carbonia - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

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Carbonia Anno XVI n° 312 del 25 Marzo 2005 Euro 1,03 e-mail: gazzettadelsulcis@tiscali.it Via Nazionale, zona PIP • Carbonia Tel. 0781.64324 - 674922 REGIONE Gas Algerino firmato protocollo CARBONIA Progetto Qualità IGLESIAS Perchè alla ZIR falliscono le aziende? PORTOVESME La CNISI si apre al territorio IGLESIAS I vini locali nuova realtà ORISTANO Film su Eleonora d’Arborea PAG. 2 PAG. 15 PAG. 5 PAG. 6 PAG. 16 PAG. 18 IL LAVORO PRIMA DI TUTTO FABIO ENNE CONFERMATO SEGRETARIO PROV.LE FEMCA Fabio Enne PAG. 4 Portoscuso - Tonnara Portovesme Srl Al voto senza distrarre l’attenzione dal mondo del lavoro. Nessuno nega che l’appuntamento elettorale dell’8 e 9 maggio rappresenti un importante momento per l’intera Sardegna, che si appresta a ridisegnare la mappa delle Province, dalle quali dovrebbe dipendere una differente pianificazione e programmazione del territorio. Chiaramente il Sulcis Iglesiente non vivrà questa vigilia elettorale in maniera difforme dagli altri territori. Esso, tuttavia, ha anche altri temi d’attualità che non possono essere confusi ed usati a mero pretesto di materia elettorale, perché vi si trovano legate le sorti economiche di migliaia di famiglie. L’argomento riguarda il mondo del lavoro, e in specie quello di Portovesme, dove sono in atto momenti e attese d’eccezionale portata sociale ed economica. L’attesa, infatti, del nuovo DPCM, relativo al riconoscimento delle tariffe energetiche agevolate alle Ai Nostri Lettori Buona Pasqua società energivore, ha tenuto e tiene col fiato sospeso migliaia di capifamiglia, che vedono in volto lo spauracchio della perdita del posto di lavoro se non dovessero arrivare, in tempi ristrettissimi, risposte concrete dai Palazzi romani dove si governa la politica. Nei giorni scorsi è arrivato l’ennesimo provvedimento che dovrebbe tranquillizzare tutti. Però la storia suggerisce di non abbassare la guardia e di guardare in faccia la realtà. PAG. 4-5 portoscuso LA TONNARA AL COMUNE PARCO GEOMINERARIO TEMPO SCADUTOPAG. 5 PAG. 15 IGLESIAS AI FRATELLI LOCCI “IGLESIAS CHE PRODUCE” Iglesias - premiazione f.lli Locci CARBONIA SERIE POSITIVA DI MOSTRE Mostra di pipe PAG. 19 PAG. 10-11 CARBONIA “PAUL HARRIS” A GABRIELE CAPPAI PAG. 14

Carbonia Anno XVI n° 312<br />

<strong>del</strong> 25 Marzo 2005 Euro 1,03<br />

e-mail: gazzetta<strong>del</strong>sulcis@tiscali.it<br />

Via Nazionale, zona PIP • Carbonia<br />

Tel. 0781.64324 - 674922<br />

REGIONE<br />

Gas Algerino<br />

firmato<br />

protocollo<br />

CARBONIA<br />

Progetto<br />

Qualità<br />

IGLESIAS<br />

Perchè alla ZIR<br />

falliscono<br />

le aziende?<br />

PORTOVESME<br />

La CNISI<br />

si apre<br />

al territorio<br />

IGLESIAS<br />

I vini locali<br />

nuova realtà<br />

ORISTANO<br />

Film<br />

su Eleonora<br />

d’Arborea<br />

PAG. 2<br />

PAG. 15 PAG. 5 PAG. 6<br />

PAG. 16<br />

PAG. 18<br />

IL LAVORO PRIMA DI TUTTO<br />

FABIO ENNE CONFERMATO<br />

SEGRETARIO PROV.LE FEMCA<br />

Fabio Enne<br />

PAG. 4<br />

Portoscuso - Tonnara<br />

Portovesme Srl<br />

Al voto senza distrarre l’attenzione dal<br />

mondo <strong>del</strong> lavoro. Nessuno nega che<br />

l’appuntamento elettorale <strong>del</strong>l’8 e 9 maggio<br />

rappresenti un importante momento<br />

per l’intera Sardegna, che si appresta a<br />

ridisegnare la mappa <strong>del</strong>le Province, dalle<br />

quali dovrebbe dipendere una differente<br />

pianificazione e programmazione <strong>del</strong><br />

territorio.<br />

Chiaramente il <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> non vivrà<br />

questa vigilia elettorale in maniera<br />

difforme dagli altri territori. Esso, tuttavia,<br />

ha anche altri temi d’attualità che<br />

non possono essere confusi ed usati<br />

a mero pretesto di materia elettorale,<br />

perché vi si trovano legate le sorti economiche<br />

di migliaia di famiglie.<br />

L’argomento riguarda il mondo <strong>del</strong><br />

lavoro, e in specie quello di Portovesme,<br />

dove sono in atto momenti e<br />

attese d’eccezionale portata sociale ed<br />

economica. L’attesa, infatti, <strong>del</strong> nuovo<br />

DPCM, relativo al riconoscimento<br />

<strong>del</strong>le tariffe energetiche agevolate alle<br />

Ai Nostri Lettori<br />

Buona Pasqua<br />

società energivore, ha tenuto e tiene col<br />

fiato sospeso migliaia di capifamiglia,<br />

che vedono in volto lo spauracchio <strong>del</strong>la<br />

perdita <strong>del</strong> posto di lavoro se non dovessero<br />

arrivare, in tempi ristrettissimi,<br />

risposte concrete dai Palazzi romani<br />

dove si governa la politica. Nei giorni<br />

scorsi è arrivato l’ennesimo provvedimento<br />

che dovrebbe tranquillizzare<br />

tutti. Però la storia suggerisce di non<br />

abbassare la guardia e di guardare in<br />

faccia la realtà.<br />

PAG. 4-5<br />

portoscuso<br />

LA TONNARA<br />

AL COMUNE<br />

PARCO GEOMINERARIO<br />

TEMPO SCADUTOPAG. 5<br />

PAG. 15<br />

IGLESIAS<br />

AI FRATELLI LOCCI<br />

“IGLESIAS CHE PRODUCE”<br />

Iglesias - premiazione f.lli Locci<br />

CARBONIA<br />

SERIE POSITIVA DI MOSTRE<br />

Mostra di pipe PAG. 19<br />

PAG. 10-11<br />

CARBONIA<br />

“PAUL HARRIS”<br />

A GABRIELE CAPPAI<br />

PAG. 14


2<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

Regione - Provincia<br />

IL PRESIDENTE SORU FIRMA A MILANO<br />

IL PRE-ACCORDO PER IL GAS ALGERINO<br />

Il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />

Renato Soru ha firmato oggi a<br />

Milano la lettera d’intenti per<br />

l’acquisto <strong>del</strong> gas dall’Algeria,<br />

al termine <strong>del</strong>la presentazione<br />

<strong>del</strong> progetto di fattibilità<br />

da parte <strong>del</strong> Consorzio GALSI<br />

ai molti soggetti che in Europa<br />

sono interessati all’acquisto<br />

<strong>del</strong> gas algerino. Fra<br />

questi, appunto, la Sardegna.<br />

La lettera d’intenti firmata da<br />

Renato Soru fa riferimento a<br />

una quantità “sino a 2 miliardi<br />

di metri cubi” di gas da utilizzare<br />

nell’Isola. Le condizioni<br />

di vendita saranno negoziate<br />

in un contratto successivo che<br />

fisserà la durata, il prezzo di<br />

vendita, le quantità annuali,<br />

la pressione e le forniture orarie<br />

<strong>del</strong> gas, insieme alle altre<br />

clausole di un accordo.<br />

In un intervento, nel corso <strong>del</strong>la<br />

presentazione <strong>del</strong> progetto i<br />

Renato Soru<br />

cui termini gli erano già stati<br />

anticipati un mese fa nel corso<br />

di una visita in Algeria, il<br />

Presidente Soru ha ricordato<br />

come nel 1999 il Governo italiano<br />

avesse riconosciuto che<br />

la Sardegna era la sola regione<br />

<strong>del</strong> Paese a restare esclusa dall’uso<br />

<strong>del</strong> metano, e si impegnò<br />

a far sì che questa particolare<br />

condizione di isolamento venisse<br />

superata.<br />

L’iniziativa <strong>del</strong>la Sonatrach,<br />

azionista di maggioranza <strong>del</strong><br />

Consorzio GALSI, è vista con<br />

favore dalla Regione sarda,<br />

per gli usi civili e per quelli<br />

industriali, senza che comporti<br />

investimenti per la Regione,<br />

che offre all’Algeria l’opportunità<br />

di raggiungere i mercati<br />

<strong>del</strong>l’Europa a costi più competitivi<br />

rispetto a tracciati alternativi.<br />

Il gasdotto Galsi che dovrà<br />

alimentare la Sardegna e altri<br />

mercati italiani, sarà lungo 1<br />

470 chilometri con una capacità<br />

di trasporto di 8 miliardi<br />

di metri cubi. Collegherà il<br />

giacimento di gas di Hassi-<br />

Rmel, nel Sahara, alla città<br />

di El-Kala, sulla costa est,<br />

APPROVATA LA MANOVRA FINANZIARIA<br />

LA REGIONE AVRA’ 9 MILIARDI DI EURO<br />

A DISPOSIZIONE PER L’ANNO IN CORSO<br />

dibattito<br />

LETTERA APERTA<br />

DEL SEGRETARIO<br />

DI FORTZA PARIS<br />

La scarsa partecipazione degli elettori<br />

al referendum spagnolo sul<br />

Trattato per la Costituzione europea,<br />

ancora più bassa nelle tre nazionalità<br />

gallega, basca e catalana, pone un<br />

importante problema di democraticità<br />

<strong>del</strong>l’Unione. Problema che è<br />

sottolineato anche dalla esclusione<br />

come strumenti di comunicazione<br />

di molte lingue europee, pur riconosciute<br />

lingue di stato. Insieme all’italiano,<br />

sono state escluse danese,<br />

finlandese, greco, irlandese, olandese,<br />

portoghese, spagnolo, svedese,<br />

ceco, estone, lettone, lituano, maltese,<br />

polacco, slovacco, sloveno e<br />

ungherese.<br />

Un vittimismo provinciale <strong>del</strong>la<br />

politica e <strong>del</strong>la cultura italiana, ripiegate<br />

sulla estromissione <strong>del</strong>l’italiano,<br />

ha messo in sordina i pericoli<br />

che corre in Europa la democrazia<br />

linguistica, grazie anche all’azione<br />

<strong>del</strong> nostro stato. Né il governo né il<br />

parlamento di Roma hanno minimamente<br />

protestato, quando la Convenzione,<br />

stilando l’elenco <strong>del</strong>le lingue<br />

in cui i cittadini si possono rivolgere<br />

all’Unione, hanno escluso il sardo<br />

insieme al catalano, al gallese, allo<br />

scozzese, al fiammingo, tanto per<br />

citare solo alcune <strong>del</strong>le lingue più<br />

parlate nel Continente. La protesta si<br />

eleva solo perché toccati nel proprio<br />

amor proprio nazionalista.<br />

In sé la “pietra <strong>del</strong>lo scandalo” è di<br />

assai modesta entità. L’italiano sarebbe<br />

escluso, insieme a tutte le altre<br />

lingue statali che non siano l’inglese,<br />

il francese e il tedesco, da qualche<br />

conferenza stampa. Le altre lingue<br />

europee, quelle <strong>del</strong>le nazioni senza<br />

stato a cominciare dalla sarda, sono<br />

escluse da tutto, alla faccia <strong>del</strong> rispetto<br />

<strong>del</strong>le diversità proclamato nel<br />

trattato costituzionale.<br />

Il sardo, al pari degli altri popoli<br />

<strong>del</strong>la Repubblica italiana, non avrà<br />

diritto di pronunciarsi in un referendum<br />

per l’accoglimento o il rigetto<br />

<strong>del</strong>la Costituzione europea. Ciò<br />

non diminuisce l’interesse dei sardi<br />

esprimere una loro volontà con tutti<br />

La Commissione programmazione,<br />

presieduta da Eliseo Secci (Margherita)<br />

ha licenziato, dopo un mese e<br />

mezzo di lavoro, il documento relativo<br />

alla Finanziaria 2005. Hanno<br />

votato a favore tutti i rappresentanti<br />

<strong>del</strong>la maggioranza. Fortemente contraria<br />

l’opposizione.<br />

La manovra ammonta complessivamente<br />

a 9 miliardi e 47 milioni<br />

di euro e rispetto alle cifre <strong>del</strong>la<br />

proposta <strong>del</strong>la Giunta ha avuto<br />

una variazione in aumento di 15<br />

milioni.<br />

Soddisfazione per l’esito dei lavori<br />

è stato espresso dal presidente<br />

<strong>del</strong>la Commissione, Eliseo Secci,<br />

che ha sottolineato gli aspetti innovativi<br />

di una manovra che tende a<br />

ridurre il deficit ed a gettare le basi<br />

per un nuovo sviluppo più attento<br />

alle reali esigenze dei Sardi. “Una<br />

discussione attenta ed approfondita<br />

in commissione, ha affermato<br />

Secci, ha consentito un confronto<br />

leale e concreto sui problemi reali”.<br />

Secondo i rappresentanti <strong>del</strong>la<br />

maggioranza la manovra approva-<br />

poi Cagliari e infine Olbia in<br />

Sardegna prima <strong>del</strong>l’attraversamento<br />

<strong>del</strong> Tirreno sino a<br />

Pescaia.<br />

Il Consorzio per seguire il<br />

progetto è stato costituito nel<br />

dicembre 2002, composto da<br />

Sonatrach ( 36%), Edison Gas<br />

Italia (18%), Enel Power Italia<br />

( 13,5%), Wintershall Germania<br />

( 13,5%), Eos Energia (Italia)<br />

, Sfirs e Progemisa (Sardegna,<br />

5% ciascuno).<br />

Il Ministro algerino <strong>del</strong>l’Energia,<br />

Khelil, aveva annunciato<br />

al Presidente Renato Soru un<br />

mese fa ad Algeri l’appuntamento<br />

di oggi a Milano come<br />

quello che doveva portare a<br />

degli “impegni necessari a<br />

giustificare l’inizio di finanziamento<br />

<strong>del</strong> progetto”, spiegando<br />

che era indispensabile<br />

ottenere sia l’accordo <strong>del</strong> Governo<br />

regionale <strong>del</strong>la Sardegna<br />

che quello <strong>del</strong> Governo di<br />

Roma e <strong>del</strong> Governo algerino<br />

per “potere lanciare il gasdotto<br />

il più rapidamente possibile”.<br />

ta può rappresentare un punto di<br />

partenza importante per avviare<br />

a soluzione i gravi problemi <strong>del</strong>la<br />

Sardegna.<br />

Fortemente critiche le forze politiche<br />

<strong>del</strong>l’opposizione che hanno sostanzialmente<br />

contestato come ci si trovi di<br />

fronte ad una Finanziaria che propone<br />

fondamentalmente tagli a settori vitali<br />

<strong>del</strong>la società sarda e <strong>del</strong>l’economia.<br />

Una manovra, è stato anche sottolineato,<br />

che andrebbe a discapito <strong>del</strong>le parti<br />

più deboli <strong>del</strong>la società<br />

Il dibattito in commissione dei<br />

documenti di bilancio era cominciato<br />

il 25 gennaio scorso con le<br />

prime audizioni. Gli emendamenti<br />

approvati sono 202 alla Legge Finanziaria<br />

e 113 al Bilancio. Ora il<br />

documento finanziario passerà all’esame<br />

<strong>del</strong>l’Aula per la definitiva<br />

approvazione.<br />

i mezzi e gli strumenti democratici,<br />

se non altro per far sì che una futura<br />

auspicabile revisione <strong>del</strong> testo sia rispettosa<br />

dei diritti culturali, linguistici,<br />

politici e civili di tutte le nazioni<br />

senza stato <strong>del</strong>l’Europa. E per far sì<br />

che “la diversità come principio fondatore<br />

<strong>del</strong>l’Unione”, sia comunque<br />

rispettata a tutti i livelli, da quello<br />

culturale a quello economico a quello<br />

linguistico.<br />

Il fatto che dobbiamo realisticamente<br />

prendere atto come i sardi non<br />

possano interferire con il cammino<br />

<strong>del</strong> Trattato costituzionale, non ci<br />

impedisce di chiedere a cittadini,<br />

forze politiche, culturali e sociali di<br />

aprire un serio dibattito in tutta la<br />

società sarda sulle pastoie che la Costituzione<br />

pone alla nostra sovranità<br />

ma anche sulle prospettive che essa<br />

apre allo sviluppo <strong>del</strong>la Sardegna in<br />

Europa.<br />

Fortza Paris vi lancia l’invito a un<br />

Forum che ponga al centro <strong>del</strong>l’interesse<br />

il ruolo che la nazione e il<br />

popolo sardo dovranno svolgere<br />

nella costruzione <strong>del</strong>l’Unione europea,<br />

rivendicando quella soggettività<br />

internazionale che la riforma <strong>del</strong><br />

Titolo V <strong>del</strong>la Costituzione italiana<br />

riconosce alle Regioni. Nella nostra<br />

idea, la Sardegna può e deve avere<br />

una soggettività piena, non mediata<br />

da altri interessi che non siano quelli<br />

<strong>del</strong> popolo sardo. Quel che lanciamo<br />

è un Forum che abbia come protagonisti,<br />

oltre ai partiti <strong>del</strong>la coalizione<br />

Sardegna unita, movimenti e<br />

partiti che, come Fortza Paris, fanno<br />

<strong>del</strong>l’identità nazionale sarda la loro<br />

bandiera.<br />

Pietrino Fois<br />

Segretario nazionale di Fortza Paris<br />

R E G I O N E<br />

ISTITUITA LA CONSERVATORIA<br />

DELLE COSTE SARDE<br />

Un organismo che provveda a salvaguardia,<br />

gestione e valorizzazione<br />

economica sostenibile <strong>del</strong>le aree<br />

costiere <strong>del</strong>la Sardegna: è questa,<br />

in estrema sintesi, la Conservatoria<br />

<strong>del</strong>le coste, la cui istituzione è stata<br />

decisa dalla Giunta regionale.<br />

La Conservatoria <strong>del</strong>le coste si<br />

ispira ad alcuni prestigiosi esempi<br />

europei: National Trust, Fondo per<br />

l’Ambiente Italiano e Conservatoire<br />

du littoral sono punti di riferimento<br />

per nuovi approcci e nuovi metodi<br />

di intervento per la conservazione<br />

e valorizzazione <strong>del</strong>le risorse ambientali<br />

e paesaggistiche.<br />

Secondo la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la Giunta,<br />

la Conservatoria <strong>del</strong>le coste sarde<br />

potrà agire su più livelli. Gestirà i<br />

beni immobili costieri di rilevante<br />

interesse paesaggistico e ambientale<br />

facenti già parte <strong>del</strong> patrimonio<br />

e <strong>del</strong> demanio regionale, ma potrà<br />

anche acquisire i territori costieri<br />

più fragili o a rischio di degrado<br />

e compromissione: sia attraverso<br />

accordi con Stato, enti e amministrazioni<br />

locali, sia attraverso donazioni,<br />

sia attraverso l’acquisto<br />

mediante sottoscrizioni pubbliche.<br />

Nel caso di donazioni o lasciti, i<br />

terreni verrano acquisiti al demanio<br />

regionale con specifico vincolo di<br />

destinazione alla Conservatoria.<br />

PROPOSTA DI LEGGE UDC<br />

RIDUZIONE CONSIGLIO<br />

Riduzione <strong>del</strong> numero dei Consiglieri<br />

(da 80 a 60); elezione di<br />

secondo grado per Presidente e<br />

vicepresidente, indicati, tuttavia,<br />

dalle coalizioni(qualunque altra indicazione<br />

è ritenuta inaccoglibile);<br />

abolizione <strong>del</strong> listino (“un’invenzione<br />

per sostenere il presidenzialismo”)<br />

e attribuzione <strong>del</strong> premio<br />

di maggioranza; subentro <strong>del</strong> vicepresidente<br />

in caso di dimissioni <strong>del</strong><br />

Presidente; nuove elezioni immediate<br />

in caso di sfiducia; è prevista<br />

anche la mozione di sfiducia individuale<br />

nei confronti di un Assessore:<br />

queste le linee fondamentali<br />

<strong>del</strong>la proposta di legge presentata<br />

dall’Udc, nata, soprattutto, “per<br />

eliminare i difetti, gli anacronismi<br />

e i pericoli di questa legislatura,<br />

ha detto l’on. Roberto Capelli, nel<br />

corso <strong>del</strong>la conferenza stampa, che<br />

registra un tentativo in corso di trasformare<br />

il sistema democratico in<br />

sistema monocratico, con punte di<br />

neocesarismo”.<br />

INQUINAMENTO ACUSTICO<br />

NUOVE NORME IN MATERIA<br />

La Regione stabilirà i criteri e le<br />

procedure per l’applicazione <strong>del</strong>le<br />

norme in materia di inquinamento<br />

acustico. Lo ha deciso la Giunta<br />

regionale, approvando il disegno<br />

di legge presentato dall’Assessore<br />

<strong>del</strong>la Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente Antonio<br />

Dessì.<br />

Il documento recepisce i contenuti<br />

<strong>del</strong>la legge quadro 447/95 <strong>del</strong>lo<br />

Stato e ha come obiettivi la tutela<br />

<strong>del</strong>la salute collettiva dall’inquinamento<br />

da rumore, sia nell’ambiente<br />

esterno che negli ambienti<br />

abitativi, e la salvaguardia <strong>del</strong>le<br />

caratteristiche ambientali sensibili<br />

all’inquinamento acustico.<br />

I valori limite di emissione di rumore,<br />

che possono essere emessi<br />

da una sorgente sonora, variano<br />

in funzione <strong>del</strong>la tipologia <strong>del</strong>la<br />

sorgente, <strong>del</strong> periodo <strong>del</strong>la giornata<br />

e <strong>del</strong>la destinazione d’uso <strong>del</strong>la<br />

zona da proteggere.<br />

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE<br />

DELL’ENTE FORESTE SARDEGNA<br />

Il nuovo consiglio di amministrazione<br />

<strong>del</strong>l’Ente Foreste <strong>del</strong>la Sardegna<br />

si è insediato nella sede di viale<br />

Morello di Cagliari, alla presenza di<br />

Renato Soru e <strong>del</strong>l’Assessore <strong>del</strong>l’Ambiente<br />

Tonino Dessì.<br />

Presidente <strong>del</strong>l’Ente è Carlo Murgia,<br />

e con lui siedono nel cda Daniele<br />

Secondo Cocco, Giovanni<br />

Maria Cubeddu, Giorgio Giovanni<br />

Danza e Giorgio Marongiu.<br />

Nel corso <strong>del</strong>la seduta di insediamento,<br />

sono state tracciate le linee<br />

politico-amministrative <strong>del</strong>la<br />

futura gestione forestale e <strong>del</strong>le<br />

altre funzioni proprie <strong>del</strong>l’ente,<br />

finalizzate a un miglior utilizzo<br />

economico dei beni, <strong>del</strong>le opere<br />

e <strong>del</strong>le risorse <strong>del</strong>l’Ente Foreste<br />

<strong>del</strong>la Sardegna.<br />

ANTONELLO CABRAS NELLA PRESIDENZA<br />

E RENATO SORU NEL CONSIGLIO DELL’ULIVO<br />

Antonello Cabras entrerà a far parte <strong>del</strong>la Presidenza nazionale <strong>del</strong>la Federazione <strong>del</strong>l’Ulivo che si è formalmente<br />

costituita a Roma. Il Deputato sardo assumerà nell’organismo presieduto da Romano Prodi e composto<br />

tra gli altri da Fassino, Rutelli, D’Alema, Boselli, Sbarbati e Giuliano Amato, una <strong>del</strong>le responsabilità nei<br />

tre settori di lavoro sui quali la Federazione ha piena competenza: politica estera, politica europea e politica<br />

<strong>del</strong>le istituzioni.<br />

Fra i componenti <strong>del</strong> Consiglio Federale, al pari degli altri Presidenti di Regione, è stato nominato anche<br />

Renato Soru<br />

Edizioni <strong>Sulcis</strong> di Salis Rosanna & C. sas<br />

Sede legale: Via Dalmazia 135 - Carbonia<br />

ROC 3802<br />

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Direzione - Redazione - Pubblicità: Via Gramsci, 225 (199) - Carbonia (CA)<br />

