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GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

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5<br />

2008<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

<strong>GEOMETRA</strong><br />

Organo ufficiale del<br />

CONTIENE I.R.<br />

Comitato Regionale<br />

dei collegi dei<br />

geometri del<br />

Friuli Venezia Giulia<br />

Mensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA


In<strong>di</strong>ce<br />

4 EDITORIALE<br />

Incarichi pubblici ed il requisito della “comprovata<br />

esperienza universitaria”<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

8 CATEGORIA<br />

Inse<strong>di</strong>ato il nuovo Consiglio Nazionale dei Geometri<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

16 EDILIZIA<br />

Risanamento delle murature dall’umi<strong>di</strong>tà ascendente<br />

<strong>di</strong> Livio Lacosegliaz<br />

20 PREVIDENZA<br />

Principali temi in corso <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione in commissione legislativa<br />

<strong>di</strong> Renzo Fioritti<br />

25 CATASTO<br />

Accatastamento dei fabbricati abusivi e delle costruzioni<br />

urbanisticamente irregolari<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

26 CATASTO/FISCO<br />

Le vecchie case rurali sono fabbricati <strong>di</strong> lusso?<br />

<strong>di</strong> Elio Miani<br />

30 ATTIVITÀ DEI COLLEGI: <strong>GORIZIA</strong> E PORDENONE<br />

E la formazione... continua<br />

<strong>di</strong> Silvio Martinelli<br />

35 ATTIVITÀ DEL <strong>COLLEGIO</strong> DI TRIESTE<br />

Incontro internazionale transfrontaliero<br />

<strong>di</strong> Pasquale Bucci<br />

37 ATTIVITÀ DEL <strong>COLLEGIO</strong> DI UDINE<br />

Guida operativa per l’utilizzo del programma voltura<br />

<strong>di</strong> Pierdomenico Abrami<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

5/2008


E<strong>di</strong>toriale<br />

Incarichi pubblici ed il requisito<br />

della “comprovata esperienza<br />

universitaria”<br />

L’affidamento dell’incarico deve essere considerato legittimo comunque,<br />

se necessario e <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong> una figura professionale specifica, in base<br />

alla previsione <strong>di</strong> apposita norma<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

5/2008 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> DG<br />

Bruno Razza<br />

4<br />

L’ultima legge finanziaria ha previsto, tra<br />

l’altro, una serie <strong>di</strong> misure per contrastare<br />

il fenomeno <strong>di</strong>ffuso del ricorso da parte<br />

delle pubbliche amministrazioni, alle<br />

consulenze ed agli incarichi esterni, per<br />

attività che <strong>di</strong> norma, potrebbero e dovrebbero<br />

eseguire con le risorse interne<br />

dell’amministrazione.<br />

Evidentemente lo spirito delle norme che<br />

nel tempo, hanno regolato questa materia,<br />

vanno tutte nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> ridurre<br />

la spesa pubblica e <strong>di</strong> ottimizzare la funzionalità<br />

delle strutture pubbliche.<br />

In questa occasione, però, la norma ha attivato<br />

una serie <strong>di</strong> problematiche, per la<br />

rigorosità letterale dei termini, che già in<br />

tante situazioni si è rivelata dannosa per<br />

le amministrazioni e lesiva dei nostri legittimi<br />

interessi.<br />

Nell’esercizio della nostra libera professione,<br />

una porzione importante degli incarichi<br />

proviene dalla sfera pubblica ed<br />

in riferimento alla qualità professionale<br />

degli incaricati, la sostituzione della norma<br />

previgente “<strong>di</strong> provata competenza”<br />

con quella “<strong>di</strong> particolare e comprovata<br />

specializzazione universitaria”, ha determinato<br />

non poche <strong>di</strong>fficoltà.<br />

Il comma 76 dell’articolo 3 della legge<br />

24 <strong>di</strong>cembre 2007 n° 277, con la mo<strong>di</strong>fica<br />

suddetta dell’art, 7 comma 6 del decreto<br />

legislativo 30 marzo 2001, ha complicato<br />

la gestione degli incarichi professionali<br />

esterni.<br />

Le prime interpretazioni della Funzione<br />

Pubblica sono subito sembrate <strong>di</strong> carattere<br />

restrittivo, nel senso <strong>di</strong> precludere<br />

ai professionisti non in possesso <strong>di</strong><br />

una laurea specialistica, ogni possibilità<br />

<strong>di</strong> poter aspirare ad un qualsivoglia incarico<br />

pubblico.<br />

Gli ulteriori approfon<strong>di</strong>menti, uniti a<br />

qualificati pareri già espressi dalla stessa<br />

Funzione Pubblica e dalla Corte dei<br />

Conti a seguito <strong>di</strong> plurime richieste <strong>di</strong><br />

chiarimento, sembrano oggi invece, <strong>di</strong>panare<br />

la matassa nel senso <strong>di</strong> una interpretazione<br />

possibile non così esclusiva<br />

e perentoria, che rimetterebbe subito<br />

in pista anche i professionisti non in<br />

possesso della “particolare e comprovata<br />

specializzazione universitaria”.<br />

Naturalmente bene sarebbe, se il nuovo<br />

Governo provvedesse imme<strong>di</strong>atamente<br />

a chiarire con un’apposita norma il senso<br />

<strong>di</strong> queste interpretazioni, che comunque<br />

sono plurime.<br />

Evidentemente la norma, così com’è formulata<br />

oggi, pare escludere anche i laureati<br />

triennali i quali, come noto, possono<br />

essere iscritti nel nostro Albo e quin<strong>di</strong><br />

segue a pag. 6


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

sono equiparabili ai nostri iscritti esperti<br />

ed in possesso del solo <strong>di</strong>ploma.<br />

La stessa norma non fa il minimo cenno<br />

agli iscritti agli or<strong>di</strong>ni ed ai collegi delle<br />

professioni regolamentate che, in base a<br />

delle leggi vigenti, svolgono con competenza<br />

incarichi e prestazioni professionali<br />

obbligatori per legge, che rimangono<br />

comunque <strong>di</strong>sciplinati da <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong><br />

natura pubblicistica e privatistica, quali<br />

l’appalto <strong>di</strong> lavori, <strong>di</strong> beni o servizi.<br />

Per questo, il Dipartimento della Funzione<br />

Pubblica della Presidenza del Consiglio,<br />

sembra ora voler superare la primitiva<br />

restrittività, anche per venire incontro<br />

alle <strong>di</strong>fficoltà delle amministrazioni,<br />

che si troverebbero in grande imbarazzo<br />

e con non poche <strong>di</strong>fficoltà amministrative<br />

e procedurali.<br />

In un recente parere nella fattispecie in<br />

esame, infatti, è stato chiaramente affermato<br />

che, in caso <strong>di</strong> specifiche <strong>di</strong>scipline<br />

che dettano in maniera puntuale e dettagliata<br />

tutti i requisiti ed i titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

e <strong>di</strong> formazione professionale che debbano<br />

essere posseduti, rimangono vigenti<br />

le specifiche <strong>di</strong>scipline stesse.<br />

Quin<strong>di</strong> è chiaro che se un piano <strong>di</strong> frazionamento<br />

deve essere redatto da un<br />

tecnico abilitato ad un tanto da un legge<br />

precisa, la norma <strong>di</strong> cui si parla oggi deve<br />

essere ininfluente, così come se un’incarico<br />

professionale debba essere attribuito<br />

in base a leggi specifiche (Merloni ed altre),<br />

nulla dovrebbe rilevare la “comprovata<br />

specializzazione universitaria”.<br />

Lo spirito della norma è inoltre suggerito<br />

oltrechè dalla necessità <strong>di</strong> contenimento<br />

della spesa pubblica, dalla necessaria<br />

limitazione del precariato (riducendo o<br />

eliminando i contratti e le convenzioni<br />

che <strong>di</strong> fatto sostituiscono vere e proprie<br />

assunzioni) da una parte e delle collaborazioni<br />

e consulenze esterne all’ammi-<br />

nistrazione <strong>di</strong> carattere continuativo ed<br />

esclusivo (che non consentono <strong>di</strong> valutare<br />

appieno la congruità dei costi, della<br />

durata, la competenza specifica e la trasparenza),<br />

dall’altra.<br />

Quin<strong>di</strong> appare evidente che si voglia, ad<br />

esempio, in<strong>di</strong>rizzare le amministrazioni<br />

comunali ad assumere un tecnico comunale<br />

anzichè convenzionare per anni a<br />

tale ruolo un libero professionista esterno,<br />

che <strong>di</strong> fatto <strong>di</strong>venta un “precario” per<br />

quel tipo <strong>di</strong> servizio.<br />

Oppure, appare evidente che se un Comune<br />

debba immaginare un intervento<br />

urbanistico <strong>di</strong> livello sovra comunale<br />

o abbia bisogno <strong>di</strong> realizzare una struttura<br />

particolare oppure <strong>di</strong> avvalersi della<br />

prestazione <strong>di</strong> un qualificato letterato<br />

o <strong>di</strong> un luminario esperto in operazioni<br />

qualificatissime, certamente assenti dai<br />

ruoli della propria pianta organica, dovrà<br />

rivolgersi a quelle figure <strong>di</strong> cui alla<br />

nuova norma.<br />

Anche la Corte dei Conti, nella deliberazione<br />

6/AUT/2008 del 24 aprile scorso,<br />

ha escluso dagli obblighi in oggetto,<br />

l’appalto dei lavori, <strong>di</strong> beni o servizi ed<br />

il patrocinio legale affidato ad un avvocato<br />

esterno all’amministrazione e questo<br />

senza dubbio, va nella <strong>di</strong>rezione da<br />

noi in<strong>di</strong>cata.<br />

Dunque la norma non si dovrebbe applicare<br />

ad attività correlate ad adempimenti<br />

<strong>di</strong> per se obbligatori, dove le garanzie <strong>di</strong><br />

