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PIANO DI ZONA DEL DISTRETTO F2 Comune capofila CERVETERI

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1. Il territorio di Cerveteri e Ladispoli dal punto di vista geografico,<br />

urbanistico, produttivo<br />

1.1 Aspetti geomorfologici<br />

Il piano territoriale provinciale annovera tra i Sistemi urbani morfologici locali riferiti alle<br />

sub-regioni naturali della provincia, i comuni di Cerveteri e Ladispoli.<br />

I due centri, a nord di Roma, sorti sulle preesistenze insediative di epoca etrusco-romana,<br />

hanno subito consistenti trasformazioni con le bonifiche e le riforme agrarie che hanno sostituito il<br />

tessuto insediativo rurale dei casali e delle tenute agricole con piccoli poderi e un fittissimo<br />

sistema di insediamenti agricoli.<br />

Attualmente l’aggregazione dei due centri è caratterizzata dall’organizzazione del sistema<br />

infrastrutturale longitudinale dell’Aurelia/ferrovia RMTO/Autostrada A12, cui sono disposti a<br />

pettine.<br />

In particolare:<br />

1. Cerveteri è una costruzione urbana collinare ai margini dei comprensori della Tolfa<br />

e del lago di Bracciano comprendente il nucleo costiero di Cerenova;<br />

2. Ladispoli è una costruzione urbana costiera di recente formazione frapposta tra la<br />

ferrovia RM-TO e il mare tra la tenuta di Torre Flavia e la tenuta di Palo<br />

(gemmazione amministrativa di Cerveteri, con il nucleo costiero di Marina di San<br />

Nicola).<br />

Il citato piano territoriale provinciale inserisce i due comuni distrettuali tra le “Costruzioni<br />

urbane elementari” che riguardano singoli comuni o centri, si presentano con forma ancora<br />

unitaria anche se a volte processi di espansione pluridirezionali e tendenze alla destrutturazione<br />

hanno reso poco riconoscibile il disegno della struttura urbana originaria.<br />

I territori di Cerveteri e Ladispoli sono stati e sono fortemente condizionati dalla<br />

morfologia dei luoghi, hanno una collocazione prossima a territori di pregio ambientale, sono<br />

definibili come centri satellitari della città di Roma.<br />

Il loro sviluppo territoriale segue la tendenza generale ad incentivare la formazione di<br />

periferie e frange urbane per la domanda di residenza a basso costo da Roma e<br />

contemporaneamente insediamenti dispersi isolati o organizzati in lottizzazioni per la domanda di<br />

turismo metropolitano e/o di residenza di qualità o meno, data la vicinanza ad aree di pregio<br />

ambientale. I problemi sono legati alla progressiva destrutturazione della costruzione urbana<br />

originaria (compatta e riconoscibile rispetto al contesto agricolo o ambientale), un forte consumo<br />

di suolo agricolo, un incremento di traffico pendolare da e per Roma e una sovrapposizione di<br />

flussi su tutta la rete infrastrutturale (viaria e ferroviaria).<br />

Il piano territoriale provinciale per Cerveteri propone direttive per la valorizzazione della<br />

costruzione insediativa storica, ancora riconoscibile, “arroccata sul terrazzo tufaceo” e per la<br />

riqualificazione, il completamento e il riordino delle nuove periferie e per la collocazione delle<br />

nuove espansioni in forme compatte contigue ed in continuità con il centro urbano. Il PTPG in<br />

particolare propone l’individuazione di un progetto unitario per la riqualificazione e il riordino<br />

degli insediamenti spontanei di Campo di Mare e un progetto ambientale di recupero costiero con<br />

l’ampliamento dell’area protetta di Torre Flavia<br />

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