0781/675289 fax 0781/60274


Regione - Provincia<br />

COMINCIA A DEFINIRSI LA STRADA<br />

PER ARRIVARE AI PIANI PAESISTICI<br />

Diversi elementi sulla formulazione<br />

<strong>del</strong> piano paesaggistico<br />

regionale sono stati esposti alla<br />

IV Commissione consiliare, presieduta<br />

dall’on. Pirisi, nel corso<br />

<strong>del</strong>l’audizione degli Assessori alla<br />

P.I., Elisabetta Pilia, e all’Urbanistica,<br />

Gian Valerio Sanna.<br />

Successivamente sarà il Presidente<br />

<strong>del</strong>la Giunta Renato Soru ad illustrare<br />

all’Aula i principi guida <strong>del</strong><br />

piano entro i tre mesi dall’entrata<br />

in vigore <strong>del</strong>la legge. Una comunicazione<br />

in questo senso è stata data<br />

al Presidente Pirisi dall’Assessore<br />

Sanna.<br />

L’Assessore Pilia si è soffermata<br />

in particolare sul significato <strong>del</strong><br />

termine “paesaggio” intendendo<br />

con ciò “una determinata parte di<br />

territorio come intesa dalle popolazioni”,<br />

secondo la normativa europea<br />

e, quindi, un concetto divenuto<br />

sociale, strettamente legato agli<br />

elementi che definiscono l’identità<br />

ed il patrimonio culturale di una<br />

specifica zona.<br />

Il paesaggio, per l’Assessore Pilia,<br />

diventa pertanto uno dei primi<br />

elementi di governo <strong>del</strong> territorio e<br />

deve tenere conto <strong>del</strong>lo sviluppo<br />

sostenibile ed in particolare <strong>del</strong><br />

“turismo sostenibile” per il quale<br />

occorre considerare un presupposto<br />

di “precauzione” in quanto le<br />

risorse sono esauribili, nonché di<br />

efficienza d’uso <strong>del</strong>le risorse stesse.<br />

L’Assessore Pilia ha posto in risalto<br />

il valore assunto dalla partecipazione<br />

ai fini <strong>del</strong>la valorizzazione<br />

<strong>del</strong> paesaggio, sia essa quella che<br />

parte dagli Enti Locali fino alle<br />

associazioni, sia quella istituzionale<br />

ai livelli regionali, nazionali ed<br />

europei.<br />

Un particolare accento sulla raccolta<br />

<strong>del</strong>le conoscenze necessarie<br />

per la pianificazione è stato posto<br />

dall’Assessore Gian Valerio Sanna.<br />

L’insieme <strong>del</strong>le conoscenze,<br />

che tra l’altro comprende i piani<br />

paesistici preesistenti, i piani urbanistici<br />

provinciali e comunali ed i<br />

dati forniti dal sistema informativo<br />

territoriale, sarà elaborato in<br />

tematismi diversi, ha sottolineato<br />

Sanna, dai quali emergeranno i<br />

principi fondamentali che saranno<br />

poi tradotti in discipline. Dopo aver<br />

ribadito la necessità di una pianificazione<br />

coerente con il principio<br />

di cautela e con quello di efficacia<br />

<strong>del</strong>l’uso <strong>del</strong>le risorse, Sanna ha affermato<br />

che non sarà più possibile<br />

assumere decisioni riguardanti il<br />

territorio solo attraverso la legittimazione<br />

istituzionale. La partecipazione,<br />

infatti, entra di diritto nel<br />

processo formativo <strong>del</strong>le decisioni.<br />

“Il carcere è diventato un contenitore<br />

di vite a perdere, dove non<br />

sono rispettati i diritti dei detenuti<br />

e <strong>del</strong>le loro famiglie”. Lo hanno<br />

detto i rappresentanti <strong>del</strong> Coordinamento<br />

volontario giustizia – Onlus<br />

, durante un’audizione davanti alla<br />

Commissione “Diritti civili” presieduta<br />

da Paolo Pisu (Rifondazione<br />

comunista). Il Presidente <strong>del</strong>la<br />

seconda Commissione, in apertura<br />

di seduta, ha ricordato la risoluzione<br />

approvata qualche settimana<br />

fa all’unanimità dall’organismo<br />

consiliare (ora all’attenzione <strong>del</strong><br />

Presidente <strong>del</strong>la Giunta) e ha sottolineato<br />

che il problema carcere<br />

rimane una <strong>del</strong>le priorità in quanto<br />

la situazione è drammatica.<br />

Anche i volontari hanno confermato<br />

che quotidianamente vengono<br />

calpestati i diritti dei detenuti<br />

costretti a fare i conti con il sovraffollamento,<br />

la mancanza di educatori<br />

e di lavoro. I volontari hanno<br />

anche illustrato alla Commissione<br />

cosa succede fuori dal carcere di<br />

Buoncammino la notte prima <strong>del</strong><br />

giorno fissato per le visite. “Per<br />

essere certi di poter accedere alla<br />

struttura, ha raccontato Bruno Asuni,<br />

Presidente <strong>del</strong> Coordinamento<br />

volontariato giustizia, moltissime<br />

persone aspettano con qualunque<br />

condizione metereologica, tutta la<br />

notte, davanti al carcere, senza riparo”.<br />

Le condizioni dei familiari<br />

dei detenuti sono un po’ migliorate<br />

da quando (circa un anno e<br />

mezzo) sosta davanti alla struttura<br />

carceraria cagliaritana un camper<br />

<strong>del</strong> Coordinamento che cerca di<br />

dare riparo ai più sofferenti. Ma la<br />

situazione è drammatica e sarebbe<br />

necessario un gazebo che permettesse<br />

alla gente che aspetta di ripararsi<br />

dalla pioggia e dal gelo. Per i<br />

volontari è arrivato il momento di<br />

fare qualcosa.<br />

Chi opera nel settore lamenta la<br />

mancanza di dialogo con e fra<br />

Sanna ha poi esposto alcuni punti<br />

che vanno dalla centralità <strong>del</strong>l’approccio<br />

alla conoscenza <strong>del</strong> paesaggio<br />

alla valutazione strategica<br />

degli ambiti rurali, dal problema<br />

dei centri urbani, metropolitani o<br />

di ridotte dimensioni, all’analisi e<br />

alla rivisitazione complessiva <strong>del</strong>la<br />

disciplina dei litorali ed infine ad<br />

una nuova legge urbanistica.<br />

AUDIZIONE IN COMMISSIONE “DIRITTI CIVILI”<br />

IL COORDINAMENTO VOLONTARIATO GIUSTIZIA<br />

le istituzioni, l’indifferenza <strong>del</strong>la<br />

gente, il non rispetto <strong>del</strong>le più elementari<br />

regole nei confronti dei<br />

detenuti. I rappresentanti <strong>del</strong> Coordinamento<br />

hanno raccontato alla<br />

Commissione alcuni casi: come<br />

un detenuto cinese che non sapeva<br />

per quale reato fosse in carcere in<br />

quanto non capiva la lingua italiana,<br />

familiari dei detenuti che non<br />

riuscivano a compilare i moduli da<br />

consegnare al personale <strong>del</strong> carcere<br />

per inviare un pacco al loro congiunto,<br />

la vicenda di un vecchietto<br />

scarcerato in pigiama che non sapeva<br />

dove andare.<br />

Per i volontari bisogna puntare sempre<br />

di più sulle misure alternative. In<br />

Italia ci sono 54.000 detenuti (ogni<br />

detenuto costa allo Stato 75.000<br />

euro l’anno) e 40.000 persone che<br />

godono di misure alternative. Di<br />

queste meno <strong>del</strong>l’ 1% è recidivo,<br />

mentre è altissima la percentuale<br />

di chi ritorna in carcere dopo aver<br />

scontato la pena. Dunque, le misure<br />

alternative dovrebbero essere la<br />

strada da seguire a condizione che<br />

ci sia la disponibilità <strong>del</strong>la gente a<br />

riaccoglierli nella società.<br />

Per sensibilizzare la popolazione<br />

partirà l’iniziativa “Adotta un detenuto”.<br />

Le famiglie cagliaritane<br />

potranno “adottare” un detenuto<br />

e, magari, quando esce dal carcere<br />

per un permesso, accoglierlo anche<br />

nella loro casa. Il Coordinamento<br />

ha in preparazione anche le “pagine<br />

gialle per il carcere” che saranno<br />

tradotte in molte lingue e che<br />

conterranno i diritti e i doveri <strong>del</strong><br />

detenuto e tutte le notizie utili per<br />

i carcerati e le loro famiglie.<br />

UN PIANO STRAORDINARIO<br />

DI RECUPERO ALL’ISTRUZIONE<br />

La programmazione degli interventi<br />

di recupero di circa 1000<br />

ragazzi con più di 15 anni non<br />

ancora in possesso <strong>del</strong>la licenza<br />

media è stato il tema centrale<br />

<strong>del</strong>la conferenza di servizio,<br />

organizzata dall’Assessorato<br />

regionale <strong>del</strong>la Pubblica Istruzione<br />

e dall’Ufficio scolastico<br />

regionale <strong>del</strong>la Sardegna. All’incontro,<br />

che si è tenuto a Cagliari<br />

nell’Istituto Tecnico Industriale<br />

“Giua”, sono stati invitati<br />

a partecipare i Centri territoriali<br />

permanenti, per fare una verifica<br />

<strong>del</strong>la situazione attuale e <strong>del</strong>la<br />

frequenza dei corsi.<br />

Nel Piano straordinario di recupero<br />

all’istruzione, approvato<br />

dall’Assessorato <strong>del</strong>la Pubblica<br />

Istruzione per l’anno scolastico<br />

2004-2005, uno degli obiettivi<br />

prefissati era riportare in aula<br />

ragazzi e ragazze con più di 15<br />

anni, che ancora non hanno preso<br />

il diploma di scuola media.<br />

Per sostenere questa politica di<br />

intervento la Regione ha stanziato<br />

76 mila euro e altrettanti<br />

ne stanzierà l’Ufficio scolastico<br />

regionale.<br />

Nel corso <strong>del</strong>la conferenza di<br />

servizio, è stato analizzato in<br />

particolare l’inserimento dei<br />

ragazzi nei corsi EdA (Educazione<br />

per Adulti), verso i quali<br />

si è orientata la richiesta degli<br />

studenti. Si è anche parlato degli<br />

esami per la licenza media<br />

che, presumibilmente, dovranno<br />

essere sostenuti dai ragazzi<br />

nel mese di ottobre 2005.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

APERTO TUTTO L’ANNO<br />

SALA CONFERENZE CLIMATIZZATA CON 100 POSTI<br />

E SALETTE ATTIGUE DOTATE DI ACCESSORI E CONFORT<br />

POSSIBILITA’ DI SOGGIORNO E RISTORAZIONE SALE RICEVIMENTI<br />

3<br />

FORMAZIONE PROFESSIONALE<br />

DELEGAZIONE IN COMMISSIONE<br />

Una <strong>del</strong>egazione di rappresentanti<br />

sindacali <strong>del</strong> settore <strong>del</strong>la Formazione<br />

professionale di CGIL, CISL,<br />

UIL e <strong>del</strong>lo Snals è stata ricevuta<br />

dalla Commissione Programmazione<br />

ed ha espresso tutto il proprio<br />

malcontento e le preoccupazioni dei<br />

lavoratori <strong>del</strong> settore per il futuro <strong>del</strong><br />

sistema <strong>del</strong>la Formazione professionale<br />

nell’Isola, in conseguenza<br />

<strong>del</strong> mancato rispetto <strong>del</strong>l’accordo<br />

fra Giunta regionale e sindacati per<br />

l’attuazione dei corsi.<br />

L’incontro si è svolto durante una<br />

tappa <strong>del</strong> corteo di protesta <strong>del</strong>le<br />

maestranze <strong>del</strong>la formazione professionale<br />

davanti al palazzo <strong>del</strong>l’assemblea<br />

regionale. Secondo le<br />

organizzazioni sindacali, la situazione<br />

<strong>del</strong> comparto mette in evidenza<br />

quella che è stata definita la “non<br />

volontà di rispettare gli accordi sul<br />

recupero formativo di oltre 3000<br />

nuovi giovani” da parte <strong>del</strong>la Giunta<br />

e la presunta “ambiguità <strong>del</strong>la<br />

Regione sulla definizione istituzionale<br />

<strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>la Formazione”,<br />

mentre il 60 per cento dei giovani<br />

sardi è oggi privo di diploma o di<br />

qualifica professionale e mentre<br />

centinaia di lavoratori rischiano la<br />

disoccupazione.<br />

Nel denunciare “l’irresponsabile incapacità<br />

gestionale <strong>del</strong>le istituzioni<br />

regionali sul versante <strong>del</strong> sistema<br />

scolastico e formativo”, le organizzazioni<br />

sindacali di categoria rivendicano<br />

l’attuazione <strong>del</strong>l’ordine <strong>del</strong><br />

giorno <strong>del</strong> Consiglio regionale sull’avvio<br />

<strong>del</strong>l’anno formativo 2004-<br />

2005, il rispetto dei contratti vigenti,<br />

una vera riforma <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>la<br />

Formazione professionale.<br />

Nel corso <strong>del</strong>l’incontro, al quale<br />

hanno presenziato i rappresentanti<br />

di tutte le forze politiche consiliari,<br />

il Presidente <strong>del</strong>la Commissione,<br />

Eliseo Secci, ha sottolineato la volontà<br />

<strong>del</strong> Consiglio già espressa con<br />

l’ordine <strong>del</strong> giorno votato nei mesi<br />

scorsi, ha ricordato che l’attuazione<br />

<strong>del</strong>la legge N° 42 è garantita fino al<br />

2007, e ha affermato che entro quella<br />

data la Regione dovrà dotarsi di<br />

nuove norme che consentano una<br />

gestione efficiente <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>la<br />

Formazione. Ha anche sottolineato<br />

l’esigenza che si definisca una legge<br />

organica di settore che tenga conto<br />

<strong>del</strong>le nuove realtà sociali ed economiche<br />

che hanno modificato gli scenari<br />

di riferimento entro cui si colloca la<br />

Formazione professionale.<br />

In rappresentanza <strong>del</strong>le forze <strong>del</strong>le<br />

opposizioni, Giorgio La Spisa (FI)<br />

ha sottolineato come la situazione<br />

che si è creata era inevitabile,<br />

e che ora è il momento da un lato<br />

di gestire l’emergenza e dall’altro<br />

di creare prospettive più sicure per<br />

l’intero comparto. Non lesinando<br />

critiche anche aspre all’operato <strong>del</strong>l’Esecutivo<br />

regionale, La Spisa ha<br />

sottolineato anche l’urgenza di una<br />

legge organica di riforma che crei i<br />

presupposti per un sistema integrato<br />

fra Formazione professionale e<br />

scuola su un piano di paritarietà.<br />

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4<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

Lavoro<br />

CON UN OCCHIO AL CONGRESSO PROVINCIALE<br />

E L’ALTRO AI PROBLEMI DELLE FABBRICHE.<br />

LA FEMCA CISL CONFERMA ENNE SEGRETARIO<br />

Tensione tra <strong>del</strong>egati, telefonini caldi<br />

in attesa di notizie rassicuranti, temi<br />

scottanti all’attenzione dei partecipanti.<br />

In questo clima, nei giorni<br />

scorsi, è stato celebrato il secondo<br />

congresso provinciale <strong>del</strong>la Femcacisl<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>. Va detto subito<br />

che i contenuti <strong>del</strong>la relazione e<br />

<strong>del</strong> dibattito sono stati di qualificante<br />

spessore, e non è stato un caso che<br />

ai lavori siano intervenuti (ed abbiano<br />

preso la parola) numerosi uomini<br />

politici, Sindaci, rappresentanti<br />

<strong>del</strong> mondo civile, nonché dirigenti<br />

d’azienda.<br />

La relazione introduttiva è stata sviluppata<br />

dal confermato Segretario<br />

Fabio Enne, il quale non ha risparmiato<br />

critiche ai Governi, Nazionale<br />

e Regionale, a coloro che remano<br />

contro il territorio e che non mostrano<br />

attenzione ai temi di più stretta<br />

attualità, come quelli <strong>del</strong>l’industria<br />

primaria, diventata ormai essenziale<br />

per l’economia non solo territoriale.<br />

“Abbiamo considerato necessaria<br />

una sinergia tra le forze politiche <strong>del</strong><br />

territorio e quelle sociali, per uscire<br />

dalla grave crisi economica ed occupazionale,<br />

senza precedenti, che il<br />

<strong>Sulcis</strong> e l’intera Regione sta attraversando,<br />

ha detto Fabio Enne nella sua<br />

relazione.<br />

Gli appelli alla Politica, lanciati dalla<br />

Femca, non devono e nemmeno possono<br />

essere oggetto di libere interpretazioni,<br />

sono momenti di riflessione<br />

finalizzati a creare un clima diverso,<br />

indirizzato a favorire le adeguate risposte<br />

per costruire una vera e propria<br />

rinascita <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />

Noi abbiamo negoziato con tutti i<br />

Governi, abbiamo sottoscritto accordi<br />

ma anche manifestato con iniziative<br />

di contrasto, lo abbiamo fatto anche<br />

da soli. Qualunque schieramento<br />

politico deve stabilire con noi la<br />

concertazione, ovvero, un sistema di<br />

relazioni sindacali utile ai lavoratori,<br />

decisivo per tutto il Paese e alla sua<br />

Gianni Podda<br />

coesione sociale.<br />

L’obiettivo di confermare un mo<strong>del</strong>lo<br />

di relazioni industriali di tipo<br />

partecipativo, rappresenta insieme<br />

alla concertazione, la realizzazione<br />

di una maggiore e più compiuta<br />

democrazia economica, ed è per ciò<br />

che continuerà la nostra sfida: essere<br />

protagonisti, rappresentativi, fortemente<br />

radicati nei luoghi di lavoro,<br />

all’altezza dei compiti ed in grado<br />

di assumere le responsabilità conseguenti.<br />

Siamo perfettamente legittimati a<br />

partecipare alla costruzione di una<br />

società più giusta che abbia al centro,<br />

l’uomo.<br />

Essi toccano da vicino l’uomo, le<br />

sue libertà, i suoi diritti all’esistenza<br />

dignitosa e al lavoro.<br />

Sul fronte occupazione industriale,<br />

i nuovi processi in atto rischiano nei<br />

nostri settori produttivi in primo luogo,<br />

come sapete bene, di cancellare<br />

insediamenti e posti di lavoro.<br />

IL COSTO ENERGETICO<br />

Noi siamo per un’Europa Unita<br />

dove i diritti siano uguali per tutti.<br />

Si devono assicurare a tutti i Paesi,<br />

quindi a tutte le Regioni, <strong>del</strong>la Comunità<br />

Europea, pari opportunità<br />

di accesso al mercato ed i benefici<br />

economici ad esso collegati.<br />

Sono trascorsi 36 mesi dall’inizio<br />

<strong>del</strong>la vertenza energetica per<br />

il polo industriale di Portovesme,<br />

sfociata con l’occupazione notturna<br />

<strong>del</strong>la sede Presidenziale di Villa<br />

Devoto, durante il Governo <strong>del</strong>la<br />

Giunta Pili. L’azione sindacale<br />

suddetta aveva lo scopo di portare<br />

all’attenzione politica, la grave<br />

crisi attraversata dalla Portovesme<br />

S.r.L., stabilimento che si trova,<br />

ancora oggi, a dover competere in<br />

un clima fortemente condizionato,<br />

rispetto agli altri produttori europei<br />

ed i Paesi emergenti <strong>del</strong>l’Est Europeo<br />

e <strong>del</strong>l’Asia.<br />

Alla base <strong>del</strong>la rivendicazione<br />

continua ad esserci la richiesta di<br />

stabilire anche per queste Imprese,<br />

tariffe elettriche uguali a quelle<br />

praticate in Spagna, Germania, e<br />

soprattutto offrire pari condizioni<br />

a stabilimenti che hanno le stesse<br />

produzioni. E’, infatti, facilmente<br />

immaginabile come uno stabilimento<br />

può non essere più competitivo<br />

con un altro, quando tra i due<br />

esistono condizioni fiscali, legate ai<br />

costi <strong>del</strong>l’energia elettrica, completamente<br />

diverse.<br />

Considero poco utile fornire elementi<br />

nel dettaglio, anche perché,<br />

ormai, la materia, è diventata oggetto<br />

di quotidiana discussione, e<br />

non solo per gli addetti ai lavori, tuttavia<br />

è importante evidenziare che,<br />

in particolare, la Portovesme srl,<br />

paga attualmente 67 Euro MGW\<br />

h, rispetto ai concorrenti Tedeschi<br />

e Spagnoli che si attestano alle 24<br />

euroMGW\h.<br />

Il problema evidenziato segnerà<br />

per questo territorio la sua evoluzione,<br />

se adeguatamente risolto,<br />

in caso contrario, una gravissima<br />

regressione economica, con drammatiche<br />

ripercussioni sociali.<br />

Il problema energetico lega nella<br />

prospettiva, i futuri assetti produttivi<br />

<strong>del</strong>le più importanti società<br />

Industriali presenti in Sardegna,<br />

soprattutto le grandi Aziende <strong>del</strong><br />

territorio, Portovesme srl, Alcoa,<br />

Eurallumina, potranno insistere<br />

nelle loro attività, solo attraverso<br />

una politica fiscale che ne renda<br />

competitive le produzioni.<br />

La soluzione al problema non dipende<br />

da strategie di macro economia,<br />

neppure da posizioni di<br />

chiusura da parte <strong>del</strong>la Comunità<br />

europea: è solo, e soltanto, un problema<br />

politico.<br />

Siamo riusciti, nei mesi precedenti,<br />

ad instaurare un rapporto<br />

importante con i Governi, Nazionale<br />

e Regionale, attraverso<br />

un’azione sinergica con alcuni<br />

rappresentanti politici sardi.<br />

Abbiamo condiviso l’importante<br />

ruolo trainante per l’economia isolana<br />

<strong>del</strong>la grande industria, assieme<br />

abbiamo incassato un decreto che<br />

pareva, rimediare al problema sul<br />

costo energetico.<br />

Le dure reazioni all’interno <strong>del</strong>le<br />

lobbyes di potere industriali hanno<br />

stravolto il risultato.<br />

Siamo al punto di partenza, aspettiamo<br />

la stesura di un nuovo DPCM<br />

che stabilisce il nuovo regime di<br />

prezzo energetico e la soluzione<br />

strutturale al problema.<br />

Fabio Enne<br />

La soluzione al problema energia,<br />

coinvolge anche altre attività come la<br />

Carbosulcis, per la quale insistiamo<br />

nel chiedere un atteggiamento <strong>del</strong><br />

proprietario (Regione), confacente<br />

all’esigenza produttiva ed economica<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>.<br />

Rifiutiamo ogni trattativa di privatizzazione<br />

che escluda la partecipazione<br />

azionaria <strong>del</strong>l’attuale proprietario,<br />

quantomeno proponiamo l’accompagnamento<br />

<strong>del</strong>l’eventuale vendita,<br />

stabilendo regole certe a tutela <strong>del</strong>l’occupazione<br />

dei lavoratori.<br />

La nostra posizione su quest’aspetto,<br />

è veramente rigida, deve prevalere<br />

la tutela dei minatori, attraverso una<br />

copertura regionale. Vogliamo evitare<br />

speculazioni ed interessi, da parte dei<br />

soggetti interessati all’acquisto <strong>del</strong>la<br />

miniera che, non siano propensi a cooperare<br />

per la risoluzione ed il consolidamento<br />

industriale <strong>del</strong> territorio.<br />

In questo scenario, capiremo la reale<br />

volontà <strong>del</strong>la Giunta Regionale e<br />

soprattutto <strong>del</strong> Governatore Soru,<br />

indirizzata nello sfruttamento <strong>del</strong><br />

carbone <strong>Sulcis</strong> e <strong>del</strong>la sua trasformazione<br />

in energia elettrica. Mi riferisco<br />

quindi all’autoproduzione d’energia<br />

elettrica per soddisfare il fabbisogno<br />

<strong>del</strong>le fabbriche e alla ripresa estrattiva<br />

nella Carbosulcis.<br />

Anche la scelta <strong>del</strong>la costruzione di<br />

una centrale consortile a carbone,<br />

per risolvere il costo energetico <strong>del</strong>le<br />

aziende, presuppone, a compensazione<br />

dei costi d’estrazione <strong>del</strong> carbone,<br />

una quota d’energia da immettere<br />

nel mercato, senza per questo<br />

stravolgere il concetto e considerare<br />

l’Isola, come una zona di produzione<br />

d’energia da esportare.<br />

Prendiamo atto, tuttavia, <strong>del</strong>le recenti<br />

esternazioni <strong>del</strong> Presidente che, alla<br />

presenza di centinaia di lavoratori, in<br />

manifestazione per l’industria, (26<br />

Gennaio 2005), assicurava la partecipazione<br />

azionaria <strong>del</strong>la Regione, sia<br />

per la privatizzazione <strong>del</strong>la miniera<br />

che, per la costruzione <strong>del</strong>la centrale.<br />

Stentiamo a comprendere come, nonostante<br />

gli impegni assunti, in sede<br />

Nazionale e Regionale, si prosegua<br />

nell’ipotesi <strong>del</strong>la gassificazione, alienando<br />

come obiettivo prioritario, la<br />

soluzione <strong>del</strong> costo energetico <strong>del</strong>le<br />

nostre aziende. Il progetto, se tale può<br />

Fabio Enne è ancora Segretario provinciale<br />

<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> <strong>del</strong>la Femca<br />

Cisl. L’ha eletto, a conclusione <strong>del</strong><br />

secondo congresso, l’assemblea dei<br />

<strong>del</strong>egati che ha anche scelto gli uomini<br />

che formano il nuovo Consiglio<br />

generale: Tonino D’Orso, Franco<br />

Madeddu, Enrico Atzei, Ettore<br />

Opere di edilizia industriale e civile<br />

Movimento terra e scavi<br />

Produzione calcestruzzo preconfezionato<br />

Produzione e vendita materiali inerti di varie pezzature<br />

Trasporti rifiuti CAT. 4 e 5<br />

essere definito, <strong>del</strong>la Società Sardegna<br />

Energy, oltre a presentare al suo<br />

interno, diversi aspetti insoddisfacenti,<br />

esclude la priorità industriale, a vantaggio<br />

<strong>del</strong>la soluzione definitiva per la<br />

vertenza energetica.<br />

Per quanto riguarda la tecnologia da<br />

adottare, smettiamola di girare attorno<br />

al problema.<br />

Qualcuno faccia capire come la gassificazione<br />

<strong>del</strong> carbone, sia di facile<br />

realizzazione, come risolve i problemi<br />

<strong>del</strong>le industrie locali, e come mai è<br />

stata, nel passato, un progetto valutato<br />

troppo oneroso e non bancabile”.<br />

Ai lavori <strong>del</strong> secondo congresso<br />

Femca Cisl <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>, presieduti<br />

dal Segretario regionale Gianni<br />

Basciu, hanno portato il proprio saluto<br />

e contributo Mario Porcu (Presidente<br />

CNISI e Sotacarbo), Sergio<br />

Puddu (Sindaco Gonnesa), Pinello<br />

Cossu (Assessore provinciale), Paolo<br />

Collu (Sindaco Iglesias), Claudia<br />

Lombardo (Consigliere regionale),<br />

Francesco Sanna (Consigliere regionale),<br />

Francesco Carta (Segretario<br />

provinciale <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> Filcea),<br />

Mario Cro (Segretario provinciale<br />

<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> Uilcid), Sergio Matzuzzi<br />

