, per completare la marea<br />

di opere e di progetti cantierizzati<br />

in questi anni.<br />

Altro Comune <strong>del</strong>l’<strong>Iglesiente</strong> interessato<br />

al rinnovo <strong>del</strong> Consiglio<br />

comunale sarà Villamassargia.<br />

Qui il Sindaco uscente Walter<br />

Secci non potrà ripresentarsi per<br />

avere già consumato il doppio<br />

mandato. Allo stato <strong>del</strong>le cose non<br />

LAVORI DELLA GIUNTA<br />

COMUNE DI CARBONIA<br />

La Giunta municipale di Carbonia<br />

ha <strong>del</strong>iberato:<br />

- di approvare il progetto esecutivo<br />

<strong>del</strong> “Parco Urbano per la<br />

riqualificazione e valorizzazione<br />

<strong>del</strong>l’area archeologica di Medau<br />

Sa Grutta in località Cannas di sotto”,<br />

redatto dall’ing. Paolo Costa.<br />

L’importo <strong>del</strong>l’intervento è di euro<br />

1.360.000,00 e trova copertura per<br />

euro 1.210.400.00 sul finanziamento<br />

<strong>del</strong> POR Sardegna 2000-2006 e<br />

per il resto a carico <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

comunale;<br />

- di approvare il progetto esecutivo<br />

<strong>del</strong> “Recupero <strong>del</strong> padiglione <strong>del</strong>la<br />

fonderia <strong>del</strong>la miniera dimessa di<br />

Serbariu per la realizzazione <strong>del</strong><br />

Museo Paleontologico e di scienze<br />

naturali”, redatto dall’ing. Giampaolo<br />

Porcedda. L’importo <strong>del</strong>l’intervento<br />

è di euro 1.903.000,00 e trova<br />

copertura per euro 1.693.670,00<br />

sul finanziamento POR Sardegna<br />

2000-2006 e per il resto a carico<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale;<br />

- di approvare il progetto esecutivo<br />

<strong>del</strong> “completamento <strong>del</strong> Museo<br />

Archeologico di Villa <strong>Sulcis</strong>, realizzazione<br />

<strong>del</strong> deposito e <strong>del</strong> centro di<br />

restauro archeologico ed il completamento<br />

<strong>del</strong>l’allestimento interno<br />

<strong>del</strong> Museo”, redatto dall’arch. Roberto<br />

Badas. L’importo <strong>del</strong>l’intervento<br />

è di euro 1.712.000,00 e trova<br />

copertura per euro 1.199.434,50 sui<br />

finanziamento <strong>del</strong> POR Sardegna<br />

2000-2006 e per il resto a carico<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale;<br />

- di approvare il progetto preliminare-definitico<br />

dei lavori di raccolta<br />

<strong>del</strong>le acque meteoriche zona miniera<br />

a protezione <strong>del</strong>la frazione di<br />

Barbusi, redatto dagli ingg. Fulvio<br />

Pilloni e Raimondo Esu. La spesa è<br />

di euro 161.000,00 e trova copertura<br />

per euro 86.000,00 con mutuo <strong>del</strong>la<br />

cassa Depositi e Prestiti e per il resto<br />

con fondi <strong>del</strong> bilancio comunale;<br />

- di approvare il progetto preliminare<br />

dei lavori di “interventi di tutela <strong>del</strong><br />

pozzo e <strong>del</strong>la sorgente di Caput Acquas,<br />

redatto dall’ing. Marco Marceddu.<br />

La spesa è di euro 50.000,00<br />

e trova copertura con finanziamento<br />

<strong>del</strong>l’Autorità d’Ambito;<br />

- di approvare il progetto definitivoesecutivo<br />

dei lavori di ristrutturazione<br />

e risanamento <strong>del</strong>la copertura<br />

<strong>del</strong>la “Chiesa Sacro Cuore” di Cortoghiana,<br />

redatto dall’ing. Giannetto<br />

Vacca. L’importo dei lavori è di<br />

euro 38.000,00 e saranno realizzati<br />

con fondi regionali;<br />

- di provvedere al prelevamento, dal<br />

fondo di riserva <strong>del</strong> bilancio comunale<br />

per l’anno 2004, <strong>del</strong>la somma<br />

di euro 2.800,00. Verranno utilizzati<br />

per l’acquisto di giornali per l’Ufficio<br />

di Presidenza <strong>del</strong> Consiglio<br />

comunale e per il pagamento <strong>del</strong>le<br />

tasse dei mezzi comunali.<br />

si conosce alcun nome che goda<br />

<strong>del</strong> privilegio <strong>del</strong>l’investitura. Si<br />

è più propensi a credere che il<br />

nome, almeno nel centro sinistra,<br />

verrà fuori da una consultazione<br />

primaria, anche per evitare che si<br />

possano registrare veti incrociati.<br />

Altra ipotesi che sembra potersi<br />

escludere, ma solo per la scarsa<br />

presenza in tutti questi anni nella<br />

vita amministrativa, è relativa alla<br />

possibilità <strong>del</strong>la candidatura di una<br />

donna alla carica di Sindaco.<br />

Altro scenario è quello <strong>del</strong> Basso<br />

Paolo Dessì e Elio Sundas<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

Paolo Collu<br />

Pino Piras<br />

<strong>Sulcis</strong> dove i Comuni attesi alle<br />

urne amministrative, per il rinnovo<br />

<strong>del</strong> parlamentino locale, sono<br />

ben cinque: Giba, Santadi, S.Anna<br />

Arresi, Tratalias, Piscinas.<br />

Sono cinque Comuni che meritano<br />

la massima attenzione, perché<br />

finora hanno lavorato, sia pure<br />

in mezzo a mille difficoltà economiche,<br />

con intelligenza e lungimiranza,<br />

riuscendo ad avviare<br />

alcuni nuovi piccoli processi che<br />

nel tempo potrebbero diventare<br />

trainanti, o comunque consolidanti,<br />

<strong>del</strong>l’economia locale. L’unico<br />

Comune dove l’uscente Sindaco<br />

non potrà ricandidarsi è quello di<br />

Tratalias dove Franco Atzori ha<br />

completato la seconda legislatura.<br />

A Giba, invece, se verrà confermata<br />

la rinuncia alla candidatura<br />

da parte <strong>del</strong>l’uscente Sindaco<br />

Gianfranco Porcina, alla carica di<br />

primi cittadino potrebbe arrivare<br />

una donna. La più qualificata,<br />

in questo caso, sarebbe Luigia<br />

Fonnesu, attuale Assessore <strong>del</strong>la<br />

Giunta Porcina. Donna e amministratore<br />

di grande equilibrio,<br />

Luigia Fonnesu viene indicata la<br />

più probabile a succedere a Porcina<br />

nella guida amministrativa<br />

11<br />

di Giba.<br />

A Piscinas si dà per certa la ricandidatura<br />

<strong>del</strong>l’attuale Sindaco<br />

Sandro Pinna, anche se l’ex Sindaco<br />

Pino Atzori vorrà ritentare<br />

il colpo. Gioco più facile per l’attuale<br />

primo cittadino di Santadi<br />

Elio Sundas che andrà a guidare<br />

la lista civica che lo insediò cinque<br />

anni fa. Analoga valutazione<br />

può essere fatta per il Comune di<br />

S.Anna Arresi per l’attuale Sindaco<br />

Paolo Dessì. L’unica incognita<br />

su questo nome è dettata dalle<br />

voci che vorrebbero Paolo Dessì<br />

candidato alla Presidenza <strong>del</strong>la<br />

istituenda Provincia per conto <strong>del</strong><br />

centro destra.<br />

CITTA’ DI IGLESIAS<br />

CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO<br />

- Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 -<br />

AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />

Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende appaltare, mediante Pubblico Incanto, la<br />

FORNITURA DI N. 1 AUTOMEZZO PER TRASPORTO SCOLASTICO<br />

IMPORTO A BASE D’ASTA: Euro 98.000,00 (novantottomila/00) I.V.A. inclusa<br />

1. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE<br />

L’appalto <strong>del</strong>la fornitura in argomento verrà aggiudicato mediante ASTA PUBBLICA da<br />

esperirsi con il criterio <strong>del</strong>l’offerta più bassa, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 19 comma 1 lett. a) <strong>del</strong> D.<br />

Lgs. n. 358 <strong>del</strong> 24.07.92, come successivamente modificato ed integrato.<br />

2. REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONE ALLA GARA<br />

Saranno ammesse alla gara per l’affidamento <strong>del</strong>la fornitura in argomento le Ditte:<br />

iscritte alla C.C.I.A.A. per attività coincidente con quella oggetto <strong>del</strong>l’appalto<br />

per cui si concorre e con la prescritta attestazione sulla autorizzazione alla<br />

commercializzazione dei veicoli richiesti;<br />

che garantiscano la presenza di una officina autorizzata <strong>del</strong>la stessa marca<br />

<strong>del</strong>l’autoveicolo proposto entro un raggio di 60 km. da Iglesias.<br />

3. LUOGO DI ESECUZIONE DELLA FORNITURA<br />

Officina Comunale – Via San Salvatore - Iglesias.<br />

4. NATURA DEL MATERIALE RICHIESTO: Vedi Capitolato Speciale d’Appalto.<br />

5. TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIONE, MODALITA’ DI PRESENTA-<br />

ZIONE E DATA DI APERTURA DELLE OFFERTE:<br />

5.1 Termine per la presentazione <strong>del</strong>le offerte ore dodici <strong>del</strong> giorno 11.02.2005;<br />

5.2 Indirizzo: COMUNE DI IGLESIAS - UFFICIO CONTRATTI - Via Isonzo<br />

5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />

5.3 Modalità: secondo quanto previsto al successivo punto 8.<br />

5.4 Apertura <strong>del</strong>le offerte: seduta pubblica il giorno 14.02.2005 alle ore 09,00<br />

presso la Sala Riunioni <strong>del</strong> Centro Direzionale Amministrativo - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />

6. MODALITA’ PER LA RICHIESTA DEI DOCUMENTI<br />

Il presente bando ed il capitolato speciale d’appalto potrà essere visionato presso l’Ufficio<br />

Pubblica Istruzione – Piazza Municipio 1 - Iglesias - Tel. 0781.274425, 0781.274422, tutti i<br />

giorni feriali, escluso il sabato, dalle ore 8,15 alle ore 11,00, e dalle ore 16,00 alle ore 17,00<br />

nei pomeriggi di lunedì e mercoledì. , il bando di gara è disponibile anche presso<br />

il sito Internet <strong>del</strong> Comune di Iglesias: http://www.comune.iglesias.ca.it sotto<br />

