Allegato - Comune di Buccinasco

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20.11.2014 Views

60 in condizioni di abbandono. In questa area potrebbe sorgere lo spazio espositivo per le mostre e gli eventi culturali. Lo spazio da edificare non richiede particolari strutture edilizie in quanto deve essere vuoto e le pareti libere da suppellettili. II solo impianto elettrico e di riscaldamento rappresentano le opere da prevedere. Si potrebbe pensare ai pannelli solari come fonte di energia. La posizione centrale dell’area favorisce una facile urbanizzazione e tutta l’area godrebbe di una maggiore valorizzazione. Riteniamo perciò che la riconversione dell’intera struttura possa venire incontro alla realizzazione del progetto per lo spazio espositivo. Preso atto che l’area individuata è da tempo sottoutilizzata, chiediamo che venga meglio organizzato questo spazio in favore di una forte e crescente esigenza di impiego a scopo culturale e aggregativo per tutte le fasce di età dei cittadini.

allegato 4 Progetto per uno spazio aggregativo Elaborata dalla Cooperativa Sociale Officina Lavoro Onlus “500 metriquadri” (Per favorire le RELAZIONI bisogna costituire luoghi adeguati che lo permettano.) 1. Premessa Questa proposta nasce dalla partecipazione ai tavoli di confronto sul piano regolatore e, in particolare, al tavolo relativo gli spazi culturali e ricreativi del territorio. Da una prima analisi circa la disponibilità di infrastrutture di questo tipo nel Comune di Buccinasco, è emerso come gli spazzi dedicati siano pochi, insufficienti e distribuiti male sul territorio. Fondamentalmente sono presenti due strutture, la Cascina Fagnana e la Cascina Robbiolo, dislocate a poca distanza l’una dall’altra, entrambe con spazi saturi in relazione ad iniziative (spesso permanenti) previste, oltre all’auditorium Fagnana utilizzato per spettacoli in genere. Altra caratteristica di questi spazi riguarda la modalità d’uso: essendo servizi o luoghi dedicati, l’utilizzo è consentito esclusivamente agli “utenti”. E’ stato evidenziato come a Buccinasco manchi completamente un luogo che permetta una LIBERA FRUIZIONE a prescindere dalle attività, eventi, spettacoli, iniziative promosse. Un luogo (non esclusivamente commerciale) che favorisca le RELAZIONI, sia un ambiente di COMUNICAZIONE e permetta e faciliti la PARTECIPAZIONE per lo sviluppo interessi. Buccinasco, che offre ai suoi cittadini un ambiente di vita sicuramente di pregio con standard qualitativi tra i più alti dell’area metropolitana milanese, soffre di un “deficit di identità” tipico delle località satellite di un’area urbana forte (Milano) La mancanza d’identità della nostra città è forse l’aspetto più forte che definisce la “debolezza” del territorio. L’identità del resto non la si acquisisce con un cambio di residenza, e neanche con la bellezza e l’eleganza del luogo, bensì attraverso le relazioni (vivere il territorio). La proposta che segue, ha l’obiettivo di aprire un confronto a diversi livelli per verificare la fattibilità della proposta stessa. Quanto andiamo a proporre scaturisce da una serie di idee che possono essere integrate e/o modificate per migliorare la proposta stessa e la sua possibilità di successo. Abbiamo chiamato la proposta “500 metriquadri” proprio per l’importanza che si da alla struttura chiusa inserita nel contesto di verde pubblico. Costruzione, all’interno del parco Scarlatti, di una struttura “leggera” che assuma le funzioni di centro culturale, aggregativo, ricreativo, rivolta a diverse “utenze” in relazione alla fascia oraria dedicata. 2. Ubicazione Collocazione all’interno del parco Scarlatti. Utilità: • Dislocazione di un polo culturale/aggregativo in una zona della città di più recente insediamento abitativo e totalmente sprovvisto di strutture simili • Struttura di servizio per una migliore fruizione del parco (ristoro; servizi igienici; spazio coperto; controllo) 61

allegato<br />

4<br />

Progetto per uno spazio aggregativo<br />

Elaborata dalla Cooperativa Sociale Officina Lavoro Onlus<br />

“500 metriquadri” (Per favorire le RELAZIONI bisogna costituire luoghi adeguati che lo permettano.)<br />