(Assessore Comune Iglesias),<br />

Giorgio La Spisa (Consigliere regionale),<br />

Antonello Mereu (Deputato),<br />

Giuseppe Deriu (Direttore Carbosulcis),<br />

Carlo Lolliri (Amministratore<br />

<strong>del</strong>egato Portovesme srl).<br />

A conclusione <strong>del</strong>la due giorni di<br />

lavori, l’assemblea dei <strong>del</strong>egati ha<br />

proceduto all’elezione <strong>del</strong>la nuova<br />

Segreteria, confermando Fabio Enne<br />

nella carica di Segretario Femca Cisl<br />

<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />

Deidda, Gigi Ennas, Vincenzo Lai,<br />

Giancarlo Melis, Luigi Marotto, Roberto<br />

Dessì, Duilio Pippia, Maurizio<br />

Corrias, Massimo Fois, Maria Luisa<br />

Canepa, Bruno Pinna, Giancarlo<br />

Scarpa, Ignazio Pala, Maurizio Ledda,<br />

Antonello Sanna, Roberto Leo,<br />

Giorgio Pintus, Emanuele Selis.<br />

Sede Legale:<br />

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l a v o r o<br />

IGLESIAS<br />

PERCHE’ TANTE AZIENDE FALLITE<br />

DOPO AVER INTASCATO I CONTRIBUTI<br />

PREVISTI PER NUOVI INSEDIAMENTI ?<br />

Ali<br />

Il male oscuro <strong>del</strong>la Zir di Iglesias.<br />

Da anni, ormai, si assiste ad una catena<br />

di fallimenti, nella cui sorte si stanno<br />

venendo a trovare quasi tutte le<br />

nuove intraprese che hanno fatto affidamento<br />

ai finanziamenti pubblici,<br />

buona parte a fondo perduto. Binex,<br />

Laser Media Lab, Cardnet, Ali, Solsar<br />

fanno parte di un’unica cordata,<br />

il cui denominatore comune è stato<br />

l’acquisizione, in toto o in parte, <strong>del</strong><br />

finanziamento pubblico, dopodiché è<br />

stata decisa la chiusura. Qualcuna di<br />

queste iniziative industriali ha tolto<br />

le tende ancor prima di avviare i processi<br />

produttivi per i quali erano state<br />

programmate e costruite. Anche altre<br />

iniziative, nel frattempo, sempre sorte<br />

col contributo pubblico, starebbero<br />

per gettare la spugna. Ma ci sono<br />

anche quelle che pur avendo avviato<br />

le produzioni (Cardnet insegna), non<br />

hanno finora accettato di attivare relazioni<br />

industriali col sindacato, segno<br />

evidente che anch’esse nascondono<br />

una realtà poco rassicurante.<br />

L’ultimo caso <strong>del</strong>la rinuncia è stato la<br />

Solsar, industria che avrebbe dovuto<br />

produrre patatine destinate a paninoteche<br />

e fast-food, e che invece, dopo<br />

aver avviato i corsi di formazione <strong>del</strong>le<br />

maestranze da assumere, ha preferito<br />

chiudere il discorso, non facendo<br />

sapere nulla per il futuro. Anche in<br />

questo caso, però, i contributi pubblici<br />

sono stati regolarmente incassati, ma<br />

evidentemente mercato o altri fattori<br />

hanno fatto desistere i titolari di Solsar<br />

di andare avanti.<br />

Ciò che è strano, però, è il fatto che<br />

tutti questi fallimenti si stiano registrando<br />

tra le nuove iniziative proposte<br />

per la Zir (Zona Industriale) di<br />

Iglesias. Pare proprio che in questa<br />

zona industriale sopravviva un male<br />

oscuro difficilmente debellabile, ma<br />

sul quale qualcuno dovrà pur dire o<br />

perseguire eventuali responsabilità.<br />

Appare, infatti, inspiegabile come<br />

imprenditori, stimolati dai contributi a<br />

fondo perduto previsti dalle leggi per<br />

la riconversione di ex zone minerarie<br />

(Legge 221) o dai Contratti d’Area,<br />

abbiano superato la fase istruttoria dei<br />

propri progetti (mentre altre iniziative<br />

sono state scartate perché ritenute<br />

Gianni Podda<br />

non affidabili) e siano stati ammessi<br />

ai cospicui finanziamenti pubblici,<br />

quando poi alla fine sono riusciti a<br />

produrre solo ed unicamente illusioni<br />

ed occupazione di lotti per intraprese<br />

fallite sul nascere.<br />

Ma quel che appare più scandaloso è<br />

il fatto che in casi <strong>del</strong> genere sia stata<br />

data l’opportunità di emungimento<br />

di finanziamenti pubblici, senza<br />

che alcuno abbia mosso un dito nei<br />

confronti dei responsabili. Di chi la<br />

responsabilità di tale scandalosa ed<br />

inquietante sequenza di fallimenti ?<br />

Certamente, in queste storie non<br />

c’entra nulla la Direzione <strong>del</strong> Consorzio<br />

Industriale di “Sa Stoia”. Ma<br />

appare verosimile che anch’esso cominci<br />

a preoccuparsi <strong>del</strong>l’emorragia<br />

che si sta registrando, gettando peraltro<br />

motivo di disinteresse in coloro<br />

che stanno guardando a questa zona<br />

industriale per avviare il proprio discorso<br />

artigiano-industriale.<br />

Cardnet<br />

PROPAGANDA ELETTORALE<br />

AMMINISTRATIVE 8-9 MAGGIO 2005<br />

“<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>”, secondo<br />

quanto stabilito dalla<br />

Legge n° 515/93 e successive<br />

integrazioni, mette a disposizione<br />

di quanti vorranno<br />

servirsi degli spazi pubblicitari<br />

in vista <strong>del</strong>le Elezioni<br />

Amministrative (Provinciali<br />

e Comunali) <strong>del</strong>l’8 e 9 maggio<br />

2005 ed eventuali fasi di<br />

ballottaggio, un Codice di<br />

Autoregolamentazione che<br />

prevede la “par condicio”<br />

dei costi. Pertanto gli spazi<br />

politici autogestiti o quelli<br />

relativi alla propaganda elettorale<br />

avranno dei costi già<br />

prestabiliti, uguali per tutti,<br />

e contenuti nel Codice di<br />

Autoregolamentazione che<br />

resta a disposizione presso la<br />

Redazione <strong>del</strong> giornale (via<br />

Gramsci 225-Carbonia). Tel.<br />

0781-675289- 333.6077645<br />

Iglesias - ZIR<br />

Gigi Aste<br />

Per il Parco Geominerario Storico<br />

Ambientale <strong>del</strong>la Sardegna è<br />

scaduto il tempo. Le motivazioni<br />

addotte dal Presidente Emilio<br />

Pani, sui tempi utilizzati finora per<br />

adempiere tutte le incombenze burocratiche<br />

ed organizzative, sembra<br />

abbiano superato ogni ragionevole<br />

giustificazione, per cui la protesta<br />

dei Sindaci e <strong>del</strong>le forze sociali, ancorché<br />

politiche regionali, appaiono<br />

più che giustificate.<br />

Finora c’è stato un atteggiamento<br />

chiuso da parte <strong>del</strong> Presidente<br />

Emilio Pani, la cui unica salvezza<br />

è dovuta alla “parentela politica”<br />

col Ministro <strong>del</strong>l’Ambiente, per<br />

il quale fa gioco il tergiversare sui<br />

compiti istituzionali di quanti, forse<br />

troppo frettolosamente, sono stati<br />

designati a dirigere questo Ente che<br />

era, e resta, di vitale importanza per<br />

l’intera Sardegna.<br />

Ciò che sconcerta è che Presidente<br />

e Direttore, malgrado la sede <strong>del</strong><br />

Geoparco sia in Iglesias, abbiano<br />

preferito gestire la fase iniziale di<br />

questo ente, da Cagliari. A nulla<br />

è valso l’allestimento di una sede<br />

provvisoria a Monte Agruxiau, in<br />

attesa <strong>del</strong> completamento dei lavori<br />

nella sede istituzionale di via Monteverdi<br />

di Iglesias.<br />

I pretesti sono stati sempre legati<br />

al mancato allaccio dei telefoni,<br />

mentre pare che la realtà non sia<br />

proprio così. Da Cagliari, Presidente<br />

e Direttore (non) hanno<br />

gestito, senza alcuna possibilità di<br />

un contatto telefonico (telefonini<br />

costantemente spenti o attivi con<br />

segreteria), la fase d’impostazione<br />

statutaria e regolamentaria, oltrechè<br />

dei bilanci. Detta fase è andata<br />

avanti in maniera distaccata dalla<br />

realtà <strong>del</strong>la Comunità <strong>del</strong> Parco,<br />

formata da oltre ottanta Sindaci, i<br />

quali adesso hanno deciso di chiedere,<br />

a voce alta, l’allontanamento<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

Emilio Pani<br />

di Emilio Pani da Presidente e di<br />

Mario Palomba da Direttore, perché<br />

col loro immobilismo starebbero<br />

per affossare il Parco Geominerario<br />

<strong>del</strong>la Sardegna.<br />

In questo vortice di critiche, i vertici<br />

<strong>del</strong> Geoparco, hanno trascinato<br />

persino l’incolpevole Presidente<br />

<strong>del</strong>la Comunità Paolo Collu, che è<br />

anche sindaco di Iglesias, il quale in<br />

eccesso di buonismo ha giustificato<br />

le lungaggini che i due hanno frapposto<br />

all’azione operativa <strong>del</strong>l’ente.<br />

Lo stesso Presidente <strong>del</strong>ala Giunta<br />

regionale on. Renato Soru, in più<br />

occasioni, non ha risparmiato critiche<br />

all’indirizzo <strong>del</strong>la Presidenza<br />

Geoparco sul cui capo penderebbe<br />

il pericolo dei mancati accreditamenti<br />

di fondi destinati alle<br />

bonifiche <strong>del</strong>le aree ex minerarie,<br />

5<br />

TEMPO SCADUTO PER IL GEOPARCO:<br />

OCCORRE UNA POLITICA PIU’ ATTIVA<br />

PORTOVESME<br />

SALVA<br />

Il polo industriale di Portovesme<br />

potrà sopravvivere con tariffe<br />

energetiche agevolate. Lo ha deciso<br />

il Governo nazionale che ha<br />

inserito il capitolo agevolativo<br />

nel decreto <strong>del</strong>la “competitività”,<br />

mirante a risollevare le produzioni<br />

e l’economia <strong>del</strong> Paese.<br />

Tale decisione, confermata nel<br />

corso di un apposito incontro<br />

presso il Ministero <strong>del</strong>le Attività<br />

Produttive, prevede la concessione<br />

<strong>del</strong>le tariffe agevolate alle<br />

società energivore sarde fino al<br />

2010. Entro detto periodo Governo,<br />

Regione e società multinazionali<br />

dovranno ricercare<br />

l’intesa per la costruzione di una<br />

centrale elettrica in grado di fornire<br />

corrente a costi al di sotto di<br />

quelli praticati dal mercato.<br />

Nel contempo Alcoa, Portovesme<br />

srl ed Eurallumina potranno<br />

dar seguito ai programmi di<br />

ristrutturazione e potenziamento<br />

produttivo, secondo quanto<br />

già annunciato nei mesi scorsi.<br />

Ciò s’imporrà per arginare la<br />

concorrenza che, in un mercato<br />

aperto e globalizzato, sta diventando<br />

sempre più agguerrito. Per<br />

Portovesme, comunque, è già<br />

positivo che sia stata data la possibilità<br />

di superare l’emergenza<br />

che rischiava, in mancanza <strong>del</strong><br />

decreto sulle tariffe (sarà il Garante<br />

per l’Energia a rendere<br />

operativo il contenuto <strong>del</strong> decreto<br />

in argomento) agevolate, di<br />

mettere migliaia di famiglie sul<br />

lastrico con conseguenze sociali<br />

senza precedenti.<br />

che da decenni attendono di essere<br />

messe in condizioni di sicurezza e<br />

di ripristino ambientale.<br />

Gli stessi sindacati hanno fatto<br />

propria la protesta dei Sindaci. Nel<br />

capitolo dei fondi per le bonifiche,<br />

infatti, potrebbero trovare lavoro<br />

centinaia di maestranze che oggi<br />

attendono di vedere muovere i<br />

primi passi di questo ente, alimentando<br />

nuova fiducia e occasione di<br />

sviluppo d’impresa.<br />

Certamente, subito dopo la fase<br />

elettorale di maggio, sul Geoparco<br />

dovrà essere riscritto qualcosa, se<br />

non si vorrà perdere ulteriore tempo<br />

e se, soprattutto, si vorrà imprimere<br />

un carattere più dinamico<br />

in un comparto che l’Unesco ha<br />

riconosciuto di grande valore storico<br />

ed ambientale.<br />

Portovesme srl


6<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

Speciale<br />

Area Industriale Portovesme<br />

PORTOVESME<br />

UN CONSORZIO INDUSTRIALE CHE GUARDA AL TERRITORIO<br />

PROMUOVENDO SERVIZI ANCHE FUORI DELLE FABBRICHE<br />

Il Consorzio per il Nucleo d’Industrializzazione<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

<strong>Iglesiente</strong>, che opera nell’area<br />

industriale di Portovesme, si è<br />

confermato anche nel 2004 ente<br />

di grande valenza programmatoria,<br />

capace di saper gestire la più<br />

consistente ed importante base<br />

metallurgica primaria d’Italia.<br />

Attraverso una politica di razionalizzazione<br />

strutturale degli<br />

organici e passando per un’indolore<br />

riorganizzazione, l’ente consortile<br />

in argomento ha chiuso il<br />

bilancio 2004 in attivo. “Ciò, ha<br />

spiegato il Presidente <strong>del</strong> Consorzio<br />

Industriale di Portovesme<br />

Mario Porcu, si è concretizzato<br />

riducendo il numero degli addetti<br />

e conseguentemente i costi <strong>del</strong><br />

personale”.<br />

Nato circa quarant’anni fa, il<br />

Consorzio ha sempre fatto la politica<br />

mirata a favorire da un lato<br />

l’azione produttiva dei soci insediati<br />

nell’agglomerato industriale;<br />

e dall’altra ad attirare nuovi<br />

insediamenti che, pur non avendo<br />

dimensione <strong>del</strong>le aziende di base<br />

come Alcoa, Eurallumina e Portovesme<br />

srl, avessero comunque<br />

attinenza alle produzioni di servizi<br />

e manutenzioni meccaniche.<br />

“Le finalità <strong>del</strong> Consorzio, ha<br />

spiegato ancora il Presidente<br />

Porcu, non sono più, almeno in<br />

maniera esclusiva, quelle legate<br />

all’infrastrutturazione <strong>del</strong>l’area<br />

industrializzata o di assicurare<br />

servizi come l’acqua, spazi portuali,<br />

viabilità interna o urbanizzazione<br />

primaria. Oggi, l’ente<br />

consortile tende ad allargare il<br />

proprio orizzonte, sviluppando<br />

Sergio Rombi<br />

le attività mediante la fornitura<br />

di servizi al territorio, che non sia<br />

solo quello di Portovesme”.<br />

A tale riguardo và ricordato<br />

l’incarico affidatogli di recente<br />

dal Governo nazionale e dalla<br />

Giunta regionale per lo studio<br />

di fattibilità per l’utilizzo pulito<br />

<strong>del</strong> carbone <strong>Sulcis</strong> ai fini energetici.<br />

Uno studio che non solo ha<br />

avuto risultati positivi, ma addirittura<br />

esso ha dimostrato, quasi<br />

ce ne fosse ancora bisogno, che<br />

mediante l’utilizzo di tecnologie<br />

adeguante può essere rimessa<br />

in produzione la miniera Carbosulcis<br />

e costruita una centrale<br />

termoelettrica in grado di fornire<br />

energia a basso costo alle industrie<br />

energivore. “Questo è stato<br />

un realistico risultato di eccezionale<br />

portata per il territorio cui si<br />

potrà innestare anche il Centro<br />

Ricerche Sotacarbo che sta per<br />

essere inaugurato alla periferia di<br />

Carbonia”.<br />

Altro importante intervento, a<br />

beneficio <strong>del</strong> territorio sulcitano,<br />

il Consorzio Industriale di Portovesme<br />

l’ha fatto sul fronte <strong>del</strong>lo<br />

smaltimento dei rifiuti urbani. Il<br />

sito di “Sa Terredda”, dove da<br />

anni è stata realizzata la discarica<br />

Mario Porcu<br />

Gigi Aste<br />

Al voto senza distrarre l’attenzione<br />

dal mondo <strong>del</strong> lavoro. Nessuno<br />

nega che l’appuntamento elettorale<br />

<strong>del</strong>l’8 e 9 maggio rappresenti<br />

un importante momento per<br />

l’intera Sardegna, che si appresta<br />

a ridisegnare la mappa <strong>del</strong>le Province,<br />

dalle quali dovrebbe dipendere<br />

una differente pianificazione<br />

e programmazione <strong>del</strong> territorio.<br />

Sarà un appuntamento, atteso da<br />

troppi anni, fortemente voluto<br />

dalle popolazioni che, in gran<br />

parte, non si riconoscevano più<br />

nel vecchio palinsesto provinciale<br />

che aveva accentuato le disparità<br />

tra centro e periferie.<br />

Col nuovo assetto, il territorio<br />

isolano, diviso in otto Province,<br />

dovrebbe riuscire a trovare maggiore<br />

equilibrio, ma soprattutto<br />

trovare più rispondenti risposte rispetto<br />

alle necessità e attese <strong>del</strong>le<br />

popolazioni. Sarà anche un modo<br />

di ridare dimensione alla politica<br />

programmatoria e stimolare la<br />

creatività per far superare ritardi e<br />

vuoti che i vecchi centri di potere<br />

avevano quasi istituzionalizzato.<br />

In questo contesto elettorale non<br />

può passare in second’ordine la<br />

fase amministrativa comunale<br />

laddove i cittadini saranno chiamati<br />

all’elezione <strong>del</strong> Sindaco e<br />

<strong>del</strong>la nuova compagine amministrativa.<br />

Sarà anche questo appuntamento<br />

(in tutta la Sardegna<br />

interessa 181 Comuni, pari a circa<br />

il 45% <strong>del</strong> totale dei Comuni<br />

isolani) d’importanza notevole, al<br />

punto che molti ritengono questa<br />

fase una verifica <strong>del</strong>la condizione<br />

politica generale.<br />

Chiaramente il <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><br />

non vivrà questa vigilia elettorale<br />

in maniera difforme dagli altri territori.<br />

Esso, tuttavia, ha anche altri<br />

controllata <strong>del</strong>la Comunità Montana<br />

19^, è stato giudicato idoneo<br />

per poter accogliere il termodistruttore<br />

in grado di risolvere il<br />

grosso problema <strong>del</strong>l’accumulo<br />

in discarica dei rifiuti urbani <strong>del</strong>l’intero<br />

territorio.<br />

“Con l’idoneità <strong>del</strong> sito, ha spiegato<br />

il Presidente CNISI Mario<br />

Porcu, siamo in grado di dare avvio<br />

alla costruzione <strong>del</strong> termodistruttore,<br />

che oltre a bonificare il<br />

sito dai cumuli di rifiuti dai quali<br />

si sprigiona una considerevole<br />

quantità di biogas, porrà le premesse<br />

per dotare la costituenda<br />

Provincia <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><br />

di un impianto ecologico per<br />

l’eliminazione dei rifiuti dalla<br />

superficie. La termodistruzione<br />

dei rifiuti, inoltre consentirà di<br />

produrre corrente da cedere alla<br />

rete ed avere, di conseguenza,<br />

economie, a favore dei cittadini,<br />

nella raccolta dei rifiuti.<br />

IL LAVORO PRIMA DI TUTTO<br />

temi d’attualità che non possono<br />

essere confusi ed usati a mero pretesto<br />

di materia elettorale, perché<br />

vi si trovano legate le sorti economiche<br />

di migliaia di famiglie.<br />

L’argomento riguarda il mondo<br />

<strong>del</strong> lavoro, e in specie quello di<br />

Portovesme, dove sono in atto<br />

momenti e attese d’eccezionale<br />

portata sociale ed economica.<br />

L’attesa, infatti, <strong>del</strong> nuovo DPCM,<br />

relativo al riconoscimento <strong>del</strong>le<br />

tariffe energetiche agevolate alle<br />

società energivore, ha tenuto e tiene<br />

col fiato sospeso migliaia di capifamiglia,<br />

che vedono in volto lo<br />

spauracchio <strong>del</strong>la perdita <strong>del</strong> posto<br />

di lavoro se non dovessero arrivare,<br />

in tempi ristrettissimi, risposte<br />

concrete dai Palazzi romani dove<br />

si governa la politica. Nei giorni<br />

scorsi è arrivato l’ennesimo provvedimento<br />

che dovrebbe tranquillizzare<br />

tutti. Però la storia suggerisce<br />

di non abbassare la guardia e<br />

di guardare in faccia la realtà.<br />

La nuova paura, adesso, è che il clima<br />

preelettorale possa distrarre dai temi<br />

di più stretta attualità che interessano<br />

migliaia di lavoratori e di famiglie. Il<br />

nuovo provvedimento relativo alle<br />

tariffe elettriche agevolate alle industrie<br />

energivore dovrebbe contribuire<br />

a rasserenare gli animi. Nella speranza<br />

che dopo il 9 maggio il territorio non<br />

si svegli con gli incubi addosso per un<br />

nuovo cavillo burocratico-politico. Sarebbe<br />

la fine di un’illusione.<br />

Portovesme - centrale ENEL


Sociale<br />

CONVENZIONE TRA REGIONE E INPS<br />

PER LE PENSIONI D’INVALIDITA’ CIVILE<br />

Le competenze <strong>del</strong>la Regione in<br />

materia di pensioni di invalidità<br />

civile sono state affidate all’Inps.<br />

In questo modo le procedure per<br />

ottenere una pensione saranno più<br />

snelle perché a gestire l’iter burocratico<br />

saranno solo due soggetti:<br />

le Asl per l’accertamento medico<br />

e l’istituto previdenziale, che, oltre<br />

all’attuale compito di erogare<br />

le pensioni, avrà anche quello di<br />

istruire la pratica amministrativa.<br />

Lo prevede una convenzione<br />

che è stata stipulata a Cagliari tra<br />

l’Assessorato regionale alla Sanità<br />

(rappresentato dal Direttore generale,<br />

Mariano Girau) e l’Inps (rappresentato<br />

dal Direttore regionale,<br />

Giovanni Ledda), alla presenza<br />

<strong>del</strong>l’Assessore regionale alla Sanità<br />

Nerina Dirindin, di Giampiero<br />

Scanu (Consigliere d’Amministrazione<br />

<strong>del</strong>l’Inps nazionale in<br />

rappresentanza <strong>del</strong>l’Istituto), e <strong>del</strong><br />

Presidente <strong>del</strong> comitato regionale<br />

<strong>del</strong>l’Inps Luigi Piras.<br />

La convenzione è nata grazie ad<br />

un nuovo clima di collaborazione<br />

tra Regione e Inps. Il rapporto di<br />

fiducia ha favorito la ripresa <strong>del</strong>la<br />

collaborazione e la stesura in tempi<br />

rapidi di un documento condiviso,<br />

che ha visto il costante coinvolgimento<br />

degli enti di patronato e <strong>del</strong>le<br />

associazioni, i quali riuniscono<br />

gli invalidi civili, enti e associazio-<br />

La Sardegna è tra le cinque Regioni<br />

maggiormente responsabili <strong>del</strong><br />

dissesto economico <strong>del</strong>la sanità a livello<br />

nazionale e per questo rischia<br />

di vedere alcune sue competenze<br />

esercitate in via straordinaria dal<br />

Governo, se al più presto non intraprenderà<br />

un percorso di riqualificazione<br />

<strong>del</strong>la spesa. Lo ha affermato<br />

nel corso nella Conferenza Stato-<br />

Regioni il Ministro <strong>del</strong>la Salute Girolamo<br />

Sirchia. All’incontro ha partecipato<br />

anche l’Assessore regionale<br />

alla Sanità, Nerina Dirindin.<br />

Per Sirchia la Sardegna è, insieme<br />

a Lazio, Campania, Sicilia e Calabria,<br />

tra le Regioni più gravemente<br />

responsabili <strong>del</strong> deficit <strong>del</strong>la sanità<br />

italiana. A preoccupare il Ministro<br />

sono soprattutto i conti degli anni<br />

tra il 2000 e il 2003. La Regione è<br />

dunque ora “sotto osservazione” e,<br />

ni che affiancheranno Regione e<br />

Inps nel monitoraggio <strong>del</strong>la nuova<br />

intesa.<br />

Con la convenzione (di durata<br />

triennale), le funzioni amministrative<br />

<strong>del</strong>egate dallo Stato alla Regione<br />

vengono trasferite all’Istituto<br />

previdenziale, così come avviene<br />

in altre otto Regioni italiane (Campania,<br />

Lazio, Abruzzo, Marche,<br />

Calabria, Basilicata, Liguria e<br />

Piemonte). L’obiettivo è quello di<br />

snellire i tempi e consentire un più<br />

rapido riconoscimento <strong>del</strong>le pensioni<br />

d’invalidità. L’Inps si è impegnata,<br />

infatti, a definire le pratiche<br />

nel più breve tempo possibile.<br />

Per la Regione si tratta di un accordo<br />

vantaggioso: all’Inps verranno<br />

riconosciute unicamente le risorse<br />

attribuite dallo Stato per l’espletamento<br />

di questa funzione <strong>del</strong>egata.<br />

Si tratta per il 2005 di quota parte di<br />

99 mila euro. La convenzione prevede<br />

anche il passaggio all’Inps dei<br />

venti lavoratori <strong>del</strong>le Prefetture che<br />

dallo Stato sono in fase di transito<br />

nel ruolo regionale.<br />

La convenzione avrà piena operatività<br />

ed efficacia non appena saranno<br />

concluse le necessarie iniziative<br />

organizzative e formative da parte<br />

<strong>del</strong>l’Inps e non appena sarà attuato<br />

il trasferimento <strong>del</strong> personale <strong>del</strong>lo<br />

Stato, e comunque entro 60 giorni<br />

dalla data di sottoscrizione.<br />

I vantaggi <strong>del</strong>la convenzione sono<br />

evidenti: sarà uno stesso soggetto ad<br />

istruire la pratica, verificare i requisiti<br />

già accertati dalle commissioni sanitarie<br />

e provvedere all’erogazione <strong>del</strong>le<br />

pensioni d’invalidità. Già la legge<br />

12 <strong>del</strong> 2003 prevedeva che all’Inps<br />

potesse essere <strong>del</strong>egata questa funzione,<br />

garantita da un idoneo apparato<br />

amministrativo, adeguatamente<br />

informatizzato e presente su tutto il<br />

territorio regionale. Nei prossimi due<br />

anni, in una fase di sperimentazione,<br />

l’Istituto introdurrà inoltre nuove metodologie<br />

organizzative offerte dalle<br />

tecnologie informatiche nella gestione<br />

<strong>del</strong>le attività e nel flusso <strong>del</strong>le<br />

informazioni.<br />

A tenere costantemente sotto controllo<br />

i risultati <strong>del</strong>l’intesa sarà una<br />

Commissione composta da quattro<br />

rappresentanti (due <strong>del</strong>l’Inps e altrettanti<br />

<strong>del</strong>la Regione) che, affiancata<br />

dagli enti di patronato e dalle<br />

associazioni degli invalidi civili,<br />

dovrà garantire il rispetto degli impegni<br />

assunti, con la semplificazione<br />

e l’ottimizzazione dei servizi.<br />

Dal 1° agosto <strong>del</strong> 2004 era stata la Regione<br />

a gestire amministrativamente<br />

le pratiche per le pensioni di invalidità<br />

civile. Per far fronte agli arretrati,<br />

l’Assessorato regionale alla Sanità<br />

aveva istituito a Cagliari una task<br />

force. Il risultato è stato significativo,<br />

perché nel Capoluogo, così come a<br />

PER IL MINISTRO SIRCHIA<br />

LA SANITA’DELLA SARDEGNA<br />

E’ “SORVEGLIATA SPECIALE”<br />

se non darà segnali di voler avviare<br />

un processo di razionalizzazione<br />

<strong>del</strong>la spesa e di riqualificazione <strong>del</strong>l’assistenza,<br />

