Scarica in formato PDF - Lungolivigno Fashion
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LO/0436/2010<br />
fashion free press<br />
<strong>Lungolivigno</strong> <strong>Fashion</strong>, Via Plan 114, 23030 Livigno (SO), Italy, T: +39 0342 990258, F: +39 0342 990254, www.lungolivignofashion.com<br />
anno 4 _ numero 7<br />
Coord<strong>in</strong>amento editoriale Crist<strong>in</strong>a Gambaro, Lelia Giacomelli - Hanno collaborato Simonetta de Pasca, Mara Palvar<strong>in</strong>i, Chiara A. Moretti - Grafica e progetto Gand<strong>in</strong>i&Rend<strong>in</strong>a - Stampa RDS Web Pr<strong>in</strong>t<strong>in</strong>g - Redazione Via Besana 7, Milano - press@lungolivigno.com<br />
STRATEGIE<br />
ANTI-FREDDO<br />
Si annuncia con le foglie che rendono gli alberi dorati.<br />
Cont<strong>in</strong>ua con i primi venti gelidi che spazzano<br />
la pianura. Arriva con le giornate che si accorciano.<br />
Verrà l’<strong>in</strong>verno... e porterà con sé la voglia di tessuti<br />
caldi e preziosi. A <strong>in</strong>iziare dal cashmere, un filato<br />
ormai <strong>in</strong>dispensabile per la sua leggerezza e per il suo<br />
calore. Cont<strong>in</strong>uando con il velluto millerighe e con il<br />
tweed, ruvido come la regione da cui proviene, la Scozia<br />
delle isole. A rendere caldi anche i mesi più freddi<br />
ritornano le pellicce, sdoganate alle sfilate dopo due<br />
decenni di ostracismo animalista. A pelo lungo, colorate<br />
e aggressive, sono il materiale usato dalla testa ai<br />
piedi, dal berretto agli stivali, passando per giacconi<br />
e cappotti, stole e mantelle. Per rompere la monotonia<br />
monocromatica dei grigi e dei neri, la ricerca del<br />
colore diventa quasi ossessiva. T<strong>in</strong>te decise, a forti<br />
contrasti, quasi aggressive. Ma che hanno la forza di<br />
trasformare un look, con il semplice tocco di un accessorio<br />
colorato. E come tendenze generali? Se la donna<br />
sceglie la femm<strong>in</strong>ilità con il ritorno dell’abito che si<br />
trasforma da elegante a <strong>in</strong>formale a seconda degli accessori<br />
<strong>in</strong>dossati, l’uomo predilige uno stile casual<br />
chic, più attento alla qualità dei tessuti, al taglio,<br />
alla fattura.<br />
FRANCESCA<br />
DSquared2<br />
Piccole fashion blogger<br />
crescono<br />
ww.arialp<strong>in</strong>a.com è questo l’<strong>in</strong>dirizzo<br />
del blog di <strong>Lungolivigno</strong>, on<br />
l<strong>in</strong>e dal mese di aprile. Bike, ricette,<br />
outdoor, wellness e soprattutto<br />
fashion. Con i post della nostra neoblogger<br />
Francesca che crea per voi<br />
look e accostamenti da capogiro.<br />
I vostri commenti su:<br />
www.arialp<strong>in</strong>a.com<br />
d u t y f r e e<br />
t a x f r e e<br />
1
2<br />
d u t y f r e e t a x f r e e
IL RITORNO<br />
DELLA<br />
PELLICCIA<br />
Burberry London: Trench <strong>in</strong> lana con<br />
bottoni contrasto e maniche rif<strong>in</strong>ite<br />
da alto bordo <strong>in</strong> pelliccia. Renna Sport<br />
Bun: Cappa-stola volpe smokey.<br />
Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941<br />
Fay: Coat <strong>in</strong> montone con abbottonatura<br />
asimmetrica fermata da moschettoni<br />
<strong>in</strong> metallo brunito, maniche con risvolto.<br />
Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941<br />
eglio nude che <strong>in</strong> pelliccia” reci-<br />
all’<strong>in</strong>izio degli anni ‘90 una<br />
“Mtava<br />
campagna no furs con una giovanissima<br />
Naomi Campbell che mostrava un corpo<br />
perfetto <strong>in</strong>sieme ad altre top model senza<br />
veli, Tatiana Patitz, Fabienne Terw<strong>in</strong>ghe,<br />
Heather Stewart Whyte e Emma Sjolberg.<br />
Sono passati venti anni e la pelliccia è ritornata.<br />
Prima <strong>in</strong> sord<strong>in</strong>a con qualche collo,<br />
qualche decorazione. Poi come un fiume <strong>in</strong><br />
piena sulle passerelle dell’<strong>in</strong>verno 2011-<br />
2012. Dove è la protagonista<br />
assoluta.<br />
In una versione selvaggia,<br />
un po’ barbarica, che nulla ha<br />
da spartire con il bon ton borghese del visone<br />
anni ‘70 e ‘80. Con colli di volpe, colorati <strong>in</strong> improbabili<br />
nuance di blu. Con pelliccia di capra a pelo<br />
lungo e arricciato, versione Mongolia. Di pelliccia<br />
sono ponchos e cappotti, gilet e giubbott<strong>in</strong>i ma anche<br />
borse e stivali. E anche dove si usano altri materiali,<br />
come nei pium<strong>in</strong>i o nei trench, non<br />
mancano mai <strong>in</strong>serti <strong>in</strong> pelliccia. Per<br />
ricordare che la donna<br />
dell’<strong>in</strong>verno<br />
2012 è animalesca e selvaggia.<br />
1.<br />
2.<br />
Moncler: Pium<strong>in</strong>o con<br />
abbottonatura asimmetrica<br />
e collo <strong>in</strong> visone.<br />
Renna Sport<br />
Duvetica: Pium<strong>in</strong>o lucido total black<br />
con cappuccio.<br />
Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941<br />
1. Car Shoe: Boot <strong>in</strong> ecomontone con risvolto<br />
stondato suola <strong>in</strong> gomma bianca.<br />
Renna Sport Shoes<br />
2. Hogan: Shopp<strong>in</strong>g bag <strong>in</strong> mongolia<br />
con manici <strong>in</strong> suede. Connaction<br />
d u t y f r e e t a x f r e e<br />
3
Le borse di Fendi <strong>in</strong> pelle di diversi colori. I pium<strong>in</strong>i<br />
Crust con le righe <strong>in</strong> evidenza. L’abito nero<br />
di Palm & Arch con le maniche <strong>in</strong> fantasia colorata.<br />
Sono i contrasti e gli accostamenti forti<br />
a dom<strong>in</strong>are la moda che viene dal freddo.<br />
Nulla deve essere scontato, tutto deve<br />
essere pensato e accostato per stupire,<br />
per catturare l’attenzione, pur nella<br />
semplicità delle l<strong>in</strong>ee. Contrasti di<br />
tessuti diversi. Come la maglia con<br />
la pelliccia.<br />
Contrasti di stile. Come l’abit<strong>in</strong>o<br />
elegante portato con l’aggressivo<br />
stivale da biker. Contrasti di colori<br />
forti e decisi: senape e viola, giallo<br />
limone e blu elettrico, petrolio e<br />
arancione.<br />
2.<br />
3.<br />
Giallo<br />
È il colore del sole. Dà energia, forza,<br />
vitalità. Chi lo preferisce tende al cambiamento<br />
e alla ricerca del nuovo. In Giappone<br />
poteva <strong>in</strong>dossarlo solo la famiglia reale. Nell’antica<br />
Grecia era il colore con cui si dovevano vestire i<br />
pazzi.<br />
1.<br />
4.<br />
Verde<br />
È il colore della natura a cui corrispondono sensazioni<br />
di solidità, equilibrio, forza e costanza più un<br />