la voce APPALTI<br />

E’ escluso l’invio tramite Telefax.<br />

IL DIRIGENTE<br />

SETTORE AMMINISTRATIVO<br />

Dott.ssa Martina Pintus


12<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

Realtà locale<br />

COMUNE DI CARBONIA<br />

La Giunta comunale di Carbonia,<br />

presieduta dal Sindaco Tore<br />

Cherchi, ha adottato le seguenti<br />

decisioni:<br />

- di approvare il progetto esecutivo<br />

aggiornato <strong>del</strong>la palestra da erigersi<br />

nella scuola media Pascoli di via<br />

Balilla con un maggiore importo<br />

di 100.000,00 euro. L’importo<br />

complessivo <strong>del</strong>l’opera ammonta<br />

a 600.000,00 euro e trova copertura<br />

col finanziamento POR (Piano<br />

Operativo Regionale 2000-2006-<br />

Bando 2002-2004 per 400.000,00<br />

euro e per gli altri 200.000,00 euro<br />

con fondi <strong>del</strong> bilancio comunale<br />

anno 2004 e 2005:<br />

- di approvare i progetti preliminari-definitivi<br />

dei lavori di: 1) realizzazione<br />

<strong>del</strong>l’impianto dispinamento<br />

per luci di scena <strong>del</strong> Teatro<br />

Centrale di Carbonia, redatto dall’ing.<br />

Luigi Carosi, importo <strong>del</strong>l’intervento<br />

è di 16.800,00 euro e<br />

Sono 776 i cittadini di<br />

Iglesias residenti all’estero<br />

ed iscritti ufficialmente<br />

all’Aire<br />

(anagrafe italiana dei<br />

residenti all’estero). Un<br />

quadro, chiaramente, che<br />

non rispecchia l’esatta<br />

situazione perché molti,<br />

emigrati da tempo, hanno<br />

fatto perdere le tracce,<br />

né hanno comunicato<br />

la nuova dimora. I<br />

776 cittadini di Iglesias<br />

registrati all’Aire vengono<br />

ufficialmente compresi<br />

nella popolazione<br />

residente perché di essi<br />

si ha il preciso indirizzo<br />

e ricevono regolarmente<br />

le comunicazioni, compreso<br />

il certificato elettorale.<br />

Il numero più consistente<br />

è residente in Germania<br />

(227 unità) dove,<br />

diversi hanno trovato<br />

moglie e vivono con figli<br />

e nipoti ormai naturalizzati<br />

in quella nazione.<br />

La seconda nazione<br />

preferita dagli Iglesienti<br />

emigrati è la Francia<br />

(151), quindi il Belgio<br />

(125). Diverse sono le<br />

famiglie che si sono stabilizzate<br />

a Oberhausen,<br />

città gemellata con Iglesias<br />

e con la quale la città<br />

sarda intrattiene rapporti<br />

di collaborazione e<br />

di scambi culturali. Tuttavia<br />

nessun <strong>Iglesiente</strong>,<br />

almeno in forma stabile<br />

e che risulti all’Aire, è<br />

Le piccole e medie imprese<br />

agricole <strong>del</strong>la Sardegna<br />

potranno beneficiare <strong>del</strong>le<br />

agevolazioni per l’acquisto<br />

o la locazione di macchine<br />

utensili o di produzione<br />

(macchine agricole<br />

e impianti, compresi hardware<br />

e software).<br />

Lo ha deciso la Giunta<br />

regionale, approvando la<br />

<strong>del</strong>ibera sulle direttive di<br />

attuazione <strong>del</strong>la Legge 28<br />

<strong>del</strong> 1965, proposta dall’Assessore<br />

<strong>del</strong>l’Agricoltura<br />

Salvatoricca Addis.<br />

Gli interventi previsti riguardano<br />

la concessione<br />

di contributi in conto interessi<br />

alle piccole e medie<br />

imprese <strong>del</strong> settore agricolo.<br />

Possono usufruire <strong>del</strong>le<br />

agevolazioni solo le aziende<br />

con un reddito annuo<br />

non inferiore al 20% <strong>del</strong><br />

costo dei macchinari oggetto<br />

<strong>del</strong>la domanda di<br />

agevolazione.<br />

Gli investimenti ammissibili<br />

dovranno raggiungere<br />

verrà finanziato con fondi <strong>del</strong> bilancio<br />

comunale annualità 2003;<br />

2) urbanizzazione e arredo urbano<br />

nella frazione di Is Gannaus nelle<br />

vie Michelangelo e Rinascimento,<br />

redatto dal geom. Stefano<br />

Cuccu, importo è di 110.000,00<br />

euro e verrà finanziato con i proventi<br />

<strong>del</strong>la discarica comunale,<br />

annualità 2004; 3) sistemazione<br />

urbana <strong>del</strong> marciapiedi nel viale<br />

Savoia di Cortoghiana, redatto<br />

dall’ing. Alessio Pisu, importo è di<br />

15.000,00 euro e verrà finanziato<br />

con fondi <strong>del</strong> bilancio comunale;<br />

- di approvare i progetti definitivi-esecutivi<br />

dei lavori di: 1) adeguamento<br />

alle normative vigenti<br />

degli impianti elettrici <strong>del</strong>la scuola<br />

elementare di via Liguria-2° lotto,<br />

redatto dall’ing. Giampaolo<br />

Porcedda <strong>del</strong>l’Ufficio Tecnico<br />

comunale, l’importo dei lavori è<br />

di 337.349,95 euro che verranno<br />

LA POPOLAZIONE DI IGLESIAS<br />

RESIDENTE ALL’ESTERO<br />

Iglesias<br />

residente nei Paesi <strong>del</strong><br />

Sudest asiatico interessato,<br />

l’indomani di Natale,<br />

dal maremoto.<br />

Questa, comunque, la<br />

ripartizione degli emigrati<br />

iglesienti iscritti<br />

all’Aire: Algeria (1), Argentina<br />

(15), Australia<br />

(12), Austria (3), Belgio<br />

(125), Brasile (14), Canada<br />

(3), Croazia (2),<br />

Danimarca (1), Etiopia<br />

(2), Francia (151), Germania<br />

(227), Gran Bretagna<br />

(65), Grecia (1),<br />

Honduras (2), Irlanda<br />

<strong>del</strong> Nord (1), Irlanda (1),<br />

Israele (1), Lussemburgo<br />

(1), Messico (1), Paesi<br />

Bassi (37), Perù (11),<br />

Polonia (2), Portogallo<br />

(2), Russia Asiatica (1),<br />

Slovacchia (1), Spagna<br />

(14), Usa (12), Sudafrica<br />

(1), Svezia (1), Svizzera<br />

(47), Tunisia (5),<br />

Turchia (1), Uganda (1),<br />

Venezuela (7).<br />

DIRETTIVE GIUNTA REGIONALE<br />

PER AGEVOLAZIONI ACQUISTO<br />

IMPIANTI E MACCHINE AGRICOLE<br />

almeno uno dei seguenti<br />

obiettivi: riduzione dei costi<br />

di produzione, miglioramento<br />

e riconversione<br />

<strong>del</strong>la produzione, miglioramento<br />

<strong>del</strong>la qualità, tutela<br />

e miglioramento <strong>del</strong>l’ambiente<br />

naturale e <strong>del</strong>le<br />

condizioni di benessere<br />

degli animali e promozione<br />

<strong>del</strong>la diversificazione<br />

<strong>del</strong>le attività agricole.<br />

Per regolare la concessione<br />

<strong>del</strong>le agevolazioni,<br />

sarà costituito un Comitato<br />

di gestione composto<br />

da un rappresentante <strong>del</strong><br />

soggetto gestore (che controllerà<br />

i rapporti con le<br />

banche e gli intermediari<br />

finanziari), convenzionato<br />

con la Regione, e da tre<br />

rappresentanti <strong>del</strong>l’amministrazione<br />

regionale.<br />

Le direttive dovranno acquisire<br />

il preventivo parere<br />

<strong>del</strong>la Commissione<br />

consiliare competente e<br />

saranno poi comunicate<br />

alla Commissione <strong>del</strong>le<br />

Comunità Europee.<br />

Comune Carbonia<br />

Tomaso Melis<br />

La Società dei Quartieri Medievali<br />

di Villa Ecclesiae ha rinnovato<br />

il Direttivo.<br />

Alla carica di Presidente è stato<br />

eletto Tomaso Melis. Le altre<br />

acriche sono state distribuite<br />

tra:<br />

Mauro Cicilloni Amministratore,<br />

Segretario Paolo Marras,<br />

finanziati con fondi <strong>del</strong>la Regione<br />

e con mutuo <strong>del</strong>la Cassa Depositi<br />

e Prestiti; 2) intervento di tutela <strong>del</strong><br />

pozzo e sorgente di Caput Acquas-<br />

Seddargia, redatto dall’ing. Marco<br />

Marceddu, l’importo dei lavori è<br />

di 50.000,00 euro e si farà fronte<br />

con i fondi <strong>del</strong>l’Autorità d’Ambito;<br />

3) completamento e adeguamento<br />

alle norme <strong>del</strong>la scuola<br />

materna di Serbariu, redatto dagli<br />

ingg. Delitala e Portoghese, l’importo<br />

dei lavori è di 376.848,26<br />

che verranno finanziati con fondi<br />

<strong>del</strong>la Regione e mutuo <strong>del</strong>la Cassa<br />

Depositi e Prestiti.<br />

IGLESIAS<br />

TOMASO MELIS PRESIDENTE<br />

QUERTIERE “VILLA ECCLESIAE”<br />

Addetto<br />

alla Logistica e Accoglienza<br />

Giuseppe Marongiu, Responsabile<br />

Settore Tecnico<br />

Giuseppe Marcello. Fanno inoltre<br />

parte <strong>del</strong> Consiglio: Renzo<br />

Defraia, Pinotto De Vita, Vittorio<br />

Lochi, Simone Franceschi,<br />

Guglielmo Sanna.<br />

CITTA’ DI IGLESIAS<br />

CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />

Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 -<br />

AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />

Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende appaltare l’esecuzione dei lavori pubblici relativi a:<br />

MANUTENZIONE DELLA SCUOLA MATERNA DI BINDUA<br />

1. LUOGO, DESCRIZIONE E IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI, ONERI PER LA SICUREZZA<br />

E MODALITA’ DI PAGAMENTO DELLE PRESTAZIONI:<br />

1.1 I lavori dovranno essere eseguiti ad Iglesias, nello stabile <strong>del</strong>la scuola materna <strong>del</strong>la frazione di Bindua;<br />

1.2 Trattasi di lavori di manutenzione ecc.; Categoria prevalente OG1 (Edifici civili ed industriali) (ex cat. G1 <strong>del</strong>la<br />

tabella di classificazione di cui al Decreto <strong>del</strong> Ministro dei Lavori Pubblici <strong>del</strong> 15.05.1998 n. 304) - Classifica I<br />

(Classifica 02 <strong>del</strong>la L.R. n. 14/2002);<br />

1.3 IMPORTO LAVORI A BASE DI GARA: : Euro 160.169,63 (centosessantamilacentosessantanove -virgolasessantatre);<br />

1.4 Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza, non soggetti a ribasso: Euro 4.123,67 (quattromilacentoventitrevirgolasessantasette).<br />

1.5 IMPORTO COMPLESSIVO DELL’OPERA A BASE DI GARA: Euro 164.293,30 (centosessantaquattromiladuecentonovantatrevirgolatrenta);<br />

di cui a corpo Euro 29.294,44 e a misura Euro 130.875,19;<br />

2. MODALITA’ PER LA RICHIESTA DEI DOCUMENTI<br />

Il Bando di gara, gli elaborati grafici, il computo metrico, il piano di sicurezza, il capitolato speciale d’appalto, lo<br />

schema di contratto e l’elenco prezzi per formulare l’offerta, sono visionabili presso l’ufficio Lavori Pubblici di<br />

questa amm.ne nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 11.00 e nei pomeriggi di lunedì e mercoledì<br />

dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Per ottenere il rilascio di copia <strong>del</strong>l’uno e/o degli altri documenti, contattare sempre<br />

l’ufficio Lavori Pubblici - Tel. 0781.274286. Il bando di gara è disponibile anche presso il sito Internet <strong>del</strong> Comune<br />

di Iglesias: http://www.comune.iglesias.ca.it sotto la voce APPALTI.<br />

3. TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIONE, MODALITA’ DI PRESENTAZIONE E DATA DI APERTURA<br />

DELLE OFFERTE:<br />

3.1 Termine per la presentazione <strong>del</strong>le offerte ore dodici <strong>del</strong> giorno 04.02.2005;<br />

3.2 Indirizzo: COMUNE DI IGLESIAS - UFFICIO CONTRATTI - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />

3.3 Modalità: secondo quanto previsto al punto 12 <strong>del</strong> bando integrale di gara;<br />

3.4 Apertura <strong>del</strong>le offerte: seduta pubblica il giorno 07.02.2005 alle ore 09,00 presso la Sala Riunioni <strong>del</strong> Centro<br />

Direzionale Amministrativo - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />

4. CONDIZIONI MINIME DI CARATTERE ECONOMICO E TECNICO NECESSARIE PER LA PAR-<br />

TECIPAZIONE:<br />

a) Possesso di Attestazione di qualificazione in corso di validità, rilasciata da società di attestazione (SOA) regolarmente<br />

autorizzata, di cui al DPR 34/2000 per: Categoria OG1 - Classifica I;<br />

5. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE<br />

L’incanto verrà esperito ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 21 comma 1c) <strong>del</strong>la legge 11/02/1994 n. 109, come modificato<br />

dall’articolo 7 <strong>del</strong>la legge 18 Novembre 1998 n. 415, con il criterio <strong>del</strong> prezzo più basso, inferiore a quello posto a<br />

base di gara (al netto degli oneri per l’attuazione dei piani <strong>del</strong>la sicurezza), determinato mediante offerta dei prezzi<br />

unitari, compilata secondo le norme e con le modalità indicate punto 12 <strong>del</strong> bando di gara, <strong>del</strong>le opere compensate<br />

a corpo e/o <strong>del</strong>le opere compensate a misura, con ammissione <strong>del</strong>le sole offerte in ribasso e con esclusione<br />

automatica <strong>del</strong>le offerte anomale, ai sensi <strong>del</strong>l’art.21 comma 1-bis <strong>del</strong>la Legge 11/02/1994, n° 109 e successive<br />

modifiche ed integrazioni.<br />

IL DIRIGENTE<br />

Ing. Lamberto Tomasi<br />

CITTA’ DI IGLESIAS<br />

CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />

Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 -<br />

AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />

Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende appaltare, mediante Pubblico Incanto da tenersi con il criterio <strong>del</strong>l’art. 23<br />

comma 1 lett. a) <strong>del</strong> D.Lgs. N° 157/95, il servizio triennale relativo al:<br />

“SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE<br />

PUBBLICA DELLA CITTA’ E DELLE FRAZIONI NEL PERIODO 2005-2007”.<br />

1. IMPORTO COMPLESSIVO DELL’APPALTO ED IMPORTO A BASE D’ASTA<br />

L’importo complessivo a base di gara, per l’intera durata <strong>del</strong>l’appalto, è pari a € 884.760,00 (ottocentoottantaquattromilasettecentosessanta/00)<br />

di cui € 13.012,80 (tredicimilazerododici/00) per oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso, oltre IVA<br />

di legge e così suddivisi:<br />

DESCRIZIONE<br />

IMPORTO<br />

ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI E<br />

MANUTENZIONE ORDINARIA € 451.000,00<br />

MANUTENZIONE STRAORDINARIA € 420.747,20<br />

RELATIVI ONERI PER LA SICUREZZA € 13.012,80<br />

TOTALE € 884.760,00<br />

Il plico contenente l’offerta economica e la documentazione richiesta a corredo, devono pervenire, a pena di esclusione, a<br />

mezzo <strong>del</strong> servizio postale: mediante raccomandata o servizio di posta celere, presso l’Ufficio Contratti <strong>del</strong> Comune, entro le<br />

ore dodici <strong>del</strong> giorno 28.02.2005.<br />

Per maggiori informazioni consultare il bando di gara integrale e la documentazione utile per la formulazione <strong>del</strong>l’offerta,<br />

che sono a disposizione presso l’ufficio Tecnologico di questa amm.ne nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore<br />

11.00 e nei pomeriggi di lunedì e mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Per ottenere il rilascio di copia <strong>del</strong>l’uno e/o degli altri<br />

documenti, contattare sempre l’ufficio Tecnologico - Tel. 0781.274296 – P.I. Luciano Ballocco. Il bando di gara è disponibile<br />

anche presso il sito Internet <strong>del</strong> Comune di Iglesias: http://www.comune.iglesias.ca.it sotto la voce APPALTI<br />

İL DIRIGENTE<br />

SERVIZI TECNICI<br />

Ing. Lamberto Tomasi<br />

CITTA’ DI IGLESIAS<br />

CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />

Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 -<br />

AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />

Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende appaltare l’esecuzione dei lavori pubblici relativi a:<br />

MANUTENZIONE DELLA SCUOLA MATERNA DI SERRA PERDOSA<br />

1. LUOGO, DESCRIZIONE E IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI, ONERI PER LA SICUREZZA E MODALITA’ DI<br />

PAGAMENTO DELLE PRESTAZIONI:<br />

1.1 I lavori dovranno essere eseguiti ad Iglesias, nello stabile <strong>del</strong>la scuola materna di Serra Perdosa;<br />

1.2 Trattasi di lavori di adeguamento alla normativa vigente; Categoria prevalente OG1 (Edifici civili ed industriali) (ex cat. G1 <strong>del</strong>la<br />

tabella di classificazione di cui al Decreto <strong>del</strong> Ministro dei Lavori Pubblici <strong>del</strong> 15.05.1998 n. 304) - Classifica I (Classifica 02 <strong>del</strong>la<br />

L.R. n. 14/2002);<br />

1.3 IMPORTO LAVORI A BASE DI GARA: : Euro 124.137,11 (centoventiquattromilacentotrentasette-virgolaundici);<br />

1.4 Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza, non soggetti a ribasso: Euro 862,89 (ottocentosessantaduevirgolaottantanove).<br />

1.5 IMPORTO COMPLESSIVO DELL’OPERA A BASE DI GARA: Euro 125.000,00 (centoventicinquemilavirgolazero); di cui a<br />

misura Euro 66.565,60 e a corpo Euro 58.434,40;<br />

2. MODALITA’ PER LA RICHIESTA DEI DOCUMENTI<br />

Il Bando di gara, gli elaborati grafici, il computo metrico, il piano di sicurezza, il capitolato speciale d’appalto, lo schema di contratto e<br />

l’elenco prezzi per formulare l’offerta, sono visionabili presso l’ufficio Lavori Pubblici di questa amm.ne nei giorni dal lunedì al venerdì<br />

dalle ore 8,15 alle ore 11.00 e nei pomeriggi di lunedì e mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Per ottenere il rilascio di copia <strong>del</strong>l’uno<br />

e/o degli altri documenti, contattare sempre l’ufficio Lavori Pubblici - Tel. 0781.274285. Il bando di gara è disponibile anche presso il<br />

sito Internet <strong>del</strong> Comune di Iglesias: http://www.comune.iglesias.ca.it sotto la voce APPALTI.<br />

3. TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIONE, MODALITA’ DI PRESENTAZIONE E DATA DI APERTURA DELLE OFFERTE:<br />

3.1 Termine per la presentazione <strong>del</strong>le offerte ore dodici <strong>del</strong> giorno 08.02.2005;<br />

3.2 Indirizzo: COMUNE DI IGLESIAS - UFFICIO CONTRATTI - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />

3.3 Modalità: secondo quanto previsto al punto 12 <strong>del</strong> bando integrale di gara;<br />

3.4 Apertura <strong>del</strong>le offerte: seduta pubblica il giorno 09.02.2005 alle ore 09,00 presso la Sala Riunioni <strong>del</strong> Centro Direzionale Amministrativo<br />

- Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />

4. CONDIZIONI MINIME DI CARATTERE ECONOMICO E TECNICO NECESSARIE PER LA PARTECIPAZIONE:<br />

(a) Capacità tecnico-organizzativa determinata ai sensi <strong>del</strong>l’art. 28 <strong>del</strong> D.P.R. n. 34 <strong>del</strong> 25.01.2000.<br />

5. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE<br />

L’incanto verrà esperito ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 21 comma 1c) <strong>del</strong>la legge 11/02/1994 n. 109, come modificato dall’articolo 7 <strong>del</strong>la legge<br />

18 Novembre 1998 n. 415, con il criterio <strong>del</strong> prezzo più basso, inferiore a quello posto a base di gara (al netto degli oneri per l’attuazione<br />

dei piani <strong>del</strong>la sicurezza), determinato mediante offerta dei prezzi unitari, compilata secondo le norme e con le modalità indicate punto<br />

12 <strong>del</strong> bando di gara, <strong>del</strong>le opere compensate a corpo e/o <strong>del</strong>le opere compensate a misura, con ammissione <strong>del</strong>le sole offerte in ribasso e<br />

con esclusione automatica <strong>del</strong>le offerte anomale, ai sensi <strong>del</strong>l’art.21 comma 1-bis <strong>del</strong>la Legge 11/02/1994, n° 109 e successive modifiche<br />

ed integrazioni.<br />

IL DIRIGENTE<br />

Ing. Lamberto Tomasi<br />

CITTA’ DI IGLESIAS<br />

CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />

Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 -<br />

AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />

Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende appaltare l’esecuzione dei lavori pubblici relativi a:<br />

