Il Pianoforte SCRITTO Un'autentica SCOCCIATURA ... - Dismamusica
Il Pianoforte SCRITTO Un'autentica SCOCCIATURA ... - Dismamusica
Il Pianoforte SCRITTO Un'autentica SCOCCIATURA ... - Dismamusica
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il<strong>Pianoforte</strong><br />
Un’autentica<br />
<strong>SCOCCIATURA</strong><br />
Non sparate sul<br />
PIANOFORTE<br />
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MERCATO<br />
<strong>Il</strong> <strong>Pianoforte</strong><br />
<strong>SCRITTO</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Pianoforte</strong> - Supplemento al numero 68 di <strong>Dismamusica</strong> Magazine - Ottobre 2012 - Aut. Trib. di Monza n o 1.701 del 16/12/2003
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Un’autentica<br />
scocciatura ............................6<br />
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PIANOFORTE ..............................10<br />
<strong>Il</strong> <strong>Pianoforte</strong><br />
<strong>SCRITTO</strong> .......................................14<br />
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<strong>Il</strong> <strong>Pianoforte</strong> - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni<br />
Supplemento al numero 68 di <strong>Dismamusica</strong> Magazine - Ottobre 2012<br />
Aut. Trib. di Monza n o 1.701 del 16/12/2003<br />
Editore e proprietario: S&G Partners srl – Direzione e Amministrazione:<br />
Via Bainsizza, 30 - 20814 VAREDO (MI)<br />
Direzione Editoriale: Cristiano Cameroni<br />
Redazione: Silvana Antonioli, Marco Cristofaro, Luciano Del Rio, Shuto.<br />
Grafica, impaginazione e coordinamento: S&G Partners srl<br />
Tel. 0362 583672 - Fax 0362 544356 - e-mail: ufficiostampa@dismamusica.it<br />
È vieteta la riproduzione, anche parziale, di foto, disegni, testi o articoli originali pubblicati senza<br />
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anche se non pubblicati, non si restituiscono.<br />
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il<strong>Pianoforte</strong> | 3
Imagine.<br />
Usciamo dal mondo, ed entriamo<br />
in Fiera: un mondo nel<br />
mondo, fuori dal mondo.<br />
Ogni fiera è così, una dimensione parallela<br />
dove persone, cose e suoni si scontrano,<br />
si propagano, o semplicemente<br />
stanno, in un mondo che “sembra” il<br />
mondo reale. Ma che non lo è. Una fiera,<br />
soprattutto dedicata alla musica e in<br />
specie ai pianoforti, è fuori dal mondo.<br />
È un mondo nel mondo, fuori dal mondo.<br />
Un mondo di suoni generati da complicati<br />
meccanismi che producono risonanze<br />
che muovono l’aria in modo non<br />
casuale. Pensateci.<br />
Immaginate di essere uno di quei fasci di<br />
onde sonore che si avvolgono, si rincorrono,<br />
si allungano, sembrano fermarsi e<br />
poi riprendono, un po’ disturbate da altri<br />
suoni armonici o cacofonici (lo starnuto<br />
di un Professore di Violoncello, il<br />
“tap tap” sul microfono di un tecnico del<br />
suono, l’incedere maestoso di un preludio<br />
accennato da uno studente dell’ottavo<br />
anno, o lo sbattere rabbioso della<br />
possente lente acustica di un Grancoda,<br />
maldestramente sfuggita a uno dei curiosi<br />
che voleva guardare “dentro”) e un<br />
po’ ignare di quanto accade e determinate<br />
ad arrivare fino in fondo. Immaginate<br />
di essere la somma di quei rumori,<br />
o un solo singolo suono. Immaginate di<br />
distinguere ogni dettaglio, e ora immaginate<br />
invece l’opposto, di vivere il tutto<br />
come una informe nebbia sonora…<br />
Una fiera è anche questo, oltre che molto<br />
di più.<br />
Immaginate di essere un’emozione, e di<br />
rimbalzare di petto in petto, suscitando<br />
rossori, affanni, tuffi al cuore, sensazioni<br />
struggenti o esaltanti entusiasmi. E infine<br />
immaginate di essere l’ambiente che<br />
raccoglie tutto questo, la pelle esterna<br />
del mondo fuori dal mondo che racchiude<br />
e protegge questa assoluta unicità…<br />
Poi tornate ad essere voi stessi, con la<br />
passione del pianoforte, la curiosità per<br />
gli sviluppi della tecnologia, l’interesse<br />
per uno o più prodotti, la voglia di provare<br />
una differenza, di sentire un artista,<br />
di incontrare un tecnico o un costruttore.<br />
E avrete di nuovo un luogo che è un<br />
mondo fuori dal mondo. Frequentato da<br />
persone che hanno immaginato di poter<br />
fare, sentire, incontrare… Persone pronte<br />
a emozionarsi, anche per un percorso<br />
di business, perché no, ma soprattutto<br />
capaci di emozionarsi.<br />
<strong>Il</strong> grande poeta e scrittore Franco Fortini<br />
sottolineava come le rivoluzioni vere<br />
si siano affermate soprattutto con la musica<br />
e i canti: la gente della Comune di<br />
Parigi cantava e suonava, la gente della<br />
Rivoluzione d’Ottobre cantava, i ragazzi<br />
della Parigi del 1968 o della Milano del<br />
1969 intonavano canti e componevano<br />
musiche, sull’onda delle proposte di Bob<br />
Dylan o Joan Baez, e gli stessi Elvis Presley,<br />
i Beatles o i Rolling Stones hanno<br />
usato la musica per cambiare il mondo.<br />
Perché, di tutte le immaginazioni possibili,<br />
quella della musica è la più potente,<br />
la più affascinante, la più reale. Un tema,<br />
un motivo, una linea melodica o un accompagnamento,<br />
nel momento stesso<br />
in cui li pensate sono già vivi, veri, reali.<br />
Insomma, se dovessimo immaginare<br />
un domani migliore, positivo, diverso, il<br />
miglior modo per farlo sarebbe proprio a<br />
partire dalla musica.<br />
Come potremmo immaginare tutto questo<br />
senza un pianoforte?<br />
Gianni Cameroni<br />
DISMAMUSICA<br />
4 | il <strong>Pianoforte</strong>
The Revolutionary New<br />
THE PASSION. THE PIANOS.<br />
THE REVOLUTION.
Un’autentica<br />
<strong>SCOCCIATURA</strong><br />
di Gianni Cameroni<br />
Mi stavo gustando i commenti alle opere presentate al Premio Campiello,<br />
quando, d’un tratto, un pezzo di adesivo marrone mi ha lasciato... scocciato.<br />
Qual è la norma che regola le apparizioni<br />
dei marchi nelle trasmissioni<br />
televisive? Non sono un esperto di questi<br />
regolamenti, e chiedo che se qualcuno<br />
ne conosce i termini, per cortesia, mi informi.<br />
Accade spesso, infatti, di assistere<br />
a trasmissioni dove sugli strumenti musicali<br />
vengono apposte pecette e coperture<br />
solitamente ineleganti, mentre altre<br />
volte i marchi sono invece perfettamente<br />
leggibili. Questo vale anche per le fiction,<br />
dove a volte i marchi spariscono, e a volte<br />
sono pienamente visibili.<br />
E che dire delle scene in esterni, ad esempio<br />
dei servizi giornalistici? Quando si<br />
vedono auto parcheggiate con i loro marchi<br />
in vista, vetrine che espongono prodotti<br />
e mostrano insegne, mezzi pubblici<br />
che sferragliano con pubblicità sulle<br />
fiancate, gente che passeggia indossando<br />
capi firmati… Qual è la regola?<br />
Una scocciatura<br />
di cattivo gusto<br />
Lo spunto per questa riflessione<br />
ci viene dalla recente<br />
trasmissione, dal prestigioso<br />
Teatro La Fenice di Venezia,<br />
della finale del premio<br />
Campiello condotta da<br />
Bruno Vespa con interventi<br />
musicali affidati alla voce<br />
di Arisa, accompagnata al<br />
pianoforte dal Maestro<br />
Giuseppe Barbera.<br />
6 | il <strong>Pianoforte</strong><br />
Fin qui, tutto bene. <strong>Il</strong> pianoforte, da lontano,<br />
è imponente: un Gran Coda da<br />
concerto di pregevole fattura, che impone<br />
la propria presenza sul grande palcoscenico<br />
della città dei Dogi.<br />
Poi la telecamera si avvicina: primo piano<br />
delle mani sul piano (scusate il bisticcio<br />
di parole) e l’inconfondibile<br />
lira dorata del<br />
marchio Steinway<br />
sbuca al di sopra di<br />
una scostante striscia<br />
color marrone<br />
scuro che cela ai telespettatori<br />
l’elegante<br />
scritta “Steinway<br />
and Sons”.<br />
Mi chiedo se il personale<br />
RAI aveva finito<br />
l’adesivo nero lucido.<br />
O se era stato costretto a usare solo l’ultimo<br />
pezzo di nastro (visto che non era<br />
stato nemmeno coperto “tutto” il marchio).<br />
Ma non è finita: inquadratura ravvicinata<br />
del fianco del pianoforte, con Arisa<br />
che guarda (giustamente) il Maestro<br />
Barbera: tra i due, ancora e in modo ancora<br />
più inelegante, il nastro adesivo<br />
marrone che cela il marchio Steinway lasciando<br />
però, questa volta in piena evidenza,<br />
la lira dorata.<br />
Vero che potrebbe trattarsi di pubblicità<br />
occulta. Ma francamente mi fa un<br />
po’ sorridere l’ipotetico timore che, con<br />
il marchio Steinway in vista, migliaia di<br />
telespettatori possano precipitarsi presso<br />
i concessionari Steinway a prenotare<br />
un Gran Coda da 130.000 Euro, improvvisamente<br />
e senza alcuna altra apparen-
<strong>Pianoforte</strong> Italiano, un’Opera d’Arte Unica al Mondo<br />
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te ragione se non l’aver visto di sfuggita<br />
il marchio seguendo l’esibizione di Arisa<br />
che canta La Notte…<br />
Esempi di segno opposto<br />
Cercando attentamente tra le immagini<br />
delle trasmissioni televisive (e abbiamo<br />
guardato solo programmi RAI, fiction<br />
o meno che siano, ma il discorso<br />
vale più o meno per tutte le maggiori<br />
emittenti) non è affatto difficile imbattersi<br />
in marchi in piena evidenza. Basta<br />
ad esempio citare le Alfa Romeo dei<br />
carabinieri di Don Matteo, il distributore<br />
di bevande IVS del Commissario<br />
Coliandro, il taxi<br />
SEAT o la lattina<br />
di Olio Cuore della<br />
fiction Capri, il pianoforte<br />
Steinway<br />
(ma dài?) di La Musica<br />
di Raitre, il<br />
Synth Roland dello<br />
special su Toni Esposito o il coda Yamaha<br />
del Pianista ad alta quota Filippo<br />
Binaghi (le foto dei fermo-immagine<br />
sono in queste pagine).<br />
Due pesi e due misure? O<br />
motivazioni legali e dettagli<br />
di regolamenti<br />
sconosciuti ai<br />
più (me compreso)?<br />
Volare<br />
alto<br />
A monte di tutto dovrebbe però emergere<br />
una considerazione “super partes” basata<br />
sull’esigenza del rispetto e del buon<br />
gusto: un marchio, che può anche essere<br />
uno stimolo commerciale, è spesso soprattutto<br />
la sintesi<br />
di un prodotto, della<br />
ricerca che ne ha<br />
generato la realizzazione,<br />
della passione<br />
dei progettisti e del<br />
genio dei suoi ideatori.<br />
E questo è ancora<br />
più vero quando il prodotto in questione<br />
è di altissimo livello (come un<br />
Gran Coda Steinway).<br />
Ritengo che<br />
celare il<br />
m a r c h i o<br />
agli occhi<br />
di un estimatore<br />
della musica<br />
sia, oltre<br />
che inelegante,<br />
una mancanza di<br />
rispetto per la creatività e la perizia produttiva<br />
di generazioni di artigiani.<br />
Poi qualcuno mi obietterà che i marchi<br />
in vista sono sviste, che “la legge prevede…”,<br />
che “le normative impongono…”.<br />
Io però sono fatto alla vecchia maniera:<br />
secondo me (ed è una semplice opinione<br />
personale, non vogliatemene per questo)<br />
il buon gusto e il rispetto devono sempre<br />
prevalere.<br />
Pensate se questa regola fosse applicata ad<br />
esempio alle vetture sportive. Ve lo immaginate<br />
il cavallino rampante di Maranello<br />
coperto da un pezzetto di scotch di colore<br />
rosso Ferrari? Per dirla con il titolo: quel<br />
nastro adesivo sarebbe percepito come<br />
una insopportabile scocciatura. •<br />
8 | il <strong>Pianoforte</strong>
TRA IL SERIO<br />
E IL FACETO<br />
In una stupenda striscia del<br />
1958, della quale proponiamo<br />
solo una citazione, il grande<br />
Charles Schulz ha per così<br />
dire "anticipato" la sintesi di<br />
Mondomusica e Cremona <strong>Pianoforte</strong>:<br />
violino e pianoforte si<br />
incontrano grazie all'ineffabile<br />
Schroeder e al sorprendente<br />
Snoopy, qui in veste di virtuoso<br />
dell'archetto.<br />
L'impegno e l'entusiasmo dei<br />
due improbabili artisti è però<br />
mortificato da una sola, bruciante<br />
battuta della caustica Lucy.<br />
I Peanuts sono capaci di sorprenderci<br />
ancora oggi, a distanza<br />
di quasi sessant'anni dalla geniale<br />
realizzazione della matita<br />
di Charles Schulz, a riprova che<br />
le cose, in fondo, non sono cambiate,<br />
e che le situazioni si ripropongono<br />
con immutata ironia e<br />
disarmante continuità. Ci si domanda,<br />
in questo caso se Lucy<br />
giudica, se è invidiosa, o se vuole<br />
stroncare sul nascere un possibile<br />
grande duo.<br />
<strong>Il</strong> mondo di Charlie Brown anche<br />
altre volte ha guardato ai<br />
pianoforti in modo diretto, calandosi<br />
anche in situazioni locali:<br />
su una edizione italiana degli<br />
anni '70, Schroeder chiede che<br />
si telefoni a Furcht (negozio storico<br />
di Milano) per un importante<br />
intervento tecnico sul suo<br />