comportamento perseverante. Il verde è il simbolo<br />
della speranza, perché associato alla r<strong>in</strong>ascita della<br />
natura.<br />
Blu<br />
È il colore del silenzio, della calma, della spiritualità.<br />
Nella tonalità azzurra è il colore del mare e<br />
del cielo e regala sensazioni di quiete e di armonia.<br />
Per i c<strong>in</strong>esi è il colore dell’immortalità.<br />
Arancio<br />
È il colore del desiderio, legato alla energia fisica e<br />
mentale, alla creatività. Libera dalle paure, stimola<br />
l’<strong>in</strong>dipendenza e la fiducia <strong>in</strong> se stessi. Esalta la creatività.<br />
1. Crust: Giubb<strong>in</strong>o bicolore con bordi <strong>in</strong> maglia elastico, chiuso da zip.<br />
Connaction<br />
2. Pirelli: Anfibio <strong>in</strong> pelle con trafori e fondo <strong>in</strong> gomma anti-grip bicolore.<br />
Connaction<br />
3. Fendi: Borsa Anna <strong>in</strong> pelle bicolore con manico e possibilità tracolla.<br />
Renna Sport<br />
4. Bea Yuk Muy: Maxi pull <strong>in</strong> cashmere con macro pois multicolor.<br />
Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941<br />
CHIARA RISPONDE A cura di Chiara Allegra Moretti<br />
Per avere consigli sul vostro look scrivete a chiara.moretti@lungolivigno.com<br />
Cara Chiara,<br />
ad ottobre andrò al matrimonio di una mia carissima amica <strong>in</strong> Inghilterra. La cerimonia sarà di<br />
venerdì alle 17 e a seguire ci sarà il ricevimento nella tenuta dei genitori di lui <strong>in</strong> campagna. Il giorno<br />
dopo è prevista una cena a buffet più <strong>in</strong>formale sempre alla tenuta per tutti gli amici. Seguirà una<br />
grande festa con tanto di dj e luci. Forse avrai capito qual è il mio problema, anzi i miei problemi:<br />
dato il ricevimento <strong>in</strong>vernale, che vestito mi consigli? Non vorrei un abbigliamento troppo serio come so<br />
richiederebbe la cerimonia nel tardo pomeriggio. Per il giorno dopo, l’aperitivo <strong>in</strong>formale, avrei optato<br />
per qualcosa di semplice una gonna e una camicia bianca a cui abb<strong>in</strong>erei delle scarpe basse, troppo<br />
<strong>in</strong>formale? Aspetto qualche consiglio! Grazie, Rossella<br />
Ciao Rossella,<br />
capisco il tuo problema. L’Inghilterra non ha un clima facile, come easy non sono i wedd<strong>in</strong>g<br />
party che le famiglie organizzano <strong>in</strong> campagna. Ma io adoro la campagna <strong>in</strong>glese, perfetto<br />
scenario per la moda di questo <strong>in</strong>credibile autunno. Ecco qualche suggerimento per il look della<br />
cerimonia e del r<strong>in</strong>fresco. Sicuramente dovrai optare per un outfit formale e sofisticato: un abito<br />
dal taglio sartoriale e delicato, abb<strong>in</strong>ato a una bella cappa, delle scarpe dal tacco alto e una bella<br />
ed importante clutch. Per la sera seguente, pants very sk<strong>in</strong>ny <strong>in</strong> ecopelle, marroni sono più sofisticati,<br />
una bella e ricca blusa, tacchi altissimi e stola di pelliccia. Raff<strong>in</strong>ata e classicamente chic,<br />
perché per la campagna <strong>in</strong>glese come <strong>in</strong>segna Oscar Wilde “nulla è pericoloso quanto l’essere<br />
troppo moderni. Si rischia di diventare improvvisamente fuori moda”.<br />