MANUTENZIONE DELLA SCUOLA MATERNA DI CAMPO ROMANO<br />

1. LUOGO, DESCRIZIONE E IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI, ONERI PER LA SICUREZZA E MODALITA’ DI PAGA-<br />

MENTO DELLE PRESTAZIONI:<br />

1.1 I lavori dovranno essere eseguiti ad Iglesias, nello stabile <strong>del</strong>la scuola materna <strong>del</strong> rione di Campo Romano;<br />

1.2 Trattasi di lavori di manutenzione ecc.; Categoria prevalente OG1 (Edifici civili ed industriali) (ex cat. G1 <strong>del</strong>la tabella di classificazione di cui<br />

al Decreto <strong>del</strong> Ministro dei Lavori Pubblici <strong>del</strong> 15.05.1998 n. 304) - Classifica I (Classifica 02 <strong>del</strong>la L.R. n. 14/2002);<br />

1.3 IMPORTO LAVORI A BASE DI GARA: : Euro 171.667,24 (centosettantunomilaseicentosessantasettevirgolaventiquattro);<br />

1.4 Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza, non soggetti a ribasso: Euro 4.547,83 (quattromilacinquecentoquarantasettevirgolaottantatre).<br />

1.5 IMPORTO COMPLESSIVO DELL’OPERA A BASE DI GARA: Euro 176.215,07 (centosettantaseimiladuecentoquindicivirgolazerosette);<br />

di cui a corpo Euro 1.097,82 e a misura Euro 175.117,25;<br />

2. MODALITA’ PER LA RICHIESTA DEI DOCUMENTI<br />

Il Bando di gara, gli elaborati grafici, il computo metrico, il piano di sicurezza, il capitolato speciale d’appalto, lo schema di contratto e l’elenco<br />

prezzi per formulare l’offerta, sono visionabili presso l’ufficio Lavori Pubblici di questa amm.ne nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle<br />

ore 11.00 e nei pomeriggi di lunedì e mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Per ottenere il rilascio di copia <strong>del</strong>l’uno e/o degli altri documenti,<br />

contattare sempre l’ufficio Lavori Pubblici - Tel. 0781.274285. Il bando di gara è disponibile anche presso il sito Internet <strong>del</strong> Comune di Iglesias:<br />

http://www.comune.iglesias.ca.it sotto la voce APPALTI.<br />

3. TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIONE, MODALITA’ DI PRESENTAZIONE E DATA DI APERTURA DELLE OFFERTE:<br />

3.1 Termine per la presentazione <strong>del</strong>le offerte ore dodici <strong>del</strong> giorno 09.02.2005;<br />

3.2 Indirizzo: COMUNE DI IGLESIAS - UFFICIO CONTRATTI - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />

3.3 Modalità: secondo quanto previsto al punto 12 <strong>del</strong> bando integrale di gara;<br />

3.4 Apertura <strong>del</strong>le offerte: seduta pubblica il giorno 10.02.2005 alle ore 09,00 presso la Sala Riunioni <strong>del</strong> Centro Direzionale Amministrativo - Via<br />

Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />

4. CONDIZIONI MINIME DI CARATTERE ECONOMICO E TECNICO NECESSARIE PER LA PARTECIPAZIONE:<br />

a) Possesso di Attestazione di qualificazione in corso di validità, rilasciata da società di attestazione (SOA) regolarmente autorizzata, di cui al DPR<br />

34/2000 per: Categoria OG1 - Classifica I;<br />

5. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE<br />

L’incanto verrà esperito ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 21 comma 1c) <strong>del</strong>la legge 11/02/1994 n. 109, come modificato dall’articolo 7 <strong>del</strong>la legge 18 Novembre<br />

1998 n. 415, con il criterio <strong>del</strong> prezzo più basso, inferiore a quello posto a base di gara (al netto degli oneri per l’attuazione dei piani <strong>del</strong>la<br />

sicurezza), determinato mediante offerta dei prezzi unitari, compilata secondo le norme e con le modalità indicate punto 12 <strong>del</strong> bando di gara, <strong>del</strong>le<br />

opere compensate a corpo e/o <strong>del</strong>le opere compensate a misura, con ammissione <strong>del</strong>le sole offerte in ribasso e con esclusione automatica <strong>del</strong>le<br />

offerte anomale, ai sensi <strong>del</strong>l’art.21 comma 1-bis <strong>del</strong>la Legge 11/02/1994, n° 109 e successive modifiche ed integrazioni.<br />

IL DIRIGENTE<br />

Ing. Lamberto Tomasi<br />

CITTA’ DI IGLESIAS<br />

CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />

Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 -<br />

AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />

Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende appaltare l’esecuzione dei lavori pubblici relativi a:<br />

MANUTENZIONE DELLA SCUOLA MEDIA DI SERRA PERDOSA<br />

1. LUOGO, DESCRIZIONE E IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI, ONERI PER LA SICUREZZA E MODALITA’ DI PAGAMENTO<br />

DELLE PRESTAZIONI:<br />

1.1 I lavori dovranno essere eseguiti ad Iglesias, nello stabile <strong>del</strong>la scuola media di Serra Perdosa;<br />

1.2 Trattasi di lavori di adeguamento alla normativa vigente; Categoria prevalente OG1 (Edifici civili ed industriali) (ex cat. G1 <strong>del</strong>la tabella di classificazione<br />

di cui al Decreto <strong>del</strong> Ministro dei Lavori Pubblici <strong>del</strong> 15.05.1998 n. 304) - Classifica I (Classifica 02 <strong>del</strong>la L.R. n. 14/2002);<br />

1.3 IMPORTO LAVORI A BASE DI GARA: : Euro 150.835,00 (centocinquantamilaottocentotrentacinque/00);<br />

1.4 Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza, non soggetti a ribasso: Euro 4.665,00 (quattromilaseicentosessantacinque/00).<br />

1.5 IMPORTO COMPLESSIVO DELL’OPERA A BASE DI GARA: Euro 155.500,00 (centocinquantacinquemilacinquecento/00); di cui a misura<br />

Euro 130.910,96 e a corpo Euro 24.589,04;<br />

2. MODALITA’ PER LA RICHIESTA DEI DOCUMENTI<br />

Il Bando di gara, gli elaborati grafici, il computo metrico, il piano di sicurezza, il capitolato speciale d’appalto, lo schema di contratto e l’elenco prezzi per<br />

formulare l’offerta, sono visionabili presso l’ufficio Lavori Pubblici di questa amm.ne nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 11.00 e nei<br />

pomeriggi di lunedì e mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Per ottenere il rilascio di copia <strong>del</strong>l’uno e/o degli altri documenti, contattare sempre l’ufficio<br />

Lavori Pubblici - Tel. 0781.274285. Il bando di gara è disponibile anche presso il sito Internet <strong>del</strong> Comune di Iglesias: http://www.comune.iglesias.ca.it<br />

sotto la voce APPALTI.<br />

3. TERMINE, INDIRIZZO DI RICEZIONE, MODALITA’ DI PRESENTAZIONE E DATA DI APERTURA DELLE OFFERTE:<br />

3.1 Termine per la presentazione <strong>del</strong>le offerte: ore dodici <strong>del</strong> giorno 10.02.2005;<br />

3.2 Indirizzo: COMUNE DI IGLESIAS - UFFICIO CONTRATTI - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />

3.3 Modalità: secondo quanto previsto al punto 12 <strong>del</strong> bando integrale di gara;<br />

3.4 Apertura <strong>del</strong>le offerte: seduta pubblica il giorno 11.02.2005 alle ore 09,00 presso la Sala Riunioni <strong>del</strong> Centro Direzionale Amministrativo - Via Isonzo<br />

5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />

4. CONDIZIONI MINIME DI CARATTERE ECONOMICO E TECNICO NECESSARIE PER LA PARTECIPAZIONE:<br />

a) Possesso di Attestazione di qualificazione in corso di validità, rilasciata da società di attestazione (SOA) regolarmente autorizzata, di cui al DPR 34/2000 per:<br />

Categoria OG1 - Classifica I;<br />

In alternativa: Possesso di Attestazione regionale in corso di validità, rilasciata dal competente servizio <strong>del</strong>l’Assessorato (Albo Regionale Appaltatori) di cui<br />

alla Legge Regionale 09.08.2002 n.14 per Categoria OG1 - Classifica 2^;<br />

5. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE<br />

L’incanto verrà esperito ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 21 comma 1c) <strong>del</strong>la legge 11/02/1994 n. 109, come modificato dall’articolo 7 <strong>del</strong>la legge 18 Novembre 1998<br />

n. 415, con il criterio <strong>del</strong> prezzo più basso, inferiore a quello posto a base di gara (al netto degli oneri per l’attuazione dei piani <strong>del</strong>la sicurezza), determinato<br />

mediante offerta dei prezzi unitari, compilata secondo le norme e con le modalità indicate al punto 12 <strong>del</strong> bando di gara, <strong>del</strong>le opere compensate a corpo e/o<br />

<strong>del</strong>le opere compensate a misura, con ammissione <strong>del</strong>le sole offerte in ribasso e con esclusione automatica <strong>del</strong>le offerte anomale, ai sensi <strong>del</strong>l’art.21 comma<br />

1-bis <strong>del</strong>la Legge 11/02/1994, n° 109 e successive modifiche ed integrazioni.<br />

IL DIRIGENTE<br />

Ing. Lamberto Tomasi


c i n e m a m u l t i s a l a t e r r i t o r i a l e<br />

8 m a x i s c h e r m i c o n a u d i o D o l b y D i g i t a l ®<br />

0781 33 510<br />

0781 25 60 20<br />

www.cineworld.info<br />

maxi schermi,<br />

maxi emozioni.<br />

informazioni e prenotazioni:<br />

programmazione film (attivo 24 ore):<br />

web site:<br />

IGLESIAS < via Villa di Chiesa (viale alberato)<br />

SS 130<br />

S.ANTIOCO <<br />

CARBONIA <<br />

SP 85<br />

SP 2<br />

> CAGLIARI<br />

> VILLAMASSARGIA<br />

IGLESIAS<br />

Via Villa di Chiesa<br />

loc. Monte Figu


14<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

Realtà Locale<br />

CORSI DI FORMAZIONE “CONSULENTE A.D.R”<br />

E SU “CONTABILITÀ INDUSTRIALE”<br />

L’Associazione Industriali <strong>del</strong>la Provincia<br />

di Cagliari ha organizzato un<br />

corso di formazione per consulente<br />

per il trasporto di merci pericolose<br />

– A.D.R., che prenderà avvio il prossimo<br />

1° febbraio 2005.<br />

‘Il corso, <strong>del</strong>la durata di 50 ore, avrà<br />

l’obiettivo di preparare tutti i partecipanti<br />

alla prova d’esame presso la<br />

MCTC di Cagliari, per il conseguimento<br />

<strong>del</strong> certificato definitivo di<br />

Consulente A.D.R..<br />

Il corso, pertanto, sarà rivolto a tutti<br />

coloro che intendono svolgere l’attività<br />

di consulente A.D.R. (nuova<br />

figura professionale), oltre che a tutte<br />

le aziende che operano nel settore dei<br />

trasporti merci pericolose su strada,<br />

ferrovie, vie navigabili.<br />

Le lezioni si svolgeranno, da febbraio<br />

a maggio 2005, tutti i martedì, dalle<br />

15,00 alle 18,00.<br />

Le iscrizioni scadono martedì 25 gennaio<br />

2005.<br />

Il prossimo 27 gennaio 2005 avrà<br />

inoltre inizio la seconda edizione <strong>del</strong><br />

corso di formazione sulla “contabilità<br />

industriale”. Il corso sarà articolato<br />

in cinque giornate, avrà una durata di<br />

20 ore con cadenza bisettimanale pomeridiana<br />

e si svolgerà presso i locali<br />

<strong>del</strong>l’Associazione Industriali <strong>del</strong>la<br />

Provincia di Cagliari.<br />

Obiettivo <strong>del</strong> corso sarà quello di<br />

fornire le nozioni fondamentali e le<br />

metodologie per poter introdurre in<br />

CONTRIBUTI DELLA REGIONE<br />

AI CONSORZI DI BONIFICA<br />

g s<br />

b<br />

rotta<br />

anta<br />

di<br />

arbara<br />

loc.San Giovanni - IGLESIAS (CA)<br />

porto<br />

flavia<br />

masua<br />

azienda un sistema di analisi dei costi<br />

e di contabilità industriale atti a fornire<br />

una valutazione analitica dei risultati<br />

economici <strong>del</strong>la gestione.<br />

In particolare detto sistema consentirà<br />

di: effettuare un controllo <strong>del</strong>la<br />

gestione aziendale e determinare il<br />

costo <strong>del</strong> prodotto/servizio col grado<br />

di dettaglio desiderato (costi primi,<br />

diretti, indiretti, pieni, etc.).<br />

Il corso, che prevede un numero massimo<br />

di partecipanti, sarà rivolto ad<br />

imprenditori, operatori e collaboratori<br />

<strong>del</strong>l’Area amministrazione, finanza e<br />

controllo, operatori e addetti ai costi di<br />

produzione, oltre che giovani tecnici<br />

da preparare ai ruoli di responsabilità<br />

nell’area <strong>del</strong>la rilevazione dei costi.<br />

La Giunta regionale ha deciso lo stanziamento<br />

di 516.000,00 euro a favore<br />

dei Consorzi di Bonifica.<br />

La <strong>del</strong>ibera, proposta dall’Assessore<br />

<strong>del</strong>l’Agricoltura Salvatoricca Addis,<br />

destina 41.692,80 euro al Consorzio <strong>del</strong><br />

Basso <strong>Sulcis</strong>, 50.774,40 al Consorzio<br />

<strong>del</strong> Cixerri, 46.852,80 al Consorzio <strong>del</strong>la<br />

