sezioni – corsi brevi di montagna montagna stampata - Club Alpino ...
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[Mondo Cai] News letter n°80 del 1° febbraio 2008<br />
CAI NEWS | ATTIVITÀ DELLE SEZIONI & CORSI | BREVI DI MONTAGNA| MONTAGNA STAMPATA<br />
CAI NEWS<br />
● AI CONFINI DELLA FISIOLOGIA - TRA SCIENZA ED ESPERIENZA SOGGETTIVA<br />
● SICUREZZA IN MONTAGNA: OBIETTIVO PRIMARIO DEL CLUB ALPINO<br />
● MANIFESTAZIONE DOMENICA 3 FEBBRAIO 2008 IN MARMOLADA<br />
● TORINO, MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA “DUCA DEGLI ABRUZZI” - GRAN BALLO D’INVERNO <strong>–</strong><br />
MOSTRA “ AI MONTI! CERAMICHE D’ARTE 1930/1950<br />
● 17ª EDIZIONE “ L’UOMO E LA MONTAGNA ” PROGRAMMA 2008<br />
● ALPI VENETE 2008 - PREMIO LETTERARIO “LE ALPI VENETE” 2008 / PREMIO «ANTONIO BERTI» 2008<br />
● IL CORSO NAZIONALE T.A.M.(TUTELA AMBIENTE MONTANO) 2008 A PIETRALBA (BZ)<br />
● 10° CORSO DI QUALIFICA PER ACCOMPAGNATORI DI ALPINISMO GIOVANILE<br />
● STUDENTI: BANDO DI CONCORSO PER TESI DI LAUREA SULLA MONTAGNA<br />
● MONTAGNATERAPIA:“IL PERCORSO È LA META” MONTAGNATERAPIA NUOVA STRADA DELLA RIABILITAZIONE<br />
PSICOFISICA”<br />
● “ALPINISTA, CERCATORE DI INFINITO”<br />
● ALPINISMO VICENTINO SU CINQUE VETTE INVIOLATE NELLA SPEDIZIONE KARKA 2007<br />
ATTIVITÀ DEL CLUB ALPINO ITALIANO <strong>–</strong> ORGANI TECNICI -<br />
SEZIONI <strong>–</strong> CORSI<br />
● CAI ABRUZZO - 1^ SOLITARIA INVERNALE ALLA PARETE NORD DEL MONTE CAMICIA<br />
● CAI SEZIONE DI BERGAMO - ARRIVA IL FONDO PATROMONIALE «GENTE IN MONTAGNA»<br />
● CAI SEZIONE DI BIELLA, BUGIANEN, SECONDO APPUNTAMENTO<br />
● CAI SEZIONE DI CALCO (LC)<br />
● CAI SEZIONE DI CHIERI<br />
● CAI SEZIONE DI CONEGLIANO<br />
● CAI SEZIONE DI MELEGNANO<br />
● CAI SEZIONE DI MODENA<br />
● CAI SEZIONE DI PERUGIA<br />
● CAI SEZIONE DI PISA<br />
● CAI SEZIONE DI PORDENONE<br />
● CAI SEZIONE DI REGGIO CALABRIA<br />
BREVI DI MONTAGNA<br />
● LETTERA DEL COMITATO "NOI WALSER, PER UN TURISMO SOSTENIBILE E RESPONSABILE" AL SINDACO DI<br />
RIVA VALDOBBIA<br />
● IL RISVEGLIO DELL’ORSO OCCITANO<br />
● LO SCIALPINISMO CHE CONTA “APRE” IN VAL DI SOLE - CAMPIONATO ITALIANO AL TONALE E A<br />
VERMIGLIO<br />
● CIPRA - SÉMINAIRE INTERNATIONAL "COLLABORATION DANS LE DÉVELOPPEMENT RÉGIONAL"<br />
● REGIONI ALPINE: INSIEME CONTRO IL TRAFFICO DI TRANSITO PER IL TRASPORTO MERCI<br />
● AI PIEDI DEL CATINACCIO IL PARADISO DELLE RACCHETTE DA NEVE<br />
MONTAGNA STAMPATA<br />
● ECOMUSEO DELL’ARGENTARIO <strong>–</strong> GUIDA AGLI ITINERARI E CARTA TOPOGRAFICA DEL MONTE<br />
CALISIO(TRENTO)<br />
● UN SEGNO PER AMICO<br />
● UNA SCELTA<br />
● LA CONQUISTA DEL K2 <strong>–</strong> ARDITO DESIO
● NELL’OMBRA DELLA LUNA<br />
● COLLANA MERIDIANI MONTAGNE NARRATORI<br />
● UN PENSIERO LONTANO<br />
● IL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO<br />
● ALLA SCOPERTA DEL CONTADO DEL SEPRIO(COMO-VARESE-CANTON TICINO)<br />
● SENTIERI GEOLOGICI SUL MONTE TERMINILLO<br />
[ CAI NEWS]<br />
● AI CONFINI DELLA FISIOLOGIA - TRA SCIENZA ED ESPERIENZA SOGGETTIVA<br />
Si terrà a Pisa presso l’Au<strong>di</strong>torium dell’Area della Ricerca CNR, nei giorni 28 e 29 Febbraio 2008, il 2° Simposio<br />
Internazionale sulla fisiologia umana in ambienti estremi “Ai Confini della Fisiologia, tra scienza ed esperienza<br />
soggettiva” incontro tra Ricercatori, Me<strong>di</strong>ci, Filosofi e Atleti. Il Simposio, patrocinato dal <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> Italiano e<br />
organizzato dall’Istituto <strong>di</strong> Fisiologia Clinica <strong>–</strong> CNR Pisa, Scuola Superiore S. Anna <strong>di</strong> Pisa e Dipartimento <strong>di</strong><br />
Fisiologia Umana <strong>–</strong> Università <strong>di</strong> Pisa vuole essere, oltre che un momento <strong>di</strong> informazione sulla produzione<br />
scientifica dei gruppi <strong>di</strong> ricerca nazionali e internazionali che si occupano <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni estreme, anche un<br />
momento <strong>di</strong> confronto sia con ricercatori <strong>di</strong> altri ambiti scientifici, quali filosofi, matematici, ecc.. che con figure<br />
professionali e atleti che esperiscono in prima persona la “con<strong>di</strong>zione estrema”.<br />
Tra i moderatori sarà presente il Presidente Generale Annibale Salsa.<br />
Le interviste agli atleti saranno a cura del Direttore Responsabile della Stampa Sociale Pier Giorgio Oliveti.<br />
Interverranno tra gli altri atleti: Fausto De Stefani, alpinista; Luigi Casati, speleosub; Gianluca<br />
Frinchillucci, esploratore.<br />
Probabili collegamenti satellitari con Michele Pontrandolfo, esploratore polare e Alex Bellini navigatore.<br />
Per ogni informazione ed iscrizione (gratuita) obbligatoria per partecipare al Simposio e visionare il Programma<br />
dettagliato consultare il sito web: www.aiconfinicongress.ifc.cnr.it Tel. 050 3152627 - E-mail:<br />
aiconfini@ifc.cnr.it<br />
L’evento sarà trasmesso in <strong>di</strong>retta streaming al suddetto in<strong>di</strong>rizzo web.<br />
Informazioni: Vinicio Zatteroni, Responsabile Eventi e Manifestazioni del CAI 348 6933184<br />
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● SICUREZZA IN MONTAGNA: OBIETTIVO PRIMARIO DEL CLUB ALPINO<br />
L’educazione e la sicurezza in <strong>montagna</strong>, o meglio, l’educazione alla sicurezza tra gli obiettivi fondanti il <strong>Club</strong><br />
<strong>Alpino</strong> Italiano. Molto spesso la stampa tuona contro la “<strong>montagna</strong> assassina” ma le statistiche del Corpo<br />
Nazionale del Soccorso <strong>Alpino</strong> parlano chiaro: “sono relativamente poche le trage<strong>di</strong>e in cui la <strong>montagna</strong> ha una<br />
parte <strong>di</strong> responsabilità <strong>–</strong> <strong>di</strong>chiara Martino Borrione, vicepresidente della delegazione Piemontese del Corpo <strong>–</strong><br />
molto spesso chi si avvicina alle attività alpinistiche ed escursionistiche non ha una preparazione adeguata”.<br />
Da qui le due serate “Neve e valanghe” e Utilizzo dell’ARVA, promosse da Valeria Tonella, vicepresidente della<br />
sezione <strong>di</strong> Biella, “la sicurezza è importante e molto spesso sono gesti semplici e piccole accortezze a fare la<br />
<strong>di</strong>fferenza. Da un punto <strong>di</strong> vista tecnico, con il primo appuntamento, vogliamo offrire una prima base <strong>di</strong><br />
conoscenze per evitare i pericoli grazie alla comprensione <strong>di</strong> alcuni fenomeni come la comprensione delle<br />
<strong>di</strong>namiche delle valanghe e l’evoluzione del manto nevoso in conseguenza dell’evoluzione delle con<strong>di</strong>zioni<br />
meteo. Mentre il secondo sarà de<strong>di</strong>cato all’utilizzo dell’ARVA, l’apparecchio che permette <strong>di</strong> rilevare la presenza<br />
<strong>di</strong> una persona sotto la neve in autosoccorso da parte del gruppo, affrontando i temi dei tempi <strong>di</strong> sopravvivenza<br />
e gli aspetti tecnici legati al suo impiego e ai vari modelli <strong>di</strong>sponibili in commercio”.<br />
Le due serate saranno tenute da Marco Foglietti, Istruttore <strong>di</strong> sci alpinismo della Scuola Scanziani del CAI <strong>di</strong><br />
biella, membro del Soccorso alpino nonché esperto <strong>di</strong> neve e valanghe.<br />
E quin<strong>di</strong> un invito a tutti, soci CAI e non, a partecipare!<br />
Il prossimo appuntamento è previsto per mercoledì 6 febbraio: “Utilizzo dell’ARVA”, alle ore 21,00 presso la<br />
sede CAI in Via P. Micca 13, Biella. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti.<br />
Per ragioni organizzative è richiesta un’iscrizione contattando in segreteria CAI 01521234 o per eMail<br />
all’in<strong>di</strong>rizzo caibiella@caibiella.it
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● MANIFESTAZIONE DOMENICA 3 FEBBRAIO 2008 IN MARMOLADA<br />
Mountain Wilderness organizza una nuova e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> La Tenda Gialla su punta Rocca - raduno<br />
nazionale <strong>di</strong> scialpinismo e con le ciaspole, manifestazione finalizzata al rispetto delle leggi locali e<br />
ad una nuova normativa nazionale che vieti l´elisky.<br />
Questo il programma:<br />
Domenica 3 febbraio 2008 ore 8.30 ritrovo a Passo Fedaia (TN) sulla <strong>di</strong>ga<br />
Ore 9.00 partenza con gli sci e racchette da neve, sotto la bidonvia<br />
Ore 12.00 arrivo in vetta a Punta Rocca<br />
Ore 13.00 allestimento della tenda gialla per il pernottamento degli alpinisti<br />
La piattaforma riven<strong>di</strong>cativa <strong>di</strong> Mountain Wilderness prevede:<br />
AL PARLAMENTO:Una legge nazionale che vieti l´eliski e l´eliturismo su tutte le montagne.AI GOVERNI<br />
REGIONALI DEL TRIVENETO:Alle province <strong>di</strong> Bolzano e Trento coerenza ed applicazione effettiva delle leggi<br />
provinciali contro l´eliturismo. Basta scandali <strong>di</strong> sorvoli come accaduto nell´estate sull´Adamello in pieno parco,<br />
o negli ultimi inverni a Passo Gardena e in Val Ba<strong>di</strong>a. Vigilanza attiva e preventiva.AI COMUNI DI ROCCA<br />
PIETORE E COL DI LANA <strong>–</strong> LIVINALLONGO<br />
Rigorosa applicazione delle norme nazionali esistenti su: autorizzazioni ai voli per trasporto persone e piani <strong>di</strong><br />
volo, sicurezza, norme fiscali e relative tassazioni per le autorizzazioni <strong>di</strong> competenza comunale. Vigilanza<br />
attiva.<br />
Alpinisti, escursionisti e citta<strong>di</strong>ni sono invitati a partecipare numerosi..<br />
[Fonte: Mountain Wilderness - www.mountwild.it/mw/partecipa/<strong>di</strong>splaypartecipa.php?idpartecipa=74]<br />
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● TORINO, MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA “DUCA DEGLI ABRUZZI” - GRAN BALLO<br />
D’INVERNO <strong>–</strong> MOSTRA “ AI MONTI! CERAMICHE D’ARTE 1930/1950<br />
14 febbraio 2008 - Pniazzale del Monte dei Cappuccini, 7 <strong>–</strong> 10131 Torino<br />
Il 14 febbraio, si svolgerà il Gran Ballo d’inverno, a cura del Museo Nazionale della Montagna e della<br />
Regione Piemonte. Un evento ormai tra<strong>di</strong>zionale nel cartellone degli spettacoli invernali citta<strong>di</strong>ni: proposto per<br />
la prima volta nel 2002, in questi anni ha visto crescere costantemente il successo e l’interesse del pubblico.<br />
La musica, anche nel 2008, sarà quella <strong>di</strong> Sergio Berardo e dei Lou Dalfin, che hanno da poco superato i 25<br />
anni <strong>di</strong> attività, con quasi 1000 concerti e 10 <strong>di</strong>schi incisi. La ricerca che hanno condotto, basata sulla riforma<br />
del ballo tra<strong>di</strong>zionale occitano, ha unito i colori, i ritmi e i timbri della danza tra<strong>di</strong>zionale con la sensibilità<br />
contemporanea. Un’alchimia che rende unici i loro spettacoli e che esprime tutta la sua forza nelle magiche e<br />
fredde serate del Monte dei Cappuccini. Per il Gran Ballo d’inverno, che si protrarrà per tutta la serata, si<br />
consiglia un abbigliamento invernale, utile, insieme al vin brûlé <strong>di</strong>sponibile per tutti, a sopportare il freddo<br />
della notte del 14 febbraio. L’ingresso come sempre sarà libero, con inizio alle ore 21 e conclusione alle 24.<br />
Durante tutta la durata del Gran Ballo d’inverno l’Area Espositiva del Museo<strong>montagna</strong> resterà aperta al<br />
pubblico, con ingresso gratuito e la possibilità <strong>di</strong> visitare le mostre temporanee Stelle Olimpiche, il cinema<br />
dei campioni e Ai Monti!Ceramiche D’arte - 1930-1950, nuova proposta che verrà aperta per l’occasione.<br />
Ai Monti!Ceramiche D’arte - 1930-1950<br />
Una mostra del Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” <strong>–</strong> Cai-Torino e della Regione Piemonte<br />
con la collaborazione <strong>di</strong> Città <strong>di</strong> Torino e CAI<br />
15 febbraio <strong>–</strong> 26 ottobre 2008 - Apertura al pubblico il 14 febbraio 2008, alle ore 21,00, in occasione del<br />
“Gran Ballo d’inverno”<br />
Ancora una novità al Museo<strong>montagna</strong> del Monte dei Cappuccini, in linea con lo spirito del nuovo allestimento,<br />
con una mostra organizzata dal Museo Nazionale della Montagna del Cai-Torino e dalla Regione Piemonte, con<br />
la collaborazione <strong>di</strong> Città <strong>di</strong> Torino e CAI. Questa volta, nell’area al piano terreno destinata alla presentazione a<br />
rotazione delle raccolte, vengono esposte collezioni normalmente conservate nei depositi.<br />
Si tratta della raccolta <strong>di</strong> ceramiche d’arte, con soggetto alpestre, appartenente al Museo. Si tratta <strong>di</strong> pezzi,<br />
ormai rari e introvabili, che hanno fatto la “storia” delle case, o meglio dei salotti, delle nostre mamme e nonne.