rischia di dover essere<br />

sottoposta a un regime straordinario<br />

di controlli da parte <strong>del</strong> Governo.<br />

“Mi dispiace che la Sardegna sia<br />

stata inserita in questa lista”, ha<br />

commentato l’Assessore Dirindin.<br />

“Le cifre d’altronde sono evidenti<br />

e per il 2004 dobbiamo aspettarci<br />

un ulteriore peggioramento <strong>del</strong>la<br />

situazione. Se la Regione vuole<br />

veramente conservare la propria<br />

autonomia è necessario che tutti si<br />

sentano responsabili di fronte alla<br />

necessità di avviare un vero risanamento.<br />

Tutte le forze sono chiamate<br />

a collaborare per la riforma<br />

<strong>del</strong> sistema sanitario isolano, senza<br />

alcun pregiudizio e astenendosi da<br />

polemiche inutili”.<br />

L’Assessore Dirindin ha criticato<br />

però anche il Ministro Sirchia e la<br />

politica <strong>del</strong>l’intero Governo. ”Se è<br />

vero che la Sardegna si avvia solo<br />

ora ad intraprendere un percorso di<br />

riqualificazione <strong>del</strong>la spesa e <strong>del</strong>l’assistenza,<br />

il Governo vorrebbe<br />

imporre alle Regioni una nuova<br />

intesa che sposta gli obiettivi e<br />

fissa condizioni estremamente<br />

difficili da raggiungere per tutto<br />

il servizio sanitario nazionale,<br />

in particolare per le Regioni più<br />

indietro nel processo di riforma.<br />

Nuoro, si è giunti ad un pressoché<br />

totale smaltimento degli arretrati. La<br />

situazione è invece rimasta critica a<br />

Sassari e ad Oristano, dove sono ancora<br />

migliaia le pratiche inevase.<br />

A Cagliari <strong>del</strong>le 4600 pratiche<br />

“vivi” ereditate dalla Prefettura,<br />

ben 4022 sono state terminalizzate,<br />

cioè passate definitivamente<br />

all’Inps. Dallo scorso mese di luglio<br />

le nuove pratiche sono state<br />

invece 3341: per 2912 di queste si<br />

è già aperto il fascicolo. Allo stesso<br />

modo si è aperto il fascicolo per<br />

3527 pratiche eredi su 4500.<br />

A Nuoro su un totale di 2560 pratiche<br />

ben 2331 sono state determinate<br />

dagli uffici, e di queste 1831<br />

sono già state trasmesse all’Inps.<br />

Ad Oristano, su 2950 pratiche in<br />

carico, quelle determinate e terminalizzate<br />

sono state 574. Gli uffici<br />

hanno invece avanzato 1140 richieste<br />

di documentazione.<br />

Infine a Sassari, su 6000 pratiche,<br />

1150 sono state terminalizzate,<br />

mentre 400 sono complete e pronte<br />

alla determinazione. Di altre<br />

ulteriori 650 pratiche di indennità<br />

di frequenza 560 sono già state<br />

determinate e terminalizzate. Gli<br />

uffici hanno inoltre avanzato 1600<br />

richieste di documentazione.<br />

In questi mesi l’Assessorato alla<br />

Sanità si è raccordato con quelli<br />

agli Affari generali e agli Enti Locali<br />

per sollecitare l’adozione di<br />

provvedimenti di loro competenza<br />

riguardanti il Servizio <strong>del</strong>le Provvidenze<br />

per gli Invalidi Civili.<br />

Come se non bastasse, il Governo<br />

subordina il riparto dei fondi 2005<br />

alla sottoscrizione <strong>del</strong> nuovo accordo,<br />

rischiando così di mettere in<br />

ginocchio tutta la sanità pubblica,<br />

perché, in mancanza di un via libera<br />

dalle Regioni e in piena campagna<br />

elettorale, probabilmente<br />

dovremo attendere fino a maggio<br />

prima di sapere su quale quota di<br />

trasferimenti potremo contare. Si<br />

prospetta così ancora una volta una<br />

situazione di grave incertezza per<br />

le aziende sanitarie e per i bilanci<br />

di tutte le Regioni”.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

tel. 0781.260047-59<br />

fax 0781.260058<br />

7<br />

CARBONIA<br />

PRESENTATA LA “GUIDA AL VOLONTARIATO”<br />

Carbonia si conferma ai primi posti<br />

in Italia come città caratterizzata nel<br />

Volontariato. La conferma è arrivata<br />

dalla nuova edizione <strong>del</strong>la “Guida al<br />

Volontariato” che oltre ad essere un<br />

vademecum di consultazione nelle<br />

famiglie, è diventata nel tempo uno<br />

specchio <strong>del</strong>la città, dove il senso altruistico<br />

è fortemente radicato.<br />

“In una città come Carbonia, ha<br />

spiegato l’Assessore comunale dei<br />

Servizi Sociali Piefranco Gaviano,<br />

che si appresta a diventare polo di<br />

riferimento per la nuova Provincia<br />

<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> e che ha dato dimostrazione<br />

di grande solidarietà e<br />

di predisposizione all’accoglienza,<br />

l’Amministrazione si sta impegnando<br />

a valorizzare l’importantissima<br />

realtà <strong>del</strong> volontariato e il suo ruolo<br />

a sostegno dei più deboli, di chi ha<br />

meno risorse o attraversa un momento<br />

di difficoltà”.<br />

La terza edizione <strong>del</strong>la “Guida” ha<br />

visto presenti ben 55 associazioni,<br />

rispetto alle 41 <strong>del</strong>l’anno scorso. Ciò<br />

testimonia che sono migliaia le persone<br />

che attraverso il socio-sanitario,<br />

il culturale, l’ambientale, i diritti civili<br />

od altre finalità attinenti, hanno<br />

maturato una coscienza altruistica<br />

degna <strong>del</strong>l’evidenza che la “Guida”<br />

stessa presenta.<br />

La “Guida”, edita in tre mila copie,<br />

verrà distribuita attraverso le stesse<br />

associazioni, gli istituti scolastici,<br />

gli ambulatori medici, l’Assessorato<br />

dei Servizi Sociali, Sardegna Solidale<br />

che ne è, assieme al Comune, lo<br />

sponsor.<br />

“Non possiamo non evidenziare, ha<br />

detto il Presidente di Sasol-Sardegna<br />

Solidale Giampiero Farru, che il volontariato<br />

vede i giovani in grande<br />

misura e al primo posto. Lo sviluppo<br />

di questa coscienza solidale, significa<br />

che le istituzioni devono sforzarsi<br />

di valorizzare al meglio la disponibilità<br />

dei giovani che, soprattutto ove<br />

di manifesti la necessità, sono i primi<br />

ad intervenire senza alcuna riserva”.<br />

Alessandro Carta<br />

“La realizzazione <strong>del</strong>la terza edizione<br />

<strong>del</strong>la “Guida al volontariato” di<br />

Carbonia, ha detto il referente per il<br />

<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> di Sasol-Sardegna<br />

Solidale don Giovanni Diaz, fa parte<br />

dei servizi che “Sardegna Solidale”<br />

desidera rendere al mondo <strong>del</strong> Volontariato<br />

e <strong>del</strong>la solidarietà che opera<br />

generosamente nella nostra città”.<br />

COMMISSIONE ALLOGGI<br />

Il Sindaco di Carbonia Salvatore Cherchi ha fatto sapere che la Commissione alloggi Comunali<br />

ha espresso parere favorevole per la sanatoria di 27 pratiche concernenti gli alloggi di<br />

proprietà <strong>del</strong>l’Istituto Autonomo Case Popolari, trasmesse all’Amministrazione dallo stesso<br />

IACP.<br />

La Commissione Alloggi ha verificato e accertato i requisiti di merito <strong>del</strong>la sanatoria e, con<br />

il suo parere favorevole, consentirà allo IACP di stipulare un regolare contratto di locazione<br />

con gli occupanti degli alloggi situati nella zona “Campo Prigionieri-Canna di Sopra”, che<br />

avevano richiesto di poter beneficiare <strong>del</strong> condono previsto dall’art. 40 <strong>del</strong>la Legge regionale<br />

n° 13 <strong>del</strong> 1989, come successivamente modificata ed integrata.


CARBONIA - Centro Urbano Attivitaʼ Museali<br />

BALLAO - Fascia Fluviale Flumendosa Manut. Ambientali<br />

Lʼattività è volta alla<br />

catalogazione dei numerosi<br />

reperti rinvenuti nel<br />

corso di varie campagne di<br />

scavo nel sito archeologico<br />

di Monte Sirai. Il personale è<br />

inoltre impegnato nella<br />

gestione <strong>del</strong> sistema<br />

integrato museale <strong>del</strong> parco<br />

archeologico di Monte Sirai,<br />

<strong>del</strong> museo di Villa <strong>Sulcis</strong> e<br />

<strong>del</strong> Museo di Speleologia e<br />

Paleontologia E.A. Martel.<br />

VILLASALTO -Centro Urbano Manut.Ambientali<br />

Sono state recuperate vaste aree che sono state integrate con le opere<br />

preesistenti: è stata restituita funzionalità allʼalveo previa manutenzione di<br />

gabbionate ed eliminazione di vegetazione infestante. Lʼintera viabilità è stata<br />

sottoposta ad interventi di manutenzione (compresi muri a secco e staccionate),<br />

infine è stata realizzata la risagomatura <strong>del</strong>la sede stradale.<br />

SANTADI - Vico Pinna Viabilità<br />

Lʼintervento ha interessato<br />

vaste porzioni <strong>del</strong>lʼarea<br />

urbana, in cui sono stati<br />

eseguiti lavori di pulizia dalle<br />

erbacce, comprese le<br />

cunette e le relative caditoie.<br />

SANTʼANTIOCO - Gruttʼe Acqua Archeologia<br />

Sistemazione <strong>del</strong> piano viario attuale e realizzazione dei sottoservizi. In<br />

particolare si è proceduto alla realizzazione di un piano di sottofondo in<br />

calcestruzzo. Successivamente si è'8f steso lo strato dʼallettamento in<br />

malta cementizia ed infine sono state poste in opera le lastre in basalto.<br />

ARMUNGIA - Territorio Comunale Infrastrutture<br />

Continuano le attività di<br />

supporto agli<br />

scavi e di sistemazione<br />

<strong>del</strong>lʼarea al fine di migliorare<br />

la percorribilità <strong>del</strong>l'itinerario.<br />

Sono anche iniziate le attività<br />

di pulizia <strong>del</strong> fondo <strong>del</strong><br />

laghetto artificiale e di<br />

asportazione <strong>del</strong>lo strato<br />

superficiale davanti alla grotta<br />

che dà il nome al sito.<br />

Lʼintervento ha interessato alcune aree <strong>del</strong>la cintura urbana di Armungia, in<br />

particolare la zona vicino al cimitero dove sono stati realizzati nuovi muri di<br />

contenimento e interventi sul manto stradale. Sono stati realizzati arredi e<br />

infrastrutture minori al fine di migliorare la fruibilità dei siti e una loro integrazione<br />

nel tessuto urbano rurale.


Salute<br />

I ROTARY CLUB DI CARBONIA E IGLESIAS<br />

INTERVENGONO SULLA SCOLIOSI SCOLASTICA<br />

Incontro Rotary e ASL<br />

Nell’Incontro – Dibattito sul tema:<br />

“La scoliosi e le deformità <strong>del</strong>l’apparato<br />

scheletrico nell’età evolutiva”,<br />

tenutosi nella sala riunioni<br />

<strong>del</strong>la ASL 7 in Carbonia, i Rotary<br />

Club di Carbonia ed Iglesias e la<br />

ASL 7, con il patrocinio <strong>del</strong>l’Assessorato<br />

alla P.I: <strong>del</strong> Comune di<br />

Carbonia, e la partecipazione <strong>del</strong>le<br />

Direzioni Scolastiche, hanno<br />

concordato sulla opportunità di<br />

dare avvio ad un programma per<br />

l’attivazione di uno screening <strong>del</strong>le<br />

patologie <strong>del</strong>lo scheletro, rivolto a<br />

tutti i bambini <strong>del</strong> territorio in età<br />

compresa tra i 10 e 13 anni. Il gruppo<br />

di lavoro, individuato a seguito<br />

<strong>del</strong> dibattito, ha messo a punto, in<br />

SCREENING SUGLI ALUNNI<br />

PER PATOLOGIE VISIVE<br />

Si è tenuto a Cagliari un importante<br />

congresso che dibattuto il tema su<br />

“Emostasi e Trombosi”. Gli specialisti,<br />

sostanzialmente, hanno dibattuto<br />

sulle più recenti e avanzate ricerche<br />

legate alla coagulazione <strong>del</strong> sangue.<br />

Il congresso ha fotografato gli<br />

aspetti apparentemente opposti<br />

<strong>del</strong>la coagulazione: l’emostasi e la<br />

trombosi. Un filo scientifico teso a<br />

far risaltare i molteplici aspetti che<br />

la coagulazione <strong>del</strong> sangue può presentare.<br />

Gli specialisti <strong>del</strong>le varie<br />

branche <strong>del</strong>la medicina, affrontano<br />

spesso problemi di coagulazione.<br />

Il male crea problematiche legate<br />

innanzi tutto alla complessità <strong>del</strong>la<br />

materia e ad una non ancor completamente<br />

conosciuta evoluzione<br />

di tutte le varie fasi che si succedono<br />

nella coagulazione <strong>del</strong> sangue.<br />

I lavori <strong>del</strong> congresso sono stati<br />

suddivisi in due sessioni. Nella prima<br />

sono stati valutati i più recenti<br />

progressi nel trattamento <strong>del</strong>le<br />

principali forme emorragiche con<br />

Nella corso di una riunione settimanale,<br />

il Rotary Club di Carbonia,<br />

nella persona <strong>del</strong> socio Carlo<br />

Parodo e alla presenza <strong>del</strong> Dirigente<br />

Scolastico Macciotta, ha presentato<br />

il resoconto <strong>del</strong>lo screening<br />

sulle patologie visive effettuato<br />

presso le classi di 5^ elementare e<br />

di I^ Media <strong>del</strong>l’Istituto comprensivo<br />

Don Milani di Carbonia.<br />

Lo screening, su un totale di 71<br />

alunni, frequentanti i due corsi<br />

scolastici, ha visto la presenza di<br />

38 alunni sottoposti a visita, quindi<br />

con una percentuale di partecipazione<br />

<strong>del</strong> 53%.<br />

Come ha illustrato ampiamente il<br />

Dr. Parodo nella propria relazione<br />

la visita non si è risolta con il solo<br />

rilievo di una possibile patologia,<br />

così come normalmente si risolve<br />

lo screening, ma si è estesa alla misurazione<br />

<strong>del</strong>la visita ed agli altri<br />

esami occorrenti, sino a pervenire<br />

alla eventuale prescrizione farmacologica<br />

o protesica.<br />

Più esattamente la visita è consistita<br />

in :<br />

- esame obiettivo lampada a fessura:<br />

anamnesi, individuazione<br />

patologie quali strabismi, cheratopatie,<br />

anomalie pupillari, iride e<br />

catarrale:<br />

- patologie astigmatiche,<br />

- esame visus (acutezza visiva)<br />

con correzione al meglio e, ove<br />

necessario “ciclopegia”,<br />

- accertamento <strong>del</strong> senso cromatico<br />

: Test di Ishimara,<br />

- accertamento <strong>del</strong> senso stereoscopico:<br />

test <strong>del</strong>la mosca,<br />

- esame fondus oculi: individuazione<br />

patologie retiniche, maculari,<br />

<strong>del</strong> nervo ottico.<br />

I PROBLEMI DEL SANGUE IN SARDEGNA<br />

L’assunzione gratuita di acido folico,<br />

nel periodo <strong>del</strong> concepimento,<br />

garantirà le donne sarde dai rischi<br />

di gravi malformazioni congenite<br />

per i loro figli. Lo stabilisce una<br />

proposta di legge, presentata dai<br />

Consiglieri regionali <strong>del</strong>lo Sdi<br />

Mondino Ibba e Maria Grazia Caligaris.<br />

Il provvedimento prevede<br />

che, in attuazione <strong>del</strong> principio<br />

costituzionale <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>la<br />

salute, la Regione eroghi gratuitamente<br />

l’acido folico alle donne<br />

nel periodo preconcezionale e nei<br />

primi mesi <strong>del</strong>la gravidanza. L’Assessorato<br />

alla Sanità promuoverà,<br />

inoltre, ogni anno, campagne di<br />

sensibilizzazione per la popolazione<br />

sugli effetti <strong>del</strong>la vitamina B9<br />

in grado di evitare i rischi di ictus,<br />

infarto e arteriosclerosi.<br />

Secondo il Registro Sardo sulle<br />

Malformazioni Congenite, ogni<br />

anno, si legge nella relazione alla<br />

proposta di legge dei consiglieri<br />

un particolare riguardo all’emofilia<br />

che rappresenta ancora oggi la<br />

coagulopatia congenita più studiata.<br />

Nella seconda sono stati valutati<br />

alcuni aspetti di patologia trombotica<br />

con particolare riguardo verso<br />

il trattamento <strong>del</strong>la CID e <strong>del</strong>le<br />

trombosi venose-periferiche.<br />

Al congresso, curato dal professor<br />

Roberto Targhetta, docente <strong>del</strong>la<br />

facoltà di Medicina e responsabile<br />

<strong>del</strong> Centro universitario di riferimento<br />

regionale per l’Emofilia e<br />

le patologie emorragiche, ospedale<br />

Microcitemico di Cagliari,<br />

hanno preso parte alcuni dei principali<br />

studiosi italiani. Tra questi,<br />

i professori Biddau, Giangrande,<br />

Mazzucconi, Pintor, Santagostino,<br />

Rocino, Zanetti, Galanello, Aru,<br />

Solimeno, D’Angelo, Pettenazzo,<br />

Pengo, Marongiu. Oltre ai medici<br />

e ai biologi, erano invitati anche<br />

agli infermieri, categoria chiave<br />

per una ottimale assistenza per i<br />

pazienti.<br />

LE DONNE SARDE CONTRO<br />

MALFOMAZIONI NASCITURI<br />

socialisti, nascono in Sardegna circa<br />

600 bambini con difetti congeniti<br />

di diversa entità. Il 5% muore<br />

nel primo anno di vita, il 30% vivrà<br />

con gravi disabilità fisiche e/o psichiche<br />

permanenti. Gli altri avranno<br />

bisogno di interventi chirurgici,<br />

cure mediche e ricoveri ospedalieri.<br />

La prevenzione con acido folico<br />

potrebbe eliminare il 50-70% <strong>del</strong>le<br />

malformazioni.<br />

Nel mondo, ad esclusione degli<br />

Stati Uniti dove il Senato ha approvato<br />

una legge che dispone<br />

la supplementazione <strong>del</strong>le farine<br />

e dei cereali da prima colazione<br />

con acido folico, non è stato finora<br />

realizzato alcun intervento centralizzato<br />

di prevenzione dei difetti<br />

congeniti con preparati contenenti<br />

acido folico. In diversi Paesi sono<br />

attualmente in corso campagne di<br />

sensibilizzazione e di informazione<br />

<strong>del</strong>le donne sull’uso <strong>del</strong>l’acido<br />

folico in età fertile.<br />

diverse riunioni, presenti le Direzioni<br />

scolastiche interessate alla<br />

prima fase di avvio <strong>del</strong> progetto,<br />

il calendario <strong>del</strong>le visite per i mesi<br />

di Febbraio e Marzo 2005. Il progetto,<br />

per il territorio <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>, è<br />

diretto dal Responsabile <strong>del</strong>l’Unità<br />

Operativa di Traumatologia ed Ortopedia<br />

<strong>del</strong> Presidio Ospedaliero<br />

I risultati <strong>del</strong>le visite sono stati i seguenti:<br />

su 14 bambini <strong>del</strong>le 5^ elementari<br />

visitati 7 hanno presentato<br />

patologie. 4, inoltre, hanno presentato<br />

una miopia o astigmatismo<br />

miotico, di cui 2 già trattati e 2 individuati<br />

dallo screening. I restanti<br />

3 presentano una ipermetropia o<br />

astigmatismo ipermetrope, di cui 2<br />

già noti ed 1 individuato e corretto<br />

dallo screening.<br />

Nelle 1^ medie: su 24 bambini visitati<br />

8 hanno presentato patologie.<br />

Sugli 8 con patologie 4 erano già<br />

Sirai, Dott. Brunello Caddeo.<br />

A seguito degli accordi intercorsi<br />

con il Direttore Generale <strong>del</strong>la ASL<br />

si è convenuto che la ASL pone a<br />

disposizione le proprie strutture,<br />

mentre la parte organizzativa è affidata<br />

interamente al Rotary.<br />

L’Assessore alla P.I. <strong>del</strong> Comune<br />

di Carbonia ha assicurato la disponibilità<br />

degli “scuolabus”, nella<br />

eventualità che questi siano richiesti<br />

dalle Direzioni Scolastiche.<br />

I Sanitari che effettuano la visita<br />

Medica, esplicano la propria attività<br />

al di fuori <strong>del</strong> normale orario<br />

di servizio di Istituto, in forma di<br />

volontariato gratuito.<br />

Per il Territorio <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> hanno<br />

aderito all’iniziativa i seguenti Medici:<br />

Brunello Caddeo (Direttore<br />

<strong>del</strong> Progetto), Vincenzo Chiusura,<br />

Aldo Mammarella, Gianni Ortu,<br />

G. Franca Veccia, Patrizia PO,<br />

Francesco De Ferrari, Irene Pilisi,<br />

Massimiliano Cao, Giuseppe Piu,<br />

Mario Bandiera, Silvia Marras,<br />

Aldo Atzeni, Annalisa Farris, Giuseppe<br />

Orrù.<br />

noti, 3 hanno presentato ipermetropie<br />

ed 1 affetto da anisometria<br />

individuati e trattati tramite lo<br />

screening.<br />

Lo screening ha quindi consentito<br />

di trattare e curare 7 bambini che<br />

non sapevano di essere affetti da<br />

patologie visive.<br />

IL Dr. Parodo ha posto a disposizione<br />

il proprio studio professionale<br />

ed ha dedicato alle visite una<br />

sera la settimana. Per i bambini<br />

con patologie già note la visita è<br />

servita da controllo.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

9<br />

AL VIA L’UTILIZZO SPERIMENTALE<br />

DEL VACCINO “SPENTO” CONTRO<br />

LA LINGUA BLU IN SARDEGNA<br />

In Sardegna si potrà utilizzare in<br />

via sperimentale il vaccino spento<br />

contro il virus <strong>del</strong>la lingua blu. È il<br />

risultato di un incontro tenutosi a Cagliari<br />

tra l’Assessore regionale alla<br />

Sanità Nerina Dirindin e il Direttore<br />

generale <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Salute<br />

Romano Marabelli. All’incontro<br />

hanno preso parte anche i rappresentanti<br />

<strong>del</strong>le associazioni di categoria<br />

(Cia, Confagricoltura e Coldiretti).<br />

Il rappresentante <strong>del</strong> Governo ha<br />

annunciato che sono già disponibili<br />

260 mila dosi <strong>del</strong> vaccino. Altre tre<br />

milioni lo saranno probabilmente a<br />

maggio, e per accelerarne la fornitura<br />

è già stato organizzato un incontro<br />

a Roma tra la ditta produttrice, i<br />

rappresentanti <strong>del</strong> Ministero e quelli<br />

<strong>del</strong>la Regione.<br />

Il Ministero <strong>del</strong>la Salute ha dunque<br />

accolto la richiesta, avanzata da mesi<br />

dall’Assessorato regionale alla Sanità,<br />

perché in Sardegna venisse utilizzato,<br />

come richiesto dagli allevatori,<br />

il vaccino spento contro il virus <strong>del</strong>la<br />

lingua blu, ritenuto più efficace e soprattutto<br />

dagli effetti collaterali molto<br />

limitati rispetto al vaccino vivo, che<br />

tanti danni ha provocato negli ultimi<br />

anni nelle campagne isolane, soprattutto<br />

nella versione trivalente. Le epidemie<br />

<strong>del</strong> 2000, 2001 e 2003 hanno<br />

infatti determinato la morte di oltre<br />

600 mila capi ovicaprini e a poco<br />

sono servite le misure di controllo<br />

utilizzate per prevenire l’insorgenza<br />

<strong>del</strong>la malattia.<br />

“Il vaccino spento verrà utilizzato in<br />

via sperimentale, ha chiarito l’Assessore<br />

Dirindin, all’interno di una<br />

azione integrata di lotta al virus che<br />

comprende anche la bonifica <strong>del</strong>le<br />

aziende con interventi di biosicurezza<br />

e la vaccinazione con il sierotipo 4<br />

e 2. Per questo motivo diversificheremo<br />

gli interventi a seconda <strong>del</strong>le aree<br />

e valuteremo i risultati, per arrivare<br />

così in tempi brevi a perfezionare un<br />

progetto innovativo che potrebbe essere<br />

esportato in altre Regioni, come<br />

ha sottolineato anche il direttore generale<br />

<strong>del</strong> Ministero”.<br />

Le associazioni di categoria hanno<br />

assicurato il loro appoggio al progetto.<br />

L’Assessore Dirindin si è invece<br />

impegnata a favorire (anche coinvolgendo<br />

l’Assessorato all’Agricoltura)<br />

il pagamento al più presto dei<br />

risarcimenti per i danni causati dalla<br />

lingua blu e da quelli diretti e indiretti<br />

provocati dal vaccino.<br />

In virtù <strong>del</strong>la particolare situazione<br />

di gravità presente nell’Isola, Regione<br />

e il Ministero <strong>del</strong>la Salute hanno<br />

inoltre costituito un Comitato tecnico<br />

con il compito di approfondire e<br />

proporre azioni e strategie in materia<br />

di sanità animale e sicurezza alimentare.<br />

Il Comitato sarà presieduto<br />

dall’Assessore regionale alla Sanità e<br />

sarà composto da tre rappresentanti<br />

<strong>del</strong> Ministero (coordinati dal dottor<br />

Marabelli) e da tre <strong>del</strong>l’Assessorato<br />

(coordinati dal Direttore generale<br />

<strong>del</strong>la struttura). Per affrontare<br />

questioni specifiche, il Comitato si<br />

avvarrà di organizzazioni tecnicoprofessionali<br />

e <strong>del</strong>le associazioni <strong>del</strong><br />

settore agricolo.