competenza dell’incaricato, sono già previste<br />

e tutelate anche attraverso l’iscrizione<br />

agli or<strong>di</strong>ni professionali.<br />

E’ necessario quin<strong>di</strong> salvaguardare lo spirito<br />

della norma e contemporaneamente<br />

non precludere la possibilità per gli enti<br />

pubblici <strong>di</strong> far ricorso a collaborazioni e<br />

consulenze esterne.<br />

La funzionalità e l’operatività ottimale<br />

delle amministrazioni pubbliche non<br />

5/2008<br />

6


può essere complicata a tal punto, da impe<strong>di</strong>re<br />

la logica possibilità <strong>di</strong> rivolgersi a<br />

chi possa vantare competenze ed esperienze<br />

già note e certificate.<br />

Inoltre, è assurdo sbattere la porta in faccia<br />

a geometri, ragionieri, consulenti del<br />

lavoro e tantissime altre figure professionali<br />

che da anni aiutano in maniera<br />

spesso determinante la cosa pubblica,<br />

spesso in settori chiave dell’attività amministrativa.<br />

Quin<strong>di</strong> la <strong>di</strong>rezione da seguire sembra<br />

ben definita, ma per evitare fasti<strong>di</strong> ed antipatiche<br />

preclusioni prive <strong>di</strong> motivazioni<br />

convincenti, aspettiamo una specifica<br />

norma <strong>di</strong> conferma, che dovrebbe prevedere<br />

che il ricorso agli iscritti <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ni<br />

e collegi professionali per l’affidamento<br />

<strong>di</strong> incarichi già previsti da altre norme, è<br />

garantito dalle <strong>di</strong>scipline particolari che<br />

regolano gli or<strong>di</strong>ni e quin<strong>di</strong> da considerare<br />

<strong>di</strong> tipo “speciale”.<br />

Tornando per semplicità al nostro “frazionamento”,<br />

una volta riconosciuto che<br />

il geometra iscritto all’Albo è abilitato ad<br />

eseguire questa operazione tecnica per<br />

le norme che ne consentono la sua iscrizione<br />

e visto che le norme catastali prevedono<br />

l’obbligatorietà dell’esistenza del<br />

“frazionamento” e che lo stesso “frazionamento”<br />

deve essere redatto da un tecnico<br />

abilitato, queste specificità normative<br />

sono sufficienti a superare l’ostacolo<br />

della problematica in oggetto.<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

7<br />

5/2008


Categoria<br />

Inse<strong>di</strong>ato il nuovo Consiglio<br />

Nazionale dei Geometri<br />

Il nuovo presidente Fausto Savol<strong>di</strong>, invia una lettera al Ministro della Giustizia<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Il 6 maggio 2008 si è inse<strong>di</strong>ato con apposita<br />

riunione presso la Sala del Parlasidente)<br />

e Enrico Rispoli (segretario).<br />

sidente), Francesco Mazzoccoli (vice prementino<br />

del Ministero della Giustizia in Il nuovo Consiglio che sarà in carica per<br />

Via Arenula a Roma, il nuovo Consiglio i prossimi cinque anni, è stato rinnovato<br />

Nazionale dei Geometri.<br />

per sette un<strong>di</strong>cesimi, quin<strong>di</strong> si prospettano<br />

delle grosse novità nella gestione,<br />

A seguito delle elezioni che si sono svolte<br />

nel mese <strong>di</strong> ottobre 2007, gli un<strong>di</strong>ci nelle attività e nelle strategie operative<br />

consiglieri sono:<br />

della categoria.<br />

Geom. SAVOLDI FAUSTO<br />

Nella prima seduta sono state analizzate<br />

del Collegio <strong>di</strong> Brescia<br />

tutte le gran<strong>di</strong> tematiche che riguardano<br />

Geom. BENVENUTI ANTONIO<br />

l’attività dei Geometri, il funzionamento<br />

delle strutture collegate, gli impegni<br />

del Collegio <strong>di</strong> Pisa<br />

Geom. NARDINI MARCO<br />

più urgenti da affrontare in ambito nazionale<br />

ed internazionale.<br />

del Collegio <strong>di</strong> Roma<br />

Geom. RAZZA BRUNO<br />

Il presidente Savol<strong>di</strong> ha imme<strong>di</strong>atamente<br />

voluto inviare una lettera, sottoscrit-<br />

del Collegio <strong>di</strong> Gorizia<br />

Geom. RISPOLI ENRICO<br />

ta anche da tutti i Consiglieri, al nuovo<br />

del Collegio <strong>di</strong> Chieti<br />

Ministro della Giustizia per evidenziare<br />

i problemi della categoria e per chie-<br />

Geom. SAVONCELLI MAURIZIO<br />

del Collegio <strong>di</strong> La Spezia<br />

dere un significativo intervento del Governo<br />

a sostegno dei trecentomila Geo-<br />

Geom. PIANTEDOSI EZIO<br />

del Collegio <strong>di</strong> Avellino<br />

metri italiani liberi professionisti e <strong>di</strong>pendenti.<br />

Geom. FORESTO GIUSEPPE<br />

del Collegio <strong>di</strong> Vercelli<br />

Quin<strong>di</strong> non c’è miglior biglietto da visita,<br />

Geom. CASIELLO MARIANO<br />

anche per i lettori <strong>di</strong> Dimensione Geometra,<br />

conoscere il contenuto <strong>di</strong> questa<br />

del Collegio <strong>di</strong> Matera<br />

Geom. MAZZOCCOLI FRANCESCO importante missiva, che pubblichiamo<br />

del Collegio <strong>di</strong> Bari<br />

<strong>di</strong> seguito integralmente.<br />

Con votazioni del Consiglio espresse<br />

all’unanimità, le cariche istituzionali sono<br />

state assegnate a Fausto Savol<strong>di</strong> (pre- segue a pag. 10<br />

5/2008<br />

8


5/2008 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

10<br />

segue a pag. 12


5/2008 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

12


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

13<br />

segue a pag. 14<br />

5/2008


5/2008<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

14


E<strong>di</strong>lizia<br />

Risanamento delle murature<br />

dall’umi<strong>di</strong>tà ascendente<br />

Il problema dell’umi<strong>di</strong>tà assilla ancora tutti i progettisti<br />

<strong>di</strong> Livio Lacosegliaz<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Livio Lacosegliaz<br />

Una gran<strong>di</strong>ssima parte del patrimonio<br />

e<strong>di</strong>lizio nazionale ha le murature contaminate,<br />

se così si può <strong>di</strong>re, dall’umi<strong>di</strong>tà<br />

ascendente.<br />

Naturalmente la contaminazione da questo<br />

fenomeno avviene se la costruzione<br />

è stata impostata su terreni umi<strong>di</strong> e se le<br />

fondazioni dei suoi muri non sono state<br />

impermeabilizzate adeguatamente. In<br />

pratica, ad eccezione <strong>di</strong> pochissimi casi,<br />

quando cioè, la costruzione viene impostata<br />

su una cima <strong>di</strong> una collina o comunque<br />

su, posizioni altimetricamente<br />

dominanti, il terreno su cui si costruisce<br />

è sempre più o meno umido; se in<br />

prossimità <strong>di</strong> falde acquifere, fiumi o laghi<br />

sarà ad<strong>di</strong>rittura impregnato d’acqua.<br />

Oggi però nel costruire, si pone grande<br />

attenzione alla formazione <strong>di</strong> adeguate<br />

intercape<strong>di</strong>ni sotto il piano <strong>di</strong> calpestio<br />

del pianoterra e ad una corretta impermeabilizzazione<br />

delle fondazioni, onde<br />

interrompere sul nascere, il fenomeno <strong>di</strong><br />

ascesa dell’umi<strong>di</strong>tà nelle murature.<br />

Va da se, che le murature interessate a<br />

questo fenomeno sono tutte quelle datate<br />

nel tempo, che sono <strong>di</strong> modesta fattura e<br />

realizzate con materiali poveri.<br />

E appena il caso <strong>di</strong> ricordare che un muro<br />

contaminato dall’umi<strong>di</strong>tà ascendente<br />

delimita usualmente locali umi<strong>di</strong> e malsani<br />

che sono, dal punto <strong>di</strong> vista igienico,<br />

assolutamente non abitabili.<br />

Va precisato, però, che l’inabitabilità dei<br />

locali con muri umi<strong>di</strong> non è la sola e<br />

l’unica causa imputabile dall’umi<strong>di</strong>tà<br />

ascendente. A proposito va ricordato:<br />

- che la muratura umida risulterà più fredda<br />

delle altre per cui risulterà maggiore<br />

la <strong>di</strong>spersione del calore dall’interno;<br />

- che la muratura umida è causa del degrado<br />

dell’intonaco e della struttura<br />

stessa.<br />

Infatti, il processo <strong>di</strong> degrado inizia prima<br />

dalle pitture per passare poi agli intonaci<br />

e, infine, anche se in minima parte,<br />

alle strutture murarie stesse. Questo<br />

degrado avviene attraverso la formazione<br />

<strong>di</strong> solfati, fioritura <strong>di</strong> muffe e <strong>di</strong>stacco<br />