PUNTASPILLI<br />
Per la cerimonia abito di broccato leggero silk&soie, un’imperdibile cappa di Alberto Biani, tacchi<br />
altissimi Prada e clutch YSL. Per la sera pants <strong>in</strong> ecopelle marrone di SOS, stola di pelliccia fashion show di<br />
GUCCI e blusa di WALTER VOULAZ.<br />
Cara Chiara,<br />
nel mese di novembre io e la mia ragazza festeggeremo il nostro primo anniversario di fidanzamento.<br />
Vorrei regalarle qualcosa di bello e importante, qualcosa che rimanga. Purtroppo non ama molto<br />
i gioielli e io non so veramente cosa fare. Mi consigli un’alternativa? Una borsa o un altro accessorio<br />
di pelletteria mi sembra banale o almeno credo, non sono un grande <strong>in</strong>tenditore <strong>in</strong> materia.<br />
Per favore, dammi un consiglio, grazie, Gianluca<br />
Caro Gianluca,<br />
credo che questa stagione le alternative siano davvero parecchie. È l’anno delle pellicce e<br />
dei capi <strong>in</strong> pelle, dunque potresti optare per uno spolver<strong>in</strong>o <strong>in</strong> pelle davvero particolare<br />
che la tua ragazza potrà usare come passepartout, oppure poncho e berrett<strong>in</strong>o con <strong>in</strong>serto<br />
di volpe oppure, perché no, un favoloso gilet di calda pelliccia. Se <strong>in</strong>vece pensi a una borsa<br />
che renderà la tua fidanzata una vera it-girl come le varie Olivia, Bianca e Alexa, allora<br />
lanciati su una Camaleonte di Fendi o su una Cabas Chyc di YSL. Perché di solito LESS<br />
IS MORE, ma quando si parla di primo anno di fidanzamento è meglio pensare che BAGS<br />
AND FURS ARE THE GIRL’S BEST FRIENDS.<br />
PUNTASPILLI<br />
Spolver<strong>in</strong>i <strong>in</strong> tulle con ricami <strong>in</strong> pelle IT’S ALL ABOUT ROMANCE, ponchos e cappelli con <strong>in</strong>serti di pelliccia di<br />
BUN, gilet <strong>in</strong> pelliccia di BLANCHA, borsa Camaleonte sui toni del beige di FENDI, nuova borsa Cabas Chyc<br />
nero di YSL.<br />
4<br />
d u t y f r e e t a x f r e e
1.<br />
Dsquared2: Sneaker da basket <strong>in</strong> pelle<br />
multicolor con <strong>in</strong>serto traforato.<br />
Renna Sport Shoes<br />
1. Tod’s: W<strong>in</strong>ter gomm<strong>in</strong>i<strong>in</strong> blu elettrico.<br />
Renna Sport Shoes<br />
2. Snobby Sheep: Un classico che fa tendenza<br />
V neck rosso corallo <strong>in</strong> cashmere.<br />
Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941<br />
Moncler Grenoble: Super techno il pium<strong>in</strong>o<br />
bicolore con bordo <strong>in</strong> pelliccia. Renna Sport<br />
2.<br />
Pam & Arch: M<strong>in</strong>i abito con ampie<br />
maniche stampate<br />
a disegni optical. Renna Sport<br />
Mia Bag: Borsa trapuntata<br />
con doppio manico e stampa “teschio”.<br />
Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941<br />
Dsquared2: Sneaker al femm<strong>in</strong>ile con bande<br />
laterali <strong>in</strong> contrasto, fondo <strong>in</strong> gomma bicolore<br />
Renna Sport Shoes<br />
IN & OUT A cura di di Simonetta de Pasca<br />
• Colori pavone e ocra<br />
• Total black<br />
• Stile biker<br />
• Pantaloni <strong>in</strong> pelle<br />
• Gonna con piega<br />
• Vernice “Gloss”<br />
• Tacchi vertig<strong>in</strong>osi<br />
da giorno<br />
• Bomber<br />
• Punte rotonde<br />