amatissimo pianoforte... •<br />
il<strong>Pianoforte</strong> | 9
Non sparate sul<br />
PIANOFORTE<br />
di Cristiano Cameroni<br />
Sono tempi duri per i pianoforti acustici. Superati dai digitali, percepiti<br />
come vecchi e costosi, vengono spesso eliminati senza pietà. Al punto che c’è chi,<br />
dall’America, lancia segnali di allarme. E propone una nuova politica di adozione.<br />
Questo articolo si apre<br />
con un gioco innocente.<br />
Supponiamo che riceviate in<br />
eredità un vecchio pianoforte<br />
verticale nero. Uno di quelli<br />
con le gambe scolpite a foglie<br />
d’acanto, con i candelabri<br />
argentati e la meccanica a baionetta.<br />
La tastiera, vi dicono,<br />
è preziosa perché è tutta d’avorio.<br />
Lo strumento è sempre<br />
stato tenuto bene ed è, diciamo,<br />
in ordine. Unico problema,<br />
il trasporto: è a carico vostro<br />
e, in un modo o nell’altro,<br />
dovete provvedere a trovargli<br />
un posto entro breve.<br />
La domanda, posta così, suona<br />
un po’ retorica; ma tant’è...<br />
cosa ne fate?<br />
eBay e...<br />
Immaginiamo, per amore di<br />
ipotesi, che non abbiate un luogo<br />
dove metterlo. I lettori più<br />
intraprendenti, a questo punto,<br />
contatteranno il tecnico di<br />
fiducia “per una valutazione”.<br />
O imbracceranno la macchina<br />
fotografica per imbastire<br />
in men che non si dica una laconica<br />
inserzione su eBay. Ah,<br />
già, e le spese di spedizione? A<br />
carico dell’acquirente, chiaramente.<br />
Acquirente che tuttavia farà<br />
due conti e si guarderà bene<br />
dall’offrire una qualsiasi cifra<br />
superiore alla soglia psicologica<br />
dei cinquanta euro.<br />
...falsa beneficenza<br />
Quando tutte le opportunità<br />
di vendita si saranno affievolite,<br />
il beneficiario del lascito<br />
penserà a sua volta ad una<br />
donazione. Cercherà quindi,<br />
in famiglia e nel giro allargato<br />
delle conoscenze, un soggetto<br />
interessato a ricevere per amicizia<br />
cotanta fortuna.<br />
Si contatteranno scuole, oratori,<br />
suore... fino a liberarsi,<br />
prima o poi, dell’imponente<br />
oggetto. Ma è solo l’inizio:<br />
perché molte volte il fortunato<br />
nuovo proprietario del pianoforte<br />
finirà col rendersi conto<br />
che le spese di sistemazione<br />
superano di gran lunga il valore<br />
dello strumento. <strong>Il</strong> gioco ripartirà<br />
quindi dalla terza riga<br />
della prima colonna di questa<br />
pagina. Dal segno al fine.<br />
Dura lex, sed Lex<br />
Naturalmente, non sempre<br />
va così: sappiamo bene che la<br />
maggior parte dei pianoforti<br />
venduti ogni anno nel nostro<br />
Paese è usata o ricondizionata.<br />
Resta tuttavia un fatto: la vita<br />
media di un pianoforte è valutata<br />
attorno ai settanta-ottant’anni.<br />
Superata questa soglia, gli interventi<br />
di manutenzione diventano<br />
in genere troppo<br />
onerosi –vuoi per la ridotta<br />
affidabilità dei materiali, vuoi<br />
per la difficoltà crescente nel<br />
reperire le parti di ricambio–<br />
e si pensa ad una sua sostituzione.<br />
Fin qui non c’è nulla di male:<br />
l’industria del pianoforte ha<br />
generato per decenni ampi volumi<br />
di fatturato attraverso<br />
la semplice sostituzione degli<br />
strumenti obsoleti. Ma oggi le<br />
cose vanno diversamente.<br />
Agenti<br />
di cambiamento<br />
Se parliamo di prezzi, ad esempio,<br />
risulta evidente che la disponibilità<br />
di strumenti discreti<br />
a basso costo (cinesi,<br />
indonesiani, fate voi) abbassa<br />
il valore dell’usato, a fronte di<br />
costi di trasporto e manutenzione<br />
che rimangono sostanzialmente<br />
invariati.<br />
Se si discute di manutenzione,<br />
è ovvio che questa rappresenta<br />
una voce insostenibile<br />
nel confronto col settore<br />
dei digitali –i quali fra l’altro<br />
hanno dalla loro la naturale<br />
“silenziosità”, così apprezzata<br />
10 | il <strong>Pianoforte</strong>
in contesti cittadini, e l’ovvia<br />
apertura nei confronti di tutto<br />
quello che è elettronico: computer,<br />
registratori e impianti<br />
audio, ma ora anche tablet<br />
e smartphone. In una parola,<br />
tutto ciò che in questo momento<br />
è cool, tutto ciò che fa<br />
tendenza.<br />
Aggiungiamo a questo una<br />
considerazione di natura socio-culturale.<br />
Nei suoi anni<br />
d’oro, vale a dire durante i<br />
primi tre decenni del Novecento,<br />
il pianoforte era l’oggetto<br />
musicale per eccellenza.<br />
Scriviamo oggetto in modo<br />
consapevole: al di là della funzione<br />
culturale, il pianoforte<br />
assolveva anche la funzione<br />
di intrattenimento (ricordate<br />
gli Autopiano con i rulli in<br />
carta traforata?) ed era, come<br />
scrivono non senza rimpianto<br />
tutti gli storici di settore, un<br />
must have per tutte le famiglie<br />
borghesi.<br />
Oggi questa funzione<br />
non esiste<br />
più, sostituita<br />
com’è da<br />
costellazioni di<br />
nuovi compagni del<br />
tempo libero che vanno<br />
sotto il nome di<br />
impianti hi-fi, console<br />
per videogiochi,<br />
computer<br />
palmari,<br />
telefonini<br />
e musica “liquida”, cioè sparsa<br />
sulla Rete.<br />
Un mesto addio<br />
Stando così le cose, ai pianoforti<br />
più vetusti non restano<br />
molte speranze. Negli Stati<br />
Uniti, dove il fenomeno si<br />
sta facendo notare per la sua<br />
intensità, migliaia e migliaia<br />
di strumenti usati stanno<br />
lasciando le case dei privati.<br />
Destinazione: le discariche<br />
statali o, in casi meno sfortunati,<br />
un impianto per il recupero<br />
della legna da ardere. <strong>Il</strong><br />
fuoco purifica, l’onore è salvo.<br />
<strong>Il</strong> giornalista Daniel J. Wakin,<br />
che qualche tempo fa<br />
ha condotto sulle pagine del<br />
New York Times un’inchiesta<br />
dai toni vagamente drammatici,<br />
cita l’iniziativa di un trasportatore,<br />
che ha fondato il<br />
portale web Piano Adoption<br />
per cercare una nuova casa<br />
agli strumenti abbandonati.<br />
“Ogni pianoforte salvato”, è il<br />
ragionamento dell’imprenditore,<br />
“rappresenta una potenziale<br />
chiamata per un servizio<br />
di trasporto”.<br />
Questo pianoforte<br />
è tuo: suonalo<br />
In altri casi si è pensato di nobilitare<br />
gli strumenti destinati<br />
al macero, inventando per loro<br />
un finale più pirotecnico. È il<br />
caso degli oltre 700 pianofor-<br />
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il<strong>Pianoforte</strong> | 11
ti che l’artista britannico Luke<br />
Jerram ha letteralmente disseminato<br />
fra America, Europa,<br />
Asia e Oceania dopo averli sottoposti<br />
a un trattamento artistico<br />
in collaborazione con le<br />
comunità artistiche locali. Riportati<br />
a nuova vita, i verticali<br />
e i coda reinventati dall’équipe<br />
di Jerram sono stati disposti<br />
negli spazi urbani delle<br />
grandi città che<br />
hanno accolto il<br />
progetto. Ciascuno<br />
di essi riporta, in<br />
lingua locale, la frase<br />
Suonami, sono tuo e costituisce<br />
un potente invito<br />
a suonare in prima persona.<br />
Un invito che ha coinvolto, si<br />
stima, oltre due milioni di persone;<br />
che ha prodotto momenti<br />
artistici di grande livello e<br />
risultati positivi a livello sociale.<br />
Senza contare l’organizzazione<br />
di analoghe manifestazioni<br />
di promozione del<br />
Streetpianos:<br />
chi, come,<br />
perché<br />
pianoforte, come la milanese<br />
PianoCity, che del progetto<br />
originale sono evidentemente<br />
debitrici.<br />
Per strumenti<br />
originariamente<br />
destinati<br />
al macero non c’è male<br />
davvero... Fra l’altro, la provocazione<br />
di Jerram ha riportato<br />
alla luce un fatto importantissimo:<br />
il pianoforte<br />
acustico è un elemento centrale<br />
della nostra tradizione<br />
musicale anche attuale e futura,<br />
nonostante tutta la musica<br />
riprodotta e il disamore<br />
per lo studio che si in-<br />
contra così di frequente, tanto<br />
per non fare nomi, nella nostra<br />
Penisola.<br />
E se in Italia...<br />
Già, l’Italia. Anche da noi si<br />
comincia a gettare quantitativi<br />
importanti di pianoforti.<br />
O a dimenticarli, inutilizzati<br />
e polverosi, in un cantuccio<br />
dove moriranno lentamente<br />
di vecchiaia. E invece<br />
Dio sa quanto bene potrebbero<br />
fare se, per esempio, li si<br />
mettesse nelle scuole –sì, proprio<br />
le scuole statali, dagli asili<br />
in su.<br />
Naturalmente andrebbero sistemati.<br />
Ma anche qui si apre<br />
un intero nuovo capitolo, che<br />
rende interessante una prospettiva<br />
che in apparenza è<br />
solo fonte di problemi.<br />
Lo strumento<br />
del futuro...<br />
nel passato<br />
Si è detto, ad esempio, che è<br />
difficile trovare pezzi di ricambio<br />
originali. E allora perché<br />
non utilizzarne di nuovi?<br />
<strong>Il</strong> mercato propone tantissime<br />
soluzioni brillanti ed innovative<br />
–il padiglione di Cremona<br />
<strong>Pianoforte</strong> lo dimostra con<br />
evidenza. Ci sono materiali hitech<br />
capaci di impreziosire gli<br />
strumenti originali, oltre che<br />
di assicurare prestazioni eccellenti.<br />
Corde, martelliere,<br />
meccaniche, sensori per la “digitalizzazione”<br />
del pianoforte<br />
acustico.... ci si può davvero<br />
sbizzarrire.<br />
Senza contare che ci sono anche<br />
molti tecnici specializzati,<br />
che uniscono ad una preparazione<br />
sempre più ampia un<br />
amore naturale per il pianoforte<br />
“antico”. La loro<br />
associazione nazionale,<br />
AIARP, si batte da<br />
anni per la valorizzazione<br />
e la preservazione<br />
della cultura del pianoforte<br />
acustico, e sarà lieta<br />
di fornire indicazioni dettagliate<br />
in questo senso.<br />
C’era una volta un artista<br />
daltonico. A prima vista,<br />
un’eresia –a meno che non<br />
consideriamo eretico Beethoven<br />
per il fatto che componeva musica<br />
anche da sordo. Per nulla intimidito dal<br />
proprio handicap, il britannico Luke Jerram<br />
ha intrapreso nel 1997 una straordinaria<br />
carriera nel settore delle installazioni<br />
artistiche.<br />
Visionario, ossessionato dallo studio degli<br />
estremi, Jerram ha indagato per anni il rapporto<br />
individuale con la luce e con il buio,<br />
12 | il <strong>Pianoforte</strong><br />
con il suono e con il silenzio.<br />
Molte delle sue opere più<br />
celebri nascono in effetti dall’incrocio di<br />
mondi sensoriali –ad esempio la scultura<br />
28 seconds of Hiroshima, che trasforma in<br />
un cristallo di resina lo spettrogramma del<br />
suono dell’esplosione atomica del 1945.<br />
<strong>Il</strong> progetto StreetPianos è nato nel 2008<br />
con il nome di Play Me, I’m Yours; in poco<br />
meno di quattro anni ha portato all’installazione<br />
di oltre 700 pianoforti nelle città di<br />
quattro continenti, coinvolgendo attivamente<br />
due milioni di persone.<br />
Gli strumenti sono dislocati in parchi pubblici,<br />
stazioni, piazze, ponti, mercati... <strong>Il</strong><br />
progetto prevede che, attraverso il semplice<br />
atto del suonare, i singoli cittadini prendano<br />
possesso dello spazio urbano, che proprio<br />
attraverso la musica viene restituito<br />
alla comunità. •<br />
Un auspicio<br />
Tornando al gioco di apertura,<br />
mi piacerebbe a questo punto<br />
riprendere in esame la domanda<br />
dell’esordio. Per dirla con le<br />
parole di Madeleine Crouch,<br />
presidente della statunitense<br />
National Piano Manufacturers<br />
Association, se riceveste un<br />
pianoforte in eredità, scegliereste<br />
di “seppellirlo all’indomani<br />
del funerale di chi ve lo ha lasciato”<br />
o immaginereste per lui<br />
una nuova vita?<br />
Personalmente non avrei<br />
dubbi. Anche senza scritte<br />
artistiche, la semplice vista<br />
di un pianoforte mi è sempre<br />
sembrata un chiaro invito a<br />
suonare. •
Nuovi pianoforti digitali<br />
di fabbricazione tedesca<br />
Sistemi di<br />
Autopiano<br />
Sistemi di<br />
silenziamento<br />
Parti meccaniche in materiali compositi:<br />
stabilità, inalterabilità, indeformabilità<br />
Oval Sound System<br />
Stabilizzatori di umidità<br />
Per la pulizia<br />
della tavola armonica<br />
Stabilizzatore<br />
dell’ambiente acustico<br />
Nuove possibilità per il piaNoforte.<br />
Crescendo srl ha una missione forte: fornire ai propri clienti, rivenditori specializzati e tecnici accordatori<br />
e tramite loro ai numerosissimi appassionati del pianoforte, una serie di prodotti che diano a questo strumento<br />
una possibilità di Cura ed Espansione che ne mantengano il valore e ne potenzino le qualità.<br />
Con i nostri prodotti, di altissima tecnologia e garantiti internazionalmente, potrete provare e capire cosa<br />
il vostro pianoforte possa ancora darvi e cosa un pianista possa ottenere di più e meglio dalla loro adozione.