10<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

Speciale<br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

IGLESIAS<br />

QUALI POTRANNO ESSERE LE PROSPETTIVE<br />

PER LA NEO PROVINCIA SULCIS IGLESIENTE ?<br />

NE HA PARLATO IL LOCALE ROTARY CLUB<br />

L’occasione di riflessione l’ha data<br />

Nicola Can<strong>del</strong>oro, Direttore Tecnico<br />

Eurallumina, il quale ha stimolato il<br />

dibattito intorno al tema: ” Il <strong>Sulcis</strong><br />

<strong>Iglesiente</strong> nel 2020. Che cosa occorre<br />

fare d’innovativo perché diventi come<br />

lo vogliamo”. Il convegno-dibattito<br />

è stato organizzato dal Rotary Club<br />

di Iglesias a margine <strong>del</strong>la cerimonia<br />

<strong>del</strong> conferimento <strong>del</strong> Premio “Iglesias<br />

che produce”, arrivato quest’anno alla<br />

nona edizione. Il Premio è andato,<br />

quest’anno, alla società “Fratelli Locci”,<br />

la quale opera da oltre trent’anni<br />

nel territorio e negli ultimi cinque anni<br />

ha aumentato <strong>del</strong> 35% la sua base<br />

occupativa diversificando il campo di<br />

lavoro.<br />

Tuttavia, il tema <strong>del</strong> convegno, che<br />

ha visto diversi autorevoli interventi,<br />

ha spaziato dalla realtà attuale<br />

alle potenzialità che il neo territorio<br />

provinciale <strong>del</strong> Sud- Ovest sardo<br />

presenta e sulle quali si è tentato di<br />

stimolare il dibattito in termini di<br />

nuove proposte.<br />

Ad esso, dopo il saluto <strong>del</strong> Presidente<br />

rotariano Efisio Trincas, hanno<br />

portato il contributo il Sindaco di<br />

Iglesias Paolo Collu (Situazione<br />

d’emergenza locale cui occorre<br />

porre dei rimedi urgenti), il Sindaco<br />

di Portoscuso Ignazio Atzori (Non<br />

possiamo usare, in maniere maldestra,<br />

le questioni ambientali per<br />

bloccare lo sviluppo) e il Sindaco di<br />

Provincia di Cagliari<br />

ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI E<br />

PROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIA<br />

Centralino 0704092897 – 4092899<br />

Fax 070521034<br />

Assessore Pinello Cossu 0704092700<br />

Dirigente Dott. Marco Cabras 0704092773<br />

Segretaria Assessore 0704092736<br />

Biblioteca 0704092702<br />

Servizio Minorati Sensoriali 0704092703<br />

Servizio Minori 0704092820<br />

Servizio Minori 0704092804<br />

Servizio Minori 0704092715<br />

Servizio Minori 0704092704<br />

Servizio Minori 0704092788<br />

Ufficio Nidi 07040922792<br />

Servizio Numero Blu 0704092 - 800575050<br />

Servizio Informa Donna 0704092728-2706<br />

Servizi Amministrativi 0704092750-2701-2734- 2710-2735<br />

Servizio Protocollo 0704092733<br />

ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI<br />

E PROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIA<br />

CAGLIARI VIA CADELLO 9<br />

Alfio Gessa<br />

Carbonia Salvatore Cherchi (Guardare<br />

alle innovazioni spaziando su<br />

orizzonti più lunghi).<br />

E proprio guardando alle innovazioni,<br />

è stato posto in debito risalto che<br />

queste sono già partite con l’apertura<br />

<strong>del</strong>l’Università a Monteponi<br />

di cui ha parlato, in rappresentanza<br />

<strong>del</strong> Magnifico Rettore, Giorgio Piccaluga.<br />

Guardando alle imprese, l’Api Sarda<br />

col Direttore Generale Vincenzo Panio<br />

e la CNA <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> col<br />

Presidente Claudio Facchini, hanno<br />

manifestato tutta la buona volontà <strong>del</strong><br />

mondo produttivo, che però non può<br />

camminare coi ritmi <strong>del</strong>la burocrazia<br />

che impone la politica e il mondo amministrativo<br />

locale.<br />

Completati i lavori <strong>del</strong> convegnodibattito<br />

la Presidenza Rotary Club<br />

ha dato luogo alla consegna <strong>del</strong><br />

Premio “Iglesias che produce”, ai<br />

fratelli Nello e Italo Locci ai quali è<br />

andata una preziosa targa realizzata<br />

dall’artista iglesiente Stefano Cherchi.<br />

In apertura di lavori sono stati<br />

letti i messaggi fatti pervenire dal<br />

Governatore <strong>del</strong> Distretto Rotary<br />

2080 Lucio Artizzu, dal Vescovo<br />

Tercisio Pillolla e dai rappresentanti<br />

<strong>del</strong>la Confindustria di Cagliari.<br />

IGLESIAS CHE PRODUCE<br />

PREMIAZIONE - “F.lli Locci”<br />

Un’esperienza ultratrentennale,<br />

consolidata nel settore estrattivo<br />

minerario, nei trasporti, nel movimento<br />

terra, nella realizzazione<br />

di infrastrutture stradali e ferroviarie<br />

anche fuori <strong>del</strong>l’Isola, ha fatto<br />

si che la Società Fratelli Locci di<br />

Iglesias, assieme alle sue consociate<br />

(complessivamente circa 175<br />

dipendenti), diventasse un raro<br />

esempio imprenditoriale <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

Sassari-Alghero,<br />

<strong>Iglesiente</strong>, capace non solo di confrontarsi<br />

col mercato sardo e <strong>del</strong>la<br />

Penisola, ma addirittura di avviarsi,<br />

con rassicuranti prospettive, anche<br />

all’Estero.<br />

La società in argomento è stata fondata<br />

nel marzo <strong>del</strong> 1974 dai Fratelli<br />

Italo e Nello Locci, come evoluzione<br />

<strong>del</strong>la precedente società Locci<br />

Trasporti di cui i due fondatori erano<br />

già titolari.<br />

L’evoluzione fu significativa in<br />

quanto, rispetto alla precedente<br />

che aveva come attività principale i<br />

trasporti, si è passati ad un’azienda<br />

che ha ampliato i propri interessi<br />

in una prima fase acquisendo <strong>del</strong>le<br />

commesse nel campo <strong>del</strong>l’estrazione<br />

dei minerali, in particolare <strong>del</strong>la<br />

barite e successivamente <strong>del</strong>la bentonite,<br />

effettuando anche il trasporto<br />

degli stessi materiali dalle cave agli<br />

impianti di trattamento. Agli inizi<br />

degli anni Ottanta, forti <strong>del</strong>l’esperienza<br />

acquisita nelle cave e nelle<br />

miniere a cielo aperto, l’Azienda<br />

ha intrapreso le attività degli scavi<br />

e <strong>del</strong> movimento terra, vedendo<br />

crescere il numero e la qualità <strong>del</strong>le<br />

proprie commesse, garantite dalla<br />

professionalità dei collaboratori.<br />

Di pari passo si è evoluto il parco<br />

macchine ed attrezzature da cantiere<br />

(escavatori, pale meccaniche,<br />

ruspe, dumper ecc.), diventando<br />

sempre più ampio e variegato.<br />

A metà degli anni Ottanta la Fratelli<br />

Locci si è affermata come<br />

Azienda leader nei sub appalti,<br />

partecipando alla realizzazione di<br />

opere pubbliche come bonifiche,<br />

strade e ferrovie e conquistando la<br />

fiducia di molte aziende primarie<br />

<strong>del</strong>la Penisola.<br />

Nella seconda metà degli anni Ottanta<br />

è stata impressa un’ulteriore<br />

svolta alle attività acquisendo permessi<br />

e concessioni minerarie per<br />

svariati minerali quali carbonato<br />

di calcio, sabbie silicee, argille,<br />

ossido di ferro ecc.<br />

Questa svolta ha consentito all’Azienda<br />

di diventare produttrice<br />

di materie prime per l’edilizia,<br />

con la sabbia e il carbonato di calcio,<br />

nonché per le cementerie, tra<br />

cui due in Sardegna e diverse nella<br />

Penisola con l’ossido di ferro.<br />

Nel contempo sono state attivate<br />

svariate forniture in diversi campi<br />

con le argille, il caolino ed altri<br />

minerali.<br />

Fulcro <strong>del</strong>l’attività di produzione<br />

di materiali inerti è la cava di<br />

Carbonia (località Barbusi) che<br />

ha una capacità produttiva giornaliera<br />

pari a 2.500 tonnellate.<br />

Particolarmente significative<br />

nella storia <strong>del</strong>l’Azienda sono<br />

stati i lavori eseguiti nella zona<br />

ALLA “FRATELLI LOCCI”<br />

IL PREMIO ROTARY CLUB<br />

“IGLESIAS CHE PRODUCE”<br />

industriale di Portovesme con una<br />

movimentazione di oltre 1.500.000<br />

mc di materiale, la linea ferroviaria<br />

l’innalzamento<br />

degli argini <strong>del</strong> Bacino dei “fanghi<br />

rossi” Eurallumina, la strada statale<br />

125 nel tratto “S. Priamo-Capo<br />

Boi, il collegamento al serbatoio<br />

<strong>del</strong> Mulargia a Cagliari, la strada<br />

perimetrale <strong>del</strong>la discarica “Genna<br />

Luas” di Iglesias, la variante esterna<br />

<strong>del</strong>la città di Cagliari alternativa<br />

alla statale 554, attualmente in esecuzione.<br />

Tuttavia, la dinamicità <strong>del</strong>l’Azienda<br />

Fratelli Locci di Iglesias si è fortemente<br />

caratterizzata, nell’ultimo<br />

quinquennio, oltre che col potenziamento<br />

<strong>del</strong> 35% <strong>del</strong>l’organico,<br />

rivolgendo le proprie attenzioni<br />

verso gli interventi ambientali.<br />

Come primo atto l’Azienda stessa<br />

ha sostituito il vecchio col nuovo<br />

impianto di calcestruzzi in regione<br />

“Sa Stoia”. Qui, oltre l’ampliamento<br />

produttivo, è stato installato un<br />

impianto ad emissioni zero, con filtri<br />

antipolvere e che può ritenersi tre<br />

i più automatizzati impianti di betonaggio<br />

oggi esistenti in Sardegna.<br />

Analogo impegno la Fratelli Locci<br />

sta mettendo ovunque si trovi ad<br />

operare: Iglesias (Zona Industriale),<br />

Carbonia (località Barbusi),<br />

Portovesme (cantieri vari), Gonnesa<br />

( Cave), S.Antioco (porto),<br />

Quartucciu (calcestruzzi), Cagliari<br />

(strada alternativa 554), Narcao<br />

(località Montega).<br />

Ma il nuovo volto di quest’Azienda<br />

è rappresentato dall’interesse che<br />

essa sta mostrando all’estero. In<br />

Marocco, da qualche tempo, i Fratelli<br />

Locci (non la società Fratelli<br />

Locci) hanno costituito una società<br />

che opera nel settore estrattivo minerario,<br />

servendosi di maestranze<br />

locali, affiancate da professionalità<br />

sarde, cresciute nelle varie realtà<br />

<strong>del</strong>la Fratelli Locci. L’esportazione<br />

di professioni costituisce uno degli<br />

esempi di crescita di quest’Azienda<br />

che in oltre trent’anni d’attività<br />

diversificata, ha dimostrato di aver<br />

capito come si muove il mercato,<br />

che, più di ieri, lascia spazi solo a<br />

chi possiede tecnologia aggiornata<br />

e professionalità.


Speciale<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

11<br />

fiato per farlo germogliare. E le<br />

piantine appena nate vanno coltivate<br />

con grande amore soprattutto<br />

le prime quando il clima<br />

è ancora difficile. E le nuove<br />

piantine devono dare un’emozione<br />

superiore a quelle nate<br />

precedentemente. Devono coinvolgere<br />

come i bambini appena<br />

nati. Tutto il tempo deve essere<br />

impiegato per la costruzione<br />

<strong>del</strong> futuro. E lo sguardo verso<br />

il passato deve servire solo per<br />

avere il feed back necessario a<br />

capire se la rotta seguita è quella<br />

giusta e, se si discosta, necessita<br />

apportare le opportune<br />

correzioni per reindirizzare gli<br />

sforzi verso la meta stabilita.<br />

Se tutti assumessero e mantenessero<br />

l’impegno di essere più<br />

innovativi e di favorire i processi<br />

innovativi degli altri creando un<br />

contesto adatto al loro sviluppo<br />

nella concordia e nella collaborazione<br />

si seminerebbe il seme di<br />

una piantina che nel 2020 potrebbe<br />

diventare un grande albero.<br />

Questo albero insieme a tanti altri<br />

formerebbero una foresta in cui<br />

la comunità respirerebbe l’aria<br />

<strong>del</strong> progresso nei valori <strong>del</strong>la<br />

tradizione. Il progresso nella tradizione<br />

è l’umus di ogni grande<br />

comunità.<br />

IGLESIAS CHE PRODUCE<br />

IL SULCIS IGLESIENTE DEL 2020<br />

PROGETTI E REALI PROSPETTIVE<br />

Il premio “Iglesias che Produce”<br />

è arrivato alla sua nona edizione.<br />

Anche quest’anno è stata<br />

un’occasione per evidenziare le<br />

capacità imprenditoriali <strong>del</strong> territorio<br />

ed è stata anche un’occasione<br />

per riflettere sul suo sviluppo.<br />

E’ stato un momento di<br />

riflessione, attraverso un dialogo<br />

franco e sincero tra le diverse<br />

istituzioni presenti nell’area.<br />

Questo anno si ha avuto anche<br />

il coraggio di trasformare questo<br />

incontro in un convegno in<br />

cui gli invitati sono stati impegnati<br />

a riflettere su un argomento<br />

ben preciso mentre negli altri<br />

anni il tema era libero. Anche il<br />

Premio, quindi, si è innovato. Il<br />

titolo scelto è stato: “Il <strong>Sulcis</strong>-<br />

<strong>Iglesiente</strong> nel 2020. Che cosa<br />

occorre fare di innovativo perché<br />

diventi come lo vogliamo”.<br />

Per migliorare le condizioni di<br />

vita, o almeno mantenerle, è<br />

necessario avviare un processo<br />

che introduca nella società<br />

prodotti e servizi innovativi necessari<br />

a migliorarne la competitività.<br />

Il tasso di innovazione<br />

necessario allo scopo dipende<br />

dalla velocità <strong>del</strong> processo innovativo<br />

<strong>del</strong>le aree concorrenti.<br />

Nel contesto storico attuale di<br />

globalizzazione, anche i territori<br />

sono in concorrenza tra<br />

di loro. Tutto è interconnesso.<br />

Poiché le attività innovative<br />

vanno decise e progettate oggi,<br />

per avere effetti domani, il futuro<br />

dipende dalle decisioni di<br />

oggi. E’ inutile evidenziare che<br />

la situazione attuale è il frutto<br />

<strong>del</strong>le decisioni o non decisioni<br />

di ieri.<br />

Se questa situazione non soddisfa<br />

le esigenze <strong>del</strong>la nostra comunità<br />

(e come la potrebbe soddisfare<br />

solo considerando la schiera dei<br />

disoccupati presenti nell’area), è<br />

necessario un profondo cambiamento<br />

<strong>del</strong> modo di essere e di<br />

agire <strong>del</strong>le istituzioni che la compongono<br />

e dei singoli cittadini.<br />

Questo processo di cambiamento<br />

deve iniziare oggi per avere dei<br />

benefici nei prossimi anni. Ma<br />

quali cambiamenti apportare?<br />

Per rispondere a questa domanda,<br />

per prima cosa, è necessario<br />

definire come si vuole che sia il<br />

territorio nel 2020. Si parla di<br />

territorio e non di società perché<br />

s’intende con la parola territorio<br />

l’insieme <strong>del</strong>la società e degli<br />

elementi fisici <strong>del</strong>l’area. Per<br />

esempio l’ambiente è inglobato<br />

all’interno <strong>del</strong> significato <strong>del</strong>la<br />

parola territorio. Una volta immaginato<br />

come lo si vorrà nel<br />

2020 è necessario compararlo<br />

con quello attuale. La differenza<br />

tra la situazione futura e l’attuale<br />

indica le cose da fare. Un<br />

esempio. Nel 2020 il tasso di disoccupazione<br />

dovrà scendere al<br />

5%. Essendo attualmente oltre<br />

il 20%, è necessario avviare un<br />

certo numero di attività produttive<br />

e di servizi che occupino il<br />

numero di persone che porta al<br />

raggiungimento <strong>del</strong>l’obbiettivo<br />

prefissato. Un altro esempio.<br />

Le presenze turistiche <strong>del</strong>l’area<br />

dovranno essere incrementate<br />

<strong>del</strong> 20%. Occorre avviare e portare<br />

a termine in tempi stabiliti<br />

le attività di carattere turistiche<br />

necessarie a portare l’attuale<br />

tasso a quell’obiettivo. E così<br />

per tutte le varie branche <strong>del</strong>lo<br />

sviluppo.<br />

Poiché, però, non è possibile<br />

ottenere tutto nello stesso tempo,<br />

occorrerà definire le priorità<br />

e le compatibilità. Il tutto deve<br />

essere congruente con la visione<br />

obiettivo per non sprecare<br />

le poche risorse disponibili.<br />

Un esempio da non ripetere è<br />

il comportamento <strong>del</strong> territorio<br />

sul polo industriale di Potovesme.<br />

Tutti vogliono salvare i<br />

posti di lavoro. Tutti sapevano<br />

che i costi energetici erano superiori<br />

a quelli che le industrie<br />

simili pagano in altri siti europei.<br />

Tutti sapevano che le tariffe<br />

agevolate sarebbero scadute.<br />

Tutti sapevano che la Comunità<br />

Economica Europea non avrebbe<br />

concesso tariffe agevolate<br />

all’infinito perché si configurano<br />

come aiuto di stato. Tutti sapevano<br />

che occorreva costruire<br />

una o più centrali per produrre<br />

energia a basso costo. Tutti sapevano,<br />

ma nessuno si è mobilitato<br />

quando il tempo scorreva<br />

invano senza che le istituzioni<br />

preposte, comprese le imprese,<br />

realizzassero le centrali necessarie<br />

a fornire l’energia a costi<br />

comparabili con la concorrenza.<br />

Poi quando centinaia di dipendenti<br />

vengono licenziati tutti<br />

intervengono per far fronte all’emergenza.<br />

Perché un simile<br />

comportamento? Perché ci si mobilita<br />

solo in presenza <strong>del</strong>l’emergenza?<br />

Merita una riflessione. E<br />

riprendendo il discorso, le cose<br />

da fare vanno scelte con grande<br />

cura in funzione <strong>del</strong>le vocazioni<br />

<strong>del</strong> territorio e <strong>del</strong> processo innovativo<br />

che si vuole alimentare.<br />

Le scelte devono avvenire con il<br />

coinvolgimento <strong>del</strong>la stragrande<br />

maggioranza dei cittadini guidati<br />

dalle istituzioni <strong>del</strong> territorio in<br />

rapporto al contesto storico in<br />

essere. Con questo si vuole significare<br />

che le attività da innovare e<br />

da implementare devono richiedere<br />

competenze e conoscenze<br />

compatibili con l’attuale suddivisione<br />

mondiale <strong>del</strong> lavoro. E’<br />

inutile costruire, per esempio,<br />

una fabbrica manifatturiera di<br />

prodotti a basso valore aggiunto<br />

quando altri territori li possono<br />

produrre a costi nettamente inferiori.<br />

Il costo <strong>del</strong>la mano d’opera<br />

<strong>del</strong>la Cina è 24 volte inferiore<br />

alla nostra. Le attività che vanno<br />

implementate devono richiedere<br />

un tasso di conoscenze superiore<br />

alla concorrenza. Una volta<br />

definita le cose da fare, deve<br />

essere elaborato un piano di<br />

attuazione rigoroso e fattibile<br />

in tempi e costi certi. Senza un<br />

piano d’azione gli sforzi fatti<br />

per stabilire il che cosa fare non<br />

serve a niente. Le competenze<br />

richieste per l’attuazione <strong>del</strong><br />

piano non sono affatto inferiori<br />

a quelle necessarie per stabilire<br />

le cose da fare. Il come fare è<br />

importante tanto quanto il che<br />

cosa fare. Anzi, il come fare<br />

richiede competenze che sono<br />

anche più difficili da apprendere.<br />

Oltre a quelle tecniche e<br />

specialistiche occorrono competenze<br />

umane che si devono<br />

perpetrare nel tempo come la<br />

pazienza, il coraggio, la perseveranza,<br />

la fiducia, la determinazione<br />

e le capacità relazionali.<br />

Solo con queste competenze,<br />

e con le altre <strong>del</strong>la stessa famiglia,<br />

si possono portare avanti<br />

progetti innovativi. Per fare<br />

un esempio facilmente comprensibile,<br />

necessitano quelle<br />

competenze che fanno grande<br />

un ricercatore che preferisce<br />

passare le ore nei laboratori di<br />

ricerca piuttosto che apparire<br />

sulla stampa, o mostrarsi in televisione.<br />

Qualcuno potrebbe<br />

chiedersi a questo punto dove<br />

sono le risorse per avviare e per<br />

portare avanti le innovazioni?<br />

Non c’è bisogno di grandi risorse<br />

finanziarie. C’è bisogno<br />

di grandi risorse umane che<br />

hanno grandi idee e grande volontà<br />

di realizzarle. E non è ancora<br />

sufficiente. C’è bisogno di<br />

Nicola Can<strong>del</strong>oro<br />

un contesto in cui questi grandi<br />

uomini con grandi idee possano<br />

lavorare in un contesto in cui<br />

vengono apprezzati e valorizzati.<br />

E ancora non è sufficiente.<br />

C’è bisogno di una società<br />

coesa, determinata e aperta al<br />

Nicola Can<strong>del</strong>oro<br />

dialogo e alla collaborazione<br />

in cui le resistenze al fare e al<br />

fare bene sono trascurabili. Ossia<br />

una società comunicativa<br />

in cui ognuno mette in comunione<br />

le proprie competenze<br />

per un bene superiore. Solo in<br />

questo modo c’è la speranza di<br />

migliorare la qualità <strong>del</strong>la vita<br />

dei concittadini nel rispetto <strong>del</strong>l’ambiente.<br />

E attenzione: non è<br />

utopia, né un sogno. Molti altri<br />

paesi in forte sviluppo, a partire<br />

da quelli orientali, stanno<br />

facendo più o meno la stessa<br />

cosa. Non bisogna farsi vincere<br />

dallo scetticismo e chiudere<br />

gli occhi a quello che sta avvenendo<br />

nel mondo. E’ necessario<br />

prendere atto <strong>del</strong>la rivoluzione<br />

in corso prima che sia troppo<br />

tardi. Altrimenti ci si ritroverà<br />

nei prossimi anni a ridiscutere<br />

degli stessi argomenti partendo<br />

da una situazione nettamente<br />

peggiore. Bisogna avere fiducia<br />

nelle nostre capacità e io sono<br />

più fiducioso di ieri perché<br />

intravedo che qualcosa si sta<br />

movendo. Se ci riescono, poi,<br />

gli altri con tradizioni culturali<br />

inferiori a noi, non vedo il<br />

perché non dovremmo riuscirci<br />

noi. Ogni buon seme va innaf-


12<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005 Provincia <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><br />

