Portovesme - Gazzetta del Sulcis Iglesiente
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Cultura numero 578 <strong>del</strong> 19 Aprile 2012 15<br />
Come ogni anno per l’8 marzo<br />
l’Associazione dei Sardi Sebastiano<br />
Satta di Verona organizza<br />
un’iniziativa per rendere omaggio<br />
alle donne, senza scivolare<br />
nella banalità <strong>del</strong>la semplice festa<br />
goliardica. Si ricorda invece<br />
l’8 marzo principalmente come<br />
la commemorazione di eventi<br />
tragici che hanno scosso profondamente<br />
la storia <strong>del</strong>le donne,<br />
spesso sacrifici importanti<br />
sulle tappe <strong>del</strong>la loro emancipazione.<br />
E’ stato invitato Aldo<br />
Aledda, vecchia conoscenza e<br />
buon amico. Uno dei più importanti<br />
storici <strong>del</strong>lo sport d’Europa.<br />
Da dirigente <strong>del</strong>l’Assessorato<br />
al Lavoro, più di ogni altro<br />
partecipò alla stesura <strong>del</strong>la Legge<br />
sull’Associazionismo Sardo,<br />
che mira a promuovere l’integrazione<br />
dei sardi nel territorio<br />
dove vivono e soprattutto promuove<br />
la cultura sarda tra gli<br />
emigrati per mantenerla in vita,<br />
perché non perdano la memoria<br />
<strong>del</strong>le loro origini. L’avevamo<br />
già incontrato in occasione <strong>del</strong>la<br />
presentazione <strong>del</strong> suo libro “La<br />
sfinge di carta” (dove criticava<br />
l’apparato tecnico/politico <strong>del</strong>la<br />
Sardegna, profetizzando eventi<br />
che poi si sono rivelati più reali<br />
che mai)-, ora, come è nato<br />
“Donne d’Assalto”, donne e<br />
spade, un argomento che mai<br />
era stato trattato prima. L’autore,<br />
anziché creare una cornice<br />
storica e poi raccontare gli episodi,<br />
come di solito avviene, ai<br />
fatti inserisce la storia, quella<br />
vera non romanzata e mai raccontata.<br />
Protagoniste quelle<br />
donne spadaccine che forse volutamente<br />
sono rimaste per secoli<br />
tra le righe di altre vicende,<br />
di uomini naturalmente, la storia<br />
purtroppo parla quasi sempre<br />
al maschile, dimenticando<br />
che molte <strong>del</strong>le rivoluzioni e dei<br />
cambiamenti sono partiti proprio<br />
dalle donne. Avvalendosi di<br />
testi storici sulla scherma che<br />
Aldo Aledda<br />
SARDEGNA IN LIBRERIA<br />
IL LIBRO “DONNE D’ASSALTO”<br />
DEL POLIEDRICO ALDO ALEDDA<br />
Annalisa Atzori<br />
vanno dal ‘400 all’800 messi a<br />
disposizione dall’Avvocato Antonio<br />
Spallino (Medaglia d’Oro<br />
di Fioretto, Olimpiadi di Melbourne<br />
<strong>del</strong> 1956), Aledda, ci<br />
racconta come la scherma segni<br />
l’inizio <strong>del</strong>l’emancipazione<br />
femminile, come dia alle donne<br />
la possibilità di avere educazione<br />
e cultura.<br />
Protagonisti <strong>del</strong>le vicende che si<br />
svolgono nel testo sono due<br />
americani dei nostri giorni, un<br />
giornalista sportivo e una ricercatrice<br />
universitaria. Viaggiando<br />
nel tempo (e nello spazio),<br />
assistono in diretta agli eventi<br />
storici, li rendono comprensibili<br />
a tutti, li raccontano con un<br />
punto di vista moderno e al<br />
tempo stesso ben documentato,<br />
meticoloso. Maria Rosa Udeschini,<br />
Segretaria <strong>del</strong>l’Associazione<br />
dei Consiglieri Emeriti<br />
<strong>del</strong> Comune di Verona e grande<br />
ammiratrice <strong>del</strong> lavoro di Aledda,<br />
che interviene nella presentazione<br />
<strong>del</strong> volume, dipana con<br />
coinvolgimento la trama <strong>del</strong> libro,<br />
le emozioni che lo stesso le<br />
ha dato durante la lettura e le<br />
condivide con il pubblico che si<br />
trova in sala. I due protagonisti,<br />
Mark e Sandra, sono rapiti in un<br />
sogno nel tunnel <strong>del</strong> tempo e si<br />
ritrovano nella Parigi di Luigi<br />
XIV, quando tre aitanti ed<br />
esperti spadaccini vengono<br />
