Marzo - La Piazza

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23.11.2014 Views

24 Orvinio IL CASTELLO MALVEZZI di Carla Santolamazza Sorge ad 840 metri di altezza in una posizione da cui si gode un panorama stupendo nel paese di Orvinio all’interno del Parco Regionale dei Monti Lucretili Il castello, fondato dai Conti dei Marsi nel XII secolo, si sviluppa attorno ad una torre difensiva ricostruita dopo la distruzione dell’antica Orvinium nel X secolo forse da orde saracene. Intorno alla torre cresce anche il borgo abitato e fino al 1513 Orvinio non costituisce una comunità a sé, ma una “villa” comprendente il castello o torre e un primo nucleo di case. Nel corso del ’500 il borgo si sviluppa e diventa feudo degli Orsini ed è probabilmente questa famiglia che promuove il primo adeguamento dell’antico torrione difensivo a castello. Esso sorge in una posizione dominante e secondo alcuni autori sulle fondamenta dell’antica arce, parte alta di un insediamento urbano antico con fortificazioni e funzione strategica, di Orvinio, dove si ergevano i templi di Minerva e Atena. Nel ’600 passa ai Principi Borghese. Oggi il Castello, di proprietà dei Marchesi Malvezzi Campeggi, è un complesso di edifici e torri costruiti in vari secoli (rifacimenti del XV, XVI, XVII secolo), completamente ristrutturati all’inizio del ’900, di cui restano, come elementi originari, il maschio cilindrico e il muro di cinta merlato con un monumentale portale d’ingresso arcuato, decorato a bugne, rivestimento in pietra di forma rettangolare lasciato in risalto per evidenziare la struttura muraria, forse del XVII secolo. Sul portale sono evidenti le strette feritoie attraverso le quali passavano le catene del ponte levatoio. Nello spazio interno un cortile dove affaccia una costruzione con finestre dai montanti a croce rinascimentale e che termina con una torretta angolare. Nel castello undici camere da letto, una biblioteca, saloni bellissimi e una cappella privata. Gli ambienti del piano terra sono coperti con volte a crociera costolonate, nervature in pietra, e a sesto ribassato; al piano superiore gli ampi saloni presentano soffitti lignei a cassettoni con decorazioni pittoriche tardo cinquecentesche, raffiguranti grottesche: decorazioni parietali a stucco con motivi geometrici o naturalistici. Cortile interno del Castello, accanto al giardino Virgilio Malvezzi, consigliere di Filippo IV Re di Spagna nella metà del 1600 Ricchissimo e notevole nei saloni e nelle stanze l’arredamento con mobili d’epoca. Nelle cosidette soffitte del fabbricato a sinistra entrando dal portone principale quadri che rappresentano le gesta della dominazione dei Baroni Muti nelle vittorie riportate durante le guerre con i paesi limitrofi ad

Orvinio 25 Il portale che affaccia sul centro urbano La volta a crociera della cappella Soffitto a cassettoni di uno dei saloni Orvinio. All’interno di un corpo di fabbrica, sicuramente rimaneggiato durante i lavori di restauro realizzati da uno dei proprietari, Remo Parodi-Salvo, è posizionata la Cappella privata del castello. Si accede attraverso un piccolo corridoio coperto da volta a crociera con decorazioni a grottesche. Nel piccolo vano della cappella, a pianta quadrata e soffitto a travatura, con due finestrelle ai lati dell’altare con profondi strombi, affreschi con scene della vita della Vergine, commissionati dalla famiglia Muti nel XVII secolo e secondo una citazione di V. Di Flavio studioso dei Manenti, attribuiti al figlio di Ascanio, Vincenzo autore anche degli affreschi degli altri ambienti, in particolare i frammenti di pittura rintracciati nel “granarone”, utilizzato per decenni come deposito, ma probabilmente appartamento di rappresentanza dei Muti di fabbricazione cinquecentesca. Stilisticamente le opere decorative risentono della corrente manieristica romana della fine del ’500. All’esterno del castello un grande parco con giardino all’italiana. Annessa al Castello una azienda agricola con produzioni agro-biologiche di 500 ettari e agriturismo Il Castello offre un servizio di ristorazione, per piccoli gruppi, su prenotazione. Il Marchese Camillo Malvezzi Campeggi con il ritratto di un suo antenato Per chi è interessato si può consultare il testo: Patrimonio Artistico e Monumentale dei M. Sabini, Tiburtini, Cornicolani e Prenestini della IX Comunità Montana del Lazio