<strong>Il</strong> PIANOFORTE<br />
<strong>SCRITTO</strong><br />
di Cristiano Cameroni<br />
Quali sono le prospettive dell’editoria specializzata? C’è ancora spazio per investire<br />
in nuove produzioni? Esistono strategie per avvicinare le giovani generazioni<br />
alla musica? Lo abbiamo chiesto ai protagonisti del settore. Che ci hanno detto...<br />
Milano, una limpida mattina<br />
di inizio settembre. <strong>Il</strong><br />
capoluogo lombardo si presenta<br />
scintillante dopo le violente<br />
piogge dei giorni scorsi: le strade<br />
e i monumenti sono luminosi,<br />
l’aria è più pulita e le persone<br />
sembrano più fiduciose.<br />
È la giornata ideale per un’intervista;<br />
e poiché all’ombra della<br />
Madonnina si trovano quasi tutti<br />
i maggiori editori musicali italiani,<br />
ne approfittiamo per condurre<br />
una rapida inchiesta sul<br />
settore dell’editoria pianistica.<br />
Vogliamo scoprire qualcosa di<br />
più sulle prospettive future, su<br />
ciò che ci differenzia dagli altri<br />
Paesi, sul ruolo delle giovani generazioni.<br />
Ecco dunque, a bruciapelo,<br />
le nostre domande.<br />
Ad uno sguardo superficiale,<br />
il mercato editoriale appare<br />
molto più frammentato<br />
rispetto a quanto si osserva<br />
nel settore parallelo dello<br />
strumento musicale.<br />
È davvero così? Al di là<br />
della diffusione spesso<br />
limitatissima di prodotti<br />
artigianali dovuti a<br />
piccolissime case editrici,<br />
quali sono le linee di tendenza<br />
nel nostro Paese? In altre<br />
parole, cosa chiede il mercato<br />
oggi ad un editore musicale?<br />
<strong>Il</strong>aria Narici<br />
MGB Hal Leonard<br />
«È difficile stabilire in che percentuale<br />
sia il mercato che guida<br />
le scelte degli editori o quanto<br />
siano gli editori che indirizzano<br />
con le loro scelte il mercato.<br />
<strong>Il</strong> mercato chiede essenzialmente<br />
metodi di apprendimento e studio<br />
degli strumenti musicali e repertorio.<br />
Nell’ambito della metodistica,<br />
e in generale di quello<br />
che è definito settore educational,<br />
assistiamo ad una profonda<br />
esigenza di rinnovamento, vuoi<br />
per l’avvento della multimedialità,<br />
vuoi per un approccio verso<br />
l’apprendimento fattosi sempre<br />
più rapido e sintetico in relazione<br />
alle limitate risorse di tempo che<br />
hanno gli studenti. Lo studio che<br />
vent’anni fa veniva fatto su tre libri,<br />
oggi dev’essere sintetizzato<br />
in uno. Metodi dunque completi,<br />
sintetici, e possibilmente supportati<br />
da supporti multimediali.<br />
Sul repertorio assistiamo ad una<br />
divaricazione piuttosto netta:<br />
prodotti sofisticati di alta fascia,<br />
con contenuti editoriali impreziositi<br />
da apparati storico-critici<br />
da una parte, dall’altra prodotti<br />
a basso prezzo che rendano più<br />
conveniente l’acquisto dei volumi<br />
rispetto al downloading, spesso<br />
gratuito, da Internet. Rispetto<br />
a quest’ultimo, assistiamo purtroppo<br />
al proliferare di siti pirata<br />
che veicolano liberamente in rete<br />
contenuti protetti da copyright,<br />
come è da deprecare il ricorso a<br />
fotocopie illegali (ricordiamo che<br />
14 | il <strong>Pianoforte</strong>
C M Y CM MY CY CMY K<br />
fotocopiare anche solo una pagina<br />
di musica è reato) che circolano<br />
senza alcuna remora nelle<br />
scuole e nei conservatori.»<br />
Laura Patrizia Rossi<br />
Schott<br />
«Non credo che in realtá il mercato<br />
editoriale sia più frammentato<br />
di quello degli strumenti,<br />
perché anche in questo settore<br />
ci sono milioni di piccole aziende<br />
che producono; se poi si pensa<br />
anche agli accessori, il mercato<br />
diventa davvero infinito.<br />
Se sapessimo oggi cosa il mercato<br />
chiede ad un editore, avremmo<br />
trovato la lampada di Aladino...<br />
purtroppo credo che ci<br />
troviamo di fronte ad uno dei<br />
momenti più difficili ed impegnativi<br />
della storia della musica<br />
stampata: la tecnologia corre<br />
senza limiti, non ci sono sbocchi<br />
evidenti che incoraggino gli<br />
editori ad intraprendere ed investire<br />
su strade sicure, lo sviluppo<br />
della pirateria in internet non<br />
ha controllo. Temo sia presto<br />
per capire, ma quello che è certo<br />
è che, se non si intraprende una<br />
strada comune di “educazione al<br />
copyright” per proteggere il futuro<br />
del diritto d’autore, finiranno<br />
nel nulla secoli di lavoro di<br />
tutti e sparirà il concetto di opera<br />
d’arte musicale.... Purtroppo<br />
nel nostro Paese (soprattutto),<br />
il fronte comune è molto vago,<br />
non esiste nemmeno un’associazione<br />
di editori musicali....»<br />
Laura Moro<br />
Edizioni Curci<br />
«Penso sia solo positivo che<br />
nell’editoria musicale convivano<br />
i grandi colossi internazionali<br />
accanto ai piccoli editori<br />
di nicchia. In tal modo il pluralismo<br />
è assicurato e il musicista<br />
può scegliere tra un’ampia<br />
offerta di proposte. I piccoli<br />
editori sono pieni di creatività,<br />
i grandi sono più concentrati<br />
sulla distribuzione. Curci,<br />
in questo senso, è un fenomeno<br />
a sé: grande fuori ma piccola<br />
dentro. Distribuiamo direttamente<br />
il nostro catalogo ma<br />
curiamo con grande passione<br />
le nostre novità, affinché siano<br />
sempre utili, efficaci e innovative.»<br />
Pino Amendola<br />
Sinfonica<br />
«Scorrendo i codici del nostro<br />
catalogo si potrebbe avere l’impressione<br />
che le composizioni di<br />
musica contemporanea facciano<br />
la parte del leone. In termini di<br />
vendite, tuttavia, il vero volume<br />
è costituito dalle opere didattiche.<br />
Sono proprio i testi di didattica<br />
–in particolare di quella<br />
didattica che io definisco ludica,<br />
cioè divertente– i più richiesti<br />
dal pubblico del nostro Paese.<br />
D’altra parte questi sono i titoli<br />
in cui risultano più evidenti le<br />
innovazioni, in termini di impostazione<br />
del metodo come di linguaggio.»<br />
il<strong>Pianoforte</strong> | 15<br />
Colori compositi
Chi frequenta le fiere<br />
internazionali, o anche<br />
semplicemente le librerie<br />
estere, percepisce con<br />
chiarezza la distanza che<br />
separa il mercato italiano<br />
da quello internazionale o<br />
mitteleuropeo. Dal punto<br />
di vista dell’editore, c’è<br />
davvero tanta differenza fra<br />
le abitudini di casa nostra e<br />
quanto avviene oltre confine?<br />
<strong>Il</strong>aria Narici<br />
MGB Hal Leonard<br />
«I mercati si differenziano ormai<br />
essenzialmente per potenzialità<br />
e tipologia di prodotti. Se<br />
nel caso del mercato europeo la<br />
produzione editoriale di editori<br />
paragonabili per forza di catalogo<br />
e capacità di penetrazione<br />
del mercato è piuttosto omogenea,<br />
nel caso del mercato americano<br />
siamo effettivamente di<br />
fronte a una offerta di gamma<br />
di prodotti certamente<br />
maggiore a prezzi senz’altro<br />
più competitivi di quelli<br />
dei prodotti europei.»<br />
Laura Patrizia Rossi<br />
Schott<br />
«Dipende dai mercati. Quelli<br />
di origine latina si assomigliano<br />
un po’ tutti (purtroppo)<br />
e lì vige sovrano il<br />
“diritto” alla fotocopia più<br />
che l’investimento in cultura.<br />
Però vedo che negli ultimi tempi<br />
la cultura in generale soffre un<br />
po’ dappertutto, o forse è solo<br />
cambiato il concetto di come investire<br />
in cultura... dall’apprendimento<br />
della musica come fatto<br />
culturale ed accrescimento<br />
personale siamo passati all'Ipad<br />
ecc, per lo sviluppo dei social<br />
networks. Forse la gente per il<br />
futuro pensa di arricchire il proprio<br />
bagaglio culturale così...»<br />
Laura Moro<br />
Edizioni Curci<br />
«È finito il tempo in cui gli editori<br />
italiani si presentavano agli<br />
appuntamenti internazionali<br />
con soggezione o sudditanza rispetto<br />
ai colleghi internazionali.<br />
Oggi l’editoria italiana è perfettamente<br />
integrata con il resto<br />
del mondo. A questo slancio europeista<br />
e cosmopolita ha contribuito<br />
in modo determinante<br />
Curci, che è stata la prima a<br />
credere nei metodi amatoriali,<br />
al potenziale delle scuole secondarie<br />
a indirizzo musicale,<br />
alla divulgazione della musica<br />
al grande pubblico attraverso<br />
guide all’ascolto illustrate, collane<br />
per bambini e per tutta la<br />
famiglia. E dove non siamo arrivati<br />
con i nostri mezzi, abbiamo<br />
selezionato il meglio dei cataloghi<br />
esteri: penso alla collana dei<br />
Tipbook, le guide illustrate degli<br />
strumenti musicali, ma anche<br />
alle serie Canta & Impara,<br />
Alla scoperta dei compositori,<br />
ecc. Think global but act local!<br />
E se l’i-phone è già stato inventato<br />
da Apple, si può importarlo<br />
in Italia: è la globalizzazione,<br />
bellezza!»<br />
Pino Amendola<br />
Sinfonica<br />
«Non abbiamo un rapporto diretto<br />
con il pubblico straniero,<br />
per via del fatto che all’estero<br />
abbiamo distributori<br />
che fanno da intermediari.<br />
Notiamo tuttavia un<br />
certo interesse da parte<br />
del pubblico, che ci contatta<br />
via Internet per richiedere<br />
titoli particolari.<br />
A differenza di quanto<br />
avviene con il pubblico italiano,<br />
però, i clienti esteri ci chiedono<br />
quasi esclusivamente titoli<br />
di letteratura; ma non c’è da stupirsene,<br />
dal momento che la didattica<br />
è strettamente vincolata<br />
alla lingua... Riuscireste a immaginare<br />
uno studente tedesco che<br />
acquista un manuale di armonia<br />
in italiano?»<br />
Siamo al centro di una crisi<br />
di cui si fatica ad individuare<br />
gli eventuali sbocchi.<br />
In questo momento ha senso<br />
investire in nuove produzioni?<br />
L’innovazione è davvero, come<br />
si usa dire, la chiave di una<br />
possibile riscossa? Che spazio<br />
si può immaginare per idee<br />
e autori nuovi?<br />
<strong>Il</strong>aria Narici<br />
MGB Hal Leonard<br />
«Quello dell’editoria musicale<br />
non è un mercato di massa e<br />
dunque beneficia in misura minore<br />
di ampiamenti e restrizioni<br />
dovute a congiunture economiche<br />
favorevoli o contrarie. L’editore,<br />
se non investe in nuovi<br />
prodotti, si condanna all’estinzione,<br />
dunque bisogna avere ottiche<br />
mirate, ma certo è che chi<br />
si ferma è perduto. Sicuramente<br />
l’innovazione può aiutare la<br />
spinta di nuovi prodotti, ma se<br />
parliamo ad esempio di editoria<br />
digitale, le barriere sono ancora<br />
abbiamo parlato con...<br />
Laura Patrizia Rossi<br />
Representative<br />
SCHOTT MUSIC<br />
INTERNATIONAL<br />
www.schott-music.com<br />
<strong>Il</strong>aria Narici<br />
General Manager<br />
MGB<br />
HAL LEONARD<br />
www.mgbhalleonard.com<br />
Laura Moro<br />
Direttore Editoriale<br />
Musica Classica<br />
EDIZIONI CURCI<br />
www.edizionicurci.it<br />
Pino Amendola<br />
Editore<br />
Edizioni Musicali<br />
SINFONICA<br />
www.sinfonica.com<br />
16 | il <strong>Pianoforte</strong>
molto forti sia in termini di devices<br />
che di possibilità di veicolare<br />
i contenuti in modo soddisfacente.<br />
Bisogna poi avere sempre<br />
presente che la tecnologia è un<br />
mezzo, non un fine. Dunque i<br />
buoni prodotti partono innanzitutto<br />
da buoni contenuti, non<br />
dai supporti, di qualsiasi tipo<br />
esso siano.»<br />
Laura Patrizia Rossi<br />
Schott<br />
«Investire in nuove tecnologie<br />
e mercati è l’unica speranza<br />
di salvezza. <strong>Il</strong> problema è sapere<br />
come, perché al momento le<br />
strade sono infinite, ma le prospettive<br />
di una nuova tecnologia<br />
che possa accomunare i mercati<br />
editoriali non è ancora una realtà...<br />
<strong>Il</strong> download digitale non offre<br />
controlli di garanzia, le APP<br />
di Apple addirittura sono sotto<br />
inchiesta perché Apple pretende<br />
che i diritti scadano con la morte<br />
dell’autore, gli eBook propongono<br />