dello strato superficiale <strong>di</strong> pietre e laterizi<br />

che si manifesta per effetto della<br />

cristallizzazione dei sali contenuti nella<br />

muratura stessa.<br />

5/2008<br />

16


Ovviamente, la necessità <strong>di</strong> eliminare<br />

questo antigenico ed antidecoroso fenomeno<br />

è sentito fortemente dai proprietari<br />

delle case, dall’industria e<strong>di</strong>lizia<br />

e dall’industria chimica; in particolare<br />

quest’ultima si de<strong>di</strong>ca allo stu<strong>di</strong>o per la<br />

ricerca <strong>di</strong> tecnologie innovative e produce<br />

nuovi materiali, finalizzati a debellare<br />

tale fenomeno.<br />

Va ricordato a proposito che fino a una<br />

quarantina d’anni fa questo fenomeno<br />

veniva affrontato con metodologie molto<br />

semplici. Ad esempio si provvedeva<br />

all’abbattimento dell’intonaco e al suo rifacimento<br />

con malta fortemente cementizia,<br />

lasciando anche, nella stessa muratura,<br />

dei fori per una miglior aereazione<br />

dell’interno del muro stesso, ritardandone<br />

con questo accorgimento, il successivo<br />

manifestarsi del degrado. In altri casi,<br />

ove esisteva lo spazio, si ovviava all’inconveniente<br />

costruendo delle contro pareti<br />

in laterizio, <strong>di</strong>stanziate <strong>di</strong> qualche centimetro<br />

dalla muratura originaria, anche in<br />

certi casi interponendo fra la parete e il<br />

muro fogli <strong>di</strong> cartone catramato. Questo<br />

metodo viene tuttora usato soprattutto<br />

quando si costruiscono o si adattano locali<br />

da destinarsi alla residenza e che sono<br />

ubicati in aderenza a muri <strong>di</strong> sostegno<br />

umi<strong>di</strong> o bagnati.<br />

Con il passare degli anni le metodologie<br />

si sono affinate anche per la comparsa<br />

sul mercato <strong>di</strong> prodotti dell’industria<br />

chimica sempre più affidabili e risolutori.<br />

Si ricordano a proposito i vari<br />

idrofughi a lenta e rapida presa che tuttora<br />

costituiscono la base più importante<br />

per la risoluzione <strong>di</strong> qualsiasi problema<br />

<strong>di</strong> risanamento dall’umi<strong>di</strong>tà.<br />

Con questi prodotti e con accurate metodologie<br />

<strong>di</strong> applicazione si sono realizzate<br />

impermeabilizzazioni <strong>di</strong> murature<br />

Questi prodotti vengono ancora usati<br />

nonostante prevalga la tendenza <strong>di</strong> togliere<br />

l’acqua presente nei muri e non<br />

<strong>di</strong> bloccarla nel suo interno con il risultato<br />

che, a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tempo, il degrado<br />

ricompare.<br />

Fra le metodologie per togliere l’acqua<br />

dai muri, vengono comprese pure quelle<br />

che impe<strong>di</strong>scono all’acqua la risalita<br />

negli stessi per capillarità ascendente.<br />

Diverse industrie, infatti, sia nazionali<br />

che estere, hanno prodotto soluzioni<br />

<strong>di</strong> formulati siliconici, i quali iniettati<br />

alla base delle murature a lenta o rapida<br />

<strong>di</strong>ffusione, realizzano una barriera chimica<br />

continua nella muratura, che non<br />

permette più la risalita capillare dell’acqua.<br />

Le modalità applicative variano da<br />

prodotto a prodotto, ma il risultato finale<br />

in tutti i casi e certamente quello che<br />

ci si aspetta.<br />

Per quanto concerne le nuove tecnologie<br />

per il risanamento delle murature<br />

dall’acqua <strong>di</strong> risalita si segnala la “Tecnologia<br />

a compensazione <strong>di</strong> carica” brevettata<br />

dalla DLK S.r.l. <strong>di</strong> Verona. Questa<br />

tecnologia è da ricondursi agli stu<strong>di</strong><br />

effettuati dall’università <strong>di</strong> Lipsia negli<br />

anni 50. Questa invenzione sfrutta<br />

la proprietà dei metalli al fine <strong>di</strong> ridare<br />

neutralità elettrica alla massa muraria: si<br />

elimina così la principale causa <strong>di</strong> risa-<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

a lunghissima durata nel tempo. segue a pag. 18<br />

17<br />

5/2008


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

lita dell’acqua , cioè la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale<br />

elettrico spontaneamente creata<br />

dalla capillarità stessa. A tal fine si inseriscono<br />

nelle murature delle aste <strong>di</strong><br />

metallo nelle quali, per induzione elettronica,<br />

avviene la separazione delle cariche<br />

elettriche; ogni asta risulterà caricata<br />

negativamente nella parte immersa<br />

nel campo positivo (fondazione della<br />

muratura) e positivamente nella parte<br />

opposta immersa nel campo negativo<br />

(zona fuoriterra).<br />

Affinché l’induzione sia completa e stabile,<br />

senza <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> cariche, le aste<br />

sono rivestite con materiale isolante.<br />

L’insieme muratura-aste ri<strong>di</strong>viene elettricamente<br />

neutro in quanto le cariche indotte<br />

nei corpi metallici annullano le cariche<br />

inducenti pre-esistenti nella muratura.<br />

Con<strong>di</strong>zione essenziale per l’efficacia<br />

dell’intervento è il corretto <strong>di</strong>mensionamento<br />

e posizionamento dell’impianto<br />

tecnologico e la qualità dei materiali<br />

impiegati.<br />

Una ulteriore tecnologia innovativa <strong>di</strong><br />

risanamento delle murature dall’umi<strong>di</strong>tà<br />

ascendete ci viene proposta dalla <strong>di</strong>t-<br />

ta S.K.M. a.r.l. <strong>di</strong> Palermo, la quale tramite<br />

opportuni circuiti elettrici, collocati<br />

in una piccola apparecchiatura (cm.<br />

30/14/8) sistemata sulla muratura da sanare<br />

risolve il problema.<br />

Infatti, l’apparecchiatura attiva l’emissione<br />

<strong>di</strong> un debole campo elettromagnetico<br />

(induttore) che interagendo con il campo<br />

elettromagnetico (indotto) dei <strong>di</strong>poli<br />

dell’acqua crea una forza <strong>di</strong> tipo elettromagnetico<br />

che spinge i <strong>di</strong>poli dell’acqua<br />

verso il terreno. Le con<strong>di</strong>zioni necessarie<br />

affinchè si verifichi questo effetto<br />

sono:<br />

- il mantenimento <strong>di</strong> un campo elettromagnetico<br />

indotto interagente con i <strong>di</strong>poli<br />

dell’acqua localizzata nel terreno<br />

e nella muratura;<br />

- una configurazione hardware che abiliti<br />

l’apparecchiatura ad alimentare il<br />

campo richiesto;<br />

- la non presenza <strong>di</strong> alcun effetto schermo,<br />

tipo gabbia <strong>di</strong> Faraday, sulla muratura<br />

che dovrà permettere la propagazione<br />

delle onde elettromagnetiche.<br />

L’apparecchiatura verrà installata, preferibilmente,<br />

all’interno dell’e<strong>di</strong>ficio, sopra<br />

il livello <strong>di</strong> massima umi<strong>di</strong>tà visibile; il<br />

suo raggio <strong>di</strong> azione è <strong>di</strong> mt. 15 ed opera<br />

in senso sferico. Va da se, che nel suo<br />

raggio d’azione permetterà la deumi<strong>di</strong>ficazione<br />

<strong>di</strong> tutta la struttura muraria, delle<br />

pareti interne e della pavimentazione<br />

a contatto con il terreno.<br />

Il sistema non è assolutamente invasivo.<br />

Necessita <strong>di</strong> una presa <strong>di</strong> alimentazione<br />

a 220 Volt ed il suo consumo sarà <strong>di</strong> soli<br />

2 Watt / ora.<br />

Il sistema viene chiamato “Calibra DRY<br />

®” e la sua resa si può constatare in un<br />

periodo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sei settimane, riscontrando<br />

una <strong>di</strong>minuzione dell’umi<strong>di</strong>tà misurata<br />

in percentuale <strong>di</strong> peso <strong>di</strong> circa il<br />

20-50 %.<br />

5/2008<br />

18


Nelle settimane e nei mesi successivi, il<br />

processo continuerà più lentamente, fino<br />

alla totale deumi<strong>di</strong>ficazione della muratura<br />

nel periodo <strong>di</strong> 2-3 anni.<br />

Se non si raggiungessero i risultati previsti,<br />

che vengono equiparati ad una struttura<br />

definita sana ed asciutta, entro il<br />

termine massimo<br />

<strong>di</strong> 36<br />

mesi, la <strong>di</strong>tta<br />

produttrice<br />

si impegna<br />

a rifondere totalmente<br />

le spese sostenute per l’acquisto<br />

delle apparecchiature.<br />

Va infine sottolineato che le deboli onde<br />

elettromagnetiche generate dall’apparecchiatura<br />

sono assolutamente biocompatibili,<br />

non influenzano minimamente car<strong>di</strong>ostimolatori<br />

e apparecchiature elettroniche<br />

sofisticate e non sono in alcun caso<br />

dannose per la salute dell’uomo.<br />

Recentemente una nuova tecnologia <strong>di</strong><br />

risanamento delle murature, chiamata<br />

“The B.E.F.E.C. ® Sistem “è stata messa<br />

a punto dal Dipartimento Bioenergetico<br />

e <strong>di</strong> Geobiologia dell’Università <strong>di</strong><br />

Trieste, <strong>di</strong> cui si relazionerà in un prossimo<br />

numero <strong>di</strong> questa rivista.<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