24 Orvinio<br />

IL CASTELLO MALVEZZI<br />

di Carla Santolamazza<br />

Sorge ad 840 metri di altezza in una posizione da cui si gode<br />

un panorama stupendo nel paese di Orvinio<br />

all’interno del Parco Regionale dei Monti Lucretili<br />

Il castello, fondato dai Conti dei<br />

Marsi nel XII secolo, si sviluppa<br />

attorno ad una torre difensiva<br />

ricostruita dopo la distruzione<br />

dell’antica Orvinium nel X<br />

secolo forse da orde saracene.<br />

Intorno alla torre cresce anche il<br />

borgo abitato e fino al 1513<br />

Orvinio non costituisce una<br />

comunità a sé, ma una “villa”<br />

comprendente il castello o torre<br />

e un primo nucleo di case. Nel<br />

corso del ’500 il borgo si sviluppa<br />

e diventa feudo degli<br />

Orsini ed è probabilmente questa<br />

famiglia che promuove il<br />

primo adeguamento dell’antico<br />

torrione difensivo a castello.<br />

Esso sorge in una posizione<br />

dominante e secondo alcuni<br />

autori sulle fondamenta dell’antica<br />

arce, parte alta di un insediamento<br />

urbano antico con fortificazioni<br />

e funzione strategica,<br />

di Orvinio, dove si ergevano i<br />

templi di Minerva e Atena.<br />

Nel ’600 passa ai Principi<br />

Borghese. Oggi il Castello, di<br />

proprietà dei Marchesi Malvezzi<br />

Campeggi, è un complesso<br />

di edifici e torri costruiti in<br />

vari secoli (rifacimenti del XV,<br />

XVI, XVII secolo), completamente<br />

ristrutturati all’inizio del<br />

’900, di cui restano, come elementi<br />

originari, il maschio<br />

cilindrico e il muro di cinta<br />

merlato con un monumentale<br />

portale d’ingresso arcuato, decorato<br />

a bugne, rivestimento in<br />

pietra di forma rettangolare<br />

lasciato in risalto per evidenziare<br />

la struttura muraria, forse del<br />

XVII secolo. Sul portale sono<br />

evidenti le strette feritoie attraverso<br />

le quali passavano le catene<br />

del ponte levatoio. Nello<br />

spazio interno un cortile dove<br />

affaccia una costruzione con<br />

finestre dai montanti a croce<br />

rinascimentale e che termina<br />

con una torretta angolare. Nel<br />

castello undici camere da letto,<br />

una biblioteca, saloni bellissimi<br />

e una cappella privata. Gli<br />

ambienti del piano terra sono<br />

coperti con volte a crociera<br />

costolonate, nervature in pietra,<br />

e a sesto ribassato; al piano<br />

superiore gli ampi saloni presentano<br />

soffitti lignei a cassettoni<br />

con decorazioni pittoriche<br />

tardo cinquecentesche, raffiguranti<br />

grottesche: decorazioni<br />

parietali a stucco con motivi<br />

geometrici o naturalistici.<br />

Cortile interno del Castello, accanto al giardino<br />

Virgilio Malvezzi, consigliere di Filippo IV<br />

Re di Spagna nella metà del 1600<br />

Ricchissimo e notevole nei<br />

saloni e nelle stanze l’arredamento<br />

con mobili d’epoca.<br />

Nelle cosidette soffitte del fabbricato<br />

a sinistra entrando dal<br />

portone principale quadri che<br />

rappresentano le gesta della<br />

dominazione dei Baroni Muti<br />

nelle vittorie riportate durante<br />

le guerre con i paesi limitrofi ad

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