Gallura, 72.652,80 al Consorzio <strong>del</strong>la<br />

Nurra, 30.960,00 al Consorzio <strong>del</strong>l’Ogliastra,<br />

55.934,40 al Consorzio <strong>del</strong><br />

nord Sardegna, 33.540,00 al Consorzio<br />

<strong>del</strong>la Sardegna centrale, 108.360,00 al<br />

Consorzio <strong>del</strong>la Sardegna meridionale e<br />

75.232,80 al Consorzio <strong>del</strong>l’Oristanese.<br />

I Consorzi di Bonifica sono incaricati di<br />

realizzare gli interventi di manutenzione<br />

<strong>del</strong>le opere.<br />

La ripartizione è stata fatta sulla base<br />

dei criteri di legge, <strong>del</strong>l’estensione <strong>del</strong><br />

comprensorio, <strong>del</strong>l’entità e <strong>del</strong>la natura<br />

<strong>del</strong>le opere.<br />

Per le prenotazioni<br />

telefonare al servizio visite:<br />

tel. 0781.491300<br />

fax 0781.491395<br />

o via e-mail:<br />

segr.igea@virgilio.it<br />

g h enry<br />

alleria<br />

BUGGERRU (CA)<br />

(località Masua) NEBIDA - IGLESIAS (CA)<br />

SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDE<br />

PER PROGETTI DISOCCUPATI DISABILI<br />

La Regione ha indicato il 28 febbraio<br />

come termine ultimo per la consegna,<br />

da parte dei Cesil competenti, di tutti i<br />

progetti imprenditoriali relativi ai disoccupati<br />

diversamente abili, ai sensi<br />

<strong>del</strong>la Delibera Giunta regionale n°<br />

41/4 <strong>del</strong> 14 novembre 2003.<br />

Per permettere ai Cesil (Centri Servizi<br />

per l’Inserimento Lavorativo dei<br />

Soggetti Svantaggiati), precisa una<br />

nota <strong>del</strong> Cesil Carbonia, di produrre<br />

tutta la documentazione per tempo è<br />

L’Assessorato <strong>del</strong>le Politiche<br />

Sociali <strong>del</strong> Comune di Carbonia<br />

ha informato i cittadini<br />

interessati, che ancora non<br />

avessero provveduto, che il 31<br />

gennAio 2005 scadrà il termine<br />

ultimo per la presentazione<br />

<strong>del</strong>le domAnde relative<br />

all’ottenimento <strong>del</strong>l’Assegno<br />

Nucleo Familiare per l’anno<br />

2004.<br />

Si è tenuta nei giorni scorsi nel Comune<br />

di Assemini un’assemblea di Amministratori<br />

comunali per esaminare<br />

la vicenda relativa al PIANO PER<br />

IL LAVORO. All’incontro hanno<br />

partecipato oltre 40 Amministratori<br />

tra Sindaci e Assessori Attività alle<br />

Produttive provenienti da tutta la Sardegna,<br />

oltre a diversi esponenti politici<br />

e sindacali. Erano presenti e sono<br />

intervenuti nel dibattito l’on. Eliseo<br />

Secci Presidente <strong>del</strong>la Commissione<br />

Bilancio <strong>del</strong>la Regione, l’on.Giuseppe<br />

Fadda, l’on. Paola Lanzi, l’on. Salvatore<br />

Serra, gli esponenti Velio Ortu<br />

e Luigi Cogodi e Tiziana Meloni<br />

<strong>del</strong>la segreteria Regionale dei Verdi.<br />

Radio Iglesias<br />

necessario che i disabili interessati<br />

consegnino i moduli compilati entro il<br />

17 febbraio 2005, presso la sede <strong>del</strong><br />

Centro in piazza Repubblica 21, negli<br />

orari d’apertura al pubblico, il mercoledì<br />

dalle ore 15,30 alle 19,30 e il martedì<br />

e giovedì dalla 9,00 alle 13,00.<br />

I fondi stanziati dalla Regione sono<br />

destinati ai disabili disoccupati, aventi<br />

i requisiti prescritti dall’art. 1, comma<br />

1, <strong>del</strong>la legge 68/99. Il finanziamento<br />

concesso copre l’80% <strong>del</strong>le spese previste<br />

e non può superare i 15.000 euro<br />

per attività finanziata.<br />

Il Cesil di Carbonia si sta occupando<br />

<strong>del</strong>la distribuzione dei moduli di domanda,<br />

di offrire il proprio supporto<br />

alla stesura e sviluppo <strong>del</strong> piano<br />

d’impresa e raccogliere le richieste<br />

di finanziamento. In seguito al finanziamento<br />

<strong>del</strong> progetto da parte <strong>del</strong>la<br />

Regione, il Centro si occuperà <strong>del</strong><br />

monitoraggio <strong>del</strong>l’attività imprenditoriale<br />

avviata.<br />

DOMANDE ASSEGNO<br />

NUCLEO FAMILIARE<br />

Nell’incontro era presente anche Giacomo<br />

Meloni Segretario regionale<br />

<strong>del</strong>la C.S.S. L’assemblea ha ribadito<br />

l’assoluta necessità di salvaguardare<br />

l’art. 19 <strong>del</strong>la L.R. 37/98, quale strumento<br />

fondamentale di politica attiva<br />

per il lavoro a livello regionale. Oggi<br />

i Comuni sono l’istituzione pubblica<br />

che quotidianamente è impegnata a<br />

fronteggiare il dramma <strong>del</strong>la disoccupazione<br />

e a dare risposte concrete<br />

in termini di opportunità di lavoro e<br />

di sviluppo. Per i Comuni <strong>del</strong>la Sardegna<br />

la L.R. 37 è diventata un caposaldo<br />

insostituibile per realizzare<br />

un processo di sviluppo endogeno<br />

che partendo dal basso mette radici e<br />

Detto assegno compete alle famiglie<br />

che abbiano conviventi<br />

almeno tre figli minori e il cui<br />

reddito ISE risulti inferiore<br />

alla soglia stabilita dalla legge<br />

n° 448/98 all’art. 65 e sue modificazioni.<br />

La domanda dovrà essere presentata<br />

presso gli uffici amministrativi<br />

dei Servizi Sociali,<br />

che hanno sede nei locali <strong>del</strong><br />

Centro Anziani di via Balilla.<br />

ASSEMBLEA AMMINISTRATORI COMUNALI<br />

IN DIFESA DEL PIANO PER IL LAVORO.<br />

si integri con le opportunità e le specificità<br />

locali. Il PIANO PER IL LA-<br />

VORO rappresenta un mo<strong>del</strong>lo per<br />

determinare uno sviluppo integrato<br />

che ha prodotto per questi anni 9.000<br />

posti di lavoro stabili e sta rappresentando<br />

l’unica vera risorsa in mano<br />

alle Amministrazioni comunali, dopo<br />

anni di tagli dei trasferimenti statali e<br />

regionali. La parte mobilitazione che<br />

si è scatenata dopo le prime voci di<br />

cancellazione <strong>del</strong>la L.R. 37 ha permesso<br />

che il Presidente <strong>del</strong>lo Giunta<br />

Soru rivedesse la posizione iniziale<br />

riproponendo uno stanziamento di<br />

risorse e l’introduzione di modifiche<br />

allo strumento.<br />

SERVIZIO SANITARIO REGIONE SARDEGNA<br />

AZIENDA USL n° 7 CARBONIA (CA)<br />

AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA<br />

Si rende noto che l’Azienda USL n° 7, con sede in<br />

Carbonia (CA) via Dalmazia 83, ha indetto i seguenti<br />

appalti, da espletarsi a mezzo pubblico incanto-proceduta<br />

aperta, ai sensi <strong>del</strong> D.Lgs. 358/92 e <strong>del</strong> D.Lgs.<br />

157/95 e successive modificazioni e integrazioni:<br />

1) Affidamento fornitura annuale farmaci, compresi<br />

emoderivati e mezzi di contrasto con possibilità di<br />

rinnovo di anno in anno per ulteriori tre anni.<br />

Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />

21.02.2005<br />

Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />

23.02.2005<br />

2) Affidamento fornitura annuale soluzioni infusionali<br />

con possibilità di rinnovo di anno in anno per ulteriori<br />

tre anni.<br />

Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />

22.02.2005<br />

Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />

24.02.2005<br />

3) Affidamento fornitura biennale di dispositivi medici<br />

e di materiale di consumo per emodinamica.<br />

Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />

18.02.2005<br />

Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />

CITTA’ DI IGLESIAS<br />

CENTRO DIREZIONALE<br />

AMMINISTRATIVO<br />

Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />

Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201<br />

ESTRATTO AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />

Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende<br />

appaltare, mediante Pubblico Incanto da tenersi ai sensi<br />

<strong>del</strong>l’art. 19 comma 1, lett. A) <strong>del</strong> D. Lgs. N. 358/92, la<br />

FORNITURA OLIO COMBUSTIBILE TRA 12°/13°<br />

E. B.T.Z. DA RISCALDAMENTO (S < 0,3%) PER<br />

L’ISTITUTO PER ANZIANI “CASA SERENA”<br />

CON ANNESSA COMUNITA’ “MARGHERITA DI<br />

SAVOIA”.<br />

IMPORTO A BASE D’ASTA: Euro 223.106,40<br />

per il triennio, I.V.A. inclusa;<br />

LUOGO DELLA CONSEGNA: Istituto per anziani<br />

Casa Serena - Viale Colombo - Iglesias<br />

NATURA E QUANTITA’ DEI PRODOTTI: Vedi capitolato<br />

speciale d’appalto.<br />

Il Bando di gara integrale ed il capitolato speciale<br />

d’appalto sono visionabili presso gli Uffici <strong>del</strong>la Casa<br />

di riposo Casa Serena - Viale Colombo Iglesias, Tel.<br />

0781.33187 - 274530 – sono disponibili anche presso il<br />

sito Internet <strong>del</strong> Comune di Iglesias: http://www.comune.<br />

iglesias.ca.it sotto la voce APPALTI.<br />

Responsabile <strong>del</strong> procedimento è il Geom. Riccardo<br />

21.02.2005<br />

4) Affidamento fornitura biennale di sacche per raccolta<br />

sangue e di filtriper i centro trasfusionali<br />

Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />

23.02.2005<br />

Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />

25.02.2005<br />

5) Affidamento fornitura di cuvette per la determinazione<br />

<strong>del</strong>l’emoglobina con service <strong>del</strong>le apparecchiature<br />

Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />

28.02.2005<br />

Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />

02.03.2005<br />

6) Affidamento fornitura triennale di gasolio per riscaldamento<br />

Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />

08.03.2005<br />

Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />

10.03.2005<br />

7) Affidamento biennale Global service smaltimento<br />

rifiuti con possibilità di rinnovo per ulteriori due anni.<br />

Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />

25.02.2005<br />

Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />

Carta – Direttore Casa Serena.<br />

IL DIRIGENTE SETTORE<br />

SERVIZI SOCIALI<br />

Dott. Paolo Carta<br />

28.02.2005<br />

8) Affidamento annuale Global service manutenzione<br />

apparecchiature medicali con possibilità di rinnovo di<br />

anno in anno per ulteriori tre anni.<br />

Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />

11.03.2005<br />

Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />

14.o3.2005<br />

9) Affidamento annuale fornitura stampati<br />

Termine presentazione offerta ore 13.00 <strong>del</strong> giorno<br />

07.03.2005<br />

Espletamento pubblico d’appalto ore 10.00 <strong>del</strong> giorno<br />

09.03.2005<br />

Il bando integrale, i Capitolati Generale e Speciale<br />

sono disponibili presso il Servizio Acquisti<strong>del</strong>l’Azienda<br />

in via Dalmazia 83 Carbonia, tutti i giorni feriali<br />

(sabato escluso) dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Tel.<br />

0781.6683227-228-Fax 0781.6683224.<br />

La richiesta dei Capitolati (anche a mezzo fax) deve<br />

essere accompagnata dalla copia <strong>del</strong> versamento (unico<br />

anche per più gare) di euro 10,00 sul c/cp 16765091<br />

intestato alla Banca di Sassari-Tesoreria Azienda USL<br />

n° 7 Carbonia.<br />

Il bando integrale è stato inviato alla G.U.CE e alla<br />

GURI in data 10.01.2005. La pubblicazione <strong>del</strong> presente<br />

bando non vincola l’Azienda USL.<br />

IL DIRETTORE GENERALE<br />

Dott. Emilio Simeone<br />

Soluzioni<br />

di apparecchiature<br />

e arredamento<br />

per lʼufficio<br />

30 anni di esperienza<br />

al vostro servizio


Realtà locale<br />

CARBONIA<br />

I SARDI DELL’ISOLA DEL “DIO SOLE”<br />

IN UN’OPERA DI SEBASTIAN SOLINAS<br />

Il magico mondo <strong>del</strong>l’antichità, quella<br />

vissuta da popolazioni indigene o<br />

approdate in Sardegna per esplorare<br />

nuove terre in grado di sviluppare<br />

produzioni e commerci, continua<br />

ad appassionare esperti e neofiti, anch’essi<br />

impegnati a scoprire elementi<br />

di novità storica attraverso i quali<br />

impostare una ricostruzione che parta<br />

almeno dall’età <strong>del</strong>la pietra o Paleolitico.<br />

Studiosi italiani e stranieri, esperti<br />

<strong>del</strong>le diverse discipline antiche hanno<br />

tentato, finora, di seguire la pista<br />

letteraria e quella archeologica, compresa<br />

quella letteraria-archeologica<br />

insieme, che riuscisse ad aprire il varco<br />

a nuove conoscenze.<br />

Non v’è dubbio che si tratti di una<br />

materia ostica, sulla quale si sono<br />

avanzate più supposizioni che oggettivi<br />

riscontri (archeologici e letterari),<br />

arrivando, talvolta, persino a dare per<br />

certo ciò che certo non è mai stato.<br />

Addirittura l’archeologia ufficiale si<br />

è spinta ben oltre, convinta <strong>del</strong> fatto<br />

che nessuno avrebbe mai potuto contestare<br />

i “santoni” <strong>del</strong>l’antichità.<br />

Della Sardegna antichissima restano<br />

con immutato fascino ed inspiegate<br />

domande, quale ruolo o funzione abbiano<br />

avuto i nuraghi, i monumentali<br />

pozzi sacri, i menhir, le tombe dei giganti<br />

o domus de janas. Una Sardegna<br />

carica di mistero intorno al quale tanti<br />

hanno scritto ed altrettanti si sono cimentati<br />

in fantasiose ricostruzioni.<br />

Eppure, (quando si dice la forza <strong>del</strong>la<br />

volontà !) c’è chi, non archeologo né<br />

impegnato nella ricostruzione storica<br />

ufficiale, ha coltivato la passione <strong>del</strong>l’archeologia<br />

ed ha percorso, in lungo e<br />

largo, le varie realtà antiche disseminate<br />

nell’Isola, raccogliendo informazioni,<br />

toponimi, detti popolari, articoli o riferimenti<br />

bibliografici ed è riuscito a realizzare<br />

un volume di notevole spessore<br />

culturale, ancorché informativo.<br />

Questi, Sebastian Solinas di Carbonia,<br />

ha dato alla luce l’opera che<br />

ha avuto quasi tre lustri di gestazione,<br />

migliaia di chilometri di strade<br />

(asfaltate e sterrate) percorse, decine<br />

di migliaia di elementi e fotografie<br />

raccolte che, oggi, grazie all’Amministrazione<br />

provinciale, al Comune e<br />

Massimo Carta<br />

ai Lions Club di Carbonia, sono stati<br />

raccolti nel libro “Sardis…l’isola <strong>del</strong><br />

Dio Sole”.<br />

Al di là <strong>del</strong> giudizio che potrà arrivare<br />

dal mondo accademico ed archeologico,<br />

detto libro (unica pecca, forse, è il<br />

formato poco agevole) costituisce una<br />

pietra miliare per coloro che vorranno<br />

capire e informarsi su quanto in Sardegna<br />

è sopravvissuto dall’antichità.<br />

Sebastian Solinas ha saputo trattare<br />

e collocare nel libro nozioni che<br />

finora, sviluppate dal mondo cattedratico,<br />

avevano tenuto lontani dall’archeologia<br />

anche i più predisposti<br />

comuni appassionati. Nel volume di<br />

Sebastian Solinas, invece, chi voglia<br />

farsi un’idea o interessarsi di archeologia<br />

viene preso per mano, portato<br />

nel Paleolitico di cui è presentata la<br />

realtà visiva di quell’epoca, senza la<br />

presunzione di dargli spiegazioni che<br />

alcuno finora è riuscito a formulare<br />

con oggettiva cert ezza.<br />

L’opera, con riferimenti documentali<br />

greci e latini, si articola in quattro filoni.<br />

Il primo parte dal Paleolitico ripercorrendo<br />

l’excursus storico <strong>del</strong>la Sardegna,<br />

Carbonia - Presentazione Lions Libro Solinas<br />

soffermandosi in modo particolare sui<br />

nuraghi che ancora oggi affascinano per<br />

la loro dimensione e mai scoperta finalità<br />

originaria.<br />

La seconda parte tratta <strong>del</strong>la cartografia,<br />

<strong>del</strong> glossario sardo e dei musei<br />

Uno degli aspetti più diffusamente<br />

trattati dal libro di Sebastian<br />

Solinas è quello relativo al<br />

rapporto tra uomo o popolazioni<br />

antiche e gli astri. Nulla di nuovo,<br />

si potrebbe obiettare, se ancora<br />

oggi tra oroscopi, zodiaci e giochi<br />

di varia magia, il mondo si sente,<br />

più che mai, influenzato dalla posizione<br />

astrale.<br />

Ma per le popolazioni antiche<br />

pare che questo rapporto fosse più<br />

stretto e venerato, al punto che in<br />

Sardegna, la stessa conformazione,<br />

orientamento e posizionamento<br />

dei nuraghi, sarebbero da ricondurre<br />

al mondo stellare.<br />

Sebastian Solinas non sfugge a<br />

questa teoria, per la verità, già ampiamente<br />

trattata da studiosi di popolazioni<br />

antiche e di allineamenti<br />

di certe costruzioni, tra le quali i<br />

nuraghi appunto, che, secondo<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