PROVINCIA SULCIS IGLESIENTE (5)<br />

ZOOTECNIA POCO ATTREZZATA NE’ SPECIALIZZATA<br />

MEGLIO LE NOVITA’ PISCICOLTURA E MARICOLTURA<br />

L’allevamento, nella Provincia<br />

<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>, ha un duplice<br />

aspetto: quello terrestre e quello<br />

marino. Il primo riguarda il settore<br />

zootecnico, più strettamente inteso;<br />

il secondo, invece, la piscicoltura,<br />

e per qualche verso anche la<br />

maricoltura.<br />

Di maggiore rilevanza, comunque,<br />

resta la zootecnia riguardante l’allevamento<br />

bovino, equino, suino,<br />

ovino e caprino. Esso costituisce<br />

un settore assai importante, perché<br />

in grado di attivare comparti a<br />

valle, quali lavorazione e vendita<br />

carni, pelli, lana, formaggi, insaccati,<br />

oltre l’allevamento equino<br />

specializzato ai fini sportivi.<br />

Allo stato attuale il comparto risente<br />

ancora degli effetti <strong>del</strong>la blue<br />

tongue e di altre malattie infettive<br />

che hanno colpito gli ovini e caprini,<br />

nonché alcuni focolai di peste<br />

nell’ambito <strong>del</strong>la suinicoltura.<br />

Esso tuttavia gode di una struttura<br />

rilevante, concentrata particolarmente<br />

in tre grandi aree: Iglesias,<br />

Carbonia e Villamassargia, per<br />

quanto riguarda l’ovino-caprino.<br />

Certo è, però che Villamassargia<br />

occupa un posto di preminenza,<br />

se si tien conto <strong>del</strong> suo patrimonio<br />

zootecnico, formato da oltre 1.200<br />

capi bovini, poco più di 200 suini,<br />

ma soprattutto circa 15.500 capi<br />

La Regione, in attuazione dei principi<br />

e <strong>del</strong>le finalità ispiratori <strong>del</strong>l’apposita<br />

legge ed al fine di raccordare<br />

la programmazione regionale agli<br />

obiettivi dei Programmi nazionali e<br />

comunitari, ha deciso di adottare il<br />

Piano Regionale triennale <strong>del</strong>la pesca<br />

e <strong>del</strong>l’acquacoltura.<br />

Essa, per il raggiungimento <strong>del</strong>le finalità,<br />

si articola in: una parte generale<br />

concernente lo stato <strong>del</strong> settore<br />

pesca e acquacoltura in Sardegna;<br />

una parte specifica concernente gli<br />

obiettivi <strong>del</strong> comparto; una parte<br />

economica concernente l’indicazione<br />

<strong>del</strong>le risorse <strong>del</strong> bilancio e la ripartizione<br />

<strong>del</strong>le stesse tra i diversi settori<br />

d’intervento.<br />

Il Piano, inoltre, terrà conto di alcuni<br />

fondamenta obiettivi:<br />

a) perseguire la durabilità <strong>del</strong>le risorse<br />

ittiche per le generazioni presenti e<br />

future e tutela <strong>del</strong>la biodiversità;<br />

b) perseguire lo sviluppo sostenibile<br />

e valorizzazione <strong>del</strong>la produzione<br />

<strong>del</strong>la pesca, <strong>del</strong>l’acquacoltura e <strong>del</strong>le<br />

attività connesse, così come definite<br />

dalle pertinenti leggi, anche attraverso<br />

la promozione dei piani di gestione<br />

<strong>del</strong>le risorse ittiche e dei programmi<br />

di sviluppo <strong>del</strong>l’acquacoltura adottati<br />

dalle associazioni, organizzazioni di<br />

produttori e consorzi riconosciuti in<br />

conformità con le norme comunitarie;<br />

c) sviluppare le opportunità occupazionali,<br />

il ricambio generazionale<br />

<strong>del</strong>le attività economiche e <strong>del</strong>le tutele<br />

sociali anche attraverso l’incentivazione<br />

<strong>del</strong>la multifunzionalità la<br />

promozione <strong>del</strong>la cooperazione, <strong>del</strong>l’associazionismo<br />

e <strong>del</strong>le iniziative in<br />

favore dei lavoratori dipendenti;<br />

d) tutela <strong>del</strong> consumatore in termini<br />

di rintracciabilità dei prodotti ittici,<br />

valorizzazione <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la produzione<br />

nazionale e <strong>del</strong>la trasparenza<br />

informativa;<br />

e) tutela <strong>del</strong>la concorrenza sui mercati<br />

internazionali e razionalizzazione <strong>del</strong><br />

mercato interno;<br />

f) sviluppo <strong>del</strong>la ricerca scientifica<br />

applicata alla pesca e all’acquacoltura<br />

secondo i principi <strong>del</strong>la Programmazione<br />

nazionale <strong>del</strong>la ricerca;<br />

g) semplificazione <strong>del</strong>le procedure<br />

amministrative relative ai rapporti tra<br />

imprese ittiche e pubbliche amministrazioni,<br />

anche attraverso l’istituzione<br />

di organismi per lo svolgimento di<br />

servizi al settore;<br />

h) promuovere l’aggiornamento<br />

professionale e la divulgazione dei<br />

fabbisogni formativi <strong>del</strong> comparto<br />

<strong>del</strong>la pesca e <strong>del</strong>l’acquacoltura ed i<br />

conseguenti interventi di formazione<br />

continua e permanente.<br />

Al fine di ottenere uno sfruttamento<br />

sostenibile <strong>del</strong>le risorse e per contenere<br />

l’impatto <strong>del</strong>la pesca sulla conservazione<br />

degli ecosistemi marini,<br />

le attività di pesca nelle acque situate<br />

ovini e 2.700 caprini.<br />

Complessivamente il comparto<br />

ovino provinciale è formato da ben<br />

100.987 unità che forma il 57%<br />

<strong>del</strong>l’intero patrimonio zootecnico<br />

<strong>del</strong>la nuova Provincia. “Ma è<br />

nel caprino che l’area presenta la<br />

specializzazione più elevata, con<br />

l’11% dei capi, quasi il triplo <strong>del</strong>la<br />

media regionale (4%)”. Il maggior<br />

numero caprino è concentrato a<br />

Iglesias, Fluminimaggiore (oltre<br />

5.000 capi a testa), ma anche a<br />

Villamassargia, Buggerru e Narcao<br />

(oltre 2.000 capi a testa).<br />

Nell’intero territorio sono diversi<br />

i punti di lavorazione <strong>del</strong> latte (tre<br />

caseifici di cooperative operano a<br />

Santadi, Carbonia e Villamassargia),<br />

anche se la maggior parte<br />

<strong>del</strong> latte viene conferito a strutture<br />

lattiero-casearie <strong>del</strong> Cagliaritano e<br />

di Siliqua.<br />

Il secondo settore d’allevamento<br />

è la piscicoltura, sviluppatasi nell’ultimo<br />

decennio; e la maricoltura<br />

(assai recente). Quest’ultima consiste<br />

nell’allevare i pesci dentro<br />

gabbie calate a circa un chilometro<br />

dalla costa, e quindi direttamente<br />

in mare. Anche in questo caso i<br />

pesci allevati, per quanto favoriti<br />

nella crescita dai benefici <strong>del</strong> mare<br />

aperto, vengono assistiti con la<br />

somministrazione di mangimi ed<br />

NASCE IL PIANO REGIONALE<br />

PER PESCA E ACQUACOLTURA<br />

entro le 12 miglia nautiche <strong>del</strong>le linee<br />

di base soggette alla giurisdizione<br />

<strong>del</strong>la Regione sono riservate alle<br />

imbarcazioni che tradizionalmente<br />

svolgono l’attività in dette acque, fatto<br />

salvo il diritto di accesso previsto<br />

dallo stesso articolo.<br />

Per il perseguimento <strong>del</strong>le finalità<br />

di cui alla L.R. 23 giugno 1998, n.<br />

19 recante “Disposizioni per l’attuazione<br />

degli interventi finanziari<br />

<strong>del</strong>l’Unione Europea in materia di<br />

pesca e acquacoltura e disposizioni<br />

varie”, l’Amministrazione regionale<br />

è autorizzata a concedere aiuti per<br />

investimenti nelle imprese di pesca e<br />

acquacoltura, finalizzati a:<br />

a) ridurre i costi di produzione;<br />

b) migliorare e riconvertire la produzione<br />

e incrementare la qualità;<br />

c) tutelare e migliorare l’ambiente<br />

naturale, le condizioni di igiene negli<br />

allevamenti ittici;<br />

d) promuovere la diversificazione<br />

<strong>del</strong>le attività nelle imprese di pesca e<br />

acquacoltura.<br />

Sono ammessi a finanziamento i<br />

sottoindicati interventi: ammodernamento<br />

pescherecci; acquicoltura;<br />

trasformazione e commercializzazione<br />

dei prodotti <strong>del</strong>la pesca e <strong>del</strong>l’acquacoltura;<br />

attrezzature porti da<br />

pesca; promozione; interventi sulla<br />

piccola pesca costiera; azioni realizzate<br />

dagli operatori <strong>del</strong> settore; misure<br />

socio economiche a sostegno <strong>del</strong>la<br />

riconversione e <strong>del</strong>la diversificazione<br />

<strong>del</strong>le attività di pesca.<br />

Inoltre sono sono ammesse a finanziamento<br />

le spese relative alle iniziative<br />

connesse alla pesca<br />

Si considerano connesse alle attività<br />

di pesca, purchè non prevalenti rispetto<br />

a queste ed effettuate dall’imprenditore<br />

ittico mediante l’utilizzo<br />

di prodotti provenienti in prevalenza<br />

dalla propria attività di pesca, ovvero<br />

di attrezzature o risorse <strong>del</strong>l’azienda<br />

normalmente impiegate nell’impresa<br />

ittica, le seguenti attività:<br />

a) imbarco di persone non facenti<br />

parte <strong>del</strong>l’equipaggio su navi da pesca<br />

a scopo turistico-ricreativo, denominata:<br />

«pescaturismo»;<br />

b) attività di ospitalità , ricreative, didattiche,<br />

culturali e di servizi, finalizzate<br />

alla corretta fruizione degli ecosistemi<br />

acquatici e vallivi <strong>del</strong>le risorse <strong>del</strong>la<br />

pesca e <strong>del</strong>l’acquacoltura, e alla valorizzazione<br />

degli aspetti socio-culturali<br />

<strong>del</strong>le imprese ittiche e di acquacoltura,<br />

esercitata da imprenditori, singoli o associati,<br />

attraverso l’utilizzo <strong>del</strong>la propria<br />

abitazione o di struttura nella disponibilità<br />

<strong>del</strong>l’imprenditore stesso, denominata:<br />

«ittiturismo»;<br />

c) la prima lavorazione dei prodotti<br />

<strong>del</strong> mare e <strong>del</strong>l’acquacoltura, la<br />

conservazione, la trasformazione, la<br />

distribuzione e la commercializzazione,<br />

nonchè le azioni di promozione.<br />

Massimo Carta<br />

altri integratori, parte <strong>del</strong> quale,<br />

comunque, finisce nel fondo marino.<br />

La piscicoltura, invece, si è sviluppata<br />

nelle zone umide, prossime<br />

al mare, di Calasetta, S.Antioco,<br />

S.Giovanni Suergiu e Fluminimaggiore.<br />

Si tratta di allevamenti<br />

intensivi di orate, spigole, saraghi,<br />

cefali e anguille che stanno<br />

in vasche alimentate con acqua di<br />

mare. L’intera produzione ha un<br />

largo mercato di vendita, anche<br />

se questo tipo di allevamento nel<br />

<strong>Sulcis</strong> presenta qualche rischio per<br />

le alte temperature estive.<br />

In uno spazio <strong>del</strong>la laguna, tra<br />

S.Antioco e Calasetta, vi è anche<br />

un tratto di mare nel quale vengono<br />

allevati i gamberi imperiali.<br />

Anch’essi, però, soffrono <strong>del</strong>le<br />

alte temperature estive.<br />

A Carloforte, infine, esiste un impianto<br />

di avannotteria per gamberi,<br />

unico <strong>del</strong> suo genere in Sardegna.


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14<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

Realtà Locale<br />

CARBONIA<br />

INSIGNITO DI “PAUL HARRIS” GABRIELE CAPPAI<br />

PER L’ENCOMIABILE TESTIMONIANZA DI SARDO<br />

DOCENTE NELLE UNIVERSITA’ DELLA GERMANIA<br />

Il Rotary Club di Carbonia, in<br />

occasione <strong>del</strong> centenario <strong>del</strong>la<br />

fondazione <strong>del</strong> movimento, ha<br />

voluto onorare la ricorrenza<br />

attribuendo la massima onorificenza<br />

rotariana a Gabriele<br />

Cappai, originario di Carbonia<br />

e da tanti anni all’estero,<br />

dove insegna sociologia presso<br />

l’Università tedesca di Bayreuth.<br />

La cerimonia, davanti ad una<br />

nutrita rappresentanza di concittadini<br />

(tra i quali anche l’anziano<br />

genitore <strong>del</strong> premiato,<br />

Efisio Cappai), si è svolta nell’Aula<br />

Consiliare <strong>del</strong> Comune<br />

di Carbonia, presente il Sindaco<br />

<strong>del</strong>la città Salvatore Cherchi<br />

e il rappresentante <strong>del</strong> Governatore<br />

2080 Emanuele Corona.<br />

Al momento <strong>del</strong>la consegna<br />

<strong>del</strong> “Paul Harris” da parte <strong>del</strong><br />

Presidente <strong>del</strong> Club Gerolamo<br />

Agulli, con Gabriele Cappai<br />

c’era anche la moglie.<br />

Il riconoscimento era stato<br />

ideato dal Club Rotary di Carbonia<br />

sotto la presidenza di<br />

Sergio Busonera (2001). L’intendimento<br />

era quello di individuare<br />

una persona <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

che, impegnato all’estero per<br />

motivi di lavoro, avesse mo-<br />

Massimo Carta<br />

strato particolari doti professionali,<br />

umane e sociali senza<br />

perdere di vista le sue origini<br />

isolane.<br />

Di fronte a numerose schede<br />

pervenute da tutti i Circoli<br />

dei Sardi sparsi nel mondo, la<br />

speciale Commissione ha individuato<br />

in Gabriele Cappai<br />

persona degna <strong>del</strong>la massima<br />

onorificenza rotariana.<br />

Per l’occasione, l’Assessore regionale<br />

<strong>del</strong> Lavoro e <strong>del</strong>l’Emigrazione<br />

Maddalena Salerno,<br />

rappresentata alla cerimonia da<br />

Filomena Moretto <strong>del</strong>l’Ufficio<br />

Staff <strong>del</strong>l’Assessore, ha inviato<br />

una targa di riconoscimento al<br />

Club Rotary di Carbonia per<br />

l’attenzione e la sensibilità rivolta<br />

al mondo degli emigrati,<br />

tenuto conto che lo stesso<br />

Gabriele Cappai fa parte <strong>del</strong>la<br />

Consulta regionale per l’emigrazione.<br />

Parole di vivo apprezzamento,<br />

per il riconoscimento attribuito<br />

ad un emigrato che ha saputo<br />

distinguersi all’estero, sono state<br />

pronunciate anche dal Sindaco<br />

di Carbonia Salvatore Cherchi.<br />

Subito dopo la cerimonia <strong>del</strong>la<br />

premiazione ha fatto seguito<br />

una conferenza sull’emigrazione,<br />

tenuta da Gabriele Cappai<br />

che <strong>del</strong>la materia è diventato<br />

uno studioso e ricercatore a livello<br />

internazionale.<br />

CONFERENZA SULL’EMIGRAZIONE<br />

Gabriele Cappai<br />

g s<br />

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La relazione tenuta dalla studioso<br />

Gabriele Cappai ha preso in esame<br />

l’emigrazione sarda, ma soprattutto<br />

quella che comunemente viene<br />

identificata come “disperata ricerca<br />

di lavoro”. Oggi, i termini e le origini<br />

<strong>del</strong> fenomeno sono profondamente<br />

mutati, e lo stesso relatore<br />

ha ammesso che “nel giro di due<br />

decenni l’Italia si è trasformata da<br />

paese di emigrazione in paese di<br />

immigrazione”. Per la Sardegna,<br />

tuttavia, il relatore ha mantenuto il<br />

principio originario, quasi che lo<br />

spopolamento dei centri abitati non<br />

sia un dato che interessi tutti. Tanto<br />

più in un mondo sempre più globalizzato<br />

e quindi disposto a spostare<br />

masse di persone alla ricerca <strong>del</strong><br />

business e <strong>del</strong> benessere. Si tratta<br />

<strong>del</strong>le nuove Patrie.<br />

“E’ un dato di fatto, ha detto Gabriele<br />

Cappai, che oggi gli emigrati<br />

sardi mostrano diversi gradi<br />

di acculturazione in relazione ai<br />

paesi in cui essi vivono. Vi sono<br />

marcate differenze persino in Europa.<br />

Sappiamo, ad esempio, da<br />

dati statistici che i Sardi residenti<br />

in Olanda, al contrario di quelli<br />

che vivono in Germania ed anche<br />

in Svizzera, hanno fatto dei grandi<br />

passi in avanti nella scala sociale. I<br />

Sardi olandesi, spesso, si sono sposati<br />

con un’Olandese, esercitano un<br />

lavoro mediamente qualificato ed i<br />

loro figli frequentano spesso il liceo<br />

scientifico o l’Università…Acculturazione<br />

significa saper apprezzare<br />

il privilegio di appartenere,<br />

anche se in modi diversi, a due<br />

società o a due culture diverse”.<br />

Il relatore non ha mancato di<br />

mettere in evidenza che l’emigrato<br />

può diventare un fattore<br />

economico positivo per la sua<br />

Isola, sia con le rimesse (oggi<br />

quasi scomparse) e sia con l’acquisto<br />

o ristrutturazione di vecchie<br />

abitazioni di famiglia, se non<br />

addirittura con l’acquisto di una<br />

residenza di cui si può servire stagionalmente.<br />

Proprio su questo<br />

punto il relatore Gabriele Cappai<br />

non ha esitato, specificatamente<br />

riferito alla Sardegna, a muovere<br />

qualche stimolante critica verso<br />

la Regione che non ha messo in piedi<br />

organizzazioni, magari attraverso<br />

i Circoli, capaci di veicolare verso<br />

l’Isola più turismo, maggiori flussi<br />

di prodotti tipici isolani, promozioni<br />

sul posto di momenti culturali-enogastronomici.<br />

I Circoli, secondo<br />

Cappai, possono “internazionalizzare<br />

la Sardegna” più facilmente di<br />

qualsiasi altra agenzia.<br />

“Ciò che importa sottolineare, ha<br />

concluso Cappai, è che attraverso la<br />

rete dei Circoli alla Sardegna si offre<br />

una possibilità unica di raggiungere<br />

e comunicare con le comunità dei<br />

Sardi all’estero. Certo, è vero che<br />

anche altre Regioni, sia italiane<br />

che straniere, hanno anch’esse le<br />

Radio Iglesias<br />

associazioni. Tuttavia, esse non dispongono<br />

<strong>del</strong>l’esperienza di comunicazione<br />

con i propri emigrati che<br />

la Sardegna, invece, ha accumulato<br />

negli ultimi trent’anni…Ma vi è un<br />

altro importante motivo che spinge<br />

alla ristrutturazione dei Circoli. Si<br />

tratta <strong>del</strong>le nuove generazioni. Se i<br />

Circoli non si adeguano alle esigenze<br />

dei giovani, questi non ne saranno<br />

attratti. Vi è persino il rischio che<br />

i Circoli vengano identificati dai più<br />

giovani come luoghi di rappresentanza<br />

di una cultura ormai superata<br />

e dalla quale bisogna prendere le<br />

distanze. Questo, purtroppo, non è<br />

un possibile futuro scenario, ma è<br />

già realtà”.<br />

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Realtà locale<br />

PORTOSCUSO<br />

L’ANTICA TONNARA DI “SU PRANU”<br />

VERRA’ RISTRUTTURATA E VALORIZZATA<br />

Portoscuso - ingresso Tonnara<br />

Enel e Comune di Portoscuso<br />

hanno sottoscritto un accordo<br />

per il recupero ai fini socioculturali<br />

<strong>del</strong> sito che dal XVI<br />

secolo incarna un po’ di storia<br />

<strong>del</strong>la Sardegna Sud-occidentale.<br />

Enel contribuirà al recupero<br />

<strong>del</strong>la tonnara “Su Pranu” mettendo<br />

a disposizione 3 milioni<br />

di euro che l’Amministrazione<br />

municipale utilizzerà per<br />

Portoscuso - Caseggiati - attrezzatura Tonnara<br />

l’acquisizione e la ristrutturazione<br />

<strong>del</strong> luogo.<br />

L’accordo rientra nel più vasto<br />

programma industriale <strong>del</strong><br />

polo energetico Enel <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>,<br />

la cui grande valenza sia<br />

dal punto di vista socio economico,<br />

sia dal punto di vista dei<br />

presidi ambientali e dei sistemi<br />

di gestione adottati, è riconosciuta<br />

da tutto il territorio.<br />

Nel Comune di Portoscuso,<br />

Enel ha in esercizio una sezione<br />

termoelettrica a carbone<br />

da 240 MW e due gruppi,<br />

alimentati a olio combustibile,<br />

cui a breve si affiancherà<br />

il modernissimo impianto a<br />

letto fluido circolante <strong>del</strong>la<br />

potenza di 340 MW che utilizzerà<br />

come combustibile<br />

carbone e biomasse.<br />

“ Personalmente e a nome<br />

<strong>del</strong>la Giunta Comunale, ha<br />

dichiarato il Sindaco di Portoscuso<br />

Ignazio Attori, considero<br />

questo risultato molto<br />

importante per la nostra comunità.<br />

Rappresenta il frutto<br />

di un rapporto di leale e corretta<br />

collaborazione tra Comune<br />

ed Enel, l’unico modo<br />

capace di sviluppare ricadute<br />

realmente positive, non solo<br />

sul piano occupazionale ed<br />

ambientale, ma anche sul versante<br />

sociale. La storia, le tradizioni<br />

e la cultura di un popolo,<br />

ha aggiunto il Sindaco,<br />

devono vederci sempre tutti<br />

impegnati a valorizzarle e rispettarle.<br />

Sono convinto che<br />

anche la altre grandi aziende<br />

che operano nel nostro Comune<br />

sapranno trarre spunto da<br />

questo avvenimento che per<br />

Portoscuso non è esagerato<br />

definire storico.”<br />

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<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

15<br />

CARBONIA<br />

AVVIATO IL CENTRO ITALIANO<br />

DELLA CULTURA DEL CARBONE<br />

L’Amministrazione comunale di<br />

Carbonia sta avviando la prima<br />

campagna d’acquisizione documentaria<br />

per la costituzione <strong>del</strong>la<br />

collezione <strong>del</strong> Centro Italiano <strong>del</strong>la<br />

Cultura <strong>del</strong> Carbone. Il Centro,<br />

che avrà sede presso la miniera di<br />

Serbariu, è destinato a creare un<br />

patrimonio informativo <strong>del</strong> lavoro<br />

e <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>la comunità mineraria<br />

e a porre un argine al fenomeno<br />

<strong>del</strong>la dispersione dei reperti e alla<br />

L’Assessorato degli Enti Locali,<br />

Finanze ed Urbanistica <strong>del</strong>la<br />

Regione sarda ha firmato il<br />

Protocollo d’Intensa proposto<br />

dal Comune di Carbonia per<br />

l’approvazione <strong>del</strong> Programma<br />

Integrato <strong>del</strong> Centro Storico<br />

<strong>del</strong>l’abitato di Bacu Abis.<br />

Dopo quest’ultima importante<br />

fase di raccordo con la Regione,<br />

è ormai imminente la gara<br />

d’appalto che permetterà la<br />

realizzazione dei lavori.<br />

perdita <strong>del</strong>la memoria storica <strong>del</strong>la<br />

città.<br />

Documentando la storia <strong>del</strong>la comunità<br />

mineraria attraverso le fonti<br />

orali, gli oggetti legati al lavoro e<br />

alla vita in miniera, i documenti<br />

scritti e le fotografie, Carbonia si<br />

propone di restituire al proprio territorio<br />

un gran patrimonio culturale<br />

che rischia di perdersi.<br />

La comunità avrà finalmente un<br />

luogo in cui conservare non solo<br />

“oggetti materiali” ma anche e soprattutto<br />

la memoria storica e culturale<br />

che potrà così essere trasmessa<br />

alle nuove generazioni.<br />

Per quanto sopra, l’Amministrazione<br />

ha invitato tutti coloro che<br />

dovessero possedere qualche elemento<br />

valido per la realizzazione<br />

<strong>del</strong> Centro Italiano <strong>del</strong>la Cultura <strong>del</strong><br />

Carbone, di comunicarlo, così che<br />

incaricati esperti possano verificare<br />

quanto segnalato e, se dovesse<br />

BACU ABIS<br />

Le opere di recupero <strong>del</strong> Centro<br />

Storico <strong>del</strong>la Frazione s’inseriscono<br />

nel quadro d’interventi<br />

<strong>del</strong>ineati dalla Legge n° 29 <strong>del</strong><br />

31 ottobre 1998 relativamente<br />

alla valorizzazione e tutela dei<br />

centri storici <strong>del</strong>la Sardegna. Il<br />

Programma Integrato presentato<br />

dal Comune di Carbonia<br />

prevede un impegno finanziario<br />

pari a 847.264,61 euro, di<br />

cui 402.434,01 euro per le opere<br />

pubbliche, in particolare per<br />

Serbariu - Vecchia Miniera<br />

risultare d’interesse documentale,<br />

verrà prelevato ed inventariato. In<br />

particolare saranno di utile interesse:<br />

oggetti legati alla vita e al lavoro<br />

di miniera; fotografie; libretti di<br />

lavoro; attestati; autorizzazioni; decreti;<br />

carte-lettere-diari; macchinari<br />

di miniera o parti di essi; filmati di<br />

qualsiasi genere che attengano alla<br />

comunità mineraria; registrazioni<br />

audio.<br />

INTERVENTI NEL CENTRO STORICO<br />

il recupero di piazza S.Barbara<br />

e 444.830,60 euro per il recupero<br />

primario <strong>del</strong>le abitazioni,<br />

in base ai progetti presentati<br />

dai privati. La Regione finanzierà<br />

531.713,90 euro, di cui<br />

281.703,81 per opere pubbliche,<br />

250.010,10 euro per gli interventi<br />

di recupero primario,<br />

mentre la quota interamente<br />

a carico <strong>del</strong> Comune, in relazione<br />

alle opere pubbliche, è di<br />

120.730,20 euro.<br />

IGLESIAS<br />

UNA PRIVACY TELEFONICA<br />

…DI PUBBLICO DOMINIO<br />

Forse si potrà invocare l’eccezionalità<br />

<strong>del</strong> caso, ma in effetti casi<br />

<strong>del</strong> genere non sono poi infrequenti.<br />

Quanto documentato in via Roma<br />

di Iglesias (giorno 1° marzo 2005<br />

ore 10.10) è assai grave, perché<br />

testimonia che chiunque può manomettere<br />

i quadri telefonici sistemati<br />

nella pubblica via. Ciò è capitato<br />

anche in via Gramsci di Carbonia<br />

dove il pannello contenente i vari<br />

derivatori telefonici, da cui parte il<br />

segnale all’intero condomino, è stato<br />

aperto, e non richiuso, da qualcuno.<br />

Qui non si vuole affermare che<br />

le linee telefoniche abbiano subito<br />

deviazioni o abusi, però è una testimonianza<br />

chiara che chiunque<br />

può servirsi <strong>del</strong>le linee altrui senza<br />

alcuna conseguenza.<br />

CARBONIA: PROGETTO QUALITA’<br />

Nella prospettiva di un impegno costante per<br />

il recupero e la valorizzazione <strong>del</strong>le peculiarità<br />

urbanistiche-architettoniche <strong>del</strong>la città di<br />

Carbonia e <strong>del</strong>le frazioni, l’Amministrazione<br />

comunale, in risposta ad un bando POR indetto<br />

dalla Regione, ha presentato la documentazione<br />

necessaria per ottenere il finanziamento<br />

<strong>del</strong> “Progetto di Qualità: Carbonia, città <strong>del</strong><br />

