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la figlia cristiana provveduta - Don Bosco

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<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - La Figlia Cristiana <strong>provveduta</strong> [4a edizione]<br />

confidenza a palesare qualsiasi nostra colpa al confessore, che e un padre amante, il quale fa le<br />

veci di Dio nel tribunale del<strong>la</strong> penitenza.<br />

Finita l’accusa dei peccati, ascoltiamo con somma attenzione e con somma venerazione<br />

ciò che verrà detto dal confessore, procurando di non dimenticare gli avvisi che egli ci dà per<br />

correggerci delle colpe commesse, o preservarci di ricadere nelle medesime per l’avvenire.<br />

Fata <strong>la</strong> confessione, cogli occhi bassi ritiriamoci in disparte e facciamo gli atti seguenti.<br />

DOPO LA CONFESSIONE.<br />

Ringraziamento.<br />

Come potrò io mai Dio d’immensa bontà, rendervi le grazie che meritate? Quali grazie<br />

non dovrò io rendere al<strong>la</strong> infinita vostra misericordia? A me erano riserbate pene eterne per i<br />

miei peccati: e voi invece me li {108 [286]} perdonate a li seppellite in un profondo oblio. Chi<br />

potrà mai comprendere l’immensità del<strong>la</strong> vostra misericordia? Chi potrà ringraziarvi come si<br />

conviene per tanta vostra bontà? Troppo debole son io. Io non posso fare altro, adorabile<br />

Salvatore dell’anima mia, che offerirvi tutta me stessa, tutta <strong>la</strong> mia vita. Sì, io occuperò <strong>la</strong> mia<br />

vita a raccontare le vostre maraviglie, e sino all’ultimo mio respiro io annunzierò all’universo le<br />

vostre misericordie.<br />

Nell’atto stesso che mi vedo colmare di conso<strong>la</strong>zione al pensiero di ciò che era prima e di<br />

ciò che ora sono, mi sento, o mio Dio, un odio grave contro al peccato, e col più vivo sentimento<br />

dell’anima prometto di non offendervi mai più. Aiutatemi voi a mettermi con animo costante e<br />

generoso intorno all’affare del<strong>la</strong> mia eterna salute. Vergine Immaco<strong>la</strong>ta, Angelo mio custode,<br />

Santi miei protettori, celesti spiriti e felicissimi comprensori del Paradiso, ottenetemi voi da Dio<br />

che non l’offenda mai più per l’avvenire. Deh! ringraziatelo in vece mia, e col<strong>la</strong> potente vostra<br />

intercessione ottenetemi <strong>la</strong> grazia del<strong>la</strong> santa perseveranza. {109 [287]}<br />

Apparecchio al<strong>la</strong> santa comunione<br />

Al<strong>la</strong> Messa, al momento, in cui il sacerdote proferisce sul pane e sul vino le parole del<strong>la</strong><br />

consacrazione, il pane e il vino si cangiano nel corpo e nel sangue di G. C. Di maniera che non<br />

restano più che le specie, ovvero le apparenze del pane, e del vino. Le parole usate dal divin<br />

Salvatore nell’istituire il Sacramento dell’Eucarestia sono: Questo è il mio corpo; questo è il mio<br />

sangue; le quali parole Gesù comandò che fossero costantemente usate dai suoi sacerdoti a nome<br />

suo nel sacrifizio del<strong>la</strong> santa Messa. Così quando il SS. Sacramento viene esposto sull’altare,<br />

oppure è nascosto nel tabernacolo, là vi è G. C. realmente presente, che noi dobbiamo adorare.<br />

Quando poi ci comunichiamo, noi riceviamo Gesù Cristo medesimo per cibo spirituale<br />

dell’anima nostra.<br />

Non è <strong>la</strong> sua immagine, nemmeno <strong>la</strong> sua figura, come un crocifisso, ma vi è lo stesso G.<br />

C., vale a dire il medesimo figliuolo di Dio, il medesimo G. C. nato dall’immaco<strong>la</strong>ta V. Maria,<br />

che morì per noi sul<strong>la</strong> croce, che è risuscitato e salito al cielo. Egli è nell’Ostia santa vivo e<br />

glorioso come in Cielo.<br />

Per fare una buona comunione bisogna aver <strong>la</strong> coscienza monda da ogni peccato mortale.<br />

Chi ne avesse anche un solo commetterebbe un sacrilegio, {110 [288]} e, come dice s. Paolo,<br />

mangerebbe e beverebbe il suo giudizio e <strong>la</strong> sua condanna. Bisogna eziandio essere digiuno dal<strong>la</strong><br />

mezzanotte sino al tempo del<strong>la</strong> comunione, eccetto che uno sia comunicato per Viatico in caso di<br />

grave ma<strong>la</strong>ttia.<br />

ORAZIONE PREPARATORIA ALLA S. COMUNIONE.<br />

www.donboscosanto.eu 44/263

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