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la figlia cristiana provveduta - Don Bosco

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<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - La Figlia Cristiana <strong>provveduta</strong> [4a edizione]<br />

Domenica quarta. Giorno quarto - per <strong>la</strong> novena. San Luigi staccato dai<br />

beni del<strong>la</strong> terra.<br />

Ogni bene terreno fu stimato da s. Luigi come cosa da nul<strong>la</strong>. Egli leggeva con ispavento<br />

le parole del Salvatore, che dice essere più facile passare un cammello per <strong>la</strong> cruna di un ago, che<br />

un ricco abbia a salvarsi. Perciò compiangeva i ricchi ed i grandi del mondo, i quali si perdono<br />

dietro ai beni sì vili e caduchi, e che sovente per un po’ di danaro o per un palmo di terreno<br />

perdono <strong>la</strong> loro eterna felicità. Disprezzava ogni rispetto umano, e sebbene più volte defiso e<br />

bur<strong>la</strong>to, tuttavia egli non cessava di comparire umilmente vestito anche ne’ luoghi di grande<br />

comparsa. Lasciava che ognuno par<strong>la</strong>sse a suo talento, ed egli si mostrava modesto in casa, per le<br />

vie e specialmente in chiesa, avendo solo a cuore <strong>la</strong> salvezza dell’anima e quelle cose che<br />

riguardano l’onor di Dio. Ma al<strong>la</strong> vista dei grandi {65 [243]} pericoli, che portano sempre seco<br />

le ricchezze e le grandezze terrene, deliberò di romper<strong>la</strong> interamente col mondo e darsi tutto al<br />

Signore, abbandonò pertanto il principato, i parenti, gli amici, e dopo moltissimi contrasti da<br />

parte degli uni e degli altri, abbracciò lo stato religioso, in cui pervenne al più alto grado di<br />

<strong>cristiana</strong> perfezione.<br />

Se vogliamo anche noi distaccare il nostro cuore dalle vanità del mondo ed affezionarci<br />

alle cose di Dio, cominciamo dal disprezzare i beni terreni, che come pungenti spine ci sono<br />

d’impedimento al<strong>la</strong> nostra salute; stimiamo soltanto quello, che giova per condurci al<strong>la</strong> beata<br />

eternità, dicendo con s. Luigi: Ciò, che non è eterno, è un niente: Quod aeternum non est, nihil<br />

est. Questo si otterrà facilmente, se dispregiando ogni rispetto umano attenderemo alle cose che<br />

riguardano all’onor di Dio, e specialmente al<strong>la</strong> frequenza dei sacramenti del<strong>la</strong> confessione e<br />

comunione, che sono i due mezzi più efficaci per vincere il rispetto umano, staccare il nostro<br />

cuore dalle cose terrene e innamorarci delle celesti.<br />

Giacu<strong>la</strong>toria.<br />

Amabilissimo s. Luigi, per quel<strong>la</strong> stretta unione che voi aveste con Dio, fate, che il mio<br />

cuore per l’avvenire non pensi più ad altro che alle cose del Cielo, ed abbia sempre a vile quelle<br />

del<strong>la</strong> terra.<br />

Pratica.<br />

Risolviamoci oggi di voler frequentare, per quanto ci è possibile, i sacramenti del<strong>la</strong><br />

confessione {66 [244]} e del<strong>la</strong> comunione, e di mettere in pratica i consigli del confessore.<br />

Preghiera. Luigi Santo, ecc., pag. 61.<br />

Domenica quinta. Giorno quinto - per <strong>la</strong> novena. Carità di San Luigi verso<br />

del prossimo.<br />

L’amore verso il prossimo è <strong>la</strong> misura dell’amor di Dio. S. Luigi non solo aveva viscere<br />

di carità verso del prossimo, ma sapeva maravigliosamente sopportarne i difetti. Fin da fanciullo<br />

era sì paziente agli insulti, agli oltraggi, alle vil<strong>la</strong>nie dei compagni, che, ben lontano dal mostrarsi<br />

offeso, gioiva; e chi più lo disprezzava più da lui era amato. Fin da fanciullo aveva meditate le<br />

parole del Vangelo, là dove dice: Date il superfluo ai poveri. Perciò godeva nel dare in limosina<br />

non solo il superfluo, ma nel privarsi delle cose a lui più care per darle ai bisognosi. Quando poi<br />

sapeva che trovavasi qualche poverello al<strong>la</strong> porta, egli subito lo andava a vedere, e tutto allegro<br />

correva dal<strong>la</strong> marchesa sua madre per chiederle qualche cosa, ed ottenuta<strong>la</strong>, voleva andar<strong>la</strong> a<br />

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