Novecento-riqualificazione socio-economica,<br />

culturale e ambientale al servizio <strong>del</strong> territorio<br />

<strong>del</strong>la nuova Provincia <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>”.<br />

Le azioni previste dal Progetto di Qualità si<br />

dividono in interventi infrastrutturali e azioni<br />

immateriali. Tra gli interventi infrastrutturali<br />

appaiono di grande rilevanza gli interventi<br />

viari sull’asse che dall’incrocio con la statale<br />

126 conduce all’interno <strong>del</strong>la città, passando<br />

per via Roma, sino a raggiungere l’Ospedale<br />

Sirai. Gli interventi sull’ecologia <strong>del</strong> traffico<br />

renderanno più funzionale l’accesso alla città<br />

e miglioreranno i collegamenti interni. Per Serbariu<br />

Miniera è, invece, previsto il recupero <strong>del</strong><br />

Padiglione di Torneria e Forge che diventerà<br />

una struttura polifunzionale integrata, in grado<br />

di ospitare il Centro Congressi e un Centro per<br />

l’alta formazione universitaria.<br />

E’ programmato, inoltre, il restauro ed il recupero<br />

di un albergo operaio che diventerà<br />

Ostello <strong>del</strong>la Gioventù e Centro Educativo<br />

giovanile integrato. Sono poi inseriti interventi<br />

per la valorizzazione <strong>del</strong> Centro Storico di città<br />

e frazioni, con il complemento degli itinerari<br />

storico-culturali <strong>del</strong>l’architettura razionalista<br />

moderna, con interventi a Bacu Abis, piazza<br />

Venezia a Cortoghiana e viale Gramnsci a<br />

Carbonia.<br />

Per gli interventi “immateriali” è stabilito il<br />

coinvolgimento <strong>del</strong>l’Università di Cagliari, e<br />

in particolare <strong>del</strong> Dipartimento di Architettura,<br />

con la creazione di un laboratorio universitario<br />

per la gestione e le tecniche innovative di manutenzione<br />

viaria e l’attivazione di un Master<br />

di II livello dedicato al “Recupero sostenibile<br />

<strong>del</strong>l’Architettura moderna”. Sarà attivato,<br />

inoltre, un laboratorio di qualità urbana, tramite<br />

l’Agenzia per il recupero <strong>del</strong> patrimonio<br />

Carbonia - Scorcio<br />

storico urbano ed architettonico. E’ prevista<br />

anche la creazione e gestione di un Centro educativo<br />

giovanile integrato e la realizzazione<br />

<strong>del</strong> C.IA.M., Carbonia Itinerari di Architettura<br />

Moderna, con la valorizzazione <strong>del</strong> percorso<br />

interno al Museo a cielo aperto caratterizzato<br />

dall’insieme degli esempi di architettura civile<br />

ed industriale recuperati e resi fruibili per il<br />

pubblico di appassionati, studiosi e turisti. Il<br />

progetto prevede un impegno finanziario complessivo<br />

di 11.228.000,00 euro, con la richiesta<br />

di finanziamento regionale per 8.864.000,00<br />

euro, l’impiego di altre risorse pubbliche per<br />

690.000,00 euro e l’intervento <strong>del</strong> Comune per<br />

una quota parte pari a 1.673.600,00 euro.


16<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

Realtà Locale<br />

IGLESIAS<br />

SI ALLARGANO LE PRODUZIONI DEI VINI LOCALI<br />

PROMOSSI DALLA CONFRATERNITA DI VITICOLTORI<br />

Da “su binu fattu in domu”, a<br />

quello etichettato e ben protetto.<br />

Tutto lascia supporre che la vecchia<br />

tradizione vitivinicola iglesiente<br />

stia per trovare nuovamente<br />

spazio nel mercato. Di recente<br />

i componenti la Confraternita,<br />

hanno presentato svariati tipi di<br />

vino locale alla Mostra “Iglesias<br />

produce”, nella quale sono state<br />

esposte alcune produzioni tipiche<br />

di Iglesias e di Desulo. Per molti,<br />

la presenza di alcune decine di<br />

bottiglie di vini locali, “vendute<br />

per autofinanziare la Confraternita”,<br />

è stata una positiva sorpresa.<br />

Ma, secondo alcune indiscrezioni,<br />

qualche riconvertito viticoltore<br />

locale, starebbe per immettere<br />

sul mercato i nuovi vini che si<br />

troverebbero nella fase di invecchiamento<br />

nelle “barriques”<br />

e che dovrebbero ridare nuova<br />

importanza al comparto vitivinicolo,<br />

come lo era negli anni<br />

Sessanta.<br />

Ciò sarebbe, in buona parte, merito<br />

<strong>del</strong>la Confraternita che da<br />

qualche anno và promuovendo<br />

e sviluppando cultura intorno a<br />

questo importante settore.<br />

La Confraternita è nata nel 2002<br />

a seguito <strong>del</strong> successo <strong>del</strong>le quattro<br />

edizioni <strong>del</strong>la “Rassegna <strong>del</strong><br />

vino fatto in casa” tenutesi annualmente<br />

a Iglesias. Iglesias e<br />

dintorni hanno sempre avuto una<br />

grande tradizione vitivinicola. I<br />

vigneti sono collocati tra la piana<br />

alluvionale <strong>del</strong>la valle <strong>del</strong> Cixerri,<br />

il complesso calcareo <strong>del</strong> Marganai<br />

e l’espansione vulcanica che<br />

si propaga verso il <strong>Sulcis</strong>.<br />

Il terreno, e lo stesso clima, sono<br />

elementi fondamentali per il buon<br />

vino tanto che la cantina sociale<br />

di Iglesias era, negli anni 60-70,<br />

la seconda in Sardegna come<br />

capacità. In tempi passati erano<br />

numerose le mescite di vino di<br />

proprietà di famiglie di viticultori,<br />

i cosiddetti “magazinus de su<br />

binu”.<br />

Particolari erano le bandiere,<br />

strutture di legno fissate sulle<br />

porte dei magazzini ad indicare<br />

l’arrivo <strong>del</strong> vino nuovo. Ancora<br />

oggi, nella memoria, sono presenti<br />

i vini dei singoli produttori.<br />

La produzione comprende<br />

tutt’ora vini tipici come Monica,<br />

Carignano, Bovale, Girò, Pascale,<br />

Nuragus, Vermentino e vari<br />

tipi di Moscato.<br />

Questa è la premessa che ha motivato<br />

la nascita <strong>del</strong>la Confraternita<br />

che vuole così raccogliere<br />

la grande eredità tramandata dai<br />

“vecchi”.<br />

“Gli scopi che i nuovi produttori<br />

GLI AUTOPRODUTTORI DELLA CONFRATERNITA<br />

Mauro Addari di Iglesias, Andrea Aru di Iglesias, Mario Aru di Iglesias,<br />

Stefano Bargone di Calasetta, Antonello Basciu di S.Antioco,<br />

Giulio Basciu di S.Antioco, Carlo Caria di Iglesias, Paolo Casula di<br />

Iglesias, Gian Marco Curreli di Nuxis, Fernando Fulgheri di Iglesias,<br />

Antonio Garau di S.Antioco, Gioba di Iglesias, Sandro Giordano di<br />

Iglesias, Giovanni Lai di Iglesias, Pietro Loddo di Nuxis, Luciano<br />

Pruna di Iglesias, Nicolino Saba di Villamassargia, Nicola Scano di<br />

Iglesias, Francesco Scanu di S.Antioco, Annibale Schirru di Iglesias,<br />

Antonello Tani di Iglesias, Efisio Vacca di Iglesias.<br />

si prefiggono, è stato precisato,<br />

sono pertanto di promuovere la<br />

conoscenza e la valorizzazione<br />

dei vini prodotti nelle piccole e<br />

medie cantine private per migliorare<br />

le tecniche di produzione,<br />

acquisire competenze e capacità<br />

di giudizio negli abbinamenti<br />

Confraternita <strong>Iglesiente</strong> dei Vini<br />

Sergio Rombi<br />

“cibo-vino” con riferimento anche<br />

ad altri vini regionali e piatti<br />

tipici locali e regionali”.<br />

Inoltre, la Confraternita promuove<br />

incontri ricreativi e conviviali<br />

tra Confratelli e le loro<br />

famiglie nonché iniziative culturali<br />

per evidenziare e migliorare<br />

sempre più la tradizione vitivinicola<br />

locale. Per tutti i soci,<br />

legati alla vecchia tradizione, la<br />

vite e il vino sono simboli <strong>del</strong>la<br />

festa e <strong>del</strong>l’amicizia. Ed il vino<br />

è il frutto <strong>del</strong>la terra che meglio<br />

compendia ed esalta il lavoro<br />

<strong>del</strong>l’uomo.<br />

IL NUOVO RUOLO DELL’ERSAT<br />

L’Ersat avrà un ruolo attivo nella nuova<br />

programmazione territoriale integrata.<br />

Grazie alla sua presenza territoriale diffusa<br />

(8 servizi territoriali, 41 centri zonali,<br />

30 sub zonali), garantirà supporto<br />

e assistenza ai progetti e alle iniziative,<br />

che saranno coordinate dal Centro regionale<br />

di Programmazione<br />

L’ annuncio è stato dato dal Commissario<br />

Straordinario <strong>del</strong>l’Ersat, Benedetto<br />

Meloni, nel corso <strong>del</strong>l’incontro sulla<br />

progettazione integrata.<br />

In questi mesi ha già avviato azioni di<br />

integrazione: un protocollo d’intesa con<br />

i Gal; un protocollo d’intesa con i Consorzi<br />

inteprovinciali per la Frutticoltura<br />

per la creazione di un Centro <strong>del</strong>la qualità<br />

e <strong>del</strong> gusto e uno con il BIC. E ancora<br />

un rapporto di collaborazione con<br />

l’Ascom per la creazione di un marchio<br />

per le produzioni agroalimentari di<br />

qualità e l’apertura <strong>del</strong> ristorante e <strong>del</strong>la<br />

trattoria “tipica”, nonché per favorire<br />

una migliore integrazione tra produzione<br />

e commercializzazione.<br />

“L’Ersat – ha spiegato Meloni – collaborerà<br />

con il laboratori territoriali che saranno<br />

attivati nelle 8 Province per lavorare<br />

ai nuovi progetti <strong>del</strong>la programmazione<br />

territoriale. Metteremo a disposizione la<br />

professionalità e le competenze dei divulgatori<br />

agricoli <strong>del</strong>l’Ente, che da diversi<br />

anni lavorano nel territorio”.<br />

L’Ersat intende preservare e portare<br />

avanti l’esperienza dei laboratori, una<br />

volta che sarà concluso il lavoro con<br />

la definizione dei bandi. Lo strumento<br />

con cui vuole farlo è lo Sportello<br />

Unico, “una leva in grado di operare<br />

per obiettivi su programmi integrati<br />

e capace di muoversi per progetti di<br />

filiera, integrando quindi ricerca di settore,<br />

assistenza tecnica, divulgazione,<br />

formazione professionale e tutto ciò<br />

che serve per favorire lo sviluppo <strong>del</strong>le<br />

aree rurali”.


Pagina di Storia<br />

LA CONDIZIONE UMANA NEL MONDO MINERARIO<br />

UN CONVEGNO PROMOSSO DAL MOVIMENTO MEIC<br />

Prof. Carlo Muntoni<br />

Il M.E.I.C. (Movimento Ecclesiale<br />

di Impegno Culturale)<br />

ha organizzato, col patrocinio<br />

<strong>del</strong>la Pontificia Facoltà Teologica<br />

<strong>del</strong>la Sardegna un convegno<br />

sul tema: “L’avventura<br />

mineraria in Sardegna: la condizione<br />

umana”.<br />

Gli interventi, coordinati da<br />

Carlo Muntoni, ordinario di<br />

Fisica presso l’Università di<br />

Cagliari, hanno riguardato: La<br />

storia: relatore, Paolo Fadda,<br />

saggista, già presidente <strong>del</strong>l’Ente<br />

Minerario Sardo; Le<br />

formiche <strong>del</strong> mare: relatore,<br />

Giuseppe Leone, consigliere<br />

nazionale MEIC; Le sofferenze:<br />

relatore Luciano Ottelli,<br />

geologo.<br />

“L’incontro, ha dichiarato Carlo<br />

Muntoni, promotore <strong>del</strong>l’incontro,<br />

ha voluto contribuire a<br />

mettere in luce alcuni aspetti<br />

<strong>del</strong>la condizione umana <strong>del</strong>le<br />

tante popolazioni di mercanti<br />

quali fenici, punici, cartaginesi,<br />

romani, pisani, piemontesi<br />

che, attratte <strong>del</strong>l’estrazione<br />

e dalla commercializzazione<br />

<strong>del</strong>le abbondanti risorse minerarie,<br />

si sono stabilite nella<br />

nostra terra”.<br />

“Possiamo assumere tre momenti<br />

storici, ha aggiunto<br />

Muntoni, come emblematici<br />

per tracciare l’evoluzione <strong>del</strong>la<br />

condizione umana nel corso<br />

<strong>del</strong>l’avventura mineraria.<br />

Il primo si ha con l’arrivo <strong>del</strong><br />

Conte pisano Ugolino che<br />

fondò la Città di Chiesa (Iglesias)<br />

popolandola di notabili<br />

pisani ma anche di ex galeotti<br />

disposti al duro lavoro <strong>del</strong>le<br />

miniere”.I pisani lasciarono<br />

un segno in<strong>del</strong>ebile nei costumi,<br />

nell’urbanistica ma anche<br />

nelle malattie marcatamente<br />

diversi dal contesto agro-pastorale.<br />

Questa comunità ebbe<br />

un’identità molto forte – batteva<br />

moneta e aveva un codice<br />

legislativo – tanto da consentirle<br />

di confrontarsi alla pari<br />

con il Giudicato di Arborea<br />

e rimanere immutata nei suoi<br />

governanti quando l’Aragona<br />

subentrò ai pisani.<br />

Il secondo periodo inizia con<br />

il finire <strong>del</strong> ‘700. Precedentemente,<br />

ha sostenuto Muntoni,<br />

la scoperta <strong>del</strong>le Americhe<br />

aveva portato il declino e la<br />

dismissione <strong>del</strong>la maggior<br />

parte dei siti minerari d’Europa<br />

e quindi sardi. In questo<br />

periodo, invece, con l’applicazione<br />

<strong>del</strong>le scienze fisiche<br />

e matematiche all’ingegneria<br />

estrattiva e alla geologia si ha<br />

una ripresa importante in tutta<br />

Europa. In Sardegna giungono<br />

personaggi emblematici come<br />

Lamarmora, Quintino Sella,<br />

Baudi di Vesme, Asproni e altri<br />

che a ritmo sostenuto danno<br />

vita alle miniere di Monteponi,<br />

Buggerru, Montevecchio,<br />

Ingurtosu. Oltre ai tecnici arriva<br />

anche tanta manodopera<br />

dal Piemonte, dalla Lombardia<br />

e dalla Toscana e successivamente<br />

da tutta la Sardegna.<br />

Occorre sottolineare, secondo<br />

Muntoni, che le condizioni e<br />

i tempi di lavoro comportarono<br />

un alto tasso di incidenti<br />

oltre che la diffusione di gravi<br />

epidemie. Nel contempo<br />

la permanenza dei tecnici ha<br />

prodotto un’edilizia abitativa<br />

tipicamente europee e all’avvio<br />

di importanti infrastrutture<br />

quali la Galleria Umberto<br />

per il drenaggio <strong>del</strong>le acque<br />

dei cantieri di estrazione, la<br />

costruzione di Portovesme e<br />

<strong>del</strong>la ferrovia che lo collega<br />

a Monteponi. Tra le opere di<br />

ingegneria merita senz’altro di<br />

essere citata particolarmente<br />

la costruzione di Porto Flavia<br />

(manufatto ancora oggi unico<br />

al mondo) che si affaccia sulla<br />

falesia prospiciente lo scoglio<br />

di Pan di Zucchero. Questa<br />

opera consentiva di caricare<br />

le stive di una nave in due<br />

– tre giorni invece che 10 - 12<br />

comportando inoltre l’azzeramento<br />

di gran parte dei costi di<br />

carico – prima effettuato con il<br />

facchinaggio. Le conseguenze<br />

negative furono che le ditte di<br />

piccole imbarcazioni, prima<br />

deputate al trasbordo <strong>del</strong> minerale<br />

dalla terra sulle grandi<br />

navi che per ragioni di altezza<br />

<strong>del</strong> fondale stavano ancorate<br />

al largo, fallirono. Altre ragioni<br />

positive invece furono che<br />

Cernitrici<br />

l’azzeramento <strong>del</strong> mestiere di<br />

facchino portò le nuove generazioni<br />

a ricercare collocazione<br />

nell’industria <strong>del</strong> minerale<br />

avendo conoscenze tecniche<br />

di buon livello atte a garantire<br />

la manutenzione degli impianti.<br />

Con il progredire <strong>del</strong>la<br />

tecnologia i quadri operai qualificati<br />

divennero essenziali<br />

per la vita stessa <strong>del</strong>l’industria<br />

comportando inevitabili riflessi<br />

positivi nella loro condizione<br />

di vita con benefici più generalmente<br />

diffusi soprattutto<br />

in campo sanitario. La comune<br />

connotazione ambientale e<br />

lavorativa fece <strong>del</strong>le iniziali<br />

eterogenee comunità lavorative<br />

un popolo. Sintomo di questa<br />

giusta maturazione sociale<br />

furono la formazione <strong>del</strong>la<br />

coscienza sindacale e politica<br />

che caratterizzò distinguendola<br />

per decenni questa popolazione<br />

dal resto degli abitanti<br />

<strong>del</strong>la Sardegna.<br />

Il terzo periodo storico, ha<br />

completato Carlo Muntoni, è<br />

Carico manuale <strong>del</strong> minerale<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

Porto Flavia<br />

quello che inizia con l’attenzione<br />

che il Governo fascista<br />

volge alle miniere di Carbon<br />

Fossile <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> considerate<br />

le particolari condizioni internazionali<br />

(autarchia). Nel<br />

giro di due anni viene costruita<br />

Carbonia che diventa sotto<br />

il profilo urbanistico-architettonico<br />

il vero emblema di<br />

quei tempi. Da annotare che<br />

l’utilizzo <strong>del</strong>la doccia diffuso<br />

nelle case e la sua diffusione<br />

in tutta la Sardegna lo si deve<br />

proprio alle case di Carbonia.<br />

Fondare una città con diverse<br />

decine di migliaia di abitanti<br />

non comportò solo il richiamo<br />

da tutta Italia di manodopera<br />

per le miniere, ma anche tutta<br />

classe atta a coprire una gamma<br />

di arti e mestieri necessari<br />

i per una città.<br />

17<br />

la pubblicità è<br />

una cosa seria<br />

su<br />

la pubblicità<br />

non và mai a vuoto.<br />

il giudizio è<br />

degli inserzionisti<br />

che da tempo<br />

si fidano<br />

<strong>del</strong> giornale<br />

tel. 333-6077645<br />

L’uomo in miniera visto da Aligi Sassu<br />

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18<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

Cultura<br />

UN FILM SU ELEONORA D’ARBOREA<br />

“LA PRINCIPESSA DEGLI SPARVIERI”<br />

Si intitola “La principessa degli<br />

sparvieri” il primo film dedicato<br />

alla vita di Eleonora d’Arborea.<br />

Sarà diretto da Claver Salizzato,<br />

prodotto dalla “Atena production”<br />

e interpretato da Silvia<br />

Colloca (Eleonora d’Arborea),<br />

Richard Roxburgh (Lord Salisbourough),<br />

Luca Ward (Valore<br />

Deligia), Stella Rotondaro<br />

(Kahena), Gabriella Giorgelli<br />

(Tim Bors) e Valerio Foglia<br />

Manzillo (Ugone).<br />

Il progetto è stato presentato<br />

nella Sala Giudicale <strong>del</strong> Comune<br />

di Oristano dal Sindaco Antonio<br />

Barberio, dalla Presidente<br />

<strong>del</strong>la Commissione comunale<br />

per le pari opportunità Pupa Tarantini,<br />

dai produttori <strong>del</strong> film<br />

Giuseppe Colombo e Corrado<br />

Lannaioli, dal regista e sceneggiatore<br />

Claver Salizzato e dallo<br />

scenografo Bruno Amalfitano e<br />

dall’organizzatore Paolo Tassara.<br />

In questi giorni regista,<br />

scenografo e produttori hanno<br />

visitato Oristano, Sanluri, Tharros,<br />

Bonarcado ed altre località<br />

che hanno fatto da teatro alla<br />

vita di Eleonora d’Arborea. Sopralluoghi<br />

che sono serviti per<br />

una prima presa di contatto con<br />

l’ambiente dove dall’8 giugno<br />

gireranno “La principessa degli<br />

sparvieri”. La troupe diretta da<br />

Claver Salizzato girerà le scene<br />

per nove settimane.<br />

Il film sarà girato interamente<br />

in Sardegna ed uscirà nella sale<br />

italiane all’inizio <strong>del</strong> 2006.<br />

Durante la conferenza stampa<br />

di presentazione, il Sindaco<br />

Vallermosa, Iglesias e Villacidro,<br />

d’intesa con la Soprintendenza<br />

Archeologica<br />

di Cagliari, hanno deciso di<br />

valorizzare il sito archeologico<br />

di Matzanni, posto ai confini<br />

dei richiamati Comuni. Si<br />

tratta di una località prevalentemente<br />

ubicata nel Comune<br />

di Vallermosa che presenta<br />

un complesso insediativo di<br />

età nuragica (bronzo recente e<br />

finale), in cui sono evidenti tre<br />

templi a pozzo. In immediata<br />

contiguità topografica (isola<br />

amministrativa di S.Giorgio<br />

Comune di Iglesias) c’è un<br />

tempio punico <strong>del</strong> V-IV sec.<br />

a.C. anch’esso da ipotizzare<br />

di ampia valenza comunitaria,<br />

alla maniera di quello già noto<br />

di Antas-Fluminimaggiore.<br />

Per la valorizzazione di detto<br />

sito archeologico i tre Comuni<br />

di Vallermosa, Iglesias, Villacidro,<br />

unitamente alla Soprintendenza,<br />

hanno deciso di sottoscrivere<br />

un Protocollo d’intesa<br />

mirante a predisporre un<br />

“Progetto integrato finalizzato<br />

alla valorizzazione <strong>del</strong> sito archeologico<br />

di Matzanni”.<br />

Con il Protocollo d’intesa le<br />

Amministrazioni comunali e<br />

la Soprintendenza intendono<br />

qualificare, tutelare e valorizzare<br />

le risorse archeologiche,<br />

culturali e naturalistiche <strong>del</strong><br />

territorio di Matzanni, utilizzando<br />

le risorse regionali,<br />

nazionali e comunitarie che<br />

sono disponibili per le finalità<br />

anzidette.<br />

“Pur non avendo il completo<br />

Barberio ha evidenziato come<br />

il film potrà offrire l’occasione<br />

per dedicare il giusto, seppur<br />

tardivo, tributo ad una donna<br />

che pur avendo grandi meriti<br />

non è stata adeguatamente considerata<br />

dalla storia.<br />

Secondo Pupa Tarantini, Presidente<br />

<strong>del</strong>la Commissione comunale<br />

per le pari opportunità<br />

e appassionata studiosa <strong>del</strong>la<br />

figura di Eleonora d’Arborea<br />

alla quale gli stessi produttori<br />

hanno riconosciuto il merito di<br />

aver favorito la lavorazione in<br />

Sardegna <strong>del</strong> film, il film sarà<br />

l’occasione per scoprire la figura<br />

di una donna che ha dato<br />

lustro a una terra “al di là <strong>del</strong>le<br />

beghe sul fatto che fosse o<br />

meno primogenita o se avesse<br />

una cicatrice sul viso. Questa<br />

non vuole essere un’operazione<br />

commerciale, ma altamente<br />

culturale ed è significativo che<br />

la presentazione di un film su<br />

una donna che ha emanato la<br />

Carta de Logu, così ricca di<br />

norme a tutela dei diritti <strong>del</strong>le<br />

donna, sia caduta l’8 merso”.<br />

Il produttore Giuseppe Colombo<br />

non ha nascosto le difficoltà<br />

che comporta un film di questo<br />

tipo. “Fortunatamente – ha detto<br />

– di quest’opera è stato riconosciuto<br />

l’interesse culturale e<br />

esiste già grande interesse nei<br />

mercati internazionali”.<br />

Secondo il regista e sceneggiatore<br />

Claver Salizzato, Silvia<br />

Colloca (apprezzata nel ruolo<br />

di moglie di Dracula in Van<br />

Helsing di Stephen Sommers e<br />

prossima Cleopatra in una produzione<br />

targata BBC) è perfetta<br />

per la parte di Eleonora d’Arborea.<br />

“Si raccontano così poche storie<br />

di donne, protagoniste assolute<br />

<strong>del</strong>la storia, nel cinema mondiale,<br />

che mi sembrava assurdo<br />

non dare il giusto risalto a una<br />

donna come Eleonora d’Arborea<br />

che ho voluto raccontare<br />

come donna, principessa, regina<br />

e condottiera, ma anche moglie<br />

devota e madre”.<br />

“Giovanna d’arco è stata grande<br />

e la storia e il cinema la ricordano<br />

come merita, ma credo<br />

che Eleonora sia stata ancora<br />

più grande - ha proseguito Salizzato<br />

-. Ha guidato la nazione<br />

sarda verso l’unità sotto un’unica<br />

corona nel 1300. La Francia<br />

ci è arrivata solo nel 1500. Ha<br />

il merito di aver promulgato la<br />

Carta De Logu. È una donna di<br />

cui mi hanno affascinato la storia<br />

e il carattere”.<br />

Il film miscelerà sapientemente<br />

verità storiche a “finzioni” e<br />

ricostruzioni cinematografiche.<br />

Salizzato nella sua opera di ricerca<br />

su Eleonora si è basato<br />

molto sui libri di Bianca Pitzorno,<br />

Camillo Bellini e Francesco<br />

Cesare Casula.<br />

“Vorrei far venire fuori una<br />

figura mitologica e leggendaria<br />

– ha detto il regista -. Sarà<br />

una favola che racconterà la<br />

storia di Eleonora che è grande<br />

quanto Elisabetta I d’Inghilterra<br />

Giovanna d’Arco e che per i<br />

legami con la sua terra e il suo<br />

popolo potrà ricordare Rossella<br />

O’Hara”.<br />

UN PROGETTO DI VALORIZZAZIONE<br />

PER IL SITO ARCHEOLOGICO “MATZANNI”<br />

inventario <strong>del</strong> patrimonio storico-archeologico<br />

contenuto<br />

in località Matzanni, ha detto<br />

il Sindaco di Iglesias Paolo<br />

Collu dopo il sopralluogo<br />

nel sito, riteniamo di avere a<br />

disposizione testimonianze<br />

storiche di rilevantissima portata.<br />

La stessa Soprintendenza<br />

archeologica ha deciso di destinare<br />

al sito una particolare<br />

attenzione perché, in uno<br />

spazio circoscritto, sarebbero<br />

contenute testimonianze antiche<br />

di valore unico. Ora si<br />

tratterà, mediante il Progetto<br />

integrato, di attivarci perché<br />

dette testimonianze vengano<br />

portate alla luce e, soprattutto,<br />

vengano ricostruite le pagine<br />

storiche <strong>del</strong>l’insediamento<br />

antico di Matzanni”.<br />

UN CORSO PER ASSAGGIATORI DI SALUMI<br />

Il Centro Servizi Promozionali per le Imprese ha organizzato a Cagliari il primo modulo <strong>del</strong> corso per<br />

aspiranti assaggiatori di salumi (1° livello). Il corso prevede 5 lezioni in quattro giornate (1, 2, 15 e 16<br />

aprile 2005) e un esame finale per il rilascio di un attestato e <strong>del</strong>la patente di tecnico assaggiatore.<br />