• Pantaloni<br />
alla caviglia<br />
• Forme slim colore beige<br />
d u t y f r e e t a x f r e e<br />
5
6<br />
d u t y f r e e t a x f r e e
Cappotti e giacche dal taglio classico,<br />
più una grande attenzione agli accessori<br />
Ermenegildo Zegna: Completo grigio<br />
monopetto con cappotto classico bordato <strong>in</strong><br />
pelliccia. Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941<br />
Secondo gli esperti, quando sceglie un capo<br />
d’abbigliamento l’uomo è meno soggetto della<br />
donna al fasc<strong>in</strong>o della novità. La sua mente razionale<br />
predilige la funzionalità e la qualità.<br />
Di questo sembrano aver tenuto conto gli stilisti<br />
quando hanno proposto un uomo dal look urbano,<br />
elegante ma non perfetto, classico ma <strong>in</strong>sieme tecnologico,<br />
antico e <strong>in</strong>sieme contemporaneo. Il capo<br />
simbolo dell’<strong>in</strong>verno maschile è il cappotto, formale,<br />
di buon taglio, a volte con il collo di pelo, come<br />
i borghesi del ‘900. Un po’ v<strong>in</strong>tage anche l’onnipresente<br />
maglionc<strong>in</strong>o sotto la giacca, che ricorda i tempi<br />
<strong>in</strong> cui nella case i venti gradi erano un miraggio.<br />
Portato sempre con la cravatta. Come proposto da<br />
Etro e da Ermenegildo Zegna. I richiami al passato<br />
sono presenti nella collezione Gucci, dove gli<br />
anni ‘70 rivivono nelle giacche dal taglio sartoriale,<br />
nei pantaloni leggermente a zampa, nelle camice<br />
dal colletto stretto, nei cappotti <strong>in</strong> pelle e velluto.<br />
giac-<br />
velluto,<br />
diventa-<br />
ponc<strong>in</strong>i<br />
Il velluto millerighe che si ritrova nel<br />
cone di Fay, <strong>in</strong> realtà un pium<strong>in</strong>o di<br />
altamente tecnologico. Gli accessori<br />
no sempre più importanti. Dagli scare<br />
dalle scarpe Tricker’s, classico<br />
rivisitato, alle grandi bor- s e<br />
Prada, <strong>in</strong>formali e unisex.<br />
Truzzi: Camicia classica <strong>in</strong> cotone<br />
con collo “all’italiana”.<br />
Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941<br />
PT01: Pantalone <strong>in</strong> tessuto stretch, stirato con<br />
piega e dettagli <strong>in</strong> argento. Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941<br />
Fay: F double star, field jacket, 4 tasche con<br />
collo alto coreana e coulisse <strong>in</strong> vita.<br />
Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941<br />
Tod’s: Alto polacch<strong>in</strong>o <strong>in</strong> pelle con<br />
banda laterale e logo <strong>in</strong> rilievo.<br />
Renna Sport Shoes<br />
Kicker’s Walker: In suede con<br />
frangia e str<strong>in</strong>ga, suola <strong>in</strong> gomma<br />
carro-armato.<br />
Connaction<br />
d u t y f r e e t a x f r e e<br />
7
Mostra Open A<br />
Piazza Mott<strong>in</strong>i<br />
Il futuro arriva da lontano<br />
5 aprile 1887. Tutto <strong>in</strong>izia <strong>in</strong> una giornata di primavera, quando la<br />
neve si stava sciogliendo nel villaggio e le giornate <strong>in</strong>iziavano a diventare<br />
più lunghe. A Livigno nasce Giuseppe Mott<strong>in</strong>i che diventerà<br />
una figura centrale nella storia di Livigno, capostipite di una d<strong>in</strong>astia<br />