Previdenza<br />

Principali temi in corso <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione<br />

in commissione legislativa<br />

Fra i provve<strong>di</strong>menti più importanti, ci sarà l’iscrizione obbligatoria alla Cassa<br />

per tutti gli iscritti all’Albo<br />

<strong>di</strong> Renzo Fioritti<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Renzo Fioritti<br />

Il Comitato Delegati del prossimo maggio<br />

si troverà a <strong>di</strong>scutere ancora una volta<br />

sulla SOSTENIBILITÀ della Cassa<br />

e questo per rispondere al DECRETO<br />

29.11.2007 pubblicato sulla G.U. n.31<br />

del 06.02.2008 “Determinazione dei criteri<br />

per la redazione dei bilanci tecnici<br />

degli enti gestori delle forme <strong>di</strong> previdenza<br />

obbligatoria”, che chiede la <strong>di</strong>mostrazione<br />

della sostenibilità a trent’anni.-<br />

Il Decreto interministeriale sopra riportato,<br />

sui bilanci tecnici delle Casse professionali<br />

ha stabilito criteri <strong>di</strong> redazione<br />

uniformi per tutti gli Enti. Le principali<br />

novità che caratterizzano la <strong>di</strong>sciplina<br />

in questione sono costituite dalle<br />

seguenti:<br />

1. ferma restando la necessità <strong>di</strong> assicurare<br />

l’equilibrio gestionale per il periodo<br />

<strong>di</strong> trenta anni, così come previsto<br />

dalla legge 296/2006, le proiezioni<br />

dei dati in sede <strong>di</strong> bilancio tecnico<br />

vanno effettuate per cinquanta anni<br />

sulla base della normativa vigente e<br />

con le seguenti ipotesi economiche,<br />

demografiche e finanziarie:<br />

a) andamento della numerosità dei<br />

contribuenti e del red<strong>di</strong>to me<strong>di</strong>o<br />

imponibile per il contributo soggettivo<br />

che si evolvono in linea rispettivamente<br />

con il tasso <strong>di</strong> sviluppo<br />

dell’occupazione complessiva e con<br />

quello della produttività me<strong>di</strong>a del<br />

lavoro a livello nazionale;<br />

b)il rapporto fra volume d’affari e red<strong>di</strong>to<br />

professionale è stimato come me<strong>di</strong>a<br />

dei valori dell’ultimo quinquennio<br />

e mantenuto costante per l’intero periodo<br />

<strong>di</strong> previsione;<br />

c) la probabilità <strong>di</strong> morte stimate sulla<br />

collettività specifica degli iscritti<br />

all’Ente devono essere aggiornate in<br />

funzione dell’aumento atteso della<br />

speranza <strong>di</strong> vita; tale aumento non<br />

può essere inferiore a quanto ipotizzato<br />

dalle previsioni Istat;<br />

d) il tasso <strong>di</strong> red<strong>di</strong>tività è determinato<br />

sulla base del ren<strong>di</strong>mento me<strong>di</strong>o<br />

5/2008<br />

20


mi. Già oggi stiamo mettendo in atto un<br />

sistema misto, nel senso che applichiamo<br />

il contributivo all’anzianità, ai supplementi<br />

<strong>di</strong> pensione per chi continua a<br />

lavorare e per tutti coloro che a 65 anni<br />

non hanno maturato almeno 35 anni <strong>di</strong><br />

iscrizione alla Cassa; questo vuol <strong>di</strong>re che<br />

il 50% dei nostri iscritti sono al sistema<br />

contributivo. Al retributivo, invece, risultano<br />

tutti i professionisti che hanno fatto<br />

questo mestiere per tutta la vita.”<br />

I provve<strong>di</strong>menti in corso <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione<br />

riguardano:<br />

1) REGIME ISCRITTIVO (iscritti solo<br />

Albo)<br />

La complessa attuazione della vigente<br />

<strong>di</strong>sciplina in materia iscrittiva impone<br />

l’avvio <strong>di</strong> un’attenta riflessione sulla<br />

vali<strong>di</strong>tà dell’attuale sistema fondato<br />

sull’esclusione dell’iscrizione obbligatoria<br />

alla Cassa degli iscritti all’Albo<br />

che producano autocertificazione<br />

attestante il mancato esercizio della<br />

libera professione. Tale possibilità –<br />

all’epoca inserita nella normativa della<br />

Cassa su richiesta dei Ministeri Vigilanti<br />

– rende il sistema iscrittivo <strong>di</strong><br />

non agevole attuazione, essendo peraltro<br />

assai complesso ogni controllo<br />

sull’effettivo esercizio della liberealizzato<br />

nell’ultimo quinquennio<br />

e non può superare il tasso <strong>di</strong> interesse<br />

adottato per la proiezione del<br />

debito pubblico nel me<strong>di</strong>o e lungo<br />

periodo;<br />

2. possono adottarsi nel bilancio anche<br />

proiezioni basate su in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong>verse<br />

in relazione alla specificità dell’Ente;<br />

in tal caso occorre una adeguata motivazione<br />

ed in aggiunta vanno comunque<br />

effettuate le proiezioni con i suin<strong>di</strong>cati<br />

criteri generali;<br />

3. per verificare l’adeguatezza delle prestazioni<br />

il bilancio tecnico deve essere<br />

corredato dell’analisi dei tassi <strong>di</strong> sostituzione.<br />

Deve contenere inoltre la<br />

proiezione della riserva legale (cinque<br />

annualità delle pensioni correnti)<br />

e il rapporto tra la <strong>di</strong>fferenza contributi/prestazioni<br />

e monte red<strong>di</strong>tuale<br />

imponibile.<br />

Il prossimo BILANCIO ATTUARIALE,<br />

dovrà essere redatto con le <strong>di</strong>sposizioni<br />

<strong>di</strong> cui sopra entro il 21 agosto, perciò il<br />

Comitato Delegati <strong>di</strong> maggio sarà chiamato<br />

a decidere su ulteriori ritocchi statutari-regolamentari.<br />

Il presidente Savol<strong>di</strong> ha <strong>di</strong>chiarato alla<br />

stampa che: “Pensiamo che questo decreto<br />

sia stato creato con l’inten<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />

agevolare le Casse, non <strong>di</strong> penalizzarle,<br />

è chiaro che quando i bilanci sono paragonabili<br />

con elementi certi si è costretti<br />

a prendere provve<strong>di</strong>menti, ma io lo vedo<br />

come un incentivo per monitorare la<br />

situazione a lungo termine. Per quanto ci<br />

riguarda è dal 1997 che maciniamo regole<br />

e negli ultimi anni abbiamo apportato<br />

una serie <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti, come<br />

la riduzione delle pensioni e l’aumento<br />

dei contributi. Detto questo, puntiamo<br />

a mantenere il sistema retributivo il più<br />

a lungo possibile, ma se sarà necessario<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

passeremo al contributivo senza proble- segue a pag. 22<br />

21<br />

5/2008


a professione.<br />

Si dovrà, quin<strong>di</strong>, valutare l’opportunità<br />

<strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare l’autocertificazione<br />

con la conseguenza <strong>di</strong> rendere obbli-<br />

gatoria l’iscrizione alla Cassa per tutti<br />

gli iscritti all’Albo.<br />

Ma quanti sono gli iscritto al solo Albo?<br />

Su un totale <strong>di</strong> iscritti negli Albi in Italia (al 04.03.2008) <strong>di</strong> n. 107.111 <strong>di</strong> cui<br />

iscritti solo Albo<br />

fino 25 anni tra 25 e 40 tra 40 e 59 oltre 59 totale<br />

420 6.918 6.013 1.682 15.033<br />

iscritti solo Albo = pensionati<br />

da 25 a 59 anni oltre 59 totale<br />

1 732 733<br />

quin<strong>di</strong> per un totale <strong>di</strong> n. 15.766 pari al 15%<br />