Oggetti un po’ inutili, sicuramente molto decorativi, alla cui realizzazione hanno concorso molti artisti, noti e<br />
meno noti, e le manifatture che esportavano i loro prodotti in tutto il mondo. È sufficiente ricordare il nome<br />
Lenci, produttore torinese, per comprendere un fenomeno che <strong>di</strong>venne una vera moda, un “lusso” a cui non<br />
rinunciare. Tra queste, appunto, Ai monti del 1936, da cui prende il titolo la mostra.<br />
La raccolta è costituita attualmente da poco meno <strong>di</strong> cinquanta esempi, non certo una grande collezione,<br />
comunque un bell’esempio da presentare in una mostra. Sono ceramiche che spaziano dai soggetti decisamente<br />
futuristi ad altri largamente popolari.<br />
Le tipologie iconografiche sono le più varie ma, possiamo rilevare, che i “piccoli sciatori” hanno riscosso un<br />
particolare successo. Rispetto alla tematica più generale delle ceramiche a soggetto alpino, dei 47 pezzi<br />
complessivamente esposti, 31 concernono i soggetti invernali; e <strong>di</strong> questi, 28 sono gli sciatori veri e propri (gli<br />
altri due vanno in slitta); e <strong>di</strong> questi, infine, quasi la metà sono bimbi.<br />
Comunque siano <strong>–</strong> soli o in coppia, mentre salutano sciarpa al vento e in incerto equilibrio, stupiti che uno<br />
scoiattolo si sia fermato in punta ai loro attrezzi, mentre sci a spalle si avviano al campetto o ne tornano… <strong>–</strong><br />
tutti fanno sempre tenerezza.<br />
Anche nei soggetti estivi, i bimbi fanno la parte del leone. Quasi tutti, per farsi subito riconoscere come “piccoli<br />
alpinisti”, escursionisti o montanari, indossano il costume tirolese. D'altra parte, quali montagne sono più<br />
riconoscibili delle Dolomiti? Quale fiore più della stella alpina e della genziana? Se c'è un albero, stiamo certi<br />
che è un abete. Non mancano mai gli attrezzi come corda e piccozza, sacco a spalle e scarponi chiodati ai pie<strong>di</strong>.<br />
Questi bimbetti montanari, come ogni stereotipo che si rispetti, non sono fatti per insegnare qualcosa <strong>di</strong> nuovo,<br />
ma per confermare l'utente nelle proprie conoscenze (e ignoranze) ormai acquisite.<br />
La maggior parte delle ceramiche, datate tra il 1929 e il 1960, sono state create da artisti italiani: dall’Alpinista<br />
del 1929 e Curva pericolosa del 1941, firmate Tarcisio Tosin, o il <strong>di</strong>ametralmente opposto, Sciatore nero e blu <strong>di</strong><br />
Rometti del 1935, soggetto decisamente <strong>di</strong> impronta futurista, che è segno <strong>di</strong> un’epoca, <strong>di</strong> un periodo, anche <strong>di</strong><br />
un regime, fino ad arrivare alla Sciatrice <strong>di</strong> Tiziano Galli e lo Sciatore <strong>di</strong> Zaccagnini, più vicini ai nostri giorni,<br />
compiendo un percorso <strong>di</strong> soli tre decenni, comunque ampiamente caratterizzato da fatti e mutamenti epocali.<br />
Si parte dai soggetti <strong>di</strong> impronta decisamente modernista per arrivare a quelli più romantici con deliziose<br />
formelle, con i protagonisti che si affacciano alla finestra con un mazzolino <strong>di</strong> fiori, che atteggiano un canto, un<br />
saluto, con l’intento <strong>di</strong> cercare <strong>di</strong> rallegrare il futuro al probabile acquirente.<br />
Tutte le ceramiche dell’esposizione, coor<strong>di</strong>nata da Aldo Au<strong>di</strong>sio, sono riprodotte a colori nel catalogo e<strong>di</strong>to nella<br />
collana “Cahier Museo<strong>montagna</strong>” (pag. 120, Euro 15,00), i testi introduttivi sono <strong>di</strong> Enrico Sturani, stu<strong>di</strong>oso <strong>di</strong><br />
iconografie e costume, e <strong>di</strong> Luciano Proverbio, maggiore esperto della produzione Lenci.<br />
In occasione della mostra il Museo<strong>montagna</strong> ha inoltre realizzato il piatto Lo sciatore, a tiratura<br />
limitata <strong>di</strong> 99 pezzi, su soggetto dell’artista Luciano Proverbio, prodotto da Besio 1842, nota <strong>di</strong>tta <strong>di</strong><br />
ceramiche d’arte <strong>di</strong> Mondovì.<br />
Orario <strong>di</strong> visita<br />
9,00 <strong>–</strong> 19,00, lunedì chiuso<br />
Informazioni:<br />
Museo<strong>montagna</strong> <strong>–</strong> Stampa e pubbliche relazioni<br />
Tel. 011.6604104 / Fax 011.6604622 / posta@museo<strong>montagna</strong>.org<br />
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● 17ª EDIZIONE “ L’UOMO E LA MONTAGNA ” PROGRAMMA 2008<br />
<strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> Italiano Sezione Di Bolzaneto<br />
Rassegna culturale <strong>di</strong> conferenze, video proiezioni, premi, tavole rotonde, mostre e con<strong>corsi</strong> relativi a stu<strong>di</strong>,<br />
viaggi, scoperte, esplorazioni, personaggi, scalate negli ambienti montani. Iniziative <strong>di</strong> aggiornamento<br />
permanente sulle tecniche e sulle <strong>di</strong>scipline alpine. Con il contributo della Provincia <strong>di</strong> Genova.<br />
Martedì 26 febbraio ore 20.45<br />
Andrea Lavaggi presenta il suo libro “L’entroterra della provincia <strong>di</strong> Genova”<br />
Viaggio alla scoperta <strong>di</strong> natura, storia, arte e tra<strong>di</strong>zioni<br />
Seguirà video proiezione a cura dell’autore<br />
Ingresso libero<br />
Per ulteriori informazioni 3478415375
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● ALPI VENETE 2008 - PREMIO LETTERARIO “LE ALPI VENETE” 2008 / PREMIO «ANTONIO BERTI»<br />
2008<br />
La Rassegna “Le Alpi Venete”, organo ufficiale delle Sezioni CAI Trivenete, istituisce un premio letterario<br />
annuale, allo scopo <strong>di</strong> promuovere l'interesse per la conoscenza e lo stu<strong>di</strong>o delle montagne del Triveneto.<br />
Il premio, riservato a soci CAI d’età non superiore ai 45 anni alla data <strong>di</strong> consegna ultima delle opere, è dotato<br />
<strong>di</strong> € 1.500 (millecinquecento), che saranno assegnati all'Autore-i/Curatore-i <strong>di</strong> una pubblicazione e<strong>di</strong>ta per la<br />
prima volta e nel periodo anno 2007 - 15 maggio 2008 e che apporti nuovi ed interessanti contributi <strong>di</strong><br />
conoscenza sotto il profilo alpinistico, socio-culturale e storico-antropico, riguardanti uno o più settori delle Alpi<br />
e Prealpi Trivenete. Le opere concorrenti, dovranno pervenire, in numero <strong>di</strong> sei copie e a titolo gratuito, alla<br />
segretaria della Rassegna, sig. ra Silvana Rovis, Via Monte Rosso, 4 30171 - Mestre VE, entro il 31 maggio <strong>di</strong><br />
ogni anno. Nel caso specifico entro il 31 maggio 2008. La giuria esaminatrice sarà costituita da un componente<br />
della redazione <strong>di</strong> “Le Alpi Venete”, da tre esperti nominati singolarmente dai Raggruppamenti del Trentino-Alto<br />
A<strong>di</strong>ge, del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia e da un componente designato dalla Sede Centrale del CAI.<br />
La proclamazione dell’opera vincente avverrà <strong>di</strong> norma nell’ambito dell’Assemblea congiunta dei delegati delle<br />
Sezioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia (autunno) o <strong>di</strong> manifestazione equipollente. Le monografie<br />
dovranno essere corredate dei dati anagrafici dell’Autore-i/Curatore-i e dell'in<strong>di</strong>cazione della Sezione del C.A.I.<br />
<strong>di</strong> appartenenza. Il presente regolamento potrà essere aggiornato <strong>di</strong> anno in anno da parte della Direzione della<br />
Rassegna.<br />
Premio «Antonio Berti» 2008<br />
La Fondazione A. Berti istituisce un premio letterario annuale, denominato «Premio Antonio Berti», allo scopo <strong>di</strong><br />
promuovere l'interesse per la conoscenza e lo stu<strong>di</strong>o della <strong>montagna</strong> triveneta, nello spirito e nei valori che<br />
informarono l'opera per l'alpinismo <strong>di</strong> Antonio Berti. Il Premio, in<strong>di</strong>visibile, è dotato <strong>di</strong> € 1.500<br />
(millecinquecento), che saranno assegnati all'Autore/curatore <strong>di</strong> un’opera storico-alpinistica o biografica<br />
riguardante la <strong>montagna</strong> triveneta. Il Premio, riservato a opere scritte o tradotte in italiano, si inserisce<br />
nell’ambito normativo ed organizzativo del presente bando. Le opere dovranno essere e<strong>di</strong>te per la prima volta<br />
in senso assoluto. La Giuria esamina le opere inviate dagli Autori/curatori o dagli E<strong>di</strong>tori, pubblicate nel periodo<br />
1 gennaio 2007 - 15 giugno 2008 entro e non oltre, e comunque pervenute agli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> tutti i membri della<br />
Giuria entro e non oltre il 20 giugno 2008. Una copia <strong>di</strong> ciascuna opera dovrà anche pervenire entro gli stessi<br />
termini alla Segreteria del Premio c/o Armando Scandellari, Via Abruzzo, 12 - 30174 Mestre VE. Le opere sono<br />
inviate a titolo gratuito e non saranno restituite. Non possono essere ripresentate opere che hanno concorso<br />
alla precedente e<strong>di</strong>zione Premio Antonio Berti 2007.<br />
La Giuria è composta da:<br />
Prof. Antonio Berti junior - Pra’ della Valle 109 - 35100 Padova<br />
Prof. Melania Lunazzi - Via Teobaldo Ciconi 18b - 33100 U<strong>di</strong>ne<br />
Dott. Tullio Trevisan - Viale Marconi 42 - 33170 Pordenone<br />
Dott. Riccardo De Carli - c/o Biblioteca della Montagna SAT - Via Manci 57 - 38100 Trento<br />
Dott. Ernesto Majoni - Corso Italia 43 - 32043 Cortina d’Ampezzo BL<br />
Info: rovis.alpivenete@virgilio.it<br />
● IL CORSO NAZIONALE T.A.M.(TUTELA AMBIENTE MONTANO) 2008 A PIETRALBA (BZ)<br />
Conoscere per amare, amare per tutelare le nostre montagne<br />
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Dal 20 al 27 luglio 2008, presso il presso il Centro “Pietralba” in località Pietralba (Comune <strong>di</strong> Nova<br />
Ponente, BZ), la Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano organizzerà il nuovo Corso formativo per il<br />
conseguimento del titolo <strong>di</strong> Operatore Nazionale TAM, rivolto a Soci CAI in possesso del titolo <strong>di</strong> Operatore<br />
Regionale TAM, e iscritti a un Albo Regionale, operativi da almeno da due anni in ambito CAI nelle tutela<br />
ambientale montana (all’iscrizione è richiesta al Presidente dell’OTP o della Sezione una presentazione<br />
dell’attività svolta dal can<strong>di</strong>dato).<br />
Il Corso avrà inizio il lunedì 21 luglio alle ore 9, previa accoglienza e registrazione dei partecipanti la domenica<br />
sera antecedente, e consterà <strong>di</strong> lezioni teoriche ed esercitazioni sul campo, riguardanti l’azione dell’Operatore<br />
TAM <strong>di</strong> fronte a problematiche inerenti alla fruizione e alla salvaguar<strong>di</strong>a dell’ambiente montano.<br />
Al termine del Corso è previsto un esame per l’iscrizione all’Albo Nazionale TAM, con conseguente rilascio<br />
dell’apposito libretto curricolare.