soluzioni che al momento<br />
non sono accettabili per la musica<br />
stampata...<br />
Direi impossibile una riscossa in<br />
tempi brevi, perché il tutto deve<br />
venire dalla gente e dall’utente finale,<br />
che invece è solo disorientato<br />
e si sente sempre più autorizzato<br />
a scaricare gratis, perché<br />
così “risparmia”... senza pensare<br />
che invece ad ogni fotocopia<br />
o scarico pirata corrisponde sicuramente<br />
un nuovo disoccupato<br />
in più sul mercato del lavoro...»<br />
Laura Moro<br />
Edizioni Curci<br />
«La crisi è pesante e faticosa, e<br />
ha obbligato tutti a rimetterci<br />
in discussione. Ma almeno è democratica<br />
e non ha fatto sconti a<br />
nessuno. In Curci ci chiediamo<br />
ogni giorno cosa possiamo fare<br />
per essere davvero utili ai musicisti<br />
e agli appassionati. La parola<br />
d’ordine oggi è una sola: dire<br />
la verità. <strong>Il</strong> consumatore è attento,<br />
selettivo, cerca la qualità<br />
ed evita i bidoni. È finita l’epoca<br />
delle proposte bluff o deboli.<br />
Ma quando un libro è bello e utile,<br />
continua a vendere tanto, alla<br />
faccia della crisi! Curci è orgogliosa<br />
di avere in catalogo metodi<br />
e libri campioni di incassi: la<br />
il<strong>Pianoforte</strong> | 17
nostra Chitarra volante è in continua<br />
ristampa… e a volare non<br />
sono solo le chitarre, ma anche<br />
le vendite.»<br />
Pino Amendola<br />
Sinfonica<br />
«Se ci fosse una chiave capace<br />
di risolvere in un colpo solo la<br />
grande crisi in cui versa il settore,<br />
sarebbe certamente benvenuta!<br />
Purtroppo la ricetta magica<br />
non esiste; però, se c’è una via<br />
da seguire, questa è senz’altro<br />
la strada dell’innovazione. Ma<br />
anche qui bisogna stare attenti:<br />
perché non bisogna limitarsi<br />
a pubblicare nuovi libri. Bisogna<br />
che il contenuto di quei libri<br />
sia in grado di entusiasmare, attraverso<br />
un linguaggio semplice<br />
e accattivante. E credetemi,<br />
non basta aggiungere qua e là<br />
qualche illustrazione: ci vogliono<br />
le idee. Dal canto nostro, ce la<br />
mettiamo tutta: cerchiamo sempre<br />
di dare spazio a nuovi autori.<br />
In termini numerici, questo si<br />
traduce in trenta-quaranta nuovi<br />
titoli pubblicati ogni anno.<br />
Su un catalogo di 500 articoli, è<br />
quasi il dieci per cento.»<br />
Da trent’anni a questa<br />
parte, l’intero settore si<br />
sforza per avvicinare alla<br />
musica le nuove generazioni.<br />
In che modo l’editoria<br />
specializzata può contribuire<br />
al raggiungimento di questo<br />
obiettivo?<br />
<strong>Il</strong>aria Narici<br />
MGB Hal Leonard<br />
«Fino a che nel nostro paese<br />
l’avvicinamento alla musica<br />
non avverrà seriamente sui<br />
banchi di scuola a partire dalla<br />
scuola primaria, come accade<br />
in molti altri stati del nostro<br />
continente, l’editoria specializzata<br />
in questo senso non credo<br />
possa fare molto. Inoltre il sistema<br />
dell’educazione alla musica<br />
soffre tuttora di una riforma<br />
che non sembra certo avere<br />
aiutato a diffondere lo studio<br />
della musica e soprattutto non<br />
ha contribuito né a creare una<br />
formazione di maggiore qualità<br />
né a diffondere l’istruzione<br />
musicale. Di questa situazione<br />
soffrono gli studenti, gli insegnanti,<br />
le famiglie prima che<br />
gli editori, per i quali certamente<br />
è difficile seguire e fornire<br />
strumenti didattici in una<br />
situazione che appare confusa<br />
e dispersiva.»<br />
Laura Patrizia Rossi<br />
Schott<br />
«I Paesi di grande tradizione<br />
musicale come Germania,<br />
Gran Bretagna o USA, dimostrano<br />
che l’unico modo avvicinare<br />
le nuove generazioni<br />
alla musica è insegnarla a<br />
scuola. Non ci sono altre alternative,<br />
perché è la scuola che<br />
deve offrire la crescita culturale<br />
e musicale dall’infanzia, di<br />
forma gratuita ed indipendente,<br />
e solo così si possono creare<br />
futuri appassionati di musica e<br />
persone con crescita culturale<br />
in questo senso. Inutile ricordare<br />
che nel nostro Paese la<br />
strada dell’educazione musicale<br />
a scuola è andata nel verso<br />
contrario, ormai è ridotta<br />
al niente. E soprattutto non c'è<br />
nessuna formazione degli insegnanti<br />
a cui tocca questo compito.<br />
L’unico modo per apprendere<br />
seriamente musica nel<br />
nostro Paese resta purtroppo<br />
l’educazione privata, con tutti<br />
i limiti che questa comporta.»<br />
Laura Moro<br />
Edizioni Curci<br />
«L’editore è la cinghia di trasmissione<br />
tra la scuola e l’allievo.<br />
<strong>Il</strong> nostro compito è fornire<br />
uno strumento di lavoro<br />
utile ai maestri, che sono la<br />
nostra vera risorsa, e ai loro<br />
allievi, che devono trovare<br />
libri di qualità ed efficaci<br />
nell’aiutarli a raggiungere il<br />
loro obiettivo. Non possiamo<br />
e non vogliamo sostituirci alla<br />
scuola e ai maestri. Per questo<br />
siamo sempre al loro fianco, al<br />
fianco dei maestri intendo: li<br />
ascoltiamo, li accontentiamo,<br />
li trattiamo con il rispetto che<br />
si meritano. Sono i maestri di<br />
musica i veri motori nella diffusione<br />
della musica. E dopo<br />
150 anni di amicizia con loro,<br />
ci ricambiano con un affetto<br />
che ancora mi stupisce e mi<br />
commuove.»<br />
Pino Amendola<br />
Sinfonica<br />
«La nostra visione si basa su una<br />
suddivisione ideale in tre fasce<br />
di pubblico. Le potremmo definire,<br />
in ordine progressivo, elementare,<br />
media e dei trattati. A<br />
ciascuna proponiamo testi studiati<br />
su misura, innovativi nel<br />
linguaggio e coerenti nell’impianto<br />
di base. In questo modo<br />
un testo propedeutico non potrà<br />
mai essere confuso con un<br />
metodo per l’apprendimento intermedio;<br />
e l’ambito dei trattati<br />
avrà uno stile, un’atmosfera<br />
sempre chiaramente riconoscibile.<br />
Va da sé che i testi destinati<br />
ai cicli inferiori contengano<br />
gli stimoli necessari a portare<br />
i giovani fruitori verso i livelli<br />
successivi; questo rientra nella<br />
normale dialettica dell’insegnamento,<br />
che procede per stimoli<br />
successivi in un crescendo di<br />
abilità. Credo che la capacità di<br />
mantenere un equilibrio corretto<br />
fra le componenti fondamentali<br />
di un libro, la capacità di entusiasmare<br />
i lettori, l’attenzione<br />
dedicata a fornire sempre un<br />
prodotto autorevole siano i parametri<br />
decisivi anche per agganciare<br />
il pubblico più giovane<br />
e avvicinarlo alla musica.» •<br />
18 | il <strong>Pianoforte</strong>
B O R G A T O ®<br />
PIANOFORTI DA CONCERTO<br />
COSTRUITI A MANO<br />
Se il pianoforte<br />
ci ACCORDA<br />
di Marco Cristofaro<br />
Un gruppo di scienziati britannici specializzati<br />
nella ricerca sulla mente<br />
umana ha ingaggiato di recente diciannove<br />
tecnici accordatori. Gli inglesi sono eccentrici,<br />
è risaputo; ma l’iniziativa del team della<br />
Newcastle University non è del tutto insensata;<br />
anzi, suscita una serie di considerazioni<br />
davvero interessanti. Vediamo perché.<br />
Due suoni<br />
Agli accordatori, il team di ricerca ha<br />
fatto ascoltare due note simultanee. Nel<br />
frattempo, uno scanner a risonanza magnetica<br />
spiava i piano technicians. Lo<br />
stesso esperimento è stato ripetuto con<br />
diciannove persone non abituate all’ascolto<br />
della musica, e i risultati sono stati<br />
confrontati.<br />
Si è scoperto così che il cervello dei tecnici<br />
attiva aree cerebrali molto più estese rispetto<br />
a quanto avviene quando si espone<br />
la gente comune agli stessi stimoli sonori.<br />
In altre parole, la mente degli accordatori<br />
si è “adattata” al<br />
suono, sviluppando<br />
risposte e comportamenti<br />
altrimenti<br />
inesistenti. È come<br />
se ogni suono aprisse<br />
loro un mondo potenzialmente sconfinato<br />
di cui la gente normale non sospetta<br />
minimamente l’esistenza. Un po’ come<br />
accadeva al simpatico topolino protagonsita<br />
del film di animazione Ratatouille,<br />
nella cui mente si scatenavano spettacolari<br />
sinfonie di colori ogni volta che sperimentava<br />
nuovi accostamenti gastronomici.<br />
Gli altri non potevano vederle, lui sì: e<br />
questo bastava a fare di lui uno chef capace<br />
di incantare i critici più severi.<br />
Esperienza, questa<br />
(s)conosciuta<br />
Tornando al pianoforte, l’esperimento inglese<br />
dimostra che un tecnico preparato<br />
ha con il suono un rapporto speciale, e sa<br />
fare cose che gli altri semplicemente non<br />
possono nemmeno immaginare.<br />
La ragione è da ricercare molto probabilmente<br />
nel campo dell’esperienza, che si<br />
attiva all’ascolto dei suoni attraverso innumerevoli<br />
ricordi –di accordature, timbri<br />
e note analoghe. O ancora di richieste<br />
avanzate da clienti speciali, di questioni<br />
insolubili dipanate con genialità, di indizi<br />
sparsi per il pianoforte che un singolo suono<br />
è in grado di svelare...<br />
Ecco perché le accordature ad orecchio<br />
saranno sempre migliori di quelle eseguite<br />
con il solo ausilio del tuner. Ed ecco perché<br />
un pianoforte acustico bene accordato<br />
risulterà sempre più caldo, più umano di<br />
un digitale con i suoni perfettamente allineati<br />
ad un modello ideale.<br />
Tirando le<br />
conclusioni<br />
Insomma, accordatori<br />
non si nasce,<br />
semmai lo si diventa.<br />
Ed è chiaro che bisogna scegliere con<br />
cura la persona a cui affidare il pianoforte.<br />
Cerchiamo di conoscere qualcosa dei suoi<br />
gusti musicali, della sua preparazione, del<br />
fatto che abbia o meno alle proprie spalle<br />
la solidità di un laboratorio vero. Dare<br />
piena fiducia al primo venuto con la sola<br />
scusa che costa meno di un accordatore<br />
affermato è senz’altro un grave errore. Potrebbe<br />
non avere la più pallida idea di ciò<br />
che sta facendo.... •<br />
BORGATO L 282<br />
LUIGI BORGATO<br />
COSTRUISCE<br />
I SUOI PIANOFORTI<br />
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DOPPIO BORGATO<br />
il<strong>Pianoforte</strong> | 19
albo soci<br />
2012<br />
LIGURIA<br />
CANAVESE Lucio Via Canepari 9 - 17055 Toirano (SV) 348-2430560<br />
FASSONE Claudio Via Brigata Salerno, 42/3 - 16147 Genova 328-4512364<br />
FERRARI Giorgio Via E. H. Giglioli 24/6 - 16142 Genova 010-812264<br />
GALLI Pietro Via Torino 27 - 19122 La Spezia 328-9664927<br />
GANORA Giorgio Via S. Luca D’Albaro 63 int. 12 - 16146 Genova 010-364142<br />
SPERATI Carlo Via Trilussa 1/23 - 17100 Savona 328-6028351<br />
STORTI Luciano Piazza Colombo 2/19 - 16121 Genova 010-580122<br />
ABRUZZO<br />
FABBRINI Angelo Lungomare Matteotti, 79<br />
65121 Pescara 085-36183<br />
MATTEUCCI Domenico Via Ferruccio Parri, 7/B<br />
67051 Avezzano (AQ) 347-5222682<br />
BASILICATA<br />
MALCANGI Salvatore Recinto Roma 13 - 75100 Matera<br />
338-2716313<br />
CALABRIA<br />
CRUCITTI Carmelo Via SS. Ionica Dir. Irto 16 89061 Arangea (RC)<br />
328-3477648<br />
SANSONE Enzo Via Resistenza, 185 - 87040 Castrolibero (CS) 360-283292<br />
CAMPANIA<br />
ARENA Tiziano Loc. Erte - 83030 Monocalzati (AV) 335-8440590<br />
DE MAIO Francesco Londra - 0044-7946597885<br />
MAIONE Sabino Via S. Carlo, 19 - 82011 Airola (BN) 335-5734706<br />
MITILINI Gennaro Via Salvatore Di Giacomo snc - 80040 Volla (NA) 335-423460<br />
PISCOPO Ciro Via Rocco Galdieri 11 - 80020 Casavatore (NA) 347-1861481<br />
ROSSI Maurizio Via Aleardi 8 - 84091 Battipaglia (SA) 347-4880727<br />
SANTARPINO Aldo Via Martiri D’Ungheria 224 - 84018 Scafati (SA) 081 - 8508617<br />
EMILIA ROMAGNA<br />
CASONI Gabriele Via Romita 5 - 44039 Tresigallo (FE) 348-3815122<br />
DALPORTO Mirco Via Respighi 8 - 42100 Reggio Emilia 335-5416883<br />
DEL RIO Luciano Piazza A. Costa 5/A - 42100 Reggio Emilia 335-8398367<br />
FERRARESI Gianni Via XX Settembre 87 - 44100 Ferrara 333-4309608<br />
IDRA Canzio Via LXIII Brig. Bolero 3 - 40033 Cas. Reno (BO) 335 8364024<br />