Per quanto riguarda la nostra Regione sempre al 04.03.2008<br />

iscritti solo Albo<br />

fino a 25 anni tra 25 e 40 tra 40 e 59 oltre 59 totale<br />

Gorizia 0 5 0 1 6<br />

Pordenone 0 14 15 5 34<br />

Trieste 1 11 4 6 22<br />

U<strong>di</strong>ne 1 15 39 11 66<br />

iscritti solo Albo = pensionati<br />

da 25 a 59<br />

anni<br />

oltre 59 totale<br />

Gorizia 0 0 0<br />

Pordenone 0 0 0<br />

Trieste 0 2 2<br />

U<strong>di</strong>ne 0 3 3<br />

quin<strong>di</strong> sul totale degli iscritti:<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

totale iscritti<br />

iscritti<br />

solo Albo<br />

Gorizia 264 6 (2%)<br />

Pordenone 549 34 (6%)<br />

Trieste 310 24 (8%)<br />

U<strong>di</strong>ne 1.170 69 (6%)<br />

Sul totale 2.293 133 (6%)<br />

segue a pag. 24<br />

5/2008<br />

22


2) APPLICAZIONE DEL PREMIO<br />

“PRO RATA” NEL CALCOLO DI<br />

PENSIONE<br />

Altro argomento in trattazione riguarda<br />

il calcolo della pensione, infatti con<br />

le mo<strong>di</strong>fiche regolamentari entrate in<br />

vigore il 01.01.1998 è stato ampliato<br />

l’arco red<strong>di</strong>tuale preso a riferimento<br />

per il calcolo pensionistico. Fino a detta<br />

data il calcolo veniva, infatti, effettuato<br />

sui migliori <strong>di</strong>eci red<strong>di</strong>ti annuali<br />

prodotti negli ultimi quin<strong>di</strong>ci anni,<br />

mentre successivamente l’arco è stato<br />

gradualmente ampliato.<br />

Tale mo<strong>di</strong>fica è stata applicata dalla<br />

Cassa nel rispetto del principio del<br />

“pro rata” ed a tale fine nel calcolo <strong>di</strong><br />

pensione viene oggi effettuato un primo<br />

conteggio in applicazione della<br />

vecchia normativa (migliori <strong>di</strong>eci degli<br />

ultimi quin<strong>di</strong>ci), ed ulteriori calcoli<br />

che rispettano le <strong>di</strong>sposizioni successivamente<br />

intervenute. Onde consentire<br />

la corretta attuazione del “pro rata”,<br />

nel primo conteggio sono stati presi in<br />

considerazione anche i red<strong>di</strong>ti maturati<br />

dopo la mo<strong>di</strong>fica regolamentare<br />

(dal 1998 in poi), così da poter inse-<br />

rire nel conteggio i migliori <strong>di</strong>eci red<strong>di</strong>ti.<br />

Essendo oggi trascorsi <strong>di</strong>eci anni<br />

dalla intervenuta mo<strong>di</strong>fica e non risultando<br />

più necessario far proseguire il<br />

calcolo con l’inserimento dei red<strong>di</strong>ti<br />

successivi, si ritiene opportuno valutare<br />

se inserire in una norma transitoria<br />

le modalità <strong>di</strong> calcolo nel primo<br />

“pro rata”, bloccando detto conteggio<br />

ai red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong>chiarati nel 2008.<br />

3) CALCOLO CONTRIBUTIVO PER<br />

LE ANNUALITÀ CONTRIBUTIVE<br />

ECCEDENTI IL QUARANTESIMO<br />

ANNO<br />

Il Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione ha<br />

portato all’attenzione della Commissione<br />

anche questo argomento.<br />

Proseguendo nel cammino intrapreso<br />

per il graduale passaggio al sistema<br />

contributivo, occorre valutare la<br />

possibilità <strong>di</strong> liquidare la pensione <strong>di</strong><br />

vecchiaia utilizzando per le annualità<br />

contributive eccedenti la quarantesima,<br />

il sistema <strong>di</strong> calcolo contributivo,<br />

fermo rimanendo per il calcolo delle<br />

precedenti annualità il sistema retributivo.<br />

5/2008<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

24


Catasto<br />

Accatastamento dei fabbricati<br />

abusivi e delle costruzioni<br />

urbanisticamente irregolari<br />

Rifl essione sul <strong>di</strong>battito in corso in merito all’atteggiamento più corretto<br />

che deve assumere il tecnico incaricato<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

Nel lavoro <strong>di</strong> accatastamento dei fabbricati<br />

mai <strong>di</strong>chiarati al Catasto e <strong>di</strong> quelli<br />

ormai ex rurali, incontriamo spesso molte<br />

<strong>di</strong>fficoltà. Ne ricor<strong>di</strong>amo soltanto una:<br />

la presenza <strong>di</strong> costruzioni abusive o irregolari.<br />

E’ chiaro che tutti questi fabbricati<br />

hanno qualche problematica tecnica, poichè<br />

se così non fosse, molto probabilmente,<br />

sarebbero già stati accatastati. Spesso<br />

le sanatorie richieste non sono ancora state<br />

concesse, mancano pareri obbligatori,<br />

mancano documentazioni impresentabili<br />

ed irreperibili, certe costruzioni non sono<br />

sanabili e così via.<br />

Ed ecco l’imbarazzo del Geometra: Si accatasta<br />

o non si accatasta il costruito non<br />

assentito?<br />

Va ricordato che la legge 47/85 ha fissato<br />

un principio che gli operatori dell’e<strong>di</strong>lizia<br />

devono rispettare, che è quello della<br />

corrispondenza tra e<strong>di</strong>ficato, assentito<br />

ed accatastato. Il nostro intervento tecnico<br />

deve essere sempre ispirato fondamentalmente<br />

a questo principio, attivando<br />

tutta la nostra competenza e professionalità<br />

in materia. Possiamo <strong>di</strong>scuterne<br />

molto a lungo su questo tema, con pareri<br />

<strong>di</strong>scor<strong>di</strong> e non univoci, ma in ogni caso<br />

dobbiamo essere consapevoli della nostra<br />

responsabilità per ciò che facciamo, presentiamo<br />

e firmiamo per conto dei nostri<br />

clienti. Dobbiamo sottoscrivere con rettitu<strong>di</strong>ne<br />

e correttezza professionale, la realtà<br />

delle cose tecniche a cui siamo deputati,<br />

evitando <strong>di</strong> avallare situazioni illegittime<br />

o ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> nasconderle, rendendoci<br />

così complici <strong>di</strong> qualcosa che non va.<br />

Qualcuno osserverà che se accatastiamo<br />

anche l’abuso, improvvidamente denunciamo<br />

i nostri clienti, danneggiandoli irreparabilmente.<br />

Ebbene, questo non è più<br />

vero. Le indagini dell’Agenzia e del Comune,<br />

i raffronti dei dati per via telematica,<br />

le aerofotogrammetrie, i controlli già<br />

previsti per legge e la trasparenza in generale,<br />

consentono a chiunque ne abbia voglia,<br />

<strong>di</strong> conoscere tutte le realtà dei luoghi,<br />

per cui possiamo tranquillamente toglierci<br />

questo scrupolo. Piuttosto, non dobbiamo<br />

<strong>di</strong>menticare che la legge prevede (in<br />

mora della parte interessata) l’intervento<br />

<strong>di</strong> surroga attraverso l’accatastamento<br />

eseguito dall’Agenzia, la quale non guarderà<br />

nessun altro aspetto dell’immobile<br />

ed accatasterà comunque, tutto l’e<strong>di</strong>ficato.<br />

Ma determinante sarebbe l’intervento<br />

dei Comuni e degli Amministratori, che<br />

dovrebbero prendere atto <strong>di</strong> queste situazioni<br />

e contribuire ad identificare soluzioni<br />

cre<strong>di</strong>bili e fattibili. Nel frattempo per<br />

noi il problema rimane aperto, possiamo<br />

soltanto far bene il nostro lavoro.<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

25<br />

5/2008


Catasto/Fisco<br />

Le vecchie case rurali<br />

sono fabbricati <strong>di</strong> lusso?<br />

Quando il catasto non considera la reale situazione<br />

del nostro patrimonio e<strong>di</strong>lizio<br />

<strong>di</strong> Elio Miani<br />

Elio Miani<br />

rà capitato <strong>di</strong> trovarsi <strong>di</strong> fronte a casistiche<br />

ove vecchie stalle, porcilaie, fienili o<br />

quant’altro, vani in origine normalmente<br />

funzionali nella normale organizzazione<br />

<strong>di</strong> una semplice attività conta<strong>di</strong>na, che<br />

ora sono <strong>di</strong> fatto <strong>di</strong>ventati vani inutilizzati<br />

e spesso abbandonati e <strong>di</strong>fficilmente<br />

trovavano una destinazione rapportabile<br />

ai normali vani accessori urbani.<br />

Per non parlare, poi, delle abitazioni con<br />

un considerevole numero <strong>di</strong> camere, al<br />

tempo in<strong>di</strong>spensabili per ospitare le famiglie<br />

numerose composte da genitori,<br />

svariati figli, zie, nonni e magari bisnonni,<br />

ai vecchi tempi, ospitati tutti in una<br />

unica unità immobiliare.<br />

5/2008<br />

Recenti fatti mi hanno portato a fare alcune<br />

considerazioni su come l’interpretazione<br />

<strong>di</strong> normative, anche correttamente<br />

ispirate al momento della loro emanazione,<br />

alla luce delle mutate realtà o<strong>di</strong>erne,<br />

possano creare <strong>di</strong>verse problematiche<br />

se applicate in modo eccessivamente<br />

rigido.<br />

Nello specifico, si tratta della normativa<br />

che prevede l’inserimento al Catasto<br />

Urbano dei fabbricati che hanno perso<br />

la caratteristica intrinseca <strong>di</strong> fabbricato<br />

rurale.<br />

È fuori dubbio che tali immobili debbano<br />

essere censiti nella loro reale consistenza,<br />

ma sicuramente ad ognuno <strong>di</strong> noi sa<strong>di</strong>mensione<br />

