20.11.2014 Views

Portovesme - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

Portovesme - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

Portovesme - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

10 numero 578 <strong>del</strong> 19 Aprile 2012 Realtà Locale<br />

LA GROTTA DI SU MANNAU<br />

Roberto Curreli<br />

Tra le bellezze naturali <strong>del</strong>l’<strong>Iglesiente</strong>,<br />

la grotta di Su<br />

Mannau è sicuramente una <strong>del</strong>le<br />

attrazioni turistiche più importanti.<br />

La grotta si apre nelle formazioni<br />

calcareo-dolomitiche<br />

paleozoiche <strong>del</strong> Cambriano inferiore.<br />

L’area presenta una<br />

morfologia caratterizzata da alternanze<br />

di forme addolcite ad<br />

aspre e carsificate sia con micro<br />

che con macroforme, come piccoli<br />

pozzi, crepacci e altro. L’ingresso<br />

<strong>del</strong>la cavità è posta a circa<br />

210 m. sul livello <strong>del</strong> mare, a<br />

ridosso <strong>del</strong>la valle fluviale <strong>del</strong><br />

sistema, rio Su Mannau-Terras<br />

Nieddas. La grotta, dopo anni di<br />

escursioni speleologiche ha raggiunto<br />

la lunghezza di 8200 metri<br />

e presenta <strong>del</strong>le zone in continua<br />

esplorazione. L’ipogeo,<br />

molto bello e complesso, si sviluppa<br />

in due rami principali nei<br />

quali scorrono due corsi d’acqua;<br />

sul ramo sinistro il fiume<br />

Placido, mentre su quello destro<br />

il fiume Rapido. Il ramo di sinistra<br />

è percorribile per un primo<br />

tratto escursionistico per circa<br />

trecento metri, e vi si diramano<br />

vari percorsi; qui si possono osservare<br />

spettacolari concrezioni<br />

sia per le loro dimensioni che<br />

per la loro bellezza. Sono ben<br />

evidenti alcuni laghetti che si<br />

formano lungo i greti dei fiumi,<br />

e nel loro tragitto si possono osservare<br />

alcune cascatelle che intervallano<br />

il paesaggio. Il ramo<br />

destro, attraversato dal fiume<br />

Rapido è caratterizzato dalla<br />

presenza di imponenti sale, percorrendo<br />

le quali si raggiunge<br />

un grande e suggestivo” lago<br />

pensile” attraversabile in canotto.<br />

Questi ambienti offrono un<br />

paesaggio variegato, caratterizzato<br />

dalla presenza di vari pozzetti<br />

che immettono in concamerazioni<br />

di varie dimensioni<br />

tappezzate da spettacolari concrezioni.<br />

La diversità degli speleotemi<br />

presenti è smisurata ed è rappresentate<br />

dalle forme più svariate,<br />

che fantasiosamente forniscono<br />

al visitatore la possibilità di dare<br />

dei nomi particolari, quali ad<br />

esempio,il “grosso girasole, il<br />

“grappolo d’uva” e così via”.<br />

Queste sale sono gremite da<br />

spettacolari concrezioni, sia per<br />

la maestosità che per la tipologia;<br />

si passa dalle grandissime<br />

colonne, alle bizzarre aragoniti<br />

coralloidi, alle policrome stalattiti<br />

e stalagmiti, ed alle finissime<br />

cannule di cui quasi tutta la<br />

grotta ne è tappezzata. Queste<br />

sono ben visibili nella “Sala<br />

Vergine” ampio e meraviglioso<br />

ambiente, così chiamato per il<br />

candore <strong>del</strong>le colate; il fiume<br />

Rapido lo attraversa creando<br />

vaschette molto suggestive. Particolarmente<br />

interessanti sono le<br />

pisoliti (perle di grotta), che si<br />

trovano in grosse quantità e con<br />

svariate forme e dimensioni, in<br />

una zona denominata “salone<br />

<strong>del</strong>le perle” dove risultano linde<br />

e concrezionate all’interno di<br />

vaschette, tali da somigliare a<br />

<strong>del</strong>le bianchissime gemme. Di<br />

alto interesse mineralogico, è la<br />

presenza nella “sala degli abeti”<br />

di innumerevoli, splendenti e<br />

incantevoli cristalli di calcite.<br />

Gli ambienti in questa grotta sono<br />

spesso maestosi, alti spesso<br />

svariati metri e larghi anche oltre<br />

100 m. Uno di questi è il<br />

“salone Ribaldone” che raggiunge<br />

l’altezza di 120 m., così<br />

denominato perchè dedicato dal<br />

gruppo Speleologico Bolognese,<br />

una <strong>del</strong>le prime Associazioni<br />

che esplorarono la grotta, alla<br />

memoria <strong>del</strong>l’alpinista - speleologo<br />

Gianni Ribaldone.<br />

Per quanto riguarda gli aspetti<br />

idrogeologici, come già detto<br />