IDRA Walter Via LXIII Brig. Bolero 3 - 40033 Cas. Reno (BO) 051 575825<br />
PASSARELLA Luciano Via Emilia Est 215/B - 41100 Modena 338-8438957<br />
FRIULI VENEZIA GIULIA<br />
BONUTTI Luca Via della Villa 52/A - 33050 Bagnaria Arsa (UD) 335-5366749<br />
CERNEAZ Lorenzo Via Bariglaria 141 - 33100 Udine 338-6045193<br />
GRASSI Marco Via Pagliaricci 49/1 34128 Trieste 339-5054035<br />
PECAR Claudio Via Scuola Agraria 12/10 - 34170 Gorizia 348-9105806<br />
TONON Ulisse Via degli Aceri, 22/2 - 33033 Codroipo (UD) 329-4691279<br />
VALENT Claudio Via Udine 1 - 33077 Sacile (PN) 0434 72989<br />
LAZIO<br />
AHMAR Robert Via Poggio dei Pini 4 - 0061 Anguillara Sabazia (RM) 329-6135396<br />
ALFONSI Luigi Largo Brancaccio 79 - 00184 Roma 06 4872739<br />
BIANCHI Nino Gaetano Via delle Olmate 19 - 01010 Oriolo Romano (VT) 333-4241484<br />
BUCCITTI Mauro Via delle Ortensie 1/3 - 04012 Cisterna (LT) 337-770654<br />
CASTRIANNI Alessandro Via De’ Lucchesi 27-30 - 00187 Roma 348-7246773<br />
D’ANGELO Mauro Via T. Landolfi 155 - 03100 Frosinone 333-2828955<br />
DE LELLIS Marco 21-05 31st Avenue 11106 Astoria NY (USA) 001 718 956 3110<br />
LOREFICE Luca Via Casale Agostinelli 62/b 00118 Roma (Morena) 349 5636299<br />
MAGGIO Marc Piazza Copernico 9/10 - 00176 ROMA 328-0240755<br />
MAZZA Calogero Via Colombo 18 - 04023 Formia (LT) 338-1507642<br />
SABATINI Valerio Via Ferruccio, 34/A-B - 00185 Roma 339-1494509<br />
STELLA Angela Via Cimone, 171 - 00141 Roma 329-5880013<br />
TARQUINI Marcello Via Courmayeur, 22 - 00135 Roma 335-5818761<br />
LOMBARDIA<br />
ALBERTINI Fabio Via Corradi, 8 - 20030 SEVESO 339-3290249<br />
BARBAGLIA Luciano Via Torriani 29 - 22100 COMO 031-269387<br />
BENAZZI Marco Via Garibaldi 30 - 26035 Pieve S. Giacomo (CR) 0372-64375<br />
BOTTINI Roberto Via Ariosto 12 - 25127 Brescia 347-5570824<br />
BUSSANDRI Giancarlo Via Sigieri 10 - 20135 Milano 349-1535675<br />
CALEBICH Enrico Via Papa Giovanni, 4 - 25060 Cellatica (BS) 392-7670553<br />
DI NALLO Gabriele Via Silvio Pellico 24 - 20052 Monza (MB) 335-6472597<br />
DIANA Ferdinando Viale Molise 1 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) 329-2191129<br />
GRIFFA Davide Via Corridoni 35 - 20122 Milano 335-7772260<br />
GRIFFA Gianfranco Via Crivelli 20 - 20122 Milano 335-7793546<br />
GRIFFA Sergio Via Crivelli 20 - 20122 Milano 335-6825065<br />
GUERNELLI Stefano Vicolo Voltino 9 - 46100 Mantova 335-426552<br />
IDRA Eraclio Via Caduti Liberazione 9 - 21047 Saronno (VA) 02-9605219<br />
LANZANI Sergio Corso Garibaldi 65/A - 20030 Seveso (MB) 347-6466134<br />
LUCIANO Sergio Via Manin 101 - 21100 Varese 0332-281355<br />
LUPPATTELLI Davide Via Ripamonti, 211 - 20144 Milano 338-8397486<br />
MAESTRI Mauro Via Pietro da Lissone 4 - 20035 Lissone (MB) 339-5908422<br />
MANCINI Paolo Corso San Michele del Carso, 3 - 23900 Lecco 377-1808243<br />
MITAROTONDA Paola Via Corridoni 37 - 20122 Milano 347-4586526<br />
MOLTENI Giuseppe Mario Via Bizzozero 18 - 21100 Varese 0332-283506<br />
PAPES Davide Via della Pila 61 - 20162 Milano 339-3509700<br />
PASSADORI Angela Via S. Chiara 6 - 25121 Brescia 347-8171934<br />
PASSADORI Angelo Via Mazzini 3/A - 25086 Rezzato (BS) 030-3751106<br />
PASSADORI Giulio Via S. Chiara 6 - 25121 Brescia 347-4189827<br />
PASSADORI Giuseppe Via Poffe 7 - 25030 Torbiato d’Adro (BS) 030-3751106<br />
PASSADORI Pierenzo Via S. Chiara 6 - 25121 Brescia 030-3751106<br />
PEDROLI Giancarlo Via Maloja, 8 - 20158 Milano 338-8949551<br />
PICONE Giuseppe Via Scalabrini 29 - 22100 Como 031-594041<br />
PICONE Roberto Via Scalabrini 29 - 22100 Como 339-2934092<br />
PIROLA Cesare Via Del Partigiano 18 - 20050 Sovico (MI) 039-2010224<br />
ROCCO Mario Vicolo Carceri 2 - 25032 Chiari (BS) 334-3939624<br />
ROCCO Massimo Via Bergamina 9 - 20016 Pero (MI) 339-6660337<br />
SANGALLI Giovanni Via Mascagni 6 - 20047 Brugherio (MB) 039-2871996<br />
SCORTICATI Carlo Corso XXII Marzo 28 - 20135 Milano 02-5456154<br />
TAMAGNI Massimo Via Albino Luciani 6 - 26035 Pieve S. Giacomo (CR) 338-4099888<br />
TARANTINO Salvatore Via Marsala 9 - 20090 Buccinasco (MI) 333-7805862<br />
TERRAVAZZI Giampiero Via P. Moroni 9 - 20010 Pogliano Mil. (MI) 347-4413448<br />
VIGANÒ Romano Piazza S. Gregorio 3 - 20060 Basiano (MI) 02-95760108<br />
ZANOTTI Luca Via Udine 1/C - 25050 Rodengo Saiano (BS) - 030 3751106<br />
ZECCHIN Francesco Via Monfalcone 26 - 21049 Tradate (VA) 348-5626000<br />
MARCHE<br />
BEVILACQUA Giuseppe Via Loretana 93 - 60021 Camerano (AN) 334-2530712<br />
CAPPONI Claudio Via Vecchia Fornace 40/A - 60027 Osimo (AN) 333-4987209<br />
PIERISTÈ Carlo Via Costa Bianca 12/B - 60025 Loreto (AN) 368-3888527<br />
RICCI Enrico Via Roma 15 - 63015 Monte Urano (AP) 347-3241427<br />
ROSSINI Lorenzo Via L. Cadorna 38 - 60022 Castelfidardo (AN) 329-8410855<br />
SANTORI Fabrizio Via Fermi Fossombrone (PU) 348-5114842<br />
VALLI Roberto Via Trionfi 1/A - 60127 Ancona 335-5738327<br />
MOLISE<br />
CHIOVITTI Michele Via Monte Grappa 49/C - 86100 Campobasso 338-8207609<br />
PIEMONTE<br />
BERGAMINI Aldo Via San Pancrazio 52 - 10044 Pianezza (TO) 329-4180253<br />
BIOLCATI RINALDI Alvise Via Serralunga 30 - 13900 Biella 335-6291457<br />
GANDOLFO Carlo Via Fogazzaro 44-46 - 10095 Grugliasco (TO) 340-7300182<br />
GARNERONE Roberto Via Vallauri 84 - 12013 Chiusa Pesio (CN) 335-7062884<br />
LAZZARINO Roberto Via Trieste 51-53 - 15011 Acqui Terme (AL) 333-9800983<br />
MARTUCCI Roberto Via Torino 190- 10042 Nichelino (TO) 328-3644077
AIARP - Associazione Italiana Accordatori Riparatori Pianoforti<br />
Sede legale: piazza Costa, 5/A - 42100 Reggio Emilia - tel. e fax 0522/432534 www.aiarp.it - e-mail: aiarp@aiarp.it<br />
Consiglio Direttivo: Luciano Del Rio (presidente) - Sergio Brunello (vicepresidente) -<br />
Salvatore Tarantino (segretario) Davide Papes (tesoriere) - Marcello Tarquini (consigliere)<br />
c/c postale n. 10666428 - coordinate bancarie: c/c n. 16593<br />
Banca Popolare di Milano – Ag. 19 – ABI 05584 – CAB 01619 – IBAN: IT84 W0558 40161 9 000 000 016593<br />
OLDANI Giovanni Via Beltrami 10 - 28100 Novara 336-236306<br />
PEDROLI Paolo Via Vittorio Veneto 8 - 28041 Arona (NO) 393-4981199<br />
PONSO Rinaldo Via Stefano Fer 16 - 10064 Pinerolo (TO) 0121-75208<br />
PUGLIA<br />
CIVILLA Francesco Via Giannuzzi 24 - 73024 Maglie (LE) 339-6142424<br />
DEL GIUDICE Antonio Via Armando Diaz 56 - 74010 Statte (TA) 099-4741706<br />
DEL GIUDICE Gino Largo Lepanto 64 - 74010 Statte (TA) 099-4741706<br />
FABBRINI Vittorio Via della Repubblica 91-93 - 71100 Foggia 330-327813<br />
FARINA Giovanni Via M. Lotesoriere 1 - 72017 Ostuni (BR) 368-7206029<br />
FARINA Nicola Via M. Lotesoriere 1 - 72017 Ostuni (BR) 347-1480436<br />
GRIFFI Massimiliano Via D’Enghien 16/A - 74015 Martina Franca (TA) 392-0975614<br />
LAMACCHIA Luigi Via Melo 15 - 70122 Bari 348-4142904<br />
LAZZARI Roberto Via Oberdan 13 - 73010 Sogliano Cavour (LE) 0836-543726<br />
MERICO Ugo Via Pr. Di Piemonte 169 - 73040 Collepasso (LE) 338-9208621<br />
SANTORO Gianbattista Via Saliscendi, 2A - 74015 Martina Franca (TA) 338-6342016<br />
SARDEGNA<br />
CORDA Luigi Via Canelles 28/A – 09045 Quartu S. Elena (CA) 335-206360<br />
FANUTZA Marcello Via Fertilia 43 – 09013 Carbonia (CA) 339-2738201<br />
SICILIA<br />
CONTI Agatino Via Ravanusa 12/A - 95037 S.G. La punta (CT) 328-8242642<br />
CONTINO Dario Augusto Via Canfora 12/A-B - 95128 Catania 340-7101729<br />
DI NOTO Domenico Corso V. Emanuele 119 - 91100 Valderice (TP) 347-8788065<br />
PENNISI Sergio Via P.le S.M. Ammalati 101 - 95024 Acireale (CT) 328-4123261<br />
SANGIORGIO Girolamo Via Orologio, 21 - 90133 Palermo 335-5247084<br />
SANTAMARIA Giuseppe Via Noviziato 85 - 98123 Messina 368-205985<br />
TALAMO Cesare V. Pipitone Federico 80/B - 90144 Palermo 335-7102578<br />
TOSCANA<br />
BENVENUTI Paolo Via di Palazzetto 4 - 56017 S. Giuliano Terme (PI) 338-1314100<br />
BONECHI Stefano Via di Mantignano 120/3 - 50142 Firenze 335-5850679<br />
CHECCACCI Giangastone Via Cesare Battisti 10 - 53100 Siena 335-357696<br />
CIANI Roberto Via Dei Giunchi 86 - 50019 Sesto Fiorentino (FI) 333-9676001<br />
FROLA Riccardo Via Quaratesi 3 - 50066 Pietrapiana Reggello (FI) 329-2197626<br />
HERVO HUERNE Céline Via Quaratesi, 3 Pietrapiana Reggello (FI) 388-1718397<br />
LISI Massimo Via Tosco Romagnola 294 - 56012 Fornacette (PI) 328-3059848<br />
MENICAGLI Luca Via Verga 9 - 57100 Livorno 0586-444495<br />
NERI Andrea Via Dell’Olivuzzo 69 - 50143 Firenze 347-7674440<br />
NICCOLINI Federico Via Della Chimera 32/A - 52100 Arezzo 339-4110770<br />
PARISE Michele Via A. Zarini 319/21 - 59100 Prato 347-3535359<br />
PARISE Jonathan 11 Courta Court - 3996 Inverloch Vic. AUSTRALIA<br />
ROVER Edda Via B. Davanzato 3 - 50021 Barberino V. Elsa (FI) 338-1235418<br />
VALENTINI Stefano Via Melara 6 - 54035 Fosdinovo (MS) 349-4379812<br />
TRENTINO ALTO ADIGE<br />
CAVADA Walter Via Italia 7 - 38030 Molina Fiemme (TN) 348-8140950<br />
DE FLORIAN Giancarlo Via Milano 21 - 38030 Castello di Fiemme (TN) 0462-342013<br />
GALVAN Egidio Corso Ausugum 112 - 38051 Borgo V. Sugana (TN) 333-5756469<br />
MORELLI Paolo Loc. Fratte Ponte Regio 38057 Pergine Valsugana (TN) 0461 530019<br />
PLASCHKE Peter Via Giardini 2 - 39011 Lana (BZ) 335-5887741<br />
UMBRIA<br />
CATARINELLI Maurizio Località Poggiarello 9 - 06034 Foligno (PG) 335-1329338<br />
NERI Andrea c/o Ditta Ceccherini & C. 347-7674440<br />
VENETO<br />
AGGIO Ugo Via G. Matteotti 53 - 45010 Villadose - Rovigo 329-2148269<br />
BETTIN Giovanni Via Legrenzi 4/A - 31044 Montebelluna (TV) 335-6162702<br />
BRUNELLO Sergio Via L. Chiereghin 2/A - 31100 Treviso 338-9565274<br />
BRUSEGAN Massimo Via S. Pellico 27 - 30010 Camponogara (VE) 333-3258519<br />
DE BIASI Andrea Via Nogara 7 - 37026 Pescantina (VR) 347-5312604<br />
DE CONTI Gianni Via Fratti 19 - 32026 Mel (BL) 335-8430714<br />
DE FRANCESCHI Bruno Via I. Baratto 5 - 31040 Pederobba (TV) 338-5480107<br />
FARNEA Riccardo Santa Croce S.G. dell’Orio 1526 - 30135 Venezia 347-7636880<br />
FERRARI Tiziano Via S. Agostino 159/2 - 36057 Arcugnano (VI) 0444-288725<br />
MARCHESINI Pietro Piazza Europa Unita, 54 - 31033 Castelfranco (TV) 339-5952898<br />
MIRANDOLA Giuseppe Via Marco Polo - 37050 Cherubine Cerea (VR) 348-4135801<br />
PEDRALLI Andrea Via D’Antona 1 - 31021 Mogliano Veneto (TV) 347-0507396<br />
SCIVALES Giuseppe Via Quinzano 31 - 37124 Verona 349-2947666<br />
TELATIN Silvana Via Verona, 25 - 36061 Bassano del Grappa (VI) 333-2076218<br />
VENTO Maurizio Via Filodrammatici 4 - 31100 Traviso 333-3032643<br />
ZAMPIERI Aldo Via Monte Canino 6 - 37124 Verona 347-5584119<br />
ZANINI Guido Via Scuole 111 - 37060 Caselle Sommacampagna (VR) 045-8580793<br />
ZANTA Silvano Via Crociata 28/A/1 - 30010 Camponogara (VE) 335-5654244<br />
Chi è AIARP<br />
<strong>Il</strong> nome di AIARP è profondamente legato alla storia recente del pianoforte in Italia. Nata nel 1969 in seno all’Assemblea<br />
annuale di Europiano, l’Associazione Italiana Accordatori Riparatori di Pianoforti è da allora la sola istituzione del nostro<br />
Paese impegnata sistematicamente nella diffusione della cultura tecnica di questo strumento.<br />
Nel corso dei suoi quattro decenni di vita, AIARP ha raccolto adesioni sempre più numerose sia fra i tecnici professionisti,<br />
sia nell’ambito del ristretto circolo formato da produttori, importatori e distributori di pianoforti, che accompagnano<br />
da sempre il cammino di AIARP nel ruolo di soci sostenitori.<br />
L’attività AIARP ruota attorno a quattro cardini fondamentali:<br />
Attività di formazione rivolte a soci e simpatizzanti: incontri di laboratorio, incontri tecnici, giornate di studio.<br />
Organizzazione di seminari e workshop proposti a cadenza annuale con visite guidate a fabbriche e laboratori.<br />
Esami di ammissione: di fatto l’unico percorso oggi esistente in grado di garantire l’accesso ad una qualifica<br />
professionale autentica.<br />
Rapporto con le Istituzioni, i cui frutti hanno portato fra l’altro all’inquadramento ufficiale<br />
della professione di “tecnico riparatore e accordatore” nel numero delle professioni artigianali<br />
artistiche riconosciute dallo Stato.