<strong>GEOMETRA</strong><br />

26


essere considerata <strong>di</strong> lusso, ai sensi del<br />

predetto Decreto:<br />

“art. 6 – unita’ immobiliari con superficie<br />

utile complessiva superiore a 240 mq.”<br />

Nello specifico l’immobile è ubicato nel<br />

centro storico dell’abitato, è un fabbricato<br />

pluripiano <strong>di</strong> vecchia data, realizzato<br />

secondo i canoni tra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> un tempo,<br />

ossia con l’obiettivo <strong>di</strong> ospitare famiglie<br />

numerose.<br />

Non presenta finiture <strong>di</strong> lusso e, da memoria<br />

storica, risulta e<strong>di</strong>ficato da prima<br />

del 1900.<br />

Il <strong>di</strong>ligente Geometra esegue anche una<br />

indagine urbanistica e richiede una specifica<br />

<strong>di</strong>chiarazione al Comune che attesti<br />

la presunta data <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione del<br />

fabbricato.<br />

Trattandosi <strong>di</strong> fabbricato costruito in data<br />

anteriore all’entrata in vigore del D.M.<br />

2 agosto 1969, si applica quanto previsto<br />

dall’art. 10 del medesimo Decreto, ovvero<br />

le <strong>di</strong>sposizioni del precedente Decreto<br />

Ministeriale <strong>di</strong> data 4 <strong>di</strong>cembre 1961.<br />

Reperire il D.M. del 1961 non è cosa<br />

semplice, ma una volta arrivati al testo,<br />

per altro pubblicato sulla G.U. n. 319 del<br />

13.02.1962, vi si legge che sono considerate<br />

case <strong>di</strong> lusso quelle che presentano<br />

le seguenti caratteristiche:<br />

le case costruite nelle aree destinate dal<br />

piano regolatore a ville signorili e parco<br />

privato;<br />

le case circondate da giar<strong>di</strong>no o parco<br />

o area scoperta della superficie <strong>di</strong> oltre<br />

sei volte l’area coperta e composte <strong>di</strong><br />

uno o più piani costituenti unico alloggio<br />

padronale con superficie utile complessiva<br />

superiore ai mq. 200, esclusi dal<br />

computo terrazze e balconi, cantine, soffitte<br />

e scala;<br />

le case e le singole unità immobiliari che<br />

abbiano oltre cinque caratteristiche fra<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Certamente in seguito sono intervenute<br />

migliorie e ristrutturazioni che, <strong>di</strong> frequente,<br />

hanno aumentato forse il numero<br />

dei bagni, alcune camere sono <strong>di</strong>ventate<br />

stu<strong>di</strong> o salotti, ma spesso le altezze<br />

sono rimaste quelle <strong>di</strong> una volta, probabilmente<br />

non adeguate e non adeguabili<br />

alla normativa vigente.<br />

Come si sa, i componenti dei nuclei familiari<br />

si sono notevolmente ridotti, i<br />

nonni, per non parlare dei bisnonni, non<br />

vivono più in un unico nucleo familiare.<br />

Le esigenze abitative sono cambiate<br />

completamente ed in questi gran<strong>di</strong> spazi,<br />

molto spesso, risiedono soltanto due<br />

persone dove prima risiedevano anche<br />

<strong>di</strong>eci persone o più.<br />

La vita ha il suo scorrere e quando, dei<br />

due, uno viene a mancare, il coniuge superstite,<br />

più probabile la vedova che il vedovo,<br />

incarica il geometra <strong>di</strong> fare la successione<br />

e qui si innesca il caso che merita<br />

<strong>di</strong> essere raccontato.<br />

Diligentemente il tecnico, trattandosi<br />

<strong>di</strong> prima casa, invoca le agevolazioni fiscali,<br />

così come previsto dall’art. 1 della<br />

Tariffa parte prima allegata al DPR 26<br />

aprile 1986 n.131, richiamato dall’art.<br />

69, comma 3 e 4 della Legge 21 novembre<br />

2000 n. 342 <strong>di</strong>chiarando che<br />

detto immobile, per il quale si chiede<br />

l’agevolazione “prima casa”, è abitazione<br />

non <strong>di</strong> lusso.<br />

Alla continua ricerca <strong>di</strong> potenziali evasioni,<br />

può capitare che l’Agenzia delle<br />

Entrate chieda all’Agenzia del Territorio<br />

<strong>di</strong> verificare se l’immobile <strong>di</strong> cui alla<br />

denuncia <strong>di</strong> successione presentata, abbia<br />

le caratteristiche <strong>di</strong> casa <strong>di</strong> abitazione<br />

non <strong>di</strong> lusso, secondo i criteri <strong>di</strong> cui<br />

al DM. LL. PP. del 02/08/1969.<br />

Con un’ottica forse troppo ristretta,<br />

l’Agenzia del Territorio rileva che l’abitazione<br />

presenta una caratteristica per segue a pag. 28<br />

27<br />

5/2008


TABELLA DELLE CARATTERISTICHE<br />

CARATTERISTICHE<br />

SPECIFICAZIONE<br />

DELLE CARATTERISTICHE<br />

1 - Superficie dell’appartamento Superficie utile netta complessiva superiore<br />

a mq. 200 esclusi dal computo terrazze balconi,<br />

cantine, soffitte e scala.<br />

2 - Ascensore Di qualunque tipo, sia in chiostrina, scala,<br />

sede propria, quando il fabbricato ha meno<br />

<strong>di</strong> quattro piani sopraelevati.<br />

3 - Impianto speciale <strong>di</strong> acqua Quando è in<strong>di</strong>pendente dall’impianto <strong>di</strong> riscaldamento<br />

calda per usi domestici.<br />

4 - Scala <strong>di</strong> servizio Quando non sia prescritta da leggi, regolamenti<br />

o imposta da necessità <strong>di</strong> prevenzione<br />

<strong>di</strong> infortuni o incen<strong>di</strong>.<br />

5 - Montacarico o ascensore<br />

<strong>di</strong> Servizio<br />

Quando il fabbricato ha meno <strong>di</strong> sette piani<br />

sopraelevati.<br />

6 - Scala principale Con pareti rivestite <strong>di</strong> marmi pregiati <strong>di</strong> altezza<br />

superiore a cm. 170 <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a.<br />

7 - Vano utile Superficie utile netta me<strong>di</strong>a dei vani utili<br />

(escluso cucina, corridoi e locali <strong>di</strong> servizio)<br />

superiore a mq. 25.<br />

8 - Altezza libera netta del piano Superiore a m. 3,50; salvo che i regolamenti<br />

e<strong>di</strong>lizi locali, attualmente vigenti. prescrivano<br />

altezze minime superiori.<br />

9 - Prospetti su vie e piazze Eseguiti con rivestimenti <strong>di</strong> marmi pregiati al<br />

<strong>di</strong> sopra del davanzale del piano primo sopra<br />

il piano terreno e sopra il rialzato.<br />

10 - Porte d’ingresso<br />

agli appartamenti<br />

1° <strong>di</strong> legno intagliato ,scolpito, intarsiato,<br />

dorato;<br />

2° con fregi sovrapposti o impressi.<br />

11 - Infissi interni Come ai numeri 1 e 2 della caratteristica<br />

10.<br />

12 - Pavimenti In marmo pregiato.<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

13 - Pareti Quando siano rivestite <strong>di</strong> stoffa, cuoio lavorato,<br />

carta dorata, argentata, vellutata, laminata<br />

o con qualsiasi altro materiale <strong>di</strong> pregio.<br />

14 - Soffitti A cassettoni, oppure decorati con stucchi tirati<br />

sul posto o <strong>di</strong>pinti a mano.<br />

15 - Impianto <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zione d’aria Quando è in<strong>di</strong>pendente dall’impianto <strong>di</strong> riscaldamento.<br />

16 - Gabinetto-bagno padronale Con rivestimenti alle pareti superiori a cm.180<br />

<strong>di</strong> marmo pregiato e quando la superficie utile<br />

del locale supera mq. 7.<br />

5/2008<br />

28


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

quelle previste dalla tabella allegata al<br />

presente decreto. La presenza della sola<br />

caratteristica 1 (uno) della tabella, non<br />

appare in questo caso sufficiente affinché<br />

l’abitazione possa essere considerata<br />

<strong>di</strong> lusso, in quanto le caratteristiche presenti<br />

devono essere oltre cinque.<br />

Se poi vogliamo analizzare più nello specifico,<br />

scopriamo come alcune caratteristiche,<br />

che potevano rendere un fabbricato<br />

<strong>di</strong> lusso nel 1961, ora sono obbligatorie<br />

per legge, vedasi ad esempio la 2<br />

ove l’ascensore è previsto solo per i fabbricati<br />

con più <strong>di</strong> 4 piani; la 3 ove l’impianto<br />

<strong>di</strong> acqua calda può essere separato,<br />

magari a pannelli solari.<br />

Questo semplice esempio, nato da esperienze<br />

<strong>di</strong>rette, ma altri sicuramente potrebbero<br />

essercene, <strong>di</strong>mostra come una<br />

frettolosa verifica dell’Agenzia porti a situazioni<br />

ingiuste e penalizzanti per il citta<strong>di</strong>no,<br />

che poi si trova costretto ad estenuanti<br />

e costose procedure <strong>di</strong> ricorso.<br />

La causa <strong>di</strong> queste possibili definizioni<br />

catastali che identificano caratteristiche<br />

che non rispecchiano l’evoluzione<br />

intervenuta nelle costruzioni, va ricercata<br />

nell’obsolescenza <strong>di</strong> talune norme<br />

che pur essendo vigenti ed operanti ai<br />

fini fiscali e/o catastali, nulla hanno più<br />

da spartire con l’intervenuto ammodernamento<br />

ed adeguamento delle norme<br />

urbanistiche ed igienico e<strong>di</strong>lizie.<br />

Capita quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> trovarsi <strong>di</strong> fronte a casi<br />

reali, in cui un’immobile <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> vani<br />

che per il Catasto sono utili e produttivi<br />

<strong>di</strong> red<strong>di</strong>to, ma che confrontati con la<br />

normale ed o<strong>di</strong>erna valenza e funzionalità<br />

abitativa (rispettosa <strong>di</strong> tutte le attuali<br />

norme e<strong>di</strong>lizie) finiscono in una con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> assoluta marginalità se non<br />

ad<strong>di</strong>rittura vengono ridotti alla inutilizzabilità<br />

e quin<strong>di</strong> anche all’impossibilità<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />

29<br />

5/2008


Attività dei Collegi: Gorizia e Pordenone<br />

E la formazione... continua<br />

Conclusi i corsi <strong>di</strong> certificazione energetica, continua l’attività formativa<br />

<strong>di</strong> Silvio Martinelli<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Silvio Martinelli<br />

Sono terminati il giorno 8 marzo u.s., con<br />

gli esami <strong>di</strong> ogni singolo can<strong>di</strong>dato, i corsi<br />

<strong>di</strong> certificazione energetica, a conclusione<br />

del programma <strong>di</strong> aggiornamento<br />

in tema <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia sostenibile, organizzati<br />

a Gorizia e Pordenone.<br />

Hanno superato con esito favorevole<br />

l’esame il 100 per cento dei can<strong>di</strong>dati<br />

che hanno potuto partecipare alle sessioni<br />

d’esame, ottenendo così la possibilità<br />

<strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento volontario al SA-<br />

CERT (Sistema <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento degli<br />

organismi <strong>di</strong> certificazione degli e<strong>di</strong>fici -<br />

è l’Associazione che si occupa della verifica<br />

e dell’attestazione delle capacità<br />

Consegna attestato<br />

professionali degli operatori che svolgono<br />

attività <strong>di</strong> valutazione della conformità<br />

a Norme Tecniche, documenti normativi<br />

ad esse equiparati ed a Regole Tecniche<br />

cogenti sugli e<strong>di</strong>fici e sugli impianti<br />

ad essi asserviti).<br />

Per gli iscritti che non hanno potuto partecipare<br />

all’esame, è rimasta comunque<br />

aperta la possibilità <strong>di</strong> effettuarlo presso<br />

una qualunque sede ove il SACERT<br />

effettua corsi analoghi.<br />

Il corso è stato interessante ed impegnativo,<br />

la partecipazione dei corsisti assidua e<br />

appassionata. Tutti i partecipanti all’evento<br />

formativo inoltre, hanno espresso commenti<br />

positivi ed è emerso ad<strong>di</strong>rittura il<br />

desiderio <strong>di</strong> voler partecipare perio<strong>di</strong>camente<br />

a delle giornate <strong>di</strong> aggiornamento<br />

e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento sulla tematica svolta,<br />

magari costituendo apposite commissioni<br />

<strong>di</strong> lavoro a livello <strong>di</strong> Collegio, per<br />

mantenere un monitoraggio costante sulle<br />

normative e sulle procedure.<br />

Per questo i responsabili dei Collegi che<br />

hanno organizzato i Corsi, si stanno già<br />

attrezzando e si sono resi <strong>di</strong>sponibili per<br />

fare ancora da riferimento a tutti coloro<br />

che volessero aderire e partecipare.<br />

Gli attestati <strong>di</strong> superamento dell’esame<br />

finale sono stati consegnati ai partecisegue<br />

a pag. 32<br />

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<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

zioni della normativa sull’inquinamento<br />

acustico; dalla revisione della norma sulla<br />

sicurezza nei luoghi <strong>di</strong> lavoro (a fronte<br />

della recente pubblicazione del testo<br />

unico in materia), alle importanti novità<br />

introdotte nel settore della prevenzione<br />

incen<strong>di</strong>, che hanno ri<strong>di</strong>segnato lo scenario<br />

operativo in materia.<br />

E poi ancora si approfon<strong>di</strong>ranno gli in<strong>di</strong>spensabili<br />

argomenti in materia <strong>di</strong> sgravi<br />

fiscali, che rappresentano un importante<br />

volano economico nel settore e<strong>di</strong>le, nonchè<br />

continui aggiornamenti delle tematiche<br />

catastali che costituiscono il nostro<br />

Da sinistra: Bruno Razza (Consigliere Nazionale), Silvio Martilelli (Presidente Associazione tavolo <strong>di</strong> lavoro quoti<strong>di</strong>ano.<br />

Gorizia), Piergiuseppe Sera (Presidente Collegio Gorizia)<br />

Su queste ed altre argomentazioni d’interesse,<br />

la categoria si sta adoperando<br />

panti il 4 aprile a Pordenone in occasione<br />

<strong>di</strong> un’assemblea degli iscritti al Collegio,<br />

per i colleghi corsisti <strong>di</strong> Pordenonari<br />

<strong>di</strong> aggiornamento, confortati anche<br />

per l’organizzazione <strong>di</strong> corsi e/o semine<br />

ed a Palmanova, per i corsisti <strong>di</strong> Gorizia,<br />

Trieste ed U<strong>di</strong>ne in occasione <strong>di</strong> dei più giovani), riscontrata elevata agli<br />

dalla importante partecipazione (specie<br />

una piacevolissima serata con cena <strong>di</strong> fine<br />

corso. Alla consegna hanno presenzia-<br />

è stata avviata la fase sperimentale della<br />

eventi formativi organizzati, da quando<br />

to i Presidenti delle Associazioni dei geometri<br />

(che hanno organizzato i corsi), Si dovranno comunque tenere in consi-<br />

formazione continua.<br />

i Presidenti dei Collegi <strong>di</strong> Gorizia e Pordenone<br />

ed il nostro Consigliere Naziosiglio<br />

Nazionale, che tendono a promuoderazione<br />

le recenti in<strong>di</strong>cazioni del Connale<br />

Bruno Razza.<br />

vere una formazione seria e professionale,<br />

me<strong>di</strong>ante la partecipazione a corsi<br />

A conferma dell’impegno e dell’interesse<br />

che l’argomento ha suscitato nei colleghi<br />

partecipanti ai corsi, si rileva che programmi previsti dal regolamento sul-<br />

e seminari con esami finali, aderenti ai<br />

molti colleghi hanno già effettuato la la formazione continua, che qualificano<br />

richiesta <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento a SACERT chi vi partecipa e merita così i previsti<br />

quali certificatori, ed ora i loro nominativi<br />

appaiono <strong>di</strong>rettamente sul sito <strong>di</strong> SA- La formazione quin<strong>di</strong>, va <strong>di</strong>stinta dalla<br />

cre<strong>di</strong>ti formativi assegnabili.<br />

CERT nell’elenco dei certificatori accre<strong>di</strong>tati,<br />

per le rispettive provincie <strong>di</strong> apne<br />

utile ed in<strong>di</strong>spensabile anch’essa, può<br />

semplice attività informativa, che sebbepartenenza.<br />

essere promossa anche da enti o società<br />

Ma l’attività formativa prosegue a 360 commerciali del settore e si svolge in un<br />

gra<strong>di</strong>, per aggiornare la categoria sulle arco temporale molto breve (seminari <strong>di</strong><br />

continue evoluzioni che si susseguono qualche ora), con accenni alla tematica<br />

in molti settori.<br />

in questione ed ampi spazi per proposte<br />

Si va dall’e<strong>di</strong>lizia con applicazioni della e soluzioni commerciali del caso.<br />

nuova <strong>di</strong>sciplina regionale, alle implica- segue a pag. 34<br />

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A destra e sotto: uno scorcio<br />

della tavolata (donne)<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Siamo consapevoli che la formazione<br />

obbligatoria e continua, rappresenta comunque<br />

un costo, sia per l’impiego materiale<br />

del tempo che viene sottratto alla<br />

nostra attività lavorativa, che per l’onere<br />

economico che i corsi seri e professionali<br />

comportano.<br />

È noto altresì che a scontare maggiormente<br />

tale <strong>di</strong>fficoltà sono in particolare<br />

i colleghi più giovani, i quali sono tenuti<br />

a sostenere un maggior numero <strong>di</strong> ore<br />

<strong>di</strong> aggiornamento per realizzare i cre<strong>di</strong>ti<br />

formativi necessari, pur <strong>di</strong>sponendo in<br />

genere <strong>di</strong> minori risorse economiche.<br />

È evidente che tutti noi (colleghi anziani<br />

e giovani) dobbiamo entrare nell’or<strong>di</strong>ne<br />

<strong>di</strong> idee che la nostra formazione continua<br />

è in<strong>di</strong>spensabile per poter continua-<br />

re a lavorare con competenza e capacità,<br />

quin<strong>di</strong> va considerata come un vero<br />

e proprio investimento per il nostro lavoro,<br />

in quanto ci consente <strong>di</strong> rimanere<br />

motivatamente sul mercato.<br />

Per questo nel futuro della formazione<br />

professionale, si dovrà tener conto della<br />

doverosa necessità dell’appren<strong>di</strong>mento<br />

e per quanto possibile, si dovrà cercare<br />

<strong>di</strong> contemperarla con le necessità e le<br />

problematiche dei colleghi e della loro<br />

attività. La formazione dovrà concretizzarsi<br />

sempre più con dei corsi nelle varie<br />

<strong>di</strong>scipline d’interesse, organizzati con<br />

profili <strong>di</strong> alto spessore culturale e formativo,<br />

che siano sicuramente impegnativi<br />

ma estremamente qualificanti.<br />

Nella organizzazione dei corsi e degli<br />

eventi formativi in genere, si cercherà<br />

<strong>di</strong> prevedere orari <strong>di</strong> lezione ad intervalli<br />

temporali como<strong>di</strong> e ragionevoli in modo<br />

che incidano il meno possibile sull’attività<br />

professionale.<br />

Infine, sarà importante stu<strong>di</strong>are la possibilità<br />

<strong>di</strong> ottenere appositi contributi o sponsorizzazioni,<br />

in modo da poter contenere<br />

i costi della formazione, agevolando così<br />

i colleghi in <strong>di</strong>fficoltà economiche e soprattutto<br />

i più giovani, che rappresentano<br />

il futuro della nostra categoria.<br />

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Attività del Collegio <strong>di</strong> Trieste<br />