I posti sono limitati a 40, pertanto è necessario prenotarsi entro il 10 giugno, inviando il proprio curriculum<br />
presso l’in<strong>di</strong>rizzo e-mail operatori.cctam@yahoo.it oppure presso il consueto recapito: CCTAM- Sede Centrale<br />
CAI <strong>–</strong> via E. Petrella 19 <strong>–</strong> 20124 Milano.<br />
Per informazioni è possibile rivolgersi telefonicamente al Direttore del Corso Elena Casanova (348/9328216) o<br />
al Coor<strong>di</strong>natore Mauro Gianni (348/5846985).<br />
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● 10° CORSO DI QUALIFICA PER ACCOMPAGNATORI DI ALPINISMO GIOVANILE<br />
La Scuola Regionale <strong>di</strong> Alpinismo Giovanile della Lombar<strong>di</strong>a su incarico della Commissione Regionale Lombarda<br />
<strong>di</strong> AG organizza il 10° corso <strong>di</strong> qualifica per Accompagnatori <strong>di</strong> Alpinismo Giovanile.<br />
Iscrizioni entro il 15 marzo 2008.<br />
Requisiti: 21 anni <strong>di</strong> età, essere in regola con l’iscrizione al CAI, aver svolto attività giovanile in sezione per<br />
almeno un biennio. Costituisce titolo preferenziale per l’ammissione aver frequentato un corso per Aiuto<br />
Accompagnatori riconosciuto dalla SRLAG o dalla CRLAG.<br />
Prove <strong>di</strong> ammissione 5-6 aprile ai Pian dei Resinelli (Valsassina-Lecco). Il corso si svolgerà con lezioni teoriche e<br />
pratiche in 6 appuntamenti dal 25 aprile al 12 ottobre.<br />
Per iscrizioni ed informazioni Goffi Lorenzo 0331263782 o Bonal<strong>di</strong> Antonella crlag2@gmail.com<br />
Il bando è scaricabile dal sito www.ag-lom.it<br />
● STUDENTI: BANDO DI CONCORSO PER TESI DI LAUREA SULLA MONTAGNA<br />
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Le <strong>sezioni</strong> Vicentine del CAI hanno pubblicato un concorso per l’assegnazione <strong>di</strong> due premi per tesi <strong>di</strong> laurea<br />
relative ad argomenti inerenti la <strong>montagna</strong> nei suoi molteplici aspetti.<br />
L’iniziativa intende valorizzare stu<strong>di</strong> e ricerche che riguardano la <strong>montagna</strong> nei suoi molteplici aspetti. Sono<br />
ammessi lavori provenienti da qualsiasi facoltà, a con<strong>di</strong>zione che quanto trattato abbia per oggetto la<br />
<strong>montagna</strong>.<br />
Lo scopo <strong>di</strong> tale concorso è quello <strong>di</strong> dare un’ulteriore sod<strong>di</strong>sfazione a quegli studenti universitari, amanti della<br />
<strong>montagna</strong>, perché possano realizzare ricerche e/o stu<strong>di</strong> affini alla propria inclinazione professionale, argomenti<br />
nel contempo legati alla propria passione per l’ambiente alpino.<br />
I lavori presentati contribuiranno me<strong>di</strong>ante la loro <strong>di</strong>vulgazione a far conoscere aspetti culturali che altrimenti<br />
spesso rimangono a <strong>di</strong>sposizione solo a pochi addetti.<br />
Per maggiori informazioni sulle modalità <strong>di</strong> partecipazione potete visitare il sito del corso <strong>di</strong> laurea<br />
http://www.valmont.unimi.it/_bacheca.htm<br />
Corso <strong>di</strong> Laurea in Valorizzazione e tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano<br />
Via Morino, 8 25048 Edolo - tel e fax 0364.71324 - www.valmont.unimi.it<br />
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● MONTAGNATERAPIA:“IL PERCORSO È LA META” MONTAGNATERAPIA NUOVA STRADA DELLA<br />
RIABILITAZIONE PSICOFISICA”.<br />
Si terrà Venerdì 14 Marzo 2008 presso la “Sala Rossa” del Centro Congressi APT a Marina <strong>di</strong> Massa il<br />
Convegno dal tema: “Il percorso è la meta” <strong>montagna</strong>terapia nuova strada della riabilitazione<br />
psicofisica organizzato dall’ANFFAS <strong>di</strong> Massa Carrara (Associazione Famiglie <strong>di</strong> Persone con Disabilità<br />
Intellettiva e/o Relazionale) in collaborazione con la Sezione del CAI <strong>di</strong> Massa, della Commissione Centrale<br />
Me<strong>di</strong>ca e del Responsabile Eventi e Manifestazioni del CAI Vinicio Vatteroni, il sostegno della Presidenza<br />
Generale del CAI e il patrocinio del CAI Toscana.<br />
I Principali obiettivi dell’incontro sono quelli <strong>di</strong> far conoscere la Montagnaterapia e le teorie che la sostengono;<br />
far conoscere le esperienze in atto ed i punti <strong>di</strong> contatto con la nostra realtà; il percorso <strong>di</strong> crescita della<br />
Montagnaterapia nell’ANFFAS <strong>di</strong> Massa Carrara; la selezione, gli obiettivi, le attività ed i risultati (famiglie);<br />
progetti futuri verso l’interno e verso l’esterno.<br />
Il Convegno, moderatore Dott.ssa Stefania Marchini, avrà inizio alle ore 9,00 con i saluti delle Autorità. Dopo<br />
l’apertura dei lavori da parte del Direttore dell’ANFFAS <strong>di</strong> Massa Carrara, Dott. Giuseppe Mussi, seguiranno gli<br />
interventi del Presidente Generale del CAI Prof. Annibale Salsa e dei relatori: Dott. Sandro Carpineta,<br />
Componente della Commissione Centrale Me<strong>di</strong>ca; Dott.ssa Fiorella Lanfranchi; Dott.ssa Na<strong>di</strong>a Ba<strong>di</strong>ale e degli
Operatori ANFFAS. La mattinata proseguirà con una testimonianza famiglia e filmato ed una tavola rotonda a<br />
cui seguiranno gli interventi e il <strong>di</strong>battito. La fine dei lavori è prevista per le ore 13.00.<br />
La partecipazione al Convegno è gratuita previa iscrizione (obbligatoria) entro il 12 Marzo 2008.<br />
Per informazioni e iscrizioni contattare la Segreteria ANFFAS:<br />
Simonetta Ricci, Tel. 0585 845277 (dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30).<br />
E-mail: simonettaricci2003@libero.it<br />
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● “ALPINISTA, CERCATORE DI INFINITO”<br />
Pubblicato da: Mountain Blog il 28 Gennaio 2008<br />
Il 19 gennaio scorso si è tenuto a Trieste l’annuale convegno organizzato dalla sezione CAI “XXX Ottobre” con la<br />
collaborazione del GISM, quest’anno con il titolo “Alpinismo: gioco, competizione, conoscenza“.<br />
Con il presidente generale del CAI Annibale Salsa come moderatore, i relatori hanno approfon<strong>di</strong>to da <strong>di</strong>versi<br />
punti <strong>di</strong> vista questi tre aspetti fondamentali dell’attività alpinistica così inter<strong>di</strong>pendenti tra loro; nell’or<strong>di</strong>ne si<br />
sono succeduti il giornalista Luciano Santin, l’alpinista Kurt Diemberger, il professor Walter Gerbino, Dante Colli<br />
vicepresidente GISM, l’alpinista Maurizio Giordani, il presidente del GISM e principale ispiratore del convengo<br />
Spiro Dalla Porta Xy<strong>di</strong>as, e Giacomo Stefani presidente del <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> Accademico Italiano.<br />
Un’ampia relazione del convegno - a firma <strong>di</strong> Roberto Fonda - è stata pubblicata sul sito del GISM.<br />
Riporteremo invece uno dei momenti più intensi del convegno, ovvero la lettura - qui <strong>di</strong> seguito ( cliccando<br />
all’apposito link) in registrazione au<strong>di</strong>o - che l’attrice Michela Cembran ha fatto del messaggio che Armando<br />
Aste ha scritto ed inviato per l’occasione, non potendo essere presente come molte altre volte in passato: con<br />
lucida e splen<strong>di</strong>da sintesi affronta anch’egli i temi suggeriti dal titolo dell’incontro<br />
Info e ascolto : http://www.mountainblog.it/?p=194<br />
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● ALPINISMO VICENTINO SU CINQUE VETTE INVIOLATE NELLA SPEDIZIONE KARKA 2007<br />
Cima da nominare e il progetto “Una fontana per Gothulti”<br />
Il gruppo <strong>di</strong> scalatori partito da Vicenza a fine luglio <strong>di</strong>retto alla regione dell’Hindu Raj, ha realizzato una<br />
straor<strong>di</strong>naria attività alpinistico-esplorativa, concretizzatasi con la scoperta <strong>di</strong> un passo <strong>di</strong> 5050 m (passo <strong>di</strong><br />
Amin), con la <strong>di</strong>scesa integrale del Ghiacciaio Chiantar (lungo 35 Km), itinerario che poi verrà denominato<br />
“Trekking degli Italiani”, e infine con un “record” per la storia dell’alpinismo pionieristico ovvero la scalata <strong>di</strong><br />
ben cinque montagne inviolate, <strong>di</strong> rilevanti <strong>di</strong>fficoltà, in soli un<strong>di</strong>ci giorni. I vicentini inoltre si sono impegnati a<br />
realizzare un acquedotto per il villaggio <strong>di</strong> Gothulti, il più popoloso della valle, dove cinquecento abitanti<br />
attingono dalle scoline dei campi acqua che spesso risulta inquinata causando gravi problemi <strong>di</strong> salute pubblica<br />
e <strong>di</strong> mortalità infantile. In sostanza verranno costruite due vasche <strong>di</strong> raccolta, presso la sorgente e al centro del<br />
villaggio, collegate da un tubo <strong>di</strong> polietilene lungo circa un chilometro per condurre l’acqua potabile fino alla<br />
fontana. La posa in opera verrà eseguita dai vicentini stessi con l’aiuto della gente locale.<br />
Per il finanziamento del manufatto domenica 27 gennaio nella trasmissione “Alle falde del Kilimagiaro” condotto<br />
dal Licia Colò, è stata indetta l’asta per il nome della “cima da nominare”, ovvero una delle montagne<br />
inviolate scalate dal gruppo vicentino. Si tratta <strong>di</strong> una scoscesa e magnifica piramide <strong>di</strong> ghiaccio <strong>di</strong> cui i primi<br />
salitori cedono la facoltà <strong>di</strong> proporre un nome che sarà destinato a fissarsi definitivamente sulle mappe<br />
geografiche e legarsi strettamente anche alla storia dell’alpinismo internazionale. Privati e aziende, con questa<br />
iniziativa meritoria potranno dare un nome a questa bella <strong>montagna</strong> pakistana e contemporaneamente<br />
finanziare l’importante progetto umanitario.<br />
Spe<strong>di</strong>zione “La Gata”<br />
Un<strong>di</strong>ci partecipanti, organizzati nell’ambito dell’A.S.Vi.CAI e il patrocinio della sezione <strong>di</strong> Montecchio Maggiore<br />
che contava due soci, Franco Brunello (leader) e Lorenzo Brunello, poi altri associati CAI: Mara Babolin, Andrea<br />
Caprara, Pierfederico Briani (Vicenza), Tarcisio Bellò (Marostica), Roberta Bocchese, Bruno Castegnaro (Lonigo),<br />
Micaela Ba<strong>di</strong>ali (Arezzo), Micaela Bertolasi (Gravellona Toce), Salvatore Gallo (Siracusa).<br />
Attività alpinistica<br />
8 agosto <strong>–</strong> Cima da nominare, m 5519 (Bellò, Babolin, Bocchese, Castegnaro) parete nord.<br />
9 agosto <strong>–</strong> Agha Khan Peak m 5678 (Bellò, Babolin, Bocchese, Castegnaro) parete est.<br />
12-14 agosto <strong>–</strong> Karka m 6222 (Bellò, Babolin, Bocchese, Castegnaro) parete nord.<br />
18 agosto <strong>–</strong> Cima Alpinisti Vicentini m 5750 (Bellò, Bocchese, Brunello, Caprara) cresta nord.<br />
19 agosto <strong>–</strong> Quinto Peak m 5684 (Bellò in solitaria), ED-.
Il trekking degli Italiani nel ghiacciaio Chiantar<br />
Bellissimo trekking, frutto <strong>di</strong> vera esplorazione, che attraversa il facile passo <strong>di</strong> Amin (m 5050) scende per il<br />
ghiacciaio <strong>di</strong> Chiantar, risale valle e Ghiacciaio <strong>di</strong> Zin<strong>di</strong>kharan, per ri<strong>di</strong>scendere a Darkot e infine con il passo<br />
Ishkoman, si è concluso a Gothulti. Il circuito è stato battezzato dai tour operator locali “Trekking degli Italiani”.<br />
(trekkers:Bertolasi, Ba<strong>di</strong>ali, Briani, Gallo e L. Brunello)<br />
Info: www.caimarostica.it<br />
sommario<br />
[ ATTIVITÀ DEL CLUB ALPINO ITALIANO - ORGANI TECNICI - SEZIONI <strong>–</strong> CORSI]<br />
● CAI ABRUZZO - 1^ SOLITARIA INVERNALE ALLA PARETE NORD DEL MONTE CAMICIA<br />
L’alpinista Andrea Di Donato ha raggiunto un rilevante risultato alpinistico scalando, lunedì 28 gennaio, la<br />
parete Nord del Monte Camicia, l’ultima grande parete del Gran Sasso d’Italia, a Sud-Est. Raggiunto il Fondo<br />
della Salsa, la grande parete lo ha accolto alle 6.50 del mattino, con le luci dell’alba che ne cominciavano a<br />
delineare confusamente i contorni e lo ha restituito sull’aerea cresta sommitale dopo 5 ore e mezza <strong>di</strong><br />
progressiva arrampicata, slegato per tutta la via. Guadagnata anche la vetta il rientro lungo gli ampi e ripi<strong>di</strong><br />
pen<strong>di</strong>i innevati del Vallone <strong>di</strong> Vradda, fino a Fonte Vetica.<br />
L’impresa è de<strong>di</strong>cata all’alpinista Piergiorgio De Paulis ed all’artigiano Romeo Melchiorre detto “tatè” <strong>di</strong> Castelli.<br />
“ … mi sento a casa …”, sono state queste le tranquillizzanti parole <strong>di</strong> saluto pronunciate da Andrea, prima <strong>di</strong><br />
partire, mentre lo sguardo forava l’oscurità, verso l’alto, abbracciando la parete tutta. Un ultimo rapido controllo<br />
dello zaino al quale era agganciata “frog” la verde rana scalatrice portafortuna, unica e sempre sorridente<br />
compagna <strong>di</strong> questa incre<strong>di</strong>bile avventura, il rapido passaggio dal nevaio alle balze erbose e l’agile figura<br />
scompare nella penombra, verso l’alto,<br />
Insieme con noi <strong>di</strong>versi camosci, ben più in alto, sui verticali pinnacoli emergenti dal Fondo della Salsa, ai bor<strong>di</strong><br />
della parete, muovendosi tra aeree cenge e ripi<strong>di</strong> canalini sembravano seguire con un certo interesse le<br />
acrobazie ed i progressi <strong>di</strong> Andrea. La Nord del Monte Camicia, tra le più gran<strong>di</strong>ose pareti dell’Appennino, che<br />
sovrasta l’abitato <strong>di</strong> Castelli, s’impone all’attenzione con l’ampio anfiteatro largo oltre 2500 m ed il <strong>di</strong>slivello <strong>di</strong><br />
1200 m dal “Fondo della Salsa” alla cresta sommitale. Si tratta <strong>di</strong> un sito dall’innegabile fascino alpinistico, reso<br />
però impegnativo dalla qualità della roccia, friabile e dalla severità dell’ambiente, fattori accentuati nel periodo<br />
invernale. La prima salita alla Nord il 20 settembre 1934, <strong>di</strong> Bruno Marsilii e Antonio Panza, “aquilotti del gran<br />
sasso”. Da allora sono state solo tre le invernali: la 1^, 21-24.12.1974, con Domenico Alessandri, Carlo Leone<br />
e Piergiorgio De Paulis, tragicamente scomparso durante la salita; la 2^, dopo 13 anni, 22-23.12.1987 con<br />
Tiziano Cantalamessa e Franchino Francesi; per la 3^, quella <strong>di</strong> Andrea Di Donato, abbiamo dovuto attendere<br />
ben 21 anni. I soci della Sezione Cai <strong>di</strong> Castelli, hanno seguito dal basso, con potenti binocoli, l’impresa <strong>di</strong><br />
Andrea, figlio <strong>di</strong> questi luoghi e <strong>di</strong> queste montagne, esultando alla scomparsa dalla vista, sulla sommità, del<br />
piccolo puntino <strong>di</strong>segnato sulla neve. L’alpinista Andrea aggiunge quest’impresa invernale all’altra salita della<br />
Nord - 2^ solitaria - effettuata il 4 settembre 2004, che ha celebrato il 70°della 1^ salita degli “aquilotti”.<br />
Lino D’Angelo, storico “aquilotto del gran sasso”, guida alpina emerita, forte alpinista ed interprete <strong>di</strong> queste<br />
montagne, ha commentato con sod<strong>di</strong>sfazione l’impresa ed ha affermato “… questo giovane ha la testa sulle<br />
spalle … la progressione è tra le più delicate … si tratta <strong>di</strong> valutare ogni appiglio, ogni appoggio … la qualità<br />
