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la figlia cristiana provveduta - Don Bosco

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<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - La Figlia Cristiana <strong>provveduta</strong> [4a edizione]<br />

del vostro santo amore. Possedete, o Cuore dolcissimo, tutto il cuor mio, talmente ch’egli d’oggi<br />

in avanti sia tutto per voi. Scrivete, o Cuore santissimo, sopra del mio gli affanni così amari, che<br />

per tanti anni sopra <strong>la</strong> terra sopportaste con tanto {126 [304]} amore per me, acciocchè al<strong>la</strong> lor<br />

vista io d’oggi in avanti aneli al patire, o almeno sopporti per amor vostro con pazienza tutte le<br />

pene di questa vita. Cuore umilissimo di Gesù, fatemi parte del<strong>la</strong> vostra umiltà. Cuore<br />

mansuetissimo, comunicatemi <strong>la</strong> vostra dolcezza; togliete dal mio cuore tutto ciò che a Voi non<br />

piace. Convertitelo tutto a Voi, acciocchè non voglia e non desideri se non quello che voi volete.<br />

Fate insomma, ch’io viva solo per ubbidirvi, solo per amarvi, solo per darvi gusto.<br />

ASPIRAZIONI DIVOTE AL SACRO CUORE.<br />

O Cuore amantissimo del mio Gesù, Cuore aperto per essere il rifugio delle anime,<br />

ricevetemi.<br />

O Cuore sopra <strong>la</strong> Croce così addolorato per li peccati del mondo, datemi un vero dolore<br />

de’miei peccati.<br />

O Cuore tutto pieno e sempre pieno di fiamme di purissimo amore, datemi una vita<br />

novel<strong>la</strong> di amore e di grazia.<br />

O Cuore degno di possedere tutti i cuori delle creature, unitemi talmente a voi, che io non<br />

abbia mai più a dividermi da voi.<br />

O Maria speranza mia, Voi tutto potete appresso Dio; ottenetemi in grazia di essere sino<br />

al<strong>la</strong> morte serva fedele del Sacro Cuore di Gesù e del vostro. {127 [305]}<br />

Divozione a Maria Santissima<br />

Un sostegno grande, un’arma potente contro le insidie del demonio l’abbiamo, o<br />

figliuole, nel<strong>la</strong> divozione e nell’amore a Maria Santissima. Ascoltate con quali amorevoli parole<br />

ci invita a sè: Chi è fanciullo venga a me, chi è abbandonato corra a me, e troverà una madre<br />

amorosa, che prenderà cura di lui. Corriamo, o figliuole, tra le braccia di Maria, che oltre i suoi<br />

materni inviti, troppi motivi abbiamo di esserle divoti.<br />

Non è Maria <strong>la</strong> più bel<strong>la</strong> creatura che sia uscita dalle mani di Dio? Non è el<strong>la</strong> <strong>la</strong> più<br />

innocente, <strong>la</strong> più pura, concepita senza macchia di peccato? Tota pulchra et Maria, et macu<strong>la</strong><br />

non est in te. Maria è <strong>la</strong> creatura più ricca di meriti, e supera in santità gli angeli, gli arcangeli, i<br />

santi tutti del Paradiso. Maria è <strong>la</strong> creatura più cara, più prediletta al Signore, e Iddio ama più <strong>la</strong><br />

Madonna che tutti gli angeli e santi uniti insieme. O Maria! dopo Dio non si può nè dire, nè<br />

concepire cosa più grande di te! noi non ameremo Maria?<br />

Maria è tanto grande e ricca di virtù che si meritò d’essere Madre di Dio. Vi può essere<br />

dignità maggiore di questa? Tutti i santi Dottori del<strong>la</strong> Chiesa quando si mettevano a considerare<br />

Maria sotto questo titolo, abbagliati da tanta grandezza si prostravano ai piedi di Lei pieni di<br />

venerazione esc<strong>la</strong>mando: O Maria! quanto siete grande, e quanto dovete essere potente presso il<br />

{128 [306]} trono di Dio! Siete <strong>la</strong> Madre di Dio, dicea quel Santo così divoto di Maria, che fu s.<br />

Giuseppe da Copertino ma siete anche <strong>la</strong> madre mia. Mater Dei, Mater mea. Ed eccovi un altro<br />

motivo di esser divoti di Lei. Fu intendimento di Dio che Maria dovendo essere <strong>la</strong> madre di Gesù<br />

Cristo, che è il capo, fosse pure <strong>la</strong> madre di noi che siamo le membra. Appunto col titolo di<br />

Madre è da tutti appel<strong>la</strong>ta. Maria è nostra madre perchè ci ridonò <strong>la</strong> vita di grazia stataci tolta<br />

dal<strong>la</strong> nostra progenitrice. Quod Eva tristis abstulit, tu reddis almo germine. Il benedetto Gesù si<br />

degnò chiamarci suoi fratelli. Siamo dunque figli del<strong>la</strong> stessa Madre, ond’è che s. Bernardo<br />

esc<strong>la</strong>ma pieno di esultanza a questo pensiero: godiamo tutti insieme e diciamo nel gaudio:<br />

Benedetto Gesù nostro fratello per cui Maria è diventata nostra madre e come tali ce <strong>la</strong> <strong>la</strong>sciò<br />

Gesù stesso sul<strong>la</strong> croce’nel<strong>la</strong> persona di s. Giovanni apostolo prediletto. Rallegriamoci dunque, o<br />

figliuole, d’avere una Madre così buona, così potente presso il trono di Dio, che può e vuole<br />

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