Le novità in mostra<br />
Boston: una sfida lunga vent’anni<br />
Vent’anni or sono, Steinway &<br />
Sons lanciava una nuova sfida<br />
sul mercato con la presentazione<br />
della serie Boston designed<br />
by Steinway & Sons. Una sfida<br />
temeraria che oggi può dirsi<br />
vinta, considerato che da allora<br />
sono stati venduti oltre 72.000<br />
pianoforti Boston in tutto il<br />
mondo.<br />
Decisiva, in questo senso, è<br />
stata la capacità di<br />
scindere la strategia<br />
di fondo<br />
del progetto<br />
Boston<br />
dalla missione<br />
aziendale<br />
Steinway. Infatti,<br />
se l'obiettivo<br />
di Steinway & Sons<br />
è sempre stato, dalla<br />
fondazione nel 1853<br />
ad oggi, quello di costruire<br />
il miglior pianoforte in<br />
assoluto, senza badare a spese<br />
dal punto di vista del materiale<br />
e della manodopera, l'obiettivo<br />
per la costruzione di Boston<br />
era quello di produrre il miglior<br />
pianoforte possibile in un<br />
segmento di prezzo accessibile<br />
a una più larga fascia di clienti.<br />
La sfida era quindi ambiziosa,<br />
ma il lavoro dei progettisti<br />
di Steinway & Sons per Boston<br />
è stato premiato, addirittura oltre<br />
le aspettative.<br />
Le condizioni di partenza, del<br />
resto, erano più<br />
che favorevoli:<br />
Steinway &<br />
Sons, che<br />
cele-<br />
brerà nel 2013 il suo 160° anniversario,<br />
ha trasmesso nella<br />
progettazione dei pianoforti<br />
Boston tutta la propria esperienza,<br />
tante caratteristiche dei<br />
pianoforti e molti degli oltre<br />
100 brevetti di cui detiene la<br />
proprietà, che<br />
hanno contribuito<br />
alla nascita<br />
del pianoforte<br />
moderno.<br />
Fra gli altri, citiamo qui la scala<br />
duplex, la tavola armonica<br />
rastremata ed il ponticello lamellare;<br />
o la meccanica interamente<br />
in legno che, a<br />
differenza di altri pianoforti<br />
della stessa fascia, non<br />
contiene parti in<br />
plastica.<br />
“Con il pianoforte<br />
Boston”,<br />
ci ha dichiarato<br />
Giovanni<br />
Doria, importatore<br />
italiano<br />
dei marchi<br />
Steinway e<br />
Boston, “Casa<br />
Steinway ha voluto rivolgersi<br />
innanzitutto<br />
ai giovani che suonano<br />
il pianoforte ma non si<br />
possono ancora permettere<br />
di possedere uno Steinway.<br />
Con la Promessa Steinway viene<br />
data loro la possibilità di permutare<br />
dopo alcuni anni il pianoforte<br />
Boston allo stesso prezzo<br />
d'acquisto per realizzare il sogno<br />
di ogni pianista: possedere<br />
un pianoforte a coda Steinway.<br />
E quest’anno,<br />
proprio per permettere<br />
a tutti<br />
di festeggiare<br />
questo importante<br />
traguardo,<br />
casa Steinway<br />
concede sui pianoforti<br />
Boston una promessa<br />
dalla durata ventennale, anziché<br />
decennale”.<br />
A Cremona <strong>Pianoforte</strong> viene<br />
esposto, in anteprima per l’Italia,<br />
un vero gioiello: il Boston<br />
Blues, modello GP193 Performance<br />
Edition: un coda in edizione<br />
speciale dall’elegante livrea<br />
blu notte. Lo stesso colore<br />
del marchio Boston designed by<br />
Steinway. •<br />
Ciliegi in Foresta<br />
Al di là dei pregi indiscutibili<br />
di un pianoforte digitale<br />
Roland –che si esprimono attraverso<br />
il generatore sonoro<br />
SuperNATURAL– il nuovo<br />
modello DP90-MC si fa notare<br />
per il design innovativo<br />
e raffinato.<br />
La finitura in ciliegio, di cui vi<br />
proponiamo un dettaglio nella<br />
foto di apertura, fa da cornice<br />
ad uno degli strumenti di<br />
maggior successo di casa Roland.<br />
Un pianoforte che, anche<br />
grazie alla tastiera Ivory<br />
Feel-S con scappamento, si<br />
adatta perfettamente alle esigenze<br />
di qualsiasi pianista. •<br />
www.roland.it<br />
Digitali<br />
made in Germany<br />
Non chiamateli pianoforti<br />
digitali. I nuovi modelli presentati<br />
da Blüthner si chiamano<br />
e-Klavier. <strong>Il</strong> motivo è<br />
semplice: sono prodotti interamente<br />
in Germania. Per la<br />
precisione a Lipsia, all'interno<br />
della Julius Blüthner <strong>Pianoforte</strong>fabrik<br />
GmbH.<br />
La nazionalità determina<br />
molte scelte progettuali: dal<br />
sound design ai tagli di equalizzazione<br />
alla regolazione<br />
della meccanica, tutto denuncia<br />
l'appartenenza alla<br />
cultura del suono di matrice<br />
tedesca. •<br />
www.steinway.com – info@strinasacchi.it<br />
www.bluethner.de<br />
22 | il <strong>Pianoforte</strong>
Le novità in mostra<br />
Anteprima nazionale per Kurzweil<br />
È arrivato in Italia soltanto<br />
da poche ore, ed è già al centro<br />
dell'attenzione. <strong>Il</strong> nuovissimo<br />
stage piano SPS4-8, che<br />
Kurzweil ha voluto presentare<br />
in anteprima nazionale presso<br />
lo stand Pianosound a Cremona<br />
<strong>Pianoforte</strong> rappresenta la<br />
sintesi più avanzata della tecnologia<br />
e del design Kurzweil.<br />
Al suo interno trovano posto<br />
una meccanica con pesatura<br />
progressiva, un generatore<br />
sonoro costruito sulle leggendarie<br />
librerie Kurzweil e un<br />
motore di sintesi che discende<br />
dalla pluripremiata serie<br />
PC3, impiegata negli strumenti<br />
Kurzweil top di gamma.<br />
"Perché potesse essere presente<br />
a Cremona", fanno presente allo<br />
stand Pianosound, "è stato necessario<br />
organizzare una vera e<br />
priopria maratona aerea. Ma ne<br />
è valsa la pena, perché questo<br />
pianoforte è davvero molto interessante<br />
per il nostro mercato".<br />
Indirizzato ad un target di musicisti<br />
professionisti, può essere<br />
impiegato come strumento<br />
da studio, come sintetizzatore,<br />
ma anche come controller<br />
per computer e apparecchiature<br />
MIDI. Caratteristiche che,<br />
assieme al prezzo davvero contenuto,<br />
ne fanno senz'altro un<br />
protagonista dell'offerta espositiva<br />
del Salone. •<br />
www.kurzweil-italia.it<br />
Da Curci un volume<br />
per sapere tutto sul pianoforte<br />
FTP: l’universo del pianoforte<br />
racchiuso in un catalogo<br />
La serie dei Tipbook di cui le<br />
Edizioni Curci hanno intrapreso<br />
in questi anni la traduzione<br />
e pubblicazione ha fatto<br />
registrare in tutto il mondo<br />
importanti apprezzamenti, sia<br />
a livello di accoglienza<br />
critica che<br />
di dati di vendita.<br />
La collana, la cui<br />
edizione italiana<br />
conta già anche<br />
due volumi sulla<br />
chitarra e uno<br />
sulla voce, si allargherà<br />
nei prossimi<br />
mesi fino a<br />
coprire le aree dei maggiori<br />
strumenti a fiato, degli archi e<br />
delle percussioni.<br />
Scritto in un linguaggio comprensibilissimo<br />
e arricchito<br />
da tavole tecniche molto dettagliate,<br />
il Tipbook dedicato<br />
al pianoforte è stato portato a<br />
termine con la collaborazione<br />
di AIARP –il sodalizio nazionale<br />
dei tecnici accordatori<br />
e riparatori di pianoforti– e si<br />
dimostra coinvolgente su più<br />
piani di lettura.<br />
I principianti troveranno consigli<br />
di massima<br />
per orientarsi<br />
nella fase delicata<br />
della scelta dello<br />
strumento, mentre<br />
i musicisti più<br />
navigati apprezzeranno<br />
informazioni<br />
più avanzate,<br />
come il peso di<br />
abbassamento e<br />
di risalita dei tasti, il nome dei<br />
componenti meno in vista e le<br />
misure di riferimento per la<br />
scelta di accessori di ogni tipo.<br />
A completare il libro ci sono<br />
poi le tavole degli accordi, una<br />
bibliografia in italiano e inglese<br />
e contributi multimediali<br />
scaricabili dal sito Curci. •<br />
Non lasciatevi ingannare<br />
dalle apparenze.<br />
<strong>Il</strong> volume<br />
dalla copertina<br />
nera che riproduciamo<br />
qui a fianco<br />
non è un semplice<br />
catalogo. È piuttosto<br />
la porta di ingresso<br />
ad un autentico universo<br />
tutto da scoprire.<br />
Articoli dedicati ai tecnici<br />
professionisti, accessori, parti<br />
meccaniche per pianoforti<br />
e strumenti storici a tastiera:<br />
l’assortimento delle parti commercializzate<br />
da FTP è davvero<br />
vastissimo e di qualità, dal<br />
momento che è costruito sulla<br />
scorta di una attentissima<br />
ricerca che i titolari conducono<br />
quotidianamente da anni per<br />
selezionare le Case più rappresentative<br />
del settore, con marchi<br />
universalmente riconosciuti<br />
per la loro serietà e qualità.<br />
La ricerca all’interno<br />
del catalogo<br />
risulta semplice<br />
e veloce grazie alla<br />
suddivizione in categorie;<br />
inoltre le<br />
foto a colori ad altissima<br />
risoluzione<br />
consentono di avere<br />
un’idea più precisa e realistica<br />
del prodotto stesso.<br />
Disponibile anche in versione<br />
interattiva accanto al formato<br />
cartaceo e al PDF, il catalogo<br />
2012 può essere scaricato nella<br />
sezione prodotti del sito aziendale<br />
(www.ftppianoforti.com).<br />
Sempre sul proprio sito, l’azienda<br />
offre anche il servizio<br />
di vendita online di tutti i prodotti<br />
presenti a magazzino, per<br />
agevolare il cliente nella scelta<br />
e nell’acquisto in modo sicuro<br />
e veloce, tenendolo sempre aggiornato<br />
su tutte le novità di<br />
maggiore rilievo. •<br />
www.edizionicurci.it<br />
www.ftppianoforti.it<br />
24 | il <strong>Pianoforte</strong>
Un pianoforte in tutta tranquillità<br />
<strong>Il</strong> settore dei sistemi di silenziamento<br />
per pianoforte<br />
acustico si esprime in modo<br />
sempre più vivace, facendo registrare<br />
una crescita progressiva<br />
di prodotti e operatori.<br />
In questo scenario, sono particolarmente<br />
apprezzate le soluzioni<br />
PianoRelax, che esprimono<br />
tecnologia raffinata ed<br />
estremamente affidabile.<br />
<strong>Il</strong> kit è composto da sensori ottici<br />
da inserire sotto la tastiera<br />
e da una barra in ottone rivestita<br />
da uno speciale elastomero<br />
indeformabile che arresta<br />
i martelli prima dell’impatto<br />
con le corde, mantenendo<br />
però inalterati il movimento e<br />
la pressione sui singoli tasti.<br />
PianoRelax, detto altrimenti,<br />
garantisce la piena libertà di<br />
suonare in ogni<br />
momento della<br />
giornata o della<br />
notte, senza<br />
perdere le caratteristiche<br />
di<br />
tocco, pesatura,<br />
affondo tasto,<br />
primo e secondo scappamento<br />
ai quali si è abituati. E con,<br />
in più, la possibilità di utilizzare<br />
la porta MIDI per eventuali<br />
connessioni ad apparecchi digitali.<br />
•<br />
www.pianorelax.it<br />
IMPORTANTE<br />
ANTEPRIMA<br />
YAMAHA<br />
Nonostante la sua presentazione<br />
ufficiale sia fissata<br />
per il prossimo 12 ottobre,<br />
sono i padiglioni di Cremona<br />
<strong>Pianoforte</strong> il primo<br />
spazio espositivo italiano<br />
dove la nuova serie di pianoforti<br />
a coda Yamaha si<br />
presenta al pubblico.<br />
La gamma CX nasce come<br />
evoluzione della precedente<br />
linea CFX e viene<br />
definita da Yamaha “rivoluzionaria”.<br />
Secondo alcune indiscrezioni,<br />
i nuovi pianoforti<br />
sarebbero caratterizzati<br />
da un cantabile ancora più<br />
pronunciato, dall’impiego<br />
di corde di costruzione<br />
europea e dalla presenza<br />
