Power generation N.1

Power Generation
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“ Bisogna far percepire i benefici diretti di
certe operazioni, ma per questo serve
dialogo, pazienza e tanta informazione
”
re strategie di ampio respiro alle esigenze
dei mercati finanziari.
Confluiscono su uno stesso
punto interessi diversi…
… per questo serve coraggio e
informazione, dialogo tra la comunità
finanziaria, l’impresa e la collettività.
Vi sono esempi di misure
adottate con successo in diversi
ambiti europei dove si è ben coordinato
il livello locale con quello
centrale; si può arrivare a questo,
per esempio, adottando dei Piani
regionali all’interno di un programma
nazionale che li coordini. Piani
da realizzare partendo da una ricognizione
seria delle potenzialità delle
aree all’interno delle quali è possibile
investire; e con provvedimenti,
fissati dall’Autorità, che diano alle
imprese una serie di agevolazioni
per esempio nell’accelerazione dell’iter
burocratico a fronte dell’utilizzo
di certe fonti. Penso anche ad
azioni di programmazione coordinata
fra lo sviluppo della rete e lo
sviluppo degli impianti, con un lavoro
sinergico tra l’impresa e l’autorità
locale.
Pensando per esempio alla
costruzione dei rigassificatori,
Confindustria potrebbe avere un
ruolo chiave nei confronti del territorio
sulla ricerca di consenso.
In collaborazione con una serie di
imprenditori locali stiamo operando
per convincere la popolazione che
alcune opere fanno bene alla collettività,
con un ritorno interessante
per tutti non solo in termini di servizio
ma anche economici. Bisogna far
percepire i benefici diretti di certe
operazioni, ma per questo serve dialogo,
pazienza e tanta informazione;
per esempio nelle Marche organizzeremo
nei prossimi mesi un convegno
a fronte di un investimento
importante di ampliamento della
rete elettrica, utile per i marchigiani
e per tutta la comunità.
Le aziende che si occupano di
generazione di energia hanno
trovato in Italia terreno fertile,
con un travaso di informazioni
che ha fatto crescere la cultura
tecnica nel Paese.
Quello che sta avvenendo in questo
segmento nel nostro Paese ha
dimensioni e dinamiche rapportabili
nel mondo solo con la Cina. La
tecnologia può davvero aiutare le
istituzioni a migliorare il sistema.
Confindustria sta collaborando
con la Comunità Europea in merito
a una valutazione delle tecnologie
legate alle rinnovabili e al
risparmio energetico che possano
incidere sul sistema a medio e
lungo periodo. Al tempo stesso
all’interno della nostra federazione
abbiamo aperto dei tavoli di lavoro
operanti, con un taglio tecnico,
in tre segmenti: cogenerazione
industriale, linee elettriche e fonti
rinnovabili. Questo per dire che la
tecnologia sviluppata dalle imprese
sempre più consente l’apertura
di nuovi scenari; dai nostri tavoli
tecnici – a cui siedono Eni, Enel,
Edison, gli utilizzatori e gli altri
attori del comparto – usciranno
delle proposte concrete e rappresentative
del nostro mondo industriale,
capaci di incidere sulle
dinamiche europee con cui si
muoverà il mercato energetico del
futuro.
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