della roccia è pessima … si deve costantemente mantenere l’equilibrio instabile ottenuto tra mani e pie<strong>di</strong> … non<br />
ci si può permettere <strong>di</strong> sbagliare” Complessivamente sono state 26 le cordate che hanno percorso, su vie<br />
<strong>di</strong>verse, questo aspro bastione del Gran Sasso. La Sezione Cai <strong>di</strong> Castelli ha documentato le ascensioni fino al<br />
1984, raccogliendole nel libro “Parete Nord. Storia <strong>di</strong> una <strong>montagna</strong>” <strong>–</strong> www.caicastelli.it<br />
La base della Parete Nord è raggiungibile da Castelli, dalla località Villa Re, con una piacevole escursione <strong>di</strong> circa<br />
1 ora, che sale nel bosco e si apre sull’anfiteatro roccioso dove per molti mesi resiste un piccolo nevaio.<br />
Info Cai Abruzzo <strong>–</strong> Filippo Di Donato Cell. 339.7459870 - f.<strong>di</strong>donato@caiabruzzo.it; www.caiabruzzo.it<br />
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● CAI SEZIONE DI BERGAMO - ARRIVA IL FONDO PATROMONIALE «GENTE IN MONTAGNA»<br />
«È bello assistere ad associazioni che uniscono le loro forze non solo a livello <strong>di</strong> risorse economiche, ma anche<br />
<strong>di</strong> idee. È la miglior garanzia per lo sviluppo e la tutela del territorio». Interviene alla fine il Consigliere
provinciale Giuseppe Pirovano e la sua è una sintesi precisa. Perché, prima ancora <strong>di</strong> essere un importante<br />
contributo finanziario, il fondo «Gente in <strong>montagna</strong>» rappresenta un’alleanza tra due istituzioni legate dalla<br />
comune volontà <strong>di</strong> spendersi per l’intera collettività e, nel caso specifico, per la tutela e la salvaguar<strong>di</strong>a<br />
dell’ambiente montano. Il progetto nasce infatti dalla collaborazione tra il CAI <strong>di</strong> Bergamo e la Fondazione per la<br />
Comunità Bergamasca nel <strong>di</strong>cembre 2006, ma solo ieri, dopo un anno abbondante <strong>di</strong> rodaggio è stato<br />
presentato ufficialmente nella sede del Palamonti del <strong>Club</strong> alpino.Com’è andato questo primo anno?<br />
Decisamente bene: «Dopo la sua costituzione <strong>–</strong> ha sottolineato il presidente del CAI Paolo Valoti <strong>–</strong> il fondo<br />
patrimoniale (la cui consistenza iniziale era <strong>di</strong> 25 mila euro messi a <strong>di</strong>sposizione dallo stesso CAI, ndr) ha<br />
beneficiato già <strong>di</strong> alcune iniziative per incrementarlo come la mostra organizzata con il Circolo Artistico<br />
Bergamasco nel <strong>di</strong>cembre 2006 e quella appena conclusa <strong>di</strong> Gianni Bergamelli, mentre altre donazioni sono<br />
arrivate dal Bacino Imbrifero Montano del lago <strong>di</strong> Como e dei fiumi Brembo e Serio (BIM) e dalla stessa<br />
Fondazione che ha destinato una parte dei fon<strong>di</strong> raccolti attraverso i suoi ban<strong>di</strong>. Questo contribuirà certamente<br />
alla salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> quel grande patrimonio che è la <strong>montagna</strong>, ma anche <strong>di</strong> consolidare quella cultura della<br />
solidarietà che ispira tutti i compagni <strong>di</strong> cordata coinvolti in questa nuova impresa».<br />
Attenzione al territorio<br />
«Non si tratta <strong>di</strong> un operazione <strong>di</strong> facciata <strong>–</strong> ha riba<strong>di</strong>to Carlo Vimercati, presidente della Fondazione della<br />
Comunità bergamasca <strong>–</strong>, ma il frutto <strong>di</strong> una filosofia <strong>di</strong> attenzione al nostro territorio e alla gente che lo vive».<br />
Del resto la Fondazione, sempre lo scorso anno, ha messo a <strong>di</strong>sposizione altri 50 mila euro per un bando -<br />
«Tutela, promozione e valorizzazione dell’ambiente alpino» - che va <strong>di</strong> pari passo con il fondo "Gente in<br />
<strong>montagna</strong>". Contributi che hanno consentito l’ampliamento e la manutenzione <strong>di</strong> tre rifugi: Tagliaferri, Benigni e<br />
Menna. «Anche qui <strong>–</strong> ha sottolineato Davide Villa, collaboratore della fondazione <strong>–</strong> le ricadute non saranno solo<br />
sulle strutture, ma, più in generale, dovrebbero riguardare il turismo e l’economia delle nostre valli». Non a<br />
caso nel 2008 si bisserà: la fondazione ha già annunciato un bando analogo e l’incontro annuale che si terrà<br />
lunedì 25 febbraio alle 17.30 presso il Centro Congressi Giovanni XXIII offrirà certamente l’occasione per<br />
<strong>di</strong>scuterne.<br />
Informazioni: Sezione Cai <strong>di</strong> Bergamo “Antonio Locatelli”<br />
Sede: Via Pizzo della Presolana, 15 <strong>–</strong> 24125 BERGAMO<br />
Apertura: lunedì, martedì, mercoledì e sabato: 9:00-13:00 e 14:30-18:30<br />
giovedì e venerdì: 14:30-20:30<br />
Numero: tel. 035.41.75.475 - fax. 035.41.75.480<br />
E-mail: segreteria@caibergamo.it Sito Web: http://www.caibergamo.it/<br />
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● CAI SEZIONE DI BIELLA, BUGIANEN, SECONDO APPUNTAMENTO<br />
L’altro Yemen, <strong>di</strong> Manuela Piana<br />
Eccoci al secondo appuntamento con i Bugianen ,questa volta in una meta inusuale, vicino al mare.<br />
Giovedì 7 febbraio h 21, sempre a Città Stu<strong>di</strong>, con Manuela Piana per scoprire il fascino dello Yemen, un<br />
paese nei sogni <strong>di</strong> molti. Montagne aspre e mare blu, “dove il fascino del me<strong>di</strong>oevo si confronta con la realtà<br />
del 21° secolo: le donne coperte dal “hijab”, il tra<strong>di</strong>zionale vestito nero con i veli che lasciano scoperti solo gli<br />
occhi (o neppure quelli, in qualche caso), ma con i jeans e scarpe dai colori vivaci con tacchi a spillo e a punta,<br />
che spuntano dagli abiti; gli uomini con la veste lunga con alla cintola l’immancabile “jambià”, il tipico pugnale<br />
yemenita sorretto da una cintura riccamente ricamata, ma con il telefonino ultimo modello; i carretti tirati dagli<br />
asini o i dromedari che spremono l’olio <strong>di</strong> sesamo, facendo girare un torchio antico in un’angusta stanza a piano<br />
terra ed affianco i moto-taxi, le automobili (alcune nuove ed altre tenute assieme col fil <strong>di</strong> ferro), i bus collettivi<br />
ed i pick-up; il suq tra<strong>di</strong>zionale ed i negozi <strong>di</strong> prodotti hi-tech (che ti chie<strong>di</strong>, chi mai possa acquistare!)”<br />
racconta Manuela. “Arrivare in pieno Ramadan permette <strong>di</strong> scoprire che durante il mese sacro del <strong>di</strong>giuno, la<br />
notte è viva: le auto che attraversano stra<strong>di</strong>ne improbabili, i loro clacson e quelli delle motociclette, la folla che<br />
si accalca nei suq, il canto dei muezzin che si <strong>di</strong>ffonde da innumerevoli minareti, come una coperta sulla città<br />
vecchia, fino alla colazione prima dell’alba e all’ultima preghiera della notte. Poi scende la quiete”.<br />
Ma lo Yemen è anche Socotra, l’isola <strong>di</strong> Socotra <strong>di</strong> fronte al Corno d’Africa, la più grande dello Yemen con i suoi<br />
140 km <strong>di</strong> lunghezza e 40 km <strong>di</strong> larghezza, in questo piccolo arcipelago composto da altri tre isolotti minori e<br />
conosciuto anche come le “Galapagos dell’Oceano In<strong>di</strong>ano”, preziosissimo serbatoio mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità.<br />
Di seguito gli appuntamenti con i Bugianen :<br />
21 febbraio<br />
"COLORADO TRIP"<br />
"Turismo e arrampicata nel cuore degli Stati Uniti"
<strong>di</strong> Mauro Penasa<br />
6 marzo<br />
Progetto EVEREST-K2<br />
Ricerca scientifica ad alta quota - Un biellese con il CNR<br />
<strong>di</strong> Renzo Canova<br />
13 marzo<br />
DA MITICO VENTO A OROPA VERTICALE<br />
Dalla bassa Valle DAosta a Oropa, se<strong>di</strong>ci anni <strong>di</strong> chiodatura, ricerca <strong>di</strong> nuovi settori e apertura <strong>di</strong> vie nuove.<br />
Esperienze, emozioni e sacrifici <strong>di</strong> un ridottissimo gruppo <strong>di</strong> amici e volontari Biellesi con in comune una<br />
gran<strong>di</strong>ssima passione per la scalata<br />
<strong>di</strong> Roberto Munarin<br />
Informazioni: Sezione Cai <strong>di</strong> Biella<br />
Sede: Via P.Micca, 13 - 13900 Biella<br />
Apertura: martedì e venerdì 18:00 - 19:30 e 20:00 - 21:30.<br />
Numero: Tel 015.21234 Fax 015.2451651<br />
E-mail: caibiella@caibiella.it Sito Web: http://www.caibiella.it<br />
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● CAI SEZIONE DI CALCO (LC)<br />
Escursioni:<br />
02/03 Ciaspolata M. Rosetta ( Val Gerola)<br />
09/03 Pulizia sentieri S. Genesio<br />
16/03 Cima <strong>di</strong> Grem<br />
30/03 Monte San Primo<br />
Sotto Sezione <strong>di</strong> Airuno<br />
Apertura serale: Martedl e Venerdl dalle 21 alle 23<br />
Escursioni:<br />
09/03 Traversata Monte Cancervo - Monte Venturosa<br />
Informazioni: Sezione Cai <strong>di</strong> Calco<br />
Sede: Via S. Carlo, 5 <strong>–</strong> 23885 Calco (Lc)<br />
Apertura: Martedì e Venerdì ore 21-23<br />
Numero: Tel. 039.9910791<br />
E-mail: info@caicalco.it Sito Web: www.caicalco.it<br />
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● CAI SEZIONE DI CHIERI<br />
Quasi cento i partecipanti alla tappa <strong>di</strong> Ceresole Reale della manifestazione “dalle torri alle Alpi”, del<br />
Cai <strong>di</strong> Chieri.<br />
Sabato scorso 19 gennaio, erano in venti sulla falesia <strong>di</strong> ghiaccio “X ice”. La cascata “artificiale”, che<br />
durante il giorno era affollata <strong>di</strong> scalatori, dopo il tramonto, illuminata dai fari portati appositamente, è stata<br />
tutta per gli arrampicatori radunati dal Cai. Si tratta <strong>di</strong> una vera e propria palestra su cui esercitarsi in completa<br />
sicurezza, con settori non troppo <strong>di</strong>fficili, per chi si avventura per la prima volta sul ghiaccio o ricomincia dopo<br />
tanto tempo e vie dure per i più esperti. Dal basso a dare consigli c’erano l’accademico del Cai Pier Luigi<br />
Perona e l’istruttore Davide Manolino. Sua l’idea <strong>di</strong> fare tappa alla cascata con il tour: «Questa falesia <strong>–</strong> ha<br />
spiegato - è facile da raggiungere ed è possibile far arrampicare molte persone contemporaneamente; mi<br />
sembrava il modo migliore per dare il via all’attività alpinistica. Qui ci si può preparare all’alpinismo <strong>di</strong> alto<br />
livello, imparare la tecnica e conoscere i materiali. Per <strong>di</strong> più le cascate sono affascinanti per l’ambiente, per la<br />
gestualità richiesta per scalarle e sono sod<strong>di</strong>sfatto soprattutto perché in molti hanno aderito e gra<strong>di</strong>to».<br />
Domenica 20, uno splen<strong>di</strong>do sole ha accompagnato cinquanta fon<strong>di</strong>sti sull’anello intorno al lago<br />
artificiale <strong>di</strong> Ceresole. In ventitre, tra i quali due bambine <strong>di</strong> otto anni, hanno seguito la lezione del corso <strong>di</strong><br />
sci <strong>di</strong> fondo. Pieno successo anche per la gita con le racchette da neve, svoltasi nello stesso giorno. Ben ventisei<br />
escursionisti hanno raggiunto il rifugio Jervis, percorrendo il sentiero nel bosco. Dopo essersi rifocillati è stata
svolta un’esercitazione con gli apparecchi Arva, i ricetrasmettitori che permettono <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare in poco tempo<br />
chi viene sepolto da una valanga: imparare ad usarli è fondamentale per ritrovare i compagni <strong>di</strong> gita nel più<br />
breve tempo possibile e avere il massimo delle chance <strong>di</strong> sopravvivenza.<br />
La prossima settimana, per la tappa numero trenta, “dalle torri alle Alpi” si sposta in Valle d’Aosta,<br />
in Val Ferret, luogo ideale per praticare le numerose attività invernali della sottosezione. In programma, gita<br />
con gli sci da fondo da Planpincieux a Arnouva, gita con le racchette al rifugio Bonatti, arrampicata su cascate<br />
<strong>di</strong> ghiaccio e gita in mountain bike. Infine alle 15,30 tutti i partecipanti si riuniranno a Courmayeur, a Villa<br />
Cameron, sede della Fondazione Montagna Sicura, per seguire la conferenza “la vita dei ghiacciai” della<br />
glaciologa Vittoria Augusta Cerutti. A Villa Cameron arriveranno anche gli scialpinisti impegnati poco lontano<br />
dalla Val Ferret, sul Grand Pays nella Valle <strong>di</strong> Saint-Barthélemy.<br />
Iscrizioni: il mercoledì dalle 21 alle 23 al muro <strong>di</strong> arrampicata (scuola me<strong>di</strong>a Quarini, via Vittone 12, Chieri) e<br />
il giovedì dalle 21 alle 22.30 nella sede Cai, via Vittorio Emanuele 76, Chieri.<br />
Il calendario completo delle uscite e delle varie attività sul sito:www.dalletorriallealpi.it<br />
Informazioni tel e fax 011 9425276 www.caichieri.it<br />
Informazioni: Sezione Cai <strong>di</strong> Chieri<br />
Sede: Via Vittorio Emanuele 76 <strong>–</strong> Chieri (To)<br />
Apertura: tutti i giovedì sera dalle ore 21 alle ore 22,30<br />
Numero: Telefono 011.942.52.76<br />
E-mail: segreteria@caichieri.it Web: http://www.caichieri.it<br />
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● CAI SEZIONE DI CONEGLIANO<br />
Nelle pagine riservate allo sci escursionismo abbiamo pubblicato il programma delle gite intersezionali promosse<br />
dalla Commissione Interregionale Veneto Friulano Giuliana. Dalla pagina principale <strong>di</strong> www.caiconegliano.it è<br />
possibile raggiungere la galleria <strong>di</strong> immagini della Scuola "Ornella Rosolen" che si sta arricchendo <strong>di</strong> nuove foto,<br />
alcune <strong>di</strong> interesse "storico" per le <strong>sezioni</strong> costituenti la scuola.<br />
I prossimi appuntamenti in <strong>montagna</strong>:<br />
- Domenica 3 febbraio, oltre alla manifestazione in Marmolada, sono in programma la gita escursionistica sul<br />
Monte Agellezze, sulle Prealpi Venete, e la gita con gli sci da Telemark <strong>di</strong> Carnevale al Monte Avena.<br />
- Domenica 10 febbraio gli sci escursionisti saliranno al Monte Pena, al cospetto del Pelmo, mentre gli<br />
appassionati delle ciaspe hanno in programma una gita con meta da definirsi in base alle con<strong>di</strong>zioni della neve.<br />
Informazioni: Sezione Cai <strong>di</strong> Conegliano<br />
Sede: Via Rossini, 2/b - Conegliano (TV)<br />
Apertura: tutti i martedì non festivi, dalle ore 21<br />
Numero: Telefono e fax 0438 24041<br />
E-mail: posta@caiconegliano.it Sito Web: http://www.caiconegliano.it/<br />
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● CAI SEZIONE DI MELEGNANO<br />
Sci Fondo-Escursionismo: 3/2 Splügen (CH) lezione corso; 22-23-24/2<br />
Lavarone (TN) fine settimana sugli sci.<br />
Sci <strong>Alpino</strong>: 3/2, 10/2, 24/2 Torgnon (AO) lezioni corso; 28-29/2, 1-2/3<br />
Campo Tures.(BZ) fine settimana sugli sci.<br />
Alpinismo Giovanile: 17/2 Ciaspolata a Valtournenche (AO).<br />
Escursionismo: 17/2 Traversata Capo Noli (SV).<br />
Informazioni: Sezione Cai <strong>di</strong> Melegnano “F. e G. Bianchi”<br />
Sede: Via Crocetta 6 - 20077 Melegnano (MI)<br />
Apertura: martedì e giovedì dalle 21 alle 23 e la domenica dalle 10.30 alle 12<br />
Numero: telefono/fax 02 - 9835059<br />
E-mail: sezione@caimelegnano.it Sito Web: http://www.caimelegnano.it<br />
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● CAI SEZIONE DI MODENA<br />
5° Concorso Fotografico CAI Modena<br />