di imprenditori lungimiranti, figli che hanno seguito le orme del<br />
padre, nipoti che hanno seguito quelle del nonno. Con il risultato<br />
che nella zona di Ostaria, chiamata così perché lì si concentravano<br />
le osterie del villaggio, si trovano anche le attività dei discendenti di<br />
Bep<strong>in</strong>, come era conosciuto da tutti Giuseppe. Due alberghi e sei<br />
negozi si sono consorziati per dare vita a Plaza Mott<strong>in</strong>i. Una piazza<br />
vera, con panch<strong>in</strong>e e pannelli di vecchie fotografie <strong>in</strong> bianco e nero<br />
o color seppia che raccontano la storia della famiglia e della frazione<br />
Ostaria. Una piazza che sabato sera diventa isola pedonale e<br />
scenario di eventi. Dal <strong>Fashion</strong> Show di Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941 alle degustazioni<br />
all’Hotel Livigno, che il prossimo anno compie 100 anni.<br />
Per tutta estate, il centro di Livigno si sposterà a Ostaria, a Plaza<br />
Mott<strong>in</strong>i, punto di partenza e di arrivo del Vertical km, la gara di<br />
corsa <strong>in</strong> montagna.<br />
La storia di una famiglia<br />
Nel 1920 Giuseppe Mott<strong>in</strong>i sposa Maddalena Domenica Silvestri, da<br />
cui avrà ben 11 figli. Giuseppe faceva il fornaio mentre Domenica si<br />
occupava degli animali e del latte. Ma aveva anche un piccolo spaccio<br />
nella casa di Pemonte dove vendeva pasta, riso, zucchero, caffè.<br />
Nel 1936 Bep<strong>in</strong> apre la sua prima attività <strong>in</strong> proprio, un caffè accanto<br />
al vecchio albergo di famiglia. Nel 1941 si <strong>in</strong>augura l’Emporio<br />
Mott<strong>in</strong>i, quasi un concept store dell’epoca, dove si trovava di tutto.<br />
Dallo zucchero ai chiodi, dai maglioni al petrolio per le lampade. Era<br />
lo spaccio del paese, quello che consentiva la sopravvivenza ai livignaschi<br />
nei lunghissimi <strong>in</strong>verni d’isolamento. Negli anni ‘60 i figli di<br />
Giuseppe dividono le attività dell’Emporio. Gli alimentari sono rilevati<br />
da Sandro e Diego che aprono il primo supermercato della Valtell<strong>in</strong>a,<br />
il Sandimarket, dall’acronimo dei loro nomi. Gli oggetti per<br />
la casa, le scarpe e la ferramenteria f<strong>in</strong>iscono da Aristide. Attrezzi e<br />
abiti sportivi vanno a Mott<strong>in</strong>i Sport mentre l’abbigliamento rimane<br />
al Da Giusepp<strong>in</strong>a. In quegli anni Elisa <strong>in</strong>izia ad occuparsi dell’Hotel<br />
Livigno. Nel 1970 Sandro Mott<strong>in</strong>i <strong>in</strong>augura l’Hotel Camana Veglia<br />
e negli anni ’90 Simone, suo figlio, apre Look un negozio di ottica.<br />
Mi ricordo... Domenica Mott<strong>in</strong>i<br />
Tutti lo chiamavano Bep<strong>in</strong> ed era un uomo attivo. Suonava il saxofono<br />
alla filarmonica di Livigno e fu uno dei pionieri della Azienda Elettrica<br />
Livignese. Con un po’ di acqua <strong>in</strong>canalata si creava l’elettricità<br />
ma <strong>in</strong> <strong>in</strong>verno, quando c’era il gelo, erano guai e la corrente saltava.<br />
Mi ricordo che da bamb<strong>in</strong>i andavamo al forno e vedevamo la pasta<br />
che lievitava e il pane che prendeva forma. Poi c’era il bar che restava<br />
sempre aperto, anche la domenica, chiuso solo per la messa e per i<br />
vespri.
