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Marzo - La Piazza

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Cultura<br />

23<br />

che insieme alla presenza degli addetti alla costruzione<br />

della via Valeria contribuirono a modificare<br />

la cultura, la lingua e gli usi del popolo Equo.<br />

Oggi la vita nella Valle dell’Aniene ha un altro<br />

aspetto.<br />

Nei primi anni del novecento si inizia la costruzione<br />

della ferrovia Roma-Pescara, questa importante<br />

via di comunicazione segna la fine della<br />

civiltà contadina di cui rimangono significative<br />

testimonianze nel museo di Roviano.<br />

Come se non bastasse si sta procedendo ogni anno<br />

alla canalizzazione, alla profilatura delle sponde<br />

con blocchi di travertino, per evitare le piene (perché<br />

poi ? ah già, dimenticavo; se è finita la civiltà<br />

contadina, la piena che fertilizzava i campi a<br />

che serve più, è diventata solo un fastidio).<br />

In sostanza l’Aniene sta diventando un canale<br />

dove l’acqua scorre veloce (rimandando quindi il<br />

problema delle piene a valle ed in modo più<br />

drammatico, al punto che si è dovuto costruire<br />

una specie di muraglia cinese a ponte Lucano per<br />

contenere l’esondazione, deturpando uno splendido<br />

sito archeologico), insomma, non c’è pace per<br />

il povero Parenzio.<br />

BIBLIOGRAFIA: (1) G. MEZZETTI, l’Aniene un fiume di luce,<br />

Tivoli, 1993, p 20; (2) Questo prelievo di acque continua<br />

ancora ad opera dell’Acea attraverso l’acquedotto ex Pio-<br />

Antico Marcio e le centrali idroelettriche; (3) L. MAMMA-<br />

RELLA, <strong>La</strong> Tiburtina Valeria - itinerario storico-archeologico,<br />

Cerchio, Polla, 1988, p 77; (4) VIRGILIO, Eneide (trad. di A.<br />

CARO), libro VII, Vallardi 1950; (5) M. RUBINI, “la necropoli<br />

arcaica di Casal Civitella”, in Identità e civiltà dei Sabini,<br />

Atti del XVIII convegno di studi etruschi ed italici, Firenze,<br />

1996, pp. 364-373.<br />

Il giorno del bucato a Castel Madama agli inizi del ’900, in prossimità<br />

dei ruderi dell’antichissima mola, sulla sponda opposta c’è<br />

chi si diletta nella pesca alla trota<br />

Fino a quel tempo (40-50 anni fa), l’ecosistema<br />

fluviale era ridondante di vita animale. Gamberi,<br />

lamprede, trote ed altri pesci erano numerosissimi:<br />

le anse e le spiaggette del fiume costituivano l’ambiente<br />

ideale per questi esseri viventi, così come<br />

per l’avifauna.<br />

Purtroppo da alcuni anni il fiume è diventato una<br />

grossa discarica di ogni genere e praticamente la<br />

fauna ittica è quasi scomparsa così come altre specie<br />

ad essa legate (martin pescatore,lontra ecc.).<br />

Inizi del ’900, nei pressi di Roviano si stanno eseguendo lavori di<br />

ripristino della sponda destra con viminate sostenute da pali disposti<br />

a filera

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