La fase <strong>di</strong> raccolta delle fotografie si è conclusa a fine novembre e, come tra<strong>di</strong>zione, le votazioni si sono aperte<br />
nella Serata degli Auguri, prima <strong>di</strong> Natale. E' ancora possibile votare la propria foto preferita in Sede, negli orari<br />
<strong>di</strong> apertura.<br />
http://www.cai.mo.it/con<strong>corsi</strong>.php<br />
Gite <strong>di</strong> febbraio:<br />
domenica 3 febbraio<br />
Capanna Tassoni-Croce Arcana [Commissione Sci <strong>di</strong> Fondo Escursionismo]<br />
Classica passeggiata per l'itinerario Capanna Tassoni-Croce Arcana, da effettuarsi sia con sci da fondo, sia con<br />
sci da fondo-escursionistico<br />
http://www.cai.mo.it/gita.php?id=65<br />
sabato 9 e domenica 10 febbraio<br />
Asiago Campomulo [Commissione Sci <strong>di</strong> Fondo Escursionismo]<br />
Gita per tutti coloro che si vogliono cimentare con il facile campo scuola <strong>di</strong> Asiago, o con i suoi numerosi anelli,<br />
dai 3,5 ai 20 Km...<br />
http://www.cai.mo.it/gita.php?id=62<br />
giovedì 14 febbraio<br />
Porte del Monte Toraro [Gruppo Seniores Over 50]<br />
Questa escursione si rivolge sia chi ha già esperienza con le ciaspole, sia a quei soci che non escono in<br />
<strong>montagna</strong> d'inverno, ma che vorrebbero provare una nuova attività. Il Monte Toraro, è la porta d'ingresso ad<br />
un altopiano sospeso tra profonde valli che lo <strong>di</strong>vidono da altri altopiani<br />
http://www.cai.mo.it/gita.php?id=237<br />
sabato 16 e domenica 17 febbraio<br />
Pozzi della Piana (Terni) [Gruppo Speleologico Emiliano]<br />
Oltre alle cavità <strong>di</strong> Monte Cucco e ad altre grotte abbastanza tecniche, l'Umbria ci offre la possibilità <strong>di</strong> un<br />
affascinante viaggio sotterraneo alla portata <strong>di</strong> tutti: i Pozzi della Piana, nella Val Tiberina tra To<strong>di</strong> e Orvieto<br />
http://www.cai.mo.it/gita.php?id=248<br />
domenica 24 febbraio<br />
Bocca <strong>di</strong> Magra - Tellaro [Commissione Cultura]<br />
per il Ciclo Conversazioni in <strong>montagna</strong><br />
Se si vuole apprezzare tutta la bellezza delle mimose nella loro piena fioritura, non c'è nulla <strong>di</strong> meglio che<br />
percorrere questo sentiero verso la fine <strong>di</strong> febbraio...<br />
http://www.cai.mo.it/gita.php?id=247<br />
Notizie dalla Sezione<br />
da venerdì 18 gennaio a venerdì 14 marzo<br />
Il gioco dell'arrampicata [Scuola <strong>di</strong> Alpinismo Giovanile]<br />
L'Alpinismo Giovanile è l'unico dei settori del C.A.I. che insegna ai ragazzi i molteplici mo<strong>di</strong> per andare<br />
nell'ambiente naturale montano. La parte <strong>di</strong>namica <strong>di</strong> questo particolare sport (arrampicata sportiva) mette "in<br />
gioco" i ragazzi, li costringe a riflettere sul modo <strong>di</strong> interpretare il proprio corpo...<br />
http://www.cai.mo.it/corso.php?id=40<br />
dal 18 gennaio al 17 marzo<br />
5° Corso <strong>di</strong> sci fondo escursionismo [Scuola <strong>di</strong> Alpinismo Giovanile] Classe Senior.<br />
L'obiettivo che il Corso si propone è <strong>di</strong> far conoscere ai ragazzi la natura invernale, insegnando loro l'uso degli<br />
sci da fondo su pista e su neve fresca, a orientarsi su per<strong>corsi</strong> invernali, ma soprattutto a interpretare<br />
comprendere la morfologia del territorio innevato per scegliere il percorso più sicuro e consono alle proprie<br />
capacità ed esperienze...<br />
http://www.cai.mo.it/corso.php?id=39<br />
dal 23 gennaio al 28 marzo<br />
10° Corso <strong>di</strong> Escursionismo su Neve [Commissione <strong>di</strong> Escursionismo]<br />
Il Corso propone ai Soci, sia esperti che neofiti della <strong>montagna</strong>, l'approccio all'ambiente invernale: partendo<br />
dall'utilizzo delle varie attrezzature utili per la progressione, alla comprensione delle particolari informazioni del<br />
manto nevoso e della sua stabilità...<br />
http://www.cai.mo.it/corso.php?id=30
dal 22 gennaio al 12 febbraio<br />
Corso <strong>di</strong> Sci <strong>di</strong> Fondo [Comm. Sci <strong>di</strong> Fondo Escursionismo]<br />
La Commissione Sezionale <strong>di</strong> Sci Fondo Escursionistico, organizza per i propri soci un Corso <strong>di</strong> Sci <strong>di</strong> Fondo su<br />
pista base e perfezionamento, rivolto a tutti coloro che desiderano percorrere l'ambiente innevato secondo<br />
itinerari escursionistici con l'uso degli sci<br />
http://www.cai.mo.it/corso.php?id=19<br />
Informazioni: Sezione Cai <strong>di</strong> Modena<br />
Sede: Polisportiva Centro Storico - Via IV Novembre, 40/C - 41100 Modena<br />
Apertura: Martedì e Venerdì 21.00/ 23.00 - Mercoledì: 17.00/19.00<br />
Numero: Tel. 059 826914 Fax 059826978<br />
Sito Web: http://www.cai.mo.it/<br />
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● CAI SEZIONE DI PERUGIA<br />
3 Febbraio 2008 - Escursione con le ciaspole sui Sibillini<br />
Partenza da Perugia Piazzale del Bove ore 7,15<br />
Trasferimento in autobus *<br />
Sosta <strong>di</strong> 15 minuti a Norcia alle ore 9,00 circa<br />
Partenza per l’escursione alle ore 10,00 circa.<br />
Data la persistente situazione meteo, il percorso oggetto dell’escursione verrà stabilito al momento, in base alle<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> innevamento del luogo.<br />
Difficoltà: EE (Per la lunghezza del percorso e per la severità dell'ambiente)<br />
Dislivello: in <strong>di</strong>scesa N. D. in salita N. D.<br />
Percorso: Da determinare<br />
Quota massima dell’ escursione: N. D.<br />
Tempo necessario per lo svolgimento dell’escursione: 5,00 ore circa, soste comprese.<br />
Pranzo al sacco a cura dei partecipanti.<br />
Rientro a Perugia previsto alle ore 19,00 circa.<br />
Abbigliamento personale:<br />
Tutti i partecipanti dovranno essere equipaggiati con idonei indumenti per ambiente montano innevato,<br />
(racchette da neve, bastoncini, giacca a vento, guanti, cappello, scarponi, zaino ed occhiali da sole); e ricambio<br />
da lasciare sull’autobus.<br />
Per una buona e corretta organizzazione è in<strong>di</strong>spensabile la prenotazione entro e non oltre le ore 18,00 del 1<br />
Febbraio 2006, presso il negozio Sportland via Settevalli 193 Perugia,<br />
tel. 0755730334, dove per chi ne fosse sprovvisto, sarà possibile noleggiare le racchette da neve (ciaspole) al<br />
prezzo <strong>di</strong> € 6,00 al giorno.<br />
Costo autobus € 13,00 per ciascun partecipante *.<br />
* Qualora non venga raggiunto il numero minimo <strong>di</strong> 35 partecipanti, i <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> gita si riservano <strong>di</strong> valutare il<br />
trasferimento con mezzi propri in luogo dell’autobus.<br />
La località o il percorso oggetto dell’escursione, potrà essere mo<strong>di</strong>ficata per con<strong>di</strong>zioni meteo, <strong>di</strong> innevamento o<br />
<strong>di</strong> sicurezza, ad insindacabile giu<strong>di</strong>zio dei <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> gita.<br />
Direttori <strong>di</strong> gita: Marco Piselli AE, Carlo Falcinelli, Vincenzo Gaggioli AE-EAI, Marco Ridolfi AE-EAI.<br />
Per ulteriori informazioni rivolgersi presso il negozio Sportland via Settevalli 193 Perugia, tel. 0755730334,<br />
durante l’orario <strong>di</strong> apertura; oppure Marco Piselli 07546709 - 3355757742 ore serali.<br />
Informazioni: Sezione Cai <strong>di</strong> Perugia “G. Bellucci”<br />
Sede: Via della Gabbia, 9 <strong>–</strong> C.P. 329 <strong>–</strong> 06123 Perugia (Pg)<br />
Apertura: martedì e venerdì ore 18,30 <strong>–</strong> 20,00<br />
Numero: Tel/fax 075 5730334<br />
E-mail: posta@caiperugia.it Sito Web: http://www.caiperugia.it/
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● CAI SEZIONE DI PISA<br />
Traversata del Desert des Agriates, Corsica, 1-4 Maggio 2008<br />
Capogita: Marco Avvenuti<br />
Programma in<strong>di</strong>cativo:<br />
Primo giorno (1/5): Partenza da Livorno alle 8.15 con Corsica Ferries; arrivo a Bastia alle 1215; trasferimento<br />
in auto o pulmini all'inizio del Sentier du Litoral (S.Florent-Fornali); prima tappa fino alla spiaggia della Saleccia,<br />
attraverso Torre della Mortella e spiaggia del Loto (4 ore); cena e pernottamento nei bungalow <strong>di</strong> pietra del<br />
campeggio.<br />
Secondo giorno (2/5): colazione al campeggio e partenza per la seconda tappa fino alla spiaggia <strong>di</strong> Ghignu-<br />
Malfalcu (3 ore); cena sul fuoco a base <strong>di</strong> prodotti <strong>corsi</strong> e pernottamento negli ovili restaurati <strong>di</strong> Ghignu.<br />
La <strong>brevi</strong>ta` della tappa ci consentira` <strong>di</strong> godere appieno del paesaggio e <strong>di</strong> concederci qualche <strong>di</strong>gressione<br />
"balneare".<br />
Terzo giorno (3/5): colazione e partenza per l'ultima tappa, la piu` lunga e spettacolare del percorso, fino alla<br />
spiaggia <strong>di</strong> Ostriconi (6,5 ore); trasferimento in auto e/o pulmini fino a Bastia; cena libera e pernottamento in<br />
albergo.<br />
Quarto giorno (4/5): giornata a <strong>di</strong>sposizione per visitare Bastia; partenza alle 15 (MobyLine) e arrivo a Livorno<br />
alle 19.<br />
Dato l'isolamento dei luoghi che attraverseremo e la mancanza d'acqua lungo il percorso, abbiamo pensato <strong>di</strong><br />
affidarci ai servizi <strong>di</strong> una guida locale che si occuperà dell'organizzazione logistica (trasporti all'inizio e alla fine<br />
del sentiero, mezza pensione per le due notti, acqua in bottiglie, accompagnamento <strong>di</strong> un esperto dell'ambiente<br />
naturale, della storia e della cultura corsa). Questo ci permetterà <strong>di</strong> camminare con uno zaino assai più leggero,<br />
contente solo gli effetti personali, le vivande per gli spuntini e la razione d'acqua giornaliera. In considerazione<br />
della complessità nell'organizzazione e della necessità <strong>di</strong> procedere con le prenotazioni, si invitano gli interessati<br />
a segnalare fin d'ora i loro intenti o in sede o <strong>di</strong>rettamente al capogita a questo in<strong>di</strong>rizzo<br />
(m.avvenuti@iet.unipi.it), anche per poter avere maggiori informazioni sui costi previsti. I partecipanti alla gita<br />
non potranno essere più <strong>di</strong> 20.<br />
Serate 2008, Primo Semestre<br />
Ricor<strong>di</strong>amo che dal 25 gennaio è iniziato il programma <strong>di</strong> serate 2008. Tutte le proiezioni si svolgeranno presso<br />
la Sala Soci COOP, con inizio alle ore 21. La sala si trova sopra il supermercato <strong>di</strong> Cisanello, con ingresso da Via<br />
Walter TOBAGI.<br />
22 FEBBRAIO<br />
AVVENTURA IN TRIDIMENSIONE<br />
Relatore Paolo Dori<br />
Gruppo speleologico archeologico CAI Viareggio<br />
28 MARZO<br />
APUANE, AMBIENTE E TRADIZIONE<br />
Relatore Cristoforo Feliciano Ravera<br />
Vicepresidente Parco Alpi Apuane<br />
18 APRILE<br />
TREKKING IN NEPAL<br />
Relatore Bruno Barsotti<br />
Socio C.A.I. PISA<br />
23 MAGGIO<br />
I 4000 DELLE ALPI<br />
Relatori Silvia e Francesco Celandroni<br />
Soci C.A.I. PISA<br />
27 GIUGNO<br />
IL ROMANICO IN ABRUZZO E....IL CAI<br />
Relatore Roberto Benassi<br />
Socio C.A.I. Pisa
Informazioni: Sezione Cai <strong>di</strong> Pisa<br />
Sede: via Cisanello,2 56124 Pisa<br />
Apertura: Tutti i mercole<strong>di</strong> e vener<strong>di</strong> dalle 21.30 alle 23.00<br />
Numero: Telefono e fax 050-578004<br />
E-mail: info@caipisa.it Sito Web: http://www.caipisa.it/<br />
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● CAI SEZIONE DI PORDENONE<br />
Domenica 3 febbraio 2008<br />
Forcella dei Pecoli (2075 m.)<br />
Bella gita, facile e generalmente sicura anche dopo abbondanti nevicate (è necessario, comunque, prestare<br />
attenzione al pen<strong>di</strong>o finale che conduce in forcella) che offre una <strong>di</strong>vertente <strong>di</strong>scesa su pen<strong>di</strong>o aperto e<br />
pendenze ideali, dove non è <strong>di</strong>fficile trovare abbondante neve polverosa.<br />
In automobile, passando per Lorenzago <strong>di</strong> Cadore o per Tolmezzo, si percorre la ss 52 “Carnica” sino a<br />
raggiungere il bivio per il rifugio Giàf, in località Chiandarens.<br />
Da qui si percorre, sci ai pie<strong>di</strong>, la strada che conduce al rifugio Giàf, normalmente innevata d'inverno.<br />
A circa 500 m. dal rifugio, in corrispondenza <strong>di</strong> un tratto pianeggiante (quota 1.365 m. circa), si volge<br />
decisamente a sud in <strong>di</strong>rezione del versante settentrionale della Cima dei Pecoli.<br />
L'ambiente è <strong>di</strong> rara bellezza, si supera inizialmente una zona con mughi e si prosegue successivamente su<br />
terreno aperto puntando all'evidente forcella posta a sinistra (est) della Cima dei Pecoli, che si raggiunge lungo<br />
un ultimo tratto più stretto e ripido.<br />
La <strong>di</strong>scesa si effettua lungo l'itinerario <strong>di</strong> salita.<br />
PROGRAMMA<br />
Ritrovo e Partenza: ore 6,30 dal parcheggio <strong>di</strong> Via Montereale (Ospedale)<br />
Inizio Escursione: ore 8,30<br />
Fine Escursione: ore 13.00 (circa)<br />
Rientro Previsto: ore 16.00 (circa)<br />
Difficoltà: BS (buoni sciatori)<br />
Dislivello: 1.109 m.<br />
Equipaggiamento: normale dotazione da scialpinismo (ARVA, pala e sonda obbligatori)<br />
Quota <strong>di</strong> partecipazione: euro 2,50<br />
Trasferimento: con mezzi propri<br />
COORDINATORI: Andrea Manzon (cell. 328/1720446) e Diego Stivella<br />
Per motivi organizzativi ed assicurativi l'iscrizione alla gita deve avvenire necessariamente entro venerdì<br />
02.02.08 presso la sede CAI.<br />
Informazioni: Sezione Cai <strong>di</strong> Pordenone<br />
Sede: Via del Cristo 5/A 33170 Pordenone<br />
Numero: Tel./Fax 0434 522823<br />
E-mail: info@cai.pordenone.it Sito Web: http://www.cai.pordenone.it<br />
● CAI SEZIONE DI REGGIO CALABRIA<br />
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Lunedì 4 febbraio cinema <strong>di</strong> <strong>montagna</strong> Dall'incontro e dalla collaborazione con gli amici del Circolo del<br />
Cinema "C. Zavattini" h nata e si h concretizzata l'idea <strong>di</strong> proiettare in sede una serie <strong>di</strong> film che abbiano come<br />
sfondo l'ambiente montano. L'appuntamento sarà per il primo lunedì <strong>di</strong> ogni mese, ore 21, a partire da lunedì 4<br />
febbraio. In questo primo film "Grido <strong>di</strong> pietra" (1991) <strong>di</strong> Werner Herzog, un giornalista organizza una sfida tra<br />
uno scalatore vecchio stile e un campione <strong>di</strong> free climbing. Obiettivo: conquistare l'inaccessibile Cerro Torre in<br />
Patagonia.<br />
Il calendario cai in pdf<br />
Sul nostro sito www.caireggio.it, alla pagina CAIlendario, trovate il programma delle attivit` 2008 in formato<br />
PDF. Pertanto chi ancora preferisce la copia cartacea a quella sullo schermo del pc potr` stampare una versione<br />
uguale a quella che <strong>di</strong>stribuiamo "ufficialmente".<br />
Un au<strong>di</strong>ovisivo per il parco nazionale dell'aspromonte<br />
L'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte lancia altri ban<strong>di</strong> ! Siamo lieti <strong>di</strong> questo fermento, segno <strong>di</strong> una vitalità<br />
che speriamo si traduca in prodotti ben fatti e utili per l'Aspromonte e per quanti lo vogliono conoscere. Il più<br />
