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la figlia cristiana provveduta - Don Bosco

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<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> - La Figlia Cristiana <strong>provveduta</strong> [4a edizione]<br />

che fare, datevi a qualche <strong>la</strong>vorino di {28 [206]} vostro genio, a leggere qualche libro o istruttivo<br />

o edificante. Procura, dice s. Giro<strong>la</strong>mo, che il demonio non ti trovi mai disoccupata.<br />

Quando poi siete tentate, non fermatevi aspettando che <strong>la</strong> tentazione prenda possesso del<br />

vostro cuore, ma fate subito qualche cosa per liberarvene, o per mezzo del <strong>la</strong>voro, o per mezzo<br />

del<strong>la</strong> preghiera. Se una scintil<strong>la</strong> di carbone saltasse sul vostro abito, se un serpe cercasse<br />

avviticchiarsi al vostro piede non sareste sollecite di liberarvene? Così dovete fare col brutto<br />

pensiero. È fuoco che brucia, è serpe che avvelena l’anima vostra. Se poi <strong>la</strong> tentazione continua,<br />

fate il segno del<strong>la</strong> santa croce, baciate qualche oggetto benedetto, dicendo: Maria, aiuto dei<br />

cristiani, pregate per me; oppure: Luigi santo, fate ch’io non offenda il mio Dio. Vi nomino<br />

questo santo, perchè proposto dal<strong>la</strong> Chiesa a protettore speciale e modello del<strong>la</strong> gioventù. In fatti<br />

egli per vincere le tentazioni fuggiva ogni sorta di occasioni; digiunava sovente a pane ed acqua,<br />

si f<strong>la</strong>gel<strong>la</strong>va per modo, che le vesti, le pareti ed il pavimento erano tinti del suo innocente<br />

sangue. Così ottenne Luigi una compiuta vittoria di tutte le tentazioni; così <strong>la</strong> otterrete anche voi,<br />

se procurerete d’imitarlo almeno nel<strong>la</strong> mortificazione dei sensi, soprattutto nel<strong>la</strong> modestia, e se vi<br />

raccomanderete di cuore a lui quando foste tentate. {29 [207]}<br />

Articolo VII. Alcune astuzie che usa il demonio per ingannare <strong>la</strong> gioventù.<br />

Il primo <strong>la</strong>ccio che suole il demonio tendere per rovinare l’anima vostra è il presentarvi,<br />

come sarà mai possibile che per quaranta, cinquanta o sessant’anni, che vi promette di vita,<br />

possiate camminare per <strong>la</strong> difficile strada del<strong>la</strong> virtù sempre lontane da’piaceri.<br />

Quando il demonio vi suggerisce questo, voi rispondetegli: Chi mi assicura, che io giunga<br />

fino a quell’età! La mia vita è nelle mani del Signore; può essere che questo giorno sia l’ultimo<br />

di mia vita. Quanti del<strong>la</strong> mia età erano ieri allegri, benestanti, spiritosi ed oggi sono condotti al<br />

sepolcro? Quante mie compagne sono scomparse da questo mondo sul fior degli anni! E non<br />

potrebbe accadere a me altrettanto? E quando anco dovessimo faticare alcuni anni pel Signore<br />

sul<strong>la</strong> terra, non saremmo abbondantissimamente compensati da un’eternità di gloria e di piaceri<br />

nel Paradiso? Altronde noi vediamo che quelle, le quali vivono in grazia di Dio, sona sempre<br />

allegre, ed anche nelle afflizioni hanno il cuor contento. Al contrario quelle, che si danno ai<br />

piaceri, vivono arrabbiate, e si sforzano per trovare <strong>la</strong> pace nei loro passatempi, ma sono sempre<br />

più infelici: Non est pax impiis, dice il Signore.<br />

Soggiungerà ancora qualcheduno: Noi siamo giovani, se ci mettiamo a pensare al<strong>la</strong><br />

eternità, all’inferno, questo ci fa divenire malinconiche, anzi ci farebbe anche girare <strong>la</strong> testa. Io vi<br />

concedo {30 [208]} che il pensiero di una eternità beata od infelice, il pensare ad un supplizio<br />

che non finirà mai più, sia un pensiero tetro e spaventoso. Ma ditemi: Se ci fa girar <strong>la</strong> testa il solo<br />

pensarvi, che sarebbe l’andarvi? Meglio è pensarvi adesso per non cadervi per l’avvenire; ed è<br />

certo che, se noi ci pensiamo, ne saremo preservati. Osservate per altro, che se è tristo il pensiero<br />

dell’inferno, ci colma di conso<strong>la</strong>zione <strong>la</strong> speranza di un Paradiso, ove si godono tutti i beni.<br />

Perciò i Santi mentre pensavano seriamente all’eternità delle pene, vivevano in somma allegria<br />

col<strong>la</strong> ferma fiducia in Dio di evitarle, e andare un giorno al possesso dei beni infiniti che il<br />

Signore tiene preparati a chi lo serve. Coraggio adunque, o giovanette, provate a servire il<br />

Signore, e poi vedrete quanto sia dolce e soave il suo servizio e di quanta contentezza innondi il<br />

cuor vostro e nel tempo e nell’eternità.<br />

Articolo VIII. La più bel<strong>la</strong> delle virtù.<br />

La virtù nei giovani cuori è un prezioso ornamento, che li rende cari a Dio ed agli uomini.<br />

Ma <strong>la</strong> virtù regina, <strong>la</strong> virtù angelica, <strong>la</strong> santa purità è un tesoro di tale pregio, che le giovanette,<br />

www.donboscosanto.eu 13/263

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