sono presenti i due corsi d’acqua,<br />

il fiume Rapido e il fiume<br />

Placido, con la presenza di laghetti<br />

e sifoni. “Per la tipologia<br />

dei corsi d’acqua e <strong>del</strong> sistema<br />

idrico sotterraneo, la grotta di<br />

Su Mannau, presenta similitudini<br />

con quella <strong>del</strong> complesso<br />

“Cuccuru Tiria nel territorio di<br />

Iglesias estesa per 5300 metri e<br />

percorsa anch’essa da un fiume<br />

sotterraneo” afferma Luciano<br />

Cuccu Presidente <strong>del</strong> Centro<br />

<strong>Iglesiente</strong> Studi Speleo Archeologici<br />

di Iglesias. La grotta riveste<br />

anche una grossa importanza<br />

archeologica; Le prime testimonianze<br />

risalgono addirittura al<br />

tardo neolitico.<br />

La cavità è stata frequentata<br />

successivamente nel periodo<br />

nuragico; in un laghetto perenne,<br />

nella parte finale <strong>del</strong>la sala<br />

archeologica sono stati rinvenuti<br />

svariati frammenti di oggetti<br />

votivi, il che farebbe ipotizzare<br />

lo svolgimento di riti inerenti<br />

culto <strong>del</strong>l’acqua. Ai nuragici,<br />

subentrano i punici, dedicando<br />

il tempio ipogeo alla dea Tanit.<br />

Dopo la testimonianza punica,<br />

abbiamo quella romana, e ciò è<br />

attestato da svariati ritrovamenti<br />

di vasellame e lucerne relative a<br />

quella dominazione.<br />

La grotta è inoltre importante<br />

dal punto di vista biospeleologico,<br />

per il ritrovamento e lo studio<br />

di diverse specie faunistiche,<br />

la più importante <strong>del</strong>le quali<br />

è rappresentata da un crostaceo<br />

isopode denominato “Stenasellus<br />

nuragicus”.<br />

Per quanto riguarda il punto di<br />

vista storico, Ubaldo Sanna <strong>del</strong><br />

Gruppo Grotte Fluminese, nella<br />

pubblicazione “un punto sulle<br />

nuove scoperte di Su Mannau”<br />

elenca i vari dati esistenti, quali<br />

le scritte degli anni quaranta all’interno<br />

<strong>del</strong>la grotta, ricordando<br />

in modo particolare quella<br />

datata 1930 riferibile all’Ing.<br />

Rodriguez, proprietario di alcune<br />

miniere <strong>del</strong>la zona che si calò<br />

per 23 metri, e potè esplorare<br />

una grossa sala; questo particolare<br />

ha attribuito a tale salto il<br />

nome “Pozzo Rodriguez”.<br />

Per quanto riguarda l’aspetto turistico,<br />

Carlo Pusceddu, Presidente<br />

<strong>del</strong>le “Grotte di Su Mannau”<br />

s.r.l. ipotizza l’eventuale<br />

potenziamento <strong>del</strong> tracciato ad<br />

“anello” affinché si possa visitare<br />

la grotta evitando di ripercorrerne<br />

il tratto già visto.<br />

“Purtroppo le Istituzioni non investono<br />

in questo settore, che<br />

dovrebbe essere uno degli sbocchi<br />

per l’economia <strong>del</strong> nostro<br />

territorio.Questa è una piccola<br />

realtà che attualmente offre sette<br />

posti di lavoro fissi e tre o<br />

quattro stagionali. Inoltre è da<br />

considerare che nel percorso<br />

speleologico, se ne possano<br />

produrre altrettanti, prosegue<br />

Pusceddu, per questo era previsto<br />

un progetto con tanto di<br />

spogliatoi, servizi doccia e<br />

quant’altro; e dopo sedici anni<br />

la risposta è stata negativa”,<br />

prosegue Pusceddu.<br />

“Per poter realizzare il loro<br />

progetto di turisticizzazione <strong>del</strong>la<br />

grotta gli speleologi <strong>del</strong><br />

Gruppo Grotte Fluminese, si<br />

sono costituiti in Associazione<br />

turistica; oltre ad aver lavorato<br />

manualmente per la realizzazione<br />

<strong>del</strong>la struttura interna essi si<br />

sono autofinanziati per un lungo<br />

periodo affinché il tutto diventasse<br />

realtà.<br />

Attualmente anche a causa <strong>del</strong><br />

poco interesse da parte degli<br />

enti preposti alla valorizzazione<br />

si sono persi negli ultimi anni<br />

oltre 4000 mila presenze, si è<br />

passati da 17000 <strong>del</strong> 2009 ai<br />

13000 <strong>del</strong> 2011” conclude Il<br />

presidente Carlo Pusceddu.<br />

Anche questa come tante altre<br />

bellezze <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>-<strong>Iglesiente</strong><br />

che sono spesso dimenticate, o<br />

non valorizzate in modo sufficiente,<br />

dimostrano la straordinaria<br />

ricchezza di questo territorio.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!