messi al tappeto da un “ragazzino”<br />
che poi si rivela essere una<br />
gentil donzella... quella passata<br />
alla storia come Mademoiselle<br />
de Maupin: la signora non viene<br />
condannata per aver ucciso<br />
tre uomini in duello, perché non<br />
esisteva una legge per questo<br />
reato, oggi si direbbe “il fatto<br />
non costituisce reato”, era impensabile<br />
che una donna potesse<br />
battere con la spada un uomo,<br />
figuriamoci tre!! Mark e<br />
Sandra proseguono con le loro<br />
ricerche e scoprono che a Parigi<br />
c’è una scuola di scherma per<br />
attori. Nelle compagnie teatrali<br />
gli uomini facevano spesso parti<br />
da donne e viceversa, tutti quindi<br />
dovevano essere in grado di<br />
tirare di spada per esigenze di<br />
scena. Le attrici (che all’epoca<br />
erano <strong>del</strong>le figure un po’ ambigue,<br />
libere dagli uomini, ma anche<br />
prostitute) erano quindi iniziate<br />
all’arte <strong>del</strong>la scherma, che<br />
permetteva loro di avere anche<br />
maggiore cultura. Le popolane<br />
erano invece più brave con il<br />
coltello! Qui le prime discussioni<br />
tra i protagonisti: lui sostiene<br />
che le donne sono più <strong>del</strong>icate,<br />
lei che sono in grado di fare tutto<br />
ciò che fanno gli uomini. Si<br />
spostano poi a Verona, che intorno<br />
al 1500 era un grande<br />
centro culturale dotato di una<br />
Biblioteca Arcivescovile (chiamata<br />
ora Capitolare). Nelle discussioni<br />
tra i protagonisti interviene<br />
anche un frate, padre<br />
Maurizio, personaggio liberamente<br />
ispirato a ... Maurizio Solinas,<br />
presidente <strong>del</strong>l’Ass. S.<br />
Satta! Aledda lo ha, infatti, inserito<br />
nella sua opera come un cameo,<br />
un omaggio all’amico di<br />
lunga data. Sandra dice che le<br />
donne non sono irruente, sono<br />
precise, quindi ottime per la<br />
scherma. Mark invece sostiene<br />
che c’è un moderno studio di<br />
Harvard che nega che la donna<br />
sia più intelligente <strong>del</strong>l’uomo.<br />
Frate Maurizio è d’accordo con<br />
Mark, d’altra parte Harvard è<br />
stato fondato da un frate francescano,<br />
non può sbagliare! E via<br />
via il viaggio nel tempo e nello<br />
spazio procede, passando da<br />
Caterina Sforza che ha tenuto<br />
testa a Cesare Borgia (detto il<br />
Valentino) alle donne spagnole<br />
che per poter affrontare i tori<br />
dovevano travestirsi da uomini.<br />
Non dimentica di citare anche le<br />
banditesse sarde. Maria Rosa<br />
Udeschini definisce il libro “un<br />
saggio storico che si legge come<br />
un romanzo”, lodando l’eleganza<br />
e la raffinatezza <strong>del</strong> linguaggio,<br />
come nel libro di Aledda<br />
venga affrontato con estrema<br />
eleganza il tema spinoso dei<br />
transgender. L’autore precisa<br />
che nella creazione <strong>del</strong>la sua<br />
opera ha dovuto affrontare lui<br />
stesso un percorso sul filo <strong>del</strong>la<br />
sensibilità femminile, ha dovuto<br />
eliminare tutti i preconcetti maschili<br />
che offuscano normalmente<br />
la visuale d’insieme parlando<br />
di donne che fanno “cose<br />
da uomini”, come combattere<br />
con la spada. Infatti, si è fatto<br />
assistere da alcune donne che<br />
hanno letto le prime stesure <strong>del</strong><br />
libro, una psicologa, una maestra<br />
di scherma, una giornalista<br />
sportiva, offrendo il loro prezioso<br />
contributo, capendo così come<br />
si sviluppa interiormente un<br />
mondo, quello femminile e ricorda<br />
come il giudizio storico<br />
dovrebbe essere sempre soggetto<br />
a revisione. La donna viene<br />
normalmente “compressa” nella<br />
storia per paura che emerga la<br />
sua forza. Maurizio Solinas<br />
conclude con una considerazione<br />
sul rischio che corriamo<br />
quando leggiamo romanzi o vediamo<br />
film dove la storia è manipolata<br />
a gusto <strong>del</strong>l’autore. Rischiamo,<br />
infatti, di credere a dei<br />