di alcune piccolissime<br />
ma significative modifiche<br />
strutturali e meccaniche.<br />
•<br />
www.yamaha.it<br />
FWS Audio by Ciresa:<br />
il piacere di ascolto della musica<br />
dal "legno di Stradivari" e non<br />
dai tradizionali impianti Hi-Fi,<br />
usando CD, iPod, iPhone.<br />
Legno che arreda, suona e stupisce!<br />
E. Ciresa s.r.l. - Loc. Piera 18<br />
38038 Tesero (TN) - Valle di Fiemme<br />
Tel.0462/813262 - Fax 0462/813214<br />
www.ciresafiemme.it<br />
il<strong>Pianoforte</strong> | 25
Le novità in mostra<br />
La musica per lo sport, lo sport per la musica<br />
Guardate con attenzione l’immagine a<br />
destra. Provate a ricordare: entrando in<br />
Fiera non avete forse visto un oggetto<br />
proprio uguale?<br />
Se la vostra è una risposta affermativa,<br />
significa probabilmente che siete degli<br />
ottimi osservatori. Ed è quindi naturale<br />
aspettarsi che lo riconoscerete anche<br />
fra qualche mese, e per la precisione tra<br />
febbraio e marzo 2013, quando quest’opera,<br />
che coniuga arte, tecnologia e design<br />
italiani, verrà donata alla Federazione<br />
Sci della prima nazione classificata al<br />
termine dei Campionati del Mondo di<br />
Sci Nordico.<br />
Ma andiamo con ordine, e cominciamo<br />
col dare uno sguardo approfondito a<br />
questo oggetto affascinante.<br />
Nata dalla collaborazione<br />
fra<br />
MV Art in Design<br />
e la ditta Ciresa<br />
di Tesero, questa<br />
opera d’arte è<br />
a tutti gli effetti<br />
un’opera nell’opera. Costruita in<br />
acciaio, leghe di alluminio, fibra<br />
di carbonio e legno di risonanza<br />
della Val di Fiemme, l’opera rappresenta<br />
in effetti il pianeta Terra,<br />
al centro del quale è incastonata<br />
una preziosa Opera Sonora:<br />
un sistema innovativo di amplificazione<br />
e diffusione del suono<br />
che prende corpo da una tavola<br />
armonica realizzata a mano.<br />
“La realizzazione di quest’opera<br />
d’arte”, ci ha raccontato Fabio<br />
Ognibeni, titolare della Ciresa e inventore<br />
delle Opere Sonore, “è per noi un<br />
grande motivo di soddisfazione. E non<br />
parlo solo a titolo personale. Sono convinto<br />
che la decisione di legare le sorti<br />
della musica, dello sport e dell’arte figurativa<br />
per la promozione di uno stile di<br />
vita sia una scelta vincente, che può fare<br />
del bene a tutti i soggetti coinvolti”.<br />
Noto al mondo del pianoforte e dello<br />
strumento in generale per l’altissima<br />
qualità dei legni armonici che produce<br />
e commercializza alla Ciresa, Ognibeni<br />
è impegnato da anni nel progetto Opere<br />
Sonore. “Giorno dopo giorno”, conclude,<br />
“stiamo portando avanti una modalità<br />
del tutto nuova di ascolto della musica.<br />
Le Opere Sonore sono Strumenti musicali<br />
da Ascolto, costruiti a mano con tecniche<br />
di liuteria. Sono il legno di Stradivari<br />
che regala il piacere della musica riprodotta.<br />
Una sfida gigantesca per una piccola<br />
azienda, una grande opportunità per la<br />
millenaria tradizione del legno”. •<br />
www.ciresafiemme.it - www.mvartindesign.com<br />
Teoria, tecnica e passione: l’essenza del restauro<br />
Quando si parla di restauro, la<br />
prudenza è sempre d’obbligo.<br />
Troppe volte giungono sul mercato<br />
pianoforti splendidi fuori<br />
e brutti dentro. La ragione è<br />
presto detta: un buon ebanista<br />
è difficile da trovare, un tecnico<br />
capace non si incontra tutti i<br />
giorni e una combinazione affiatata<br />
delle due figure rappresenta<br />
un evento più unico che raro.<br />
<strong>Il</strong> discorso cambia però se si par-<br />
la di Alfra Pianoforti. “Nel 1980,<br />
spinti dalla passione di uno dei<br />
titolari, musicista di professione,<br />
ci siamo posti l’obiettivo di conoscere<br />
da vicino il pianoforte”,<br />
ci confida uno dei<br />
soci. “Volevamo<br />
sciogliere l’arcano<br />
che fa di questo<br />
strumento il protagonista<br />
di tante<br />
meravigliose pagine della musica<br />
mondiale. Così, dopo la frequenza<br />
a diversi corsi AIARP,<br />
abbiamo cominciato in un piccolo<br />
laboratorio a smontare, sostituire,<br />
rimontare, pulire tutte<br />
quelle parti usurate della meccanica<br />
di pianoforti usati di diversi<br />
tipi di cui eravamo in possesso<br />
per renderli funzionanti al<br />
meglio.”<br />
È l’inizio di un’avventura esaltante,<br />
che si è presto allargata<br />
all’intero<br />
strumento, includendo<br />
anche la<br />
parte estetica e<br />
strutturale. E anche<br />
in questo caso<br />
i collaboratori iniziali, verniciatori<br />
ed ebanisti, venivano da alcune<br />
fabbriche costruttrici di<br />
pianoforti in Germania e Svizzera,<br />
dove avevano lavorato come<br />
operai specializzati. È così che<br />
l’esperienza Alfra si fa preziosa e<br />
insostituibile.<br />
“Oggi la nostra azienda si può<br />
considerare leader in Italia in<br />
questo lavoro”, afferma con orgoglio<br />
il portavoce Alfra, “ed è<br />
anche molto conosciuta all’estero.<br />
<strong>Il</strong> nostro segreto è solo nella<br />
qualità. Siamo in grado di soddisfare<br />
ogni esigenza del cliente,<br />
anche nella verniciatura del<br />
mobile con finiture lucide, opache,<br />
poliestere spazzolato, gommalacca<br />
eccetera... con un rapporto<br />
qualità-prezzo veramente<br />
competitivo”. •<br />
www.alfrapianoforti.it<br />
26 | il <strong>Pianoforte</strong>
Schulze Pollmann:<br />
fra tradizione e tecnologia<br />
Nascono tutte sotto il segno<br />
dell'innovazione le novità con<br />
cui Schulze Pollmann si presenta<br />
all'apertura di Cremona<br />
<strong>Pianoforte</strong>.<br />
La Studio Series Upgrade, ad<br />
esempio, è una nuova gamma<br />
di pianoforti che riprende<br />
e sviluppa le linee della tradizione<br />
Schulze Pollmann. L'obiettivo<br />
dichiarato dal costruttore<br />
è quello di regalare<br />
allo strumento una personalità<br />
raffinata e suggestiva, che<br />
si aggiunge alle caratteristiche<br />
consolidate dello strumento.<br />
Un upgrade a tutti gli<br />
effetti, insomma, che fra l'altro<br />
garantisce al cliente finale<br />
la possibilità di personalizzare<br />
alcuni elementi del<br />
mobile (la specchiera superiore<br />
e quella inferiore) fino a<br />
fare del proprio pianoforte un<br />
pezzo unico.<br />
L'ottimizzazione dei processi<br />
produttivi garantisce inoltre<br />
una notevole compressione dei<br />
costi, che si riverbera in modo<br />
positivo sull'intera catena distributiva.<br />
Con il risultato che<br />
il prezzo di vendita al pubblico<br />
risulta particolarmente competitivo<br />
anche nel caso di uno<br />
strumento personalizzato. Disponibile<br />
sull'intera gamma di<br />
pianoforti verticali Studio Series<br />
nei classici motivi Nero Pavone,<br />
Mogano Pavone e Noce<br />
Pavone, la versione Upgrade<br />
approderà nei prossimi mesi<br />
anche ai modelli a coda.<br />
Non occorre invece attendere<br />
per sperimentare di persona<br />
le soluzioni avveniristiche<br />
impiegate nella linea RPT.<br />
Questi pianoforti, che di sicuro<br />
faranno parlare molto<br />
di sé per tutta la durata della<br />
manifestazione, introducono<br />
infatti un'idea innovativa:<br />
quella del pianoforte semiacustico.<br />
In estrema sintesi,<br />
ciascuno di questi strumenti<br />
è contemporaneamente un<br />
pianoforte a coda, un pianoforte<br />
digitale e un comodo<br />
verticale.<br />
"In questo momento, è<br />
qualcosa di unico sul mercato",<br />
ci ha raccontato con<br />
soddisfazione l'amministratore<br />
di Schulze Pollmann<br />
Eugenio Galanti. "I<br />
pianoforti RPT riescono ad<br />
offrire ai pianisti la piena<br />
funzionalità della meccanica<br />
in legno di un pianoforte<br />
a coda e i massimi livelli<br />
della tecnologia, il tutto<br />
nello spazio ridotto di un<br />
pianoforte verticale".<br />
I pianoforti RPT impiegano<br />
ciascun singolo componente<br />
di un’autentica<br />
meccanica di un pianoforte<br />
a coda: dal tasto in legno<br />
di abete al pilota, dal cavalletto<br />
allo stiletto, dal martello al<br />
para-martello.<br />
"Sono 1.584 parti diverse",<br />
precisano i tecnici Schulze<br />
Pollmann, "e il loro apporto<br />
nel processo di trasformazione<br />
della pressione di un tasto<br />
in suono è insostituibile".<br />
Ciascun elemento è regolato<br />
a mano da tecnici qualificati,<br />
e lavora in perfetta sintonia<br />
con le componenti elettroniche<br />
dello strumento.<br />
Per dirla ancora con i tecnici<br />
Schulze Pollmann: "La lettura<br />
precisa del tocco è affidata<br />
a 88 sensori ottici ad altissima<br />
precisione. <strong>Il</strong> segnale viene<br />
quindi affidato ad un generatore<br />
sonoro a modelli fisici<br />
che impiega componenti di<br />
ultima generazione per offrire<br />
all'esecutore una tavolozza<br />
acustica di 50 timbri".<br />
Rispettoso della tradizione<br />
e aperto al futuro: ecco a<br />
voi il pianoforte semiacustico<br />
Schulze Pollmann RPT •<br />
Fabbrini Vittorio & C.<br />
PIANOFORTI NAZIONALI ED ESTERI - ORGANI<br />
MUSICA - RIPARAZIONI - ACCORDATURE<br />
www.schulzepollmann.com<br />
Via della Repubblica, 91/93<br />
FOGGIA<br />
Tel/Fax 0881 723754<br />
www.fabbrinivittorio.it<br />
il<strong>Pianoforte</strong> | 27
Le novità in mostra<br />
Un secolo e... un quarto<br />
per i tre diapason<br />
Pianoteile:<br />
le parti...<br />
per il tutto<br />
Con la prossima settimana si apriranno ufficialmente<br />
in tutto il mondo i festeggiamenti<br />
per il centoventicinquesimo anniversario della<br />
fondazione di Yamaha. Le celebrazioni saranno<br />
accompagnate in tutto il pianeta da un ricco<br />
programma di iniziative identificate complessivamente<br />
dal logo sviluppato<br />
per l’occasione dal designer inglese<br />
Neville Brody.<br />
“Sarà un’occasione per riflettere<br />
ulteriormente sui valori fondanti<br />
della nostra azienda”, fanno sapere<br />
i vertici della multinazionale<br />
di Hamamatsu. Non a caso, il<br />
payoff del marchio –che affiancherà<br />
per un anno intero tutte le<br />
comunicazioni e le attività promosse<br />
dal Gruppo Yamaha– recita testualmente<br />
125 anni di passione e performance.<br />
“Questo binomio”,<br />
sottolineano alla Yamaha,<br />
“identifica e<br />
riflette da sempre<br />
non soltanto le caratteristiche<br />
dei nostri<br />
prodotti, ma anche<br />
i tratti distintivi<br />
dei nostri clienti. Ed<br />
è proprio per rivolgere loro un ringraziamento<br />
speciale che abbiamo scelto di esporre questo<br />
motto non soltanto nelle comunicazioni aziendali,<br />
ma anche in occasione di fiere ed eventi,<br />
sulle pagine pubblicitarie, sui siti web del<br />
Gruppo... e in tutti gli spazi che saranno raggiunti<br />
dalla comunicazione per la durata di un<br />
anno intero dall’inizio delle celebrazioni”.<br />
Fondata il 12 ottobre 1887 ad Hamamatsu con<br />
il nome di Nippon Gakki Company da un ancor<br />
giovane Torakusu Yamaha (nella foto al<br />
centro, in uno scatto di inizio Novecento),<br />
la futura Yamaha Corporation aveva<br />
inizialmente come unico<br />
obiettivo la costruzione di<br />
organi (nella foto a sinistra,<br />
uno dei primi prototipi<br />
commercializzati).<br />
L’intuito del fondatore, le sue<br />
