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PIANO DI ZONA DEL DISTRETTO F2 Comune capofila CERVETERI

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Per analizzare il disagio presente nel nostro territorio riguardante i minori e le loro<br />

famiglie non si può non tenere conto di quei mutamenti sociali e demografici che<br />

hanno cambiato profondamente struttura, composizione, modalità di funzionamento e<br />

sistema di regole della famiglia.<br />

La famiglia contemporanea appare come un sistema altamente complesso,<br />

differenziato e a confini variabili, in cui si realizza quell'esperienza vitale specifica che è<br />

fondamentale per la strutturazione dell'individuo come essere relazionale, nelle sue<br />

determinazioni di genere e di età, quindi nei rapporti fra i sessi e le generazioni.<br />

Le fasi del ciclo di vita della persona si dilatano e si trasformano, determinando<br />

di conseguenza cambiamenti nelle strutture, nelle relazioni e nelle reti delle famiglie.<br />

Dai dati pubblicati dall’ISTAT con l’ultima indagine conoscitiva sulla condizione<br />

delle famiglie in Italia, si rileva che non è soltanto diminuita la dimensione media delle<br />

famiglie, in relazione alla bassissima fecondità, ma è cambiata anche la struttura<br />

dovuta a:<br />

- Il miglioramento delle condizioni di salute negli adulti e negli anziani che ha<br />

modificato i tempi e i modi della transizione alla vecchiaia, conferendo agli individui<br />

maggiori opportunità per ridefinire scelte, ruoli, rapporti e percorsi di vita;<br />

- La maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro che ha portato a nuovi<br />

modelli di relazioni familiari, a rapporti meno gerarchici del passato e a nuovi bisogni,<br />

in gran parte ancora insoddisfatti e ad una riduzione del tempo di lavoro familiare;<br />

- L’evolversi del ciclo di vita che assottiglia e dirada la rete dei parenti e le loro<br />

relazioni. Di conseguenza, alcuni segmenti di popolazione diventano più vulnerabili: in<br />

particolare le madri sole (la loro rete familiare è circa la metà di quella delle<br />

coniugate), gli anziani celibi e nubili e separati o divorziati che vivono soli;<br />

- La semplificazione delle strutture familiari, che vede ridursi il peso tra il 1994-1995 e<br />

il 2004-2005, delle coppie con figli e l’aumento delle persone sole e delle coppie senza<br />

figli;<br />

- l’aumento dei giovani celibi e nubili tra i 25 e i 34 anni che vivono ancora nella<br />

famiglia di origine e che passano dal 35,5 al 43,3 per cento dal 1995 al 2005,<br />

superando ormai la quota dei loro coetanei che vivono in coppia con figli, aumento<br />

dovuto anche alla dilatazione dei tempi necessari al conseguimento di una posizione<br />

lavorativa stabile e i problemi legati alla disponibilità di un’abitazione autonoma.<br />

TALI FENOMENI SONO RISCONTRABILI ANCHE NELLA REALTA’ <strong>DI</strong>STRETTUALE<br />

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