esistenti nell’Isola. La terza, invece,<br />

propone un percorso analitico di tutte<br />

le località archeologiche <strong>del</strong>la Sardegna,<br />

elencandole per Provincia.<br />

La quarta, infine, è quella più voluminosa<br />

e ricca di nozioni, nella quale<br />

15<br />

trovano riscontro nomi e termini <strong>del</strong><br />

mondo antico, le mappe stellari, l’elenco<br />

dei Comuni interessati da antichi<br />

insediamenti, nonché una ricca e preziosa<br />

collezione di fotografie di siti<br />

archeologici.<br />

L’INFLUENZA ASTRALE<br />

NEI POPOLI ANTICHI<br />

dette teorie, risulterebbero rispondenti<br />

all’indirizzo astrale.<br />

“Sardis…l’isola <strong>del</strong> Dio Sole”<br />

contiene persino <strong>del</strong>le ricostruzioni<br />

<strong>del</strong> mondo stellare riferito<br />

al periodo Paleolitico. Uno sforzo<br />

che serve ad accrescere il già prezioso<br />

apporto di Sebastian Solinas<br />

alla conoscenza dei popoli antichi<br />

che abitarono la Sardegna e la cui<br />

storia resta ancora sotterrata, in attesa<br />

che persone coraggiose, come<br />

quest’ultimo, rendano più “volgare”<br />

la materia e diano accesso ad<br />

una più larga schiera di persone,<br />

interessate a capire cosa sia stata<br />

in antichità quest’isola posta al<br />

centro <strong>del</strong> Marenostrum.<br />

Sebastian Solinas<br />

Carbonia - Presentazione Lions Libro Solinas<br />

FLUMINIMAGGIORE,<br />

…peccato non conoscerlo<br />

storia, ambiente, tradizioni<br />

mare e natura<br />

cultura<br />

buon cibo<br />

e tanta ospitalità<br />

INFO: TEL. 0781- 5850212 E - MAIL FLUMINIMAGGIORE,SUAP@TISCALI.IT


16<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

Realtà locale<br />

IGLESIAS<br />

COL PASSARE DEL TEMPO LA CATTADRALE<br />

PERDE OGNI RIFERIMENTO CON LA STORIA<br />

Da anni chiusa per restauri che<br />

stanno andando oltre ogni legittima<br />

ragionevolezza, la cattedrale<br />

di Iglesias dedicata a S.Chiara sta<br />

diventando sempre più povera. Già<br />

il fatto stesso che ai lavori preventivati,<br />

si siano aggiunti altri imprevisti<br />

(sia pure prevedibili), ha di<br />

fatto portato questa monumentale<br />

chiesa, realizzata intorno al 1284-<br />

85, a perdere quel carisma e quella<br />

preziosità che ha sempre avuto non<br />

solo presso gli Iglesienti.<br />

Sede <strong>del</strong> Vescovo diocesano,<br />

S.Chiara presenta, ancora oggi,<br />

l’unicità d’essere al mondo l’unica<br />

cattedrale dedicata a S.Chiara<br />

d’Assisi. Intorno ad essa è nata e<br />

si è sviluppata Villa di Chiesa, la<br />

quale venne arricchita <strong>del</strong>la costruzione<br />

e presenza di altre chiese <strong>del</strong><br />

periodo medioevale e che ancora<br />

oggi impreziosiscono la città di<br />

architetture e di arte sacra, quanto,<br />

forse, non è presente nel resto <strong>del</strong><br />

territorio.<br />

Vi è tuttavia da dire che, a parte i<br />

lavori interni al tempio, da oltre<br />

Elena Cossu<br />

vent’anni la cattedrale è priva dei<br />

riferimenti storici, quali le due<br />

epigrafi conosciute all’esterno, di<br />

cui hanno sempre dato un preciso<br />

punto di riferimento i testi turistici<br />

e storici, ma che oggi non si trovano<br />

più.<br />

Una, la più antica, risalente al<br />

1284-85 era murata nel lato nord<br />

<strong>del</strong>la porta minore: in cornu evangelii<br />

(lato via Duomo, fronte ex<br />

Tipografia). In occasione <strong>del</strong>la<br />

restaurazione <strong>del</strong>le facciate e <strong>del</strong>la<br />

struttura di quella chiesa effettuata<br />

negli anni Ottanta, fu estratta ed<br />

asportata dalla parete originaria e<br />

riposta in sacrestia di quella chiesa<br />

(non se ne capisce il perché). Tutto<br />

aveva lasciato intendere che una<br />

volta completati i lavori, l’epigrafe<br />

sarebbe ritornata al suo posto. Nulla<br />

finora è stato fatto per riportarla<br />

al suo posto originario.<br />

In quell’epigrafe c’è scritto: “Anno<br />

Domini millesimo ducentesimo<br />

octuagesimo quinto, indictione<br />

decimatertia, hoc opus fecit fieri<br />

Petrus operaius; regnante Guidone<br />

de Sentate, Protestate Argentarie,<br />

Ville Ecclesie, Domus Nove e<br />

sexte partis Regni Kallaretani, pro<br />

Magnifico e potente Viro Domino<br />

Comite Ugolino de Donoratico”.<br />

Appare verosimile supporre che<br />

detta epigrafe sia ancora conservata<br />

in sacrestia o in altra parte al<br />

sicuro. Però il suo posto è quello<br />

esterno, anche perché è una pagina<br />

di storia che in origine doveva<br />

restare a testimonianza non interna<br />

alla chiesa in argomento.<br />

L’altra epigrafe è quella esterna alla<br />

porta principale <strong>del</strong>la cattedrale. Si<br />

tratta di una pietra muraria posta<br />

sul lato sinistro (per chi guarda)<br />

<strong>del</strong>la porta maggiore <strong>del</strong>la stessa<br />

chiesa. Risalente agli anni 1285-<br />

1288, quel concio è una copia <strong>del</strong>l’originale,<br />

custodito in condizioni<br />

precarie e da restaurare presso il<br />

Iglesias - Cattedrale S. Chiara<br />

Museo Mineralogico <strong>del</strong>l’Istituto<br />

Tecnico Minerario di Iglesias. In<br />

detto concio è scritto: Lo magnifico<br />

Signore messer Pietro Canino, Podestà<br />

per lo Signore Re e Domino<br />

Conte Ugolino di Donoratico, Signore<br />

de la sexta parte de lo Regno<br />

di Vallari, e ora per la Dio gratia<br />

Podestà di Pisa; esistente Pietro di<br />

Bernardo operajo”.<br />

Appare più che legittimo sollecitare<br />

chi di dovere perché le due<br />

epigrafi ritornino al loro posto originario,<br />

anche perché testimoni di<br />

una passato storico che appartiene<br />

all’intera collettività. Peraltro, detti<br />

reperti lasciati nascosti non servono<br />

alla causa <strong>del</strong>la storicità cittadina,<br />

né portano alcun vantaggio. Semmai<br />

possono solo correre dei rischi:<br />

d’essere dimenticati e lasciati in<br />

rovinosa umidità.


Pagina di Storia<br />

Quelli che hanno letto i Promessi Sposi<br />

sono certamente ben più numerosi dei<br />

venticinque lettori che Alessandro Manzoni<br />

riteneva di avere, quando descriveva<br />

lo stato d’animo di don Abbondio<br />

nell’incontrare i bravi.<br />

E se gli Iglesienti ed i Sulcitani che hanno<br />

letto il romanzo storico volessero approfondire,<br />

con personali ricerche d’archivio,<br />

i fatti <strong>del</strong>la peste magistralmente<br />

descritti dallo scrittore milanese, e che<br />

hanno interessato il loro territorio, potrebbero<br />

consultare la documentazione<br />

conservata nell’Archivio storico comunale<br />

d’Iglesias ed in quello <strong>del</strong>l’Archivio<br />

storico diocesano.<br />

Della peste <strong>del</strong> 1600 che colpì tutta l’Isola<br />

racconta lungamente il padre cappuccino<br />

Jorge Aleo nella sua “Storia cronologica<br />

<strong>del</strong> regno di Sardegna”, confermando<br />

come all’epoca fossero comuni le astruse<br />

teorie <strong>del</strong> don Ferrante manzoniano<br />

sulle cause che danno origine al contagio<br />

e diffusione <strong>del</strong>la pestilenza.<br />

In Sardegna il morbo che già aveva infettato<br />

diversi regni e Paesi <strong>del</strong>l’odierna Europa,<br />

arriva nel mese di aprile <strong>del</strong> 1652.<br />

Ricorrendo alla corruzione <strong>del</strong> Governatore<br />

<strong>del</strong>la città, ad Alghero viene fatta<br />

entrare in porto una tartana proveniente<br />

dalla Catalogna, nonostante sia priva <strong>del</strong>le<br />

patenti di sanità già rese obbligatorie<br />

con apposita crida.<br />

Le merci trasportate dalla tartana erano<br />

state caricate a Tarragona, città nella<br />

quale si era già diffuso ed imperversava<br />

il contagio, ed attraverso l’acquisto di<br />

esse ed il contatto con i marinai il male<br />

si propagò dapprima ad Alghero ed in<br />

seguito in tutto il nord <strong>del</strong>la Sardegna. Si<br />

estese poi progressivamente verso il sud<br />

<strong>del</strong>l’Isola, nonostante fosse stato reso obbligatorio<br />

spostarsi da un posto all’altro<br />

solo se provvisti di certificato, chiamato<br />

“biglietto <strong>del</strong>la salute”, attestante che, per<br />

la durata di quaranta giorni consecutivi,<br />

non si fosse stati a contatto con persone<br />

infette né si fosse stati in paesi contaminati.<br />

Alla festa di aprile <strong>del</strong> 1655 in onore di<br />

Sant’Antioco nell’Isola omonima, il notaio<br />

cagliaritano Sadorro Pruna era stato<br />

comandato al seguito <strong>del</strong> commissario<br />

Don Antiogo Carcasona e dei componenti<br />

la Giunta <strong>del</strong> Morbo col preciso<br />

scopo di impedire che nell’Isola entrassero<br />

persone provenienti dai paesi colpiti<br />

dalla peste, ad eccezione degli abitanti di<br />

Iglesias, Cagliari, Domusnovas e Villamassargia<br />

che ancora erano stati risparmiati<br />

dal contagio.<br />

Iglesias aveva preso le sue precauzioni<br />

ANNO 1656: LA PESTE BAROCCA AD IGLESIAS<br />

sanitarie. Le uniche vie d’accesso frequentate<br />

erano quelle che portavano<br />

verso Cagliari e che consentivano di entrare<br />

in città o dalla porta Castello o dalla<br />

porta Maestra. Verso porta Sant’Antonio<br />

o Fontana, e verso porta Nuova, il traffico<br />

di persone era limitato, essendo il <strong>Sulcis</strong><br />

spopolato così come la zona montagnosa<br />

a nord.<br />

Allo scopo di impedire che la peste entrasse<br />

in città, erano stati formati due posti<br />

di blocco all’altezza <strong>del</strong>le chiese di Santa<br />

Maria di Valverde e di San Salvatore,<br />

costruendo due torrette per riparo <strong>del</strong>le<br />

guardie che, vigilando ventiquattro ore<br />

su ventiquattro, proibivano l’ingresso<br />

alle persone non munite di biglietto <strong>del</strong>la<br />

salute.<br />

Per ben quattro anni Iglesias fu indenne<br />

dal contagio. Ma nel mese di marzo <strong>del</strong><br />

1656 il Viceré Conte de Lemos decise<br />

di tenere la Giunta <strong>del</strong> Morbo ad Iglesias.<br />

La Giunta era un organismo creato<br />

appositamente per prendere decisioni in<br />

merito alla salvaguardia <strong>del</strong>la salute <strong>del</strong>la<br />

popolazione.<br />

I padri cappuccini vennero fatti temporaneamente<br />

trasferire nel Collegio dei<br />

Gesuiti, e nel Convento di Valverde, sulla<br />

porta <strong>del</strong> quale furono poste le insegne<br />

<strong>del</strong>la città, quelle <strong>del</strong> Viceré e quelle reali<br />

dipinte dal siciliano Joseph Bona Curça<br />

e costate 15 lire, si tenne la Giunta con<br />

la partecipazione di persone che, appartenendo<br />

ad un organismo superiore,<br />

non furono evidentemente controllate in<br />

modo adeguato dal punto di vista sanitario,<br />

per cui si ottenne il risultato inverso<br />

a quello che la Giunta si era prefissato.<br />

La peste entrò ad Iglesias, ed a portarcela<br />

furono proprio i componenti il seguito <strong>del</strong><br />

Viceré e <strong>del</strong>la Giunta.<br />

Padre Aleo descrive così la sintomatologia<br />

<strong>del</strong> morbo: piaghe, bubboni e tumori<br />

ghiandolari negli inguini, accompagnati<br />

da <strong>del</strong>irio, alterazioni <strong>del</strong>l’animo, sonno<br />

