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I prigionieri di guerra - Fondazione Museo Storico del Trentino

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fatto il calendario può davvero sapere cosa c'è dentro. La scarsità dei segni crea il loro<br />

valore” 21 .<br />

Scorriamo per un attimo un'agen<strong>di</strong>na, quella <strong>del</strong> fornaio Passerini, tutta nomi e date: gli scarni<br />

appunti ci riservano qualche sorpresa.<br />

“30 luglio 917 - 11 ottobre 917 - Kirsanoff - attesa snervante in un ambiente che <strong>di</strong>viene<br />

intollerabile - si mangia male e peggio si dorme - il tempo passa e la rivoluzione, il <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne<br />

aumentano. Come si finirà?<br />

27-28 Agosto 917 - vedo la più bella slava <strong>del</strong> mondo - per due minuti sono sul punto <strong>di</strong><br />

creder in un 'massimo fattor' - [...]<br />

23 <strong>di</strong>cembre 917 Buj - Manturow - Viatka - 6 km. a 39 sotto zero. La morte non afferra chi la<br />

deride” 22 .<br />

“Non appena c'è qualcosa <strong>di</strong> più, non appena ha inizio la riflessione sulle cose, le agende<br />

escono dall'ambito <strong>del</strong> calendario per annotazioni e cadono in quello <strong>del</strong> <strong>di</strong>ario” 23 .<br />

Domenico Zeni, conta<strong>di</strong>no, autore <strong>di</strong> una piccola agenda, riesce a comperarsi, in prigionia, un<br />

quaderno più consistente che chiama libro. Nel suo italiano popolare scrive una premessagiustificazione,<br />

in cui afferma <strong>di</strong> aver comperato quel libro più voluminoso per fare memoria <strong>di</strong><br />

ciò che sta passando in prigionia, constatando che è impossibile tenere in memoria tutto<br />

quello gli capita. Nei mesi precedenti aveva a <strong>di</strong>sposizione un'agen<strong>di</strong>na, ora si è comperato<br />

questo grosso quaderno perché lì succedono con facilità degli eventi <strong>di</strong>fficili da credere per<br />

chi non ne è testimone. Poi se Dio “un giorno manda la desiderata pace” si possono<br />

rammentare quei giorni e quei casi 24 .<br />

I passaggi sono chiari: Domenico Zeni vuole scrivere un <strong>di</strong>ario che possa presentarsi come un<br />

vero e proprio Libro <strong>del</strong>la memoria, in grado <strong>di</strong> conservare e <strong>di</strong> trasmettere il tempo altro,<br />

straor<strong>di</strong>nario <strong>del</strong>la prigionia in cui succedono eventi <strong>di</strong>fficili da immaginare. Un compito che<br />

non può essere assolto né dalla memoria-attività mentale (solo la permanenza <strong>del</strong>la scrittura è<br />

in grado, trasformandoli in racconto, <strong>di</strong> rammentare in tempo <strong>di</strong> pace i casi <strong>del</strong>la <strong>guerra</strong> e <strong>del</strong>la<br />

prigionia) né dall'agenda, puro supporto <strong>del</strong>la memoria.<br />

(L'ottimismo <strong>del</strong> conta<strong>di</strong>no Zeni è ammirevole e insieme melanconico, se pensiamo al<br />

successivo silenzio dei <strong>prigionieri</strong>-reduci, all'assenza, nel primo come nel secondo dopo<strong>guerra</strong><br />

<strong>di</strong> interlocutori <strong>di</strong>sposti ad ascoltare e a comprendere, alle svelte rimozioni, alle censure,<br />

all'antipatia per i testimoni. E ammirevole è anche la sua fiducia nella potenza documentaria<br />

<strong>del</strong>la scrittura, tipica <strong>di</strong> chi si trova ancora sul versante <strong>di</strong> un faticoso appren<strong>di</strong>mento, <strong>di</strong> una<br />

<strong>di</strong>fficile conquista).<br />

Altri <strong>di</strong>ari, più intimi, sono strumento <strong>di</strong> riflessione personale, <strong>di</strong> elevazione quoti<strong>di</strong>ana. Un caso<br />

esemplare è quello <strong>di</strong> Enrico Zampetti, internato a Deblin in Polonia, nel 1943. Scrive a<br />

quarant'anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza:<br />

21 Elias Canetti, “Dialogo con il terribile partner”, in Potere e sopravvivenza. Saggi, A<strong>del</strong>phi, Milano 1974, p. 60.<br />

22 Giuseppe Passerini, <strong>di</strong>ario, cit., pp. 160-162.<br />

23 Elias Canetti, op. cit., p. 62.<br />

24 Domenico Zeni, <strong>di</strong>ario, Asp, MsT.

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