recente riguarda una "manifestazione <strong>di</strong> interesse per l'in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> soggetti idonei per la realizzazione e la<br />
fornitura <strong>di</strong> un'opera au<strong>di</strong>ovisiva". Nel gruppo <strong>di</strong> lavoro che dovrà realizzare l'au<strong>di</strong>ovisivo dovranno essere
presenti alcune figure professionali tra le quali un esperto in scienze forestali. Lo segnaliamo in quanto<br />
sappiamo che <strong>di</strong>versi dei nostri lettori hanno competenze nel settore citato. Trovate il testo completo nella<br />
sezione.<br />
"Ban<strong>di</strong>" del sito www.parcoaspromonte.it<br />
Informazioni: Sezione Cai <strong>di</strong> Reggio Calabria<br />
Sede: Via S. Francesco da Paola, 106 - c.p. 60 - 89100 Reggio Calabria<br />
Apertura: martedì e giovedì dalle ore 21<br />
Numero: Tel/fax 0965.898295<br />
E-mail: info@caireggio.it Sito Web: http://www.caireggio.it/<br />
[BREVI DI MONTAGNA<br />
sommario<br />
● LETTERA DEL COMITATO "NOI WALSER, PER UN TURISMO SOSTENIBILE E RESPONSABILE" AL<br />
SINDACO DI RIVA VALDOBBIA<br />
Di seguito la lettera inviata al Sindaco <strong>di</strong> Riva Valdobbia Sig. Alberto Giacomino relativamente ad un nuovo<br />
progetto <strong>di</strong> maximostro da realizzarsi nell'area miniere all'ingresso <strong>di</strong> Alagna, ma ancora nel territorio comunale<br />
<strong>di</strong> Riva, <strong>di</strong> cui ne ha già data informazione la stampa locale. E' chiaro come ormai non si sia capaci qui in Alta<br />
Valsesia <strong>di</strong> concepire altro modello <strong>di</strong> sviluppo turistico se non quello legato a mega complessi e<strong>di</strong>lizi a fini<br />
fortemente speculativi mascherati da strutture ricettivo-turistiche.<br />
Gentile Signor Sindaco,<br />
siamo a conoscenza (la stampa ne ha già parlato nella tarda estate 2007) che per l’area <strong>di</strong>smessa delle miniere<br />
sita all’ingresso <strong>di</strong> Alagna, ma ancora nel territorio comunale <strong>di</strong> Riva Valdobbia, area collocata a poche centinaia<br />
<strong>di</strong> metri dal progettato maximostro <strong>di</strong> Alagna, è stato presentato all’Amministrazione Comunale da Lei guidata<br />
uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità per una grande struttura turistico-ricettiva e co mmerciale. Certamente si tratta <strong>di</strong><br />
qualcosa <strong>di</strong> più <strong>di</strong> un’idea appena abbozzata tant’è vero che il Consiglio Comunale <strong>di</strong> Riva ha approvato<br />
importanti deliberazioni mo<strong>di</strong>ficando il Piano Regolatore al fine <strong>di</strong> permettere lo sviluppo <strong>di</strong> un grande progetto.<br />
Su un punto siamo d’accordo: l’area evidentemente necessita <strong>di</strong> una totale ed urgente bonifica, considerata<br />
anche la sua posizione strategica all’ingresso del paese <strong>di</strong> Alagna. Certamente lo stato attuale non è un buon<br />
biglietto da visita né per Alagna né per il turismo in Valsesia. Il nostro <strong>di</strong>saccordo verte sulla risposta che il<br />
Comune <strong>di</strong> Riva vuole dare a questo tipo <strong>di</strong> necessità.<br />
Siamo assolutamente contrari al solito maxi complesso ricettivo-turistico che, costituendo un impatto<br />
ambientale stravolgente, sarà un elemento <strong>di</strong> grave alterazione del territorio e non può costituire una adeguata<br />
ed efficace bonifica. Siamo invece favorevoli all’inserimento nell’area in questione <strong>di</strong> strutture turistiche<br />
(gasthaus) e strutture ricettive <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni che consentono uno sviluppo turistico intelligente e <strong>di</strong><br />
qualità.<br />
Come Comitato proponiamo che una larga parte della zona delle miniere sia a<strong>di</strong>bita ad area verde,<br />
convenientemente piantumata, con l’inserimento <strong>di</strong> uno spazio riservato a Parco Avventura “In<strong>di</strong>ana Jones” per<br />
i giovani ed, essendoci <strong>di</strong>sponibilità d’acqua, <strong>di</strong> un laghetto artificiale da utilizzare in inverno per sport sul<br />
ghiaccio (pattinaggio, hockey). Potranno inoltre essere previste zone attrezzate con tavoli e panche <strong>di</strong> legno. Si<br />
potrebbero poi immettere piccoli animali selvatici legandoli al luogo con il cibo. Un’area potrebbe essere<br />
riservata a Museo minerario per ricordare tempi passati. Chiunque arriverà ad Alagna e a Riva Valdobbia sin dal<br />
primo impatto ne ricaverà un’impressione favorevole, <strong>di</strong> un luogo accogliente dove la natura è la principale<br />
attrazione. Siamo al corrente che, se ci fosse volontà <strong>di</strong> concretizzare una simile proposta, si potrebbe far<br />
ricorso a finanziamenti regionali che incoraggiano la costituzione <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong> ed iniziative simili a quelle da noi<br />
proposte. Altre Amministrazioni Comunali in Valle (Varallo Sesia) hanno già ottenuto consistenti contributi da<br />
parte della Regione per progetti <strong>di</strong> questo genere.<br />
Certi che l’Amministrazione Comunale considererà con attenzione la nostra proposta, cogliamo l’occasione per<br />
inviare i migliori saluti<br />
Info: Il comitato “Noi walser, per un turismo sostenibile e responsabile”<br />
Alessandro Sbragia<br />
Fraz. Piane - 13021 Alagna Valsesia (Vc)<br />
Tel./Fax 0163/91493 - Cell. 3473540027 - e-mail alessandro.sbragia@libero.it<br />
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● IL RISVEGLIO DELL’ORSO OCCITANO<br />
Mostra fotografica - Enogastronomia del Territorio - Convegno Internazionale - Dronero, febbraiomaggio<br />
2008<br />
Istituto alberghiero “G. Dona<strong>di</strong>o” <strong>di</strong> Dronero<br />
Comunita’ montana Val Maira - comune <strong>di</strong> Dronero Alliance Francaise - Espaci Occitan - Chambra d’Oc<br />
Mostra fotografica - il carnevale del villar d’ Acceglio<br />
- Foto <strong>di</strong> Piercarlo Grimal<strong>di</strong> -<br />
Dronero, 1-10 febbraio 2008<br />
Enogastronomia del territorio - cena dell’orso<br />
Cena <strong>di</strong> gala a invito<br />
Istituto Alberghiero <strong>di</strong> Dronero, 1 febbraio 2008<br />
Cena della Candelora<br />
Cena aperta al pubblico - euro 27<br />
Istituto Alberghiero <strong>di</strong> Dronero, 2 febbraio 2008<br />
Convegno internazionale - “ il risveglio dell’orso Occitano”<br />
Dronero, maggio 2008<br />
Informazioni e prenotazioni tel 0171 905350 - fax 0171909735<br />
Istituto Alberghiero “G. Dona<strong>di</strong>o” - via Valle Maira 19 - 12025 DRONERO www.alberghiero.com<br />
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● LO SCIALPINISMO CHE CONTA “APRE” IN VAL DI SOLE - CAMPIONATO ITALIANO AL TONALE E<br />
A VERMIGLIO<br />
“Sgabanada”: verificato il percorso che è in con<strong>di</strong>zioni eccellenti<br />
Tanta neve in quota, sarà una gara spettacolare<br />
Sabato staffetta in notturna a Passo del Tonale<br />
Domenica la “Vertical Race” e raduno scialpinistico<br />
Dopo le copiose nevicate dei giorni s<strong>corsi</strong>, il paesaggio del Passo del Tonale si presenta interamente<br />
imbiancato, regalando il meritato scenario alla 12.a e<strong>di</strong>zione della Sgabanada <strong>di</strong> Vermiglio, una due giorni <strong>di</strong><br />
gare che andrà in scena sabato 2 e domenica 3 febbraio prossimi e che, oltre a proporre il tra<strong>di</strong>zionale<br />
raduno amatoriale, quest’anno assumerà valore anche ai fini delle classifiche del Campionato Italiano <strong>di</strong><br />
scialpinismo, per l’organizzazione affidata al comitato presieduto da Sergio Depetris.<br />
Le gare si apriranno il 2 febbraio proprio con la staffetta a squadre in notturna, Trofeo Adamello Ski, mentre<br />
il giorno seguente ci sarà il doppio appuntamento col classico raduno scialpinistico aperto a tutti gli<br />
appassionati e con la Vertical Race (cronoscalata). Diversi, chiaramente, i per<strong>corsi</strong> <strong>di</strong> gara. Per quanto<br />
riguarda la staffetta del sabato (si corre in squadre da tre, con l’assegnazione del titolo <strong>di</strong> campione italiano<br />
senior, master e giovani) dopo la partenza in linea dal piazzale del monumento (Passo del Tonale, ore<br />
16.30), i concorrenti si lanceranno nella salita fuoripista che li condurrà in località Alpe Alta (50 i metri da<br />
percorrere senza sci ai pie<strong>di</strong>), prima del ritorno alla zona <strong>di</strong> partenza lungo una <strong>di</strong>scesa con porte <strong>di</strong>rezionali,<br />
per il successivo cambio. Per il campionato italiano a staffetta, le squadre senior e master dovranno essere<br />
composte da atleti appartenenti alla medesima società, mentre per junior e cadetti è prevista un’unica<br />
categoria (Giovani), per una staffetta composta da un cadetto maschile, uno junior maschile e una cadetta o<br />
junior femminile, tutti appartenenti allo stesso comitato.<br />
Il “clou”, invece, si avrà nella giornata <strong>di</strong> domenica, col raduno amatoriale e la Vertical Race, ad assegnare<br />
anch’essa il titolo tricolore. Per quanto riguarda il percorso <strong>di</strong> quest’ultima, dopo la partenza dalla piazza <strong>di</strong><br />
Fraviano (frazione <strong>di</strong> Vermiglio) alle ore 8.40, i concorrenti scatteranno verso Saviana Bassa e,<br />
successivamente, Malga Saviana, prima dell’arrivo a Mandre <strong>di</strong> Saviana a quota 2160 metri, per un <strong>di</strong>slivello<br />
complessivo <strong>di</strong> 1000 metri. Diverso, infine, il percorso del raduno che, dopo aver preso il via anch’esso dalla<br />
piazza <strong>di</strong> Fraviano (ore 9..00), vedrà gli appassionati <strong>di</strong> scialpinismo transitare per Saviana Bassa e Malga<br />
Saviana (dove ci sarà ristoro e cambio pelli). Di lì, ci si lancerà nella picchiata verso Verniana, per il<br />
successivo ritorno a Malga Saviana (fine cronometraggio), a precedere il rientro a Vermiglio (sempre in<br />
piazza a Fraviano). Anche in questo caso, il <strong>di</strong>slivello <strong>di</strong> sole salite sarà <strong>di</strong> 1000 metri.<br />
E per quanto riguarda questi ultimi due per<strong>corsi</strong>, alla partenza in paese sono già misurabili 50 centimetri <strong>di</strong><br />
neve fresca che, grazie alle basse temperature dei prossimi giorni, riuscirà a consolidarsi. Salendo poi lungo il
percorso fino ai masi <strong>di</strong> Saviana (tratto esposto ad est, dunque con neve più trasformata) e poi nel bosco, lo<br />
strato <strong>di</strong> neve aumenta fino al metro, mentre nei pressi dell’arrivo raggiunge quasi il metro e mezzo. Neve<br />
soffice e dunque sciabile, in grado <strong>di</strong> offrire ai concorrenti una <strong>di</strong>scesa <strong>di</strong>vertente in uno scenario da cartolina.<br />
Per quanto riguarda la sicurezza, intanto, venerdì scorso è stato effettuato un sopralluogo in elicottero per<br />
verificare la situazione valanghe, alla presenza dei tecnici della Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento, nonché dei<br />
responsabili della commissione valanghe del Comune <strong>di</strong> Vermiglio. Sopralluogo che ha dato esito positivo: la<br />
zona interessata dalla manifestazione presenta una situazione assolutamente tranquilla e tranquillizzante. E<br />
mentre fervono i preparativi per la pre<strong>di</strong>sposizione dei per<strong>corsi</strong> <strong>di</strong> gara, sono già arrivate le prime iscrizioni<br />
sia per la gara del sabato che per quelle della domenica. Ora non resta che ultimare i preparativi, sperando<br />
nella clemenza delle con<strong>di</strong>zioni meteo.<br />
La “Sgabanada” fa parte del circuito Coppa delle Dolomiti.<br />
Info: www.polisportivavermiglio.it<br />
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● CIPRA - SÉMINAIRE INTERNATIONAL "COLLABORATION DANS LE DÉVELOPPEMENT RÉGIONAL"<br />
Il aura lieu le 4 avril 2007 à St. Gall en Suisse dans le cadre du projet "Avenir dans les Alpes" de la<br />
CIPRA .<br />
Les régions sont en mouvement et de nombreuses con<strong>di</strong>tions cadres de la politique régionale sont actuellement<br />
en mutation. Une des clés d'un développement régional se trouve dans la collaboration intersectorielle. Des<br />
chances particulières s'offrent notamment pour le secteur forestier.<br />
Lors du cours des exemples et des instruments concrets de collaboration intersectorielle sur le plan régional<br />
seront présentés et commentés. Les exemples proviennent de Suisse, France et Autriche. Le projet de la CIPRA<br />
" Avenir dans les Alpes " comme le programme suisse de recherche PNR 48 " Paysages et habitats de l'arc alpin<br />
" ont réuni de nombreuses expériences, analysé des exemples et élaboré des instruments. Le séminaire veut<br />
profiter de cet immense pool de connaissances.<br />
Le séminaire s'adresse en particulier aux<br />
* acteurs de la politique forestière et des autres politiques sectorielles avec un accent sur l'arc alpin et l'espace<br />
rural;<br />
* représentants d'autorités et d'associations.<br />
Organisation: CIPRA Avenir dans les Alpes, Formation continue Forêt et paysage, geosuisse.<br />
Le séminaire sera traduit en français et en allemand.<br />
La finance d'inscription s'élève à Fr. 160.- par personne pour les membres des organisations partenaires et à<br />
Fr. 200.- par personne pour les non-membres.<br />
Vous trouverez le programme détaillé ci-joint. Pour l'inscription et plusieurs informations veuillez vous rendre<br />
sur www.fowala.ch ou vous adresser à Pan Bern info@fowala.ch<br />
CIPRA International<br />
Im Bretscha 22 - Postfach 142 FL-9494 Schaan - aurelia.ullrich@cipra.org - www.cipra.org<br />
Tel.: 00423/2374036<br />
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● REGIONI ALPINE: INSIEME CONTRO IL TRAFFICO DI TRANSITO PER IL TRASPORTO MERCI<br />
Le regioni alpine maggiormente colpite dal traffico <strong>di</strong> transito intendono intensificare il loro impegno comune<br />
contro il crescente impatto del trasporto merci.<br />
Il 23 gennaio rappresentanti politici delle regioni Alto A<strong>di</strong>ge/Suedtirol/I, Piemonte/I, Valle d'Aosta/I, Canton<br />
Ticino/CH, Svizzera centrale, Rhône-Alpes/F e Tirolo/A hanno sottoscritto una risoluzione in tal senso. La<br />
questione centrale è il trasferimento del trasporto merci dalla strada ai binari.<br />
Da una parte le regioni sono intenzionate a costruire una piattaforma informativa permanente per le attività <strong>di</strong><br />
monitoraggio, dall'altra formulano richieste comuni per una politica dei trasporti sostenibile. In futuro verranno<br />
elaborate raccomandazioni comuni per il perfezionamento della <strong>di</strong>rettiva UE sui costi delle infrastrutture <strong>di</strong><br />
trasporto e per l'internalizzazione dei costi esterni. Viene inoltre sostenuta l'introduzione <strong>di</strong> una cosiddetta borsa<br />
dei transiti alpini.<br />
Le regioni collaborano già da tre anni nell'ambito dei progetti Interreg sostenuti dall'UE Monitraf e Alpnap sul<br />
tema del traffico <strong>di</strong> transito. Entrambi i progetti si sono occupati delle ripercussioni del traffico lungo i quattro<br />
principali corridoi <strong>di</strong> transito, Fréjus, Monte Bianco, San Gottardo e Brennero, e si sono conclusi con una<br />
Conferenza comune svoltasi dal 23 al 25 gennaio a Innsbruck/A.