1. Premessa<br />

Questa proposta nasce dalla partecipazione ai tavoli <strong>di</strong> confronto sul piano regolatore e, in particolare, al tavolo relativo<br />

gli spazi culturali e ricreativi del territorio.<br />

Da una prima analisi circa la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> infrastrutture <strong>di</strong> questo tipo nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Buccinasco</strong>, è emerso come gli<br />

spazzi de<strong>di</strong>cati siano pochi, insufficienti e <strong>di</strong>stribuiti male sul territorio.<br />

Fondamentalmente sono presenti due strutture, la Cascina Fagnana e la Cascina Robbiolo, <strong>di</strong>slocate a poca <strong>di</strong>stanza<br />

l’una dall’altra, entrambe con spazi saturi in relazione ad iniziative (spesso permanenti) previste, oltre all’au<strong>di</strong>torium<br />

Fagnana utilizzato per spettacoli in genere.<br />

Altra caratteristica <strong>di</strong> questi spazi riguarda la modalità d’uso: essendo servizi o luoghi de<strong>di</strong>cati, l’utilizzo è consentito<br />

esclusivamente agli “utenti”.<br />

E’ stato evidenziato come a <strong>Buccinasco</strong> manchi completamente un luogo che permetta una LIBERA FRUIZIONE a<br />

prescindere dalle attività, eventi, spettacoli, iniziative promosse.<br />

Un luogo (non esclusivamente commerciale) che favorisca le RELAZIONI, sia un ambiente <strong>di</strong> COMUNICAZIONE e<br />

permetta e faciliti la PARTECIPAZIONE per lo sviluppo interessi.<br />

<strong>Buccinasco</strong>, che offre ai suoi citta<strong>di</strong>ni un ambiente <strong>di</strong> vita sicuramente <strong>di</strong> pregio con standard qualitativi tra i più alti<br />

dell’area metropolitana milanese, soffre <strong>di</strong> un “deficit <strong>di</strong> identità” tipico delle località satellite <strong>di</strong> un’area urbana forte<br />

(Milano)<br />

La mancanza d’identità della nostra città è forse l’aspetto più forte che definisce la “debolezza” del territorio.<br />

L’identità del resto non la si acquisisce con un cambio <strong>di</strong> residenza, e neanche con la bellezza e l’eleganza del luogo,<br />

bensì attraverso le relazioni (vivere il territorio).<br />

La proposta che segue, ha l’obiettivo <strong>di</strong> aprire un confronto a <strong>di</strong>versi livelli per verificare la fattibilità della proposta stessa.<br />

Quanto an<strong>di</strong>amo a proporre scaturisce da una serie <strong>di</strong> idee che possono essere integrate e/o mo<strong>di</strong>ficate per migliorare<br />

la proposta stessa e la sua possibilità <strong>di</strong> successo.<br />

Abbiamo chiamato la proposta “500 metriquadri” proprio per l’importanza che si da alla struttura chiusa inserita nel<br />

contesto <strong>di</strong> verde pubblico.<br />

Costruzione, all’interno del parco Scarlatti, <strong>di</strong> una struttura “leggera” che assuma le funzioni <strong>di</strong> centro culturale,<br />

aggregativo, ricreativo, rivolta a <strong>di</strong>verse “utenze” in relazione alla fascia oraria de<strong>di</strong>cata.<br />

2. Ubicazione<br />

Collocazione all’interno del parco Scarlatti.<br />

Utilità:<br />

• Dislocazione <strong>di</strong> un polo culturale/aggregativo in una zona della città <strong>di</strong> più recente inse<strong>di</strong>amento abitativo e<br />

totalmente sprovvisto <strong>di</strong> strutture simili<br />

• Struttura <strong>di</strong> servizio per una migliore fruizione del parco (ristoro; servizi igienici; spazio coperto; controllo)<br />

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