profondo, insonnia, forti dolori di testa,<br />

torpore, convulsioni, inappetenza, nausea<br />

e sete con esalazioni corporee molto puzzolenti<br />

e ripugnanti.<br />

Solitamente morivano intere famiglie.<br />

Pochissimi duravano fino al quinto giorno,<br />

perché la maggior parte moriva dopo<br />

tre o quattro giorni, e moltissimi nello<br />

stesso giorno in cui si manifestavano i<br />

sintomi.<br />

Iglesias, all’epoca terza città <strong>del</strong>la Sardegna<br />

per importanza e popolazione dopo<br />

Cagliari e Sassari, vide i suoi abitanti<br />

ridotti ad un terzo. Per la densità degli<br />

abitanti, la ristrettezza <strong>del</strong>le case e la scomodità<br />

<strong>del</strong>le abitazioni, dice Padre Aleo,<br />

la peste fece una tale strage che in pochi<br />

giorni la città rimase spopolata e ridotta<br />

ad un deserto.<br />

Molti abitanti fuggirono dalla città riversandosi<br />

nelle vigne, come i coniugi<br />

Gontini Cogoti ed Elena Melis che fecero<br />

voto solenne a S. Ignazio di Loyola<br />

promettendo che, se fossero scampati<br />

alla peste, avrebbero fatto celebrare in<br />

perpetuo una messa solenne la domeni-<br />

Francesco Cherchi<br />

ca <strong>del</strong>l’ottava <strong>del</strong>la sua festa. Scampati<br />

al contagio, onorarono il voto lasciando<br />

500 lire ai Gesuiti per tale incombente<br />

e, con testamento <strong>del</strong> 6 novembre 1679<br />

rogato dal notaio Joannes Antiochus Pirina<br />

Delussu, lasciarono altre 500 lire per<br />

fabbricare la cappella di S. Ignazio nella<br />

chiesa nuova <strong>del</strong>la Compagnia di Gesù.<br />

Nell’epidemia morirono tutti i Consiglieri,<br />

come risulta da una annotazione<br />

posta sulla copertina in pergamena di un<br />

registro, per cui il 14 <strong>del</strong> mese di settembre<br />

<strong>del</strong> 1656 si dovettero rieleggere tutti<br />

, anticipando l’estrazione che veniva di<br />

solito effettuata il 30 novembre, festività<br />

di S. Andrea.<br />

Anche il Corpo Capitolare fu ridotto a<br />

soli quattro canonici contro i diciotto che<br />

lo componevano. Il 16 settembre 1656,<br />

non essendo stata ancora purificata e<br />

disinfettata la città, nella chiesa di San<br />

Sebastiano fuori le mura si riunirono<br />

i canonici Antiogo Balia, Domingo<br />

Pintus, Antiogo Figus e Joan Canavera<br />

allo scopo di eleggere il nuovo Vicario<br />

Generale in sostituzione <strong>del</strong> canonico<br />

Joan Antony Escarchonj, morto nel<br />

contagio. Dal verbale <strong>del</strong>la riunione si<br />

apprende che i superstiti erano scampati<br />

alla morte perché si trovavano lontani da<br />

Iglesias, anche se il canonico Figus era<br />

giunto quasi in punto di morte ed il canonico<br />

Canavera aveva dovuto subire la<br />

quarantena perché la madre con la quale<br />

conviveva era deceduta di peste.<br />

Per dare un aiuto ai becchini, fu comprato<br />

uno schiavo dal mercante genovese Juan<br />

Baptista Glori pagandolo 300 lire. Non si<br />

ha notizia se il monatto sia sopravvissuto<br />

al contagio né quale fosse il suo nome e<br />

nazionalità.<br />

Nel Libro dei Morti <strong>del</strong>la Curia Vescovile<br />

risultano registrati solo due casi di<br />

morti di peste, uno il 28 aprile e l’altro il<br />

30 aprile 1656. Le due donne decedute,<br />

Marchesa Cani e Juana Falchy, vennero<br />

sepolte fuori porta e segretamente, senza<br />

accompagnamento di sacerdote, per non<br />

destare allarme nella popolazione.<br />

Doveva essere tanta la confusione creata<br />

dalla pandemia. Sia gli atti <strong>del</strong> Comune<br />

che quelli <strong>del</strong>la Parrocchia si interrompono<br />

il 31 maggio. Nessuna registrazione,<br />

né da parte <strong>del</strong>le autorità civili né da parte<br />

di quelle religiose viene effettuata fino<br />

alla metà di ottobre <strong>del</strong> 1656.<br />

Dal verbale <strong>del</strong> Consiglio Generale tenutosi<br />

il 24 aprile 1657 si apprende che morirono<br />

più di mille persone, che furono<br />

sepolte nell’orto requisito alla famiglia<br />

Serra Otger, interrompendo per ovvi motivi<br />

igienici le sepolture nelle chiese e nei<br />

cimiteri attigui. Il terreno era quello che<br />

si trovava dietro la chiesa di San Sebastiano<br />

fuori le mura. Questa chiesa occupava<br />

esattamente l’area dove attualmente<br />

si trova la biblioteca comunale, che altro<br />

non è che la trasformazione <strong>del</strong>l’edificio<br />

religioso prima in un magazzino, successivamente<br />

in un macello ed in ufficio <strong>del</strong><br />

Dazio e poi ancora in biblioteca.<br />

Per ricordare i morti di peste ed il luogo<br />

<strong>del</strong>la loro sepoltura, si apprende dal<br />

verbale sopra ricordato, vi fu collocata<br />

una grande croce. Per questo motivo la<br />

località conserva ancora il toponimo di<br />

via Crocifisso<br />

Il Libro dei Morti <strong>del</strong>la parrocchia di<br />

Santa Chiara, dall’anno 1724 al 1753,<br />

sotto la data o <strong>del</strong> primo o <strong>del</strong> due di<br />

novembre, riporta la memoria <strong>del</strong>la processione<br />

che ogni anno, partendo dalla<br />

Cattedrale, giungeva al luogo dove furono<br />

sepolti e cremati i morti di peste per<br />

recitarvi le preghiere di suffragio.<br />

L’orto requisito, dopo accurata perizia<br />

effettuata dai massai Antoni Sebis Casu<br />

per conto <strong>del</strong>la Città, e da Joan Gambony<br />

Soldano per conto <strong>del</strong> proprietario Thomas<br />

Serra Otger, nel frattempo divenuto<br />

Consigliere Capo, fu pagato 200 lire il 13<br />

settembre 1657.<br />

Risultano inoltre documentate le spese<br />

sostenute dalla Città per pagare i “prefumadors”<br />

Juan Maria Ayona di Orani<br />

e Juan Baquis Setzy, i quali utilizzando<br />

calce viva provvedevano alla disinfezione<br />

<strong>del</strong>le case dopo averle “profumate”<br />

utilizzando aceto e bruciandovi erbe aromatiche<br />

ritenute disinfettanti.<br />

Sono pure documentati: lo stipendio<br />

di 1.070 lire pagato al medico Jordj<br />

Moyran che per ordine <strong>del</strong> Conte di<br />

Lemos aveva prestato la sua opera per<br />

sette mesi e quattro giorni; la spesa di<br />

10 lire e 19 soldi per l’acquisto di carne<br />

presso i “carnisers” Perdo Rubio e Juan<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

Mereu Capeddu per darla da mangiare<br />

ai “prefumadors” che dovevano nutrirsi<br />

bene dovendo affrontare il pericolo di<br />

contagio; la spesa già ricordata di 200 lire<br />

per l’acquisto <strong>del</strong>l’orto che era servito da<br />

cimitero e già di proprietà <strong>del</strong>la famiglia<br />

Serra Otger, nonché quella di 40 lire per<br />

il noleggio di un carro di proprietà di Domingo<br />

Pinna e che serviva per il trasporto<br />

dei morti appestati, oltre alle 300 lire già<br />

ricordate per l’acquisto <strong>del</strong>lo schiavo<br />

monatto.<br />

Gli ingredienti manzoniani ci sono tutti<br />

compresi il monatto ed il carro per il trasporto<br />

dei cadaveri.<br />

Una precisazione: è convinzione comune<br />

che l’attuale piazza Canavera, vulgo “su<br />

muntoni” sia così denominata perché vi<br />

si ammassavano gli appestati.<br />

Tenuto conto che non esiste alcuna docu-<br />

17<br />

mentazione relativa alla peste <strong>del</strong> 1348,<br />

ossia la peste nera detta anche <strong>del</strong> Boccaccio,<br />

e riguardante la sua eventuale<br />

diffusione in Villa di Chiesa, il toponimo<br />

“su muntoni” lo si trova in un Cabreo<br />

(registro) già nel 1641, cioè 15 anni prima<br />

<strong>del</strong>la peste di cui abbiamo parlato, e<br />

quindi non è neppure in relazione a quest’ultima.<br />

È da ritenere che il toponimo<br />

sia da riferirsi alle disastrate condizioni<br />

igieniche <strong>del</strong>la città per aver causato altre<br />

epidemie con numerose morti di cittadini<br />

iglesienti.<br />

Occorre anche precisare che contrariamente<br />

ad una voce che corre, la chiesa<br />

<strong>del</strong>le Anime non ha nulla a che vedere<br />

con i morti di peste, poiché l’Oratorio<br />

<strong>del</strong>la Confraternita <strong>del</strong>le Anime Benedette<br />

<strong>del</strong> Purgatorio è stato costruito solo nel<br />

1785, centoventi anni dopo il contagio.<br />

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18<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

