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32 Storia e memoria<br />
DIMENTICARE SALÒ?<br />
testo di Gualtiero Todini. A cura di Ivano Moreschini<br />
L’istituzione a Castel Madama della giornata della memoria<br />
delle vittime dell’esercito tedesco è stata seguita da volantini sulla pacificazione.<br />
Anche in Parlamento si discute sulla Repubblica di Salò. Vediamo come<br />
Giù le mani dalla Storia. Si direbbe<br />
con una forte espressione<br />
retorica d’altri tempi. Più sommessamente,<br />
ma più fermamente,<br />
oggi diciamo che ci vuole<br />
molta faccia tosta per sostenere<br />
che, se non consideriamo “a<br />
tutti gli effetti militari belligeranti”<br />
(come sostiene una proposta<br />
di legge di Alleanza Nazionale)<br />
i repubblichini della<br />
Repubblica di Salò, “significherebbe<br />
degradare la nostra razza,<br />
annullare il retaggio di gloria e<br />
di valore che ci lasciarono coloro<br />
che nella guerra immolarono<br />
la vita” (la vecchia retorica<br />
fascista che non vuole morire:<br />
arrogante e falsaria).<br />
Falsaria perché vuole cambiare<br />
i connotati originari della nostra<br />
Repubblica e della nostra Costituzione,<br />
che nascono con la<br />
Liberazione dal fascismo il 25<br />
aprile 1945. E liberazione dal<br />
fascismo significa anche liberazione<br />
dai fascisti di Salò, che<br />
Mussolini a Salò<br />
impiccavano come traditori<br />
i partigiani caduti<br />
nelle loro mani. È questa<br />
l’operazione tentata<br />
da Alleanza Nazionale,<br />
a testimonianza che tanta<br />
acqua deve ancora<br />
sgorgare dalle sorgenti<br />
di Fiuggi, dove Alleanza<br />
Nazionale dieci anni fa<br />
celebrò la sua rigenerazione<br />
democratica; rigenerazione<br />
che anche a<br />
posteriori si rivela un<br />
po’ superficiale.<br />
A Castel Madama pensavo<br />
dovesse apparire<br />
piuttosto arduo il tentativo<br />
di cancellare il doloroso<br />
ricordo, che tanti<br />
cittadini conservano della<br />
violenza fascista.<br />
Violenza fascista che<br />
anche da noi tentò di<br />
sopprimere la libertà di<br />
parola e di azione (non<br />
si possono dimenticare<br />
le persecuzioni ai danni di chi si<br />
opponeva al regime: Illidio Rotondi,<br />
Torquato Lolli, Michele<br />
Grelli, Urbano Moreschini, Loreto<br />
Amabili; ecc.). Evidentemente<br />
alla faccia tosta non c’è<br />
limite. Perché non leggere o<br />
rileggere “Intrecci”?<br />
Ma tornando alla Grande Storia.<br />
Su quale base di legittimità si<br />
fondano le imprese della Repubblica<br />
di Salò? A quei tempi<br />
la Carta Costituzionale dello<br />
Stato Italiano si identificava<br />
nello Statuto Savoia; era il re<br />
che dimissionava e nominava i<br />
governi; fu il re che dimissionò<br />
Propaganda di Salò contro i Partigiani<br />
Mussolini e nominò il governo<br />
Badoglio. Fu Hitler che rimise<br />
in piedi Mussolini, liberandolo<br />
dal Gran Sasso, dove era stato<br />
imprigionato, aiutandolo a fondare<br />
(Mussolini leghista antelitteram)<br />
la Repubblica di Salò.<br />
E furono americani e inglesi e i<br />
nostri partigiani a liberare l’Italia<br />
dalla peste fascista: soltanto<br />
dopo fu possibile la costruzione<br />
di un’Italia libera.<br />
Adesso vogliamo la Pacificazione<br />
Nazionale?<br />
D’accordo. Ma le premesse<br />
sono queste appena enunciate.<br />
Non si scappa.