Nell'ambito <strong>di</strong> Alpnap, ricercatrici e ricercatori hanno <strong>di</strong>mostrato, ad esempio, che le barriere antirumore lungo<br />
le autostrade nelle valli offrono una protezione limitata alle/agli abitanti dei versanti, oppure che determinate<br />
con<strong>di</strong>zioni meteorologiche provocano un aumento dell'inquinamento acustico e atmosferico nelle valli. Sulla<br />
base <strong>di</strong> queste conoscenze, possono ora essere adottate misure <strong>di</strong> gestione del traffico adeguate alle specifiche<br />
con<strong>di</strong>zioni meteorologiche, evitando così il verificarsi <strong>di</strong> picchi <strong>di</strong> inquinamento. I risultati <strong>di</strong> Alpnap sono stati<br />
pubblicati in un approfon<strong>di</strong>to rapporto in inglese, rivolto agli uffici tecnici delle pubbliche amministrazioni e<br />
esperti ed esperte <strong>di</strong> gestione del trasporto e dell'ambiente, mentre un opuscolo sintetico (de/fr/it/en) ne<br />
illustra gli aspetti principali e si rivolge a rappresentanti politici e a un pubblico più vasto.<br />
Fonti, info e download: http://www.monitraf.org (de/fr/it/en), http://www.alpnap.org<br />
Fonte: Alpme<strong>di</strong>a Cipra<br />
CIPRA International<br />
Im Bretscha 22 - Postfach 142 FL-9494 Schaan - aurelia.ullrich@cipra.org - www.cipra.org<br />
Tel.: 00423/2374036<br />
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● AI PIEDI DEL CATINACCIO IL PARADISO DELLE RACCHETTE DA NEVE<br />
Un modo <strong>di</strong>verso e sano <strong>di</strong> vivere la <strong>montagna</strong> d’inverno, lontano dalle piste e…dagli sciatori, è quello <strong>di</strong><br />
muoversi con le racchette da neve. Nel Rosengarten-Latemar, la meta per gli appassionati <strong>di</strong> questa attività<br />
sportiva è Tires (1020 m), i<strong>di</strong>lliaco paesino ai pie<strong>di</strong> del Catinaccio, privo <strong>di</strong> piste da <strong>di</strong>scesa e ricco invece <strong>di</strong><br />
sentieri sicuri e ben segnalati che s’inoltrano in paesaggi incontaminati.<br />
A Carezza, “Tracce sulla neve” <strong>–</strong> Per chi non vuole rinunciare a farsi qualche sciata, un servizio <strong>di</strong> skibus<br />
collega Tires alle vicine zone sciistiche dell’Alpe <strong>di</strong> Siusi e Nova Levante-Carezza.<br />
Ancora ciaspole - Escursioni guidate con le racchette da neve vengono organizzate anche dall’Active Center<br />
Rosengarten <strong>di</strong> Nova Levante<br />
Info: Consorzio Turistico Rosengarten-Latemar, Ponte Nova (BZ) tel. 0471.610310 www.rosengartenlatemar.com<br />
E-mail: info@rosengarten-latemar.com<br />
sommario<br />
[MONTAGNA STAMPATA]<br />
● ECOMUSEO DELL’ARGENTARIO <strong>–</strong> GUIDA AGLI ITINERARI E CARTA TOPOGRAFICA DEL MONTE<br />
CALISIO(TRENTO)<br />
Itinerari escursionistici e per<strong>corsi</strong> tematici rilevati con GPS<br />
Il termine ecomuseo fu usato per la prima volta nel 1971 in un intervento dell'allora Ministro dell'Ambiente<br />
francese, M. Robert Poujade, che l'utilizzò per qualificare il lavoro <strong>di</strong> un ministero in piena creazione. Gli<br />
ecomusei inizialmente, realizzati ben prima che assumessero questa definizione, furono pensati come strumenti<br />
per tutelare le tracce delle società rurali in un momento in cui l'urbanizzazione, le nuove acquisizioni<br />
tecnologiche e i conseguenti cambiamenti sociali, rappresentavano un rischio reale <strong>di</strong> completo oblio <strong>di</strong> un<br />
patrimonio culturale millenario. L'ecomuseo interviene sullo spazio <strong>di</strong> una comunità, nel suo <strong>di</strong>venire storico,<br />
proponendo "come oggetti del museo" non solo gli oggetti della vita quoti<strong>di</strong>ana ma anche i paesaggi,<br />
l'architettura, il saper fare, le testimonianze orali della tra<strong>di</strong>zione, ecc. La portata innovativa del concetto ne ha<br />
inevitabilmente determinato la conoscenza ben oltre l'ambito propriamente museale. Le esperienze ecomuseali<br />
in Italia sono numerose e spesso molto <strong>di</strong>versificate, anche per le <strong>di</strong>vergenze interpretative da parte dei<br />
soggetti promotori. Vale la pena ricordare che, accanto ad iniziative isolate, esistono reti <strong>di</strong> ecomusei, in fase <strong>di</strong><br />
espansione, realizzati sulla base <strong>di</strong> leggi regionali specifiche. Il Piemonte è stata la prima regione a dotarsi <strong>di</strong><br />
uno strumento normativo in materia seguita dalla provincia autonoma <strong>di</strong> Trento e dalla regione Friuli - Venezia<br />
Giulia e recentemente dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a.<br />
Il territorio che definisce i confini dell’Ecomuseo dell’Argentario è compreso tra i Comuni <strong>di</strong> Civezzano, Trento<br />
(relativamente alle Circoscrizioni Meano e Argentario), Fornace e Albiano; dal punto <strong>di</strong> vista geografico è<br />
delimitato ad Ovest dal fiume A<strong>di</strong>ge, a Nord dalla Valle <strong>di</strong> Cembra e dal Fersina, ad Est dal Rio Silla con i Laghi<br />
<strong>di</strong> Lases e Valle e a Sud dal Torrente Fersina. L’Ecomuseo racchiude al suo interno un territorio fortemente<br />
antropizzato, largamente mo<strong>di</strong>ficato dall’attività dell’uomo sin da tempi antichissimi. La particolare<br />
conformazione geologica del Calisio ha condotto sulle proprie pen<strong>di</strong>ci sin da tempi antichissimi schiere <strong>di</strong><br />
minatori e cavatori che hanno dato vita ad una epopea mineraria lunga mille anni. L’estrazione della Pietra
Rossa <strong>di</strong> Trento, dell’Argento, della Barite e del Porfido, ha cambiato il volto <strong>di</strong> questa <strong>montagna</strong>, generando in<br />
alcuni casi ambienti particolari e suggestivi.<br />
Info: Ecomuseo dell’Argentario <strong>–</strong> c/o Biblioteca Comunale, via C. Battisti, 1 <strong>–</strong> 38045 Civezzano (Tn)<br />
Tel/Fax 0461.858400 <strong>–</strong> info@ecoarge.net <strong>–</strong> www.ecoarge.net<br />
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● UN SEGNO PER AMICO<br />
E’ uscita la 2° e<strong>di</strong>zione dell’opuscolo “Un segno per amico”, a cura della Commissione Centrale per<br />
l’Escursionismo del <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> Italiano. Sono riba<strong>di</strong>te le ragioni fondamentali dell’impegno pluridecennale del<br />
<strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> Italiano per la segnatura dei sentieri in Italia. Oggi i volontari del Cai segnano e mantengono oltre<br />
72mila km <strong>di</strong> sentieri nel nostro paese.<br />
Il <strong>Club</strong> <strong>Alpino</strong> Italiano per<br />
- Offrire sicurezza agli escursionisti<br />
- Promuovere il turismo sostenibile e l’uso responsabile del territorio<br />
- Conoscere e valorizzare la cultura della <strong>montagna</strong> italiana<br />
Per ricevere l’opuscolo contattare la Commissione Centrale per l’Escusionismo del Cai<br />
Via Petrella, 19 <strong>–</strong> 20124 Milano<br />
Telefono 02.2057231 - Fax 02.205723201<br />
Sito web: www.cai.it<br />
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● UNA SCELTA<br />
E’ necessario vivere all’ombra delle Alpi per scegliere <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care la propria vita alla <strong>montagna</strong>?<br />
Autori Massimo Marcheggiani, Loretta Spaccatosi<br />
E<strong>di</strong>zioni SER<br />
Che “Una scelta” sia una biografia è fuori <strong>di</strong>scussione. Che sia una biografia insolita lo è altrettanto. La storia<br />
della letteratura è ricca <strong>di</strong> biografie scritte in terza persona così come <strong>di</strong> quelle scritte in prima persona. Libri<br />
che riportino contemporaneamente le due opzioni lo sono molto meno, a meno che non si tratti <strong>di</strong> artifici<br />
letterari romanzati. Ci troviamo quin<strong>di</strong> davanti ad un libro particolare, scritto a quattro mani ma con<br />
debitamente <strong>di</strong>stinte le due parti, avente come unico oggetto Massimo Marcheggiani, personaggio che, nella<br />
seconda sezione del volume racconta in prima persona la sua vita, vissuta e de<strong>di</strong>cata interamente alla<br />
<strong>montagna</strong>. Tutte le sue scelte, il lavoro, le compagne <strong>di</strong> vita, la banale quoti<strong>di</strong>anità, sono conseguenza e<br />
prosecuzione <strong>di</strong> questa scelta esistenziale, che risulta così profonda ed ovvia da indurre a mettere in dubbio se<br />
sia stato realmente lui a scegliere, e non piuttosto Loro, le <strong>di</strong>vinità che da sempre abitano le montagne. Non è<br />
forse questo il motivo che ricorre nelle biografie dei Santi, che raccontano <strong>di</strong> come Egli sia “stato scelto”, e<br />
come davanti a questa scelta non si possa che soccombere? Nel racconto <strong>di</strong> Loretta Spaccatrosi questa chiave<br />
<strong>di</strong> lettura traspare. E djfflcile parlare <strong>di</strong>te, Max. E delle tue montagne. E come parlare <strong>di</strong> un orizzonte, che per<br />
arrivare a gustare appieno bisogna raggiungere affrontando il lungo viaggio che ti separa, un viaggio che, lo sai<br />
ancor prima <strong>di</strong> partire, non finirà mai perché se un passo fai tu uno nefa lui, allontanandosi. Esor<strong>di</strong>sce così la<br />
parte <strong>di</strong> Loretta, anticipando gli esiti <strong>di</strong> una ricerca che, si sa, è vana e frutto <strong>di</strong> una inquietu<strong>di</strong>ne esistenziale, la<br />
stessa che Baudelaire definiva “l’orrore del domicilio” e che ha portato Chatwin, l’autore <strong>di</strong> “Che ci faccio qui?”<br />
ad indagare sui motivi che lo rendevano incapace <strong>di</strong> fermarsi a lungo in un posto’. L’introspezione però termina<br />
con la prima parte. Il racconto <strong>di</strong> Massimo è avventura pura, nel solco della migliore tra<strong>di</strong>zione dei libri <strong>di</strong><br />
alpinismo: è il racconto <strong>di</strong> chi non si chiede perché, <strong>di</strong> chi pensa che sia del tutto ovvio: che la sua vita è quella<br />
perché altro non potrebbe essere. Colpisce la sua amarezza nel raccontare i tentativi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare Guida Alpina,<br />
frustrati dalla cecità <strong>di</strong> una sorta <strong>di</strong> “establishment” che non sa e non vuole capire quanto sia ben più<br />
importante la profon<strong>di</strong>tà della passione, l”ebollizione dello spirito”, la vocazione a trasmettere valori, <strong>di</strong> una<br />
raffinata tecnica sciistica così spesso <strong>di</strong>stante dall’essenza dell’alpinismo.<br />
Massimo Marcheggiani è istruttore Nazionale <strong>di</strong> Alpinismo e membro dell’Accademico del Cai. Ha cominciato ad<br />
arrampicare nel 1976, a 24 anni, e da quel momento la <strong>montagna</strong> è <strong>di</strong>ventata il centro della sua vita. sui<br />
compagni <strong>di</strong> cordata sono stati i fuoriclasse Pierluigi Bini <strong>di</strong> Roma e Tiziano Cantalamessa <strong>di</strong> Ascoli Piceno.<br />
Questo libro è il racconto <strong>di</strong> una scelta che ha trasformato in straor<strong>di</strong>naria avventura quella che avrebbe potuto<br />
essere una tranquilla esistenza in una piccola città <strong>di</strong> provincia del centro Italia.