Cultura<br />

IGLESIAS<br />

TESTIMONIANZA SU DON PIETRO ALLORI<br />

UOMO-SACERDOTE ED INSIGNE MUSICISTA<br />

A VENT’ANNI DALLA SUA MORTE<br />

Conobbi e frequentai don Pietro Allori<br />

fin dal 1954. Era un uomo riservato,<br />

schivo. Un uomo buono e mite che la<br />

musica trasfigurava in funzione <strong>del</strong>l’intensità<br />

creativa e <strong>del</strong>la sensibilità<br />

compositiva ed interpretativa. Ogni<br />

sua esecuzione all’organo era potenza<br />

espressiva e commozione sublime. Un<br />

artista che aveva affinità intellettuali<br />

con altri artisti, sacerdoti anch’essi, tra<br />

cui don Parodi, giovane sacerdote con<br />

la passione <strong>del</strong>la pittura che “coltivava”<br />

a buon livello espressivo.<br />

In quel tempo don Pietro Allori alloggiava<br />

nel sottotetto <strong>del</strong> Seminario<br />

vescovile (piazza Collegio) di Iglesias,<br />

posto sopra l’ingresso principale,<br />

in una stanza arredata con estrema<br />

semplicità. Successivamente andò ad<br />

abitare a due passi dalla Curia, dove<br />

lavorava quando non insegnava Religione<br />

nelle scuole cittadine, in via Satta,<br />

e dove impartiva lezioni di chitarra<br />

e musica, e nella quale collezionava<br />

una quantità inverosimile di oggetti:<br />

tappeti, strumenti musicali, ninnoli ed<br />

altro.<br />

Personalmente ho sempre ritenuto<br />

fosse un uomo tremendamente solo e,<br />

quando ci riusciva, amava circondarsi<br />

di giovani. Spesso dopo le prove,<br />

che effettuavamo nella Chiesa <strong>del</strong>la<br />

Purissima, detta anche “<strong>del</strong> Collegio”<br />

adiacente al Seminario, alle prese con<br />

un vecchio organo a mantice azionato,<br />

di volta in volta, da Efisio Busonera e<br />

Gianni Dionisi componenti <strong>del</strong> coro<br />

polifonico, c’invitava a restare con lui<br />

a cena, per la verità molto frugale. Si<br />

suonava la chitarra e persino si raccontavano<br />

barzellette.<br />

In quegli anni frequentavo l’Azione<br />

Cattolica e l’Oratorio S.Barbara.<br />

Avevo avuto un’educazione musicale<br />

di tipo scolastico alla scuola Media<br />

di Iglesias, in quel tempo unica <strong>del</strong>la<br />

città, con sede in piazza S.Francesco.<br />

Ci venivano impartite lezioni di canto<br />

corale e solfeggio ed io, giovane<br />

studente, mi cimentavo con discreto<br />

successo assieme agli altri compagni<br />

di classe, in impegnativi brani corali<br />

di Giuseppe Verdi. Nonostante la<br />

giovanissima età e la voce in fase di<br />

cambiamento, cantavo nel coro <strong>del</strong><br />

Convento di S.Francesco di Iglesias,<br />

diretto da Padre Luigi. Non seppi mai<br />

se l’incontro con don Pietro Allori<br />

fosse stato casuale o voluto tramite la<br />

scuola. Ricordo che al primo incontro<br />

don Allori mi chiese la disponibilità a<br />

voler far parte <strong>del</strong>la sua Schola Cantorum,<br />

in fase di costituzione, che aveva<br />

il suo centro di attività nella cattedrale<br />

di Iglesias.<br />

Lui, giovane sacerdote nativo di Gonnesa,<br />

era stato appena nominato dal<br />

Vescovo di Iglesias Mons. Giovanni<br />

Pirastru, Maestro di Cappella <strong>del</strong>la<br />

cattedrale. Un incarico prestigioso e<br />

gravoso allo stesso tempo.<br />

Da lui appresi la tecnica vocalistica,<br />

quella <strong>del</strong>la respirazione, come tenere<br />

una nota per il tempo necessario e gli<br />

esercizi di “riscaldamento”, cui seguivano<br />

le lezioni di musica attraverso un<br />

metodo specialissimo da lui ideato ed<br />

esperimentato con successo.<br />

Il debutto <strong>del</strong>la Schola Cantorum avvenne<br />

il giorno di Pasqua <strong>del</strong> 1956 con<br />

la “Missa fulgens corona” a tre voci<br />

miste e accompagnamento d’organo.<br />

La musica era, ovviamente, di don<br />

Pietro Allori. Il lavoro di preparazione<br />

fu duro ed estenuante, ma dopo tante<br />

ore di prove ottenne un vero successo.<br />

Quella Messa fu richiesta in tantissime<br />

parrocchie <strong>del</strong>la Diocesi e fuori di<br />

essa. E’ solo più tardi, intorno al 1960-<br />

61 che la Schola Cantorum si arricchì<br />

di voci femminili, tante ed importanti.<br />

Così al nucleo iniziale composto da<br />

Salvatorico Serra, Carletto Boi, Efisio<br />

Busonera, Loi, Ugo Spano, Franco<br />

Marreddu, Bruno Busonera, Gianni<br />

Dionisi, Giampaolo Murgia, Giorgio<br />

Pani, Mario Trafori, nonché Angelo<br />

Mulas, Paolo Diana e Giorgio Scema,<br />

si unirono diverse voci femminili che<br />

completarono il complesso vocale.<br />

In prevalenza le voci femminili erano<br />

giovani <strong>del</strong> Liceo Scientifico e che don<br />

Angelo Pala, già animatore <strong>del</strong>l’Oratorio<br />

S.Barbara e con limpidissima voce<br />

da tenore leggero, convinse a riunirsi<br />

nella Parrocchia <strong>del</strong> Cuore Immacolato<br />

di Maria. Quei giovani vennero<br />

a cantare nel Coro <strong>del</strong>la neo-costituita<br />

“Polifonica Sulcitana S.Cecilia”, nella<br />

quale don Pietro Allori divideva il<br />

compito di preparazione con don Angelo<br />

Pala.<br />

Della giovane “Polifonica” entrarono<br />

a far parte Nello Piredda, Giovanna<br />

Gaias, Bibi Orsi, Mariangela Madau,<br />

Anna Maria Corda, Maria Luisa<br />

Corda, Anna Maria Angioy, Gianni<br />

Angioy, Paola Angioy, Carlo Angioy,<br />

Giancarlo Perra, GianPiero Martinelli,<br />

Salvatore Vitale, Rita Meloni, Barbara<br />

Morra e suo fratello.<br />

Al secondo Congresso Eucaristico<br />

svoltosi a Carbonia il 2-9 maggio 1965<br />

don Pietro Allori, su parole di don Efisio<br />

Sairu, compose l’Inno ufficiale. Fu<br />

nel novembre 1965, in occasione <strong>del</strong>la<br />

festa di S.Cecilia, che don Pietro Allori<br />

e don Angelo Pala, insieme al Diretto-<br />

Salvatorico Serra<br />

re <strong>del</strong>la Banda Musicale “Giuseppe<br />

Verdi” Rosolino Ferrara, promossero<br />

un concerto bandistico-corale nella<br />

chiesa <strong>del</strong> Cuore Immacolato con musiche<br />

di Pietro Allori: “A te S.Cecilia”<br />

e “Tu di stelle incoronata”.<br />

In questa testimonianza sulla vita di<br />

uomo-sacerdote e musicista quale fu<br />

don Pietro Allori, non posso negare di<br />

essere stato il suo allievo più stimato<br />

(spesso mi chiedeva di accompagnarlo<br />

a Gonnesa per trovare le sue sorelle)<br />

sia per consolidata amicizia, sia per la<br />

sicurezza che infondevo alla “Polifonica”.<br />

Solo la possibilità di un lavoro stabile<br />

a Portotorres mi indusse a lasciare<br />

Iglesias (e la Polifonica), andando comunque<br />

a cantare nel prestigioso Coro<br />

Polifonico di don Antonio Sanna. Un<br />

Coro Polifonico finalista ad Arezzo<br />

nel 1967, nel raduno <strong>del</strong>le Scolae<br />

Cantorum internazionali. Nel maggio<br />

1967, al mio rientro ad Iglesias, ripresi<br />

l’attività con don Pietro Allori che mi<br />

fece il regalo <strong>del</strong>l’accompagnamento<br />

musicale il giorno <strong>del</strong> matrimonio<br />

nella chiesa di S.Francesco. Il periodo<br />

seguente, per impegni professionali,<br />

lasciai la Polifonica, impegnandomi<br />

nel sindacato.<br />

Ma rividi don Pietro Allori nel 1979.<br />

Fu un incontro commovente che dividemmo<br />

insieme all’amico don Gigetto<br />

Cinesu, Camerlengo <strong>del</strong>la Diocesi e<br />

storico insigne. Poi, domenica 31 marzo<br />

1985, la morte di don Pietro Allori.<br />

Il feretro venne disposto al centro <strong>del</strong>la<br />

Cattedrale. Figlio di minatore, di cui<br />

era sempre andato fiero.<br />

Antas<br />

Una mozione che ha riportato<br />

l’attenzione sulla necessità<br />

di valorizzare i siti archeologici<br />

<strong>del</strong>l’intero territorio<br />

è stata votata all’unanimità<br />

dal Consiglio provinciale di<br />

Cagliari poco prima <strong>del</strong>la<br />

chiusura <strong>del</strong>l’anno. Ad illustrare<br />

il documento è stato il<br />

Consigliere Giuseppe Piria<br />

che ha richiamato l’attenzione<br />

sulle “implicazioni di<br />

carattere socio-culturale e<br />

sulle ricadute economiche<br />

che l’archeologia è in grado<br />

di dare”. “Questi elementi, ha<br />

spiegato Giuseppe Piria, devono<br />

spingerci a perseguire,<br />

di concerto con gli altri enti<br />

preposti (principalmente la<br />

Sovrintendenza) il recupero<br />

e la valorizzazione di tutti<br />

i siti presenti nel territorio<br />

<strong>del</strong>la Provincia di Cagliari,<br />

che devono essere monitorati,<br />

censiti e pubblicizzati”.<br />

Piria, nel suo intervento, ha<br />

citato come esempio negativo,<br />

la strada romana ancora<br />

oggi presente nell’istmo di<br />

S.Antioco, “lasciata in uno<br />

stato di completo abbandono.<br />

E’ un bene che rischia di<br />

scomparire”.<br />

In sede di dibattito sono intervenuti<br />

Gianfranco Frongia<br />

che ha rilanciato l’esigenza<br />

di valorizzare le peculiarità<br />

<strong>del</strong> territorio, stando<br />

attenti però a non confondere<br />

le competenze tra gli enti.<br />

Secondo Domenico Mugoni<br />

la Provincia deve essere motore<br />

per la valorizzazione<br />

culturale <strong>del</strong> territorio; per<br />

Marina Valdes il discorso và<br />

inserito in un contesto più<br />

ampio.<br />

Di territorio ricco di cultura<br />

e storia ha parlato Ernesto<br />

Don Pietro Allori e la Schola Cantorum<br />

CAGLIARI<br />

LA VALORIZZAZIONE DEI SITI ARCHEOLOGICI<br />

NELLE ATTENZIONI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE<br />

Sergio Rombi<br />

Correli, mentre Maria Bonaria<br />

Tuveri la rilanciato le potenzialità<br />

<strong>del</strong> Parco Geominerario.<br />

Secondo Giulio Matzeu<br />

il settore <strong>del</strong>la valorizzazione<br />

culturale merita più risorse e<br />

più attenzione. Remigio Cabra<br />

ha portato a esempio la<br />

capacità progettuale dei piccoli<br />

comuni; Ignazio Perra,<br />

Presidente <strong>del</strong>la Commissione<br />

Cultura, ha parlato di cultura<br />

come elemento unificante<br />

e ha detto che non ci può<br />

essere valorizzazione senza<br />

Prima riunione <strong>del</strong> 2005 per la Commissione<br />

consiliare “Cultura” presieduta<br />

da Gianluigi Gessa (Progetto<br />

Sardegna). L’organismo consiliare ha<br />

dato parere favorevole alle <strong>del</strong>ibere<br />

<strong>del</strong>la Giunta regionale sugli interventi<br />

in materia di sport, di sperimentazione<br />

didattica, di attività musicali popolari<br />

dopo aver sentito, in audizione, Elisabetta<br />

Pilia, Assessore regionale alla<br />

Pubblica istruzione. L’esponente <strong>del</strong>la<br />

Giunta ha illustrato ai Commissari le<br />

scelte fatte dalla Giunta sulla base di<br />

un programma predisposto nel mese di<br />

ottobre <strong>del</strong> 2004. In materia di sport,<br />

ha precisato l’Assessore, l’Esecutivo<br />

ha cercato di riorientare la programmazione<br />

<strong>del</strong>la spesa tenendo conto di<br />

un indirizzo preciso: valorizzare tutti<br />

gli sport e privilegiare lo sport praticato<br />

rispetto allo sport spettacolo. Le<br />

risorse, ha sottolineato l’Assessore,<br />

erano poche, circa 20 milioni di euro<br />

di cui la metà è stata destinata alle<br />

sponsorizzazioni (con un taglio <strong>del</strong><br />

10% rispetto all’anno precedente). A<br />

queste risorse devono essere aggiunti<br />

Giuseppe Piria<br />

fruizione. Apprezzamento<br />

per la mozione è stato espresso<br />

anche da Ricciotti Usai e<br />

da Giovanni Lettera. In fase<br />

di dichiarazione di voto è<br />

intervenuto anche Paolo Camedda.<br />

Il dibattito si è concluso con<br />

l’intervento <strong>del</strong> Presidente<br />

Sandro Balletto, secondo il<br />

quale il problema principale<br />

è dare una giusta collocazione<br />

ai beni archeologici.<br />

“Assieme alla Sovrintendenza,<br />

ha detto Balletto, abbiamo<br />

portato avanti, con fondi<br />

comunitari, un progetto nel<br />

Sarrabus Gerrei. Abbiamo<br />

coinvolto i giovani <strong>del</strong> territorio<br />

per monitorare tutti i<br />

siti archeologici <strong>del</strong>la zona e<br />

il loro lavoro è confluito in<br />

una brochure che è stata distribuita<br />

agli alberghi e alle<br />

agenzie di viaggio. E’ stato<br />

un progetto sperimentale, ha<br />

aggiunto il Presidente Balletto,<br />

che abbiamo voluto<br />

realizzate nel Sarrabus Gerrei<br />

perché è una <strong>del</strong>le zone<br />

più svantaggiate <strong>del</strong> territorio<br />

provinciale”. Secondo Sandro<br />

Balletto la strada scelta è<br />

quella giusta: utilizzare le risorse<br />

che mette a disposizione<br />

la Comunità Europea per<br />

permettere alle cooperative<br />

di giovani di autogestirsi.<br />

REGIONE<br />

ATTIVITA’ DELLA COMMISSIONE CONSILIARE<br />

PER CULTURA SPORT E ATTIVITA’ MUSICALI<br />

i circa 12 milioni di euro che lo Stato<br />

ha erogato per gli impianti sportivi<br />

sardi. Bocciata dalla Giunta, invece,<br />

la proposta fatta dall’Assessore Pilia di<br />

rivedere alcune scelte fatte in materia<br />

di sponsorizzazioni per riequilibrare<br />

tagli decisi a scapito di alcune squadre<br />

isolane (calcio femminile). I Commissari<br />

hanno rivolto numerose domande<br />

all’Assessore sui criteri nell’erogazione<br />

dei contributi, sulla distribuzione<br />

territoriale dei fondi, sulla modifica <strong>del</strong><br />

piano triennale <strong>del</strong>lo sport, sul riorientamento<br />

<strong>del</strong>la spesa.<br />

L’Assessore ha specificato che si è<br />

proceduto, visti i tempi ridotti, con una<br />

politica di continuità rispetto alle scelte<br />

fatte in passato, ma ha concordato con<br />

la Commissione la necessità di rivedere<br />

e di ammodernare la legge 17 e di<br />

avviare immediatamente un procedimento<br />

di revisione <strong>del</strong> Piano triennale<br />

<strong>del</strong>lo Sport.<br />

La <strong>del</strong>ibera è stata approvata a maggioranza<br />

dalla Commissione con la<br />

sola astensione dei Commissari <strong>del</strong><br />

centrodestra. Sono state, invece, approvate<br />

all’unanimità le <strong>del</strong>ibere riguardanti<br />

la sperimentazione didattica<br />

e le attività musicali popolari. Sulla<br />

sperimentazione scolastica l’Assessore<br />

ha spiegato che le direttive seguite dalla<br />

Giunta hanno riguardato la sperimentazione<br />

didattica nella scuola <strong>del</strong>l’obbligo<br />

e nella scuola superiore. “Abbiamo<br />

dovuto fare i conti, ha spiegato<br />

Elisabetta Pilia, con degli stanziamenti<br />

esigui rispetto alla vivacità progettuale<br />

e abbiamo dovuto fare <strong>del</strong>le scelte. La<br />

Giunta ha dato priorità ai progetti finalizzati<br />

a inserire nella scuola i ragazzi<br />

portatori di handicap”. L’Assessore ha<br />

espresso preoccupazione per l’esiguità<br />

dei finanziamenti inseriti in finanziaria<br />

per garantire ai ragazzi disabili il<br />

diritto allo studio e ha auspicato che le<br />

cose, anche con l’aiuto <strong>del</strong>la Commissione,<br />

possano cambiare.<br />

Sulla <strong>del</strong>ibera relativa alle attività musicali<br />

popolari, l’Assessore ha ricordato<br />

che la legge in materia è vecchia e<br />

deve essere cambiata. Sono arrivate in<br />

assessorato 301 richieste di cui ne sono<br />

state finanziate 268.