ir “LUOGHI E VOLTI DI UN TEMPO”<br />
1949, la famiglia mott<strong>in</strong>i al completo<br />
In piedi da s<strong>in</strong>istra: Domenica, Giusepp<strong>in</strong>a, Marco, Ida, Maria,<br />
Aristide, mamma Maddalena Domenica Silvestri, Elisa, Natal<strong>in</strong>a<br />
e papà Bep<strong>in</strong> Mott<strong>in</strong>i.<br />
Davanti: Benedetto, Diego e Sandro
MADE IN ITALY<br />
In epoca di globalizzazione, tre marchi Made <strong>in</strong> Italy<br />
da tenere d’occhio perché saranno l’icona dell’<strong>in</strong>verno.<br />
CAR SHOE<br />
Da JFK a Giovanni Agnelli. Sono sempre stati<br />
amati da icone dello stile i mocass<strong>in</strong>i morbidi,<br />
con i gomm<strong>in</strong>i, perfetti per la guida. Inventati nel<br />
1963 da Gianni Mostile, un artigiano di Vigevano,<br />
sono ormai un’icona per uom<strong>in</strong>i e donne. Per<br />
produrre un mocass<strong>in</strong>o, <strong>in</strong>teramente a mano, si<br />
impiegano più di otto ore, c<strong>in</strong>que metri di spago<br />
<strong>in</strong>glese, 160 punti per cucire la tomaia. Passati al<br />
gruppo Prada sono presenti <strong>in</strong> una <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita varietà di<br />
sfumature, <strong>in</strong> pelle, vernice o camoscio, con o senza<br />
frange. Ma il marchio si è evoluto con <strong>in</strong>serimenti<br />
fashion, dalle baller<strong>in</strong>e per donna alle borse a<br />
tracolla.<br />
HOGAN BY KARL LAGERFELD<br />
La collaborazione è di quelle che lasciano il segno.<br />
Da un lato la marca cult del Made <strong>in</strong> Italy.<br />
Dall’altro la creatività dello stilista ultrasettantenne.<br />
Il risultato è una piccola collezione che unisce<br />
abbigliamento e accessori, pelle e materiali high<br />
tech. Pium<strong>in</strong>i leggerissimi, giubb<strong>in</strong>i, bomber, gilet<br />
su giacconi pieni di zip. Tutto è curato nei dettagli,<br />
a <strong>in</strong>iziare dalla trapuntatura asimmetrica al collo<br />
staccabile. Dalle zip argentate all’effetto graffito del<br />
tessuto. Ma ci sono anche sneaker e shopp<strong>in</strong>g bag.<br />
ELEVENTY<br />
Morbide giacche <strong>in</strong> jersey, felpe di tendenza,<br />
pantaloni come guanti. Eleventy è l’etichetta<br />
per tutti quelli che amano vestire con eleganza<br />
e armonia, privilegiando i dettagli e le forme con<br />
una bellezza discreta e piena di comfort. Ha solo<br />
c<strong>in</strong>que anni, il marchio lanciato nel 2006 da Marco<br />
Baldassari con collezioni casual chic per uomo e<br />
donna, semplici ma sofisticate. Un’azienda tutta<br />
italiana, sia a livello creativo che produttivo, dove la<br />
confezione e le rif<strong>in</strong>iture quasi maniacali si sposano<br />
con la ricerca sui tessuti e sui colori.<br />
1.<br />
1.<br />
2.<br />
1.<br />
1. Mocass<strong>in</strong>o driver <strong>in</strong> camoscio must<br />
ed evergreen. Renna Sport Shoes<br />
2. Rivisitazione della scarpa da ballo <strong>in</strong> chiave<br />
fashion. Renna Sport Shoes<br />
3. Nuova post<strong>in</strong>a con tracolla e doppio<br />
soffietto. Renna Sport Bags<br />
1. Shopp<strong>in</strong>g-bag trapuntata <strong>in</strong> pelle<br />
con doppio manico. Connaction<br />
2. Scarpa <strong>in</strong> pelle con trafori e fasce <strong>in</strong> elastico,<br />
comodo tacco <strong>in</strong> gomma. Connaction<br />
3. Giacca aderente con impunture-decoro<br />
geometriche, alti bordi <strong>in</strong> maglia elastico.<br />
Connaction<br />
2.<br />
Per lei: Giacca morbida <strong>in</strong> felpa monopetto,<br />
con doppia t-shirt e pantalone. Connaction<br />
Per Lui: Giacca slim <strong>in</strong> felpa monopetto<br />