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● LA CONQUISTA DEL K2 <strong>–</strong> ARDITO DESIO<br />
Presentazione <strong>di</strong> Maria emanuela Desio<br />
E<strong>di</strong>zioni Corbaccio<br />
“Fra le gioie più pure che mi danno questi viaggi in paesi lontani anche se gravati da <strong>di</strong>sagi, da ansie, da rischi,<br />
da pericoli, sono quelle ore <strong>di</strong> serena me<strong>di</strong>tazione che mi concedono le solitu<strong>di</strong>ni, quelle dell’Africa sahariana,<br />
come quelle dei gran<strong>di</strong> ghiacciai dell'Himalaya. ed è cosi' che al ritorno nella vita cosiddetta civile…provo ogni<br />
volta un senso <strong>di</strong> sgomento, un senso <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio e vorrei scappare, vorrei correre via subito lontano, lontano,<br />
vorrei tornare fra gente semplice, unile e primitiva, ma soprattutto vorrei tornare dove non c’è nessuno, dove ci<br />
si trova da soli <strong>di</strong> fronte a sé stessi e a Dio”<br />
Ar<strong>di</strong>to Desio (Palmanova 1897 Roma 2001), oltre a essere scienziato, è conosciuto per la sua attività <strong>di</strong><br />
esploratore, alpinista e pioniere. Protagonista <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> imprese nel deserto del Sahara, sul Karakorum, in<br />
Etiopia, in Albania, e poi al Polo Sud, in Birmania, in Tibet, sull’Himalaya, ha legato la sua fama alla guida della<br />
spe<strong>di</strong>zione che nel 1954 conquistò il K 2. Tra le sue opere, Le vie della sete (1949, 2006), Geologia applicata<br />
all’ingegneria (1949, 1958, 1973, 2003), Le ricerche scientifiche della Spe<strong>di</strong>zione italiana al Karakorum-K 2<br />
(1954), Ricognizioni geologiche nell’Afghanistan (1961), Geologia d’Italia (1973), L’Antartide (1983), Sulle vie<br />
della sete, dei ghiacci e dell’oro: avventure straor<strong>di</strong>narie <strong>di</strong> un geologo (1987,2005), Qual è la <strong>montagna</strong> più<br />
alta del mondo (1988), Il mio contributo al progresso scientifico (1994), Il Sahara italaliano. Il Tibesti nordorientale<br />
(1942,2006).<br />
Info: www.corbaccio.it<br />
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● NELL’OMBRA DELLA LUNA<br />
Storie <strong>di</strong> Soccorso <strong>Alpino</strong> <strong>di</strong> Daniele Chiappa “Ciapìn”<br />
Casa e<strong>di</strong>trice Stefanoni<br />
Nel buio e in silenzio. Con la speranza e la paura. Mani che cercano appigli, <strong>di</strong>etro ogni appiglio il battito della<br />
vita. Sono gli uomini nell ‘ombra della luna. Non eroi. Solo uomini che mettono in gioco tutto in una <strong>di</strong>sperata<br />
corsa contro il tempo, avvolti dalla neve, battuti dalla pioggia, cotti dal sole. Nomi che hanno suoni aspri,<br />
ironici, sfrontati. Nomi che si scrivono e si cancellano. Perchè poi se ne tornano al silenzio, tra parole non dette,<br />
gesti non espressi. E’ la loro solidarìetà su una parete, con una corda dove ogni gesto sembra impossibile, ma<br />
l’impossibile è superato con la forza della volontà o della <strong>di</strong>sperazione. E non è questa la vita nell ‘ombra della<br />
luna?<br />
Sergio Gavar<strong>di</strong> — Gazzetta dello Sport<br />
Quando Ciapìn si presentò in redazione con un pacco <strong>di</strong> fogli scritti fitto fitto, ci prese quasi un mancamento...<br />
Migliaia <strong>di</strong> appunti sulle sue imprese alpinistiche, ma anche sulle tante storie legate alla «missione» <strong>di</strong><br />
soccorritore in <strong>montagna</strong>. Ebbene sì, una qualche «responsabilità» nell’averlo spronato sulla via della narrativa<br />
cre<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> averla anche noi... E’ stata infatti la «Gazzetta <strong>di</strong> Lecco» afar debuttare il «Ciapin scrittore». Al <strong>di</strong> là<br />
della battuta, ispirata dall’amicizia e dall’affetto per Daniele, questo libro rappresenta una testimonianza<br />
preziosissima.<br />
Pagine <strong>di</strong> vita vissuta sempre sulfilo del pericolo, arricchite da un tratteggio dei protagonisti assolutamente<br />
originale e da uno stile che ti prende dalla prima all’ultima riga. Un libro che trabocca <strong>di</strong> umanità, nel quale la<br />
<strong>di</strong>mensione dell’esperienza personale viene restituìta ad una platea pìà vasta, affinché <strong>di</strong>venti patrimonio<br />
comune da conservare nella memoria. Che <strong>di</strong>re? Si amo felici che il sogno <strong>di</strong> Daniele si sia realizzato. A noi,<br />
modestamente, il merito <strong>di</strong> non aver cestinato, quel giorno, le sue memorie.<br />
Laura Achier e Katia Sala - La Gazzetta <strong>di</strong> Lecco — UNICATV<br />
Dal libro “Nell’ombra della luna “si vede come ciascuna vita, nell ‘intreccio delle storie <strong>di</strong> <strong>montagna</strong>, ha un pezzo<br />
<strong>di</strong> intenzionalità, <strong>di</strong> desiderio <strong>di</strong>fare accadere a noi stessi qualche cosa <strong>di</strong> desiderabile, <strong>di</strong> bello, cli interessante,<br />
<strong>di</strong> emozionante. Qualche cosa che porti alla luce i sìgnflcati della nostra esistenza, quelli che abbiamo<br />
compreso, ma anche quelli che vorremmo Jàre emergere e svelare a noi stessi ed agli altri.<br />
Ma le storie <strong>di</strong> Ciapin mostrano, con semplicità ed emozione, come questa componente intenzionale della vita si<br />
intrecci con la complessità del mondo reale, con le situazioni inattese, talvolta frutto <strong>di</strong> nostri errori <strong>di</strong><br />
valutazione, talvolta frutto <strong>di</strong> un tragico caso che ci viene incontrb. Ed è qui che si scopre tutta la bellezza <strong>di</strong><br />
questo libro.
Andrea Montefusco Dip. <strong>di</strong> Economia Aziendale, Facoltà <strong>di</strong> Economia “Marco Biagi” Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
Modena e Reggio Emilia<br />
Area Organizzazione & Personale, SDA Bocconi School ofMancigement, Professor<br />
Info: www.danielechiappa.it <strong>–</strong> ciapin@danielechiappa.it<br />
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● COLLANA MERIDIANI MONTAGNE NARRATORI<br />
E<strong>di</strong>toriale Domus<br />
Sulle Dolomiti, Dino Buzzati (Virtual Travel n°21,marzo 2005)<br />
Scritti dal 1932 al 1970, a cura <strong>di</strong> Marco Albino Ferrari<br />
“Con la fantasia si galoppava su per le pareti più famose, dentro ai camini tetri o sugli aerei ballatoi pieni <strong>di</strong><br />
sole, ed eco si incontravano, vivi cosi’ da don <strong>di</strong>menticarli più, i gran<strong>di</strong> conquistatori delle crode, il vecchio<br />
Grohmann, i Siorpaes, i Verzi, i Dimai, gli Innerkofler, <strong>di</strong>bona, il leggendario Preuss”<br />
Dino Buzzati<br />
La mia vita, Mauro Corona (Virtual Travel n°31, settembre 2006)<br />
Racconti dal 1997 al 2004, a cura <strong>di</strong> Renzo Bassi<br />
“Scrivere dovrebbe essere un obbligo morale per tutti, per lasciare qualcosa <strong>di</strong> tangibile, MAgris mi ha detto: si<br />
deve scrivere per lottare contro l’oblio che annienta soprattutto gli ultimi, cancellandoli dalla faccia del mondo”<br />
Mauro Corona<br />
In Grigna! , Riccardo Cassin (Supplemento a Meri<strong>di</strong>ani Montagne n°26, maggio 2007)<br />
Scritti dal 1958 al 1999, a cura <strong>di</strong> Matteo Serafin<br />
“Dal rifugio Brioschi che sta in cima al Frignone, seguendo il tratturo del ciglione, arriva una comitiva <strong>di</strong> ragazze<br />
cogliendo stelle alpine. Salutano alla voce da lontano e quando ci sono vicine, scorgendo la corda acciambellata<br />
sull’erba, vogliono sapere da dove sbuchiamo. Siamo restii a confessarci, quasi colti in fallo, ma….come si fa? Le<br />
ragazze hanno occhi dolci e un gioioso sorriso, dai loro sacchi escono tè e frutta, e la nostra sete è tanta!”<br />
Riccardo Cassin<br />
Dentro la memoria, Mario Rigoni Stern (Virtual Travel n°39, settembre 2007)<br />
Scritti dall’Altipiano, a cura <strong>di</strong> Giuseppe Men<strong>di</strong>cino<br />
“Così ampio, con questi boschi e queste colline sopra la pianura veneta, così a picco e così isolato, eppure così<br />
aperto e così largo, questo paesaggio ce lo portiamo dentro: non aspro come una <strong>montagna</strong> incombente, ma<br />
dolce e malinconico, denso”<br />
Mario Rigoni Stern<br />
Info: Meri<strong>di</strong>ani Montagne http://www.e<strong>di</strong>domus.it<br />
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● UN PENSIERO LONTANO<br />
La filosofia <strong>di</strong> Reinhold Messner, <strong>di</strong> Luigi zanzi<br />
E<strong>di</strong>tori CDA Vivalda<br />
Reinhold Messner “maìtre à penser”: un pensiero montano che presenta tratti <strong>di</strong> profonda originalità<br />
“filosofica”; una filosofia realizzata nell’azione; una filosofia nomade, “pensata con le gambe”; una filosofia sul<br />
filo dell’avventura, tesa a tentare <strong>di</strong> conoscere l’uomo attraverso le sfide creative dell’”estremo”, sempre “oltre<br />
il limite”; una filosofia ambientale; una filosofia anarchica1 “respirata a pieni polmoni al vento delle più alte<br />
montagne”, propriamente un respiro <strong>di</strong> libertà; una filosofia “anti-idealista” che richiama l’uomo ad<br />
un’invenzione <strong>di</strong> senso della vita nel confronto “realistico” con la natura.<br />
Luigi Zanzi è docente <strong>di</strong> Metodologia delle scienze storiche presso la Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia dell’Università<br />
<strong>di</strong> Pavia.A partire dagli anni ‘80, pur frammezzo ad altre ricerche in altri campi, ha de<strong>di</strong>cato molteplici stu<strong>di</strong> alla<br />
valorizzazione della cultura montana nei suoi <strong>di</strong>fferenti aspetti: <strong>di</strong> storia della civiltà materiale (I Walser nella
storia delle Alpi, Jaca Book, Milano, 1988); <strong>di</strong> storia dell’arte (Sacri Monti e <strong>di</strong>ntorni. Stu<strong>di</strong> sulla cultura religiosa<br />
ed artistica della Controriforma, Jaca Book, Milano, 1990; Atlante dei Sacri Monti prealpini, Skira, Milano,<br />
2002); <strong>di</strong> storia della scienza (Dolomieu: un avventuriero nella storia della natura, Jaca Book, Milano, 2003 -<br />
Premio ltas 2004) e <strong>di</strong> storia della società (Le Alpi nella storia d’Europa, CDA & Vivalda, Torino, 2004 - Premio<br />
GambrinusMazzotti 2004).<br />
Con Reinhold Messner ha de<strong>di</strong>cato ai temi della “salvezza” della <strong>montagna</strong> due opere per più aspetti<br />
anticipatrici: Monte Rosa la <strong>montagna</strong> dei Walser, Fondazione Enrico Monti, Milano, 1994 e Montagna una<br />
cultura da salvare, Fondazione Enrico Monti, Milano, 1996.<br />
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● IL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO<br />
Nelle lettere <strong>di</strong> Renzo Videsott, <strong>di</strong> Franco Pedrotti. Trent’anni <strong>di</strong> protezione della natura in Italia<br />
(1944-1974)<br />
Temi E<strong>di</strong>trice<br />
Se il ruolo dei parchi oggi è quello che è pur tra i suoi numerosissimi problemi e <strong>di</strong>fficoltà ciò è merito <strong>di</strong> chi<br />
come Videsott in tempi così ardui capì che lo stambecco poteva essere salvato solo se le istituzioni se ne<br />
facevano carico. Lui se ne fece carico alla grande rompendo le scatole a chi <strong>di</strong> dovere. Appare perciò singolare <strong>–</strong><br />
mi si permetta questa annotazione conclusiva- che il presidente della Regione Valle d’Aosta Luciano Caveri nel<br />
presentare il volume scriva che avendo finalmente risolto la questione dei guar<strong>di</strong>aparco il parco del Gran<br />
Para<strong>di</strong>so può pensare al suo futuro. Ricordo un libretto con presentazione <strong>di</strong> Romano Pro<strong>di</strong> <strong>di</strong> Caveri sull’anno<br />
della <strong>montagna</strong> in cui <strong>–</strong>ed era parlamentare europeo- parlava del primo parco storico italiano in termini che non<br />
trovo <strong>di</strong> meglio che definire ’sospettosi’. Se i guar<strong>di</strong>aparco lo hanno finalmente rassicurato al punto <strong>di</strong> avergli<br />
fatto cambiare idea sul ruolo del parco ce ne rallegriamo vivamente, perché da un parco nato nel 1922 bisogna<br />
pure aspettarsi qualcosa <strong>di</strong> più <strong>di</strong> quel che finora la sua regione è riuscita a fare.<br />
● ALLA SCOPERTA DEL CONTADO DEL SEPRIO(COMO-VARESE-CANTON TICINO)<br />
Guida Turistico-Paesistica- Cartina degli itinerari<br />
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Il progetto europeo INTERREG nasce dalla volontà <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre, da parte dei Comuni comaschi, varesini e<br />
ticinesi, obiettivi <strong>di</strong> tutela e fruizione concreti del territorio, che superino i confini amministrativi guardando solo<br />
alle risorse, ai valori paesistici culturali e sociali in esso presenti. Un progetto che si rivolge ai citta<strong>di</strong>ni dei nostri<br />
paesi, che vivono la quoti<strong>di</strong>anità superando le barriere fisiche e politiche. Le comuni ra<strong>di</strong>ci storiche trovano nel<br />
“Contado del Seprio” (regione storica, ma anche politico - economica — culturale nata nel VI secolo) l’elemento<br />
strutturante per re<strong>di</strong>gere una progettazione coor<strong>di</strong>nata al fine <strong>di</strong> valorizzare e promuovere i per<strong>corsi</strong> della<br />
memoria dei nostri territori. Mantenere viva la storia <strong>di</strong> un luogo, conservare la memoria della collettività<br />
attraverso tra<strong>di</strong>zioni e monumenti, rappresenta uno dei primi obiettivi del progetto <strong>di</strong> programma europeo per<br />
questa realtà così significativa. Un modo per attraversare le frontiere del tempo e dello spazio, riappropriandosi<br />
del proprio passato, costruendo un presente più attento ai legami con il territorio e le persone che lo abitano. La<br />
“Guida turistico—paesistica” e il “Circuito <strong>di</strong> fruizione” sono gli elementi principali del progetto. Essi raccontano i<br />
valori naturali (fiumi, valli, zone umide, grotte) e storici (chiese, mulini, cascine, <strong>di</strong>pinti, sentieri) della nostra<br />
terra. Un viaggio che <strong>di</strong>venta momento <strong>di</strong> incontro tra le persone oltre che <strong>di</strong> conoscenza e salvaguar<strong>di</strong>a attiva<br />
del paesaggio. Solo camminando e pedalando sui sentieri del “circuito” si possono superare le parole per<br />
spiegare meglio la bellezza e la ricchezza dei nostri luoghi.<br />
● SENTIERI GEOLOGICI SUL MONTE TERMINILLO<br />
Regione Lazio, Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i popoli- Agenzia Regionale Parchi<br />
Una nuova pubblicazione de<strong>di</strong>cata agli escursionisti che non si accontentano <strong>di</strong>. camminare, ma voglio anche<br />
capire meglio il paesaggio che li circonda. E la guida: “Sentieri geologici sul Monte Terminillo” e<strong>di</strong>ta dall’Agenzia<br />
Regionale Parchi del Lazio, autore: Giancarlo De Sisti.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un volume molto particolare, con allegata carta dei sentieri 1:25.000, de<strong>di</strong>cato a tutti gli<br />
escursionisti che intendono approfon<strong>di</strong>re le proprie conoscenze sull’origine dell’Appennino, centrale in generale<br />
e dei Monti Reatini in particolare, con uno sguardo sull’evoluzione geologica <strong>di</strong> queste montagne riscontrabile<br />
<strong>di</strong>rettamente sul terreno.<br />
11 linguaggio adoperato nella pubblicazione è pienamente comprensibile a tutti::esperti del settore e<br />
camminatori della domenica.<br />
L’autore G. De Sisti ha <strong>di</strong>chiarato: “Il Monte Terminillo è un luogo eccezionale perchè le rocce e le<br />
forme del paesaggio presentano qui una gran<strong>di</strong>ssima variabilità in uno spazio molto ristretto.
Questo fatto, assieme alla possibilità <strong>di</strong> accedere alle alte creste dal passo stradale della Sella <strong>di</strong><br />
Leonessa, fa del Terminillo un luogo davvero privilegiato”<br />
sommario<br />
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