indiscusse abilità nei settori<br />
della meccanica e dell’organizzazione dei processi<br />
industriali, insieme allo straordinario<br />
fervore culturale che accompagnava gli anni<br />
dell’apertura del Giappone nei confronti della<br />
cultura occidentale, fecero il resto.<br />
Stimolata in questo anche dalle richieste del<br />
Ministero dell’Educazione giapponese<br />
–che aveva inviato Torakusu<br />
Yamaha negli Stati Uniti<br />
per studiare la produzione su<br />
larga scala di strumenti musicali,<br />
e che fu tra i primi clienti della<br />
Nippon Gakki– l’azienda di Hamamatsu<br />
fu presto in grado di<br />
produrre pianoforti di altissima<br />
qualità, capaci di imporsi in pochi<br />
anni all’attenzione dei musicisti<br />
di tutto il mondo.<br />
<strong>Il</strong> resto è storia: e basta scorrere rapidamente<br />
gli annali Yamaha per rendersi conto dell’impetuosa<br />
crescita di un’impresa che ha saputo<br />
rinnovarsi continuamente, arrivando a produrre<br />
di fatto tutte le famiglie di strumenti musicali,<br />
ma anche motociclette, motori, racchette<br />
da tennis, archi da competizione, mazze da<br />
golf, robot industriali, apparecchi audio, componenti<br />
informatici, software e attrezzature ad<br />
alta tecnologia.<br />
La chiave del successo è riassunta nell’obiettivo<br />
aziendale Creating Kendo Together –che<br />
potremmo tradurre approssimativamente con<br />
l’espressione Insieme per raggiungere l’ispirazione.<br />
Ma anche nell’impegno costante per lo<br />
sviluppo di soluzioni tecnologiche e di design<br />
innovative. Un impegno che risale ai primi<br />
anni del Novecento –con l’inaugurazione, nel<br />
1903, della prima camera per ricerche acustiche<br />
mai costruita– e che continua<br />
oggi con un dipartimento<br />
di ricerca che si<br />
sviluppa su cinque<br />
continenti e che,<br />
ancora una volta,<br />
fa della passione<br />
e della performance<br />
i cardini della propria<br />
attività. Auguri,<br />
Yamaha! •<br />
www.yamaha.it<br />
Jahn Pianoteile è un’azienda<br />
leader nel settore delle parti<br />
di ricambio, delle attrezzature<br />
per tecnici e degli accessori<br />
per pianoforti a coda<br />
e verticali e strumenti storici<br />
a tastiera. Nel suo ampio catalogo<br />
si contano inoltre sistemi<br />
di illuminazione per<br />
pianoforte, sistemi di deumidificazione,<br />
accessori musicali<br />
d’arredamento, sottoruote<br />
e molti altri prodotti idonei<br />
per tutti gli appassionati del<br />
pianoforte.<br />
L'azienda è stata fondata nel<br />
1948 da Alfred Jahn come Alfred<br />
Jahn GmbH & Co. KG ed<br />
è oggi guidata dal tecnico costruttore<br />
di pianoforti Andreas<br />
Harke. Conta 12 dipendenti<br />
e ha sede a Grub am Forst,<br />
una cittadina dell’Alta Franconia,<br />
in Germania. Nel 2008<br />
ha celebrato i 60 anni di attività.<br />
Quest’anno, in occasione della<br />
sua seconda presenza in<br />
Fiera, Jahn Pianoteile ha organizzato<br />
un seminario per<br />
l’installazione dei sistemi di<br />
silenziamento prodotti da<br />
Korg, per i quali ha l’esclusiva.<br />
La partecipazione al seminario<br />
è gratuita per tutti<br />
gli associati AIARP, a dimostrazione<br />
del forte legame che<br />
unisce casa Jahn alla prestigiosa<br />
associazione dei tecnici<br />
italiani. •<br />
www.pianoteile.com<br />
28 | il <strong>Pianoforte</strong>
Viscount e il pianoforte, una questione... fisica<br />
A Francoforte, dove Viscount<br />
lo ha presentato la scorsa primavera,<br />
è stato salutato come<br />
una delle più interessanti novità<br />
sul mercato del pianoforte.<br />
Physis Piano, nella foto a fianco,<br />
è un pianoforte digitale innovativo<br />
e versatile, capace di<br />
una fedeltà sonora senza precedenti.<br />
Frutto di un complesso lavoro<br />
di progettazione ed engineering<br />
che ha visto impegnati<br />
in prima persona tecnici e<br />
progettisti dei laboratori Viscount,<br />
questo prodotto interamente<br />
made in Italy è stato<br />
sviluppato attorno a Physis®, la<br />
tecnologia a modellazione fisica<br />
brevettata da Viscount che<br />
permette ai sei processori DSP<br />
Dual Core di garantire una potenza<br />
di calcolo<br />
di 24 miliardi<br />
di operazioni al<br />
secondo, per la<br />
creazione fedele<br />
di ben cinque<br />
diverse tipologie<br />
di strumenti<br />
e le relative<br />
infinite personalizzazioni.<br />
<strong>Il</strong> suo design è elegante ed<br />
esclusivo, i comandi sono inseriti<br />
in un pannello in vetro<br />
nero multitouch retroilluminato.<br />
Lo strumento può essere<br />
personalizzato anche nei colori<br />
ed è dotato di un display intuitivo<br />
che permette di editare<br />
facilmente anche i parametri<br />
più complessi degli algoritmi<br />
di Physis®.<br />
I materiali pregiati, come l’alluminio<br />
impiegato per la scocca<br />
ed il legno per la tastiera con<br />
“Ivory Sense”, non fanno che<br />
confermare agli occhi quello<br />
che l’orecchio di un musicista<br />
percepisce istintivamente sin<br />
dalla prima esperienza d’ascolto:<br />
la consapevolezza di trovarsi<br />
di fronte ad uno strumento<br />
davvero senza paragoni. •<br />
www.viscount.it<br />
Preparazione<br />
assoluta del<br />
pianista<br />
Come ci si prepara<br />
per un’esecuzione<br />
memorabile?<br />
Quali tecniche<br />
usano i grandi<br />
pianisti per ottenere<br />
sempre i risultati artistici<br />
che cercano con un margine<br />
minimo di errore? E come<br />
si può rendere efficace lo studio,<br />
portando al massimo la<br />
resa del tempo a disposizione?<br />
A questi e ad altri interrogativi<br />
risponde Carlo Grante, pianista<br />
noto alle platee di tutto<br />
il mondo, in Criteri primari di<br />
metodologia pianistica. Un libro<br />
che è un must per qualsiasi<br />
pianista interessato a... fare<br />
sul serio. •<br />
www.rugginenti.it<br />
Nella casa di Steingraeber<br />
È di particolare interesse il tour virtuale di Casa Steingraeber che il costruttore di Bayreuth ha inserito da poche settimane<br />
sul proprio sito. Con pochi clic si entra nelle sale di rappresentanza, nel laboratorio, nel museo, nel piccolo giardino rococò...<br />
Si possono inoltre visitare lo showroom dei modelli in produzione e la notevole collezione storica, che vanta fra l’altro<br />
un pianoforte appartenuto a Liszt. Quest’ultimo, in particolare, è l’esemplare datato 1886 di cui Steingraeber produce su<br />
richiesta la replica esatta: un’iniziativa che affianca la produzione di modelli in edizione speciale dedicati a Liszt, la cui disponibilità<br />
è stata estesa fino al 12 ottobre prossimo, data di chiusura dell’anno giubilare per il duecentesimo anniversario<br />
di nascita del compositore ungherese.<br />
Ma se un festeggiamento si avvia a conclusione, un altro ancora più sontuoso si prepara: è il bicentenario wagneriano, per<br />
l’organizzazione del quale il costruttore di Bayreuth ha evidentemente un ruolo di primo piano. Le iniziative in programma<br />
sono moltissime, e su di esse c'è una ricca documentazione presso lo stand Steingraeber. Sul fronte più specifico dei pianoforti,<br />
segnaliamo senz’altro la disponibilità di un nuovo modello da concerto che è stato disegnato su ispirazione dell’esemplare<br />
in possesso del Festspielhaus. www.steingraeber.de •
Le novità in mostra<br />
Fabbrini presenta Bechstein<br />
Oval Sound System:<br />
Alla ricerca della quiete perduta<br />
Negli anni Settanta, Murray Schaefer citava allarmato uno studio<br />
secondo il quale la capacità dei giovani musicisti di intonare<br />
correttamente un la naturale senza diapason stava crollando. Già<br />
allora si imponeva, in Europa e in tutto il mondo sviluppato, una<br />
nuova tonica di riferimento, più prossima al sol diesis: un multiplo<br />
del ronzio di fondo della corrente elettrica.<br />
A quarant’anni di distanza, la situazione è ulteriormente degenerata:<br />
i nostri ambienti, anche i più “puri”, sono saturi di apparecchi<br />
elettronici di ogni dimensione che riempiono l’aria di<br />
microcariche elettrostatiche. E il “paesaggio sonoro”, come dice<br />
Schaefer, è compromesso, attraversato com’è da un campo di distorsioni<br />
che va sotto il nome di Velo Armonico Permanente.<br />
Anche il suono del pianoforte risulta alterato: le cariche elettrostatiche<br />
sono instabili e perturbano in modo inconsapevole la<br />
propagazione di suoni diretti e indiretti.<br />
A ristabilire l’ordine perduto<br />
interviene un dispositivo<br />
rivoluzionario:<br />
Oval Sound System. Alimentato<br />
da una coppia di pile, viene posizionato nei pressi del<br />
pianoforte e agisce in modo silenzioso. Al suo interno è contenuto<br />
un modulo a induzione elettrostatica capace di generare<br />
un nano-campo elettrico calibrato in maniera molto precisa<br />
e capace di riallineare le cariche elettrostatiche presenti<br />
nell’aria. Gli effetti sono riassunti nei due grafici qui sopra. In<br />
termini acustici, portano ad un miglioramento degli armonici,<br />
all'allungamento del sostegno, alla riduzione della saturazione<br />
e a guadagni dinamici che<br />
vi invitiamo a sperimentare di<br />
persona.<br />
Chi l’ha fatto è rimasto sempre<br />
sorpreso, come l’ingegner Paolo<br />
Fazioli, che ha voluto esprimere<br />
la propria gratitudine all’inventore<br />
Patrice Scanavini (il primo<br />
a sinistra nella foto d’apertura<br />
accanto a Salvatore Tarantino<br />
e Lamberto Calderoni) con una<br />
dedica personale. •<br />
www.bechstein.de - www.fabbrinivittorio.it<br />
GRAN FINALE<br />
C’è una grande storia di orgoglio<br />
culturale alle spalle della<br />
sorprendente rinascita<br />
del marchio tedesco C.<br />
Bechstein. Una storia che porta<br />
la firma dell’attuale amministratore<br />
delegato Karl Schulze<br />
e della moglie Berenice Küpper.<br />
Animati da uno spirito di<br />
valorizzazione del gusto e della<br />
cultura musicale europea in<br />
opposizione a scelte di politica<br />
industriale di matrice statunitense,<br />
i due manager hanno<br />
rilevato la fabbrica tedesca nel<br />
1986; e in vent'anni ne hanno<br />
capovolto le sorti.<br />
Oggi, Bechstein è un marchio<br />
leader a livello mondiale. Vanta<br />
una produzione<br />
imponente (è il primo<br />
produttore, ad<br />
esempio, in Russia)<br />
e difende a spada<br />
tratta la propria<br />
identità sonora.<br />
"La sensibilità acustica europea",<br />
ha dichiarato Karl Schulze<br />
nel corso di un'intervista<br />
apparsa di recente sulla Suddetische<br />
Zeitung, "non la si ritrova<br />
in Asia. (...) L'Europa ha<br />
un vantaggio di conoscenze e<br />
sensibilità che non si può recuperare<br />
così in fretta".<br />
Per questo, Bechstein ha valorizzato<br />
il proprio timbro. Che<br />
ha, per dirla con Schulze, "un<br />
carattere sonoro più delicato, e<br />
anche molto più colorito<br />
e canoro".<br />
La scelta di autonomia<br />
si manifesta<br />
anche nel design<br />
degli accessori.<br />
Come l'elegantissimo<br />
display del sistema di silenziamento,<br />
nella foto. •<br />
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storia della musica ha prodotto, da quelle legate al<br />
canto gregoriano alla musica di oggi.
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