con tasche applicate. Connaction<br />
3.<br />
3.<br />
10<br />
d u t y f r e e t a x f r e e
1.<br />
1. Pam & Arch:<br />
Tub<strong>in</strong>o <strong>in</strong> pizzo<br />
trasparente.<br />
Renna Sport<br />
2. Tod’s:<br />
Ava Daily-bag <strong>in</strong><br />
pitone sfumato<br />
con doppio manico.<br />
Renna Sport Bags<br />
3. Tod’s:<br />
Stivale camoscio<br />
e pelle con plateau<br />
e fibbia.<br />
Renna Sport Shoes<br />
A ciascuna<br />
il suo stile<br />
2.<br />
Dal tub<strong>in</strong>o nero di Audrey Hepburn<br />
<strong>in</strong> Colazione da Tiffany al frusciante<br />
e scollatissimo abito bianco di Marilyn<br />
Monroe di Quando la moglie è <strong>in</strong> vacanza.<br />
Lunghi o al g<strong>in</strong>occhio, attillati o morbidi,<br />
m<strong>in</strong>imalisti o con scollature vertig<strong>in</strong>ose,<br />
gli abiti sono sempre stati un’icona di<br />
femm<strong>in</strong>ilità. A <strong>in</strong>iziare dal c<strong>in</strong>ema.<br />
La tendenza dell’<strong>in</strong>verno è qu<strong>in</strong>di quella di<br />
lasciare pantaloni e jeans nell’armadio per<br />
recuperare il capo più amato dalle donne,<br />
eclettico e perfetto <strong>in</strong> ogni occasione. Da<br />
portare elegante con tacchi alti o sportivo,<br />
s<strong>in</strong> dalla matt<strong>in</strong>a, con baller<strong>in</strong>e o stivali<br />
biker che sdrammatizzano anche la mise<br />
più importante. Da Gucci a Prada,<br />
da D&G a DSquared2. Tutti<br />
propongono abiti nelle loro<br />
collezioni. Con una varietà che<br />
può solo trovare orig<strong>in</strong>e nella lunga e variegata<br />
storia di questo abito.<br />
3.<br />
4. 5. 6. 7. 8.<br />
4. Bea Yuk Muy: M<strong>in</strong>i abito bicolore a righe con cardigan tricot. Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941 • 5. Burberry London: Completo bicolore con manica corta e c<strong>in</strong>tura <strong>in</strong> vita.<br />
Renna Sport • 6. Etro: Abito con profonda scollatura bordata <strong>in</strong> colore contrasto su stampa “cashmere”. Renna Sport • 7. Agnona: Abito <strong>in</strong> tessuto di cashmere t<strong>in</strong>ta<br />
unita drappeggiato <strong>in</strong> vita e fermato da c<strong>in</strong>tura. Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941 • Mertradamo: Abito-baloon <strong>in</strong> tessuto di lana a quadri. Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941<br />
UN SECOLO DI ALTI E BASSI<br />
Nel 1910 il sarto più famoso di Parigi, Paul Poiret, stanco<br />
della l<strong>in</strong>ea a clessidra dello stile ottocentesco, <strong>in</strong>ventò<br />
una donna senza busto, con abiti a vita alta e<br />
dai colori vivaci. La prima versione moderna dell’abito.<br />
Dopo la guerra si imposero abiti sempre più corti con<br />
punte asimmetriche. Alla f<strong>in</strong>e degli anni ‘20 trionfò lo<br />
stile bebè, con gonne al g<strong>in</strong>occhio. Negli anni ‘30, l’orlo<br />
scese sotto il g<strong>in</strong>occhio. Dopo gli anni della guerra tutte<br />
furono conquistate dalla gonna a ruota. Gli anni ‘60 furono<br />
dom<strong>in</strong>ati dalla l<strong>in</strong>ea trapezio, creata dal giovane<br />
Yves Sa<strong>in</strong>t Laurent. I decenni che seguirono misero l’abito<br />
<strong>in</strong> secondo piano, soppiantato, prima, da jeans e<br />
gonnellone femm<strong>in</strong>iste, e, poi, dal tailleur della donna<br />
rampante.<br />
Kangra: Tub<strong>in</strong>o <strong>in</strong> cashmere tricot.<br />
Da Giusepp<strong>in</strong>a 1941<br />
Valter Voulaz: M<strong>in</strong>i abito senza maniche,<br />
<strong>in</strong> tessuto di lana. Renna Sport<br />
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