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PIANO DI ZONA DEL DISTRETTO F2 Comune capofila CERVETERI

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Utenti e spesa per contributi assistenziali adulti Cerveteri e Ladispoli anno 2010<br />

Contributi 2010<br />

utenti<br />

spesa<br />

Cerveteri 55 27.500,00<br />

adispoli 150 75.000,00<br />

Oltre all’esperienza degli assistenti sociali dei Comuni, sul territorio opera da<br />

anni La Caritas diocesana che anche quest’anno ha presentato i risultati di una ricerca<br />

sui cittadini che si rivolgono ai centri ascolto della Caritas attivi nella Diocesi di Santa<br />

Rufina che comprende nel suo territorio anche i Comuni di Ladispoli e Cerveteri. I dati<br />

raccolti dalla Caritas coincidono con quelli segnalati dai servizi sociali dei due comuni.<br />

All’interno del rapporto Caritas viene presentata un’attenta analisi statistica da<br />

cui si evince, tra l’altro, che la povertà attecchisce prevalentemente tra persone in<br />

possesso dei titoli di studio della scuola dell’obbligo e in buona parte dotati di diploma.<br />

Dal confronto con l’anno precedente, inoltre, si rileva un incremento del 10% dei<br />

“poveri” tra le persone che hanno una casa di proprietà e un notevole incremento (dal<br />

6 al 20.8%) di chi dichiara di essere privo di abitazione. Si segnala inoltre un notevole<br />

incremento (dal 13,2 al 22.6%) di persone che versano nella condizione di povertà<br />

estrema.<br />

Gli interventi messi in atto per contrastare il fenomeno della povertà sono di<br />

vario tipo: oltre all’intervento dei volontari della Caritas nel centro ascolto, operativo<br />

da molti anni nel nostro territorio e che erogano un insieme di aiuti (accoglienza,<br />

accompagnamento, centro pasti, aiuti alimentari, vestiario etc) diversificati, i servizi<br />

sociali comunali erogano soprattutto un ventaglio di aiuti economici a famiglie con<br />

minori o nuclei familiari composti da soli adulti, assistenza alloggiativa, contributi per<br />

spese sanitarie, assistenza a ex detenuti o a nuclei familiari di detenuti. Tali aiuti però<br />

quasi sempre non riescono ad eliminare le cause del disagio e sostanzialmente<br />

rappresentano solo piccoli sollievi alla condizione di indigenza.<br />

Ambedue i comuni hanno sperimentato negli anni l’erogazione di borse lavoro<br />

che rappresenta un tentativo di intervento meno assistenzialistico, anche se quasi mai<br />

è seguito, lì dove è possibile, da un vero e proprio reinserimento lavorativo.<br />

Sicuramente la situazione più difficile e complessa è indubbiamente quella di<br />

coloro che hanno perso tutto: il sostegno della famiglia, la casa, il lavoro, i cosiddetti<br />

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