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la figlia cristiana provveduta - Don Bosco

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<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - La Figlia Cristiana <strong>provveduta</strong> [4a edizione]<br />

che <strong>la</strong> possedono, diventano simili agli Angeli di Dio, sebbene siano ancora mortali sopra <strong>la</strong><br />

terra. Saranno siccome Angeli di Dio, sono parole del Salvatore. Questa virtù si è come il centro,<br />

intorno a cui si raccolgono e si conservano tutti i beni, e se per disgrazia si perde, tutte le virtù<br />

sono perdute. Vennero tutti i beni insieme con essa, dice il Signore. {31 [209]}<br />

Ma questa virtù, o giovanette, che fa di voi altrettanti angeli del Cielo, virtù che tanto<br />

piace a Gesù ed a Maria, è sommamente invidiata dal nemico delle anime, che suole darvi<br />

gagliardi assalti per farve<strong>la</strong> perdere o almeno indurvi a macchiar<strong>la</strong>. Per questo motivo io vi<br />

suggerisco alcune, regole, ovvero armi, con cui riuscirete certamente a conservar<strong>la</strong> e respingere<br />

il nemico tentatore.<br />

L’arma principale è <strong>la</strong> ritiratezza. La purità è un diamante di gran valore; se si espone un<br />

tesoro in vista del <strong>la</strong>dro, si corre grave rischio di essere derubato.<br />

È <strong>la</strong> purità paragonata ad uno specchio che si appanna ad ogni alito benchè leggero, ad un<br />

giglio che perde il suo naturale candore e <strong>la</strong> sua bellezza se vien toccato. Conviene quindi usare<br />

grande caute<strong>la</strong> per non perder questo tesoro, perchè questo specchio non venga offuscato, nè<br />

contaminato questo candido giglio. Quindi vigi<strong>la</strong>nza negli occhi. Quante volte <strong>la</strong> morte entra per<br />

gli occhi che son le finestre dell’anima! Il s. Giobbe aveva fatto un patto cogli occhi suoi per non<br />

aver mai cattivi pensieri. Oltre <strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza degli occhi è necessaria <strong>la</strong> temperanza. Dice s. Pio V,<br />

che è maggior miracolo che uno intemperante sia casto, che il risuscitare un morto; ed è perciò<br />

che l’Apostolo s. Paolo raccomanda ai giovani che siano sobrii; Iuvenes hortare ut sobrii sint. E<br />

più che ogni altra cosa aiuterà a conservare questa cara virtù una tenera e <strong>figlia</strong>le divozione a<br />

Maria SS. Madre di purità e <strong>la</strong> frequenza ai SS. Sacramenti del<strong>la</strong> Confessione e del<strong>la</strong><br />

Comunione. {32 [210]}<br />

Alcune pratiche di pietà sommamente utili<br />

per le giovanetti che vogliono darsi al Signore.<br />

Avvi un gran numero di pratiche di pietà approvate dal<strong>la</strong> Chiesa che molto giovano a<br />

mantenere nel fervore del servizio di Dio e fra queste potete sceglierne alcune di quelle per cui vi<br />

sentite maggiormente portate. Guardatevi tuttavia dal sopraccaricarvi di preghiere in modo da<br />

essere impedite di adempiere i doveri del vostro stato o da essere obbligate a farle ma<strong>la</strong>mente.<br />

Siate divote di Gesù Sacramentato fonte inesauribile di ogni grazia, del<strong>la</strong> sua passione e morte,<br />

ed ogni venerdì oltre qualche picco<strong>la</strong> mortificazione non dimenticatevi di recitare cinque Pater,<br />

Ave e Gloria alle cinque piaghe di Gesù Crocifisso.<br />

A questa aggiungete una tenera e <strong>figlia</strong>le divozione a Maria SS. che deve essere <strong>la</strong> Madre<br />

vostra, a cui dovete far ricorso in ogni vostra necessità. Non potete far cosa più grata al cuor di<br />

Dio che onorare ed imitare le virtù di Maria SS. Ascrivetevi col<strong>la</strong> licenza dei vostri genitori a<br />

qualche compagnia o confraternita sotto il titolo di lei, tra le figlie dell’Immaco<strong>la</strong>ta, di Maria<br />

Ausiliatrice o del Carmine, e studiatevi poi di adempiere quelle leggere obbligazioni che vi siete<br />

imposte e fatevi impegno specialmente di accostarvi ai SS. Sacramenti nelle solennità a Lei<br />

dedicate.<br />

Onorate ancora di culto speciale il castissimo sposo di Maria s. Giuseppe custode<br />

dell’infanzia di G. C. e del<strong>la</strong> nostra, ed ora Patrono universale del<strong>la</strong> Chiesa. Abbiate eziandio<br />

grande {33 [211]} affezione al rostro Angelo Custode, che veglia notte e giorno su di voi e vi<br />

difende dai nemici delle anime vostre. Rispettate <strong>la</strong> sua presenza e abbiate in lui piena<br />

confidenza come l’avevano s. Cecilia, s. Francesca Romana e tante altre sante che in terra ebbero<br />

<strong>la</strong> bel<strong>la</strong> sorte di godere del<strong>la</strong> visibile compagnia del loro buon Angelo.<br />

Due altre divozioni vi raccomando finalmente: quel<strong>la</strong> a s. Luigi Gonzaga proposto dal<strong>la</strong><br />

Chiesa a modello del<strong>la</strong> gioventù, di cui dovete ricopiare <strong>la</strong> innocenza e <strong>la</strong> illibata purità, il<br />

fervore e <strong>la</strong> carità ardente, e quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Santa di cui portate il nome, a cui è bene ogni giorno<br />

raccomandarvi. Procuratevi <strong>la</strong> vita di lei, leggete<strong>la</strong> sovente e studiatevi di imitarne le virtù.<br />

Coll’aiuto di queste divozioni non mancherete di assicurarvi <strong>la</strong> perseveranza nel bene e<br />

camminare con sicurezza per <strong>la</strong> via del Paradiso.<br />

www.donboscosanto.eu 14/263

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