“falsi storici” clamorosi, mentre<br />
invece chi scrive da storico dovrebbe<br />
essere il più fe<strong>del</strong>e possibile<br />
alla verità, in modo che<br />
giunga intatta a noi come è stato<br />
fatto per “Donne d’Assalto”.<br />
CAGLIARI<br />
ANGIONI E SCIOLA,ALCIONI E ROSANNA ROSSI<br />
POETI E ARTISTI A CONFRONTO IN VERSOLARTE<br />
Pinuccio Sciola<br />
Tredici poeti per tredici artisti.<br />
Si chiama ‘Versolarte’, è un<br />
incontro tra arti visive e poesia,<br />
sculture e versi, fusione<br />
quantomai interessante e insolita.<br />
La mostra si è svolta dal<br />
25 al 31 marzo scorso al palazzo<br />
Vicregio. I poeti sono<br />
entrati in contatto con gli autori<br />
presenti a ‘Art&Ecò’, la<br />
mostra collettiva di sculture e<br />
installazioni realizzata con<br />
IGLESIAS<br />
MOSTRA<br />
ATTIVITA’<br />
COMMERCIALI<br />
Una mostra documentaristica<br />
<strong>del</strong>le Attività Commerciali<br />
dal Dopoguerra a fine<br />
anni 60 <strong>del</strong>la Città di Iglesias”<br />
è stata allestita nella<br />
scuola primaria di via Roma.<br />
La mostra, che ha chiuso<br />
i battenti sabato 7 aprile,<br />
è stata curata ed illustrata<br />
grazie al prezioso contributo<br />
documentaristico <strong>del</strong> collezionista<br />
Costante Sanna.<br />
L’esposizione rappresentava<br />
uno spaccato molto interessante<br />
e significativo <strong>del</strong>le<br />
attività commerciali <strong>del</strong>la<br />
Città di Iglesias, oltreché<br />
una efficace e preziosa rappresentazione<br />
socio economica<br />
<strong>del</strong>la città Capoluogo<br />
<strong>del</strong> periodo appena successivo<br />
alla fine <strong>del</strong>la seconda<br />
guerra mondiale.<br />
materiali di recupero allestita<br />
tra le sale <strong>del</strong>la sede <strong>del</strong>la<br />
Prefettura e <strong>del</strong>la Provincia.<br />
L’esposizione ospitava le opere<br />
di Pinuccio Sciola, Rosanna<br />
Rossi, Antonello Ottonello,<br />
Rosanna D’ Alessandro, Alberto<br />
Soi, Matteo Ambu, Alessandro<br />
Biggio, Mariano Chelo,<br />
Antonello Dessì, Lalla<br />
Lussu, Alessia Mameli, Anna<br />
Maria Pillosu, Mauro Piredda.<br />
E’ spettato a Giulio Angioni,<br />
Paola Alcioni, Piero Marcialis,<br />
Rossana Abis, Gavino Angius,<br />
Alberto Cocco, Michela<br />
Deriu, Alberto Lecca, Luca<br />
Marcia, Piera Masia, Valentina<br />
Neri, Anna Cristina Serra e<br />
Nerina Valenti farsi interpreti<br />
e offrire la loro personale lettura<br />
di segni, tracce, materia e<br />
memoria, al suono dei loro<br />
versi. I testi erano esposti accanto<br />
alle opere per tutta la<br />
durata <strong>del</strong>la mostra. La lettura<br />
é stata affidata agli attori Anna<br />
Brotzu e Piero Murenu.<br />
L’evento era organizzato dall’<br />
Associazione Culturale Mescolarte<br />
con il patrocinio <strong>del</strong>la<br />
provincia di Cagliari e a cura<br />
di Valeria Grande, Nazzarena<br />
Marongiu, Valentina Neri.<br />
SULCIS - IGLESIENTE:TURNI DEL 21 APRILE & 22 APRILE 2012<br />
a cura di Franco Airi<br />
FARMACIE:<br />
IGLESIAS: SPADA, corso Matteotti, tel. 0781.22262<br />
CARBONIA: SOTGIU, viale Trento, tel. 0781.61228<br />
CARLOFORTE: LODDO, via Garibaldi, tel. 0781.854006<br />
SANT’ANTIOCO: BASCIU, piazza Italia, tel. 0781.83003<br />
PORTOSCUSO: PUSCEDDU, via Giulio Cesare, tel. 0781.509713<br />
PISCINAS: SCANO, via Risorgimento, tel. 0781.964004<br />
BENZINAI:<br />
IGLESIAS: SOLO SERVIZIO 24ORE<br />
CARBONIA: Q8-PINNA, via Dalmazia<br />
ESSO-MELIS, via Nazionale<br />
IP-MAGGI, via <strong>del</strong>la Vittoria<br />
VILLAMASSARGIA: Q8-PAU, provinciale per Carbonia<br />
GONNESA: ESSO-DEMURO, via Iglesias<br />
SANT’ANTIOCO: ESSO-GARAU, località Ponti<br />
CARLOFORTE: Q8-LUXORO, corso Cavour<br />
PORTOSCUSO: TAMOIL-MARONGIU, via Giulio Cesare<br />
SAN GIOVANNI SUERGIU:<br />
Q8-BASCIU&DESOGUS, via Portobotte<br />
SANTADI: TAMOIL-PORCINA, strada statale per Cagliari