Incontro internazionale<br />

transfrontaliero<br />

Il Collegio dei Geometri <strong>di</strong> Trieste incontra i colleghi della Slovenia<br />

e fissa le basi per una proficua collaborazione<br />

<strong>di</strong> Pasquale Bucci<br />

Il giorno 4 aprile<br />

2008, in occati<br />

richieste delle aziende slovene <strong>di</strong> inse-<br />

so in Europa della Slovenia. Le pressansione<br />

della Fiera<br />

dell’e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> nalizzate alla partecipazione agli appalrirsi<br />

nel mercato immobiliare italiano fi-<br />

Gornja Radgona ti pubblici da una parte, le competenze<br />

in Slovenia (vicino<br />

a Maribor), il Collegio dei Geometri stione dei cantieri sia in termini <strong>di</strong> con-<br />

maturate dai geometri italiani nella ge-<br />

<strong>di</strong> Trieste ha avuto l’opportunità <strong>di</strong> promuovere<br />

un’incontro culturale con i col-<br />

dell’attività <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>natore per la sicutabilità<br />

pubblica che nello svolgimento<br />

leghi sloveni, al fine <strong>di</strong> poter confrontare<br />

le rispettive esperienze professionali esecuzione) dall’altra, hanno creato i prerezza<br />

(sia in fase <strong>di</strong> progettazione che <strong>di</strong><br />

tra i due paesi e valutare le reciproche supposti e le con<strong>di</strong>zioni per organizzare<br />

opportunità <strong>di</strong> lavoro che si prospettano<br />

dopo la caduta dei confini e l’ingres- segue a pag.<br />

congiuntamente ai colleghi sloveni, una<br />

36<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

35<br />

5/2008


prima tavola rotonda presso uno stand<br />

fieristico della Fiera dell’e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> Gornja<br />

Radgona.<br />

L’incontro, patrocinato in collaborazione<br />

con l’Istituto nazionale per il Commercio<br />

Estero - ICE <strong>di</strong> Lubiana, ha visto oltre<br />

alla partecipazione del Collegio dei<br />

Geometri <strong>di</strong> Trieste, rappresentato da alcuni<br />

colleghi del Consiglio Direttivo e da<br />

numerosi giovani Geometri triestini, per<br />

la Slovenia è intervenuto il magg. Branko<br />

Kovač, vice presidente della Sezione<br />

dei Geometri della Slovenia presso la Camera<br />

Nazionale d’Ingegneria.<br />

Il magg. Branko Kovač, ha presentato<br />

brevemente in una relazione, la figura<br />

del Geometra in Slovenia, evidenziando<br />

le competenze e gli obblighi normativi a<br />

cui ci si deve attenere per svolgere l’attività<br />

<strong>di</strong> topografo e costruttore.<br />

Il Presidente del Collegio dei Geometri<br />

<strong>di</strong> Trieste geom. Pasquale BUCCI a sua<br />

volta, ha spiegato le particolarità dell’attività<br />

del Geometra in Italia, soffermandosi<br />

sulle numerose competenze acquisite<br />

dal Geometra italiano in campo e<strong>di</strong>-<br />

lizio, progettuale, topografico, estimativo<br />

e catastale. Al termine delle presentazioni,<br />

opportunamente tradotte simultaneamente<br />

da due interpreti professionali,<br />

i relatori sono rimasti a <strong>di</strong>sposizione<br />

del pubblico per rispondere alle domande<br />

degli intervenuti.<br />

I quesiti sono risultati utili per conoscere<br />

meglio, da ambo le parti, le opportunità<br />

offerte dal mercato dei due paesi.<br />

L’organizzazione dell’evento ha poi invitato<br />

gli intervenuti ad un brunch <strong>di</strong> lavoro<br />

con degustazione <strong>di</strong> prodotti e vini<br />

tipici sloveni; questa è stata anche l’occasione<br />

per conoscerci meglio e scambiarci<br />

opinioni e conoscenze più specifiche sulle<br />

rispettive attività professionali, rimandando<br />

a successivi incontri che potranno<br />

tenersi anche in Italia, per approfon<strong>di</strong>menti<br />

ed intese <strong>di</strong> collaborazione future.<br />

La giornata si è poi conclusa con una visita<br />

guidata ai pa<strong>di</strong>glioni espositivi della<br />

Fiera, dove sono stati avviati i primi contatti<br />

reciproci tra gli investitori sloveni e<br />

quelli italiani presenti, per eventuali future<br />

opportunità <strong>di</strong> lavoro.<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

5/2008<br />

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Attività del Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne<br />

Guida operativa per l’utilizzo<br />

del programma voltura<br />

Pronta in Collegio la Guida operativa per l’ultilizzo del software delle volture<br />

<strong>di</strong> Pierdomenico Abrami<br />

Per offrire un aiuto<br />

pratico focalizzato<br />

sugli aspetti<br />

volti ad evitare errori<br />

frequenti nella<br />

compilazione delle<br />

volture informatiche, da inoltrare al CA-<br />

TASTO TERRENI e al CATASTO FAB-<br />

BRICATI, i geometri Marco Moro e Sandro<br />

Terenzani hanno pre<strong>di</strong>sposto un’utilissima<br />

pubblicazione.<br />

Il lavoro, con<strong>di</strong>viso dall’Ufficio Provinciale<br />

dell’Agenzia del Territorio, nasce<br />

nell’ambito delle attività della Commissione<br />

Catasto, Ambiente e Territorio del<br />

Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne.<br />

Nel ringraziare gli autori per la preziosa<br />

collaborazione si comunica che la pubblicazione<br />

è a <strong>di</strong>sposizione degli iscritti<br />

che la richiedono presso la sede del Collegio<br />

<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne.<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong><br />

Nota <strong>di</strong> redazione<br />

Alcuni lettori si sono lamentati che nelle nostre copertine appaiono “soltanto i camini”. Ricor<strong>di</strong>amo a tutti<br />

che il tema per tutte le copertine del 2008 è stato scelto <strong>di</strong> proposito dal Comitato <strong>di</strong> Redazione e si<br />

intitola “I nostri camini”.<br />

Pertanto si chiede la <strong>di</strong>sponibilità e la collaborazione <strong>di</strong> tutti i colleghi che eventualmente potessero fornire<br />

fotografie <strong>di</strong> camini caratteristici della nostra Regione.<br />

37<br />

5/2008


IN COPERTINA<br />

Torrette da camino a Spessa <strong>di</strong> Cividale del Friuli (UD)<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

<strong>GEOMETRA</strong><br />

ORGANO UFFICIALE DEL COMITATO<br />

REGIONALE DEI COLLEGI DEI <strong>GEOMETRI</strong><br />

DEL FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

BRUNO RAZZA<br />

COMITATO DI REDAZIONE<br />

PIER GIUSEPPE SERA (Go)<br />

ANTONIO TIEGHI (Pn)<br />

LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)<br />

ELIO MIANI (Ud)<br />

COORDINATORE DI REDAZIONE<br />

GLORIA GOBETTI (Ud)<br />

PROPRIETÀ<br />

COMITATO REGIONALE<br />

DEI COLLEGI DEI <strong>GEOMETRI</strong><br />

DEL FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

EDITORE, DIREZIONE,<br />

REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE<br />

ASSOCIAZIONE DEI <strong>GEOMETRI</strong><br />

DELLA PROVINCIA DI UDINE<br />

per conto del Comitato Regionale dei Collegi<br />

dei Geometri del Friuli Venezia Giulia<br />

Via Grazzano 5/b<br />

33100 U<strong>di</strong>ne<br />

Tel 0432 501503<br />

Fax 0432 504048<br />

e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.it<br />

Il presente numero è stato chiuso per la stampa<br />

l’8 maggio 2008. Tiratura 2948 copie<br />

STAMPA<br />

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Via Civi<strong>di</strong>na 58<br />

33010 Tavagnacco (Ud)<br />

Tel 0432 570182<br />

Fax 0432 309925<br />

Per invio materiali: al<strong>di</strong>na@graphiclinea.com<br />

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33100 U<strong>di</strong>ne<br />

Tel 0432 512270<br />

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e-mail: euronews@ilfriuli.it<br />

AUTORIZZ. DEL TRIBUNALE DI UDINE<br />

N. 42/92 DEL 21.11.92<br />

PREZZO DI COPERTINA € 2,00<br />

ARRETRATI € 3,00<br />

ABBONAMENTO 12 NUMERI € 20,00<br />

ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,00<br />

Questo perio<strong>di</strong>co è associato<br />

all’Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana

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