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Mostra Open A<br />

Piazza Mott<strong>in</strong>i<br />

Il futuro arriva da lontano<br />

5 aprile 1887. Tutto <strong>in</strong>izia <strong>in</strong> una giornata di primavera, quando la<br />

neve si stava sciogliendo nel villaggio e le giornate <strong>in</strong>iziavano a diventare<br />

più lunghe. A Livigno nasce Giuseppe Mott<strong>in</strong>i che diventerà<br />

una figura centrale nella storia di Livigno, capostipite di una d<strong>in</strong>astia<br />

di imprenditori lungimiranti, figli che hanno seguito le orme del<br />

padre, nipoti che hanno seguito quelle del nonno. Con il risultato<br />

che nella zona di Ostaria, chiamata così perché lì si concentravano<br />

le osterie del villaggio, si trovano anche le attività dei discendenti di<br />

Bep<strong>in</strong>, come era conosciuto da tutti Giuseppe. Due alberghi e sei<br />

negozi si sono consorziati per dare vita a Plaza Mott<strong>in</strong>i. Una piazza<br />

vera, con panch<strong>in</strong>e e pannelli di vecchie fotografie <strong>in</strong> bianco e nero<br />

o color seppia che raccontano la storia della famiglia e della frazione<br />

Ostaria. Una piazza che sabato sera diventa isola pedonale e<br />

scenario di eventi. Dal <strong>Fashion</strong> Show di Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941 alle degustazioni<br />

all’Hotel Livigno, che il prossimo anno compie 100 anni.<br />

Per tutta estate, il centro di Livigno si sposterà a Ostaria, a Plaza<br />

Mott<strong>in</strong>i, punto di partenza e di arrivo del Vertical km, la gara di<br />

corsa <strong>in</strong> montagna.<br />

La storia di una famiglia<br />

Nel 1920 Giuseppe Mott<strong>in</strong>i sposa Maddalena Domenica Silvestri, da<br />

cui avrà ben 11 figli. Giuseppe faceva il fornaio mentre Domenica si<br />

occupava degli animali e del latte. Ma aveva anche un piccolo spaccio<br />

nella casa di Pemonte dove vendeva pasta, riso, zucchero, caffè.<br />

Nel 1936 Bep<strong>in</strong> apre la sua prima attività <strong>in</strong> proprio, un caffè accanto<br />

al vecchio albergo di famiglia. Nel 1941 si <strong>in</strong>augura l’Emporio<br />

Mott<strong>in</strong>i, quasi un concept store dell’epoca, dove si trovava di tutto.<br />

Dallo zucchero ai chiodi, dai maglioni al petrolio per le lampade. Era<br />

lo spaccio del paese, quello che consentiva la sopravvivenza ai livignaschi<br />

nei lunghissimi <strong>in</strong>verni d’isolamento. Negli anni ‘60 i figli di<br />

Giuseppe dividono le attività dell’Emporio. Gli alimentari sono rilevati<br />

da Sandro e Diego che aprono il primo supermercato della Valtell<strong>in</strong>a,<br />

il Sandimarket, dall’acronimo dei loro nomi. Gli oggetti per<br />

la casa, le scarpe e la ferramenteria f<strong>in</strong>iscono da Aristide. Attrezzi e<br />

abiti sportivi vanno a Mott<strong>in</strong>i Sport mentre l’abbigliamento rimane<br />

al Da Giusepp<strong>in</strong>a. In quegli anni Elisa <strong>in</strong>izia ad occuparsi dell’Hotel<br />

Livigno. Nel 1970 Sandro Mott<strong>in</strong>i <strong>in</strong>augura l’Hotel Camana Veglia<br />

e negli anni ’90 Simone, suo figlio, apre Look un negozio di ottica.<br />

Mi ricordo... Domenica Mott<strong>in</strong>i<br />

Tutti lo chiamavano Bep<strong>in</strong> ed era un uomo attivo. Suonava il saxofono<br />

alla filarmonica di Livigno e fu uno dei pionieri della Azienda Elettrica<br />

Livignese. Con un po’ di acqua <strong>in</strong>canalata si creava l’elettricità<br />

ma <strong>in</strong> <strong>in</strong>verno, quando c’era il gelo, erano guai e la corrente saltava.<br />

Mi ricordo che da bamb<strong>in</strong>i andavamo al forno e vedevamo la pasta<br />

che lievitava e il pane che prendeva forma. Poi c’era il bar che restava<br />

sempre aperto, anche la domenica, chiuso solo per la messa e per i<br />

vespri.

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