Il programma <strong>del</strong> primo modulo comprende un’introduzione all’analisi sensoriale, il suino e le materie<br />

prime nella produzione dei salumi, le varie categorie dei salumi, i prodotti da agricoltura biologica, i<br />

salumi DOP/IGP/ST. Al termine di ogni lezione teorica sono previste degustazioni guidate dei principali<br />

prodotti di salumeria.<br />

Il corso sarà tenuto dall’ONAS (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Salumi), che opera su tutto<br />

il territorio nazionale con lo scopo di diffondere la conoscenza dei prodotti di salumeria tipici locali,<br />

DOP, IGP, ST, con l’obiettivo di valorizzare i prodotti ed il territorio di origine.<br />

CITTA’ DI IGLESIAS - AVVISO DI PUBBLICO INCANTO<br />

CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO<br />

Il Comune di IGLESIAS rende noto<br />

che intende appaltare, mediante Pubblico<br />

Incanto, la<br />

“FORNITURA E POSA IN OPERA<br />

DI MATERIALE BITUMINOSO<br />

FINALIZZATO ALL’ESECUZIONE<br />

DI OPERE DI URBANIZZAZIONE<br />

IN LOCALITA’ PALMARI”<br />

IMPORTO COMPLESSIVO<br />

APPALTO: Euro 163.544,68<br />

(centosessantatremilacinquecentoquarantaquattro/68)<br />

Iva esclusa.<br />

1. DESCRIZIONE DELL’APPALTO:<br />

Trattasi di fornitura e posa in opera<br />

di materiali bituminosi per asfalti e<br />

provviste occorrenti per l’esecuzione<br />

di opere di urbanizzazione nel Comune<br />

di Iglesias in località Palmari.<br />

2. CRITERIO DI AGGIUDICAZIO-<br />

NE: L’appalto <strong>del</strong>la fornitura in argomento<br />

verrà aggiudicato mediante<br />

ASTA PUBBLICA da esperirsi con<br />

il criterio <strong>del</strong>l’offerta più bassa, ai<br />

sensi <strong>del</strong>l’art. 19 comma 1 lett. a) <strong>del</strong><br />

Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS Tel. 0781/2741 - Tax 0781/274201<br />

D. Lgs. n. 358 <strong>del</strong> 24.07.92, come<br />

successivamente modificato ed integrato.<br />

3. REQUISITI PER LA PARTECI-<br />

PAZIONE ALLA GARA: Saranno<br />

ammesse alla gara per l’affidamento<br />

<strong>del</strong>la fornitura in argomento le Ditte<br />

iscritte al Registro <strong>del</strong>le Imprese <strong>del</strong>la<br />

C.C.I.A.A. per attività coincidente<br />

con quella oggetto <strong>del</strong>l’appalto per<br />

cui si concorre.<br />

4. NATURA DEL MATERIALE:<br />

RICHIESTO: Vedi Elenco prezzi allegato<br />

al Capitolato Speciale d’Appalto.<br />

5. MODALITA’ PER LA<br />

RICHIESTA DEI DOCUMENTI:<br />

Il presente bando di gara, copia <strong>del</strong><br />

Quaderno di Patti e Prescrizioni Tecniche<br />

e <strong>del</strong>la documentazione utile<br />

per la formulazione <strong>del</strong>l’offerta sono<br />

disponibili presso l’Ufficio Manutenzioni<br />

Geom. Antonio Saba - CDA –<br />

Via Isonzo 5 – IGLESIAS, tutti i giorni<br />

feriali, escluso il sabato, dalle ore<br />

8,15 alle ore 11,00, e dalle ore 16,00<br />

alle ore 17,00 nei pomeriggi di lunedì<br />

e mercoledì - (tel. 0781/274293).<br />

Il bando di gara è disponibile anche<br />

presso il sito Internet <strong>del</strong> Comune di<br />

Iglesias: http://www.comune.iglesias.<br />

ca.it sotto la voce APPALTI<br />

E’ escluso l’invio tramite Telefax.<br />

6. TERMINE, INDIRIZZO DI RICE-<br />

ZIONE, MODALITA’ DI PRESEN-<br />

TAZIONE E DATA DI APERTURA<br />

DELLE OFFERTE:<br />

6.1 Termine per la presentazione<br />

<strong>del</strong>le offerte ore 12,00 <strong>del</strong> giorno<br />

05.04.2005.<br />

6.2 Indirizzo: COMUNE DI IGLE-<br />

SIAS - UFFICIO CONTRATTI - Via<br />

Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CA).<br />

6.3 Modalità: secondo quanto previsto<br />

al successivo punto 9.<br />

6.4 Apertura <strong>del</strong>le offerte: seduta<br />

pubblica il giorno 06.04.2005 alle<br />

ore 09.00 presso la Sala Riunioni <strong>del</strong><br />

Centro Direzionale Amministrativo<br />

- Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS<br />

(CA);<br />

IL DIRIGENTE Ing. Lamberto Tomasi<br />

Concerto<br />

TEATRO LIRICO DI CAGLIARI<br />

CINQUE PASSI NEL NOVECENTO<br />

RECITAL DI GIULIO BIDDAU<br />

Sabato 12 marzo scorso, al<br />

Teatro Lirico di Cagliari, il<br />

giovane pianista cagliaritano<br />

Giulio Biddau, è stato protagonista<br />

<strong>del</strong> quarto concerto <strong>del</strong>la<br />

settima edizione <strong>del</strong>la rassegna<br />

di musica contemporanea<br />

Cinque passi nel Novecento,<br />

organizzata nell’ambito <strong>del</strong>la<br />

Stagione concertistica 2004-<br />

2005.<br />

Anche quest’anno, si và rinnovando<br />

così l’attenzione per la<br />

musica contemporanea e <strong>del</strong><br />

Novecento. La rassegna, sia<br />

per quanto già proposto e sia<br />

per il proseguo <strong>del</strong>la stagione,<br />

mette a confronto composizioni,<br />

in prima esecuzione assoluta,<br />

commissionate dal Teatro<br />

Lirico di Cagliari, ai più celebri<br />

autori dei nostri giorni,<br />

Francesco Antonioni, Patrizio<br />

Marrone, Carlo Galante, Ivan<br />

Fe<strong>del</strong>e, insieme ad alcune fra<br />

le più belle pagine <strong>del</strong>la letteratura<br />

musicale di tutti i tempi,<br />

interpretate da giovani solisti<br />

e dalla Sinfonietta <strong>del</strong> Teatro<br />

Lirico cagliaritano. Uno di<br />

questi è stato il giovane Giulio<br />

Biddau.<br />

Giulio Biddau, nato a Cagliari<br />

nel 1985, ha iniziato a studiare<br />

pianoforte a undici anni con<br />

Arlette Giangrandi Eggmann,<br />

Da quest’anno, i Riti <strong>del</strong>la Settimana<br />

Santa di Iglesias entreranno<br />

a far parte <strong>del</strong> novero dei grandi<br />

eventi culturali e turistici <strong>del</strong>la<br />

Sardegna. Lo ha deciso la Giunta<br />

regionale che ha modificato le<br />

direttive <strong>del</strong>la legge che assegnava<br />

contributi a questo genere di<br />

manifestazioni, e che collocava<br />

le feste di S.Efisio, la Cavalcata,<br />

i Can<strong>del</strong>ieri, l’Ardia di Sedilo,<br />

il Redentore, la Sartiglia in una<br />

particolare posizione. A queste,<br />

d’ora in avanti, si andranno ad<br />

diplomandosi col massimo<br />

dei voti, la lode e la menzione<br />

speciale al merito al Conservatorio<br />

di Cagliari. Si è brillantemente<br />

classificato in numerosi<br />

concorsi nazionali e internazionali<br />

(secondo premio<br />

al concorso FIDAPA di Pisa<br />

nel 1999 e Terme di Saturnia;<br />

primo premio al Concorso<br />

Pianistico Nazionale “Città<br />

di Cesenatico”, al Concorso<br />

Pianistico “Città di Castiglion<br />

Fiorentino” ed al Concorso<br />

Internazionale di Pianoforte<br />

“Premio Gramsci” di Cagliari;<br />

primo premio assoluto al concorso<br />

Bach di Sestri Levante;<br />

vincitore assoluto <strong>del</strong> concorso<br />

internazionale Nuoro Euromediterranea<br />

2003 e <strong>del</strong> premio<br />

Golfo degli Angeli). Nel 2000<br />

ha tenuto un recital a Parigi e<br />

ha inciso brani di musica contemporanea<br />

in un concerto alla<br />

Cité des Arts. L’anno successivo,<br />

all’esordio con l’orchestra,<br />

si è classificato al secondo<br />

posto al Young Pianist International<br />

Competition di Stoccolma,<br />

suonando alla Berwaldhallen.<br />

Nel 2004 si è esibito<br />

all’Istituto di cultura italiano<br />

di Stoccolma e al Consolato<br />

Generale Italiano di Parigi.<br />

Ha seguito numerosi master<br />

aggiungere S.Simplicio di Olbia,<br />

S.Francesco di Lula e i Riti<br />

<strong>del</strong>la Settimana Santa di Iglesias<br />

che sono costitutive <strong>del</strong>l’identità<br />

di interi territori <strong>del</strong>l’Isola, di comunità<br />

storiche. Con l’atto <strong>del</strong>la<br />

Giunta regionale anche Olbia,<br />

Lula e Iglesias saranno, quindi,<br />

destinatari <strong>del</strong>le percentuali<br />

più alte <strong>del</strong> finanziamento, e in<br />

generale alle feste con forti connotati<br />

storici e culturali, mentre<br />

percentuali decrescenti andranno<br />

agli appuntamenti musicali,<br />

con grandi didatti e concertisti,<br />

quali Sergio Perticaroli al<br />

Mozarteum di Salisburgo, Boris<br />

Bloch, Konstantin Bogino,<br />

Arnold Katz. Ha inoltre frequentato<br />

l’Accademia Ducale<br />

di Genova sotto la guida di<br />

Boris Petrushansky. Dal 2002<br />

ha frequentato a Cagliari i corsi<br />

di perfezionamento tenuti da<br />

Jean Marc Luisada, con cui attualmente<br />

studia a Parigi. Nella<br />

capitale francese frequenta<br />

anche la Schola Cantorum,<br />

celebre accademia fondata da<br />

Vincent D’Indy, sotto la guida<br />

di Jeannine Vieuxtemps.<br />

Prossimo appuntamento, per<br />

la rassegna Cinque passi nel<br />

Novecento, sempre nel foyer<br />

di platea <strong>del</strong> Teatro Lirico<br />

di Cagliari, sabato 7 maggio<br />

2005, sempre alle 19, con la<br />

Sinfonietta <strong>del</strong> Teatro Lirico<br />

diretta da Vittorio Parisi e il<br />

violoncellista Alexis Descharmes<br />

che interpreteranno Sinfonia<br />

per archi op. 118a (trascr.<br />

di Rudolf Bar_ai dal Quartetto<br />

per archi n. 10) di Dmitrij<br />

_ostakovi_, EST! concerto per<br />

violoncello e archi di Ivan Fe<strong>del</strong>e,<br />

composto su commissione<br />

<strong>del</strong> Teatro Lirico di Cagliari<br />

ed eseguito in prima esecuzione<br />

assoluta.<br />

Riti Venerdì Santo<br />

IGLESIAS<br />

I RITI DELLA SETTIMANA SANTA<br />

TRA I GRANDI EVENTI REGIONALI<br />

ai festivals <strong>del</strong> jazz, <strong>del</strong>la letteratura,<br />

che sono nati in Sardegna<br />

diventando tradizione pluridecennale<br />

in alcuni casi.<br />

I criteri stabiliti dalla Giunta<br />

regionale tendono a favorire la<br />

creazione di circuiti regionali di<br />

questo genere di manifestazioni,<br />

mentre introducono un principio<br />

di rispetto dei valori di qualità,<br />

nel caso <strong>del</strong>le manifestazioni<br />

storiche <strong>del</strong> valore culturale,<br />

etnografico, più che l’intrattenimento<br />

costoso.


Cultura<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°312 <strong>del</strong> 25 Marzo 2005<br />

19<br />

CARBONIA<br />

CONTINUA LA SERIE POSITIVA<br />

DELLE MOSTRE ARTISTICHE<br />

Dopo la preziosa mostra proposta<br />

da Teresa Zuddas, che<br />

ha presentato le sue artistiche<br />

creazioni in argento e in oro,<br />

Carbonia ha vissuto un altro<br />

importante momento artisticoculturale,<br />

questa volta interamente<br />

legato alla lavorazione<br />

<strong>del</strong> legno, o meglio, di alcuni<br />

pregiati legni autoctoni sardi.<br />

Quest’ultimo momento ha visto<br />

presenti, nella saletta <strong>del</strong><br />

Centro Promozioni Turistiche<br />

di piazza Roma, due artigiani<br />

(ma sono autentici artisti <strong>del</strong><br />

settore): Giorgio Micheli di<br />

Lanusei, indiscusso re <strong>del</strong>le<br />

pipe in radica di erica; e Giuseppe<br />

Secci di Nuxis, creatore<br />

di maschere e di sculture di<br />

legno.<br />

Giorgio Micheli è un nipote di<br />

Alemanno Nannini, scopritore<br />

<strong>del</strong>la preziosa radica di erica<br />

nell’Ogliastra, dove nel 1888<br />

impiantò il primo laboratorio<br />

per la lavorazione di questo<br />

legno dal quale ricavava preziose<br />

pipe esportate in tutto il<br />

mondo.<br />

Dopo la morte di Alemanno<br />

Nonnini, quest’arte era pressoché<br />

scomparsa e solo qualche<br />

lustro fa essa è stata riattualizzata<br />

da Giorgio Micheli che ha<br />

ereditato dal nonno il mestiere,<br />

ma soprattutto i segreti, <strong>del</strong>la<br />

creazione <strong>del</strong>le pipe. L’estimatore<br />

più noto <strong>del</strong>le pipe di<br />

Giorgio Micheli è stato Sandro<br />

Pertini.<br />

A Carbonia, quest’artista, ha<br />

presentato oltre cento pipe di<br />

rara bellezza. Esse hanno fatto<br />

la gioia dei non pochi estimatori<br />

<strong>del</strong>la ritualità <strong>del</strong> fumo. Ma<br />

il valore <strong>del</strong>la mostra proposta<br />

da Giorgio Micheli, oltre l’ampia<br />

vetrina di pipe da collezione<br />

e da fumo, era anche nella<br />

presentazione <strong>del</strong>la materia<br />

prima (radica di erica) allo<br />

stato grezzo, i tagli in segheria<br />

<strong>del</strong>la radica, la sbozzatura dei<br />

singoli pezzi e quindi l’intervento<br />

conclusivo prima che la<br />

massa informe assuma la caratura<br />

di pipa.<br />

“Mio nonno, ha spiegato Giorgio<br />

Micheli, produceva le pipe,<br />

ma anche gli abbozzi in radica<br />

di erica che venivano spedite<br />

alle grandi case Savinelli e<br />

Wasunt di Milano e Livorno, le<br />

quali spedivano le loro pipe in<br />

Inghilterra, Germania, Francia,<br />

Danimarca e Stati Uniti. Il segreto<br />

di queste pipe sta proprio<br />

nella materia prima, rappresentata<br />

dalla radica di erica che<br />

cresce spontanea e in dimensioni<br />

eccezionali in Ogliastra,<br />

Limbara, Sarroch. A mio avviso<br />

si tratta <strong>del</strong>la migliore radica<br />

da pipe. Gli estimatori, quando<br />

imboccano una pipa di radica<br />

sarda, si accorgono di avere in<br />

bocca un prezioso strumento<br />

da fumo”.<br />

Ma la richiamata mostra di<br />

Carbonia presentava una double-face:<br />

assieme a Giorgio<br />

Micheli, ha esposto i suoi lavori<br />

anche Giuseppe Secci. Giovanissimo,<br />

competente dei legni<br />

sardi (lavora presso l’Ente<br />

Foreste), attento rifinitore dei<br />

suoi manufatti. Le stesse maschere<br />

esposte non erano quelle<br />

stereotipate, lugubri e anoni-<br />

Alessandro Carta<br />

me. In ognuna <strong>del</strong>le maschere<br />

di Giuseppe Secci c’è sempre<br />

un’espressione fortemente caratterizzante,<br />

alcune <strong>del</strong>le quali<br />

persino atteggiate all’ironia<br />

sia di occhi che di bocca. La<br />

materia prima di quest’artista<br />

spazia tra corbezzolo, ginepro,<br />

ulivo, leccio, cedro, pero<br />

ed altro ancora. Non inusuale<br />

è l’elaborazione di certe radici<br />

che assumono atteggiamenti<br />

umani o d’animali.<br />

vTuttavia Giuseppe Secci non<br />

può essere circoscritto alle sole<br />

maschere di cui si è dimostrato<br />

testimone, sia pure fuori dal<br />

concetto tradizionale. Questo<br />

giovane è anche, e soprattutto,<br />

uno scultore in legno, dal quale<br />

riesce a ricavare opere di indubbia<br />

connotazione artistica.<br />

Le opere, prevalentemente stilizzate,<br />

danno immediata letture<br />

dei contenuti, ma soprattutto<br />

denotano l’intuito creativo e la<br />

mano sapiente <strong>del</strong>l’autore nel<br />

trattare la massa legnosa ancora<br />

senza forme.<br />

Per questo genere di proposte<br />

artistiche, và dato atto<br />

agli organizzatori che stanno<br />

mostrando di saper uscire dai<br />

clichés abituali e presentare<br />

novità di tutto valore. C’è solo<br />

da sperare che la valida linea<br />

tracciata non abbia ad incontrare<br />

ostacoli <strong>del</strong>la solita natura<br />

disfattista. Carbonia ha necessità<br />

di uscire dall’anonimato<br />

culturale se vorrà crescere, attraverso<br />

il confronto di proposte<br />

esterne.<br />

rinnova o sottoscrivi un abbonamento<br />

anche per un parente o amico emigrato<br />

costi abbonamento<br />

italia € 21 - paesi CEE €31 - extra CEE €41<br />

versare l’importo sul conto corrente postale n°43296169<br />

intestato a: edizioni sulcis sas via bandiera 1 cortoghiana<br />

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a cura <strong>del</strong>la comunità montana n° 19 di iglesias<br />

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Sperimenatle<br />

Sassari<br />

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Ministero Difesa<br />

Ministero Difesa<br />

Ministero Difesa<br />

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n° 7 <strong>del</strong><br />

10/03/05<br />

Buras<br />

n° 7 <strong>del</strong><br />

10/03/05<br />

Buras<br />

n° 7 <strong>del</strong><br />

10/03/05<br />

GU <strong>del</strong><br />

18/02/05<br />

Albo<br />

Pretorio<br />

Albo<br />

Pretorio<br />

GU <strong>del</strong><br />

25/02/05<br />

GU <strong>del</strong><br />

08/03/05<br />

GU <strong>del</strong><br />

08/03/05<br />

GU <strong>del</strong><br />

08/03/05<br />

GU <strong>del</strong><br />

11/03/05<br />

GU DEL<br />

04/03/05<br />

GU DEL<br />

08/03/05<br />

GU DEL<br />

28/09/04<br />

GU DEL<br />

28/09/04<br />

GU DEL<br />

28/09/04<br />

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(Incarico a tempo<br />

determinato Co.Co.Co.)<br />

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Laurea o Diploma<br />

professionale<br />

Diploma di Assistente<br />

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079/781211 29/03/05<br />

0781/94201 09/04/05<br />

1 Istruttore di Vigilanza Diploma S.M.S. 070/9368024 09/04/05<br />

1<br />

1<br />

Istruttore Contabile Part-<br />

Time<br />

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Collaboratore professionale<br />

Tecnico di Radiologia<br />

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Diploma Ragioniere<br />

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50<br />

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riservato ai soggetti<br />

appartenenti alle Categorie<br />

dei Disabili (Art. 8 Legge<br />

n° 68/99)<br />

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Diploma S.M.S.<br />

070/9368024 09/04/05<br />

070 539.210<br />

www.aob.it<br />

079/6725500<br />

079/6725510<br />

079/6725500<br />

079/6725510<br />

06/49982360-<br />

2589 www.aci.it<br />

21/03/05<br />

25/03/05<br />

25/03/05<br />

28/03/05<br />

20 Infermiere Professionale Titolo specifico 075/8354275 07/04/05<br />

1 Dirigente Ingegnere<br />

Laurea Ingegneria +<br />

Vedi Bando<br />

1 Dirigente Analista Laurea + Vedi Bando<br />

www.izssardegna.it<br />

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07/04/05<br />

07/04/05<br />

11 Personale Laureato Laurea + Vedi Bando www.enea.it 11/04/05<br />

Concorsi per la Carriera Militare<br />

24<br />

40<br />

19250<br />

3286<br />

420<br />

Tenenti in Servizio<br />

Permanente nell’Arma dei<br />

Carabinieri<br />

Ammissione all’8° Corso<br />

biennale per Allievi<br />

Marescialli <strong>del</strong>l’Aeronautica<br />

Militare<br />

Arruolamento Volontari<br />

Ferma prefissata di un anno<br />

Esercito Italiano<br />

Arruolamento Volontari<br />

Ferma prefissata di un anno<br />

Marina Militare<br />

Arruolamento Volontari<br />

Ferma prefissata di un anno<br />

Aeronautica Militare<br />

Uomini e donne di<br />

età dai 18 ai 32 anni.<br />

+ diploma s.m.s.<br />

+vedi bando<br />

Uomini età dai 17 ai<br />

26 anni<br />

Donne età dai 17 ai<br />

28 anni<br />

+ diploma s.m.s.<br />

+vedi bando<br />

Uomini e donne di<br />

età dai 18 ai 25 anni.<br />

+ diploma s.m.s.<br />

+vedi bando<br />

Uomini e donne di<br />

età dai 18 ai 25 anni.<br />

+ diploma s.m.s.<br />

+vedi bando<br />

Uomini e donne di<br />

età dai 18 ai 25 anni.<br />

+ diploma s.m.s.<br />

www.esercito.<br />

difesa.it<br />

www.esercito.<br />

difesa.it<br />

06/49864167<br />

www.esercito.<br />

difesa.it<br />

www.esercito.<br />

difesa.it<br />

www.esercito.<br />

difesa.it<br />

04/04/05<br />

07/04/05<br />

ultima<br />

23/08/05<br />

ultima<br />

30/06/05<br />

ultima<br />

30/06/05<br />

+vedi bando<br />

Rubrica curata dall’Informagiovani <strong>del</strong> Comune di Iglesias - C.so Colombo (Nuovo Centro Sociale)<br />

Tel. 0781/274510 Fax 0781/22198 e-mail informagiovani@comune.iglesias.ca.it - internet : www.comune.iglesias.ca.it/<br />

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Via Su Pranu, 12<br />

09010 Santadi (CA)<br />

tel. 0781.950127<br />

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