Cultura<br />

Dopo la proposta di una Limba<br />

Sarda Unificada avanzata da<br />

una commissione voluta qualche<br />

anno fa dalla RAS, se ne avanza<br />

un’altra denominata Limba<br />

Sarda de Mesania che dovrebbe<br />

mettere tutti d’accordo. In realtà<br />

rischia di non accontentare nessuno,<br />

né i campidanesi né i logudoresi,<br />

per non parlare degli altri<br />

abitanti <strong>del</strong>l’Isola le cui parlate,<br />

per ragioni diverse, non sono<br />

classificabili tra quelle sarde,<br />

come la gallurese, la sassarese,<br />

o l’algherese e la tabarchina. Sa<br />

Limba Sarda de Mesania, una<br />

parlata linguisticamente intermedia<br />

tra campidanese e logudorese,<br />

è stata individuata in una<br />

fascia mediana <strong>del</strong>la Sardegna<br />

che va grosso modo dall’Alta<br />

Ogliastra al Montiferru. Una<br />

zona non omogenea linguisticamente<br />

perché il sardo usato, per<br />

dire, nel Mandrolisai non è lo<br />

stesso di quello usato in Ogliastra<br />

o nel Montiferru. Per questo<br />

i fautori de Sa Limba Sarda de<br />

Mesania, loro malgrado, hanno<br />

dovuto avanzare una proposta<br />

che, di fatto, eleva a mo<strong>del</strong>lo di<br />

lingua ufficiale <strong>del</strong>la Sardegna il<br />

dialetto di Samugheo!<br />

L’intento di questa operazione<br />

è fin troppo chiaro. Si parla di lingua<br />

sarda unificata (di mesania)<br />

da usare in ambito amministrativo,<br />

solo in “uscita”, dalla Regione<br />

con il fine, però, di passare,<br />

in un secondo momento, al suo<br />

impiego in tutti gli ambiti <strong>del</strong>la<br />

vita politica, culturale, sociale,<br />

economica, scolastica, editoriale<br />

etc., imponendola col tempo a<br />

tutti i sardi. Non lo dicono chiaramente<br />

nel loro documento ma<br />

lo fanno capire e lo dicono in<br />

altre sedi.<br />

Se questo progetto dovesse<br />

realizzarsi, il risultato sarebbe di<br />

fare tabula rasa di tutto ciò che<br />

non è Limba Sarda de Mesania<br />

non solo sul piano linguistico ma<br />

anche su quello culturale.<br />

E’ da richiamare l’attenzione<br />

sul fatto che una lingua, qualsiasi<br />

lingua, è il risultato di processi<br />

storici lunghi, che s’intrecciano<br />

con vicende spesso dolorose di<br />

dominazioni e soprusi. L’aspirazione<br />

a un sardo comune, anche<br />

ufficiale, è legittima, e anche<br />

auspicabile, ma non si può realizzare<br />

con un atto d’imperio burocratico.<br />

I firmatari di questo documento<br />

presentano una proposta che<br />

nasce dalla convinzione che l’attuale<br />

situazione linguistica <strong>del</strong>la<br />

Sardegna, quale essa è nel suo<br />

ampio e vario plurilinguismo, è<br />

una risorsa e una ricchezza da<br />

salvaguardare e da mettere a profitto,<br />

come è negli intenti <strong>del</strong>la<br />

legge regionale 26/97.<br />

Mentre la valorizzazione di<br />

questa risorsa può essere avviata<br />

in tempi brevi, la formazione<br />

<strong>del</strong> sardo comune deve avvenire<br />

lentamente, democraticamente, e<br />

questo richiede un arco di tempo<br />

di difficile previsione. In tutti e<br />

due i casi si deve far leva su tre<br />

fattori fondamentali: la scuola,<br />

gli scrittori, i mezzi di comunicazione<br />

di massa.<br />

Una didattica basata sul principio<br />

pedagogico secondo cui le<br />

esperienze, a cominciare da quelle<br />

linguistiche, debbono prendere<br />

l’avvio dal vicino e conosciuto<br />

per arrivare, col tempo, allo sconosciuto,<br />

o al poco conosciuto,<br />

e al lontano, sarebbe il mezzo<br />

migliore per avvicinare i bambini<br />

e i ragazzi a tutte le varietà<br />

<strong>del</strong> patrimonio linguistico <strong>del</strong>la<br />

Sardegna. Si partirebbe, quindi,<br />

dall’insegnamento <strong>del</strong>la parlata<br />

locale per giungere alla conoscenza<br />

e alla padronanza <strong>del</strong>la<br />

lingua e <strong>del</strong>la cultura comuni attingendo<br />

al patrimonio lessicale<br />

e letterario di tutti e <strong>del</strong>le particolarità<br />

locali.<br />

Anche gli scrittori sono stati tra<br />

gli artefici principali <strong>del</strong>la koiné<br />

e <strong>del</strong>la valorizzazione <strong>del</strong> patrimonio<br />

linguistico di un popolo.<br />

Essi, pertanto, dovranno essere<br />

aiutati a continuare nello sforzo,<br />

già in atto da qualche decennio<br />

di un uso rinnovato <strong>del</strong>le varietà<br />

linguistiche <strong>del</strong>l’isola, nel vivo<br />

<strong>del</strong>la loro scrittura, tendendo costantemente<br />

a valorizzare ciò che<br />

unisce oltre a ciò che rende specifiche<br />

le varie parlate.<br />

I notiziari televisivi, già operanti<br />

nell’uso di parlate <strong>del</strong>la<br />

Sardegna, sono da incoraggiare<br />

perché aprono la strada, quanto<br />

meno, a una maggiore comprensione,<br />

in tutti i sensi, tra i Sardi<br />

e costituiscono una <strong>del</strong>le vie<br />

maestre per la valorizzazione e,<br />

in prospettiva, per la formazione<br />

graduale, profonda, senza lacerazioni<br />

di un sardo comune. E’<br />

<strong>del</strong> resto grazie alla televisione e<br />

agli altri grandi mezzi di comunicazione<br />

di massa, oltre che alla<br />

scuola media unificata, che si è<br />

arrivati alla diffusione generalizzata<br />

<strong>del</strong>l’italiano che fino agli<br />

anni Cinquanta era rimasto patrimonio<br />

dei ceti colti.<br />

Dati i compiti nuovi che ha in<br />

materia di programmi scolastici,<br />

anche la Regione ha un ruolo<br />

importante nella valorizzazione<br />

<strong>del</strong>la lingua sarda, per esempio<br />

avanzando la proposta perché<br />

sia considerata alla stessa stregua<br />

<strong>del</strong>le altre lingue con il suo<br />

inserimento tra le materie <strong>del</strong>le<br />

scuole di ogni ordine e grado.<br />

La Regione in via sperimentale<br />

potrebbe anche usare “in uscita”,<br />

il sardo <strong>del</strong>le due macrovarietà e<br />

le parlate non ascrivibili al sardo<br />

senza privilegiarne alcuna come<br />

unica o unificata con la conseguenza<br />

<strong>del</strong>la dialettizzazione<br />

<strong>del</strong>le altre.<br />

Un discorso a parte meriterebbe<br />

la proposta per un’ortografia<br />

<strong>del</strong> sardo avanzata contestualmente<br />

a quella <strong>del</strong>la Limba Sarda<br />

de Mesania. Qui basti dire che<br />

s’ignora volutamente una lunga<br />

tradizione, colta, di scrittura <strong>del</strong>la<br />

nostra lingua, attestata tanto nella<br />

letteratura laica che in quella<br />

religiosa, una scrittura che non si<br />

scosta sostanzialmente dall’ortografia<br />

<strong>del</strong>l’italiano. I sostenitori<br />

<strong>del</strong>la Limba Sarda de Mesania<br />

vogliono un’ortografia lontana<br />

dalla tradizione per una sorta di<br />

fobia tutta ideologica <strong>del</strong>l’italiano,<br />

incuranti <strong>del</strong>le difficoltà che<br />

incontrerebbe l’insegnamento<br />

<strong>del</strong>le due lingue, di cui una includerebbe<br />

una serie lunghissima<br />

di eccezioni rispetto all’altra. E’<br />

inutile segnalare lo stato di confusione<br />

che nascerebbe tra chi,<br />

alunni e studenti (ma non solo),<br />

dovrà o vorrà accostarsi allo studio<br />

<strong>del</strong> sardo.<br />

Cagliari,<br />

Franciscu Carlini, poeta e scrittore,<br />

Cagliari, Via Capitanata 8<br />

(0781.70237)<br />

Giulio Angioni, scrittore-antropologo,<br />

università di Cagliari<br />

Gabriella Da Re, antropologa,<br />

università di Cagliari<br />

Antonio Puddu, scrittore, Selargius,<br />

Via Cavalcanti 15<br />

Salvatore Tola, studioso di cultura<br />

sarda, Sassari, Casella Postale<br />

196<br />

Franco Fresi, scrittore, Tempio,<br />

Via Leonardo da Vinci 7<br />

Antonio Romagnino, scrittore,<br />

Cagliari, Via Gazano 8<br />

Efisio Cadoni, artista e poeta,<br />

Villacidro, Viale Don Bosco 9<br />

Giorgio Ariu, Gia Editrice, direttore<br />

de Il Campidanese, Sanluri,<br />

Via Carlo Felice, 214<br />

Franciscu Pilloni, scrittore e direttore<br />

di Paraulas, Selargius,<br />

Viale Vienna 21<br />

Giampaolo Pusceddu, direttore<br />

de Il Medio Campidano, Guspini,<br />

Via Matteotti 28<br />

Mariella Sestu, poetessa e presidente<br />

<strong>del</strong>l’Associazione Culturale<br />

Logos, Iglesias, Via Spano 37<br />

Giovanni Casciu, lessicografo,<br />

Cagliari, Via Corsica 5<br />

Sergio Talana, musicista, Domusnovas,<br />

Via Musei 79<br />

Dino Maccioni, poeta, Mogoro,<br />

Via Gramsci 103<br />

Franco Sonis, poeta, Mogoro<br />

Raffaele Piras, poeta, Quartucciu,<br />

Via Giofra 7<br />

Rolando Ruggeri, imprenditorescrittore,<br />

Guspini, Via Palermo<br />

48<br />

Guglielmo Piras, poeta, Sinnai,<br />

Via Marconi 62<br />

Alberto Dal Cerro, restauratoreartista,<br />

Cagliari, Via Corte d’Appello<br />

37<br />

Tore Erbì, medico-scrittore, Villacidro,<br />

Via Mazzini 10<br />

Mario Zurru, O.D.A. (Organizzazione<br />

per la Diffusione<br />

<strong>del</strong>l’Arte) Gonnosfanadiga, Via<br />

Parrocchia 1<br />

Toto Putzu, artista, Gonnosfanadiga,<br />

Via Mercato 20<br />

Giulio Solinas, medico-scrittore,<br />

Viale Trieste 14, Quartu S. Elena<br />

Belvisi Maria, artista, Capoterra,<br />

Torre degli Ulivi<br />

Tonino Langiu, poeta, Cagliari,<br />

Via Todde 8.<br />

Francesco Pitzalis, artista, Cagliari,<br />

Via Università 41<br />

CAMPAGNA ABBONAMENTI 2005<br />

rinnova o sottoscrivi un abbonamento<br />

anche per un parente o amico emigrato<br />

costi abbonamento<br />

italia € 21 - paesi CEE €31 - extra CEE €41<br />

versare l’importo sul conto corrente postale n°43296169<br />

intestato a: edizioni sulcis sas via bandiera 1 cortoghiana<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°308 <strong>del</strong> 25 Gennaio 2005<br />

Lettera aperta al Presidente<br />

Regione Sarda Renato Soru In chiusura d’anno, la Giunta<br />

ha approvato un piano di<br />

interventi articolato per la tutela<br />

e la valorizzazione <strong>del</strong>la<br />

lingua sarda, nel rispetto degli<br />

impegni presi nel programma<br />

di governo. Su proposta<br />

<strong>del</strong>l’Assessore alla Pubblica<br />

Istruzione, Beni Culturali,<br />

Informazione, Spettacolo<br />

e Sport, Elisabetta Pilia,<br />

sono stati approvati diversi<br />

interventi previsti dalla legge<br />

regionale 26/97, per uno<br />

stanziamento complessivo di<br />

oltre 2 milioni di euro.<br />

Un finanziamento di 910.000<br />

euro è destinato a sostenere<br />

progetti didattici realizzati<br />

nelle scuole sarde di ogni<br />

ordine e grado. La Giunta<br />

vuole contribuire a educare<br />

le nuove generazioni, perché<br />

riconoscano il valore <strong>del</strong>la<br />

lingua sarda e diventino depositarie<br />

di questo patrimonio.<br />

Si punta , in particolare,<br />

sulle iniziative didattiche che<br />

promuovono l’uso <strong>del</strong> sardo<br />

a scuola, ispirandosi al principio<br />

di un’educazione bilingue.<br />

“Ritengo prioritario e significativo”,<br />

ha detto l’Assessore<br />

Elisabetta Pilia, “ che<br />

un marcatore fondamentale<br />

<strong>del</strong>l’identità sarda, qual è la<br />

lingua, sia affidato ai giovani,<br />

che devono conoscere la<br />

cultura sarda, ma se è possibile<br />

anche parlare in sardo.<br />

Per questo abbiamo investito<br />

sui progetti scolastici”. Tra le<br />

iniziative avviate dall’assessorato<br />

<strong>del</strong>la Pubblica Istruzione,<br />

c’è la predisposizione<br />

di un Manuale per l’insegnamento<br />

e l’apprendimento<br />

<strong>del</strong>la lingua sarda nelle scuole<br />

elementari. Uno strumento<br />

che sarà messo a disposizione<br />

di tutti gli insegnanti attraverso<br />

il sistema integrato<br />

M@rte.<br />

Un finanziamento di 1 milione<br />

di euro è destinato a Università,<br />

istituzioni scolastiche,<br />

enti locali, associazioni<br />

culturali impegnate su tutto il<br />

territorio regionale in progetti<br />

di tutela e valorizzazione<br />

<strong>del</strong>la lingua e <strong>del</strong> patrimonio<br />

culturale sardo. Per l’assegnazione<br />

di contributi è stata<br />

data priorità ai progetti finalizzati<br />

a ricerca e studio sui<br />

centri storici <strong>del</strong>la Sardegna;<br />

raccolta di materiali sulla<br />

tradizione orale e musicale,<br />

materiale fotografico, filmico<br />

e multimediale relativo<br />

al mondo sardo contemporaneo;<br />

raccolta, catalogazione<br />

e archiviazione <strong>del</strong>la documentazione<br />

storica <strong>del</strong>la Sardegna,<br />

custodita negli archivi<br />

regionali, in quelli italiani ed<br />

esteri. E ancora organizzazione<br />

di premi letterari finalizzati<br />

alla trasmissione dei<br />

19<br />

LA REGIONE PER LA VALORIZZAZIONE<br />

E TUTELA DELLA LINGUA SARDA<br />

contenuti <strong>del</strong>la cultura sarda.<br />

Particolare attenzione è stata<br />

poi concessa ai progetti che<br />

utilizzino come lingua ufficiale<br />

quella sarda, utilizzata<br />

anche per organizzare eventi<br />

e manifestazioni di supporto,<br />

o promuovano produzioni e<br />

concorsi musicali in varietà<br />

linguistiche tutelate dalla<br />

legge.<br />

La Giunta ha poi promosso<br />

la realizzazione <strong>del</strong>l’Atlante<br />

toponomastico sardo: Il progetto<br />

prevede il censimento<br />

e la catalogazione di tutti i<br />

toponimi <strong>del</strong>la Sardegna, per<br />

preservare e conservare questo<br />

patrimonio e metterlo a<br />

disposizione dei Sardi. E’ stato<br />

poi deciso di finanziare un<br />

progetto per la predisposizione<br />

di un repertorio linguistico<br />

dei Sardi, con l’obiettivo<br />

di rilevare il lessico utilizzato<br />

in ciascuna comunità. I dati<br />

saranno successivamente informatizzati<br />

e messi a disposizione<br />

dei cittadini.<br />

Contributi sono stati concessi<br />

per attività socio-culturali (in<br />

particolare quelle di promozione<br />

<strong>del</strong>la lingua sarda all’estero,<br />

come corsi organizzati<br />

nell’Università di Stoccarda)<br />

e attività informative<br />

e divulgative, che riguardano<br />

la pubblicazione di periodici<br />

per le comunità dei Sardi all’estero.<br />

CONCORSI PUBBLICI<br />

a cura <strong>del</strong>la comunità montana n° 19 di iglesias<br />

Concorsi nei Comuni <strong>del</strong>la Sardegna<br />

Titolo e<br />

Comune Rif. Posti Figure Richieste<br />

Requisiti<br />

Telefono o<br />

Link<br />

Scad.<br />

Donori<br />

Laurea Ingegneria<br />

Buras <strong>del</strong><br />

Istruttore Direttivo<br />

1<br />

o Architettura +<br />

28/12/04<br />

Tecnico<br />

iscrizione Albo<br />

070/981020 27/01/05<br />

GU <strong>del</strong><br />

Terralba<br />

28/12/04<br />

2 Istruttore di Vigilanza Diploma S.M.S. 0783/85301 27/01/05<br />

Castelsardo Albo Ente 1 Istruttore di Vigilanza<br />

Diploma S.M.S. +<br />

Pat. B<br />

079/478400 29/01/05<br />

Castelsardo Albo Ente 1 Pedagogista<br />

Laurea Pedagogia o<br />

Scienze Educazione<br />

079/478400 29/01/05<br />

Valledoria Albo Ente 1 Istruttore Contabile Diploma Ragioniere<br />

0790/5819030<br />

www. 31/01/05<br />

valledoria.com<br />

Valledoria Albo Ente 1<br />

Istruttore<br />

Amministrattivo Diploma S.M.S.<br />

0790/5819030<br />

www. 31/01/05<br />

Sportello Unico<br />

valledoria.com<br />

La Maddalena<br />

GU <strong>del</strong><br />

Istruttore<br />

2<br />

31/12/04<br />

Amministrativo<br />

Diploma S.M.S. 0789/790651 31/01/05<br />

La Maddalena<br />

GU <strong>del</strong><br />

Agente Polizia Diploma S.M.S. +<br />

4<br />

31/12/04<br />

Municipale patente Cat. B<br />

0789/790651 31/01/05<br />

Las Plassas<br />

GU <strong>del</strong><br />

Laurea Pedagogia o<br />

1 Pedagogista part-time<br />

04/01/05<br />

Scienze Educazione<br />

070/9364006 03/02/05<br />

Oliena<br />

GU <strong>del</strong><br />

Istruttore Direttivo<br />

1<br />

04/01/05<br />

Tecnico Part-time<br />

Laurea 0784/280200 03/02/05<br />

La Maddalena<br />

GU <strong>del</strong><br />

Dirigente Area<br />

1<br />

14/01/05<br />

Finanziaria<br />

Laurea 0789/790651 14/02/05<br />

La Maddalena<br />

GU <strong>del</strong><br />

Laurea + iscrizione<br />

1 Psicologo<br />

14/01/05<br />

Albo<br />

0789/790651 14/02/05<br />

Concorsi altri Enti<br />

Regione GU <strong>del</strong><br />

Varie figure presso la<br />

www.regione.<br />

161<br />

Laurea o diploma<br />

Calabria 28/12/04<br />

Regione Calabria<br />

calabria.it<br />

27/01/05<br />

Funzionari e impiegati<br />

www.<br />

Agenzia <strong>del</strong>le GU <strong>del</strong><br />

Laurea o Diploma<br />

39 con contratto di<br />

agenziaentrate.<br />

Entrate 28/12/04<br />

S.M.S.<br />

Formazione e Lavoro<br />

it<br />

27/01/05<br />

Ministero<br />

GU <strong>del</strong><br />

www.<br />

politiche<br />

18 Direttore Agrario Laurea<br />

28/12/04<br />

minambiente.it<br />

agricole<br />

27/01/05<br />

Personale Vario<br />

Ministero GU <strong>del</strong><br />

presso il Ministero Laurea o Diploma<br />

315<br />

<strong>del</strong>l’Interno 28/12/04<br />

<strong>del</strong>l’Interno (Vedi S.M.S.<br />

www.interno.it 27/01/05<br />

Bandi)<br />

16<br />

Deputati 04/01/04<br />

livello<br />

bando<br />

Camera dei GU <strong>del</strong><br />

Documentarista 4° Laurea + vedi<br />

www.camera.it 03/02/05<br />

Camera dei GU <strong>del</strong><br />

Segretario<br />

40<br />

Deputati 04/01/04<br />

Parlamentare 2° livello<br />

Diploma S.M.S. www.camera.it 03/02/05<br />

Concorsi per la Carriera Militare<br />

Allievi Accademia Uomini e donne di<br />

Ministero GU DEL<br />

www.esercito.<br />

160 Militare di Modena A.A. età dai 18 ai 22 +<br />

Difesa 31/12/04<br />

difesa.it<br />

2005/06<br />

vedi bando<br />

30/01/05<br />

Allievi Accademia Uomini e donne di<br />

Ministero GU DEL<br />

www.esercito.<br />

107 Aeronautica A.A. età dai 18 ai 22 +<br />

Difesa 31/12/04<br />

difesa.it<br />

2005/06<br />

vedi bando<br />

30/01/05<br />

Allievi Accademia Uomini e donne di<br />

Ministero GU DEL<br />

www.esercito.<br />

154 Navale di Livorno A.A. età dai 18 ai 22 +<br />

Difesa 31/12/04<br />

difesa.it<br />

2005/06<br />

vedi bando<br />

30/01/05<br />

Uomini e donne<br />

Arruolamento Volontari<br />

Ministero GU DEL<br />

di età dai 18 ai 25 www.esercito. ultima<br />

19250 Ferma prefissata di un<br />

Difesa 28/09/04<br />

anni. + diploma difesa.it 23/08/05<br />

anno Esercito Italiano<br />

s.m.s. +vedi bando<br />

Uomini e donne<br />

Arruolamento Volontari<br />

Ministero GU DEL<br />

di età dai 18 ai 25 www.esercito. ultima<br />

3286 Ferma prefissata di un<br />

Difesa 28/09/04<br />

anni. + diploma difesa.it 30/06/05<br />

anno Marina Militare<br />

s.m.s. +vedi bando<br />

Arruolamento Volontari Uomini e donne<br />

Ministero GU DEL<br />

Ferma prefissata di di età dai 18 ai 25 www.esercito. ultima<br />

420<br />

Difesa 28/09/04<br />

un anno Aeronautica anni. + diploma difesa.it 30/06/05<br />

Militare s.m.s. +vedi bando<br />

Rubrica curata dall’Informagiovani <strong>del</strong> Comune di Iglesias - C.so Colombo (Nuovo Centro Sociale)<br />

Tel. 0781/274510 Fax 0781/22198 e-mail informagiovani@comune.iglesias.ca.it - internet : www.comune.iglesias.ca.it/inforgio


Via Su Pranu, 12<br />

09010 Santadi (CA)<br />

tel. 0781.950127<br />

fax 0781.950012<br />

www.cantinasantadi.it

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